g.r. 19.30

Sommario

Crisi FIAT: L'azienda vuole chiudere Termini Imerese fino a Settembre 2003 Arrestati: Da domani iniziano gli interrogatori dei compagni del movimento Palestina: Oltre 20 palestinesi arrestati dall'esercito israeliano in Cisgiordania e Gaza Irak: Le ispezioni continuano senza ostacoli, ma Washington prepara la mobilitazione di riservisti e Guardia Nazionale Venezuela: Il presidente Chavez denuncia i pericoli di colpo di stato OGM in Italia: Allarmante il quadro della loro diffusione in Piemonte


Ore 17.00

Fiat

E' cominciato da pochi minuti l'incontro a Palazzo Chigi tra Governo, Fiat e Sindacati sulla crisi della casa automobilistica torinese. Alla riunione - secondo quanto si apprende - partecipano per il Governo il vice presidente del Consiglio, Gianfranco Fini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e i ministri Antonio Marzano, Roberto Maroni, Enrico La Loggia e Rocco Buttiglione. Per i sindacati sono presenti i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Guglielmo Epifani, Savino Pezzotta e Luigi Angeletti, oltre i leader dei metalmeccanici, Gianni Rinaldini, Giorgio Caprioli e Tonino Regazzi. La delegazione della Fiat e' guidata dal direttore generale Alessandro Barberis, dal responsabile delle risorse umane Fiat, Fattori, e dal responsabile delle relazioni industriali, Paolo Rebaudengo. Al momento non partecipa alla riunione il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. In mancanza di un accordo entro la mezzanotte di oggi, infatti, partiranno le lettere che metteranno in cassa integrazione i primi 5.600 operai.

'Devono capire che se la trattativa finisce male diventa una bomba ad orologeria per quel che concerne Termini Imerese'. Lo ha affermato Roberto Mastrosimone, sindacalista della Fiom nonche' componente del rsu dello stabilimento Fiat siciliano. Mi auguro che vada bene anche se abbiamo poca fiducia per quel che concerne il blocco delle procedure relative alla cassa integrazione a zero ore da parte dell'azienda. Noi stiamo facendo di tutto: dai blocchi alla protesta delle nostre mogli davanti Palazzo Chigi. Continueremo nella lotta.

In Ciociaria operai della Fiat e amministratori locali seguono in diretta, tenendosi in contatto con la delegazione che e' a Roma, queste ore decisive per la vertenza.

Si sposta in piazza Duomo a Milano la protesta dei lavoratori dell'Alfa di Arese. Domani e' previsto un presidio delle tute blu, con tanto di gazebo e camper che saranno sistemati proprio ai piedi del monumento simbolo di Milano, per una mobilitazione che potrebbe durare anche alcuni giorni. E la protesta non si ferma qui. Per il 7 dicembre, giorno di San Ambrogio, e' possibile un'azione dimostrativa alla prima del teatro Alla Scala.

Arresti

Inizieranno domani gli interrogatori di garanzia per le persone colpite da richieste di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta sugli incidenti di piazza avvenuti durante il G8. Gli interrogatori verranno effettuati in rogatoria nelle singole citta' dove sono state eseguite le richieste di custodia tranne che per due degli arrestati portati in carcere e cioe' Marina Cugnaschi, 37 anni di Lecco, e Vincenzo Vecchi, 29 anni di Calcinate (BG). I due sono stati trasferiti a Genova dove verranno interrogati dal Gip Elena Daloiso nel carcere di Marassi.

Palestina

Ventidue palestinesi sono stati arrestati oggi dall'esercito israeliano in diverse localita' della Cisgiordania e della Striscia di Gaza. Diciassette sono stati gli arresti in Cisgiordania, tra cui un ufficiale delle forze di prevenzione dell'Autorita' nazionale palestinese, e altri cinque a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza. L'ufficiale, accusato di istigare alla lotta giovani palestinesi, e' stato arrestato a Kafr Mudra.

Veicoli blindati israeliani accompagnati da unità di fanteria hanno compiuto in nottata due incursioni in due quartieri nel sud di Gaza city, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza palestinesi. Una dozzina di blindati sono entrati per alcune centinaia di metri nel quartiere di El Zahara, mentre un'altra unità entrava nel quartiere di Sheikh Jahlin. Le forze israeliane si sono poi ritirate da El Zahara, per tornarvi però stamani. Militari israeliani hanno inoltre distrutto con l'esplosivo la casa di un palestinese in una zona sotto il loro controllo, a sud di Gaza city, vicino alla colonia di Netzarim.

Ariel Sharon non esclude l'evacuazione degli insediamenti nei Territori nel quadro di un futuro accordo definitivo con i palestinesi. Lo ha dichiarato lo stesso premier israeliano oggi a Tel Aviv, tornando a parlare della sua visione del processo di pace, delineata ieri sera ad una conferenza sulla sicurezza. Il piano, basato su quello americano di George Bush, prevede uno stato provvisorio palestinese smilitarizzato sul 42% della Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, una volta cessata la violenza e dopo un cambiamento al vertice palestinese.

Venezuela

Il presidente del Venezuela Hugo Chavez ha sostenuto oggi che e' in atto un piano che si propone di rovesciare il governo nazionale ed ha chiesto ai suoi sostenitori di scendere in strada per difendere la rivoluzione. In un discorso per televisione il capo dello stato ha assicurato che lo sciopero e' fallito e che l'opposizione vuole rubarci il Natale, destabilizzare la famiglia venezuelana, riempire di angustia e timore milioni di venezuelani. Dopo aver tentato di coinvolgere la gente non riuscendovi, ha continuato, stanno tentando di spingere alla rivolta settori militari e bloccare il settore petrolifero, strategico per il paese.

OGM

Dati preoccupanti emergono dal bilancio di due anni di analisi in Piemonte sugli organismi geneticamente modificati: la loro presenza è emersa anche nei prodotti per l'infanzia ed in quelli biologici, in percentuali tutt'altro che trascurabili. I risultati sono stati rivelati oggi dall'Arpa Piemonte nel corso di una convegno dal titolo "OGm: sistema regionale di controllo, gli alimenti, i mangimi, le sementi, i campi sperimentali".

In sintesi, è emerso che il 20% dei prodotti biologici esaminati contiene soia e mais modificati, mentre è assolutamente proibito che tali prodotti contengano Ogm o pesticidi e su questa presenza la Regione ha informato l'Autorità Giudiziaria.

Si è scoperto poi che 10 campioni di prodotti per l'infanzia, (omogeneizzati, biscotti), contengono anch'essi, soia e mais con OGM, sia pure in quantità inferiori all'1% e, dunque, autorizzati in Italia. Così come altri 193 campioni su 333 passati sotto esame, sono risultati contaminati da soia e mais con Ogm.

Tra gli esperti ci si è, però, domandato il perché tale presenza, quantunque autorizzata, non debba essere riportata nelle etichette in modo che il consumatore possa prendere atto.

gr ore 13.00

esteri

la guerra all'Iraq

Mentre Il presidente iracheno Saddam Hussein, commentando per la prima volta le ispezioni degli esperti dell'Onu, ha detto oggi di essere pronto a dimostrare che l'Iraq non possiede armi proibite, Il Pentagono si dichiara pronto a mobilitare migliaia di riservisti.

Il Pentagono si prepara ad una grande mobilitazione dei riservisti e della Guardia nazionale in vista di una possibile guerra contro l'Iraq. Lo scrive oggi il quotidiano New York Times, citando fonti del dipartimento della Difesa. Le modalità e tempi per il richiamo dei riservisti dipenderanno dall'evoluzione della situazione nel Golfo, ovvero dall'andamento del lavoro degli ispettori per il disarmo dell'Onu e dal relativo atteggiamento del regime di Baghdad. Sarebbe comunque già tutto pronto, riferisce l'edizione online del quotidiano, per il richiamo di circa diecimila riservisti, da destinare soprattutto a incarichi legati alla sicurezza nel Paese e all'estero. Questi 10.000 uomini andrebbero ad aggiungersi ai 50.755 riservisti già mobilitati con l'avvio della campagna militare in Afghanistan.

palestina

MO, incursione israeliana a Gaza

Veicoli blindati israeliani accompagnati da unità di fanteria hanno compiuto in nottata due incursioni in due quartieri nel sud di Gaza city, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza palestinesi. Una dozzina di blindati sono entrati per alcune centinaia di metri nel quartiere di El Zahara, mentre un'altra unità entrava nel quartiere di Sheikh Jahlin. Le forze israeliane si sono poi ritirate da El Zahara, per tornarvi però stamani. Militari israeliani hanno inoltre distrutto con l'esplosivo la casa di un palestinese in una zona sotto il loro controllo, a sud di Gaza city, vicino alla colonia di Netzarim.

timor est

EVACUATI DALLE NAZIONI UNITE GLI AUSTRALIANI RESIDENTI (STANDARD, GENERAL)

Le Nazioni Unite hanno cominciato ad evacuare i cittadini di nazionalità australiana da Timor Est dopo i violenti scontri di ieri a Dili, capitale del Paese. Mentre nella cittࠨ tornata la calma si calcolano i danni provocati dagli scontri con la polizia. Anche se le intemperanze sono cessate nella città si respira un clima di forte tensione. Un aereo delle Nazioni Unite questa mattina partito con a bordo i lavoratori australiani e le loro famiglie e con lo staff australiano di soccorso. Negli scontri ci sono stati due morti mentre di altri tre non vi è ancora una conferma ufficiale. Tra i numerosi feriti vi sono due ufficiali, in forza al contingente di polizia australiana presente a Timor Est, colpiti con dei sassi. Il primo ministro australiano John Howard ha offerto al governo dell isola ogni possibile assistenza. Mari Alkatiri, premier del governo di Timor Est, parlando degli incidenti di Dili ha dichiarato: Non ho dubbi che dietro questi avvenimenti vi sia qualcuno che ha intenzione di attaccare me personalmente . Il premier, tuttavia non precisa perchè ritiene che gli incidenti siano parte di un piano politico per destabilizzare il suo governo e chi ne sia a capo. Gli scontri erano seguiti al tentativo della polizia di arrestare uno studente. Negli scontri molti edifici e negozi sono stati distrutti.

Migranti

Premiers départs officiels de migrants de Sangatte pour l'Angleterre

La Grande-Bretagne a affirmé, mercredi soir, qu'elle s'en tiendrait aux chiffres annoncés dans l'accord avec Paris et accueillerait "jusqu'à 1 000 Kurdes irakiens et environ 200 Afghans qui ont des liens familiaux forts au Royaume-Uni". Un premier bus, transportant une cinquantaine de migrants, a quitté jeudi matin 5 décembre le centre de la Croix-Rouge de Sangatte, dans le Pas-de-Calais, et devrait gagner l'Angleterre dans la journée. Les migrants, une trentaine d'Irakiens et plusieurs familles afghanes, ont été conduits au centre aéré Jules-Ferry, à la sortie de Calais, où ils doivent être enregistrés et obtenir un document provisoire leur permettant d'entrer sur le sol britannique. Ils ont été accueillis par une vingtaine d'agents du Home Office (ministère britannique de l'intérieur). Ce départ, initialement prévu mercredi, avait été repoussé de 24 heures à la demande du Home Office pour préparer la réception des migrants en Grande-Bretagne.

Un important dispositif policier a été mis en place pour ce premier départ vers l'Angleterre depuis l'accord passé entre Londres et Paris concernant l'accueil des Irakiens et Afghans du centre. Lundi, le ministre de l'intérieur, Nicolas Sarkozy, et son homologue britannique, David Blunkett, avaient annoncé la fermeture définitive du centre de Sangatte le 30 décembre. D'ici à cette date, 80 % des 1 600 migrants qu'abrite le centre, soit un millier d'Irakiens et 300 Afghans, auront traversé la Manche.

La Grande-Bretagne avait annoncé, mercredi soir, qu'elle s'en tiendrait aux chiffres annoncés dans l'accord avec Paris et accueillerait "jusqu'à 1 000 Kurdes irakiens et environ 200 Afghans qui ont des liens familiaux forts au Royaume-Uni". Londres, extrêmement attentif au respect de l'accord passé, réagissait après qu'un petit groupe de migrants, évacués mardi soir en autobus du voisinage du centre de la Croix-Rouge, eut été reconduit discrètement au centre dans la nuit. Les migrants reconduits auraient bénéficié de l'octroi d'un badge leur donnant droit au départ pour la Grande Bretagne.

DEMANDE D'ASILE EN FRANCE

Mercredi matin, un nouveau groupe d'une cinquantaine d'immigrés s'était également rassemblé devant le centre, espérant bénéficier du même sort. Ils ont été évacués par la gendarmerie et conduits dans un centre de la police aux frontières.

La préfecture du Pas-de-Calais a qualifié la journée de mardi d'"un peu particulière" en raison du délai de retour au centre, qui expirait à 20 heures pour les migrants déjà recensés et qui pouvaient jusqu'à cette date bénéficier de l'accord franco-britannique. Les autorités françaises ont indiqué, mercredi, qu'il était désormais proposé à toute personne interpellée, qui en réunit les conditions, de faire une demande d'asile en France.

Quant aux réfugiés accueillis en Grande-Bretagne, le ministère britannique de l'intérieur a refusé de dévoiler le lieu où ils seraient logés. "Ce n'est pas un cirque", a affirmé une porte-parole. "Nous offrirons un logement lorsque cela s'avérera nécessaire. Nous pensons que beaucoup trouveront des solutions de remplacement auprès de leur famille ou de leurs proches. (...) Les autres seront logés pour trois mois à Londres et à Sheffield", dans le centre de l'Angleterre, dans des hôtels ou des foyers d'hébergement, a-t-elle indiqué, précisant qu'ils ne seraient pas accueillis dans des centres pour demandeurs d'asile car ils n'en avaient pas le statut.

Selon l'accord annoncé lundi, les réfugiés accueillis sur le sol britannique bénéficieront d'une autorisation de travail d'une durée initiale de trois mois et un travail leur sera proposé. Dans le cadre de cet accord, le centre de la Croix-Rouge, qui a fermé ses portes aux nouveaux arrivants le 5 novembre, mettra définitivement la clef sous la porte le 30 décembre et le terrain sera rendu à son propriétaire, Eurotunnel.

Aregentina

Migliaia di persone hanno sfilato ieri per le strade di Buenos Aires, capitale dell’Argentina, in quella che è stata ribattezzata ‘Giornata mondiale contro la fame’. I manifestanti, detti anche ‘piqueteros’, si sono fermati lungo il tragitto in tutti i grandi supermercati chiedendo donazioni di cibo per i bambini in età scolare. Lo scopo, hanno spiegato gli organizzatori, era arrivare a raccogliere almeno 500mila chilogrammi di alimenti. La marcia, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, movimenti organizzati di licenziati e disoccupati, si è svolta in modo sostanzialmente pacifico. Unico inconveniente: la paralisi del traffico cittadino, causata dalle migliaia di dimostranti che, dopo aver marciato per le vie della metropoli, hanno confluito intorno alle 16:00 locali nella storica e centrale Plaza de Mayo. Di recente l’organizzazione ‘Save the children’ ha denunciato che almeno 200mila bambini argentini rischiano di morire per fame o patologie connesse alla malnutrizione. Si tratta, ha precisato l’organismo, del 63 per cento dei nati nel corso dell’ultimo anno, figli di famiglie indigenti che riescono a stento a sbarcare il lunario. In totale sono 8,6 milioni i minori argentini attualmente costretti a vivere in povertà.

ITALIA

Fiat

È il giorno della verità per la crisi della Fiat. Appuntamento alle 15 a palazzo Chigi per cercare una soluzione in extremis: in mancanza di un accordo entro la mezzanotte di oggi, infatti, partiranno le lettere che metteranno in cassa integrazione i primi 5.600 operai.

Cresce intanto la tensione in tutti gli stabilimenti, con il caso eclatante di Termini Imerese, dove alcuni operai minacciano il suicidio. Questa mattina continua il blocco dell'area industriale di Melfi e dell'ingresso al primo turno allo stabilimento della Fiat e alle aziende dell'indotto.

Segnali negativi giungono anche dal mercato, con un nuovo forte calo di Fiat Auto a novembre. Questa notte c'è stata una riunione del governo. Resta il gelo tra sindacati e azienda. L'unico a non credere a una rottura e' Silvio Berlusconi, che assicura: "Stiamo cercando di trovare delle soluzioni, e penso che si troveranno". Convinzione di tutti e' che solo una mossa convincente del Governo possa offrire una via di uscita per un negoziato che ha le ore contate fino alla mezzanotte.

Il sottosegretario al Welfare Maurizio Sacconi, al termine del vertice di Palazzo Chigi ha affermato che sarà la giornata di oggi quella che segnerà l'inizio del vero negoziato tra Fiat e sindacati per risolvere la vertenza che coinvolge oltre otto mila dipendenti. "È una situazione molto aperta - ha dichiarato Sacconi – oggi credo che ci possa essere un vero negoziato. Fino ad ora il vero negoziato non c'è stato".

Arresti

Mobilitazioni in tutta italia per gli arresti decisi dal gip di genova.

Inchieste

L'inchiesta sull'irruzione notturna alla scuola Diaz sara' chiusa entro la fine di gennaio. Sono questi i tempi che la procura di Genova conta di rispettare per terminare la delicata inchiesta che vede coinvolti funzionari e vertici della polizia di stato. Intanto giovedi' prossimo e' stato fissato l'incidente probatorio sul giubbotto dell'agente del reparto mobile di Roma Massimo Nucera che riferi' di aver subito un accoltellamento durante il blitz. Tuttavia, una perizia affidata ai carabinieri del Ris di Parma, ritenne incompatibili i tagli sul giubbotto e sulla giacca del poliziotto con l'ipotesi di un'aggressione. Per l'incidente probatorio la procura ha nominato il col. Luciano Garofano, comandante del Ris di Parma, come perito mentre il consulente del Gip sara' il prof. Carlo Torre. Tempi piu' brevi, invece, per l'inchiesta aperta sulle presunte violenze avvenute nella caserma di Bolzaneto. In procura si pensa di poter chiudere il fascicolo entro la fine dell'anno

Napoli

Mattinata di proteste per il lavoro a Napoli dove gruppi di disoccupati e lavoratori socialmente utili della scuola hanno occupato rispettivamente il Duomo e la sede del Provveditorato. Manifestanti appartenenti a sigle diverse, inoltre, in parte si stanno radunando davanti alla prefettura ed in parte si accingono a raggiungere in corteo l'assessorato regionale alla Formazione professionale nel Centro direzionale. Protagonisti della protesta nel Duomo sono gli aderenti al Movimento disoccupati di Acerra, oltre un centinaio di persone, che secondo i programmi avrebbero dovuto partecipare ad un corteo, insieme con i gruppi che si riconoscono nel Coordinamento di lotta per il lavoro e nella sigla Eurodisoccupati napoletani, con partenza da piazza Mancini e arrivo in piazza del Plebiscito, davanti alla prefettura. I disoccupati del Movimento di Acerra hanno invece dapprima raggiunto il rione Sanita' con l'intento di solidarizzare con gli occupanti abusivi di otto alloggi per i quali era previsto lo sgombero. L'esecuzione del provvedimento e' stata pero' sospesa ed i manifestanti si sono diretti al Duomo. Una decina di disoccupati sono riusciti ad entrare nella cattedrale prima che venissero chiuse le porte, mentre gli altri senza lavoro - ai quali si sono uniti anche gli aderenti al Coordinamento di lotta e all'Edn - sostano attualmente all'esterno del Duomo. In via Ponte della Maddalena, nella sede del Provveditorato, protestano gli Lsu della scuola. Un centinaio di manifestanti hanno raggiunto l'edificio: una trentina di persone sono entrate e si sono recate sul terrazzo (da dove sono successivamente scese) mentre gli altri precari hanno dato vita all'esterno ad un presidio. Stanno raggiungendo a piccoli gruppi la prefettura i disoccupati del Movimento di lotta-Sedile di porto, mentre gli aderenti al Movimento disoccupati per il lavoro si stanno dirigendo in corteo da piazza Garibaldi alla sede dell'assessorato alla Formazione professionale della Regione Campania, nel Centro Direzionale, con l'intento di incontrare l'assessore Adriana Buffardi

Lavoro

I lavoratori metalmeccanici non posso essere tirati per il bavero dai loro capi e poi licenziati se reagiscono a questa forma di violenza privata. Lo afferma la Cassazione dando ragione a Roberto F., operaio di una piccola azienda torinese. Il lavoratore, infatti, era stato sottoposto al licenziamento per essere venuto alle mani con il suo capo che lo aveva invitato a seguirlo in direzione strattonandolo per il bavero. Alberto reagi' lanciando un oggetto contro il manager. La Corte di appello di Torino aveva dichiarato legittimo il licenziamento inflitto al lavoratore in quanto il contratto dei metalmeccanici prevede il licenziamento per giusta causa in caso di rissa. Ma la Cassazione e' stata di diverso avviso e ha rilevato che il giudice non e' esonerato dall'obbligo di valutare la proporzione fra l'effettiva gravita del fatto dallo stesso commesso e l'estremo rimedio del licenziamento anche perche' bisogna valutare se la reazione di Alberto sia stata motivata dalla condotta posta in essere dal suo capo, cosi' da non meritare il licenziamento. La Suprema corte rileva infatti che nei confronti di Alberto il dirigente esercito' forza fisica afferrandolo per il bavero. Adesso la Corte di appello dovra' nuovamente riesaminare questa vicenda alla luce delle indicazioni della Cassazione in base alle quali essere strattonati per il colletto significa ricevere una provocazione e una coazione fisica.

Treviso

Oltre 1.500 i musulmani che questa mattina, ordinatamente, hanno varcato la soglia del Palaverde di Treviso per le preghiere che chiudono il Ramadan. Nessuna polemica e nessuna reazione alle parole del sindaco, Giancarlo Gentilini, che nei giorni scorsi si e' opposto, negando anche lo spazio di preghiera. Quando si entra in una casa -sorride l'imam del centro islamico trevigiano Iadil Joussef- e' il padrone di casa che offre, e non l'ospite che chiede. A Treviso la comunita' musulmana e' presente da 12 anni e non ha mai dato adito a scandali -aggiunge l'imam- accettando anche la decisione di essere privata di una 'moschea. Noi stiamo bene anche cosi', nella nostra fede non cambia niente. Continuiamo le nostre preghiere riunendoci in casa e l'unica cosa che possiamo suggerire -conclude Joussef- e' quella di conoscere prima di giudicare. La cerimonia iniziata intorno alle 9.30 con le preghiere di purificazione, si e' conclusa poco dopo le 11. In via del tutto eccezionale al termine dei riti religiosi hanno preso la parola gli ospiti della societa' trevigiana. Parole particolarmente dure per quanti hanno osteggiato la preghiera del Ramadan sono state pronunciate dal rappresentante del vescovo, don Giuliano Vallotto

gr aperto alle 8.30. Ciao Sandro

Gr flash ore 9.30

MONDO

Palestina - Circa dieci carri armati israeliani appoggiati da elicotteri sono entrati nella città di Gaza nelle prime ore di oggi, secondo quanto riferito da testimoni. Gli elicotteri hanno lanciato missili contro un edificio del governo palestinese uccidendo una guardia, Mustafah Sabah, di 35 anni. Secondo i militari israeliani, Sabah era coinvolto in tre attentati con bome contro carri armati israeliani a Gaza, nei quali sette soldati sono morti fra febbraio e settembre di quest'anno. Due le incursioni in due quartieri nel sud di Gaza city, secondo quanto riferito da fonti della sicurezza palestinesi. Una dozzina di blindati sono entrati per alcune centinaia di metri nel quartiere di El Zahara, mentre un'altra unità entrava nel quartiere di Sheikh Jahlin. Le forze israeliane si sono poi ritirate da El Zahara, per tornarvi però stamani. Militari israeliani hanno inoltre distrutto con l'esplosivo la casa di un attivista palestinese in una zona sotto il loro controllo, a sud di Gaza city, vicino alla colonia di Netzarim. Un portavoce militare israeliano ha confermato le incursioni, precisando che si tratta di rastrellamenti di carattere limitato, cui scopo è arrestare persone ricercate per coinvolgimento in attacchi anti-israelian

Argentina - Migliaia di persone hanno sfilato ieri per le strade di Buenos Aires, capitale dell’Argentina, in quella che è stata ribattezzata ‘Giornata mondiale contro la fame’. I manifestanti, detti anche ‘piqueteros’, si sono fermati lungo il tragitto in tutti i grandi supermercati chiedendo donazioni di cibo per i bambini in età scolare. Lo scopo, hanno spiegato gli organizzatori, era arrivare a raccogliere almeno 500mila chilogrammi di alimenti. La marcia, alla quale hanno preso parte, tra gli altri, movimenti organizzati di licenziati e disoccupati, si è svolta in modo sostanzialmente pacifico. Unico inconveniente: la paralisi del traffico cittadino, causata dalle migliaia di dimostranti che, dopo aver marciato per le vie della metropoli, hanno confluito intorno alle 16:00 locali nella storica e centrale Plaza de Mayo. Di recente l’organizzazione ‘Save the children’ ha denunciato che almeno 200mila bambini argentini rischiano di morire per fame o patologie connesse alla malnutrizione. Si tratta, ha precisato l’organismo, del 63 per cento dei nati nel corso dell’ultimo anno, figli di famiglie indigenti che riescono a stento a sbarcare il lunario. In totale sono 8,6 milioni i minori argentini attualmente costretti a vivere in povertà. (LM)

PAKISTAN - Una bomba e' esplosa oggi nel consolato di Macedonia a Karachi, la grande citta' portuale del sud del Pakistan, uccidendo almeno tre persone. Lo ha reso noto la polizia. Nessuno era presente nella villa di un piano al momento dell'esplosione. Una delle vittime, estratta dalle macerie dopo alcune ore, era una guardia, le altre due ancora non sono state identificate. Nessuno ha finora rivendicato l'attentato. Ripetuti attacchi contro stranieri e cristiani sono avvenuti quest'anno in Pakistan e sono stati attribuiti a gruppi integralisti islamici. Nel paese sono inoltre comuni violenze fra musulmani sunniti e sciiti.

ITALIA

MELFI (POTENZA) - I lavoratori della Fiat di Termini Imerese (Palermo) continuano il blocco dell'area industriale di Melfi e hanno impedito l'ingresso al primo turno allo stabilimento della Fiat e alle aziende dell'indotto. Ieri le Rsu dello stabilimento siciliano, la Fiom nazionale e del potentino e la Cgil della Basilicata avevano deciso di proseguire la protesta oggi a Roma, ma i lavoratori, dopo una serie di assemblee, questa notte hanno deciso di rimanere a Melfi. Oggi nello stabilimento lucano della Fiat e' in programma uno sciopero di otto ore proclamato da Fim, Uilm e Fismic contro il piano di ristrutturazione.(

Parma - Corteo notturno a Parma non autorizzato con 200 compagni, di diverse situazioni politiche della sinistra rivoluzionaria Parmense. Il corteo partito dopo l’assemblea al Ex Macello, Centro Sociale Occupato cittadino, ha percorso le vie del centro svegliano il sonno dei borghesi parmigiani, e infastidendo la polizia, con continui blocchi del traffico. Si sono effettuate più volte delle deviazioni improvvise creando scompiglio tra le forze dell’ordine. Si sono gridati slogan per la libertà dei compagni, per solidarizzare con la lotta degli operai fiat, contro le carceri, contro la polizia. E’ stata riempita la città di scritte per la liberazione dei compagni, per l’abolizione del 270/bis e del 41/bis. In settimana continueranno le mobilitazioni