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'''PROCESSO DIAZ-PASCOLI'''

Nuova udienza oggi per il processo Diaz-Pascoli . oggi due testimoni catalani raccontano il loro pestaggio. le difese continuano le manfrine che partono dal presupposto che i poliziotti non si processino come gli altri esseri umani. due pesi e due misure.
AUDIO

'''ROMA - EMERGENZA ABITATIVA'''

Oggi i movimenti di lotta per la casa hanno presidiato il consiglio regionale dove si doveva discutere l'emergenza abitativa.
Dopo ore e ore di picchetto i manifestaniti hanno ottenuto la discussione l'ordine del giorno ma hanno assistito all'ennesimo teatrino politico.
AUDIO

'''NO TAV'''

in preparazione corteo nazionale del 17 a Torino si terrà oggi mercoledì 14 un’assemblea cittadina NO TAV alle ore 21,30
PARTECIPERANNO I COMITATI POPOLARI NO TAV DELLA VAL DI SUSA E REALTA DI MOVIMENTO

Da Milano IL TRENO POPOLARE NO TAV PARTIRA' SABATO DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO ALLE ORE 12:15.
CONCENTRAMENTO ALLE 11:30 IN ATRIO BIGLIETTERIA CENTRALE.
Prime adesioni: Csa Vittoria, Conf.Cobas, R.A.S.H. Milano, Slai Cobas Milano, Sin Cobas Milano, Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Basta Guerra, Attac, Collettivo femminista autorganizzato "ERIKA", Assemblea degli studenti antifascisti comaschi.
Dalle altre città italiane la partenza dei treni non è stata ancora comunicata ufficialmente, ne daremo conto non appena avremo informazione.



'''NO WTO'''

Proteste inscenate da manifestanti sudcoreani, in maggioranza ostili alla liberalizzazione del mercato interno del riso, e scontri con la polizia hanno caratterizzato anche la seconda giornata della conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc/Wto), che terminerà domenica prossima a Hong Kong. Circa 2.000 manifestanti hanno tentato di rompere un cordone di poliziotti anti-sommossa per cercare di entrare nel centro congressi, ma sono stati fermati dagli agenti con gas urticanti e manganelli. In tutto, secondo fonti delle forze di sicurezza, sono arrivati a Hong Kong circa 10.000 dimostranti, di cui 2.000 sudcoreani, installandosi a Victoria Park, parco che periodicamente ospita manifestazioni di protesta. Sempre oggi l’attivista francese José Bové, l’economista indiana Vandana Shiva e altri esponenti di organizzazioni non governative (Ong) hanno consegnato al direttore dell’Omc, Pascal Lamy, una petizione firmata da oltre 750 gruppi di un centinaio di paesi in cui esprimono la loro opposizione alla controversia sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) inoltrata alla Wto da Usa, Argentina e Canada. Nel documento si ricorda il diritto dei paesi di proteggere i propri consumatori, il proprio territorio e l’ambiente da sementi e colture geneticamente modificate.

'''IRAQ'''

Giornata di vigilia elettorale in un Iraq blindato in attesa del voto di domani per le elezioni legislative. In un clima di violenza e intimidazioni – con l’assassinio ieri di un altro candidato e le minacce diffuse oggi via web dal terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi, che ha annunciato l'apertura di una massiccia offensiva per “perturbare le nozze ‘democratiche’ dell'empietà e della prostituzione” – 15 milioni di iracheni, su una popolazione di 27,5 milioni di persone, sono chiamati per tutta la giornata di domani alle urne. Tra lunedì e ieri già hanno depositato la loro scheda militari, malati ricoverati negli ospedali, detenuti e circa 1,5 milioni di residenti all’estero in 15 Paesi. Sono 275 i seggi in palio e ben 7.655 i candidati di 996 liste iscritti al voto in rappresentanza di 337 ‘entità’ politiche e 19 coalizioni; nella sola capitale Baghdad i candidati per 59 seggi in Parlamento sono 2.161; decine di migliaia, inoltre, i militari e i poliziotti dislocati sul territorio a difesa dei 33.000 seggi distribuiti nelle 18 province in cui è suddiviso il territorio iracheno. La Commissione elettorale indipendente irachena (Ieci) ha intanto diffuso i primi dati sull’affluenza alle urne nelle carceri: avrebbe votato l’87,6% degli 11.000 aventi diritto nei penitenziari di Abu Ghraib, Camp Bucca e Suse.

'''GAZA'''

Quattro palestinesi sono rimasti uccisi e quattro feriti quando un missile lanciato da un aereo israeliano ha raggiunto l’auto su cui viaggiavano; lo riferisce il quotidiano di Gerusalemme ‘Haaretz’, precisando che l’esercito israeliano ha confermato l’attacco. I militari hanno detto di aver mirato contro un’auto carica di esplosivi con a bordo uomini dei Comitati di resistenza popolare, un raggruppamento di militanti palestinesi. L’attacco è avvenuto nei pressi del varco di Karni, il principale valico di frontiera con Israele nel nord della striscia di Gaza. Le fonti militari israeliane affermano di non sapere dove fosse diretta l’auto. Nei giorni scorsi il governo di Ariel Sharon aveva deciso di riprendere gli “omicidi mirati” contro sospetti estremisti palestinesi dopo l’attentato suicida del 5 dicembre scorso a Natanya, in cui sono morti 5 israeliani e decine sono rimasti feriti.

-Il sindaco di Betlemme Victor Batarsheh ha lanciato oggi un appello alla comunità internazionale perché aiuti la città santa, minacciata di ''strangolamento'' dalla costruzione della cosiddetta "barriera di sicurezza" israeliana che la separa da Gerusalemme.
Da poche settimane l'esercito israeliano ha ultimato la costruzione del tratto di muro (alto fino a otto metri) a nord di Betlemme. ''Per secoli le città sante di Betlemme e di Gerusalemme hanno vissuto in un rapporto intimo: innumerevoli pellegrini hanno percorso i dieci chilometri che le separano'', ha detto Batarsheh nella tradizionale conferenza stampa di Natale. ''Ma ora il muro di segregazione si snoda attraverso le terre palestinesi a Gerusalemme Est, divide le due città'' e Betlemme ''vive in apartheid e strangolamento''.

A causa della situazione sempre più drammatica nei territori occupati, il Forum Palestina rivolge un invito pressante a preparare con cura a livello locale la manifestazione nazionale che si terrà il 18 febbraio, discutendo nelle prossime settimane con tutte le realtà e sollecitando la ripresa di attenzione e confronto sulla questione palestinese in continuità con le mobilitazioni e gli obiettivi di questi ultimi anni. Per domenica 15 gennaio una nuova riunione nazionale si terrà a Firenze (il luogo verrà comunicato al più presto).

'''COLOMBIA'''

Il presidente colombiano Alvaro Uribe ha annunciato di aver accettato la proposta presentata dalla commissione internazionale integrata da Francia, Spagna e Svizzera affinché il governo da lui presieduto e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) si incontrino per negoziare un accordo umanitario per la liberazione degli ostaggi sequestrati dai guerriglieri negli ultimi anni. A questo proposito, per favorire un primo abboccamento e in ottemperanza a quanto richiesto dalla commissione, Uribe ha deciso di demilitarizzare una zona di 180 chilometri quadrati nel villaggio di El Retiro, località a sud-ovest della capitale nel dipartimento di Valle del Cauca, dove potrebbe svolgersi l'incontro. "Il governo colombiano accetta la proposta della commissione internazionale" ha dichiarato Uribe nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Casa de Nariño, la sede del governo. I colloqui dovrebbero portare, secondo quanto auspicato da Francia, Spagna e Svizzera, alla liberazione di una sessantina di ostaggi (tra cui politici colombiani, militari e turisti stranieri).

'''AUSTRALIA'''
Un massiccio dispiegamento di polizia, con posti di blocco sulle strade di Sydney, ha impedito il ripetersi degli scontri razziali.Gli scontri hanno preso il via domenica. Sui due fronti opposti, i surfisti e i bagnanti decisi a difendere il loro 'territorio' e gruppi di giovani di origine mediorientale che ogni weekend vi convergono dai sobborghi. Oltre 450 agenti erano in pattuglia la scorsa notte nel lungomare e 5 persone sono state arrestate, ma non vi sono stati incidenti gravi.

'''BAMBINI'''

alcune delle cifre che riguardano la situazione dell'infanzia nel mondo secondo il rapporto annuale dell'Unicef, presentato oggi


Rapporto Unicef 2005, il mondo per i bambini è un inferno
14 dicembre 2005
Di seguito alcune delle cifre che riguardano la situazione dell'infanzia nel mondo secondo il rapporto annuale dell'Unicef, presentato oggi.
Questi i principali indicatori: BAMBINI SENZA IDENTITA'. Il 55 per cento dei nati nei paesi "in via di sviluppo" (esclusa la Cina), circa 50 milioni di bambini, non è registrato alla nascita e non sono, quindi, riconosciuti come cittadini. A questi bambini non è quindi garantito nulla: né l'istruzione, né un'assistenza sanitaria, né un futuro.
BAMBINI PRIVI DELLE CURE DEI GENITORI. Milioni di orfani e di bambini di strada crescono senza l'affetto di una casa. Un milione di bambini vive in stato di detenzione. Molti di loro sono vittime di violenze, trascuratezza e traumi. Sono 15 milioni i bambini già resi orfani dall'Aids. BAMBINI SFRUTTATI ED ABUSATI. 8,4 milioni di bambini sono sfruttati nel lavoro. Quasi 2 milioni sono sfruttati dall' industria del sesso. Un numero incalcolabile di bambini presta servizio come domestici presso privati. Molti non frequentano la scuola, sono sottoalimentati o sovraccarichi di lavoro. Per ogni 100 bambini maschi che non frequentano la scuola sono 117 le bambine a cui è negato questo diritto.
BAMBINI DISABILI. Nei Pvs ogni anno tra i 250 mila e i 500 mila bambini continuano a diventare ciechi a causa della carenza di vitamina A, una sindrome facilmente prevenibile con gli integratori orali, che costano pochi centesimi.
BAMBINI CHE VIVONO IN POVERTA'. Sono quelli più esposti a rischi di morte (probabilità doppia rispetto ai paesi ricchi entro i cinque anni) e malattie. Nei paesi meno sviluppati: un bambino su sei muore prima dei cinque anni e uno su dieci prima di un anno; una bambina su due non frequenta la scuola elementare; uno su tre sotto i cinque anni (42 milioni) è sottopeso; un neonato su quattro non è vaccinato contro il morbillo, malattia che ogni anno uccide 500 mila bambini. Ogni minuto, un bambino con meno di 15 anni muore di Aids; uno su otto dei nuovi casi di infezione riguarda un minorenne.

Line 30: Line 91:
=== Gr 13:00 ===

'''In primo Piano'''

'''NOTIZIE BREVI'''
=== Gr 13,00
Line 38: Line 95:

WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti.
Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere»,
Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

IRAQ

Un camion contenente migliaia di schede falsificate per il voto parlamentare di domani in Iraq e' stato sequestrato alla frontiera con l'Iran da agenti della polizia di frontiera. Secondo quanto riferito da un funzionario del ministero degli Interni di Baghdad, il camion e' stato intercettato ieri sera nella citta' di Badra, subito dopo aver varcato il posto di confine di Munthirya: al suo interno alcune migliaia di schede gia' con l'indicazione di voto.


Iraq: alla vigilia del voto

Sono state già categoricamente smentite dal comandante del corpo delle guardie di frontiera irachene Ahmed al Khafaji le notizie circolate sul rinvenimento di un'autocisterna proveniente dall'Iran carica di centinaia di migliaia di schede in bianco per le elezioni di domani, che sarebbe stata bloccata nella provincia di Diyala.

"Si tratta di una menzogna. Ho contattato tutti i valichi di confine e nessun incidente del genere è stato segnalato", ha affermato al Khafaji, citato dalla Reuters. Domani si vota in tutto l'Iraq. Il presidente della Commissione elettorale Hussein al Hindawi ha dichiarato che la partecipazione alla consultazione potrebbe toccare il settanta per cento.

PALESTINA

Secondo il giornale israeliano Yediot Ahronot, il ministro della Difesa Shaul Mofaz ha approvato il progetto di costruzione di 290 unità abitative nelle colonie israeliane illegali della Cisgiordania occupata. Mofaz ha dato via libera a edificare a Maale Adumim, Ariel e nell'insedimento di Bracha.

In Israele hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.

A causa della situazione sempre più drammatica nei territori occupati, il Forum Palestina rivolge un invito pressante a preparare con cura a livello locale la manifestazione nazionale che si terrà il 18 febbraio, discutendo nelle prossime settimane con tutte le realtà e sollecitando la ripresa di attenzione e confronto sulla questione palestinese in continuità con le mobilitazioni e gli obiettivi di questi ultimi anni. Per domenica 15 gennaio una nuova riunione nazionale si terrà a Firenze (il luogo verrà comunicato al più presto).



ONU
Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

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NO TAV

in preparazione corteo nazionale del 17 a Torino si terrà oggi mercoledì 14 un’assemblea cittadina NO TAV alle ore 21,30
PARTECIPERANNO I COMITATI POPOLARI NO TAV DELLA VAL DI SUSA E REALTA DI MOVIMENTO

Da Milano IL TRENO POPOLARE NO TAV PARTIRA' SABATO DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO ALLE ORE 12:15.
CONCENTRAMENTO ALLE 11:30 IN ATRIO BIGLIETTERIA CENTRALE.
Prime adesioni: Csa Vittoria, Conf.Cobas, R.A.S.H. Milano, Slai Cobas Milano, Sin Cobas Milano, Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Basta Guerra, Attac, Collettivo femminista autorganizzato "ERIKA", Assemblea degli studenti antifascisti comaschi.
Dalle altre città italiane la partenza dei treni non è stata ancora comunicata ufficialmente, ne daremo conto non appena avremo informazione.

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ONU

Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti.
Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere»,
Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

PALESTINA - ISRAELE

Hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.


Line 49: Line 183:
NO TAV
Il Movimento NoTav nel suo comunicato stampa di ieri: Convoca la manifestazione no tav del 17 dicembre L’assemblea del popolo no tav riunitasi a Bussoleno il 12 dicembre 2005 alle ore 18 all’unanimità ha indetto una giornata di lotta che comincerà alle ore 14 con il concentramento alla stazione di porta susa da cui partirà alle ore 15 il corteo in direzione del parco della Pellerina, dove è previsto uno happening no tav con diverse figure dello spettacolo. Determinati e pacifici porteremo a Torino le ragioni del no tav. Il movimento no tav

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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

PROCESSO DIAZ-PASCOLI

Nuova udienza oggi per il processo Diaz-Pascoli . oggi due testimoni catalani raccontano il loro pestaggio. le difese continuano le manfrine che partono dal presupposto che i poliziotti non si processino come gli altri esseri umani. due pesi e due misure. AUDIO

ROMA - EMERGENZA ABITATIVA

Oggi i movimenti di lotta per la casa hanno presidiato il consiglio regionale dove si doveva discutere l'emergenza abitativa. Dopo ore e ore di picchetto i manifestaniti hanno ottenuto la discussione l'ordine del giorno ma hanno assistito all'ennesimo teatrino politico. AUDIO

NO TAV

in preparazione corteo nazionale del 17 a Torino si terrà oggi mercoledì 14 un’assemblea cittadina NO TAV alle ore 21,30 PARTECIPERANNO I COMITATI POPOLARI NO TAV DELLA VAL DI SUSA E REALTA DI MOVIMENTO

Da Milano IL TRENO POPOLARE NO TAV PARTIRA' SABATO DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO ALLE ORE 12:15. CONCENTRAMENTO ALLE 11:30 IN ATRIO BIGLIETTERIA CENTRALE. Prime adesioni: Csa Vittoria, Conf.Cobas, R.A.S.H. Milano, Slai Cobas Milano, Sin Cobas Milano, Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Basta Guerra, Attac, Collettivo femminista autorganizzato "ERIKA", Assemblea degli studenti antifascisti comaschi. Dalle altre città italiane la partenza dei treni non è stata ancora comunicata ufficialmente, ne daremo conto non appena avremo informazione.

NO WTO

Proteste inscenate da manifestanti sudcoreani, in maggioranza ostili alla liberalizzazione del mercato interno del riso, e scontri con la polizia hanno caratterizzato anche la seconda giornata della conferenza ministeriale dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc/Wto), che terminerà domenica prossima a Hong Kong. Circa 2.000 manifestanti hanno tentato di rompere un cordone di poliziotti anti-sommossa per cercare di entrare nel centro congressi, ma sono stati fermati dagli agenti con gas urticanti e manganelli. In tutto, secondo fonti delle forze di sicurezza, sono arrivati a Hong Kong circa 10.000 dimostranti, di cui 2.000 sudcoreani, installandosi a Victoria Park, parco che periodicamente ospita manifestazioni di protesta. Sempre oggi l’attivista francese José Bové, l’economista indiana Vandana Shiva e altri esponenti di organizzazioni non governative (Ong) hanno consegnato al direttore dell’Omc, Pascal Lamy, una petizione firmata da oltre 750 gruppi di un centinaio di paesi in cui esprimono la loro opposizione alla controversia sugli organismi geneticamente modificati (Ogm) inoltrata alla Wto da Usa, Argentina e Canada. Nel documento si ricorda il diritto dei paesi di proteggere i propri consumatori, il proprio territorio e l’ambiente da sementi e colture geneticamente modificate.

IRAQ

Giornata di vigilia elettorale in un Iraq blindato in attesa del voto di domani per le elezioni legislative. In un clima di violenza e intimidazioni – con l’assassinio ieri di un altro candidato e le minacce diffuse oggi via web dal terrorista giordano Abu Musab al Zarqawi, che ha annunciato l'apertura di una massiccia offensiva per “perturbare le nozze ‘democratiche’ dell'empietà e della prostituzione” – 15 milioni di iracheni, su una popolazione di 27,5 milioni di persone, sono chiamati per tutta la giornata di domani alle urne. Tra lunedì e ieri già hanno depositato la loro scheda militari, malati ricoverati negli ospedali, detenuti e circa 1,5 milioni di residenti all’estero in 15 Paesi. Sono 275 i seggi in palio e ben 7.655 i candidati di 996 liste iscritti al voto in rappresentanza di 337 ‘entità’ politiche e 19 coalizioni; nella sola capitale Baghdad i candidati per 59 seggi in Parlamento sono 2.161; decine di migliaia, inoltre, i militari e i poliziotti dislocati sul territorio a difesa dei 33.000 seggi distribuiti nelle 18 province in cui è suddiviso il territorio iracheno. La Commissione elettorale indipendente irachena (Ieci) ha intanto diffuso i primi dati sull’affluenza alle urne nelle carceri: avrebbe votato l’87,6% degli 11.000 aventi diritto nei penitenziari di Abu Ghraib, Camp Bucca e Suse.

GAZA

Quattro palestinesi sono rimasti uccisi e quattro feriti quando un missile lanciato da un aereo israeliano ha raggiunto l’auto su cui viaggiavano; lo riferisce il quotidiano di Gerusalemme ‘Haaretz’, precisando che l’esercito israeliano ha confermato l’attacco. I militari hanno detto di aver mirato contro un’auto carica di esplosivi con a bordo uomini dei Comitati di resistenza popolare, un raggruppamento di militanti palestinesi. L’attacco è avvenuto nei pressi del varco di Karni, il principale valico di frontiera con Israele nel nord della striscia di Gaza. Le fonti militari israeliane affermano di non sapere dove fosse diretta l’auto. Nei giorni scorsi il governo di Ariel Sharon aveva deciso di riprendere gli “omicidi mirati” contro sospetti estremisti palestinesi dopo l’attentato suicida del 5 dicembre scorso a Natanya, in cui sono morti 5 israeliani e decine sono rimasti feriti.

-Il sindaco di Betlemme Victor Batarsheh ha lanciato oggi un appello alla comunità internazionale perché aiuti la città santa, minacciata di strangolamento dalla costruzione della cosiddetta "barriera di sicurezza" israeliana che la separa da Gerusalemme. Da poche settimane l'esercito israeliano ha ultimato la costruzione del tratto di muro (alto fino a otto metri) a nord di Betlemme. Per secoli le città sante di Betlemme e di Gerusalemme hanno vissuto in un rapporto intimo: innumerevoli pellegrini hanno percorso i dieci chilometri che le separano, ha detto Batarsheh nella tradizionale conferenza stampa di Natale. Ma ora il muro di segregazione si snoda attraverso le terre palestinesi a Gerusalemme Est, divide le due città e Betlemme vive in apartheid e strangolamento.

A causa della situazione sempre più drammatica nei territori occupati, il Forum Palestina rivolge un invito pressante a preparare con cura a livello locale la manifestazione nazionale che si terrà il 18 febbraio, discutendo nelle prossime settimane con tutte le realtà e sollecitando la ripresa di attenzione e confronto sulla questione palestinese in continuità con le mobilitazioni e gli obiettivi di questi ultimi anni. Per domenica 15 gennaio una nuova riunione nazionale si terrà a Firenze (il luogo verrà comunicato al più presto).

COLOMBIA

Il presidente colombiano Alvaro Uribe ha annunciato di aver accettato la proposta presentata dalla commissione internazionale integrata da Francia, Spagna e Svizzera affinché il governo da lui presieduto e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) si incontrino per negoziare un accordo umanitario per la liberazione degli ostaggi sequestrati dai guerriglieri negli ultimi anni. A questo proposito, per favorire un primo abboccamento e in ottemperanza a quanto richiesto dalla commissione, Uribe ha deciso di demilitarizzare una zona di 180 chilometri quadrati nel villaggio di El Retiro, località a sud-ovest della capitale nel dipartimento di Valle del Cauca, dove potrebbe svolgersi l'incontro. "Il governo colombiano accetta la proposta della commissione internazionale" ha dichiarato Uribe nel corso di una conferenza stampa svoltasi nella Casa de Nariño, la sede del governo. I colloqui dovrebbero portare, secondo quanto auspicato da Francia, Spagna e Svizzera, alla liberazione di una sessantina di ostaggi (tra cui politici colombiani, militari e turisti stranieri).

AUSTRALIA Un massiccio dispiegamento di polizia, con posti di blocco sulle strade di Sydney, ha impedito il ripetersi degli scontri razziali.Gli scontri hanno preso il via domenica. Sui due fronti opposti, i surfisti e i bagnanti decisi a difendere il loro 'territorio' e gruppi di giovani di origine mediorientale che ogni weekend vi convergono dai sobborghi. Oltre 450 agenti erano in pattuglia la scorsa notte nel lungomare e 5 persone sono state arrestate, ma non vi sono stati incidenti gravi.

BAMBINI

alcune delle cifre che riguardano la situazione dell'infanzia nel mondo secondo il rapporto annuale dell'Unicef, presentato oggi

Rapporto Unicef 2005, il mondo per i bambini è un inferno 14 dicembre 2005 Di seguito alcune delle cifre che riguardano la situazione dell'infanzia nel mondo secondo il rapporto annuale dell'Unicef, presentato oggi. Questi i principali indicatori: BAMBINI SENZA IDENTITA'. Il 55 per cento dei nati nei paesi "in via di sviluppo" (esclusa la Cina), circa 50 milioni di bambini, non è registrato alla nascita e non sono, quindi, riconosciuti come cittadini. A questi bambini non è quindi garantito nulla: né l'istruzione, né un'assistenza sanitaria, né un futuro. BAMBINI PRIVI DELLE CURE DEI GENITORI. Milioni di orfani e di bambini di strada crescono senza l'affetto di una casa. Un milione di bambini vive in stato di detenzione. Molti di loro sono vittime di violenze, trascuratezza e traumi. Sono 15 milioni i bambini già resi orfani dall'Aids. BAMBINI SFRUTTATI ED ABUSATI. 8,4 milioni di bambini sono sfruttati nel lavoro. Quasi 2 milioni sono sfruttati dall' industria del sesso. Un numero incalcolabile di bambini presta servizio come domestici presso privati. Molti non frequentano la scuola, sono sottoalimentati o sovraccarichi di lavoro. Per ogni 100 bambini maschi che non frequentano la scuola sono 117 le bambine a cui è negato questo diritto. BAMBINI DISABILI. Nei Pvs ogni anno tra i 250 mila e i 500 mila bambini continuano a diventare ciechi a causa della carenza di vitamina A, una sindrome facilmente prevenibile con gli integratori orali, che costano pochi centesimi. BAMBINI CHE VIVONO IN POVERTA'. Sono quelli più esposti a rischi di morte (probabilità doppia rispetto ai paesi ricchi entro i cinque anni) e malattie. Nei paesi meno sviluppati: un bambino su sei muore prima dei cinque anni e uno su dieci prima di un anno; una bambina su due non frequenta la scuola elementare; uno su tre sotto i cinque anni (42 milioni) è sottopeso; un neonato su quattro non è vaccinato contro il morbillo, malattia che ogni anno uccide 500 mila bambini. Ogni minuto, un bambino con meno di 15 anni muore di Aids; uno su otto dei nuovi casi di infezione riguarda un minorenne.

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ESTERI

WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti. Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere», Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

IRAQ

Un camion contenente migliaia di schede falsificate per il voto parlamentare di domani in Iraq e' stato sequestrato alla frontiera con l'Iran da agenti della polizia di frontiera. Secondo quanto riferito da un funzionario del ministero degli Interni di Baghdad, il camion e' stato intercettato ieri sera nella citta' di Badra, subito dopo aver varcato il posto di confine di Munthirya: al suo interno alcune migliaia di schede gia' con l'indicazione di voto.

Iraq: alla vigilia del voto

Sono state già categoricamente smentite dal comandante del corpo delle guardie di frontiera irachene Ahmed al Khafaji le notizie circolate sul rinvenimento di un'autocisterna proveniente dall'Iran carica di centinaia di migliaia di schede in bianco per le elezioni di domani, che sarebbe stata bloccata nella provincia di Diyala.

"Si tratta di una menzogna. Ho contattato tutti i valichi di confine e nessun incidente del genere è stato segnalato", ha affermato al Khafaji, citato dalla Reuters. Domani si vota in tutto l'Iraq. Il presidente della Commissione elettorale Hussein al Hindawi ha dichiarato che la partecipazione alla consultazione potrebbe toccare il settanta per cento.

PALESTINA

Secondo il giornale israeliano Yediot Ahronot, il ministro della Difesa Shaul Mofaz ha approvato il progetto di costruzione di 290 unità abitative nelle colonie israeliane illegali della Cisgiordania occupata. Mofaz ha dato via libera a edificare a Maale Adumim, Ariel e nell'insedimento di Bracha.

In Israele hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.

A causa della situazione sempre più drammatica nei territori occupati, il Forum Palestina rivolge un invito pressante a preparare con cura a livello locale la manifestazione nazionale che si terrà il 18 febbraio, discutendo nelle prossime settimane con tutte le realtà e sollecitando la ripresa di attenzione e confronto sulla questione palestinese in continuità con le mobilitazioni e gli obiettivi di questi ultimi anni. Per domenica 15 gennaio una nuova riunione nazionale si terrà a Firenze (il luogo verrà comunicato al più presto).

ONU Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

ITALIA

NO TAV

in preparazione corteo nazionale del 17 a Torino si terrà oggi mercoledì 14 un’assemblea cittadina NO TAV alle ore 21,30 PARTECIPERANNO I COMITATI POPOLARI NO TAV DELLA VAL DI SUSA E REALTA DI MOVIMENTO

Da Milano IL TRENO POPOLARE NO TAV PARTIRA' SABATO DALLA STAZIONE CENTRALE DI MILANO ALLE ORE 12:15. CONCENTRAMENTO ALLE 11:30 IN ATRIO BIGLIETTERIA CENTRALE. Prime adesioni: Csa Vittoria, Conf.Cobas, R.A.S.H. Milano, Slai Cobas Milano, Sin Cobas Milano, Rifondazione Comunista Milano, Gruppo Basta Guerra, Attac, Collettivo femminista autorganizzato "ERIKA", Assemblea degli studenti antifascisti comaschi. Dalle altre città italiane la partenza dei treni non è stata ancora comunicata ufficialmente, ne daremo conto non appena avremo informazione.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ONU

Il responsabile delle operazioni umanitarie delle Nazioni Unite, Jan Egeland, ha annunciato lo stanziamento di 1 miliardo di dollari in aiuti che l’Onu ha deciso di destinare all’ex-Zaire.

SUDAN

Inizierà sabato prossimo il rimpatrio del primo gruppo di profughi originari del sud Sudan: lo ha annunciato l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Acnur), spiegando che circa 150 persone si muoveranno dal campo di Kakuma, nel Kenya nordoccidentale, per tornare a casa.

WTO

Manifestazioni nelle strade e contestazioni in sala, si è aperta ieri la sesta conferenza ministeriale della Wto, in programma fino al 18 ad Hong Kong. Polizia in assetto antisommossa, cordoli e posti di blocco dappertutto attorno al centro congressi non hanno fermato infatti le migliaia di manifestanti - 20.000 secondo gli organizzatori, 3.000 secondo le autorità locali - che hanno anche tentato un'azione diversiva con un tuffo nelle acque della baia per distrarre gli agenti e forzare il blocco: respinti con gas urticanti, sono stati fermati a circa mezzo chilometro dalla sede dei negoziati. Negli scontri diversi manifestanti sono rimasti feriti. Più facile la contestazione in sala, dove sono stati alzati striscioni e cartelli e urlati slogan come «dovete stare dalla parte dei popoli, fermate questi negoziati iniqui», che hanno non poco irritato il nuovo direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, Pascal Lamy. che ha ribattuto: «Questa è un'organizzazione democratica, dove tutti possono parlare e tutti possono decidere», Secondo i contestatori, si legge nel loro Manifesto per un commercio più equo, giusto e sostenibile, la seduta del Wto che si è aperto a Hong Kong sarà un vero e proprio spartiacque, tra un modello di globalizzazione che sancisce il definitivo predominio delle questioni economiche e commerciali sui diritti dei popoli e sull'ambiente e un'inversione di rotta per riportare i diritti umani, sociali, dei lavoratori e l'ambiente al centro delle priorità dell'agenda internazionale.

Gli Stati Uniti hanno chiesto di riunirsi di nuovo all'inizio del 2006 per una nuova conferenza al fine di uscire dall'attuale stallo sull'agricoltura nei negoziati sulla liberalizzazione degli scambi.

L'UE propone una riduzione del 46% dei suoi diritti doganali sui prodotti agricoli, ma non ha ricevuto l'equivalente da parte degli altri membri del Wto, ha dichiarato Mandelson commissario per l'agricoltura UE

PALESTINA - ISRAELE

Hanno provocato una tempesta politica le dichiarazioni di un collaboratore di Ariel Sharon, secondo le quali il primo ministro e' pronto a concessioni territoriali a Gerusalemme e in Cisgiordania. Sharon ha smentito tutto con un deciso comunicato diffuso nella notte, ma i suoi ex compagni del Likud lo hanno duramente attaccato accusandolo di essere diventato ormai di sinistra con il suo nuovo partito Kadima.

ITALIA

NO TAV Il Movimento NoTav nel suo comunicato stampa di ieri: Convoca la manifestazione no tav del 17 dicembre L’assemblea del popolo no tav riunitasi a Bussoleno il 12 dicembre 2005 alle ore 18 all’unanimità ha indetto una giornata di lotta che comincerà alle ore 14 con il concentramento alla stazione di porta susa da cui partirà alle ore 15 il corteo in direzione del parco della Pellerina, dove è previsto uno happening no tav con diverse figure dello spettacolo. Determinati e pacifici porteremo a Torino le ragioni del no tav. Il movimento no tav


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror051214 (last edited 2008-06-26 09:55:30 by anonymous)