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Ci limitiamo a far rilevare che: - Se anche avessero ragione nel merito, e non l’hanno, non ci sono i tempi tecnici per una revoca dello sciopero e questa scelta, politica e non tecnica, ha un solo fine: colpire un movimento di lotta deciso nelle assemblee dai cittadini e dai lavoratori della valle in forma aperta e collettiva; - L’argomento che utilizzano, la mancanza di una distanza adeguata rispetto allo sciopero del 25 novembre dei sindacati istituzionali, è pretestuoso visto che lo sciopero del 16 non è uno sciopero generale nazionale ma riguarda un preciso territorio. Ancora una volta un argomento che si vuole tecnico è strettamente politico; Lo sciopero è proprietà dei lavoratori e delle lavoratrici, è stato deciso da loro e non possono essere dei burocrati a negare questo diritto. La CUB ha fatto ricorso contro questa decisione e chiede a tutte le forze politiche e sindacali e, soprattutto, a tutte le lavoratrici e i lavoratori, al di là della loro opinione sull’alta velocità, di mobilitarsi per difendere il diritto di sciopero ancora una volta pesantemente attaccato. Difendere la libertà ovunque! '''LA CONSULTA BOCCIA I TAGLI 2004 A REGIONI E ENTI LOCALI''' ROMA - La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimità del decreto legge sul contenimento della spesa pubblica approvato con voto di fiducia nel luglio 2004 nella parte in cui vengono fissati per Regioni ed enti locali tagli alle spese per consulenze esterne, spese di missione all'estero, rappresentanza, relazioni pubbliche e convegni e spese per l'acquisto di beni e servizi. Si tratta di vincoli che - si legge nella sentenza n. 417 depositata oggi in cancelleria - "non costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, ma competono una inammissibile ingerenza nell'autonomia degli enti quanto alla gestione della spesa". A sollevare questione di legittimità di numerosi punti della manovra sono state le Regioni Toscana, Campania, Valle D'Aosta e Marche. La Corte ha accolto parzialmente i ricorsi bocciando l'art. 1, commi 9, 10 e 11, del decreto sul contenimento della spesa pubblica "nella parte in cui si riferisce alle Regioni e agli enti locali". In quei punti la manovra è infatti in contrasto con gli art. 117 e 119 della Costituzione, così come modificati dalla riforma del titolo V della Carta. La Consulta - si legge nella sentenza scritta dal giudice Franco Gallo e firmata dal neoletto presidente Annibale Marini - ribadisce innanzitutto un principio costantemente affermato dalla sua giurisprudenza, per cui "le norme che fissano vincoli puntuali relativi a singole voci di spesa dei bilanci delle regioni e degli enti locali non costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica, ai sensi dell'art. 117, terzo comma, della Costituzione, e ledono pertanto l'autonomia finanziaria di spesa garantita dall'art. 119 Cost.". Perciò - si legge nella sentenza -"il legislatore statale può legittimamente imporre agli enti autonomi vincoli alle politiche di bilancio (ancorché si traducano, inevitabilmente, in limitazioni indirette all'autonomia di spesa degli enti), ma solo, con 'disciplina di principio', per ragioni di coordinamento finanziario connesse ad obiettivi nazionali, condizionati anche dagli obblighi comunitari". Perché questi vincoli possano considerarsi "rispettosi dell'autonomia delle Regioni e degli enti locali" - aggiunge la Corte - "debbono avere ad oggetto o l'entità del disavanzo di parte corrente oppure , ma solo 'in via transitoria ed in vista degli specifici obiettivi di riequilibrio della finanza pubblica perseguiti dal legislatore statale', la crescita della spesa corrente degli enti autonomi". In altri termini, "la legge statale può stabilire solo un limite complessivo, che lascia agli enti stessi ampia libertà di allocazione delle risorse fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa". La Consulta ricorda di aver riaffermato tale principio con la sentenza n.390 del 2004: "La previsione da parte della legge statale di limiti all'entità di una singola voce di spesa - osserva la Corte - non può essere considerata un principio fondamentale in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della finanza pubblica, perché pone un precetto specifico e puntuale sull'entità della spesa e si risolve perciò in una indebita invasione, da parte della legge statale, dell'area riservata alle autonomie regionali e degli enti locali, alle quali la legge statale può prescrivere criteri ed obiettivi (ad esempio, contenimento della spesa pubblica) ma non imporre nel dettaglio gli strumenti concreti da utilizzare per raggiungere quegli obiettivi". Nel caso specifico, gli interventi urgenti per il contenimento della pesa pubblica promossi dal governo del 2004 "non fissano limiti generali al disavanzo o alla spesa corrente, ma stabiliscono limiti alle spese per studi e incarichi di consulenza conferiti a soggetti estranei all' amministrazione, alle spese per missioni all'estero, rappresentanza, relazioni pubbliche e convegni, nonché alle spese per l'acquisto di beni e servizi". Vincoli che - si legge nella sentenza - "riguardando singole voci di spesa, non costituiscono principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica,ma comportano una inammissibile ingerenza nell' autonomia degli enti quanto alla gestione della spesa". La Corte ha pertanto dichiarato l'incostituzionalità di questi vincoli di spesa e elle altre norme che "presuppongono tali vincoli (prevedendo eccezioni alla loro applicabilità), o sono strumentali rispetto ad essi (disciplinando adempimenti consequenziali, controlli, obblighi di motivazione o informazione, o prevedendo fattispecie di responsabilità disciplinare ed erariale per la loro violazione)". '''Editoriale''' ROMA - In Italia sono analfabete totali e senza alcun titolo di studio 5.981.579 persone, dunque quasi 12 italiani su cento, e l'Italia è il Paese che ha il più basso livello di addetti all'industria con titolo universitario. Numeri e considerazioni sul sistema scuola-società nell'Italia dei nostri giorni è stato fatto da Saverio Avveduto, presidente dell'Università di Castel Sant'Angelo dell'Unla, che questa mattina ha presentato lo studio 'La croce del Sud. Arretratezza e squilibri educativi nell'Italia di oggì. Basandosi sui dati Istat relativi al censimento del 2001, la ricerca mostra come i cittadini italiani, quanto a scolarità, formano una piramide appuntita: al vertice, 7,5% di laureati, pari a circa 4 milioni; subito sotto 25,85% degli italiani che hanno frequentato le scuole secondarie superiori; segue il 30,12% con il titolo di scuola media; mentre è pari al 36,52% la percentuale di italiani senza alcun titolo di studio o in possesso della sola licenza elementare: circa 20 milioni su 53 censiti. In particolare, nello studio Avveduto somma ai possessori della sola licenza elementare o della sola scuola media - titoli che, ha spiegato durante la presentazione di stamane, sono del tutto insufficienti a vivere e produrre nel mondo di oggi - alla platea degli analfabeti totali, arrivando a calcolare in quasi 36 milioni (il 66% della popolazione) gli italiani che la ricerca definisce 'ana-alfabeti' e cioé del tutto analfabeti o appena alfabeti. Disaggregando i dati nazionali regione per regione, emergono situazioni preoccupanti: sono infatti nove le regioni italiane oltre il limite che gli studiosi considerano di allarme per popolazione senza titolo di studio, pari all'8%. La regione più analfabeta è la Basilicata, con il 13,8%, seguita dalla Calabria (13,2%), dal Molise (12,2%), dalla Sicilia (11,3%), dalla Puglia (10,8%), dall'Abruzzo (9,8%), dalla Campania (9,3%), dalla Sardegna (9,1%) e dall'Umbria con l'8,4%. Sorprendentemente, alcune di queste regioni hanno un alto tasso di laureati: la Calabria, per esempio, ha più laureati della Lombardia, del Piemonte, dell'Emilia Romagna e del Veneto. Altra sorpresa, la distribuzione di quelli che Avveduto chiama gli 'ana-alfabeti' per grandi Comuni (oltre i 250 mila abitanti): Catania con l'8,4% e la grande città più analfabeta d'Italia seguita da Palermo (7,4), Bari (6,7) e Napoli (6,2). Lo studio presentato stamane mostra inoltre come negli ultimi 10 anni la situazione non sia mutata di molto: lo stesso è rimasto il numero dei laureati con un aumento appena dell'1,19% degli italiani raggiunti dalla scuola: l'offerta educativa, secondo i relatori dello studio, è stata dunque sostanzialmente ferma. La ricerca mostra anche la collocazione dell'Italia tra i Paesi più istruiti secondo i dati Ocse 2004, che vede l'Italia al terz'ultimo posto tra i 30 concorrenti: ci seguono solo Portogallo e Messico. Su richiesta dell'Università di Castel Sant'Angelo, l'Ocse ha poi fornito i dati che accertano il possesso di un titolo d'istruzione superiore nella forza lavoro compresa tra i 25 e i 64 anni: su 11 Paesi considerati, il nostro Paese è all'ultimo posto per addetti alla produzione di merci e servizi in possesso di qualifica universitaria e oltre. In ragione di tutte queste considerazioni, Avveduto ritiene indispensabile una inversione di rotta e propone un colpo di reni: un'imposta di scopo per il sistema scuola e ricerca, passando "dalla scuola dello Stato a quella della società". Un grido d'allarme è arrivato stamane anche dal professor Tullio De Mauro, docente di Linguistica generale all'Università La Sapienza di Roma. "Il 25% degli studenti con la licenza media - ha detto - non sa né leggere né scrivere, né fare di conto. Alcuni studi abbassano al 19,20% questa media, ma, si tratta comunque di problematiche che riguardano un quarto o un quinto degli allievi delle scuole dell'obbligo italiane. Aggredire questa massa significa dare un contributo straordinario al lavoro ordinario della scuola". De Mauro ha infine fatto presente che "l'investimento nella scuola ordinaria deve essere al centro dei nostri pensieri ma rende dopo anni. L'educazione degli adulti, invece, ritorna immediatamente: da questo punto di vista - ha concluso - è grave la negligenza del governo". Per il senatore Sergio Zavoli, "in un tempo in cui la rivoluzione non è più il cambiamento ma è la velocità di questo, ascoltando questi dati abbiamo appreso che siamo tra i Paesi più attardati rispetto a questo fenomeno. Credo - ha infine osservato - che sia il tempo di realizzare una forte sinergia tra scuola e tv: quest'ultima non deve solo informare, ma comunicare. Informare è far passare dati e materiali, comunicare è far passare valori. Scuola e tv devono ricostruire un rapporto". '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''PARIGI: Il governo decide il coprifuoco fino a Febbraio''' Il governo francese ha approvato un progetto di legge per prorogare di tre mesi, a partire dal 21 novembre, lo stato di emergenza per rispondere alla crisi delle banlieue. Il progetto di legge sara' discusso domani all' Assemblea nazionale. Il consiglio dei ministri ha osservato che "la gravità e l' estensione a numerosi centri urbani di queste violenze, indirizzate senza distinzione contro le persone e i beni giustificano il provvedimento". La proroga dello stato d' emergenza - ha detto il capo dello stato, Jacques Chirac - è "una misura strettamente temporanea che non sarà applicata che là dove è necessaria e in pieno accordo con gli amministratori locali". '''Iraq: Truppe Usa sparano sui civili a Ramadi, 13 morti''' (Iraqi Resistance Report) for events of Sunday) 13 November 2005 US troops go on shooting spree in ar-Ramadi, on Nov 13, gun down 13 Iraqi civilians, including university professors, secondary school teachers, hospital workers Sunday morning. American troops opened fire on Iraqi civilians for no apparent reason, according to Mafkarat al-Islam. Thirteen Iraqis were killed in the American shooting spree. an Iraqi Resistance bomb had exploded by a US patrol on the old road east of al-Fallujah, some 60km west of Baghdad. The bomb that had been planted by the side of the old road blew up as the US patrol was passing by, disabling one American Humvee and wounding three US troops. An Iraqi Resistance bomb exploded by a US occupation patrol on the main road near the 'Akrakuf area east of Abu Ghurayb at 7:30am local time Sunday morning. It had been planted by the side of the road. The blast damaged one of the American Humvees, wounding or US troops who were aboard it, two of them seriously. Una bomba collocata sul ciglio della strada e' esplosa nei pressi di un posto di blocco che immette alla Zona verde, l'area fortificata nel centro di Baghdad, causando un numero imprecisato di vittime. Lo ha riferito il ministero dell'Interno iracheno. L'ordigno si trovava poco distante dal complesso dell'ambasciata iraniana. Obiettivo dell'attentato erano alcune jeep, una delle quali ha preso fuoco con a bordo tre persone. Un comunicato militare statunitense ha reso noto che 37 combattenti iracheni sono rimasti uccisi all'alba in bombardamenti americani nel villaggio di Ubaydi, nei pressi della frontiera con la Siria, dove sono stati colpiti cinque obiettivi, e altri 25, invece, sono stati catturati. Fonti ospedaliere a Ramadi, hanno fatto sapere che sei persone hanno perduto la vita e trenta sono rimaste ferite in mattinata, quando un ordigno è esploso sulla strada nei pressi di due pullman che collegano la città a un villaggio vicino '''Kamikaze in azione a Kabul tra i morti un soldato tedesco''' Due attentati in rapida successione lungo la strada per Jalalabad Uccisi anche due civili afgani. Rivendicazione dei talebani KABUL - Almeno tre persone, tra le quali un soldato tedesco della forza di pace guidata dalla Nato, sono state uccise in due attacchi suidici di Kabul. La responsabilità delle azioni è stata rivendicata da Abdul Samad, un portavoce dei combattenti talebani, con una telefonata all'agenzia di stampa Reuters. Entrambi gli attacchi sono avvenuti sulla strada per Jalalabad, la principale via di comunicazione che porta dalla capitale afgana alla regione orientale, lungo la quale molti contingenti stranieri hanno le loro basi. Nel primo un uomo si è lanciato con la sua auto contro un veicolo di pattuglia della Forza internazionale di sicurezza e assistenza (Isaf): un militare tedesco e l'attentatore hanno perso la vita, altri due soldati e tre civili sono rimasti feriti. Secondo il generale Mahboub Amiri, capo della polizia di Kabul, tutti gli effettivi dell'Isaf coinvolti sono di nazionalità tedesca. Poco dopo, a circa tre chiloemtri di distanza, è esplosa un'altra autobomba con a bordo un kamikaze: due civili sono stati uccisi e altri tre, tra i quali un bambino piccolo, sono rimasti feriti. L'Isaf è stata già in passato obiettivo di attentati. Nel più grave, avvenuto nel 2003, furono uccisi quattro militari tedeschi e più di 30 rimasero feriti. Due mesi fa, sempre sulla strada per Jalalabad, un'autobomba guidata da un terrorista suicida provocò la morte di più di dieci persone, per la maggior parte effettivi dell'esercito afgano. '''PALESTINA: Ucciso leader della resistenza''' Reparti dell'esercito israeliano hanno ucciso a Nablus il leader del braccio armato di Hamas nel nord della Cisgiordania. Amajad Al-Hinnnawi, trentacinquenne capo delle Brigate Ezzedin al Qassam. La versione dell'esercito israeliano afferma che Hinnawi era stato circondato in una casa ma non si e' voluto arrendere. E' stato raggiunto da colpi alla testa e al corpo mentre tentava la fuga facendo fuoco con una pistola e un AK 47. Nella stessa operazione sono stati arrestati altri otto membri delle Brigate Ezzedin al Qassam. Durante la retata, avvenuta tra Nablus, Rantis, Tulkarem e un villaggio nei pressi di Betlemme, sono stati almeno 14 i palestinesi arrestati dai militari occupanti. Inoltre, stando alla polizia palestinese, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su dei palestinesi nel pressi del valico di Karni, tra la striscia di Gaza e Israele, uccidendo una persona e ferendone altre due. Le operazioni dell' esercito israeliano sono avvenute poche ore prima dell'incontro a Gerusalemme tra il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, e il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice. Stando al quotidiano Haaretz, James Wolfensohn, ex presidente della Banca mondiale, ora inviato speciale del Quartetto (ONU, USA, UE, Russia) per il disimpegno israeliano dalla striscia di Gaza, ha detto che l'area rischia di diventare una grande prigione a cielo aperto, come lo hanno detto e ripetuto i rappresentanti palestinesi, senza una drastico cambiamento nell'approccio da entrambe le parti. Wolfensohn sarebbe addirittura tentato di dimettersi dall'incarico e avrebbe indicato le prossime settantadue ore come cruciali per il proseguimento della sua missione. L'inviato lamenta la mancanza di controlli da parte palestinese, visto che in diversi camion in procinto di entrare in Israele, al valico di Karni, sarebbe stato trovato dell'esplosivo. Da parte israeliana, invece, non c'è alcun progresso per consentire una maggiore libertà di movimento ai palestinesi tra la striscia di Gaza e i Territori occupati della Cisgiordania, nulla per promuovere attività produttive che possano migliorare la grave situazione della disoccupazione nell'area, niente per rimettere in sesto aeroporto e porto marittimo di Gaza, niente nemmeno per rimuovere rifiuti e detriti dalle colonie '''ITALIA''' '''Roma: Sit-in all'ambasciata USA, contro le armi proibite''' (audio) '''E' nato il comitato in difesa dei 14 indagati di Viareggio''' In difesa dei 14 compagni accusati dei reati di minacce al consiglio comunale del 2 febbraio '04 è nato il comitato "30 Febbraio" . Il nome 30 Febbraio nasce dal voler rispondere in modo irriverente ad un indagine paradossale. Rispondiamo al paradosso. Il primo giorno di Febbraio un incendio doloso distrusse il CSA SARS e 2 immigrati rischiarono di morire, una reale indagine su questi fatti non è mai avvenuta. Il 30 aprile le case di 14 compagni versiliesi furono perquisite con accuse pretestuose e ridicole come quella di avere minacciato il consiglio comunale reato mai avvenuto come provano le testimonianza delle forze di polizia, del consiglio comunale stesso e del nastro registrato del consiglio o come quella rivolta ad altri tre di avere danneggiato le sedi dei giornali e minacciato i redattori nonostante che i giornalisti che hanno riconosciuto tre compagni li hanno indicati non come responsabili di danni ma come persone che erano venuti a chiedere la pubblicazione di un comunicato sui fatti riguardanti l'incendio. Nonostante le ovvietà il pm Fabio Origlio ha deciso di chiedere il rtinvio a giudizio per questo è nato il comitato. La prima iniziativa è fissata per giovedì 24 novembre c/o la sala di rappresentanza del comune di Viareggio prevista la partecipazione di avvocati, consiglieri comunali, centri sociali per discutere su quella vicenda nello specifico e più in generale della repressione come non dimenticare gli oltre 8000 denunciati dal 2001 ad oggi. '''Inflazione al 2,2% a ottobre, pesano combustibili e tariffe''' ROMA - L'Istat ha confermato le stime preliminari dei prezzi al consumo in ottobre: l'inflazione è al 2,2% su base annua dal 2% di settembre. Su base mensile i prezzi sono cresciuti dello 0,2%. L'Istituto di statistica ha invece rivisto al rialzo di un decimo di punto l'indice armonizzato (che tiene conto anche delle variazioni temporanee, come svendite e saldi), cresciuto dello 0,6% rispetto a settembre e del 2,6% su ottobre 2004. Sul rialzo dell'inflazione nel mese di ottobre continua a pesare fortemente il comparto energia: rispetto a settembre l'aumento è del 2,4% e su ottobre 2004 del 12,5%. Il contributo del settore, spiegano i ricercatori dell'Istat, all'inflazione di ottobre è quindi pari a 0,8 punti percentuali. All'interno del comparto i beni non regolamentati (in sostanza i combustibili) hanno subito un rincaro del 2,2% su base mensile e del 14,5% su base annua; quelli regolamentati (tariffe) sono invece cresciuti rispettivamente del 2,8% e del 9,9%. Il comparto energia pesa sostanzialmente su due capitoli, la casa e i trasporti. Il primo (che registra un aumento congiunturale dell'1,2% e una crescita annua del 6,1%) sconta in particolare i rincari dell' energia elettrica (+3,9% mensile, +7,1% annuo), del gas (+1,9% e + 10,9%) e dei combustibili liquidi (+1,5% e +17%). Il capitolo trasporti cresce in particolare con la benzina (+2,3% e +14,4%) e con il gasolio (+2,8% e +21,7%). Gli alimentari, invece, continuano a dare un contributo per il contenimento del tasso di inflazione: a ottobre il capitolo registra una variazione nulla su settembre e un aumento dello 0,2% rispetto a ottobre 2004. Nel dettaglio, gli alimentari lavorati crescono rispettivamente dello 0,1% e dello 0,4%, mentre i non lavorati registrano una variazione nulla su mese e un aumento dello 0,2% su anno. Le comunicazioni, infine, continuano a mostrare il segno meno e scendono dello 0,1% su mese e del 4,2% su anno: diversa è però la dinamica degli apparecchi telefonici (-2,5% su mese) e dei servizi di telefonia (+0,3%). ''ascolta le corrispondenze:'' http://radiobase.ondarossa.it/monitor/Gr19.30/audio/Novembre ---- === Gr 13:00 === '''In primo Piano''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' FRANCIA E' di 271 auto date alle fiamme, cinque agenti feriti e 112 fermi il bilancio provvisorio della diciottesima notte di violenze in Francia. Un bilancio inferiore rispetto a quello di domenica, 315 vetture incendiate e 161 fermi, che sembra indicare un leggero allentamento della situazione. Il coprifuoco notturno resta in vigore in una quarantina di municipi mentre a Lione rimane il divieto di raduno e di assembramento nel centro storico. Intanto l'Unione Europea ha messo a disposizione 50 milioni di euro a favore delle aree svantaggiate di periferia in Francia. Lo ha annunciato ieri sera il presidente della Commissione europea Josè Manuel Barroso nel suo incontro a Parigi con il primo ministro francese Dominique de Villepin mentre le autorità francesi pensano ad un prolungamento dello stato di emergenza dagli attuali 12 giorni a tre mesi con un apposito progetto di legge che sarà esaminato oggi dal Consiglio dei ministri e che dovrà essere approvato dal Parlamento. Fenomeni di emulazione si sono verificati anche questa notte in vari Paesi europei. In Belgio decine di auto sono state incendiate e 50 persone fermate. Disordini anche in Olanda e in Grecia. TUNISIA In occasione della seconda fase del vertice mondiale Onu sull’informazione -Smsi- che si svolge a Tunisi da lunedì a venerdì dieci tunisini dell’organizzazione “Ezzeitouna” (olivo, in arabo) sono in sciopero della fame da venerdì a Ginevra per “attirare l’attenzione internazionale” su violazioni di diritti umani e della libertà d’espressione di cui Tunisi è ritenuta responsabile. Uno delle denunce più gravi sulle vioazioni della libertà di comunicaizone è il caso avvenuto nell' aprile 2004 quando nove ragazzi vennero condannati a 13 anni di reclusione per aver scaricato da internet alcuni documenti ritenuti sovversivi. L'accusa per gli internauti di Zarzis - dal nome della cittadina tunisina dei ragazzi - è di aver cercato di stabilire un contatto con Al_Qaida per progettare un attentato terroristico. Le imputazioni si sono rivelate senza fondamento probatorio e il processo ha finito per assumere i contorni di un attacco incondizionato ai diritti di espressione, informazione e comunicazione Su internet, tramite il sito www.yezzi.org i contestatori del vertice sull'informazione e che combattono la censura tunisina hanno organizzaro una forma di manifestazione nella rete, insieme ad un contro-vertice, organizzato parallelamente a quello ufficiale. PALESTINA Reparti dell'esercito israeliano hanno ucciso a Nablus il leader del braccio armato di Hamas nel nord della Cisgiordania. Amajad Al-Hinnnawi, trentacinquenne capo delle Brigate Ezzedin al Qassam. La versione dell'esercito israeliano afferma che Hinnawi era stato circondato in una casa ma non si e' voluto arrendere. E' stato raggiunto da colpi alla testa e al corpo mentre tentava la fuga facendo fuoco con una pistola e un AK 47. Nella stessa operazione sono stati arrestati altri otto membri delle Brigate Ezzedin al Qassam. Durante la retata, avvenuta tra Nablus, Rantis, Tulkarem e un villaggio nei pressi di Betlemme, sono stati almeno 14 i palestinesi arrestati dai militari occupanti. Inoltre, stando alla polizia palestinese, i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su dei palestinesi nel pressi del valico di Karni, tra la striscia di Gaza e Israele, uccidendo una persona e ferendone altre due. Le operazioni dell' esercito israeliano sono avvenute poche ore prima dell'incontro a Gerusalemme tra il primo ministro israeliano, Ariel Sharon, e il segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice. Stando al quotidiano Haaretz, James Wolfensohn, ex presidente della Banca mondiale, ora inviato speciale del Quartetto (ONU, USA, UE, Russia) per il disimpegno israeliano dalla striscia di Gaza, ha detto che l'area rischia di diventare una grande prigione a cielo aperto, come lo hanno detto e ripetuto i rappresentanti palestinesi, senza una drastico cambiamento nell'approccio da entrambe le parti. Wolfensohn sarebbe addirittura tentato di dimettersi dall'incarico e avrebbe indicato le prossime settantadue ore come cruciali per il proseguimento della sua missione. L'inviato lamenta la mancanza di controlli da parte palestinese, visto che in diversi camion in procinto di entrare in Israele, al valico di Karni, sarebbe stato trovato dell'esplosivo. Da parte israeliana, invece, non c'è alcun progresso per consentire una maggiore libertà di movimento ai palestinesi tra la striscia di Gaza e i Territori occupati della Cisgiordania, nulla per promuovere attività produttive che possano migliorare la grave situazione della disoccupazione nell'area, niente per rimettere in sesto aeroporto e porto marittimo di Gaza, niente nemmeno per rimuovere rifiuti e detriti dalle colonie IRAQ Una bomba collocata sul ciglio della strada e' esplosa nei pressi di un posto di blocco che immette alla Zona verde, l'area fortificata nel centro di Baghdad, causando un numero imprecisato di vittime. Lo ha riferito il ministero dell'Interno iracheno. L'ordigno si trovava poco distante dal complesso dell'ambasciata iraniana. Obiettivo dell'attentato erano alcune jeep, una delle quali ha preso fuoco con a bordo tre persone. Un comunicato militare statunitense ha reso noto che 37 combattenti iracheni sono rimasti uccisi all'alba in bombardamenti americani nel villaggio di Ubaydi, nei pressi della frontiera con la Siria, dove sono stati colpiti cinque obiettivi, e altri 25, invece, sono stati catturati. Fonti ospedaliere a Ramadi, hanno fatto sapere che sei persone hanno perduto la vita e trenta sono rimaste ferite in mattinata, quando un ordigno è esploso sulla strada nei pressi di due pullman che collegano la città a un villaggio vicino Tensione a Baquba,al centro dell'iraq, dopo che la polizia irachena ha arrestato ieri 371 persone fra cui il sindaco, il vice presidente del consiglio comunale, il numero due della corte d'appello e diversi ufficiali di polizia. Gli arresti sono stati resi noti da un alto ufficiale del ministero degli Interni. Intanto circolano voci contrastanti sulla scomparsa di Izzat Ibrahim al Douri, considerato il responsabile della resistenza irachena nella clandestinità, annunciata dal Partito Baath con una e-mail. Un sito Internet vicino al Baath ha confermato la notizia, ma un altro ha riferito che il numero due del Consiglio rivoluzionario di comando sta bene ed è sempre impegnato nella resistenza. Sul versante statunitense la Commissione Intelligence della Camera degli USA ha deciso di indagare sui responsabili della 'soffiata' al quotidiano Washington Post di informazioni segrete sui 'siti neri' della Cia, ossia sulla esistenza di prigioni segrete della Cia, in otto paesi esteri (inclusi alcuni dell'Est europeo), dove lo spionaggio americano può usare metodi di interrogatorio non consentiti negli Stati Uniti.. La Commissione non ha invece accolto, nonostante le pressioni dei membri democratici, la richiesta di riaprire le indagini sui documenti in possesso dell'intelligence prima della guerra all'Iraq il cui contenuto si è poi rivelato infondato. Sul piano diplomatico si segnala la visita del consigliere per la sicurezza nazionale russo Igor Ivanov giunto in visita in Iraq, dove è stato ricevuto da Ibrahim al Jaafari. BRASILE Francisco Anselmo Barrios, ambientalista brasiliano, è deceduto oggi a causa delle gravi ustioni riportate. Barrios si era dato fuoco durante una manifestazione di protesta contro la costruzione di un impianto per la produzione industriale di alcol e zucchero nella conca del fiume Paraguay, nell’area naturalistica di Pantanal, nello stato del Mato Groso do Sul. Le proteste sono nate dopo la proposta del progetto di legge attualmente in esame presso il Parlamento dello stato di Mato Groso do Sul, che prevede l’approvazione del piano di costruzione del grande impianto, con conseguenze gravi per l’ambiente della zona naturalistica di Pantanal. INDIA Centinaia di ribelli hanno preso d’assalto la prigione di Jehanabad, nello Stato indiano dl Bihar, e liberando circa 300 detenuti. L'obiettivo era quello di liberare alcuni capi del Nello scontro sono morte quattro persone . '''ITALIA''' Mohamed Daki, il marocchino accusato di terrorismo internazionale gia' assolto dal gup Clementina Forleo, si e' presentato questa mattina davanti ai giudici della terza Corte d'Assise d'Appello per il processo che lo vede imputato insieme ad altri tre islamici per terrorismo internazionale. ROMA Dopo un incendio doloso divampato la notte scorsa, in cui sono rimasti feriti due senegalesi, chiude il residence Roma di via Bravetta. La decisione era gia' stata presa venerdi' scorso dalla giunta capitolina e lo sgombero delle famiglie di immigrati e sfrattati che da alcuni anni lo occupano, Lo sgombero verra' eseguito in tempi brevi, entro un mese, un mese e mezzo, ha dichiarato il comune. La giunta straordinaria, convocata dal sindaco Veltroni, ha infatti approvato una memoria presentata dall'assessore al patrimonio, in cui sono esposti i provvedimenti che porteranno alla chiusura del residence e alla sistemazione alternativa delle 140 famiglie che hanno diritto all'assistenza alloggiativa. Lo sgombero viene considerato "una priorita' dall'amministrazione". Il problema non sono tanto le 140 famiglie in assistenza alloggiativa ma i tanti, soprattutto immigrati, che negli ultimi due anni hanno preso in affitto gli immobili degradati dalla proprieta' del residence. Stamattina si è svolta una manifestazione, indetta dalla Rete per il reddito, sotto la sede della regione Lazio in via della Pisana, dove si riunisce il consiglio regionale; l’iniziativa aveva come richiesta l’attivazione di una legge regionale per un Reddito garantito per tutti e tutte che sia monetario,dignitoso, individuale, incondizionato e universale IMMIGRAZIONE Secondo barcone avvistato a largo di Lampedusa in un giorno. L'imbarcazione, con circa una ventina di immigrati a bordo, e' stata notata 19 miglia a sud dell'isola siciliana da un aereo militare, subito dopo è intervenuta una motovedetta della Guardia costiera. Intanto, sono sbarcati a Lampedusa 143 migranti. NAPOLI Stamane per la quarta volta in tre mesi ufficiali giudiziari, vigili urbani e trasportatori comunale si sono presentati in una casa della zona di Fuorigrotta cavalleggeri d'Aosta. Il drappello dei vigili urbani della sezione di Fuorigrotta ha provato a fare irruzione all'interno dell'appartamento provando a forzare il blocco degli occupanti. '''Siparietto''' ---- === Gr 9:30 === '''ESTERI''' '''ITALIA''' --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' '''I 9 luoghi comuni sulla TAV''' (utile per giornata sciopero in Val di Susa) by Doriana Saturday, Nov. 12, 2005 at 1:08 AM mail: Luogo comune n.1 SENZA LA TORINO-LYON IL PIEMONTE SAREBBE ISOLATO DALL'EUROPA. In realtà il Piemonte è già abbondantemente collegato all'Europa e soprattutto attraverso la Valle di Susa. In questa valle esistono già due strade statali, un'autostrada e una linea ferroviaria passeggeri e merci a doppio binario. Esiste perfino la cosiddetta autostrada ferroviaria (trasporto dei TIR su speciali treni-navetta). Sono tutte linee di collegamento con la Francia attraverso due valichi naturali Monginevro e Moncenisio) e due tunnel artificiali (Frejus ferroviario e autostradale). Il tutto in un fondo-valle largo in media 1,5 km ! A fatica ci sta anche un fiume, la Dora Riparia, che di tanto in tanto va in piena... Luogo comune n.2 LE LINEE FERROVIARIE ESISTENTI SONO SATURE. In realtà l'attuale linea ferroviaria Torino-Modane è utilizzata solo al 38% della sua capacità. Le navette per i TIR partono ogni giorno desolatamente vuote. (Ma sono state riscoperte e prese d'assalto nel periodo di chiusura del Frejus per incendio). Il collegamento ferroviario diretto Torino-Lyon è stato soppresso per mancanza di passeggeri. E il flusso delle merci -previsto da chi vuole l'opera in crescita esponenziale -è invece sceso del 9% nell'ultimo anno! Luogo comune n.3 LA TORINO-LYON E' INDISPENSABILE AL RILANCIO ECONOMICO DEL PIEMONTE. In realtà è' vero il contrario. Togliendo risorse (è tutto denaro pubblico) alla ricerca, all'innovazione e al risanamento dell'industria in crisi profonda (Fiat e non solo), il TAV sarà la mazzata finale all'economia piemontese. Luogo comune n.4 Il TAV TOGLIERA' I TIR DALLA VALLE. In realtà tanto per cominciare, i 10/15 anni di cantiere necessari a costruire la Torino-Lyon porteranno sulle strade della Valle e della cintura di Torino qualcosa come 500 camion al giorno (e alla notte) per il trasporto del materiale di scavo dai tunnel ai luoghi di stoccaggio. Con grande aumento di inquinanti e polveri. Finita la apocalittica fase di cantiere e realizzata la Grande Opera, chi ci dice che le merci passeranno dall' autostrada alla nuova ferrovia? Anzi. I promotori dell'opera e recenti studi di ingegneria dei trasporti ci dicono che solo l' 1% dell'attuale traffico su gomma si trasferirà sulla ferrovia. Bel vantaggio! Luogo comune n.5 I VALSUSINI SONO EGOISTI. NON PENSANO AGLI INTERESSI DELL'ITALIA. In realtà attraverso la Valle di Susa, attualmente, passa già il 35% del totale delle merci che valicano le Alpi! Lungo l'Autostrada del Frejus passano circa 4.500 TIR al giorno, contro i 1.500 del Monte Bianco, in val d 'Aosta, dove il numero dei TIR è stato limitato per legge. Luogo comune n.6 LA TORINO-LYON PORTA LAVORO AI PIEMONTESI. In realtà come già sta succedendo per tutte le infrastrutture in corso, si tratterebbe di lavoro precario, per mano d'opera in gran parte extracomunitaria. Inoltre le ditte appaltatrici si porterebbero tecnici e operai dalla loro Regione (ditte e buoi dei paesi suoi). Per i comuni della Valle di Susa e della cintura di Torino arriverebbe invece un bel problema: la mafia. Turbative d'asta sono già state individuate per la fase di sondaggio geologico a carico di uomini politici piemontesi e non... figurarsi per la realizzazione dell'opera! Luogo comune n.7 LA LINEA E' QUASI TUTTA IN GALLERIA. CHE MALE FA? > In realtà fa malissimo. Il tracciato prevede una galleria di 23 km all'interno del Musinè, montagna molto amiantifera. La talpa che perforerà la roccia immetterà nell'aria un bel po' di fibre di amianto. Invisibili e letali. Il vento le porterà dappertutto. Il foehn le porterà fin nel centro di Torino. Respirare fibre di amianto provoca un tumore dei polmoni (mesotelioma pleurico) che non lascia scampo. L'amianto è un materiale fuori legge dal 1977. Scavare gallerie in un posto così è illegale e criminale. E ancora: il tunnel Italia-Francia di 53 km scavato dentro al Massiccio dell' Ambin incontrerà (oltre a falde e sorgenti che andranno distrutte) anche roccia contenente uranio. E ancora: una linea in galleria si porta appresso tante gallerie minori, trasversali a quella principale. Si chiamano gallerie >> di servizio, o più simpaticamente, 'finestre'. Ce ne saranno 12! Con altrettanti cantieri, tutti a ridosso di centri abitati. Sarà un inferno di rumore, polvere, camion avanti e indietro per le strette vie dei paesi, di > giorno e di notte, per 15 anni almeno. E ancora: la prforazione di tratti montani così lunghi vicino a centri densamente abitati potrà prosciugare le falde idriche e gli acquedotti, come accaduto per le gallerie TAV del Mugello, oggetto di processi per disastro ambientale. E ancora: la viabilità sarà stravolta. Verranno costruiti sovrappassi in corrispondenza di ogni cantiere. Forse queste nuove strade saranno calcolate come compensazioni all 'impatto ambientale dell'opera? (per averne una vaga idea, farsi un giro sull'autostrada Torino-Milano osservando i guasti della tratta TAV Torino-Novara). Luogo comune n.8 QUEST'OPERA FA BENE ALL'ECONOMIA, PERCHE' METTE IN MOTO CAPITALI PRIVATI. In realtà il costo stimato di 20 miliardi di euro è tutto a carico della collettività Tutto denaro pubblico, ma affidato a privati, secondo la diabolica invenzione del general contractor. Garantisce lo Stato Italiano. Nessun privato ci metterà un euro, soattutto dopo l'esperienza del tunnel sotto la Manica che ha mandato in fallimento chi ne aveva acquistato i bond. I tantissimi soldi che servono a quest'opera verranno tolti alle linee ferroviarie esistenti (già disastrate), a ospedali, scuole, e a tutti i servizi di pubblica utilità, e allo sviluppo delle energie rinnovabili destinate a sostituire il petrolio. E ancora: è già previsto che la nuova linea ferroviaria Torino-Lyon avrà altissimi costi di gestione e che sarà in >> perdita per decine e decine di anni. E ancora: nonostante la maggior parte del tracciato sia in territorio francese, il gverno italiano si è impegnato >> a sobbarcarsi il costo dei due terzi della tratta internazionale (Borgone - St.-Jean-de-Maurienne). Tanto paghiamo noi. Luogo comune n.9 CHI E' CONTRO LA TORINO-LYON E' CONTRO IL PROGRESSO. In realtà è vero il contrario. Il progresso non deve essere confuso con la crescita infinita. Il territorio italiano è piccolo e sovrappopolato, le risorse naturali (acqua, suolo agricolo, foreste, minerali) sono limitate, >> l'inquinamento e i rifiuti aumentano invece senza limite, il petrolio è in esaurimento. Progresso vuol dire comprendere che esistono limiti fisici alla nostra smania di costruire e di trasformare la faccia del pianeta. Progresso vuol dire ottimizzare, rendere più efficiente e durevole ciò che già esiste,tgliare il superfluo e investire in crescita intellettuale e culturale più che materiale, utilizzare più il cervello dei muscoli. Il TAV rappresenta l'esatto contrario di questa impostazione, è un progetto vecchio e ormai anacronistico, che prevede una crescita infinita nel volume del trasporto merci (che poi saranno i rifiuti di domani), privilegia come valore solo la velocità e la quantità, ignora la qualità, ovvero se e perché bisogna trasportare qualcosa. IL MOVIMENTO NO TAV '''Servizi audio della giornata''' ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||