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apre dani buona befana a tutt*

GR ORE 19.30

Sommario

ESTERI

Palestina

La Gran Bretagna si avvia a cancellare la conferenza sulla riforma palestinese originariamente convocata a Londra per la settimana prossima, dopo che Israele ha deciso di impedire il viaggio della delegazione dell'Autorita' Palestinese in seguito all'attentato di Tel Aviv. Il ministro britannico degli Esteri Jack Straw ha inutilmente cercato di convincere il suo omologo Benyamin Netanyahu a revocare la misura. Un portavoce del premier Tony Blair ha affermato che a questo punto l'utilita' della conferenza viene messa in dubbio, esprimendo tuttavia la speranza che Israele cambi idea. Fonti del ministero israeliano degli Esteri, citate in Israele nel primo pomeriggio, esprimevano il timore di tensioni diplomatiche con la Gran Bretagna. Secondo l'agenzia stampa israeliana Itim, quando Straw ha chiamato Netanyahu per chiedergli di riconsiderare la sua decisione, questi ha risposto che la Gran Bretagna voleva permettere a terroristi di partecipare alla conferenza, invece di combattere il terrorismo. Straw ha ribattuto che Israele poneva restrizioni ai palestinesi interessati alle riforme. Il divieto di viaggio a Londra della delegazione palestinese dai Territori, e' una delle misure decise la notte scorsa dal governo israeliano come risposta al duplice attentato suicida di ieri a Tel Aviv, che ha causato 22 vittime. La conferenza cui dovrebbero partecipare delegati di Usa, Onu, Russia e di alcuni Paesi arabi e' stata organizzata per discutere il rafforzamento della struttura civile dell'Autorita' Palestinese. Non sembra frattanto sopirsi la polemica per l'invito fatto da Blair al candidato laburista alle prossime elezioni politiche in Israele, il sindaco di Haifa Amram Mizna, che Downing Street difende come normale rapporto tra politici appartenenti alla stessa area ma che il governo israeliano vede invece come una interferenza nella campagna elettorale ed un tentativo per aiutare i laburisti locali. I rapporti non facili tra i due paesi in queste settimane sono dovuti anche alla mancata consegna di materiale militare che Israele sostiene essere essenziale per la sua difesa in caso di guerra con l'Iraq e che il governo britannico teme che invece possa essere utilizzato contro i palestinesi. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso anche di impedire ai delegati del Consiglio centrale dell'Olp di partecipare alla sessione di giovedi a Ramallah per l'esame e l'adozione della nuova costituzione palestinese. Sono state infine chiuse tre accademie islamiche nei Territori. Durante i rastrellamenti, i soldati hanno bloccato a Halhul, vicino Hebron, due attivisti della Jihad Islamica sospettati di essere implicati nell'operazione terrorista che in dicembre si concluse con la morte di due kamikaze palestinesi e di quattro israeliani nel kibbutz di Odiel. Un altro esponente di spicco della Jihad, Yusuf Fuka, e' stato catturato dai militari camuffati da palestinesi a Ramallah. Inoltre a Nablus, i para' israeliani hanno preso Hazam Awad, un dirigente della milizia Tanzim sospettato dalle autorita' ebraiche di essere un mandante degli attentati suicidi in Israele. Un arabo israeliano e' rimasto ucciso oggi dal fuoco di una pattuglia militare israeliana che perlustrava una zona vicina al confine con l'Egitto, presso il Kibbutz (azienda agricola) di Kerem Shalom, ai margini della striscia di Gaza. Lo riferisce Ynet, il sito online di yediot Ahronot. Secondo la prima ricostruzione, i militari hanno notato due automobili sospette che cercavano di varcare il confine. Le ingiunzioni dei militari - che volevano bloccare i veicoli - sono rimaste inascoltate, secondo Ynet. Di conseguenza i militari hanno aperto il fuoco che ha provocato la morte dell'uomo

Iraq

La Casa Bianca ha oggi respinto l'accusa mossa da Saddam Hussein agli ispettori dell'Onu d'essere delle spie. Il portavoce del presidente George W. Bush ha definito le dichiarazioni malaugurate: gli ispettori, ha ricordato, sono in Iraq per una missione internazionale delle Nazioni Unite e devono continuare il loro lavoro. Nel suo discorso, nel Giorno delle Forze Armate irachene, Saddam ha accusato gli ispettori d'avere obiettivi nascosti e gli Stati Uniti di cercare di spingere gli esperti dell'Onu ad andare oltre il mandato del Consiglio di Sicurezza, interrogando gli scienziati iracheni. Il 'Washington Post' ha scritto che il Pentagono sta preparando un'invasione dell'Iraq con una grande forza terrestre che impegnerebbe fino a sei divisioni, di cui quattro corazzate. Queste ultime, di cui due sono attualmente di stanza in Germania, sarebbero impiegate per sferrare il primo colpo, cui seguirebbero una divisione di 'marine' e un'altra aerotrasportata. L'invasione via terra vedrebbe schierati almeno centomila uomini: secondo il Pentagono sono sufficienti a sconfiggere rapidamente l'esercito iracheno che, pur vantando trecentomila uomini, sconta una enorme inferiorita' di equipaggiamento e di tecnologia. I comandanti delle sei divisioni individuate parteciperanno alla fine del mese a una simulazione al computer di un attacco sull'Iraq Per quanto riguarda l'amministratore civile del paese, l'amministrazione Bush ha recepito, sin dalle prime discussioni sul possibile dopo Saddam, il fastidio degli alleati arabi all'idea di un Cesare americano in Iraq. Quindi si sta discutendo l'ipotesi di un comando misto con un comandante militare responsabile della sicurezza ed un amministrazione civile - con pari autorita', almeno sulla carta - per la gestione amministrativa e la ricostruzione economica. Ancora pero' non e' stato deciso se si trattera' di un funzionario americano oppure se l'Onu prendera' la guida dell'operazione. Non ci sono dubbi, comunque, sul fatto che nei primi caotici mesi il comandante militare avra' il completo controllo. Il passaggio delle consegne all'amministratore civile avverra' di pari passo al processo di de-bathizzazione, come viene definito, dal nome del partito governativo Bath, il processo di democratizzazione, delle istituzioni iracheni, ritenuto simile, per complessita', a quello di denazificazione della Germania dopo la Seconda Guerra Mondiale. Ma la questione piu' delicata e' forse quella della gestione e dello sfruttamento delle riserve petrolifere, le seconde maggiori del mondo dopo quelle dell'Arabia Saudita, per garantire un flusso di fondi da destinare alla ricostruzione. E, soprattutto, evitare le accuse che sia stato il controllo del petrolio iracheno, e non degli arsenali di armi di distruzione di massa, il motore primo del conflitto. I funzionari dell'amministrazione sono sempre stati molto attenti a parlare del petrolio iracheno come di una proprieta' del popolo iracheno. Ma la Casa Bianca deve fare i conti con la paura che Saddam, di fronte all'imminente sconfitta, possa decidere di distruggere i pozzi, facendo poi apparire la distruzione come opera dei bombardamenti americani. Lo scorso 29 dicembre lo stesso segretario di Stato, Colin Powell, ha fatto riferimento all'esistenza di un piano per prevenire questo scenario. Se le forze della coalizione dovessero andare nei campi petroliferi, lo farebbero per proteggerli e assicurare che vengano usati in favore del popolo iracheno. E che non siano distrutti o danneggiati da un regime sul punto di cadere. Rimane aperto il problema di chi dovra' rappresentare l'Iraq occupato nelle riunioni dell'Opec. Con l'amministrazione Bush che gia' prevede che i paesi arabi confinanti possano accusare l'Iraq occupato di superare le quote previste dall'organizzazione dei paesi produttori di petrolio. Un funzionario ha dichiarato che Washington si aspetta in pieno questo tipo di accuse e sta approntando strategie, che non vengono pero' specificate, per contrastarle

Spagna

Propsegue la stretta repressiva del governo spagnolo verso ttutte le forme di opposizione Il primo ministro spagnolo Jose' Maria Aznar ha annunciato l'inizio di un'offensiva contro il terrorismo e la delinquenza che si fara' al 100% e senza fare passi indietro, anche senza l'appoggio di tutte le forze politiche. Il premier ha spiegato che, nel corso del prossimo consiglio dei ministri, sara' presentata la riforma della legge sul procedimento penale. In un secondo momento, saranno poi presentati nuovi disegni di legge gia' annunciati in Parlamento, come la riforma del codice penale. A chi gli ha chiesto se le nuove misure saranno adottate anche senza il consenso dell'opposizione, Aznar ha risposto con un si' categorico. Tra le misure previste, l'inasprimento delle norme sulla custodia cautelare in carcere. - La sezione speciale del Tribunale supremo spagnolo che si occupa della messa al bando del partito basco Batasuna inziera' mercoledi' ad ascoltare i testimoni convocati dalle parti. La messa al bando dell'organizzazione e' stata chiesta, sulla base della Ley de partidos, nell'agosto scorso dal Parlamento spagnolo e dalla procura generale del Paese. Sempre in agosto, il giudice dell'Audiencia nacional Baltasar Garzon aveva ordinato la sospensione di tutte le attivita' del partito per tre anni, una misura cautelare in attesa che si concluda il procedimento. Tra i primi testimoni, chiamati a comparire mercoledi' prossimo, ci sono diversi agenti della Ertzaintza, la polizia regionale basca. La loro testimonianza e' stata chiesta sia dalla procura che da Batasuna.

Bolivia

Brasile

ITALIA

Napoli

I funerali di Salvatore D. M., il 13enne ucciso a Napoli sabato sera da un poliziotto durante un tentativo di rapina, si svolgeranno domani mattina, alle 11, nella Parrocchia di Maria SS. Assunta, nel quartiere di Miano, alla periferia della citta'. L'autopsia, intanto, comincera' tra breve dal momento che e' si e' concluso l'atto di conferimento degli incarichi ai periti da parte del pm e delle altre parti. Qui le istituzioni sono assenti, stiamo peggio che nella Casbah, non voglio aggiungere altro. Questo il commento polemico, all'Adnkronos, di Padre Antonio Cecere, Parroco di Scampia, il quartiere dove sabato sera si e' verificata la tragedia di Salvatore, il tredicenne ucciso da un poliziotto durante un tentativo di rapina. Noi siamo impegnati sul territorio e facciamo il possibile - ha detto ancora il sacerdote- ma i mezzi a nostra disposizione sono pochi. Stato, Regione e Comune non esistono, non mi va di dire altro.

Si terra' domani al tribunale dei minori l'udienza di convalida dell'arresto di Thomas, il 17enne ferito durante il tragico tentativo di rapina avvenuto sabato sera alla periferia di Napoli e nel corso del quale un poliziotto ha ucciso un tredicenne. Il giovane e' accusato di tentata rapina aggravata. Intanto, nell'ipogeo del cimitero di Poggioreale, e' in corso l'autopsia del tredicenne, Salvatore. Davanti all'obitorio c'e' una decina di parenti, tra cui il fratello Antonio, che composti e commossi, aspettano l'esito dell'esame. L'unica cosa che posso dire e' che vogliamo la verita', e che sia fatta chiarezza, ci sono troppi passaggi oscuri in questa vicenda ripete uno zio del tredicenne. L'autopsia e' un passaggio fondamentale per le indagini sulla vicenda che vede l'agente di polizia, vittima del tentativo di rapina, accusato di eccesso colposo di legittima difesa. L'esame stabilira' con esattezza la causa del decesso del giovane e potra' chiarire alcuni elementi della dinamica, valutando i fori d'entrata e d'uscita del proiettile e la distanza tra il corpo del tredicenne e il punto d'esplosione del colpo di pistola. Stamane ho effettuato un sopralluogo sul posto in cui e' avvenuta la tragedia - ha raccontato l'avvocato Gaetano Laghi, legale della famiglia di Salvatore - ci sono molti elementi di dubbio: ad esempio mi chiedo come sia possibile che un ragazzo con un colpo piantato nello stomaco possa percorrere a piedi centinaia di metri in salita. Sicuramente l'autopsia ci dara' una mano, ha concluso Laghi. Sulla dinamica dei fatti avanza dei dubbi anche l'avvocato Lucia Cavallo, legale di Thomas, secondo la quale nessuno ha mai pronunciato la frase sparagli, sparagli attribuita al tredicenne dal poliziotto nel corso del suo interrogatorio. Il legale ha aggiunto che la versione dei fatti del suo assistito e' assolutamente discordante con quella dell'agente di polizia

Befana

Befana alternativa oggi a roma, in due diverse manifestazioni che hanno ricordato un modo diverso di festeggiare. All'esquilino, la befana multicolore e multietnica, organizzata da diverse associazione per ribadire il valore di uun quartiere multiculturale. A questo, si è opposto uno sparuto gruppo di fascisti, che , sotto la parola d'ordine - no al drago cinese- avrebbero voluto impedire lo svolgimento derlla festa per i bambini. (audio) E festa amche al c.s.o.a. ex snia viscosa dove è arrivata la carovana della befana in bicicletta e si sta preparando al pranzo, cui seguiranno giochi e spettacoli tutto il pomeriggio. Partiti alle undici al Pigneto abbiamo percorso le vie del Pigneto vecchio e del Prenestino, fino a piazza Malatesta, tanti in bici, bambini e grandi, grande successo per la befana con la turboscopa sulla bici. Vie piene di bici, musica a palla, macchine ferme. (audio)

Centri sociali

Il centro sociale Angelina Cartella, di Reggio Calabria, e' stato nuovamente danneggiato da un incendio. Le fiamme si sono sviluppate, poco dopo le 5 di stamani, all'interno di un locale adibito a cucina. Il fuoco ha distrutto suppellettili e mobili che si trovavano all'interno della stanza. L'incendio e' stato domato solo dopo l'intervento dei vigili del fuoco. Il centro era stato riaperto da pochi giorni, dopo i lavori di restauro causati da un altro attentato incendiario avvenuto tra la notte del 20 e 21 novembre scorso. Al centro sociale sono arrivati molti attestati di soliudariietà, primo tra tutti quello del csoa Gatanegra di pordenone, che dichiaranio nel loro comunicato che -COLGO LA DRAMMATICA OCCASIONE PER LANCIARE UN APPELLO ALLA MOBILITAZIONE CONTRO I RIPETUTI ATTACCHI AI CSOA DI TUTTA ITALIA. NON È CASUALE CHE ATTI COME QUELLI DI PORDENONE E REGGIO AVVENGANO PROPRIO IN QUESTO MOMENTO. È NECESSARIO ORGANIZZARE UNA PROTESTA TANTO DIFFUSA QUANTO INSISTENTE SULLA STRATEGIA NAZIONALE CHE SI NASCONDE DIETRO QUESTI CRIMINI. PER IDEE, PROPOSTE, INIZIATIVE

scuole

L'epifania, insieme alle feste, potrebbe portarsi via anche l'ultima occupazione di una scuola genovese. Domani, infatti, gli agenti della sezione Digos della questura di Genova si presenteranno al liceo tecnico Majorana di Molassana, l'unica scuola genovese e rimanere occupata anche durante le festivita' natalizie e una delle tre in tutto il territorio che hanno continuato senza interruzione questa forma di protesta contro la riforma del ministro Moratti. Lo sgombero e' stato richiesto dal preside dell'istituto per permettere la ripresa delle lezioni e domani la polizia, obbedendo al provvedimento del magistrato, chiedera' ai ragazzi se intendono continuare l'occupazione oppure se acconsentono a lasciare le aule e far tornare in classe gli insegnanti. Attualmente nella scuola si trovano una cinquantina di giovani tra studenti e ragazzi del centro sociale Pinelli che hanno passato le festivita' nell'istituto supportati anche da alcuni genitori che hanno festeggiato Natale e Capodanno con i figli organizzando all'interno dell'istituto pranzo e cenone. In ogni caso gli studenti sembrano determinati a continuare l'occupazione costringendo gli agenti a procedere allo sgombero ufficiale della scuola. Dopo 20 giorni di okkupazione, durante tutte le feste natalizie per dimostrare che la protesta non va in vacanza, del I.T.I.S. E. Majorana di genova, dietro le barricate che hanno impedito dal 18 dicembre a studenti, professori, presidi, bidelli e segretari di entrare a scuola, è arrivata l' avviso portato dalla bocca della digos: "Il preside ha firmato la denuncia di sgombero e il magistrato ha già dato l' autorizzazione alla questura di intervenire, cosa volete fare"?. La "coincidenza" vuole che il PM che ha autorizzato lo sgombero della scuola è lo stesso che ha firmato gli arresti per il g8 cioè l' ormai famosa Anna Canepa. Per noi questa non è affatto una coincidenza ma un tentativo di voler dare un senso di continuità, di voler collegare tutto al g8 per trovare in ogni contestazione qualche nuovo "colpevole" da sbattere dentro. La digos ha dato l' ultimatum il 7 gennaio per dare il tempo agli studenti di riflettere, ma loro hanno le idee molto chiare,non intendono uscire sen non trascinati fuori dalla polizia che per entrare dovrà sfondare le loro barricate. I ragazzi conosco perfettamente i rischi legali e hanno già un avvocato che li segue, sanno che di quelli indivisa non c'è da fidaresi e probabilmente quelli in divisa picchieranno duro e qualcuno potrebbe farsi male, ma rispondono che quando hanno iniziato lo sapevano, hanno okkupato contro il governo Berlusconi nel suo insieme e non solo contro la riforma Moratti ma contro la bossi-fini, la cirami, la devolution, la guerra , l' art.18, gli operai della fiat e della marconi, contro un governo che è contro alla libertà e mette in galera con il reato di opinione, contro un governo fascista. Ed ecco che ancora una volta ci sono un gruppo di persone che protestano per difendere i diritti e la libertà e lo stato risponde con l' unica maniera che conosce: la repressione per mano della serva polizia. Non sappiamo cosa succederà domani quando gli sbirri entreranno, l' unica cosa certa è che ci troveranno lì fermi a difendere con i denti la nostra libertà.

Fiat

Si riunira' mercoledi' prossimo il consiglio di fabbrica dello stabilimento della Fiat di Termini Imerese. Le rappresentanze sindacali dovranno discutere se riprendere l' attivita' lavorativa, per cinque settimane, cosi' come previsto dall' accordo raggiunto tra governo e azienda, oppure proseguire con la protesta. La decisione verra' presa, venerdi' prossimo, nel corso di un' assemblea dei lavoratori. Nei giorni scorsi sono emerse alcune divisioni tra l' ala piu' oltranzista, guidata dalla Fiom Cgil, la Fim Cisl e la Uilm

g.r. ore 10.30

esteri

palestina

Al termine della riunione di gabinetto, il governo Sharon ha anche deciso anche di impedire ai politici plaestinesi di partecipare a due incontri chiave previsti per questo mese. Sara' impedito ai rappresentanti dell'Anp di prender parte al summit oragnizzato dal governo britannico per il 14 gennaio a Londra per discutere la ripresa dei colloqui di pace e delle riforme all'interno dell'Autorita'; e sara' per loro impossibile andare a Ramallah per la prima riunione del Consiglio centrale palestinese (uno degli organi principali dell'Olp) che da due anni non riesce a tenere una sessione di lavoro. Il 9 gennaio, data di convocazione del Consiglio, si dovrebbe ratificare la Costituzione palestinese che prevede anche la nuova carica di primo ministro. (AGI) Uba 060853 GEN 03

- Un giornalista della rete tv araba al-Jazira e' stato arrestato stamane a Gaza dalla polizia palestinese. Il provvedimento e' scattato poche ore dopo che aveva divulgato un documento in cui le Brigate dei martiri di al-Aqsa (al-Fatah) rivendicavano la paternita' del massacro compiuto a Tel Aviv da due kamikaze palestinesi. Stamani esponenti delle Brigate dei martiri di al-Aqsa in Cisgiordania hanno negato che i due facciano parte della loro organizzazione.

MO: STRAGE TEL AVIV; 100 STRANIERI FERITI, TESTIMONE

TRA ATTENTATI E 'TERRORE DI ESSERE ESPULSI' (ANSA) - TEL AVIV, 6 GEN - Circa un centinaio di lavoratori stranieri sono rimasti feriti nel duplice attentato palestinese avvenuto ieri a Tel Aviv, ma nella grande magioranza hanno preferito non presentarsi negli ospedali per non rischiare la espulsione da Israele. Lo ha detto all'Ansa Paz Denko, il gestore di un negozio che si trova nella zona devastata dalle esplosioni. Si sono subito dileguati. In parte sono scappati in riva al mare (distante alcuni chilometri, ndr.) ancora sanguinanti. Hanno preferito farsi curare in piccoli ambulatori, ha precisato Denko, che e' il figlio di un 'Giusto fra le Nazioni'. Durante la seconda guerra mondiale il padre salvo' numerosi ebrei dalla persecuzioni naziste. La scorsa notte Denko si e' recato nelle corsie di vari ospedali per distribuire ai lavoratori carte telefoniche, in modo che potessero tranquillizzare le loro famiglie all'estero. Nella via Peretz, Denko gestisce un negozio che offre ai lavoratori stranieri servizi di internet e prodotti fotografici. Ho consigliato ai miei clienti di non credere alle promesse del ministro degli interni Eliahu Yishai, secondo cui nessuno dei feriti nell'attentato sara' espulso ha aggiunto. Oggi qua c'e' un silenzio di morte, ha osservato Denko. La preoccupazione maggiore dei suoi clienti, ritiene, non sono gli attentati ma la costante minaccia di espulsione.

iraq Iraq:bombardate installazioni civili (ANSA) - BAGHDAD, 6 GEN - Aerei da combattimento anglo-americani hanno bombardato obiettivi civili in due province meridionali irachene. Lo ha detto un portavoce militare iracheno senza parlare di vittime.Secondo il portavoce, 'aerei nemici' hanno sorvolato una prima volta sabato alle 18 (ora italiana) e una seconda domenica alle 12 numerose province e regioni del sud del paese e hanno bombardato installazioni civili e servizi nelle province di Zi Qar e Missan.

Usa clonano Statua Libertà per paura attentati

Gli Stati Uniti stanno 'clonando' la Statua della Libertà e altri famosi monumenti per impedire che un attacco terroristico possa distruggere per sempre le più famose 'icone' d'America. I piani di 'clonazione' architettonica, scattati dopo la strage dell'11 settembre 2001 contro le Torri Gemelle, riguardano per il momento, oltre alla Statua della Libertà, anche altri due famosi simboli americani: il Congresso a Washington e il Monte Rushmore (con i volti di quattro presidenti scolpiti nella roccia).

Il progetto prevede lo scanning dei monumenti con tecnologia laser tridimensionale, in grado di catturare mille immagini al secondo, per creare un database con centinaia di milioni di informazioni su ciascuno dei famosi monumenti.(red)

italia

E' durato circa un'ora e mezzo l'interrogatorio del poliziotto. Il sostituto procuratore Monica Campese ha ascoltato la ricostruzione del giovane agente, 19 anni, da un anno in Polizia, in forze presso il Commissariato Borsa, situato nel centro di Napoli. Salvatore T., che non ha ancora 20 anni, e' un agente ausiliario: prima di entrare dal pm ha detto: Sono dispiaciuto, sono affranto, non credevo di aver ucciso quel ragazzo. La madre della vittima, tra urla disperate ed esplosioni di rabbia, chiede giustizia mentre gli amici si sono recati sulla strada dove il tredicenne e' stato ucciso. Quasi tutti, per protesta, sono arrivati in motorino (la circolazione su quella via e' vietata ai ciclomotori) senza indossare il casco. Indagato per tentata rapina aggravata e' invece Thomas, il diciassettenne che era sul motorino insieme con Salvatore.

Unione sarda

Una bomba è stata fatta esplodere, poco prima della mezzanotte, davanti alla redazione nuorese del quotidiano "L'Unione Sarda". L'ordigno, a basso potenziale, è stato collocato davanti agli uffici di via Brigata Sassari che ospitano anche la redazione dell'emittente locale "Videolina" e la concessionaria della pubblicità. La deflagrazione, udita in gran parte della città, ha danneggiato una vetrata, i muri e parte degli uffici della concessionaria della pubblicità che si trovano nell'atrio del palazzo. Nessuno è rimasto ferito, i redattori avevano infatti lasciato da poco la sede del giornale. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono intervenuti polizia e carabinieri. Massimo riserbo da parte degli inquirenti sulle indagini per far luce sull'attentato. Al momento si sa solo che gli artificieri di polizia e carabinieri sono al lavoro per stabilire il tipo di ordigno utilizzato e il potenziale. La matrice terroristica non sembra comunque in discussione. Soprattutto se si considera che ieri il quotidiano "L'Unione Sarda", a proposito dei recenti atti intimidatori che si sono verificati nell'isola e rivendicati dei sedicenti Nuclei proletari per il comunismo, aveva ipotizzato in un ampio servizio che "la sede operativa delle nuove Br sarebbe a Nuoro". Sempre secondo il giornale cagliaritano "i nuovi terroristi troverebbero in Barbagia la centrale operativa, mentre a Sassari ci sarebbe una sezione distaccata decisamente attiva e alcune frange si muoverebbero anche a Cagliari". Intanto domani è in programma nel capoluogo sardo un vertice sulla sicurezza che sarà presieduto dal ministro dell'Interno Pisanu.

g.r. ore 13.00

palestina

Al termine della riunione di gabinetto, il governo Sharon ha anche deciso anche di impedire ai politici plaestinesi di partecipare a due incontri chiave previsti per questo mese. Sara' impedito ai rappresentanti dell'Anp di prender parte al summit oragnizzato dal governo britannico per il 14 gennaio a Londra per discutere la ripresa dei colloqui di pace e delle riforme all'interno dell'Autorita'; e sara' per loro impossibile andare a Ramallah per la prima riunione del Consiglio centrale palestinese (uno degli organi principali dell'Olp) che da due anni non riesce a tenere una sessione di lavoro. Il 9 gennaio, data di convocazione del Consiglio, si dovrebbe ratificare la Costituzione palestinese che prevede anche la nuova carica di primo ministro. (AGI) Uba 060853 GEN 03

- Un giornalista della rete tv araba al-Jazira e' stato arrestato stamane a Gaza dalla polizia palestinese. Il provvedimento e' scattato poche ore dopo che aveva divulgato un documento in cui le Brigate dei martiri di al-Aqsa (al-Fatah) rivendicavano la paternita' del massacro compiuto a Tel Aviv da due kamikaze palestinesi. Stamani esponenti delle Brigate dei martiri di al-Aqsa in Cisgiordania hanno negato che i due facciano parte della loro organizzazione.

MO: STRAGE TEL AVIV; 100 STRANIERI FERITI, TESTIMONE

TRA ATTENTATI E 'TERRORE DI ESSERE ESPULSI' (ANSA) - TEL AVIV, 6 GEN - Circa un centinaio di lavoratori stranieri sono rimasti feriti nel duplice attentato palestinese avvenuto ieri a Tel Aviv, ma nella grande magioranza hanno preferito non presentarsi negli ospedali per non rischiare la espulsione da Israele. Lo ha detto all'Ansa Paz Denko, il gestore di un negozio che si trova nella zona devastata dalle esplosioni. Si sono subito dileguati. In parte sono scappati in riva al mare (distante alcuni chilometri, ndr.) ancora sanguinanti. Hanno preferito farsi curare in piccoli ambulatori, ha precisato Denko, che e' il figlio di un 'Giusto fra le Nazioni'. Durante la seconda guerra mondiale il padre salvo' numerosi ebrei dalla persecuzioni naziste. La scorsa notte Denko si e' recato nelle corsie di vari ospedali per distribuire ai lavoratori carte telefoniche, in modo che potessero tranquillizzare le loro famiglie all'estero. Nella via Peretz, Denko gestisce un negozio che offre ai lavoratori stranieri servizi di internet e prodotti fotografici. Ho consigliato ai miei clienti di non credere alle promesse del ministro degli interni Eliahu Yishai, secondo cui nessuno dei feriti nell'attentato sara' espulso ha aggiunto. Oggi qua c'e' un silenzio di morte, ha osservato Denko. La preoccupazione maggiore dei suoi clienti, ritiene, non sono gli attentati ma la costante minaccia di espulsione.

iraq Iraq:bombardate installazioni civili (ANSA) - BAGHDAD, 6 GEN - Aerei da combattimento anglo-americani hanno bombardato obiettivi civili in due province meridionali irachene. Lo ha detto un portavoce militare iracheno senza parlare di vittime.Secondo il portavoce, 'aerei nemici' hanno sorvolato una prima volta sabato alle 18 (ora italiana) e una seconda domenica alle 12 numerose province e regioni del sud del paese e hanno bombardato installazioni civili e servizi nelle province di Zi Qar e Missan.

Corea del Nord accusa Usa vogliono ricorrere alla forza

Pyongyang ha affermato oggi che il progetto americano di 'scudo spaziale' fa parte di un "astuto espediente" per giustificare un attacco Usa contro la Corea del Nord per regolare la crisi innescata dalla ripresa del programma nucleare nordcoreano. "Le bellicose forze di Bush - ha scritto l'agenzia di stampa nordcoreana Kcna - stanno avviando il dispiegamento del sistema di difesa antimissile per adottare sanzioni militari e colpire la Repubblica popolare democratica di Corea, col pretesto di asseriti 'progressi compiuti nell'acquisire capacità nuclearì e delle sue 'minacce missilistiche'".

"Ciò dimostra chiaramente - ha proseguito la Kcna - che gli Stati Uniti intendono lanciare un intervento militare (contro la Corea del Nord) col pretesto della sua 'minaccia missilistica e nucleare', in un tentativo di risolvere la questione bilaterale non con mezzi pacifici, ma con la forza".

Il presidente Usa George W. Bush ha dato disposizioni il mese scorso perché venga iniziato il dispiegamento del cosiddetto sistema di scudo spaziale in modo che cominci a essere operativo nel 2004.

BOLIVIA

quattro settori sociali in lotta

Sono fino ad ora quattro i fronti intorno ai quali si stanno organizzando pressioni sul governo nazionale di Sanchez de Losada. Contadini, maestri, pensionati e produttori delle foglie di coca a partire da oggi hanno annunciato mobilitazioni e blocchi stradali lungo diverse vie di comunicazione. Il governo preoccupato ha subito richiamato le parti al dialogo e alla concertazione per frenare il processo che genererà "instabilità sociale e incertezza"; in realtà i negoziati ed il dialogo ci sono stati e forse dopo cinque mesi di parole al vento senza risultati, i leaders cocaleros per primi si sono stancati ed hanno dunque annunciato una strategia di blocco generalizzato delle strade in diverse zone del paese, come "forma di lotta contro le autorità che stanno estirpando dalle mani dei contadini le coltivazioni di coca". Anche la Asociación de Trabajadores sin Jubilación e la Confederación Sindical Única de Trabajadores Campesinos de Bolivia (Cstucb) sono sul piede di guerra. Appoggeranno i blocchi stradali per rivendicare i necessari aumenti salariali e un incentivo economico nel piano di spese del governo per il 2003 verso la pubblica istruzione. ugualmente gruppi di lavoratori e contadini sono pronti ad inizizare una dura lotta frontale contro le iniziative economiche e sociali del governo nazionale

italia

REGGIO CALABRIA: NUOVO INCENDO AL CENTRO SOCIALE CARTELLA

Reggio Calabria, 6 gen. (Adnkronos) - Il centro sociale Angelina Cartella, di Reggio Calabria, e' stato nuovamente danneggiato da un incendio. Le fiamme si sono sviluppate, poco dopo le 5 di stamani, all'interno di un locale adibito a cucina. Il fuoco ha distrutto suppellettili e mobili che si trovavano all'interno della stanza. L'incendio e' stato domato solo dopo l'intervento dei vigili del fuoco. Il centro era stato riaperto da pochi giorni, dopo i lavori di restauro causati da un altro attentato incendiario avvenuto tra la notte del 20 e 21 novembre scorso.