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'''Sommario'''

'''In primo Piano'''

'''Editoriale'''

'''NOTIZIE BREVI'''
'''ITALIA'''

'''CARICATO IL CORTEO DEI LAVORATORI DELLA FINMEK'''
  
MOMENTI DI TENSIONE DAVANTI PALAZZO CHIGI, TRA LE FORZE DELL'ORDINE E I LAVORATORI E LAVORARTICI DELLA FINMEK DELL’AQUILA,
CHE QUESTA MATTINA hanno protestato DAVANTI LA SEDE DEL GOVERNO.
La delegazione dei manifestanti è stata di fatto snobbata dal Governo, che non ha incaricato alcuna figura di un qualche rilievo di incontrarli. AL TERMINE Dell’INCONTRO LA DELEGAZIONE DEI
MANIFESTANTI E' TORNATA IN STRADA SOTTOLINEANDO IL CARATTERE
Di poco conto DELL'INCONTRO. I LAVORATORI/TRICI, IN GRAN PARTE DONNE COL CAMICE, PER PROTESTA, HANNO BLOCCATO VIA DEL CORSO DAVANTI PIAZZA COLONNA, E SONO STATE CARICATE DALLE FORZE DELL'ORDINE.
GLI AGENTI HANNO USATO I MANGANELLI ED HANNO RERITO UNA DONNA E UN UOMO, CHE SONO STATI TRASPORTATI ALL'OSPEDALE.
I MANIFESTANTI SONO ORA RIUNITI IN ASSEMBLEA PER DECIDERE
COME PROSEGUIRE LA PROTESTA.(ANSA).
LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO L’atto irresponsabile da parte del Governo che ha revocato l’incontro sulle vertenze, previsto per il pomeriggio del 29 settembre, giorno dello sciopero dei metalmeccanici e della manifestazione all’Aquila, senza indicare alcuna nuova data.

'''Napoli: cariche ai lavoratori della smartway'''
  
Nella giornata di ieri il Sindacato Lavoratori in Lotta ha indetto un presidio presso la Provincia di Napoli per porre all’attenzione dell’Amministrazione Provinciale la gravissima situazione di crisi nella quale versa la Smartway s.p.a., società mista della Provincia che si occupa di manutenzione della rete viaria ex Anas.
Nel primo pomeriggio infatti l’Amministratore Delegato e il Presidente dell’azienda hanno comunicato ufficialmente l’apertura della procedura di mobilità a carico di tutti i lavoratori.
A fronte di questa delicatissima situazione i lavoratori/trici hanno dato vita al presidio. Mentre erano in attesa di essere ricevuti dagli Assessori competenti, senza alcun motivo e brutalmente, la polizia, presente con un massiccio quanto ingiustificato schieramento, ha caricato i lavoratori, ferendo numerosi lavoratori/trici e spingendosi addirittura successivamente a minacciare personalmente un rappresentante sindacale.

'''GENOVA: METALMECCANICI IN CORTEO AL CONVEGNO DI ASSOINDUSTRIA'''
  
CENTINAIA DI METALMECCANICI, IN SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO, E ADERENTI A FIM, FIOM E UILM, SONO organizzato questa mattina un CORTEO, che è arrivato DAVANTI ALLA SEDE DI ASSOINDUSTRIA GENOVA, doVE si è svolto UN CONVEGNO SUL MARKETING TERRITORIALE.

'''PERUGIA: Sit-in degli operai Cisa di Tavernelle davanti alla Regione contro chiusura annunciata da multinazionale Usa'''
 
Si è svolto ieri un sit-in dei 110 dipendenti della Cisa di Tavernelle davanti alla sede della giunta regionale, a Perugia, per manifestare contro la chiusura dello stabilimento, annunciata per il 31 dicembre dalla multinazionale statunitense Ingersoll-Rand. La proprieta' aveva preannunciato un paio di mesi fa la decisione di chiudere lo stabilimento, e da quel momento si era interrotto il confronto. I sindacati hanno ribadito che 'non esiste alcuna ragione di carattere produttivo che possa giustificare' la decisione di smantellare lo stabilimento. L'intento del sindacato e' di chiedere per la Cisa di Tavernelle la sospensione delle procedure di chiusura, aprendo un tavolo nazionale sulla vertenza presso la presidenza del Consiglio dei ministri.

'''Accordo PER GLI STATALI'''

Accordo fatto per il rinnovo del contratto degli oltre 200 mila lavoratori dei ministeri. Dopo quasi due anni di trattative, l'Aran (che contratta per conto del Governo) e i sindacati hanno raggiunto ieri sera un'intesa che prevede un aumento medio a regime di circa 100 euro per il biennio 2004-2005: 90 euro sul salario tabellare, mentre 10 euro saranno destinati alla produttività. Le parti hanno anche concordato di aumentare il valore dei buoni pasto, fermo dal 1996 a 4,65 euro, e che ora sale a sette euro. le rappresentanze di base del pubblico impiego, che a maggio non firmarono l'accordo a Palazzo Chigi, hanno confermato il loro 'no' anche all'intesa per i ministeri. "perché ci sono elementi addirittura peggiorativi rispetto a quella intesa. L'uso di parti del salario accessorio già in godimento presso i singoli ministeri significa svuotare la contrattazione integrativa". Le Rdb hanno annunciato, quindi, un presidio davanti al ministero dell'Economia per venerdì prossimo.

'''Genova-g8 66esima udienza processo ai 25'''
 
Si è svolta stamani la sessantaseima udienza del processo di Genova.
Sentiamo una corrispondenza di un compagno del Supporto Legale.
'''AUDIO'''

'''Milano: Scuola islamica di Via Quaranta '''

Si riapre la questione della scuola 'islamica' di via Quaranta a Milano, chiusa dal Comune per la destinazione inizialmente industriale dello stabile e successivamente definita anche illegale dalle autorita'. Il responsabile legale della 'Scuola araba Fajr', dopo un'assemblea dei genitori dei circa 300 alunni, ha annunciato con una lettera la riapertura a breve della struttura didattica. La riapertura, programmata probabilmente per la giornata di domani, sara' solo per i bambini/e delle elementari al mattino (tra i 150 e i 200) e per i ragazzi/e delle medie al pomeriggio (poco meno di 40). 'Sara' invece sospesa ogni attivita' formativa rivolta alla prima infanzia', dice la lettera, inviata al Prefetto e al Sindaco di Milano, oltre che all'Ufficio scolastico regionale, con il quale da settimane sono in corso contatti che avevano individuato un'ipotesi di rapida soluzione della vicenda per i ragazzi delle medie e una, in tempi meno brevi, anche per quelli delle elementari.

'''Milano - Presidio degli studenti contro il caro-scuola '''

Un tendone bianco davanti al Piccolo Teatro e un tram arancio fatto di cartone. I ragazzi del Coordinamento dei collettivi studenteschi sono scesi in piazza ieri per reclamare il «diritto alla cultura e alla mobilità». Il tram era quello dei «Liberi saperi»: gli studenti chiedono un taglio ai prezzi dei mezzi pubblici (con biglietti a prezzo fisso di 5 centesimi) e ai «costi troppo alti» di libri di testo, cinema, teatri. Il presidio di ieri è stato un’anticipazione della manifestazione in programma venerdì contro la legge sul copyright e la legge Moratti di riforma della scuola. In particolare, i ragazzi dei collettivi dicono «no agli stage extra-scolastici obbligatori e gratuiti».




'''Antimilitarismo: Un'iniziativa antimilitarista e una proposta'''

Venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre si è svolto al Mart (Museo di arte contemporanea) di Rovereto un convegno dal titolo: “Le armi della Repubblica. Forze armate, ONG ed Industria nelle situazioni di post-conflitto”.
All’incontro hanno partecipato, oltre a professori universitari e studiosi, generali dell’esercito, alti gradi dei carabinieri, della Marina militare e della Guardia di finanza, diplomatici della Nato e dell’Unione Europea, rappresentanti della Banca Mondiale e di alcune delle maggiori aziende produttrici di armi. Assieme a costoro, sono intervenuti anche alcuni responsabili della Caritas e di diverse Organizzazioni Non Governative.
Il convegno è stato promosso dal Museo Storico della Guerra, da “Mine Action Italy”, un’associazione per lo sminamento, e dalla Società Esplosivi Industriali, un’azienda che fabbrica armi dal 1933 e che si occupa – come recita il suo sito internet – “di sviluppo e produzione di Teste in Guerra per Bombe, Missili, Siluri, Mine […]”. Tra i sostenitori, oltre al Comune e alla Provincia, nove multinazionali produttrici di armi.
Questo banchetto della guerra è stato pubblicizzato assai in sordina. Le e gli “antimilitaristi senza se e senza ma” hanno organizzato un presidio di protesta.
Agli anarchici – il cui striscione diceva “Eserciti, produttori di armi assassini, fuori le truppe dall’Iraq” – si sono uniti gli studenti medi. Il convegno è stato rumorosamente contestato, costringendo i relatori a parlare protetti prima da alcune divise e poi da un plotone di carabinieri e celerini.
Dopo qualche ora i contestatori sono partiti in corteo spontaneo per la città, spiegando al megafono chi erano i trafficanti di morte invitati a Rovereto.

'''Le cifre della tortura in Italia'''

L’Agenzia Ricerca Economico Sociale ha pubblicato oggi un Dossier sulle torture in Italia. Dalle prime righe sella sintesi tratta da indymedia italia leggiamo:
“Il fenomeno della tortura in Italia è più vasto e più subdolo di quanto possa apparire. Specie per le forme più sofisticate e moderne, si naviga per lo più nel sommerso, nell’impalpabile. Negli ultimi tempi il fenomeno è stato oggetto di ricerche qualitative e quantitative che hanno cercato di indagare sulla sua estensione e sugli effetti sul fisico e sulla psiche delle persone sottoposte a violenze e persecuzioni fisiche e morali.
Ciò è avvenuto sopratutto per il “mobbing “,questa forma di tortura che avviene quotidianamente nei luoghi di lavoro. Ma anche le varie forme di maltrattamenti e di violenze all’interno delle carceri sono già state studiate e analizzate.
Per il resto dei casi, tutto rimane avvolto nel silenzio , nell’indeterminatezza, nella nebbia, tranne l’emergere di alcuni fatti denunciati od oggetto di inchieste della magistratura e da considerare come punte di un iceberg che rimane in gran parte sommerso, ma che è comunque classificabile.
Si pensi alla tortura politica, o tortura di Stato, i cui autori e responsabili rimangono quasi sempre impuniti, o addirittura vengono “promossi” ( come accaduto per i fatti di Genova).
Si pensi ai maltrattamenti ed alle violenze subiti da anziani ed invalidi nei cosiddetti lager dell’assistenza (ospizi, cronicari). Od ai trattamenti disumani riservati agli immigrati “clandestini”, reclusi nei centri di permanenza temporanea, ed alla tortura “indiretta” esercitata nei confronti di immigrati espulsi verso paesi nei quali saranno perseguitati e oggetto di violenze fisiche e morali.
Si pensi alla spirale di violenza che molte donne vivono all’interno delle loro famigli, di cui autori sono i loro mariti, compagni, fidanzati…

'''Una lezione di vita'''

LA SPEZIA, SI ALLACCIA AL VICINO SEMAFORO, DIRETTAMENTE DALLA FINESTRA DI CASA, PER RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DELLA LUCE: A SCOPRIRE IL TRUCCO, DURANTE UN CONTROLLO AGLI IMPIANTI DI SEGNALETICA, SONO STATI I VIGILI URBANI DELLA SPEZIA CHE HANNO DENUNCIATO L’UOMO PER FURTO DI ENERGIA.
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'''ITALIA'''

'''Siparietto'''
'''FRANCIA: è QUASI SCIOPERO GENERALE'''

E' forse la più riuscita mobilitazione francese da 10 anni a questa parte, quella che oggi ha portato cortei in tutte le cittadine francesi a schierarsi contro la politica governativa.
I due punti rivendicativi principali sono l'opposizione alla diffusione della precarietà e la difesa del potere d'acquisto.
Anche in Francia, in questi ultimi anni, quote consistenti del Pil sono state trasferite da chi guadagna poco al grande capitalismo. Un politica redistributiva che ha rubato ai poveri per dare ai molto ricchi.
Esemplari i sondaggi, che dicono che oltre il 70% è d'accordo con le motivazioni degli scioperanti.
A Parigi, tutti i mezzi pubblici sono rimasti fermi. Già dalla prima mattina metro e autobus hanno smesso di circolare. L’adesione allo sciopero è stata condivisa da tre lavoratori su quattro.
Il trasporto urbano è restato fermo non solo a Parigi ma in almeno altre 74 città, e 150 marce di protesta si sono svolte in tutto il paese.
Uno sciopero dei controllori di volo ha fermato il traffico aereo nel paese.
Anche molte scuole sono rimaste chiuse a causa dell'adesione allo sciopero di personale come insegnanti e impiegati delle mense.
In particolare, a Marsiglia 1oomila manifestanti hanno sfilato dietro lo slogan: no alla rottura della nostra occupazione e dei nostri statuti.
I dimostranti hanno anche richiesto la dimissione del primo ministro, Dominica de Villepin.
Tutte le imprese in difficoltà della regione, pubbliche o private, erano fortemente rappresentate in testa della processione, con in particolare una forte delegazione delle industrie metallurgiche, della Nestlè toccata da ristrutturazioni e della società nazionale Corsica-Mediterraneo (SNCM), minacciata di privatizzazione.
In Corsica, a Ajaccio ed a Bastia, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del SNCM hanno sfilato almeno in 10.000. Tutti i viaggi di navi e traghetti sono stati sospesi almeno fino a domani.
Al porto di commercio di Ajaccio, brevi tafferugli sono scoppiati tra dimostranti e forze dell'ordine che tiravano lacrimogeni e tentavano di sgomberare i dimostranti per permettere l’attracco delle navi mercantili. Anche i voli su Bastia e Calvi sono stati sospesi per lo sciopero.
A Bordeaux, da 20.000 a 30.000 lavoratori e lavoratrici, in particolare insegnanti, agenti ospedalieri, ferrovieri, vigili del fuoco, ma anche dei lavoratori dipendenti del privato, hanno manifestato per le vie della città fino alla sede della borsa, sotto la quale si sono fermati per diverse ore, alternando interventi e improvvisando un picnic. La città è rimasta bloccata per diverse ore
A Lione erano in 25.000 a sfilare contro la rimessa in discussione delle garanzie collettive "."
A Grenoble, si contavano 20.000 dimostranti.
A Toulouse, i dimostranti erano 35.000, ed hanno bloccato per due ore il centro della città.
Migranti: Oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194
Due migranti sono stati uccisi e circa 150 feriti ieri nel tentativo di superare il confine spagnolo. Circa 650 persone hanno assaltato la barriera metallica che separa il Marocco dall'enclave spagnola di Melilla. In 350 sono riuscite a passare la frontiera. Per un'associazione di solidarietà - l'associazione dei diritti dei minori immigrati - sono stati uccisi due migranti e tra i feriti 4 sono in gravi condizioni. Inoltre oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 clandestini.

'''Migranti: Ragusa, sbarcano in 150'''

Sono circa 150 gli immigrati sbarcati nella notte nei pressi di Passo Marinaro, lungo la costa ragusana. Solo 46 di loro sono stati fermati dalla polizia. L'imbarcazione sulla quale hanno viaggiato, e' stato trovata nei pressi del villaggio Kastalia, vicino al luogo dello sbarco. I migranti sono tutti nordafricani, alcuni di loro dicono di provenire dall'Etiopia e dalla Somalia.

'''Etiopia'''

Sale il numero degli sfollati in Etiopia, dopo l'eruzione del vulcano Arteale, avvenuta il 26 settembre nel nordest di Addis Abeba: sono ormai oltre 50mila nomadi, tutti della regione dell'Afar. L'eruzione è avvenuta dopo una scossa sismica di 5,5 gradi della scala Richter e, pur non avendo provocato vittime, ha coperto i campi di lava provocando cosi' la morte di centinaia di capi di bestiame.

'''Adesione della Turchia all’Unione Europea'''

Sono formalmente cominciati nella notte i negoziati tra Ue e Ankara per l'adesione della Turchia all'Unione europea. Alla cerimonia d'inizio dei negoziati hanno partecipato il ministro degli Esteri turco, il suo collega britannico, presidente di turno dell'Ue, il commissario all'allargamento Olli Rehn e il responsabile della politica estera dell'Ue Javier Solana. Aperti i negoziati di adesione anche per Zagabria, poco dopo una simile cerimonia che ha riguardato la Turchia. L'avvio delle trattative segue l'accordo firmato dai ministri degli Esteri dei 25 per avviare i negoziati di adesione con la Croazia, dopo la conferma da parte di Carla del Ponte che Zagabria sta collaborando pienamente con il Tribunale penale internazionale.


'''Bolivia PRESIDENTE PRONTO A DIMETTERSI SE NON VERRÀ RISPETTATO CALENDARIO ELETTORALE'''

Il presidente ‘ad interim’ boliviano Eduardo Rodríguez si è detto pronto a lasciare l’incarico anticipatamente se il Parlamento non riuscirà a trovare un accordo sulla nuova ‘mappa elettorale’ del Paese, facendo slittare le elezioni presidenziali e parlamentari in programma per il 4 dicembre.
Entrato in carica a giugno dopo massicce proteste di piazza in sostituzione di Carlos Mesa e per un periodo massimo di 180 giorni, Rodríguez ha ricordato che “se le elezioni fossero posticipate e non si procedesse al passaggio dei poteri si violerebbero la Costituzione, la volontà dei cittadini e lo stesso mandato presidenziale”. Gli ostacoli al processo elettorale sono emersi quando la Corte Suprema emesso una sentenza per cui, in sostanza, le elezioni andrebbero a beneficio delle provincie ricche di Santa Cruz e Cochabamba, a discapito di altri distretti più poveri. La sentenza ha riacceso le tensioni sociali e impedito al Parlamento di trovare un’intesa sulla sua legittimità: la Corte nazionale elettorale ha concesso all’assemblea legislativa tempo fino al 15 ottobre per risolvere il contenzioso.


'''COLOMBIA: DALL’UNIONE EUROPEA, APPOGGIO MA CON RISERVE ALLA LEGGE SU PARAMILITARI'''
 
I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno espresso il loro appoggio alla ‘Ley de Justicia y Paz’ voluta dal governo colombiano per regolare il quadro giuridico dei paramilitari smobilitati, esprimendo al contempo preoccupazione per la situazione dei diritti umani nel Paese. Secondo la Ue la nuova normativa non tenga sufficientemente conto “dei principi della verità, della giustizia e della riparazione alle vittime in base agli standard internazionali”.
 

'''REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: MIGLIAIA DI CIVILI TORNANO DOPO SCONTRI IN ZONA MINIERE'''

Stanno rientrando nei loro villaggi i circa 5.000 civili fuggiti una settimana fa dalla zona delle miniere d’oro di Bambu, dopo scontri armati tra esercito e gruppi locali che hanno provocato almeno un morto e una decina di feriti.
Secondo fonti ufficiali, i protagonisti dell’aggressione risalente al 27 settembre scorso sarebbero i componenti di due dei principali gruppi armati della regione. I combattenti hanno attaccato truppe governative a guardia delle miniere aurifere di Bambu; nella sparatoria un soldato è morto e almeno 10 aggressori sono rimasti feriti. Per sfuggire alle violenze migliaia di civili si sono dati alla fuga in varie direzioni, alcuni rifugiandosi nelle caserme di Bambu, altri nella cittadina di Petsi, 12 chilometri più a sud, altri ancora nascondendosi nella foresta.

'''OGGI INIZIa RAMADAN'''

Con l’avvistamento della luna nuova annunciato dalla televisione di Stato dell’Arabia Saudita, è iniziato ufficialmente in gran parte dei Paesi arabi e del Medio Oriente il Ramadan, mese che i musulmani dedicano al digiuno e alla preghiera. Fanno eccezione Oman, Tunisia, Libano, Marocco e Iraq (solo gli sciiti), dove l’inizio di questo particolare periodo è posticipato a mercoledì o giovedì.


'''E alla fine del mondo:'''

SAPETE DOVE E' SEPOLTO IL BOSS RENATINO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA ?
La salma del boss detto Renato De Pedis è sepolta (tuttora) nella sacra cripta dei santi della Basilica di Sant'Apollinare in Piazza delle Cinque Lune a Roma "grazie" all'autorevole intervento dell'allora cardinale vicario dell'Urbe, Ugo Poletti...
IERI SERA A RAI 3 , IL VATICANO HA DATO UN COMINICTAO STAMPA DOVE DICE IN PAROLE POVERE CHE NON PUO' FARCI NULLA , E SE LA GIUSTIZIA VUOL SAPERNE DI PIU' COLLABORERANNO…
questa sarebbe una chiave per saperne di piu' sul caso EMANUELA ORLANDI??




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Sommario

1) migranti . Oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 clandestini. Ci sarebbero anche dei feriti.

2)Bolivia:
PRESIDENTE PRONTO A DIMETTERSI SE NON VERRÀ RISPETTATO CALENDARIO ELETTORALE

3) UE


4) Etiopia

Sale il numero degli sfollati in Etiopia, dopo l'eruzione del vulcano Arteale,

5) Tifone


6) Accordo PER GLI STATALI

7) Centrali Inquinanti

8) Arresto Truffa Azienda ospedaliera

9) SCuola Araba di Via 40

10) Studenti contro il caro scuola


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1) '''migranti'''

Due migranti sono stati uccisi e circa 150 feriti ieri nel tentativo di superare il confine spagnolo. Circa 650 persone hanno assaltato la barriera metallica che separa il Marocco dall'enclave spagnola di Melilla.
 350 sono riuscite a passare la frontiera. Per un'associazione di solidarietà - l'associazione dei diritti dei minori immigrati - sono stati uccisi due migranti e tra i feriti quattro sono in gravi condizioni. Sentiamo Josè rappresentante dell'associazione. Oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 clandestini. Ci sarebbero anche dei feriti.


2) '''Bolivia'''

PRESIDENTE PRONTO A DIMETTERSI SE NON VERRÀ RISPETTATO CALENDARIO ELETTORALE

Il presidente ‘ad interim’ boliviano Eduardo Rodríguez si è detto pronto a lasciare l’incarico anticipatamente se il Parlamento non riuscirà a trovare un accordo sulla nuova ‘mappa elettorale’ del Paese, facendo slittare le elezioni presidenziali e parlamentari in programma per il 4 dicembre. “Se la Corte nazionale elettorale riscontrerà l’impossibilità materiale di realizzare gli appuntamenti previsti tornerò senza indugi alle mie funzioni giudiziarie come capo della Corte Suprema” ha detto Rodríguez in un messaggio alla nazione. Entrato in carica a giugno dopo massicce proteste di piazza in sostituzione di Carlos Mesa e per un periodo massimo di 180 giorni, Rodríguez ha ricordato che “se le elezioni fossero posticipate e non si procedesse al passaggio dei poteri si violerebbero la Costituzione, la volontà dei cittadini e lo stesso mandato presidenziale”. Gli ostacoli al processo elettorale sono emersi quando la Corte Suprema ha accolto la richiesta della ricca provincia di Santa Cruz di ridistribuire a livello territoriale il numero dei seggi in palio in Parlamento in base all’ultimo censimento nazionale del 2001. In questo modo, a beneficiare della riforma saranno proprio Santa Cruz e Cochabamba, a discapito di altri distretti più poveri e meno densamente popolati come La Paz, Oruro e Potosí. La sentenza dell’alto tribunale ha riacceso le tensioni sociali e impedito al Parlamento di trovare un’intesa sulla sua legittimità: la Corte nazionale elettorale ha concesso all’assemblea legislativa tempo fino al 15 ottobre per risolvere il contenzioso.


2) '''Unione Europea'''

Sono formalmente cominciati nella notte i negoziati tra Ue e Ankara per l'adesione della Turchia all'Unione europea. Alla cerimonia d'inizio dei negoziati hanno partecipato il ministro degli Esteri turco Abdullah Gul, il suo collega britannico, presidente di turno dell'Ue, Jack Straw, il commissario all'allargamento Olli Rehn e il responsabile della politica estera dell'Ue Javier Solana.
Aperti i negoziati di adesione anche per Zagabria, poco dopo una simile cerimonia che ha riguardato la Turchia. L'avvio delle trattative segue l'accordo firmato dai ministri degli Esteri dei 25 per avviare i negoziati di adesione con la Croazia, dopo la conferma da parte di Carla del Ponte che Zagabria sta collaborando pienamente con il Tribunale penale internazionale.



4) '''Etiopia'''

Sale il numero degli sfollati in Etiopia, dopo l'eruzione del vulcano Arteale, avvenuta il 26 settembre nel nordest di Addis Abeba: sono ormai oltre 50mila nomadi, tutti della regione dell'Afar. L'eruzione è avvenuta dopo una scossa sismica di 5,5 gradi della scala Richter e, pur non avendo provocato vittime, ha coperto i campi di lava provocando cosi' la morte di centinaia di capi di bestiame.

6) '''Tifone'''

Almeno 15 persone sono morte nella provincia del Fujian, nel sud della Cina, a causa del passaggio del tifone Longwang. Rimane il mistero sulla sorte di 59 studenti di una scuola militare di Fuzhou, la capitale della provincia, dispersi da quasi 48 ore. Due degli edifici della scuola sono stati distrutti. L'arrivo del tifone, che ha colpito domenica la citta' costiera di Xiamen prima di dirigersi all'interno, ha portato all'evacuazione di oltre 500mila persone.

ITALIA

8) '''Accordo PER GLI STATALI'''

Accordo fatto per il rinnovo del contratto degli oltre 200 mila lavoratori dei ministeri. Dopo quasi due anni di trattative, l'Aran (che contratta per conto del Governo) e i sindacati hanno raggiunto ieri sera un'intesa che prevede un aumento medio a regime di circa cento euro per il biennio 2004-2005: 90 euro sul salario tabellare, mentre 10 euro saranno destinati alla produttività. Le parti hanno anche concordato di aumentare il valore dei buoni pasto, fermo dal 1996 a 4,65 euro, e che ora sale a sette euro. le rappresentanze di base del pubblico impiego, che a maggio non firmarono l'accordo a Palazzo Chigi, hanno confermato il loro 'no' anche all'intesa per i ministeri. "perché ci sono elementi addirittura peggiorativi rispetto a quella intesa. L'uso di parti del salario accessorio già in godimento presso i singoli ministeri significa svuotare la contrattazione integrativa". Le Rdb hanno annunciato, quindi, un presidio davanti al ministero dell'Economia per venerdì prossimo.

3) '''Centrali Inquinanti'''

Quattro centrali elettriche italiane figurano nella lista nera del Wwf dei trenta impianti piu' inquinanti d' Europa. La palma dell'impianto di produzione di elettricita' 'piu' sporco' spetta a Agios Dimitrios (Grecia), seguita da Frimmersdorf (Germania) e Abono (Spagna). Le italiane sono in fondo alla lista nera, fatta in base alle emissioni di anidride carbonica delle centrali. Sono Brindisi Sud, seguita Porto Tolle, Torrevaldaliga Nord , Montalto di Castro.

9) '''Arresto Truffa Azienda ospedaliera'''

I carabinieri del Nucleo Operativo hanno arrestato a Palermo il direttore generale dell'azienda ospedaliera ''Vincenzo Cervello'', Liborio Immordino, di 62 anni. Il manager e' accusato di truffa aggravata e falso.
Secondo l' accusa, Immordino avrebbe presentato falsi documenti di autocertificazione necessari per la nomina a manager dell' azienda ospedaliera.
L'indagato era finito gia' sotto inchiesta agli inizi dell' anno. Il reato contestato, allora, era quello di concussione. Immordino, che era stato interdetto per due mesi dalla sua carica, era accusato di illeciti nella gestione di appalti per l' affidamento di apparecchiature mediche.


10) '''SCuola islamica di Via 40'''

Si riapre la questione della scuola 'islamica' di via Quaranta a Milano, chiusa dal Comune per la destinazione inizialmente industriale dello stabile e successivamente definita anche illegale dalle autorita'. Il responsabile legale della 'Scuola araba Fajr', dopo un'assemblea dei genitori dei circa 300 alunni, ha annunciato con una lettera la riapertura a breve della struttura didattica. La riapertura, programmata probabilmente per la giornata di domani, sara' solo per i bambini delle elementari al mattino (tra i 150 e i 200) e per i ragazzi delle medie al pomeriggio (poco meno di 40). 'Sara' invece sospesa ogni attivita' formativa rivolta alla prima infanzia', dice la lettera, inviata al Prefetto e al Sindaco di Milano, oltre che all'Ufficio scolastico regionale, con il quale da settimane sono in corso contatti che avevano individuato un'ipotesi di rapida soluzione della vicenda per i ragazzi delle medie e una, in tempi meno brevi, anche per quelli delle elementari.

11) '''Studenti contro il caro scuola'''

 Presidio degli studenti contro il caro-scuola.

Un tendone bianco davanti al Piccolo Teatro e un tram arancio fatto di cartone. I ragazzi del Coordinamento dei collettivi studenteschi sono scesi in piazza ieri per reclamare il «diritto alla cultura e alla mobilità». Il tram era quello dei «Liberi saperi»: gli studenti chiedono un taglio ai prezzi dei mezzi pubblici (con biglietti a prezzo fisso di 5 centesimi) e ai «costi troppo alti» di libri di testo, cinema, teatri. Il presidio di ieri è stato un’anticipazione della manifestazione in programma venerdì contro la legge sul copyright e la legge Moratti di riforma della scuola. In particolare, i ragazzi dei collettivi dicono «no agli stage extra-scolastici obbligatori e gratuiti».
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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

ITALIA

CARICATO IL CORTEO DEI LAVORATORI DELLA FINMEK

MOMENTI DI TENSIONE DAVANTI PALAZZO CHIGI, TRA LE FORZE DELL'ORDINE E I LAVORATORI E LAVORARTICI DELLA FINMEK DELL’AQUILA, CHE QUESTA MATTINA hanno protestato DAVANTI LA SEDE DEL GOVERNO. La delegazione dei manifestanti è stata di fatto snobbata dal Governo, che non ha incaricato alcuna figura di un qualche rilievo di incontrarli. AL TERMINE Dell’INCONTRO LA DELEGAZIONE DEI MANIFESTANTI E' TORNATA IN STRADA SOTTOLINEANDO IL CARATTERE Di poco conto DELL'INCONTRO. I LAVORATORI/TRICI, IN GRAN PARTE DONNE COL CAMICE, PER PROTESTA, HANNO BLOCCATO VIA DEL CORSO DAVANTI PIAZZA COLONNA, E SONO STATE CARICATE DALLE FORZE DELL'ORDINE. GLI AGENTI HANNO USATO I MANGANELLI ED HANNO RERITO UNA DONNA E UN UOMO, CHE SONO STATI TRASPORTATI ALL'OSPEDALE. I MANIFESTANTI SONO ORA RIUNITI IN ASSEMBLEA PER DECIDERE COME PROSEGUIRE LA PROTESTA.(ANSA). LE LAVORATRICI ED I LAVORATORI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO L’atto irresponsabile da parte del Governo che ha revocato l’incontro sulle vertenze, previsto per il pomeriggio del 29 settembre, giorno dello sciopero dei metalmeccanici e della manifestazione all’Aquila, senza indicare alcuna nuova data.

Napoli: cariche ai lavoratori della smartway

Nella giornata di ieri il Sindacato Lavoratori in Lotta ha indetto un presidio presso la Provincia di Napoli per porre all’attenzione dell’Amministrazione Provinciale la gravissima situazione di crisi nella quale versa la Smartway s.p.a., società mista della Provincia che si occupa di manutenzione della rete viaria ex Anas. Nel primo pomeriggio infatti l’Amministratore Delegato e il Presidente dell’azienda hanno comunicato ufficialmente l’apertura della procedura di mobilità a carico di tutti i lavoratori. A fronte di questa delicatissima situazione i lavoratori/trici hanno dato vita al presidio. Mentre erano in attesa di essere ricevuti dagli Assessori competenti, senza alcun motivo e brutalmente, la polizia, presente con un massiccio quanto ingiustificato schieramento, ha caricato i lavoratori, ferendo numerosi lavoratori/trici e spingendosi addirittura successivamente a minacciare personalmente un rappresentante sindacale.

GENOVA: METALMECCANICI IN CORTEO AL CONVEGNO DI ASSOINDUSTRIA

CENTINAIA DI METALMECCANICI, IN SCIOPERO PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO, E ADERENTI A FIM, FIOM E UILM, SONO organizzato questa mattina un CORTEO, che è arrivato DAVANTI ALLA SEDE DI ASSOINDUSTRIA GENOVA, doVE si è svolto UN CONVEGNO SUL MARKETING TERRITORIALE.

PERUGIA: Sit-in degli operai Cisa di Tavernelle davanti alla Regione contro chiusura annunciata da multinazionale Usa

Si è svolto ieri un sit-in dei 110 dipendenti della Cisa di Tavernelle davanti alla sede della giunta regionale, a Perugia, per manifestare contro la chiusura dello stabilimento, annunciata per il 31 dicembre dalla multinazionale statunitense Ingersoll-Rand. La proprieta' aveva preannunciato un paio di mesi fa la decisione di chiudere lo stabilimento, e da quel momento si era interrotto il confronto. I sindacati hanno ribadito che 'non esiste alcuna ragione di carattere produttivo che possa giustificare' la decisione di smantellare lo stabilimento. L'intento del sindacato e' di chiedere per la Cisa di Tavernelle la sospensione delle procedure di chiusura, aprendo un tavolo nazionale sulla vertenza presso la presidenza del Consiglio dei ministri.

Accordo PER GLI STATALI

Accordo fatto per il rinnovo del contratto degli oltre 200 mila lavoratori dei ministeri. Dopo quasi due anni di trattative, l'Aran (che contratta per conto del Governo) e i sindacati hanno raggiunto ieri sera un'intesa che prevede un aumento medio a regime di circa 100 euro per il biennio 2004-2005: 90 euro sul salario tabellare, mentre 10 euro saranno destinati alla produttività. Le parti hanno anche concordato di aumentare il valore dei buoni pasto, fermo dal 1996 a 4,65 euro, e che ora sale a sette euro. le rappresentanze di base del pubblico impiego, che a maggio non firmarono l'accordo a Palazzo Chigi, hanno confermato il loro 'no' anche all'intesa per i ministeri. "perché ci sono elementi addirittura peggiorativi rispetto a quella intesa. L'uso di parti del salario accessorio già in godimento presso i singoli ministeri significa svuotare la contrattazione integrativa". Le Rdb hanno annunciato, quindi, un presidio davanti al ministero dell'Economia per venerdì prossimo.

Genova-g8 66esima udienza processo ai 25

Si è svolta stamani la sessantaseima udienza del processo di Genova. Sentiamo una corrispondenza di un compagno del Supporto Legale. AUDIO

Milano: Scuola islamica di Via Quaranta

Si riapre la questione della scuola 'islamica' di via Quaranta a Milano, chiusa dal Comune per la destinazione inizialmente industriale dello stabile e successivamente definita anche illegale dalle autorita'. Il responsabile legale della 'Scuola araba Fajr', dopo un'assemblea dei genitori dei circa 300 alunni, ha annunciato con una lettera la riapertura a breve della struttura didattica. La riapertura, programmata probabilmente per la giornata di domani, sara' solo per i bambini/e delle elementari al mattino (tra i 150 e i 200) e per i ragazzi/e delle medie al pomeriggio (poco meno di 40). 'Sara' invece sospesa ogni attivita' formativa rivolta alla prima infanzia', dice la lettera, inviata al Prefetto e al Sindaco di Milano, oltre che all'Ufficio scolastico regionale, con il quale da settimane sono in corso contatti che avevano individuato un'ipotesi di rapida soluzione della vicenda per i ragazzi delle medie e una, in tempi meno brevi, anche per quelli delle elementari.

Milano - Presidio degli studenti contro il caro-scuola

Un tendone bianco davanti al Piccolo Teatro e un tram arancio fatto di cartone. I ragazzi del Coordinamento dei collettivi studenteschi sono scesi in piazza ieri per reclamare il «diritto alla cultura e alla mobilità». Il tram era quello dei «Liberi saperi»: gli studenti chiedono un taglio ai prezzi dei mezzi pubblici (con biglietti a prezzo fisso di 5 centesimi) e ai «costi troppo alti» di libri di testo, cinema, teatri. Il presidio di ieri è stato un’anticipazione della manifestazione in programma venerdì contro la legge sul copyright e la legge Moratti di riforma della scuola. In particolare, i ragazzi dei collettivi dicono «no agli stage extra-scolastici obbligatori e gratuiti».

Antimilitarismo: Un'iniziativa antimilitarista e una proposta

Venerdì 30 settembre e sabato 1 ottobre si è svolto al Mart (Museo di arte contemporanea) di Rovereto un convegno dal titolo: “Le armi della Repubblica. Forze armate, ONG ed Industria nelle situazioni di post-conflitto”. All’incontro hanno partecipato, oltre a professori universitari e studiosi, generali dell’esercito, alti gradi dei carabinieri, della Marina militare e della Guardia di finanza, diplomatici della Nato e dell’Unione Europea, rappresentanti della Banca Mondiale e di alcune delle maggiori aziende produttrici di armi. Assieme a costoro, sono intervenuti anche alcuni responsabili della Caritas e di diverse Organizzazioni Non Governative. Il convegno è stato promosso dal Museo Storico della Guerra, da “Mine Action Italy”, un’associazione per lo sminamento, e dalla Società Esplosivi Industriali, un’azienda che fabbrica armi dal 1933 e che si occupa – come recita il suo sito internet – “di sviluppo e produzione di Teste in Guerra per Bombe, Missili, Siluri, Mine […]”. Tra i sostenitori, oltre al Comune e alla Provincia, nove multinazionali produttrici di armi. Questo banchetto della guerra è stato pubblicizzato assai in sordina. Le e gli “antimilitaristi senza se e senza ma” hanno organizzato un presidio di protesta. Agli anarchici – il cui striscione diceva “Eserciti, produttori di armi assassini, fuori le truppe dall’Iraq” – si sono uniti gli studenti medi. Il convegno è stato rumorosamente contestato, costringendo i relatori a parlare protetti prima da alcune divise e poi da un plotone di carabinieri e celerini. Dopo qualche ora i contestatori sono partiti in corteo spontaneo per la città, spiegando al megafono chi erano i trafficanti di morte invitati a Rovereto.

Le cifre della tortura in Italia

L’Agenzia Ricerca Economico Sociale ha pubblicato oggi un Dossier sulle torture in Italia. Dalle prime righe sella sintesi tratta da indymedia italia leggiamo: “Il fenomeno della tortura in Italia è più vasto e più subdolo di quanto possa apparire. Specie per le forme più sofisticate e moderne, si naviga per lo più nel sommerso, nell’impalpabile. Negli ultimi tempi il fenomeno è stato oggetto di ricerche qualitative e quantitative che hanno cercato di indagare sulla sua estensione e sugli effetti sul fisico e sulla psiche delle persone sottoposte a violenze e persecuzioni fisiche e morali. Ciò è avvenuto sopratutto per il “mobbing “,questa forma di tortura che avviene quotidianamente nei luoghi di lavoro. Ma anche le varie forme di maltrattamenti e di violenze all’interno delle carceri sono già state studiate e analizzate. Per il resto dei casi, tutto rimane avvolto nel silenzio , nell’indeterminatezza, nella nebbia, tranne l’emergere di alcuni fatti denunciati od oggetto di inchieste della magistratura e da considerare come punte di un iceberg che rimane in gran parte sommerso, ma che è comunque classificabile. Si pensi alla tortura politica, o tortura di Stato, i cui autori e responsabili rimangono quasi sempre impuniti, o addirittura vengono “promossi” ( come accaduto per i fatti di Genova). Si pensi ai maltrattamenti ed alle violenze subiti da anziani ed invalidi nei cosiddetti lager dell’assistenza (ospizi, cronicari). Od ai trattamenti disumani riservati agli immigrati “clandestini”, reclusi nei centri di permanenza temporanea, ed alla tortura “indiretta” esercitata nei confronti di immigrati espulsi verso paesi nei quali saranno perseguitati e oggetto di violenze fisiche e morali. Si pensi alla spirale di violenza che molte donne vivono all’interno delle loro famigli, di cui autori sono i loro mariti, compagni, fidanzati…

Una lezione di vita

LA SPEZIA, SI ALLACCIA AL VICINO SEMAFORO, DIRETTAMENTE DALLA FINESTRA DI CASA, PER RISPARMIARE SULLA BOLLETTA DELLA LUCE: A SCOPRIRE IL TRUCCO, DURANTE UN CONTROLLO AGLI IMPIANTI DI SEGNALETICA, SONO STATI I VIGILI URBANI DELLA SPEZIA CHE HANNO DENUNCIATO L’UOMO PER FURTO DI ENERGIA.

ESTERI

FRANCIA: è QUASI SCIOPERO GENERALE

E' forse la più riuscita mobilitazione francese da 10 anni a questa parte, quella che oggi ha portato cortei in tutte le cittadine francesi a schierarsi contro la politica governativa. I due punti rivendicativi principali sono l'opposizione alla diffusione della precarietà e la difesa del potere d'acquisto. Anche in Francia, in questi ultimi anni, quote consistenti del Pil sono state trasferite da chi guadagna poco al grande capitalismo. Un politica redistributiva che ha rubato ai poveri per dare ai molto ricchi. Esemplari i sondaggi, che dicono che oltre il 70% è d'accordo con le motivazioni degli scioperanti. A Parigi, tutti i mezzi pubblici sono rimasti fermi. Già dalla prima mattina metro e autobus hanno smesso di circolare. L’adesione allo sciopero è stata condivisa da tre lavoratori su quattro. Il trasporto urbano è restato fermo non solo a Parigi ma in almeno altre 74 città, e 150 marce di protesta si sono svolte in tutto il paese. Uno sciopero dei controllori di volo ha fermato il traffico aereo nel paese. Anche molte scuole sono rimaste chiuse a causa dell'adesione allo sciopero di personale come insegnanti e impiegati delle mense. In particolare, a Marsiglia 1oomila manifestanti hanno sfilato dietro lo slogan: no alla rottura della nostra occupazione e dei nostri statuti. I dimostranti hanno anche richiesto la dimissione del primo ministro, Dominica de Villepin. Tutte le imprese in difficoltà della regione, pubbliche o private, erano fortemente rappresentate in testa della processione, con in particolare una forte delegazione delle industrie metallurgiche, della Nestlè toccata da ristrutturazioni e della società nazionale Corsica-Mediterraneo (SNCM), minacciata di privatizzazione. In Corsica, a Ajaccio ed a Bastia, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del SNCM hanno sfilato almeno in 10.000. Tutti i viaggi di navi e traghetti sono stati sospesi almeno fino a domani. Al porto di commercio di Ajaccio, brevi tafferugli sono scoppiati tra dimostranti e forze dell'ordine che tiravano lacrimogeni e tentavano di sgomberare i dimostranti per permettere l’attracco delle navi mercantili. Anche i voli su Bastia e Calvi sono stati sospesi per lo sciopero. A Bordeaux, da 20.000 a 30.000 lavoratori e lavoratrici, in particolare insegnanti, agenti ospedalieri, ferrovieri, vigili del fuoco, ma anche dei lavoratori dipendenti del privato, hanno manifestato per le vie della città fino alla sede della borsa, sotto la quale si sono fermati per diverse ore, alternando interventi e improvvisando un picnic. La città è rimasta bloccata per diverse ore A Lione erano in 25.000 a sfilare contro la rimessa in discussione delle garanzie collettive "." A Grenoble, si contavano 20.000 dimostranti. A Toulouse, i dimostranti erano 35.000, ed hanno bloccato per due ore il centro della città. Migranti: Oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 Due migranti sono stati uccisi e circa 150 feriti ieri nel tentativo di superare il confine spagnolo. Circa 650 persone hanno assaltato la barriera metallica che separa il Marocco dall'enclave spagnola di Melilla. In 350 sono riuscite a passare la frontiera. Per un'associazione di solidarietà - l'associazione dei diritti dei minori immigrati - sono stati uccisi due migranti e tra i feriti 4 sono in gravi condizioni. Inoltre oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 clandestini.

Migranti: Ragusa, sbarcano in 150

Sono circa 150 gli immigrati sbarcati nella notte nei pressi di Passo Marinaro, lungo la costa ragusana. Solo 46 di loro sono stati fermati dalla polizia. L'imbarcazione sulla quale hanno viaggiato, e' stato trovata nei pressi del villaggio Kastalia, vicino al luogo dello sbarco. I migranti sono tutti nordafricani, alcuni di loro dicono di provenire dall'Etiopia e dalla Somalia.

Etiopia

Sale il numero degli sfollati in Etiopia, dopo l'eruzione del vulcano Arteale, avvenuta il 26 settembre nel nordest di Addis Abeba: sono ormai oltre 50mila nomadi, tutti della regione dell'Afar. L'eruzione è avvenuta dopo una scossa sismica di 5,5 gradi della scala Richter e, pur non avendo provocato vittime, ha coperto i campi di lava provocando cosi' la morte di centinaia di capi di bestiame.

Adesione della Turchia all’Unione Europea

Sono formalmente cominciati nella notte i negoziati tra Ue e Ankara per l'adesione della Turchia all'Unione europea. Alla cerimonia d'inizio dei negoziati hanno partecipato il ministro degli Esteri turco, il suo collega britannico, presidente di turno dell'Ue, il commissario all'allargamento Olli Rehn e il responsabile della politica estera dell'Ue Javier Solana. Aperti i negoziati di adesione anche per Zagabria, poco dopo una simile cerimonia che ha riguardato la Turchia. L'avvio delle trattative segue l'accordo firmato dai ministri degli Esteri dei 25 per avviare i negoziati di adesione con la Croazia, dopo la conferma da parte di Carla del Ponte che Zagabria sta collaborando pienamente con il Tribunale penale internazionale.

Bolivia PRESIDENTE PRONTO A DIMETTERSI SE NON VERRÀ RISPETTATO CALENDARIO ELETTORALE

Il presidente ‘ad interim’ boliviano Eduardo Rodríguez si è detto pronto a lasciare l’incarico anticipatamente se il Parlamento non riuscirà a trovare un accordo sulla nuova ‘mappa elettorale’ del Paese, facendo slittare le elezioni presidenziali e parlamentari in programma per il 4 dicembre. Entrato in carica a giugno dopo massicce proteste di piazza in sostituzione di Carlos Mesa e per un periodo massimo di 180 giorni, Rodríguez ha ricordato che “se le elezioni fossero posticipate e non si procedesse al passaggio dei poteri si violerebbero la Costituzione, la volontà dei cittadini e lo stesso mandato presidenziale”. Gli ostacoli al processo elettorale sono emersi quando la Corte Suprema emesso una sentenza per cui, in sostanza, le elezioni andrebbero a beneficio delle provincie ricche di Santa Cruz e Cochabamba, a discapito di altri distretti più poveri. La sentenza ha riacceso le tensioni sociali e impedito al Parlamento di trovare un’intesa sulla sua legittimità: la Corte nazionale elettorale ha concesso all’assemblea legislativa tempo fino al 15 ottobre per risolvere il contenzioso.

COLOMBIA: DALL’UNIONE EUROPEA, APPOGGIO MA CON RISERVE ALLA LEGGE SU PARAMILITARI

I ministri degli Esteri dell’Unione Europea hanno espresso il loro appoggio alla ‘Ley de Justicia y Paz’ voluta dal governo colombiano per regolare il quadro giuridico dei paramilitari smobilitati, esprimendo al contempo preoccupazione per la situazione dei diritti umani nel Paese. Secondo la Ue la nuova normativa non tenga sufficientemente conto “dei principi della verità, della giustizia e della riparazione alle vittime in base agli standard internazionali”.

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO: MIGLIAIA DI CIVILI TORNANO DOPO SCONTRI IN ZONA MINIERE

Stanno rientrando nei loro villaggi i circa 5.000 civili fuggiti una settimana fa dalla zona delle miniere d’oro di Bambu, dopo scontri armati tra esercito e gruppi locali che hanno provocato almeno un morto e una decina di feriti. Secondo fonti ufficiali, i protagonisti dell’aggressione risalente al 27 settembre scorso sarebbero i componenti di due dei principali gruppi armati della regione. I combattenti hanno attaccato truppe governative a guardia delle miniere aurifere di Bambu; nella sparatoria un soldato è morto e almeno 10 aggressori sono rimasti feriti. Per sfuggire alle violenze migliaia di civili si sono dati alla fuga in varie direzioni, alcuni rifugiandosi nelle caserme di Bambu, altri nella cittadina di Petsi, 12 chilometri più a sud, altri ancora nascondendosi nella foresta.

OGGI INIZIa RAMADAN

Con l’avvistamento della luna nuova annunciato dalla televisione di Stato dell’Arabia Saudita, è iniziato ufficialmente in gran parte dei Paesi arabi e del Medio Oriente il Ramadan, mese che i musulmani dedicano al digiuno e alla preghiera. Fanno eccezione Oman, Tunisia, Libano, Marocco e Iraq (solo gli sciiti), dove l’inizio di questo particolare periodo è posticipato a mercoledì o giovedì.

E alla fine del mondo:

SAPETE DOVE E' SEPOLTO IL BOSS RENATINO DELLA BANDA DELLA MAGLIANA ? La salma del boss detto Renato De Pedis è sepolta (tuttora) nella sacra cripta dei santi della Basilica di Sant'Apollinare in Piazza delle Cinque Lune a Roma "grazie" all'autorevole intervento dell'allora cardinale vicario dell'Urbe, Ugo Poletti... IERI SERA A RAI 3 , IL VATICANO HA DATO UN COMINICTAO STAMPA DOVE DICE IN PAROLE POVERE CHE NON PUO' FARCI NULLA , E SE LA GIUSTIZIA VUOL SAPERNE DI PIU' COLLABORERANNO… questa sarebbe una chiave per saperne di piu' sul caso EMANUELA ORLANDI??


Gr 13:00

Sommario

1) migranti . Oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 clandestini. Ci sarebbero anche dei feriti.

2)Bolivia: PRESIDENTE PRONTO A DIMETTERSI SE NON VERRÀ RISPETTATO CALENDARIO ELETTORALE

3) UE

4) Etiopia

Sale il numero degli sfollati in Etiopia, dopo l'eruzione del vulcano Arteale,

5) Tifone

6) Accordo PER GLI STATALI

7) Centrali Inquinanti

8) Arresto Truffa Azienda ospedaliera

9) SCuola Araba di Via 40

10) Studenti contro il caro scuola

In primo Piano

1) migranti

Due migranti sono stati uccisi e circa 150 feriti ieri nel tentativo di superare il confine spagnolo. Circa 650 persone hanno assaltato la barriera metallica che separa il Marocco dall'enclave spagnola di Melilla.

  • 350 sono riuscite a passare la frontiera. Per un'associazione di solidarietà - l'associazione dei diritti dei minori immigrati - sono stati uccisi due migranti e tra i feriti quattro sono in gravi condizioni. Sentiamo Josè rappresentante dell'associazione. Oggi le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato 194 clandestini. Ci sarebbero anche dei feriti.

2) Bolivia

PRESIDENTE PRONTO A DIMETTERSI SE NON VERRÀ RISPETTATO CALENDARIO ELETTORALE

Il presidente ‘ad interim’ boliviano Eduardo Rodríguez si è detto pronto a lasciare l’incarico anticipatamente se il Parlamento non riuscirà a trovare un accordo sulla nuova ‘mappa elettorale’ del Paese, facendo slittare le elezioni presidenziali e parlamentari in programma per il 4 dicembre. “Se la Corte nazionale elettorale riscontrerà l’impossibilità materiale di realizzare gli appuntamenti previsti tornerò senza indugi alle mie funzioni giudiziarie come capo della Corte Suprema” ha detto Rodríguez in un messaggio alla nazione. Entrato in carica a giugno dopo massicce proteste di piazza in sostituzione di Carlos Mesa e per un periodo massimo di 180 giorni, Rodríguez ha ricordato che “se le elezioni fossero posticipate e non si procedesse al passaggio dei poteri si violerebbero la Costituzione, la volontà dei cittadini e lo stesso mandato presidenziale”. Gli ostacoli al processo elettorale sono emersi quando la Corte Suprema ha accolto la richiesta della ricca provincia di Santa Cruz di ridistribuire a livello territoriale il numero dei seggi in palio in Parlamento in base all’ultimo censimento nazionale del 2001. In questo modo, a beneficiare della riforma saranno proprio Santa Cruz e Cochabamba, a discapito di altri distretti più poveri e meno densamente popolati come La Paz, Oruro e Potosí. La sentenza dell’alto tribunale ha riacceso le tensioni sociali e impedito al Parlamento di trovare un’intesa sulla sua legittimità: la Corte nazionale elettorale ha concesso all’assemblea legislativa tempo fino al 15 ottobre per risolvere il contenzioso.

2) Unione Europea

Sono formalmente cominciati nella notte i negoziati tra Ue e Ankara per l'adesione della Turchia all'Unione europea. Alla cerimonia d'inizio dei negoziati hanno partecipato il ministro degli Esteri turco Abdullah Gul, il suo collega britannico, presidente di turno dell'Ue, Jack Straw, il commissario all'allargamento Olli Rehn e il responsabile della politica estera dell'Ue Javier Solana. Aperti i negoziati di adesione anche per Zagabria, poco dopo una simile cerimonia che ha riguardato la Turchia. L'avvio delle trattative segue l'accordo firmato dai ministri degli Esteri dei 25 per avviare i negoziati di adesione con la Croazia, dopo la conferma da parte di Carla del Ponte che Zagabria sta collaborando pienamente con il Tribunale penale internazionale.

4) Etiopia

Sale il numero degli sfollati in Etiopia, dopo l'eruzione del vulcano Arteale, avvenuta il 26 settembre nel nordest di Addis Abeba: sono ormai oltre 50mila nomadi, tutti della regione dell'Afar. L'eruzione è avvenuta dopo una scossa sismica di 5,5 gradi della scala Richter e, pur non avendo provocato vittime, ha coperto i campi di lava provocando cosi' la morte di centinaia di capi di bestiame.

6) Tifone

Almeno 15 persone sono morte nella provincia del Fujian, nel sud della Cina, a causa del passaggio del tifone Longwang. Rimane il mistero sulla sorte di 59 studenti di una scuola militare di Fuzhou, la capitale della provincia, dispersi da quasi 48 ore. Due degli edifici della scuola sono stati distrutti. L'arrivo del tifone, che ha colpito domenica la citta' costiera di Xiamen prima di dirigersi all'interno, ha portato all'evacuazione di oltre 500mila persone.

ITALIA

8) Accordo PER GLI STATALI

Accordo fatto per il rinnovo del contratto degli oltre 200 mila lavoratori dei ministeri. Dopo quasi due anni di trattative, l'Aran (che contratta per conto del Governo) e i sindacati hanno raggiunto ieri sera un'intesa che prevede un aumento medio a regime di circa cento euro per il biennio 2004-2005: 90 euro sul salario tabellare, mentre 10 euro saranno destinati alla produttività. Le parti hanno anche concordato di aumentare il valore dei buoni pasto, fermo dal 1996 a 4,65 euro, e che ora sale a sette euro. le rappresentanze di base del pubblico impiego, che a maggio non firmarono l'accordo a Palazzo Chigi, hanno confermato il loro 'no' anche all'intesa per i ministeri. "perché ci sono elementi addirittura peggiorativi rispetto a quella intesa. L'uso di parti del salario accessorio già in godimento presso i singoli ministeri significa svuotare la contrattazione integrativa". Le Rdb hanno annunciato, quindi, un presidio davanti al ministero dell'Economia per venerdì prossimo.

3) Centrali Inquinanti

Quattro centrali elettriche italiane figurano nella lista nera del Wwf dei trenta impianti piu' inquinanti d' Europa. La palma dell'impianto di produzione di elettricita' 'piu' sporco' spetta a Agios Dimitrios (Grecia), seguita da Frimmersdorf (Germania) e Abono (Spagna). Le italiane sono in fondo alla lista nera, fatta in base alle emissioni di anidride carbonica delle centrali. Sono Brindisi Sud, seguita Porto Tolle, Torrevaldaliga Nord , Montalto di Castro.

9) Arresto Truffa Azienda ospedaliera

I carabinieri del Nucleo Operativo hanno arrestato a Palermo il direttore generale dell'azienda ospedaliera Vincenzo Cervello, Liborio Immordino, di 62 anni. Il manager e' accusato di truffa aggravata e falso. Secondo l' accusa, Immordino avrebbe presentato falsi documenti di autocertificazione necessari per la nomina a manager dell' azienda ospedaliera. L'indagato era finito gia' sotto inchiesta agli inizi dell' anno. Il reato contestato, allora, era quello di concussione. Immordino, che era stato interdetto per due mesi dalla sua carica, era accusato di illeciti nella gestione di appalti per l' affidamento di apparecchiature mediche.

10) SCuola islamica di Via 40

Si riapre la questione della scuola 'islamica' di via Quaranta a Milano, chiusa dal Comune per la destinazione inizialmente industriale dello stabile e successivamente definita anche illegale dalle autorita'. Il responsabile legale della 'Scuola araba Fajr', dopo un'assemblea dei genitori dei circa 300 alunni, ha annunciato con una lettera la riapertura a breve della struttura didattica. La riapertura, programmata probabilmente per la giornata di domani, sara' solo per i bambini delle elementari al mattino (tra i 150 e i 200) e per i ragazzi delle medie al pomeriggio (poco meno di 40). 'Sara' invece sospesa ogni attivita' formativa rivolta alla prima infanzia', dice la lettera, inviata al Prefetto e al Sindaco di Milano, oltre che all'Ufficio scolastico regionale, con il quale da settimane sono in corso contatti che avevano individuato un'ipotesi di rapida soluzione della vicenda per i ragazzi delle medie e una, in tempi meno brevi, anche per quelli delle elementari.

11) Studenti contro il caro scuola

  • Presidio degli studenti contro il caro-scuola.

Un tendone bianco davanti al Piccolo Teatro e un tram arancio fatto di cartone. I ragazzi del Coordinamento dei collettivi studenteschi sono scesi in piazza ieri per reclamare il «diritto alla cultura e alla mobilità». Il tram era quello dei «Liberi saperi»: gli studenti chiedono un taglio ai prezzi dei mezzi pubblici (con biglietti a prezzo fisso di 5 centesimi) e ai «costi troppo alti» di libri di testo, cinema, teatri. Il presidio di ieri è stato un’anticipazione della manifestazione in programma venerdì contro la legge sul copyright e la legge Moratti di riforma della scuola. In particolare, i ragazzi dei collettivi dicono «no agli stage extra-scolastici obbligatori e gratuiti».

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gror051004 (last edited 2008-06-26 09:54:47 by anonymous)