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'''Attaccata una pattuglia italiana vicino a Nassiriya: nessun ferito'''

Una pattuglia di militari italiani è stata attaccata nel pomeriggio ad Al Rifay, località a 60 km a nord di Nassiriya. Nessuno è rimasto ferito.

L'attacco ai militari dell'Italian Joint Task Force Iraq è avvenuto alle ore 15.15 circa locali, fa sapere il comando italiano. Contro la pattuglia è stato lanciato un razzo tipo Rpg ed alcune bombe a mano. I militari hanno risposto al fuoco con le armi portatili in dotazione e si sono allontanati senza subire danni.

'''VENEZUELA ESPULSE SETTE AMERICANE SOSPETTATE DI SPIONAGGIO E SFRUTTAMENTO DEGLI INDIGENI'''

Costituiscono una "vera penetrazione imperialista vergognosa e dolorosa che sfrutta le popolazioni indie nella nostra stessa casa": con questa spiegazione, commemorando ieri a Barranco Yopal, 500 chilometri a sud di Caracas, il "Día de la Resistencia Indígena", il presidente Hugo Chavez ha espulso dal paese le sette evangeliche americane che, nate in Florida con il nome di "New Tribe", erano presenti dagli anni '50, con il nome locale " Nuevas Tribus", tra le comunità indigene nella Conca dell’Orinoco. Specificando che risultano collegate alla Central Intelligence Agency (Cia), l'organizzazione di spionaggio di Washington, Chavez ha aggiunto che le sette espulse “hanno installato impianti elettrici, sistemi radio e perfino grandi piste d’atterraggio dove arrivano aerei dall’estero senza passare la dogana”. L’iniziativa ha riscosso anche il plauso della Chiesa; il vicepresidente José Vicente Rangel ha dichiarato che il cardinale Castillo Lara ha espresso il suo appoggio a Chavez, ricordando che da 20 anni la sua diocesi di Puerto Ayacucho chiede l’espulsione delle ‘Nuevas Tribus’.


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ITALIA

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ESTERI

Caucaso: liberati cinque ostaggi

Le forze dell'ordine russe hanno ucciso 8 ribelli barricati da ieri in un commissariato di Nalcik (Caucaso russo) e liberato 5 ostaggi. I ribelli sono stati uccisi mentre tentavano la fuga. In seguito, i soldati hanno assaltato un negozio occupato dai ribelli, due dei quali sono stati uccisi. Fonti del governo locale affermano che i morti civili causati dagli assalti simultanei di ieri di oltre cento uomini a commissariari, commissariati, aeroporto e ad un'armeria sono state da 14 a 24.

Attaccata una pattuglia italiana vicino a Nassiriya: nessun ferito

Una pattuglia di militari italiani è stata attaccata nel pomeriggio ad Al Rifay, località a 60 km a nord di Nassiriya. Nessuno è rimasto ferito.

L'attacco ai militari dell'Italian Joint Task Force Iraq è avvenuto alle ore 15.15 circa locali, fa sapere il comando italiano. Contro la pattuglia è stato lanciato un razzo tipo Rpg ed alcune bombe a mano. I militari hanno risposto al fuoco con le armi portatili in dotazione e si sono allontanati senza subire danni.

VENEZUELA ESPULSE SETTE AMERICANE SOSPETTATE DI SPIONAGGIO E SFRUTTAMENTO DEGLI INDIGENI

Costituiscono una "vera penetrazione imperialista vergognosa e dolorosa che sfrutta le popolazioni indie nella nostra stessa casa": con questa spiegazione, commemorando ieri a Barranco Yopal, 500 chilometri a sud di Caracas, il "Día de la Resistencia Indígena", il presidente Hugo Chavez ha espulso dal paese le sette evangeliche americane che, nate in Florida con il nome di "New Tribe", erano presenti dagli anni '50, con il nome locale " Nuevas Tribus", tra le comunità indigene nella Conca dell’Orinoco. Specificando che risultano collegate alla Central Intelligence Agency (Cia), l'organizzazione di spionaggio di Washington, Chavez ha aggiunto che le sette espulse “hanno installato impianti elettrici, sistemi radio e perfino grandi piste d’atterraggio dove arrivano aerei dall’estero senza passare la dogana”. L’iniziativa ha riscosso anche il plauso della Chiesa; il vicepresidente José Vicente Rangel ha dichiarato che il cardinale Castillo Lara ha espresso il suo appoggio a Chavez, ricordando che da 20 anni la sua diocesi di Puerto Ayacucho chiede l’espulsione delle ‘Nuevas Tribus’.

TERREMOTO: SCOSSA ASSESTAMENTO IN PAKISTAN DI MAGNITUDO 5,3

Nuova forte scossa di assestamento in Pakistan a sei giorni dal terremoto che ha seminato morte e distruzione nel nord del Paese. Nella notte e' stata registrata una scossa di magnitudo 5,3 con epicentro 200 chilometri a est di Peshawar, poco distante da quello di sabato scorso. E' la seconda notte consecutiva che una forte scossa tellurica fa ripiombare la popolazione nella paura.

ITALIA

Manovra, manifestazioni e serrate cinema aperti, col lutto al braccio

  • "La chiusura è inutile. Preferiamo il lutto e la lotta". E' solo uno degli slogan che accompagnano la giornata nazionale di sciopero indetta dalle associazioni e dai sindacati dello spettacolo contro il taglio del 40 per cento previsto dalla Finanziaria. Protesta "creativa", in un certo senso, perché se "la lotta" è chiara, "il lutto" si riferisce alla fascia nera che, nel giorno della protesta, sarà indossata dai dipendenti della Stella Film (sale e multiplex a Napoli, Caserta, Benevento). La giornata avrà il suo fulcro a Roma, dove alle 14.30, nel Centro congressi Capranica, si terrà la manifestazione nazionale con artisti, presidenti delle associazioni dello spettacolo, segretari confederali.

Intanto approda in Senato il decreto salva-cinema, i cui termini per la conversione in legge scadrebbero il 17 ottobre. Una decisione accolta "con soddisfazione" dalle industrie cinematografiche associate all'Anica, che nel dare atto "al ministro Buttiglione di aver operato per recuperare una situazione estremamente grave", confidano "in una rapida approvazione, indispensabile per dare ossigeno vitale al settore".

Diverse le forme di protesta adottate. Come quella del cinema Azzurro Scipioni di Roma, "tempio" di Silvano Agosti che è un po' una sintesi dei lavoratori dello spettacolo in quanto esercente, regista, sceneggiatore, produttore. Il suo cinema resterà aperto, ma non proietterà film. Agosti spiegherà ai visitatori le ragioni dello sciopero e distribuirà in omaggio un pamphlet-provocazione dal titolo Come realizzare e produrre senza denaro qualsiasi film o, per capirci meglio, senza spendere neppure un solo euro.

Tantissimi gli spettacoli sospesi, i set, gli stabilimenti, i cinema e i teatri chiusi. Le grandi catene hanno aderito alla protesta (Circuito Cinema, Safin, Medusa). La Warner lo ha fatto per metà, sospendendo solamente i primi due spettacoli. E alla vigilia dello sciopero, si è tenuto a Milano un incontro fra imprese e lavoratori dello spettacolo, presente, fra gli altri, il regista Silvio Soldini. Che fa notare come "in Francia producono cento film all'anno, da noi eravamo sui cinquanta, dopo i tagli se ne faranno non più di una decina: ma in Italia non c'è mai stata attenzione alla cultura in generale".


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