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Iraq, scaduto l'ultimatum per la giornalista Usa rapita

E' scaduto questa mattina alle 7 (Gmt) l'ultimatum dei rapitori di Jill Carroll la giornalista americana sequestrata il 7 gennaio scorso. Carroll, 28 anni, free lance per il Christian Science Monitor è prigioniera di un gruppo sunnita semisconosciuto che ha chiesto, per liberarla, il rilascio di otto donne irachene prigioniere per motivi legati al terrorismo.

Ieri, dalla Casa Bianca, è arrivata una risposta piuttosto dura: il rapimento di Jill Carroll, per l'amministrazione Bush "è una priorità", ma non ci saranno trattative né liberazioni anticipate di prigionieri. Tra parentesi, va detto che sei delle otto detenute sarebbero comunque state liberate a giorni.

Per la giovane giornalista si sono mobilitate diverse organizzazioni cristiane e musulmane americane. Il padre, Jim, ha lanciato un appello ai rapitori (martedì è stato mostrato un breve video della ragazza con alle spalle tre uomini armati) attraverso le due televisioni satellitari Al Arabya e Al Jazeera: "Voglio rivolgermi ai rapitori di mia figlia che potrebbero essere padri come me. Jill non ha influenza e non ha il potere di far liberare chicchessia. E' solo una giornalista e una persona innocente. Usatela, piuttosto, per sostenere la vostra causa".

ACCORDO SU GRANDE GASDOTTO: UNIRÀ VENEZUELA, BRASILE E ARGENTINA

Un accordo per la costruzione del grande gasdotto che collegherà i tre paesi e per sviluppare una politica di esplorazione e di sfruttamento congiunto dei giacimenti di idrocarburi nel golfo argentino di San Jorge e in quello venezuelano dell’Orinoco è stato raggiunto al termine di un’intensa riunione tra i presidenti di Brasile, Argentina e Venezuela. La notizia è stata diffusa alla stampa dal presidente venezuelano Hugo Chávez al termine del ricevimento dato dall’ospite brasiliano Luiz Inácio Lula in onore dei suoi due ospiti (quella dell’argentino Néstor Kirchner era la prima visita ufficiale in Brasile). Il grande gasdotto dovrebbe essere lungo circa 8.000 chilometri, costare approssimativamente 16-20 miliardi di dollari ed essere in grado di trasportare fino a 150 milioni di metri cubi di metano al giorno. Brasile e Argentina, sarebbero così in grado così di soddisfare il loro fabbisogno quotidiano di gas con un unico fornitore: il dal Venezuela. Quest’ultima eventualità si ritorcerebbe contro la Bolivia, per ora principale fornitore di metano sia di Brasilia che di Buenos Aires. È, la creazione del gasdotto, una delle prime e principali conseguenze del recente ingresso del Venezuela nel Mercosur, il Mercato comune del cono sud, che già ha provocato malumori negli altri due membri ‘minori’, Uruguay e Paraguay, che temono di perdere potere decisionale all’interno dell’organizzazione.

DELTA DEL NIGER: SALE BILANCIO PER ATTACCO A PIATTAFORMA

È salito a 14 il numero delle vittime dell’attacco lanciato il 15 gennaio scorso da un gruppo di assalitori contro la piattaforma petrolifera di proprietà della compagnia anglo-olandese Shell a Benisede, nello stato di Bayelsa, nel Delta del Niger. Lo ha annunciato la stessa compagnia petrolifera in una nota diffusa nel pomeriggio, precisando che il cadavere di un altro civile, “civil contractor”, è stato ritrovato solo oggi e ripescato dalle acque antistanti la piattaforma. L’attacco sarebbe stato compiuto dal sedicente ‘Movimento per l’emancipazione del Delta del Niger' (Mend). SI tratta dello stesso gruppo che ha già rivendicato altri due attentati simili avvenuti nell’ultima settimana e il rapimento di quattro dipendenti della Shell: un inglese, uno statunitense, un bulgaro e un honduregno. Proprio riguardo al destino di questi 4 uomini, il Mend ha fatto sapere oggi che non “torcerà un capello” ai sequestrati per i quali - fanno sapere i miliziani che di dicono di agire in nome del popolo Ijaw - non hanno intenzione di chiedere nessun riscatto. Gli uomini del Mend precisano inoltre di non poter fornire garanzie riguardo all'incolumità degli ostaggi se il governo nigeriano dovesse tentare un'azione di forza. Nella conclusione del documento, poi, si torna a chiedere la liberazione di Diepreye Alamieyeseigha (ex-governatore dello Stato del Bayelsa arrestato e incriminato di corruzione) e di Mujahid Dokubo Asari (capo indiscusso del ‘Niger Delta People's Volunteer Force’, movimento indipendentista della ‘nazione’ Ijaw). “Solo questo – concludono – potrebbe convincerci a considerare una sospensione temporanea degli attacchi alle istallazioni petrolifere”.

MUSICA: MORTA LA VOCE DEL SOUL WILSON PICKETT

Il R&B esisteva gia' come genere, ed era confinato agli Stati Uniti e al pubblico nero, loro trovarono la strada per farlo accettare al pubblico piu' vasto come musica energetica, ideale per ballare e lo imposero come genere musicale predominante in concomitanza con il declino del beat. Come la Franklin e Redding (e molti altri artisti soul e R&B), Pickett aveva cominciato come cantante di gospel ma aveva abbandonato presto questo genere, riuscendo a portare in testa alle classifiche di tutto il mondo i suoi grandi successi, come After Midnight, Land Of The 1,000 Dances, Everybody Need Somebody (poi ripresa in una travolgente versione da John Belushi e Dan Aykrod nel grande film Blues Brothers di John Landis, del 1980).

ITALIA

Alitalia. Prosegue la protesta. Dipendenti in assemblea permanente fino alle 16

Prosegue la protesta dei dipendenti di Alitalia dopo lo sciopero di 8 ore di ieri che, secondo le stime dei sindacati, ha portato alla cancellazione del 50% dei voli. Oggi i lavoratori saranno in assemblea permanente fino alle 16 di oggi, davanti ai varchi dei settori operativi dell'Alitalia.

Il ministro Pietro Lunardi chiede la procedura sanzionatoria Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi, ha chiesto l'attivazione della procedura sanzionatoria nei riguardi dei sindacati FILT-CGIL, FIT-CISL, UILT-UIL, UGL trasporto Aereo, Unione Piloti e dei singoli che non hanno ottemperato all'ordinanza con la quale il ministro aveva disposto il differimento ad altra data dello sciopero nazionale dei dipendenti Alitalia, indetto ieri dalle 10 alle 18.


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