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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

LA VAL DI SUSA SI FERMA IL 16 NOVEMBRE 13.46 - 03 Novembre La Val di Susa si fermera' il 16 novembre prossimo per uno sciopero generale contro la Tav. Lo hanno deciso ieri sera le oltre mille persone che hanno partecipato ieri sera all'assemblea dei sindaci e dei comitati no-tav, riunitasi a Bussoleno. L'assemblea ha approvato la proposta dei delegati sindacali di numerose aziende, che hanno gia' raccolto duemila firme e che altre ne stanno raccogliendo in queste ore. "Sara' uno sciopero generale - dicono - che coinvolgera' tutte le categorie, il pubblico ed il privato, oltre alla scuola ed al commercio". La corrispondenza di Gianluca della redazione di Radio Blackout di Torino Scarica il Servizio (Durata: 12'.8)

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SETTIMA NOTTE DI SCONTRI IN FRANCIA 13.47 - 03 Novembre Settima notte consecutiva di rivolta nelle periferie parigine. Centinaia di giovani hanno affrontato la polizia in nove sobborghi abitati da immigrati, hanno dato alle fiamme veicoli e distrutto le vetrine di scuole e negozi. Dal nord a est della fascia che circonda la capitale, bande di ragazzi hanno incendiato 40 auto e due autobus, saccheggiato un centro commerciale e danneggiato due scuole. Tre vigili del fuoco sono rimasti lievemente feriti negli scontri e sono state centinaia le segnalazioni di roghi di auto e cassonetti arrivate ai pompieri. A Le Courneuve la polizia ha sparato alcuni colpi di pistola senza che nessuno restasse ferito; ad Aulnay-sous-Bois un commissariato di polizia e' stato assediato e saccheggiato dai manifestanti che poi hanno incendiato un'officina e una palestra. Alcuni giovani a volto coperto hanno costretto una troupe dell'emittente France 2 ad abbandonare la propria vettura che poi e' stata data alle fiamme. Il ministero dell'Interno ha inviato un migliaio di agenti . Sentiamo Enrico nostro collaboratore dalla Francia

BRUTALE REPRESSIONE IN ETIOPIA: OLTRE 30 MORTI E CENTINAIA DI ARRESTI, DENUNCIA AMNESTY INTERNATIONAL

Dall’inizio del mese la polizia anti-sommossa etiopica ha ucciso oltre 30 manifestanti nella capitale Addis Abeba e ha avviato una campagna di arresti sistematici di dirigenti e militanti del principale partito di opposizione, la Coalizione per l’unita’ e la democrazia (Cud), nonche’ di giornalisti della stampa privata. La polizia anti-sommossa ha usato munizioni letali contro i manifestanti nella zona del Mercato e in altri quartieri della capitale. Con i primi spari, le proteste inizialmente pacifiche sono degenerate in lanci di pietre e incendi di veicoli. I feriti sarebbero oltre 150. La polizia sostiene che due agenti sono stati uccisi dai manifestanti.

Tutti i dirigenti della Cud si trovano attualmente agli arresti nell’Ufficio centrale per le indagini della polizia di Addis Abeba. Tra di loro figurano Hailu Shawel (il presidente della Cud, che e’ stato anche brutalmente malmenato), Berhanu Negga (il nuovo sindaco della capitale) e Yakob Hailemariam (ex funzionario dell’Onu e ora in servizio presso la Corte penale internazionale). Il governo ha annunciato l’intenzione di incriminare i dirigenti dell’Associazione degli insegnanti e dell’Associazione della libera stampa per ‘cospirazione violenta’.

Gli arresti sono scattati a seguito di una serie di azioni non violente organizzate dalla Cud, che sta boicottando i lavori del nuovo Parlamento sostenendo che questo e’ il risultato di elezioni fraudolente, vinte dal partito del primo ministro Meles Zenawi, il Fronte democratico rivoluzionario etiopico. Sono stati arrestati persino una trentina di autisti di taxi che suonavano il clacson in segno di protesta.

Amnesty International e’ particolarmente preoccupata per l’arresto di un noto difensore dei diritti umani, Mesfin Woldemariam, 75 anni, fondatore e presidente per 14 anni del Consiglio etiopico per i diritti umani (Ehrco). Woldemariam si e’ recentemente dimesso dall’Ehcro per aderire alla Cud. La sua salute, gia’ precaria, rischia di aggravarsi a causa delle dure condizioni detentive: normalmente, i prigionieri dormono su pavimenti di cemento, non possono ricevere cibo o vestiti di ricambio dai familiari e non sono sottoposti a cure mediche.

Amnesty International chiede l’immediato e incondizionato rilascio di Mesfin Woldemariam e di tutti i dirigenti e militanti della Cud arrestati in questi giorni. L’organizzazione per i diritti umani li considera prigionieri di coscienza, pretestuosamente accusati dal governo di ‘cospirazione violenta’.

Amnesty International chiede al governo etiopico di ordinare alle proprie forze dell’ordine di non usare armi letali contro i manifestanti, se non quando vi sia immediato pericolo di morte e sollecita un’inchiesta indipendente sulle uccisioni e i ferimenti dei giorni scorsi.

Infine, Amnesty International chiede al Rappresentante speciale dell’Onu per i difensori dei diritti umani e al Relatore speciale sui diritti umani della Commissione africana sui diritti umani e dei popoli di usare tutti i possibili canali per assicurare il rilascio e l’incolumita’ di Mesfin Woldemariam.

NIGERIA: AMNESTY INTERNATIONAL PRESENTA NUOVE PROVE DI VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI NELLA REGIONE PETROLIFERA DEL DELTA DEL NIGER

‘E’ come il paradiso e l’inferno. Loro hanno tutto, noi niente. Se protestiamo, ci mandano i soldati…’ (Eghare W. O. Ojhogar, capo della comunita’ Ugborodo)

‘Mi hanno detto di inginocchiarmi sulla sabbia insieme agli altri capi, con le mani legate dietro la schiena. Poi i soldati hanno iniziato a picchiarci con i frustini e ci hanno fatto mangiare la sabbia.’ (Cadbury George Omieh, Igno XXI, Re di Odioma)

Dieci anni dopo l’esecuzione dello scrittore e attivista per i diritti umani Ken Saro- Wiwa e di otto suoi compagni, nuove prove raccolte da Amnesty International mostrano come gli abitanti della regione petrolifera del Delta del Niger continuino a rischiare la morte e la fame per colpa delle forze di sicurezza nigeriane.

Secondo un rapporto reso pubblico oggi da Amnesty International, le poverissime comunita’ che protestano contro le compagnie petrolifere o sono sospettate di sabotare le attivita’ estrattive vanno incontro a punizioni collettive.

‘E’ un insulto alla memoria di Ken Saro-Wiwa e dei suoi compagni che i responsabili di uccisioni, pestaggi e stupri siano ancora al riparo dalla giustizia. Le campagne degli attivisti per i diritti economici e sociali restano piu’ che mai attuali, dato che il 70% della popolazione del Delta del Niger vive nella piu’ assoluta poverta’, nonostante il boom delle rendite petrolifere’ – ha dichiarato Stefano Meoni, responsabile delle campagne sull’Africa occidentale della Sezione Italiana di Amnesty International.

Basato su una recente missione di Amnesty International nel Delta del Niger, il rapporto ‘Rivendicare diritti e risorse: ingiustizia, petrolio e violenza in Nigeria’ dedica particolare attenzione alle violazioni dei diritti umani commesse quest’anno al terminal di Escravos e nella comunita’ di Odiosa, sulla costa del Delta del Niger.

Il 4 febbraio i soldati della Task force congiunta hanno aperto il fuoco contro un gruppo di persone della comunita’ Ugborodo che stavano manifestando di fronte al terminal di Escravos, di proprieta’ della Chevron Nigeria. Un uomo e’ morto e altre 30 persone sono rimaste ferite, alcune in modo grave. Ci sono volute diverse ore per portare i feriti in ospedale, a bordo di un battello. Ne’ il governo, ne’ Chevron Nigeria hanno fornito assistenza medica o logistica adeguata e non e’ stata aperta alcuna inchiesta sull’accaduto.

Il 19 febbraio, almeno 17 persone sono state uccise e due donne sarebbero state stuprate nel corso di un raid della Task force congiunta all’interno della comunita’ Ijaw di Odioma. L’operazione era stata ufficialmente lanciata per arrestare un gruppo di vigilantes armati, ma gli arresti non hanno avuto luogo mentre circa l’80 per cento delle abitazioni sono state distrutte. Il mese prima, Shell Nigeria aveva rinunciato a un progetto di prospezione nell’area, pare venendo incontro a una richiesta dei giovani di Odioma e rendendosi conto che esisteva una contesa sui terreni oggetto della prospezione. Sui fatti di febbraio non e’ stata aperta alcuna inchiesta e oggi Odioma e’ pressoche’ disabitata.

Amnesty International chiede al governo federale nigeriano di condurre inchieste complete e indipendenti sulle denunce di uccisioni, ferimenti, stupri e distruzione di proprieta’ ad opera delle forze di sicurezza. I risultati delle inchieste dovranno essere resi pubblici e i responsabili delle violazioni dei diritti umani portati di fronte alla giustizia.

L’organizzazione chiede inoltre che la Chevron commissioni un’indagine indipendente e imparziale sul ruolo avuto dalla compagnia nel corso degli incidenti del 4 febbraio al terminal di Escravos, e che la Shell indaghi sulle denunce riguardanti un accordo di sicurezza tra un subappaltatore di Shell Nigeria e un gruppo criminale di Odioma.

ITALIA

STATALE: UNA CRITICAL MASS PER UNIRE LE UNIVERSITA' 13.37 - 03 Novembre Contro la frammentazione delle lotte universitarie contro la Riforma Moratti i collettivi della Statale hanno promosso stamane una Critical Mass che toccasse le varie università. Ce la racconta Andrea.

Giovedì 3 novembre 2005 12:54 Gorizia - Amnistia subito! Global_VeneziaGiulia [ versione per la stampa ]

Gli attivisti della Venezia Giulia sono oggi al tribunale di Gorizia in occasione dell’inizio di alcuni procedimenti penali a loro carico. Ad essere sotto processo sono le autoassegnazioni di case a Monfalcone, le iniziative contro la guerra e le autoriduzioni studentesche. Non a caso le udienze sono state fissate tutte lo stesso giorno, quasi a sottolinearre la volontà di processare i movimenti che in questi ultimi anni hanno portato avanti le lotte sociali in questi territori.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Iraq

Quattro soldati americani sono rimasti uccisi mercoledi' in tre incidenti separati. Lo ha annunciato oggi l'esercito americano. Un militare e' morto per l'esplosione di una bomba collocata ai margini di una strada a sud di Baghdad. Un altro soldato e' deceduto in un attacco subito a nord di Baghdad. Negli scontri sono morti due ribelli. Infine due marine sono morti dopo lo schianto del loro elicottero vicino a Ramadi Sale a 2.028 il numero di soldati morti in Iraq dal marzo 2003.

Il gruppo capeggiato da Abu Musab al Zarqawi ha annunciato su un sito internet usato dagli estremisti islamici il sequestro in Iraq di una candidata alle prossime elezioni parlamentari del 15 dicembre, Majida Yussef Sael, e del marito, un colonnello dell'esercito.

La stessa organizzazione ha annunciato che uccidera' i due dipendenti dell'ambasciata del Marocco a Baghdad scomparsi il 20 ottobre e di cui, cinque giorni dopo, aveva rivendicato il rapimento. Lo ha reso noto un comunicato apparso su un sito web.

M.O.

Un bambino palestinese di 12 anni e' stato ucciso oggi dal fuoco delle truppe israeliane durante una sparatoria a Jenin, in Cisgiordania.

Israele ha risposto con il fuoco dell'artiglieria al lancio di due razzi rudimentali dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Secondo fonti militari, le batterie hanno preso di mira le zone del nord del territorio palestinese da dove erano partiti i due 'Qassam' palestinesi, uno dei quali aveva colpito una casa e ferito un israeliano. Da tempo ogni lancio di Qassam, generalmente attribuito a miliziani di Hamas, e' seguito da raid aerei o attacchi di artiglieria israeliani. Durante la notte le truppe israeliane hanno arrestato in Cisgiordania 17 miliziani palestinesi, tra cui 5 presunti membri della Jihad, tre i Hamas e uno di Fatah.

Parigi

Le periferie parigine hanno bruciato per la settima notte consecutiva. Centinaia di giovani hanno affrontato la polizia in nove sobborghi abitati da immigrati, hanno dato alle fiamme veicoli e vandalizzato scuole e negozi. Dal nord a est della fascia che circonda la capitale, bande di ragazzi hanno incendiato 40 auto e due autobus, saccheggiato un centro commerciale e danneggiato due scuole. Tre vigili del fuoco sono rimasti lievemente feriti negli scontri e sono state centinaia le segnalazioni di roghi di auto e cassonetti arrivate ai pompieri. A Le Courneuve la polizia ha sparato alcuni colpi di pistola senza che nessuno restasse ferito; ad Aulnay-sous-Bois un commissariato di polizia e' stato assediato e saccheggiato dai manifestanti che poi hanno incendiato un'officina e una palestra. Alcuni giovani a volto coperto hanno costretto una troupe dell'emittente France 2 ad abbandonare la propria vettura che poi e' stata data alle fiamme. Il ministero dell'Interno ha inviato un migliaio di agenti A Seine-Saint-Debis, la regione che comprende Bobigny, Clichy-sous-Bois e gli altri sobborghi devastati dai disordini.

ITALIA

Bingo

Direttore e vicedirettore di una sala bingo accusati di frode informatica per aver ideato un sistema per appropriarsi di alcune vincite. E' avvenuto a Torreano di Martignacco e secondo la polizia di Udine si tratta del primo caso in Italia di presunta frode nelle sale bingo. I due dirigenti della sala 'Bingomania' chiudevano la sala all'uscita degli ultimi giocatori e facevano estrazioni fittizie attribuendosi poi le vincite di speciali montepremi, i piu' cospicui.

Inquinamento

E' stato disposto per domani il divieto di circolazione dei veicoli piu' inquinanti dalle 7.30 alle 20.30. Le centraline di Arenula e Fermi, infatti, hanno registrato valori lievemente superiori al limite di 50 microgrammi per metrocubo.

Anziani

Una donna di 57 anni, titolare di una struttura abusivamente adibita a residenza sanitaria, alle porte di Roma, e' stata arrestata dai carabinieri del NAS e con il personale dell'ASL Roma 'G27'. L'accusa e' di sequestro di persona, abbandono di persone incapaci e somministrazione di medicinali guasti. I locali rinvenuti dai Carabinieri erano tenuti in precarie condizioni igienico-sanitarie ed ospitavano persone anziane di eta' compresa tra gli 80 e i 90 anni molte delle quali non deambulanti e segregati in stanze inidonee.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Iraq

Quattro soldati americani sono rimasti uccisi mercoledi' in tre incidenti separati. Lo ha annunciato oggi l'esercito americano. Un militare e' morto per l'esplosione di una bomba collocata ai margini di una strada a sud di Baghdad. Un altro soldato e' deceduto in un attacco subito a nord di Baghdad. Negli scontri sono morti due ribelli. Infine due marine sono morti dopo lo schianto del loro elicottero vicino a Ramadi Sale a 2.028 il numero di soldati morti in Iraq dal marzo 2003.

M.O.

Israele ha risposto con il fuoco dell'artiglieria al lancio di due razzi rudimentali dalla Striscia di Gaza verso il sud di Israele. Secondo fonti militari, le batterie hanno preso di mira le zone del nord del territorio palestinese da dove erano parti i due 'Qassam' palestinesi, uno dei quali aveva colpito una casa e ferito un israeliano. Da tempo ogni lancio di Qassam, generalmente attribuito a miliziani di Hamas, e' seguito da raid aerei o attacchi di artiglieria israeliani.

Parigi

Settima notte consecutiva di guerriglia urbana a Parigi, dove bande di giovani hanno dato alle fiamme 2 bus e decine di automobili. Presi d'assalto nove quartieri a nord e a est della capitale francese, dove e' molto forte la presenza delle minoranze africane e maghrebine. La violenza e' continuata nonostante la presenza di centinaia di poliziotti. Sul posto e' intervenuto per un sopralluogo il Il ministro dell'Interno Nicolas Sarkozy.

ITALIA

Anziani

Una donna di 57 anni, titolare di una struttura abusivamente adibita a residenza sanitaria, alle porte di Roma, e' stata arrestata dai carabinieri della Compagnia di Subiaco che hanno agito d'intesa con i colleghi del NAS e con il personale dell'ASL Roma 'G27'. L'accusa e' di sequestro di persona, abbandono di persone incapaci e somministrazione di medicinali guasti. I locali rinvenuti dai Carabinieri erano tenuti in precarie condizioni igienico-sanitarie ed ospitavano persone anziane di eta' compresa tra gli 80 e i 90 anni molte delle quali non deambulanti e segregati in stanze inidonee.


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