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Gr 19:30

1) Primo piano: occupazione colombia

E’ in corso dalle 7 di stamattina (ora locale, le 14, ora italiana) un’occupazione alla periferia della capitale colombiana, Bogota’. Circa 1500 “desplazados”, profughi cacciati dalle loro terre, rivendicano il diritto a una casa. Il loro status non consente dal punto di vista giuridico nemmeno di poter contrattare un affitto, in quanto non in grado di garantire pagamenti costanti; per questa ragione hanno occupato questi stabili rivendicano il diritto, anche dietro pagamento, ad avere un alloggio dignitoso. Immediatamente dopo l’occupazione un vasto schieramento di polizia ed esercito ha circondato l’edificio ma per ora la massiccia presenza di giornalisti e televisioni, nonche’ l’avvio di una mediazione attraverso alcuni parlamentari ha evitato lo sgombero. Gli occupanti,provenienti da varie regioni della Colombia,sono stati appoggiati anche da altre famiglie che condividono con loro la condizione di profughi ma che hanno deciso di lottare per il ritorno alle loro terre. In Colombia sono 3,5 milioni i profughi costretti dal conflitto ad abbandonare le loro terre, cacciati dalla violenza di esercito e paramilitari che hanno strappato loro vaste regioni per far spazio a grandi progetti economici, allevamenti estensivi, coltivazioni di palma africana e banane, oleodotti, basi per l’estrazione di petrolio o di metalli preziosi. Mediante questa pratica i gruppi paramilitari si sono appropriati di piu’ di 5.000.000 di ettari di terra. La stragrande maggioranza dei desplazados è costretta dall’indigenza a vivere in stato di gravissima emarginazione sociale nelle baraccopoli delle periferie delle citta’ colombiane, lottando ogni giorno per la sopravvivenza o riuscendo al più ad organizzarsi per soddisfare bisogni primari. Altre comunita’ di desplazados hanno intrapreso un’importante lotta politica per rifiutare l’assistenza in quanto profughi, denunciare i motivi alla base della loro condizione e rivendicare con forza il ritorno alle loro terre. Sentiamo la corrispondenza di un internazionale italiano presente all'occupazione.

2) ACERRA

Con l'azione di lotta di questa mattina sono stati simbolicamente fermati i lavori, in un cantiere del tutto illeggittimo e tra l' altro con palesi violazioni delle norme sulla prevenzione degli infortuni, assenza di caschi e protezioni. una manifestazione e' in corso proprio in questo momento nella cittadina campana. Ondarossa ha sentito un attivista presente.

3) NAPOLI

Questa mattina si è svolta a Piazza Mancini una manifestazione "Quanto vale la vita di un immigrato?" Ibrahima Diop è stato aggredito e accoltellato all'uscita di un call center nei pressi della stazione centrale di Napoli. E' morto dopo poco per emorragia degli organi interni. E' stato assassinato, probabilmente per pochi spiccioli, per una rapina, l'ennesima, perpetrata ai danni di immigrati. Perchè rapinare un migrante, magari clandestino, è facile e sicuro. Si sta rapinando qualcuno che già "lo Stato" ha definito come un senza diritti, un senza volto, un potenziale criminale. Pochi mesi fa a Giugliano un altro migrante, richiedente asilo, Job Augustine è morto in ospedale dopo cinque giorni di coma, per essere stato gambizzato in strada. Job Augustine, il cui vero nome è risultato essere Moussa Munkaila, era cittadino del Niger, uno dei paesi più poveri del mondo, sconvolto proprio negli ultimi mesi da una terribile carestia. Aveva dichiarato di essere liberiano perchè era convinto che fosse l'unico modo per poter entrare in Italia, dichiarare di venire da un paese in guerra per non rischiare di essere espulso. Si era scelto un nome emblematico (Job= lavoro...) della sua voglia di costruirsi una possibilità. Una possibilità che gli è stata negata! I soprusi sui migranti non si contano più. Sono i soprusi più facili, su chi è "vulnerabile" per legge, su chi non muove l'attenzione delle cronache. Poche settimane fa un barcone con oltre 100 persone è probabilmente affondato al largo delle coste siciliane, ma nessuno li ha cercati veramente e così i media hanno potuto dimenticare in fretta la "Spiacevole notizia".


ESTERI

PALESTINA

4) Dopo l'esplosione alla stazione degli autobus di Beer Sheva, nella regione del Neghev, ufficialmente rivendicato dalla Jihad islamica e dalla Brigata martiri di al-Aqsa, il ministro degli Esteri di Tel Aviv Silvan Shalom ha dichiarato che alla radio militare israeliana che se “non saranno smantellate le organizzazioni terroristiche palestinesi” non sarà possibile un ritorno alla ‘road map’. Condanna anche da parte del presidente palestinese Abu Mazen: «È stata un'azione terroristica, che io condanno». Una severa condanna è giunta anche dal ministro palestinese Saeb Erekat secondo cui è interesse sia degli israeliani sia dei palestinesi mantenere al massimo la calma e la stabilità.

5) FILIPPINE

Una massiccia ‘caccia all’uomo’ è stata lanciata nelle Filippine dopo che ieri mattina una bomba è stata fatta esplodere su un traghetto nel porto di Lamitan, sull’isola di Basilan, nell’estremo sud dell’arcipelago asiatico. L’esplosione ha provocato 30 feriti tra cui anche alcuni soldati e nove bambini. Secondo il capo della polizia locale l’ordigno non conteneva parti metalliche a indicare la volontà di “spargere terrore” e non di uccidere; gli inquirenti sospettano dell’attentato il gruppo Abu Sayaff. Il gruppo è stato anche accusato di essere dietro all’attentato del febbraio 2004 nella baia di Manila quando l’incendio su un traghetto provocò oltre 100 vittime. Più recentemente, il 10 agosto scorso, due bombe nella città portuale di Zamboanga, davanti l’isola di Basilan, hanno provocato 26 feriti: anche in questo caso la polizia ha attribuito le violenze ad Abu Sayyaf

6) RUSSIA

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, in Russia per una visita di tre giorni,sono a colloquio nella residenza estiva di Putin vicino a Sochi, località turistica sul mar Nero. Secondo l'agenzia di stampa russa Interfax, i colloqui tra i due leader si sono focalizzati sull'intensificazione della cooperazione economica tra Russia e Italia. Il portavoce russo ha detto ai giornalisti che Berlusconi vuole accrescere il commercio bilaterale così che la l'Italia diventi per la Russia il secondo più grande partner straniero per il commercio. Le parti daranno particolare attenzione anche ai problemi internazionali, ha aggiunto il portavoce. "Discuteranno della riforma delle Nazioni Uniti, della prossima presidenza della Russia al G8, della situazione nei Balcani e della resistenza al terrorismo, in particolare della situazione in Iraq", ha detto. Putin ha chiesto a Berlusconi la sua opinione sugli sviluppi in Europa in generale e nell'Ue in particolare, ha detto Prikhodko. Chiederà "qual è l'opinione di Berlusconi della costituzione europea e dell'integrazione economica Russia-Ue, cosa pensa delle prospettive di sviluppo europee e dell'attuale stato delle relazioni Russia-Ue", ha detto ancora. I due leader hanno anche in programma di discutere la cooperazione in ambito scientifico, compreso lo spazio, e negli investimenti. "Alla fine del 2004 gli investimenti combinati italiani nell'economia russa ammontavano a un miliardo di dollari e gli investimenti diretti a 350 milioni di dollari", ha detto ancora Prikhodko. Non una parola sulla questione cecena che per Putin e Berlusconi "non esiste" né sulla strage della scuola di Beslam avvenuta esattamente un anno fa in cui le forze di sicurezza russe hanno provocato la morte di 331 persone tra cui 186 bambini e bambine

7) IRAQ

Jalal Talabani si rifiutera' di firmare una eventuale condanna a morte per Saddam Hussein. Lo ho affermato ieri sera, affermando che piuttosto rinuncerebbe al suo incarico di presidente dell'Iraq. "Una volta terminato l'interrogatorio - ha dichiarato - Saddam sara' portato davanti a un tribunale. Se contro di lui sara' pronunciata la condanna a morte, io non la firmero'. Sono un uomo di principio. Non posso tradire i miei principi per salvare il mio posto".

11) FRANCIA

Centinaia di persone hanno inscenato una protesta intorno ai resti del palazzo parigino dove quattro giorni fa sono morti in un incendio 13 bambini africani e 4 adulti. Il gruppo di manifestanti era composto prevalentemente da immigrati, inclusi amici e parenti delle vittime, e attivisti dei partiti di estrema sinistra e di associazioni locali. I dimostranti hanno chiesto alle autorità cittadine abitazioni più sicure per gli immigrati: il cattivo stato degli edifici è stato infatti imputato come la principale concausa del rogo di venerdì scorso, che è stato il secondo incendio in palazzi abitati da immigrati in pochi mesi. L’edifico di sette piani nella periferia di Parigi, descritto come fatiscente, era gestito da un’organizzazione caritativa e ospitava 130 persone, di cui un centinaio bambini, provenienti dal Costa d’Avorio, Mali, Ghana e Senegal. Le cause dell’incendio, favorito dalle scale in legno del palazzo, sono ancora da accertare. Lo scorso aprile il rogo di un pensionato provocò la morte di 24 persone, anche in questo caso molte di loro provenivano dall’Africa.

ITALIA

3) NAPOLI

Questa mattina si è svolta a Piazza Mancini una manifestazione "Quanto vale la vita di un immigrato?" Ibrahima Diop è stato aggredito e accoltellato all'uscita di un call center nei pressi della stazione centrale di Napoli. E' morto dopo poco per emorragia degli organi interni. E' stato assassinato, probabilmente per pochi spiccioli, per una rapina, l'ennesima, perpetrata ai danni di immigrati. Perchè rapinare un migrante, magari clandestino, è facile e sicuro. Si sta rapinando qualcuno che già "lo Stato" ha definito come un senza diritti, un senza volto, un potenziale criminale. Pochi mesi fa a Giugliano un altro migrante, richiedente asilo, Job Augustine è morto in ospedale dopo cinque giorni di coma, per essere stato gambizzato in strada. Job Augustine, il cui vero nome è risultato essere Moussa Munkaila, era cittadino del Niger, uno dei paesi più poveri del mondo, sconvolto proprio negli ultimi mesi da una terribile carestia. Aveva dichiarato di essere liberiano perchè era convinto che fosse l'unico modo per poter entrare in Italia, dichiarare di venire da un paese in guerra per non rischiare di essere espulso. Si era scelto un nome emblematico (Job= lavoro...) della sua voglia di costruirsi una possibilità. Una possibilità che gli è stata negata! I soprusi sui migranti non si contano più. Sono i soprusi più facili, su chi è "vulnerabile" per legge, su chi non muove l'attenzione delle cronache. Poche settimane fa un barcone con oltre 100 persone è probabilmente affondato al largo delle coste siciliane, ma nessuno li ha cercati veramente e così i media hanno potuto dimenticare in fretta la "Spiacevole notizia".

8) MIGRANTI

A Lampedusa 200 immigrati arrivati a bordo di un barcone di 15 metri sono stati fermati dalla Capitaneria di Porto nella zona di Cala Pisano. Gli immigrati verranno ora trasferiti nel Centro di prima accoglienza dell'isola che rischia il collasso. Sono infatti già 500 gli immigrati ospitati nella struttura, a fronte di una capienza massima di 190

9) ROMA

ARDEA - Sequestrata casa di riposo abusiva - La struttura, ad Ardea, scoperta dai carabinieri. Gli anziani, tra i 78 e 90 anni, erano tenuti in stanze anguste in precarie condizioni igienico sanitarie. Denunciata in stato di libertà la titolare , un' italiana di 45 anni

10) Presidio Filorosso

una questione politica, e che su di essa si esprima anche il Senato Accademico, organo politico dell'Università. Il rettore ha investito infatti solo il consiglio d'amministrazione, organo "aziendale" dell'ateneo, abituato a discutere di entrate e uscite, senza sentire il parere dei presidi di facoltà o del Senato. Il Senato, a differenza del CdA, può ritenere di dover individuare un altro spazio idoneo allo svolgimento delle attività di Filorosso, se queste venissero considerate per il valore che realmente hanno". Giovedi' prossimo una "notte resistente" aspetta gli attivisti dell'Unical.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

ACERRA

Contro l’ inceneritore bloccata stazione ferroviaria acerra e lavori cantiere. 27- 28- 29 giornate di mobilitazione popolare. Contro l’ inceneritore bloccata stazione ferroviaria acerra e lavori cantiere. 27- 28- 29 giornate di mobilitazione popolare Un centinaio di persone del movimento di acerra contro l' inceneritore questa mattina hanno bloccato i binari della stazione ferroviaria locale con uno striscione con su scritto " 29- 08-04 / 29-08-05 abbiamo ragione! No agli inceneritori. No alle ecoBalle.". L' iniziativa, in preparazione delle giornate di mobilitazione popolare del 27, 28 e 29 agosto, è proseguita con un blocco davanti al cantiere dell'inceneritore, presidiato da decine di poliziotti, a ricordare che quel territorio rimane militarizzato ed espropriato alla popolazione. Con l'azione di lotta di questa mattina sono stati simbolicamente fermati i lavori, in un cantiere del tutto illeggittimo e tra l' altro con palesi violazioni delle norme sulla prevenzione degli infortuni, assenza di caschi, protezioni etc. Questo pomeriggio alle ore 18 manifestazione ad Acerra

NAPOLI

Questa mattina si è svolta a Piazza Mancini una manifestazione "Quanto vale la vita di un immigrato?" Ibrahima Diop è stato aggredito e accoltellato all'uscita di un call center nei pressi della stazione centrale di Napoli. E' morto dopo poco per emorragia degli organi interni. Ibrahima Diop è stato assassinato, probabilmente per pochi spiccioli, per una rapina, l'ennesima, perpetrata ai danni di immigrati. Perchè rapinare un migrante, magari clandestino, è facile e sicuro. Si sta rapinando qualcuno che già "lo Stato" ha definito come un senza diritti, un senza volto, un potenziale criminale. Pochi mesi fa a Giugliano un altro migrante, richiedente asilo, Job Augustine è morto in ospedale dopo cinque giorni di coma per essere stato gambizzato in strada. Job Augustine, il cui vero nome è risultato essere Moussa Munkaila, era cittadino del Niger, uno dei paesi più poveri del mondo, sconvolto proprio negli ultimi mesi da una terribile carestia. Aveva dichiarato di essere liberiano perchè era convinto che fosse l'unico modo per poter entrare in Italia, dichiarare di venire da un paese in guerra per non rischiare di essere espulso. Si era scelto un nome emblematico (Job= lavoro...) della sua voglia di costruirsi una possibilità. Una possibilità che gli è stata negata! I soprusi sui migranti, anche nella nostra regione non si contano più. Sono i soprusi più facili, su chi è "vulnerabile" per legge, su chi non muove l'attenzione delle cronache. Poche settimane fa un barcone con oltre 100 persone è probabilmente affondato al largo delle coste siciliane, ma nessuno li ha cercati veramente e così i media hanno potuto dimenticare in fretta la "Spiacevole notizia".

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PALESTINA

Dopo l'attentato alla stazione degli autobus di Beer Sheva, nella regione del Neghev, che e' stato rivendicato dalla Jihad islamica e dalla Brigata martiri di al-Aqsa, il ministro degli Esteri di Tel Aviv Silvan Shalom ha detto alla radio militare israeliana che se “non saranno smantellate le organizzazioni terroristiche palestinesi” non sarà possibile un ritorno alla ‘road map’. L'attentato è stato subito condannato dal presidente palestinese Abu Mazen: «È stata un'azione terroristica, che io condanno». Una severa condanna è giunta anche dal ministro palestinese Saeb Erekat secondo cui è interesse sia degli israeliani sia dei palestinesi mantenere al massimo la calma e la stabilità.

FILIPPINE

Una massiccia ‘caccia all’uomo’ è stata lanciata nelle Filippine dopo che ieri mattina una bomba è stata fatta esplodere su un traghetto nel porto di Lamitan, sull’isola di Basilan, nell’estremo sud dell’arcipelago asiatico. L’esplosione ha provocato 30 feriti tra cui anche alcuni soldati e nove bambini. Secondo il capo della polizia locale l’ordigno non conteneva parti metalliche a indicare la volontà di “spargere terrore” e non di uccidere; gli inquirenti sospettano dell’attentato il gruppo Abu Sayaff. Il gruppo è stato anche accusato di essere dietro all’attentato del febbraio 2004 nella baia di Manila quando l’incendio su un traghetto provocò oltre 100 vittime. Più recentemente, il 10 agosto scorso, due bombe nella città portuale di Zamboanga, davanti l’isola di Basilan, hanno provocato 26 feriti: anche in questo caso la polizia ha attribuito le violenze ad Abu Sayyaf

RUSSIA

Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, in Russia per una visita di tre giorni,sono a colloquio nella residenza estiva di Putin vicino a Sochi, località turistica sul mar Nero. Secondo l'agenzia di stampa russa Interfax, i colloqui tra i due leader si sono focalizzati sull'intensificazione della cooperazione economica tra Russia e Italia. Il portavoce russo ha detto ai giornalisti che Berlusconi vuole accrescere il commercio bilaterale così che la l'Italia diventi per la Russia il secondo più grande partner straniero per il commercio. Le parti daranno particolare attenzione anche ai problemi internazionali, ha aggiunto il portavoce. "Discuteranno della riforma delle Nazioni Uniti, della prossima presidenza della Russia al G8, della situazione nei Balcani e della resistenza al terrorismo, in particolare della situazione in Iraq", ha detto. Putin ha chiesto a Berlusconi la sua opinione sugli sviluppi in Europa in generale e nell'Ue in particolare, ha detto Prikhodko. Chiederà "qual è l'opinione di Berlusconi della costituzione europea e dell'integrazione economica Russia-Ue, cosa pensa delle prospettive di sviluppo europee e dell'attuale stato delle relazioni Russia-Ue", ha detto ancora. I due leader hanno anche in programma di discutere la cooperazione in ambito scientifico, compreso lo spazio, e negli investimenti. "Alla fine del 2004 gli investimenti combinati italiani nell'economia russa ammontavano a un miliardo di dollari e gli investimenti diretti a 350 milioni di dollari", ha detto ancora Prikhodko. Non una parola sulla questione cecena che per Putin e Berlusconi "non esiste" né sulla strage della scuola di Beslam avvenuta esattamente un anno fa in cui le forze di sicurezza russe hanno provocato la morte di 331 persone tra cui 186 bambini e bambine

IRAQ

Presidente Talabani, "Non firmerei condanna a morte per Saddam" Jalal Talabani si rifiutera' di firmare una eventuale condanna a morte per Saddam Hussein. Lo ho detto ieri sera, affermando che piuttosto rinuncerebbe al suo incarico di presidente dell'Iraq. "Una volta terminato l'interrogatorio - ha dichiarato - Saddam sara' portato davanti a un tribunale. Se contro di lui sara' pronunciata la condanna a morte, io non la firmero'. Sono un uomo di principi. Non posso tradire i miei principi per salvare il mio posto".

USA - LOUISIANA

L'Uragano Katrina scende al livello quattro, ma è ancora allarme a New Orleans Almeno 10mila persone si sono rifugiate questa notte nel grande stadio del Superdome, aperto dalle

ITALIA

PUGLIA

Ci sono circa 12 km di coda nel tratto autostradale della A14 tra Bari e Foggia, in direzione nord nei pressi di Molfetta. Si sono formate a causa delle proteste e dei blocchi degli agricoltori che comunque in questo momento sono terminati, almeno in quel tratto, secondo quanto riferisce il Compartimento della Polizia Stradale di Bari. I manifestanti sono sul posto ma lasciano passare le auto.

MIGRANTI

A Lampedusa 200 immigrati arrivati a bordo di un barcone di 15 metri sono stati fermati dalla Capitaneria di Porto nella zona di Cala Pisano. Gli immigrati verranno ora trasferiti nel Centro di prima accoglienza dell'isola che rischia il collasso. Sono infatti già 500 gli immigrati ospitati nella struttura, a fronte di una capienza massima di 190

ROMA

ARDEA - Sequestrata casa di riposo abusiva - La struttura, ad Ardea, scoperta dai carabinieri. Gli anziani, tra i 78 e 90 anni, erano tenuti in stanze anguste in precarie condizioni igienico sanitarie. Denunciata in stato di libertà la titolare , un' italiana di 45 anni

PUGLIA

Si sta normalizzando la situazione in Puglia dove per tutta la notte la circolazione è stata difficile a causa della protesta degli agricoltori. I manifestanti hanno cominciato a togliere i blocchi all'altezza dei caselli di Cerignola della A14 verso Pescara. Anche l'occupazione dei binari alla stazione di Cerignola si è conclusa. La circolazione ferroviaria sulla Bari-Foggia è stata riattivata. Al momento restano in piedi i blocchi sulla statale 16 bis adriatica all'altezza di Barletta Ovest e l'autostrada ad Andria e a Cerignola Ovest e Cerignola Est. Una manovra a tenaglia dei manifestanti con disagi per il traffico verso la A 14 per Pescara e la A16 per Napoli. Anche le strade interne vengono interessate dai blocchi. Motivo della protesta dei braccianti che ha tenuto per ore in scacco la circolazione nel sud italiana deriva dalla richiesta di un aumento dei prezzi dell'uva all'ingrosso. In particolare, lamentano di non aver percepito le indennità di disoccupazione dei mesi scorsi. E gli autotrasportatori temono che dall'accordo raggiunto tra produttori agricoli e aziende di trasformazione possa derivare la contrazione della loro attività. La percezione che hanno gli agricoltori in Puglia - ha affermato Vendola presidente della regione Puglia, - e' quella della condanna a morte del settore, hanno la sensazione di uno strozzamento ed e' uno strozzamento

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Gr 9:30

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