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## AGGIORNARE LA PARTE FINALE DEL LINK QUI SOTTO ALL'AUDIO MP3 DELLA REGISTRAZIONE DEL GIORNALE RADIO CON Mese (Gennaio, Febbraio, Marzo, ecc.), AAMMGG (AA sono le ultime due cifre dell'anno, MM sono le due cifre del mese, GG le due cifre del giorno) corrispodentemente alla percorso e nome del file in formato mp3 con la registrazione del GR sul server.

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 [#1 1] Titolo notizia 1 (In primo piano)
 
 [#2 2] Titolo notizia 2

 [#3 3] Titolo notizia
 
 [#4 4] Titolo notizia

 [#5 5] Titolo notizia
 
 [#6 6] Titolo notizia

 [#7 7] Titolo notizia

 [#8 8] Titolo notizia

 [#9 9] Titolo notizia

 [#10 10] Titolo notizia

 [#11 11] Titolo notizia

 [#12 12] Titolo notizia
 [[#1|1]] Titolo notizia 1 (In primo piano)
 
 [[#2|2]] Titolo notizia 2

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 [[#4|4]] Titolo notizia

 [[#5|5]] Titolo notizia
 
 [[#6|6]] Titolo notizia

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 [[#8|8]] Titolo notizia

 [[#9|9]] Titolo notizia

 [[#10|10]] Titolo notizia

 [[#11|11]] Titolo notizia

 [[#12|12]] Titolo notizia
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 [[Anchor(1)]] 1 '''Titolo'''
'''OCCUPATO CPT RAGUSA'''
 by Network Antagonista Siciliano Monday, Aug. 01, 2005 at 6:08 PM mail:

Circa 50 manifestanti del Campeggio della Rete Antirazzista Siciliana stanno occupando dalle ore 13 il lager per migranti sito in via Colajanni a Ragusa. Imponente lo schieramento di digos e forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza) che contengono a distanza ravvicinata i manifestanti. In mattinata si è svolta un'ispezione del Cpt da parte dell' on. Katia Belillo dei Comunisti Italiani, al termine della quale i manifestanti che stavano svolgendo un presidio antirazzista davanti al lager stesso, hanno approfittatto per entrare nel cortile d'ingresso del Cpt. Atmosfera molto tesa anche se fino ad ora non si sono verificati incidenti con le forze di polizia. Dopo una trattativa col responsabile immigrazione della Questura e' stato ottenuto di poter verificare la situazione legale delle detenute al fine di chiarire se vi sono tra esse richiedenti asilo. Le donne rinchiuse sono 72: molte provenienti dall'Africa ma anche all'asia e dall'est europeo. Contiuano a ripetere di non avere nessuna idea del perche' siano rinchiuse in quel posto (evidente segno di un'assistenza legale pressocche' inesistente) e, ovviamente, a chiedere insistentemente di essere liberate.
Il prefetto ha negato tutte le richieste che gli attivisti del campeggio antirazzista avevano portato avanti durante la giornata. Si sta inoltre cercando di contattare un parlamentare per cercare di organizzare una delegazione che possa entrare nel CPT. E con l'accordo del comune di Ragusa liberare le detenute richiedenti asilo e trasferirle in un centro di accoglienza del comune.
Il presidio continua
(corrisp. da Ragusa)



'''TUTELA O LIBERTÀ VIGILATA?'''
(com. stampa del Vittorio Occupato)

Venerdì scorso, 29 Luglio 2005, intorno alle sei di mattina, con un imponente spiegamento di agenti, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione all’interno dei locali del Vittorio, struttura di accoglienza autogestita attiva da più di dieci anni ad Ostia, all'interno di una operazione antiterrorismo tesa a colpire soprattutto la folta comunità di immigrati provenienti dai paesi del Sud -Est asiatico ed in modo particolare dal Pakistan..
Un vero e proprio blitz che ha portato, senza che venisse esibito alcun mandato, ad una vera e propria caccia al Pakistano durata quasi un'ora, con incursioni generalizzate in moltissime stanze, perquisizioni a tappeto, pistole puntante al volto, intimidazioni di ogni sorta, persone rastrellate nelle loro stanze e nei bagni mentre si preparavano ad una nuova giornata di lavoro. Operazione conclusa con il fermo di 14 persone di cui 13 sono stata rilasciate ( 8 con provvedimento di espulsione), una trattenuta in stato di fermo per 24 ore. Un pakistano di 44 anni, gravemente malato al cuore, venditore ambulante, rilasciato nella serata di ieri ( 30 7 2005), oggetto di una grave montatura giornalistica.
Un tentativo di coprire un'operazione indiscriminata che ha avuto, piuttosto, il sapore di un vero e proprio tentativo di intimidazione e provocazione ai danni di una realtà da sempre impegnata nelle lotte sociali, per il diritto alla casa, per la chiusura dei CPT ed il riconoscimento dei diritti di cittadinanza a tutti i migranti.
e'chiaro che questa grave azione è il frutto di un disegno politico che intende strumentalizzare l'emergenza terrorismo alimentando paure e pregiudizi in modo particolare nei confronti dei migranti di origine musulmana. E'evidente la volontà di determinare un vero e proprio stato di polizia, mettendo tutti in stato di libertà vigilata, sottoposti ad un controllo permanente giustificato dalla necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini minacciati da un nemico invisibile.
Quanto accaduto segnala la svolta autoritaria che si sta realizzando e che si è materializzata con l'approvazione del pacchetto sicurezza. In questo senso riteniamo quantomeno preoccupante l'apertura di credito, nei confronti del governo, di parte del Centro-Sinistra. Denunciamo il clima sociale che accompagna questa svolta: ambulanti che vengono rastrellati ed allontanati dalle fermate della metropolitana e non solo, irruzioni negli appartamenti, una situazione che induce al sospetto, alla paura, alla discriminazione.
Un clima che intende alimentare un inesistente scontro di civiltà, gettandoci in uno stato di guerra ed insicurezza permanente, giustificando l'occupazione in Iraq e più in generale la logica della guerra preventiva e permanente.
Non vorremmo, fra l'altro, che la grave intimidazione avvenuta ai danni del Vittorio di Ostia, possa segnare l'accelerazione degli attacchi già in atto nei confronti del movimento di lotta per la casa e di tutte le esperienze di lotta per i diritti negati. In modo particolare temiamo che quanto accaduto ad Ostia, possa dare avvio ad una nuova stagione di sgomberi, soprattutto nei confronti di chi si organizza dal basso per far fronte alla devastante emergenza abitativa.
CONFERENZA STAMPA MARTEDI 2 AGOSTO ALLE ORE 12.00
presso i GRUPPI COMUNALI in VIA DELLE VERGINI 18 ( SALA RIUNIONI)


'''Sudan: dopo la morte di Garang, gravi scontri a Karthoum'''

Secondo fonti ufficiali delle Nazioni Unite, il velivolo sul quale viaggiava il vicepresidente del Sudan, John Garang, di ritorno da una visita in Uganda è precipitato nel sud del Sudan. La notizia ha scatenato violenze e saccheggi a Khartoum e in diverse località del sud: almeno 28 persone sono rimaste uccise e nella capitale è stato imposto il coprifuoco.
Secondo la versione fornita da fonti ugandesi, Garang, che aveva 60 anni, sabato notte stava rientrando a Khartoum da Kampala dopo dei colloqui ufficiali con il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni. Nella zona dell'incidente imperversava il maltempo. Con il presidente Garang sono morte altre tredici persone, compresi i sette membri dell'equipaggio.
John Garang è stato il leader dei guerriglieri separatisti dell'Esercito-movimento di liberazione del popolo sudanese. Nel messaggio con cui ha confermato la morte del suo vice, il capo dello Stato Omar al- Beshir ha sottolineato l'intenzione di non fermare il processo di pace.
Ma dopo l'annuncio, nonostante gli appelli alla calma lanciati da tutte le forze politiche e dalle autorità ecclesiastiche, migliaia di sudanesi originari del sud sono scesi nelle strade di Khartoum. Hanno dato vita a violenze, aggredendo i connazionali di origine araba e saccheggiando negozi e uffici, sostenendo che l'incidente sia stato provocato dal regime di el-Beshir. Testimoni hanno riferito di 24 morti nella capitale, tra i quali vi sono anche uomini delle forze dell'ordine.
Gli scontri però si sono allargati anche al sud del Paese. A Giuba, una città di mezzo milione di abitanti a 1.200 chilometri a sud di Khartoum, la comunità araba è stata aggredita e le agenzie parlano di 3-4 morti. Si segnalano scontri anche nelle città di Malakal e Renk, entrambe lungo il Nilo a sud della capitale, e nel campo profughi di Kakuma, al confine con il Kenya. Le autorità hanno fatto bloccare tutti i ponti che uniscono le due rive del Nilo e chiudere edifici pubblici e scolastici. Sono stati sospesi i voli interni ed è stato dichiarato un coprifuoco di dodici ore a Khartoum dalle 18 (le 17 in Italia) di oggi. Garang era stato nominato numero due di el-Beshir appena tre settimane fa, dopo l'accordo raggiunto tra le parti che aveva posto fine a 21 anni di guerra civile tra Sudan del nord e milizie secessionistiche del sud.


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CORRISPONDENZA NELLA CARTELLA "COLLEGAMENTO A ROR"

'''
Servizio audio:
'''

## AGGIORNARE IL LINK QUI SOTTO DEL SERVIZIO AUDIO

[[http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Mese/AAMMGG/AAMMGGnome_file.mp3|ascolta]]

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'''Editoriale'''

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'''NOTIZIE BREVI'''

'''ITALIA'''

 <<Anchor(2)>> 2 '''Titolo'''

'''Etiope arrestato: faceva parte di un gruppo estemporaneo'''

Secondo il prefetto Carlo De Stefano, capo della Direzione centrale della polizia di prevenzione, Hamdi Adus Issac, autore del fallito attentato alla metropolitana di Sheperd's Bush a Londra, fa parte di un ''gruppo estemporaneo, piuttosto che di un' organizzazione strutturata'' ed in Italia si e' appoggiato a contatti di ''natura familiare ed amicale, apparentemente estranei a vicende di terrorismo''. Il prefetto ha anche definito "possibile" un attentato in Italia, pur se le misure di prevenzione sono ai massimi livelli.
 
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## AGGIORNARE IL LINK QUI SOTTO DEL SERVIZIO AUDIO

[http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Mese/AAMMGG/AAMMGGnome_file.mp3 ascolta]

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'''Editoriale'''

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'''NOTIZIE BREVI'''

'''ITALIA'''

 [[Anchor(2)]] 2 '''Titolo'''

Testo
## AGGIORNARE IL LINK QUI SOTTO DEL SERVIZIO AUDIO

[[http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Mese/AAMMGG/AAMMGGnome_file.mp3|ascolta]]

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'''Il movimento contro il carbone ha incontrato Marrazzo'''

Oggi una delegazione del movimento che si oppone alla conversione a carbone della centrale di Civitavecchia ha incontrato il presidente della regione Marrazzo. Marrazzo in campagna elettorale si era dichiarato contrario al progetto dell'ENEL, che prevede di trasformare in una centrale a carbone l'impianto di Civitavecchia, con un notevole aumento dell'inquinamento ambientale e del rischio sanitario. La centrale a carbone graverebbe infatti su un territorio gia' martoriato dall'attuale centrale, in cui si registrano tassi di mortalita' e di malattia molto superiori alla media. E il carbone, che nonostante l'allarme globale aumenterebbe le emissioni, peggiorerebbe ulteriormente la situazione. Marrazzo, nell'incontro con il movimento, si e' detto favorevole a fermare i lavori per la conversione della centrale e ad aprire un tavolo di trattativa che includerebbe l'Enel, le province interessate, di cui fa parte anche quella di Roma. Gia' stasera, a Civitavecchia, e' prevista un'assemblea in piazza alle ore 21 per discutere di come proseguire la mobilitazione contro il carbone.
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[http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Mese/AAMMGG/AAMMGGnome_file.mp3 ascolta]

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 [[Anchor(3)]] 3 '''Titolo'''

Testo

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Servizio audio:
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## AGGIORNARE IL LINK QUI SOTTO DEL SERVIZIO AUDIO

[http://radiobase.ondarossa.it/monitor/GR19.30/audio/Mese/AAMMGG/AAMMGGnome_file.mp3 ascolta]
 
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'''ESTERI'''

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 '''ESTERI'''

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'''Arabia Saudita, morto re Fahd'''

Il sovrano aveva 84 anni ed era malato da tempo. Due mesi fa era stato di nuovo ricoverato in ospedale, ma giovedì il ministero dell'Interno aveva annunciato che si era "ripreso".
La Lega Araba rinvia di una settimana il vertice di Sharm el-Sheikh
Gli succede Abdullah, da oggi sesto sovrano saudita, finora principe della Corona. Il principe Abdullah, fratellastro del predecessore, guidava di fatto il paese dal 1995 dopo l'ictus che aveva colpito re Fahd. Al suo posto è divenuto principe della Corona il principe Sultan, fino a oggi ministro della Difesa del regno wahabita.
Non dovrebbero esserci pertanto cambiamenti, Abdullah ha già il timone del regno da dieci anni, durante i quali non sono mancati periodi burrascosi. Il nuovo sovrano saudita ha gestito le difficoltà finanziarie sorte dopo il massiccio aiuto economico dato nei primi anni '90 alla coalizione internazionale guidata dagli Usa per cacciare le truppe di Saddam Hussein dal vicino Kuwait. E ha gestito anche le pesanti accuse rivolte a Riad dal suo alleato storico, gli Stati Uniti, all'indomani degli attentati dell'11 settembre 2000, quando fu accertato che 15 dei 19 kamikaze che attaccarono le Torri gemelle di New York e il Pentagono a Washington erano di origine saudita.
Abdullah ha anche gestito la risposta all'offensiva che Al Qaeda ha lanciato all'interno del regno, sin dal 2003, con attacchi multipli in varie città del Paese contro obiettivi occidentali ma anche sauditi. Una offensiva promossa dal leader dell'internazionale del terrore, Osama bin Laden, a sua volta saudita, al quale è stata però revocata la nazionalità da quando organizzò i primi attentati antiamericani sul territorio saudita.


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Line 165: Line 159:
'''In primo Piano''' '''In primo Piano'''

'''SUDAN'''

Il vice presidente sudanese John Garang è morto in un incidente di elicottero. Lo ha annunciato il governo del Sudan. C'erano 14 passeggeri sull'elicottero, sei sudanesi e otto ugandesi, ma la portata massima del mezzo è di nove persone - ha riferito sotto anonimato un responsabile ugandese. Un altro ha aggiunto che l'incidente è stato causato dal maltempo. I rottami del velivolo con cui il vice presidente sudanese John Garang rientrava dall'Uganda sono stato localizzati nel sud del Sudan da gente locale. Lo hanno riferito uomini dello Spla, l'Esercito per la liberazione del popolo sudanese, a capo del quale Garang aveva lottato - in difesa delle popolazioni cristiane e animiste del sud - contro il governo centrale islamico. Sembra che tutte le persone che si trovavano a bordo dell'elicottero siano morte.

La morte di John Garang, primo vicepresidente sudanese da appena 20 giorni, potrebbe essere un duro colpo per il processo di pace in Sudan, conclusosi il 9 gennaio scorso con la solenne firma dell'accordo a Naivasha (Kenya), e suggellato il nove luglio a Khartoum con il giuramento del presidente, Omar Hassan al Bashir, e dello stesso Garang. - Sudan, tumulti dopo la morte di John Garang.

Primi commenti: Siamo anzitutto molto addolorati e dispiaciuti; per noi John Garang era soprattutto un amico”: così dice alla MISNA Mario Giro, responsabile delle relazioni internazionali della Comunità di Sant’Egidio,
 
Intanto in mattinata si segnalano tumulti e manifestazioni nella capitale sudanese Karthoum, alla notizia della morte di John Garang, In migliaia sono scesi nelle piazze. Il presidente Omar el-Bashir ha sottolineato l'intenzione di non fermare il processo di pace.
 
Line 173: Line 178:
'''IRAQ'''

HAMMOUDI, COSTITUZIONE ULTIMATA ENTRO 15 AGOSTO
Il presidente della Commissione parlamentare incaricata della redazione della nuova costituzione irachena, Human Hammoudi, ha annunciato oggi che il testo della carta fondamentale sara' pronto, come previsto, entro il 15 agosto. ''Posso dire che entro il 15 agosto saramo in grado di finire la costituzione e sottoporla al Parlamento'', ha detto davanti all'assemblea nazionale il capo dei 71 membri che siedono nella costituente. Hammoudi ha pero' aggiunto che la commissione deve trovare l'accordo al piu' presto su cinque o sei punti del testo rimasti ancora controversi.
Però oggi il parlamento iracheno potrebbe essere costretto a decidere se concedere una proroga di un mese - dal 15 agosto al 15 settembre - alla commissione per la costituzione. Considerate le potenti pressioni esercitate in questi ultimi giorni da Washington - che sostiene di pensare a una riduzione di truppe entro pochi mesi se la nuova Costituzione sarà riuscita a contenere l’insurrezione - non è questione di poco conto, anche perché punti di vista molto diversi avrebbero creato divisioni profonde tra i 71 membri della “commissione costituzionale” su più argomenti, tra i quali i più importanti sono la natura federale dello stato iracheno e il ruolo da concedere alla religione islamica negli assetti istituzionali futuri e nella vita civile.


'''GB'''

risarcimento alla famiglia del brasiliano
 
Scoltland Yard verserà un indennizzo di un milione di dollari alla famiglia dell'elettricista brasiliano, scambiato per terrorista e ucciso dalla polizia nella metropolitana di Londra. Lo riporta il quotidiano Daily Mail. Intanto nuovi arresti nell'ambito delle indagini sugli attentati del 21 luglio, 6 ieri a Brigthon.

Line 175: Line 194:

'''TORINO'''

Il tunnel stradale del Frejus, che collega l'Italia e la Francia, sarà riaperto al traffico il 4 agosto. Lo ha reso noto il ministro francese dei trasporti, Dominique Perben. Il tunnel era stato chiuso due mesi fa in seguito ad un incendio che aveva causato la morte di due persone. A partire da giovedì prossimo le autovetture potranno circolare normalmente attraverso il tunnel, ma gli autocarri di peso superiore a 3,5 tonnellate dovranno osservare turni alternati: potranno viaggiare un'ora in un senso di marcia e un'ora nell'altro.


'''IMMIGRAZIONE'''

Lampedusa, sbarcati stamani 162 migranti. Un'imbarcazione con 162 migranti a bordo è stata scortata nel porto dell'isola siciliana da una motovedetta della Capitaneria. Ad avvistare il barcone era stato un peschereccio. Fra gli immigrati, una sola donna.


'''VERONA'''

All'alba di domenica mattina c'è stato un attentato incendiario al csoa la Chimica.
Un attentato premeditato e ben preparato che ha coinvolto più persone
fornite di tutto il necessario per distruggere lo spazio.
I danni fortunatamente sono stati lievi e non hanno intaccato la struttura e
la sua agibilità, anche grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco
prontamente allertati da un passante.
Un fatto gravissimo, un ulteriore attentato contro il c.s.o.a. la Chimica e
le persone che lo fanno vivere. Solo per una fortunata casualità in quel
momento non c'era nessuno.
È un'azione direttamente collegata al tentato omicidio di compagni e
compagne della Chimica in volto S. Luca, che ha origine e trova
legittimazione nelle parole di chi ha alimentato e gestito una strategia
della tensione con precisi obiettivi: distrarre l'opinione pubblica dal
tentato omicidio; riportare alla logica degli opposti estremismi mettendo
sullo stesso piano un tentato omicidio con l'occupazione di uno spazio;
accreditarsi come i detentori e i fautori della legalità e dell'ordine
pubblico.
È ormai chiaro che i mandanti morali sono i vari Bussinello, Chiavenato,
Caratossidis, Tosi, Tosato, Bricolo, Sboarina, Giacino, Baiona. che con le
loro irresponsabili parole hanno sollecitato ad agire al posto delle
istituzioni per chiudere fisicamente lo spazio.
Invitiamo tutti ad aprire gli occhi e a non cadere nella trappola tesa dagli
imprenditori politici della destra di cui Forza Nuova e Lega sono le voci
più feroci.
La Chimica a loro fa paura perché luogo che produce socialità, aggregazione
e politica in relazione con un quartiere per il quale è risorsa.
È il momento di rilanciare, di riconoscere le potenzialità di uno spazio
come la Chimica e di aprire una vertenza cittadina per uscire dallo stato di
precarietà. Infatti, se l'occupazione è uno strumento prezioso per
rivendicare diritti di cittadinanza e il diritto allo spazio, come quello
che meritano le tante realtà ed associazioni con le quali non siamo in
competizione, l'autogestione è una forma di vita sociale alla quale non
possiamo rinunciare.
A questi attacchi noi rispondiamo continuando a far vivere quotidianamente
lo spazio con iniziative sociali, culturali e politiche aperte alla
cittadinanza, anche durante il mese di agosto.

c.s.o.a. la Chimica

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

  • 1 Titolo notizia 1 (In primo piano)

    2 Titolo notizia 2

    3 Titolo notizia

    4 Titolo notizia

    5 Titolo notizia

    6 Titolo notizia

    7 Titolo notizia

    8 Titolo notizia

    9 Titolo notizia

    10 Titolo notizia

    11 Titolo notizia

    12 Titolo notizia


PRIMO PIANO

OCCUPATO CPT RAGUSA

  • by Network Antagonista Siciliano Monday, Aug. 01, 2005 at 6:08 PM mail:

Circa 50 manifestanti del Campeggio della Rete Antirazzista Siciliana stanno occupando dalle ore 13 il lager per migranti sito in via Colajanni a Ragusa. Imponente lo schieramento di digos e forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza) che contengono a distanza ravvicinata i manifestanti. In mattinata si è svolta un'ispezione del Cpt da parte dell' on. Katia Belillo dei Comunisti Italiani, al termine della quale i manifestanti che stavano svolgendo un presidio antirazzista davanti al lager stesso, hanno approfittatto per entrare nel cortile d'ingresso del Cpt. Atmosfera molto tesa anche se fino ad ora non si sono verificati incidenti con le forze di polizia. Dopo una trattativa col responsabile immigrazione della Questura e' stato ottenuto di poter verificare la situazione legale delle detenute al fine di chiarire se vi sono tra esse richiedenti asilo. Le donne rinchiuse sono 72: molte provenienti dall'Africa ma anche all'asia e dall'est europeo. Contiuano a ripetere di non avere nessuna idea del perche' siano rinchiuse in quel posto (evidente segno di un'assistenza legale pressocche' inesistente) e, ovviamente, a chiedere insistentemente di essere liberate. Il prefetto ha negato tutte le richieste che gli attivisti del campeggio antirazzista avevano portato avanti durante la giornata. Si sta inoltre cercando di contattare un parlamentare per cercare di organizzare una delegazione che possa entrare nel CPT. E con l'accordo del comune di Ragusa liberare le detenute richiedenti asilo e trasferirle in un centro di accoglienza del comune. Il presidio continua (corrisp. da Ragusa)

TUTELA O LIBERTÀ VIGILATA? (com. stampa del Vittorio Occupato)

Venerdì scorso, 29 Luglio 2005, intorno alle sei di mattina, con un imponente spiegamento di agenti, le forze dell'ordine hanno fatto irruzione all’interno dei locali del Vittorio, struttura di accoglienza autogestita attiva da più di dieci anni ad Ostia, all'interno di una operazione antiterrorismo tesa a colpire soprattutto la folta comunità di immigrati provenienti dai paesi del Sud -Est asiatico ed in modo particolare dal Pakistan.. Un vero e proprio blitz che ha portato, senza che venisse esibito alcun mandato, ad una vera e propria caccia al Pakistano durata quasi un'ora, con incursioni generalizzate in moltissime stanze, perquisizioni a tappeto, pistole puntante al volto, intimidazioni di ogni sorta, persone rastrellate nelle loro stanze e nei bagni mentre si preparavano ad una nuova giornata di lavoro. Operazione conclusa con il fermo di 14 persone di cui 13 sono stata rilasciate ( 8 con provvedimento di espulsione), una trattenuta in stato di fermo per 24 ore. Un pakistano di 44 anni, gravemente malato al cuore, venditore ambulante, rilasciato nella serata di ieri ( 30 7 2005), oggetto di una grave montatura giornalistica. Un tentativo di coprire un'operazione indiscriminata che ha avuto, piuttosto, il sapore di un vero e proprio tentativo di intimidazione e provocazione ai danni di una realtà da sempre impegnata nelle lotte sociali, per il diritto alla casa, per la chiusura dei CPT ed il riconoscimento dei diritti di cittadinanza a tutti i migranti. e'chiaro che questa grave azione è il frutto di un disegno politico che intende strumentalizzare l'emergenza terrorismo alimentando paure e pregiudizi in modo particolare nei confronti dei migranti di origine musulmana. E'evidente la volontà di determinare un vero e proprio stato di polizia, mettendo tutti in stato di libertà vigilata, sottoposti ad un controllo permanente giustificato dalla necessità di tutelare la sicurezza dei cittadini minacciati da un nemico invisibile. Quanto accaduto segnala la svolta autoritaria che si sta realizzando e che si è materializzata con l'approvazione del pacchetto sicurezza. In questo senso riteniamo quantomeno preoccupante l'apertura di credito, nei confronti del governo, di parte del Centro-Sinistra. Denunciamo il clima sociale che accompagna questa svolta: ambulanti che vengono rastrellati ed allontanati dalle fermate della metropolitana e non solo, irruzioni negli appartamenti, una situazione che induce al sospetto, alla paura, alla discriminazione. Un clima che intende alimentare un inesistente scontro di civiltà, gettandoci in uno stato di guerra ed insicurezza permanente, giustificando l'occupazione in Iraq e più in generale la logica della guerra preventiva e permanente. Non vorremmo, fra l'altro, che la grave intimidazione avvenuta ai danni del Vittorio di Ostia, possa segnare l'accelerazione degli attacchi già in atto nei confronti del movimento di lotta per la casa e di tutte le esperienze di lotta per i diritti negati. In modo particolare temiamo che quanto accaduto ad Ostia, possa dare avvio ad una nuova stagione di sgomberi, soprattutto nei confronti di chi si organizza dal basso per far fronte alla devastante emergenza abitativa. CONFERENZA STAMPA MARTEDI 2 AGOSTO ALLE ORE 12.00 presso i GRUPPI COMUNALI in VIA DELLE VERGINI 18 ( SALA RIUNIONI)

Sudan: dopo la morte di Garang, gravi scontri a Karthoum

Secondo fonti ufficiali delle Nazioni Unite, il velivolo sul quale viaggiava il vicepresidente del Sudan, John Garang, di ritorno da una visita in Uganda è precipitato nel sud del Sudan. La notizia ha scatenato violenze e saccheggi a Khartoum e in diverse località del sud: almeno 28 persone sono rimaste uccise e nella capitale è stato imposto il coprifuoco. Secondo la versione fornita da fonti ugandesi, Garang, che aveva 60 anni, sabato notte stava rientrando a Khartoum da Kampala dopo dei colloqui ufficiali con il presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni. Nella zona dell'incidente imperversava il maltempo. Con il presidente Garang sono morte altre tredici persone, compresi i sette membri dell'equipaggio. John Garang è stato il leader dei guerriglieri separatisti dell'Esercito-movimento di liberazione del popolo sudanese. Nel messaggio con cui ha confermato la morte del suo vice, il capo dello Stato Omar al- Beshir ha sottolineato l'intenzione di non fermare il processo di pace. Ma dopo l'annuncio, nonostante gli appelli alla calma lanciati da tutte le forze politiche e dalle autorità ecclesiastiche, migliaia di sudanesi originari del sud sono scesi nelle strade di Khartoum. Hanno dato vita a violenze, aggredendo i connazionali di origine araba e saccheggiando negozi e uffici, sostenendo che l'incidente sia stato provocato dal regime di el-Beshir. Testimoni hanno riferito di 24 morti nella capitale, tra i quali vi sono anche uomini delle forze dell'ordine. Gli scontri però si sono allargati anche al sud del Paese. A Giuba, una città di mezzo milione di abitanti a 1.200 chilometri a sud di Khartoum, la comunità araba è stata aggredita e le agenzie parlano di 3-4 morti. Si segnalano scontri anche nelle città di Malakal e Renk, entrambe lungo il Nilo a sud della capitale, e nel campo profughi di Kakuma, al confine con il Kenya. Le autorità hanno fatto bloccare tutti i ponti che uniscono le due rive del Nilo e chiudere edifici pubblici e scolastici. Sono stati sospesi i voli interni ed è stato dichiarato un coprifuoco di dodici ore a Khartoum dalle 18 (le 17 in Italia) di oggi. Garang era stato nominato numero due di el-Beshir appena tre settimane fa, dopo l'accordo raggiunto tra le parti che aveva posto fine a 21 anni di guerra civile tra Sudan del nord e milizie secessionistiche del sud.

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CORRISPONDENZA NELLA CARTELLA "COLLEGAMENTO A ROR"

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Editoriale


NOTIZIE BREVI

ITALIA

  • 2 Titolo

Etiope arrestato: faceva parte di un gruppo estemporaneo

Secondo il prefetto Carlo De Stefano, capo della Direzione centrale della polizia di prevenzione, Hamdi Adus Issac, autore del fallito attentato alla metropolitana di Sheperd's Bush a Londra, fa parte di un gruppo estemporaneo, piuttosto che di un' organizzazione strutturata ed in Italia si e' appoggiato a contatti di natura familiare ed amicale, apparentemente estranei a vicende di terrorismo. Il prefetto ha anche definito "possibile" un attentato in Italia, pur se le misure di prevenzione sono ai massimi livelli.

Testo

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  • 3 Titolo

Il movimento contro il carbone ha incontrato Marrazzo

Oggi una delegazione del movimento che si oppone alla conversione a carbone della centrale di Civitavecchia ha incontrato il presidente della regione Marrazzo. Marrazzo in campagna elettorale si era dichiarato contrario al progetto dell'ENEL, che prevede di trasformare in una centrale a carbone l'impianto di Civitavecchia, con un notevole aumento dell'inquinamento ambientale e del rischio sanitario. La centrale a carbone graverebbe infatti su un territorio gia' martoriato dall'attuale centrale, in cui si registrano tassi di mortalita' e di malattia molto superiori alla media. E il carbone, che nonostante l'allarme globale aumenterebbe le emissioni, peggiorerebbe ulteriormente la situazione. Marrazzo, nell'incontro con il movimento, si e' detto favorevole a fermare i lavori per la conversione della centrale e ad aprire un tavolo di trattativa che includerebbe l'Enel, le province interessate, di cui fa parte anche quella di Roma. Gia' stasera, a Civitavecchia, e' prevista un'assemblea in piazza alle ore 21 per discutere di come proseguire la mobilitazione contro il carbone.

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  • ESTERI

  • 4 Titolo

Arabia Saudita, morto re Fahd

Il sovrano aveva 84 anni ed era malato da tempo. Due mesi fa era stato di nuovo ricoverato in ospedale, ma giovedì il ministero dell'Interno aveva annunciato che si era "ripreso". La Lega Araba rinvia di una settimana il vertice di Sharm el-Sheikh Gli succede Abdullah, da oggi sesto sovrano saudita, finora principe della Corona. Il principe Abdullah, fratellastro del predecessore, guidava di fatto il paese dal 1995 dopo l'ictus che aveva colpito re Fahd. Al suo posto è divenuto principe della Corona il principe Sultan, fino a oggi ministro della Difesa del regno wahabita. Non dovrebbero esserci pertanto cambiamenti, Abdullah ha già il timone del regno da dieci anni, durante i quali non sono mancati periodi burrascosi. Il nuovo sovrano saudita ha gestito le difficoltà finanziarie sorte dopo il massiccio aiuto economico dato nei primi anni '90 alla coalizione internazionale guidata dagli Usa per cacciare le truppe di Saddam Hussein dal vicino Kuwait. E ha gestito anche le pesanti accuse rivolte a Riad dal suo alleato storico, gli Stati Uniti, all'indomani degli attentati dell'11 settembre 2000, quando fu accertato che 15 dei 19 kamikaze che attaccarono le Torri gemelle di New York e il Pentagono a Washington erano di origine saudita. Abdullah ha anche gestito la risposta all'offensiva che Al Qaeda ha lanciato all'interno del regno, sin dal 2003, con attacchi multipli in varie città del Paese contro obiettivi occidentali ma anche sauditi. Una offensiva promossa dal leader dell'internazionale del terrore, Osama bin Laden, a sua volta saudita, al quale è stata però revocata la nazionalità da quando organizzò i primi attentati antiamericani sul territorio saudita.



Siparietto

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Gr 13:00

In primo Piano

SUDAN

Il vice presidente sudanese John Garang è morto in un incidente di elicottero. Lo ha annunciato il governo del Sudan. C'erano 14 passeggeri sull'elicottero, sei sudanesi e otto ugandesi, ma la portata massima del mezzo è di nove persone - ha riferito sotto anonimato un responsabile ugandese. Un altro ha aggiunto che l'incidente è stato causato dal maltempo. I rottami del velivolo con cui il vice presidente sudanese John Garang rientrava dall'Uganda sono stato localizzati nel sud del Sudan da gente locale. Lo hanno riferito uomini dello Spla, l'Esercito per la liberazione del popolo sudanese, a capo del quale Garang aveva lottato - in difesa delle popolazioni cristiane e animiste del sud - contro il governo centrale islamico. Sembra che tutte le persone che si trovavano a bordo dell'elicottero siano morte.

La morte di John Garang, primo vicepresidente sudanese da appena 20 giorni, potrebbe essere un duro colpo per il processo di pace in Sudan, conclusosi il 9 gennaio scorso con la solenne firma dell'accordo a Naivasha (Kenya), e suggellato il nove luglio a Khartoum con il giuramento del presidente, Omar Hassan al Bashir, e dello stesso Garang. - Sudan, tumulti dopo la morte di John Garang.

Primi commenti: Siamo anzitutto molto addolorati e dispiaciuti; per noi John Garang era soprattutto un amico”: così dice alla MISNA Mario Giro, responsabile delle relazioni internazionali della Comunità di Sant’Egidio,

Intanto in mattinata si segnalano tumulti e manifestazioni nella capitale sudanese Karthoum, alla notizia della morte di John Garang, In migliaia sono scesi nelle piazze. Il presidente Omar el-Bashir ha sottolineato l'intenzione di non fermare il processo di pace.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ

HAMMOUDI, COSTITUZIONE ULTIMATA ENTRO 15 AGOSTO Il presidente della Commissione parlamentare incaricata della redazione della nuova costituzione irachena, Human Hammoudi, ha annunciato oggi che il testo della carta fondamentale sara' pronto, come previsto, entro il 15 agosto. Posso dire che entro il 15 agosto saramo in grado di finire la costituzione e sottoporla al Parlamento, ha detto davanti all'assemblea nazionale il capo dei 71 membri che siedono nella costituente. Hammoudi ha pero' aggiunto che la commissione deve trovare l'accordo al piu' presto su cinque o sei punti del testo rimasti ancora controversi. Però oggi il parlamento iracheno potrebbe essere costretto a decidere se concedere una proroga di un mese - dal 15 agosto al 15 settembre - alla commissione per la costituzione. Considerate le potenti pressioni esercitate in questi ultimi giorni da Washington - che sostiene di pensare a una riduzione di truppe entro pochi mesi se la nuova Costituzione sarà riuscita a contenere l’insurrezione - non è questione di poco conto, anche perché punti di vista molto diversi avrebbero creato divisioni profonde tra i 71 membri della “commissione costituzionale” su più argomenti, tra i quali i più importanti sono la natura federale dello stato iracheno e il ruolo da concedere alla religione islamica negli assetti istituzionali futuri e nella vita civile.

GB

risarcimento alla famiglia del brasiliano

Scoltland Yard verserà un indennizzo di un milione di dollari alla famiglia dell'elettricista brasiliano, scambiato per terrorista e ucciso dalla polizia nella metropolitana di Londra. Lo riporta il quotidiano Daily Mail. Intanto nuovi arresti nell'ambito delle indagini sugli attentati del 21 luglio, 6 ieri a Brigthon.

ITALIA

TORINO

Il tunnel stradale del Frejus, che collega l'Italia e la Francia, sarà riaperto al traffico il 4 agosto. Lo ha reso noto il ministro francese dei trasporti, Dominique Perben. Il tunnel era stato chiuso due mesi fa in seguito ad un incendio che aveva causato la morte di due persone. A partire da giovedì prossimo le autovetture potranno circolare normalmente attraverso il tunnel, ma gli autocarri di peso superiore a 3,5 tonnellate dovranno osservare turni alternati: potranno viaggiare un'ora in un senso di marcia e un'ora nell'altro.

IMMIGRAZIONE

Lampedusa, sbarcati stamani 162 migranti. Un'imbarcazione con 162 migranti a bordo è stata scortata nel porto dell'isola siciliana da una motovedetta della Capitaneria. Ad avvistare il barcone era stato un peschereccio. Fra gli immigrati, una sola donna.

VERONA

All'alba di domenica mattina c'è stato un attentato incendiario al csoa la Chimica. Un attentato premeditato e ben preparato che ha coinvolto più persone fornite di tutto il necessario per distruggere lo spazio. I danni fortunatamente sono stati lievi e non hanno intaccato la struttura e la sua agibilità, anche grazie al tempestivo intervento dei vigili del fuoco prontamente allertati da un passante. Un fatto gravissimo, un ulteriore attentato contro il c.s.o.a. la Chimica e le persone che lo fanno vivere. Solo per una fortunata casualità in quel momento non c'era nessuno. È un'azione direttamente collegata al tentato omicidio di compagni e compagne della Chimica in volto S. Luca, che ha origine e trova legittimazione nelle parole di chi ha alimentato e gestito una strategia della tensione con precisi obiettivi: distrarre l'opinione pubblica dal tentato omicidio; riportare alla logica degli opposti estremismi mettendo sullo stesso piano un tentato omicidio con l'occupazione di uno spazio; accreditarsi come i detentori e i fautori della legalità e dell'ordine pubblico. È ormai chiaro che i mandanti morali sono i vari Bussinello, Chiavenato, Caratossidis, Tosi, Tosato, Bricolo, Sboarina, Giacino, Baiona. che con le loro irresponsabili parole hanno sollecitato ad agire al posto delle istituzioni per chiudere fisicamente lo spazio. Invitiamo tutti ad aprire gli occhi e a non cadere nella trappola tesa dagli imprenditori politici della destra di cui Forza Nuova e Lega sono le voci più feroci. La Chimica a loro fa paura perché luogo che produce socialità, aggregazione e politica in relazione con un quartiere per il quale è risorsa. È il momento di rilanciare, di riconoscere le potenzialità di uno spazio come la Chimica e di aprire una vertenza cittadina per uscire dallo stato di precarietà. Infatti, se l'occupazione è uno strumento prezioso per rivendicare diritti di cittadinanza e il diritto allo spazio, come quello che meritano le tante realtà ed associazioni con le quali non siamo in competizione, l'autogestione è una forma di vita sociale alla quale non possiamo rinunciare. A questi attacchi noi rispondiamo continuando a far vivere quotidianamente lo spazio con iniziative sociali, culturali e politiche aperte alla cittadinanza, anche durante il mese di agosto.

c.s.o.a. la Chimica

Siparietto

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Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror050801 (last edited 2008-06-26 09:48:29 by anonymous)