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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

L'ASSOCIAZIONE DHUUMCATU-DENUNCIA

Gravi atti di fascismo, maltrattamenti ed abuso di potere alla Stazione dei Carabinieri di Tor Pignattara: pistole puntate alla testa per 11 Bangladeshi costretti per tre ore a pulire i bagni e l'intera stazione Lun 13 Febbraio '06, ore 23.00 Ieri in un bar di Torpignattara il Comando locale dei carabinieri ha fermato un gruppo di giovani lavoratori regolari del Bangladesh. Dopo aver intimato di seguirli alla Stazione per l'ispezione i carabinieri hanno comunicato il fermo ed il successivo processo per direttissima Mart 14 Febbraio '06 In mancanza di capi d'accusa il Giudice ordina la scarcerazione fissando la data dell'udienza per il 17 Marzo '06. Gli agenti delle forze armate non eseguono l'ordinanza del Tribunale di Roma, riportano i giovani bangladeshi, che per l'intero arco di tempo in loro custodia sono stati privati di acqua e cibo, alla Stazione e costringendoli con le pistole puntate alle testa alle umilianti pulizie dei bagni, della cucina, dei pavimenti, dei vetri dell'ufficio. Maltrattamenti e minacce di espulsione per uno di loro che si rifiuta di sottostare agli abusi. Questo pomeriggio l'associazione Dhuumcatu ha indetto una conferenza stampa per spiegare e commentare i fatti. (corrispondenza)

Cariche a Napoli

Caricati questa mattina a Napoli i lavoratori delle società miste "PAN" e "SIS", in presidio fuori la Provincia partenopea per denunciare il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti Pan dallo scorso Dicembre e i criteri clientelari alla base delle assunzioni della neocostituita SIS, che ha, inoltre, effettuato solo 125 assunzioni sulle 144 previste. Circa 20 lavoratori sono stati fermati e portati in questura. I fermi sono stati, poi, confermati in arresto. Per domattina e' previsto un corteo nel centro della citta' per richiederne il rilascio e per porre nuovamente l'attenzione sulle vertenze dei corsisti e dei lavoratori napoletani.

Genova'

Udienza tesa oggi a Genova per il processo Diaz-Pascoli. Durante l'esame dei testi si respirava un'aria pesante, dovuta all'attesa per la discussione finale circa l'ordinanza, presentata dal tribunale una settimana fa, con cui si invitava "a fare deporre‭ ‬-dal‭ ‬15‭ ‬febbraio‭ – ‬solo le parti offese che abbiano da riferire‭ “‬su circostanze nuove,‭ ‬diverse o comunque più precise,‭ ‬di quelle riferite dai testi già escussi‭”. Il risultato della discussione in aula, provocata dalle memorie presentate dalla procura e dalle parti civili, e' lo slittamento a domani della sua attuazione. Durante l'udienza, decisamente piu' corta e meno ripetitiva, come segnalato dallo stesso presidente Barone, hanno deposto alcuni ragazzi italiani, presenti quella notte alla Diaz. I testi hanno confermato le dinamiche riportate nelle udienze precedenti , cosi' come la presenza dei cosiddetti "canterini boys" tra i picchiatori nella scuola. Sentiamo la corrispondenza.

ITALIA

ENEL: STOP A CIVITAVECCHIA, E' GIALLO SU NOTIFICA REGIONE

C'e' anche un piccolo giallo sulla notifica all'Enel del blocco dei lavori per la realizzazione delle opere a mare necessarie per la riconversione della centrale Enel di Civitavecchia. A cinque giorni dall'annuncio di un'ordinanza della Regione Lazio per bloccare i lavori, al gruppo elettrico non e' ancora giunto alcun provvedimento di notifica. Tecnicamente non e' giunto nulla, ha confermato l'amministratore delegato del gruppo Fulvio Conti. Nell'incertezza restano dunque i cantieri e la sorte dei lavoratori. In attesa del provvedimento ufficiale l'Enel sta infatti provvedendo a mettere in sicurezza i cantieri ma in condizioni di grande incertezza. Nessun dubbio dalla Regione Lazio: "Strano che non sia ancora arrivato nulla. La delibera gli e' stata mandata lunedi'" osserva l'assessore all'Ambiente, il Verde Angelo Bonelli.

SFRATTI: OK SENATO A STOP SEI MESI PER ROMA-MILANO-NAPOLI

Via libera in prima lettura dall'assemblea di Palazzo Madama a maggioranza della conversione in legge del decreto che blocca per sei mesi le procedure esecutive di sfratto contro inquilini che hanno nel loro nucleo familiare persone ultra sessantacinquenne o handicappati gravi, purche' nondispongano di un'altra abitazione ne' di redditi sufficienti per poter prendere in locazione un nuovo immobile. Il provvedimento riguarda i residenti in comuni con piu' di un milione di abitanti, Milano, Roma e Napoli. Il provvedimento, emanato dal governo il primo febbraio scorso, va alla Camera. Questo decreto prevede i buoni casa, i nuovi contratti per gli sfratti e anche per coloro i quali siano ospitati presso i parenti. Questo provvedimento e' reso necessario dalla crisi abitativa che persiste in alcuni grandi aree come Milano, Roma e Napoli.

No kyoto, no party

Il Protocollo di Kyoto festeggia il suo primo compleanno, ma per l'Italia le emissioni di anidride carbonica (CO2) e la dipendenza dai combustibili fossili aumentano, mentre poco o nulla si fa per dare una vera spinta all'efficienza energetica e alle energie rinnovabili. Manca nel paese una progettualità energetica che, attraverso nuove tecnologie e nuovi modelli di organizzazione, sia in grado di offrire uno scenario post 2012 (quando dovrebbe essere applicato anche il Montreal Plan Action per la riduzione dell'inquinamento dannoso). L'Italia riuscira' difficilmente a garantire un maggiore ricorso alle energie rinnovabili e la riorganizzazione del settore attraverso una decentralizzazione della generazione e del consumo. La mancanza di una seria politica energetica ha determinato il proseguimento delle tendenze di consumo senza provvedimenti. Il fenomeno è stato particolarmente evidente nel settore dei trasporti e il settore termoelettrico dove nel 2000 le emissioni erano aumentate rispettivamente del 20 e del 13%.

Il crocifisso resta lì

Continua e si riconferma l'ingerenza della religione cristiana nella vita pubblica. Il consiglio di Stato ha emesso un'articolata sentenza per respingere il ricorso di una madre che aveva chiesto la rimozione del crocifisso dalla scuola media frequentata dai propri figli. Il crocifisso sarebbe, secondo la sentenza, "un simbolo idoneo ad esprimere l' elevato fondamento dei valori civili" che hanno un'origine religiosa, ma "che sono poi i valori che delineano la laicità nell'attuale ordinamento dello Stato".

ESTERI

GUATEMALA - SQUADRONI DELLA MORTE

Il procuratore per i diritti umani Sergio Morales in una conferenza stampa congiunta col vice-ministro dell’Interno, Julio Godoy incentrata sull’ondata di violenza che solo nel 2005 ha provocato in Guatemala 5.338 morti, ha affermato che agenti della polizia sono direttamente implicati nelle operazioni di ‘limpieza social’ (‘pulizia sociale’)”. Morales ha presentato al governo i risultati di un’inchiesta condotta su 87 omicidi verificatisi nelle ultime settimane: “Il 56% delle vittime appartenevano alle ‘maras’ (bande criminali giovanili), ma le altre non avevano nulla a che vedere con la delinquenza comune” ha precisato il procuratore che ha chiesto e ottenuto dalle autorità la creazione di una commissione incaricata di investigare sugli ‘squadroni della morte’. Le indagini si concentreranno sull’operato degli agenti del ‘Servicio de investigación criminal’ (Sic) “appartenenti a una struttura parallela” su cui non sono state diffuse altri informazioni. L’Alto commissario Onu per i diritti umani in Guatemala, Anders Kompass, ha espresso preoccupazione per “le torture e i metodi con cui vengono praticati gli omicidi che mostrano l’azione di gruppi di auto-difesa” e “l’incapacità delle autorità di portare di fronte alla giustizia i responsabili”.

PROTESTE PER “LISTE DI PROSCRIZIONE” CONTRO OMOSESSUALI IN CAMERUN

Un ministro e due medici hanno denunciato per diffamazione due giornali che li avevano inclusi in un elenco di omosessuali pubblicato nei giorni scorsi. ‘L’Anecdote’ e ‘Nouvelles d’Afrique’ hanno diffuso liste di persone presuntamente omosessuali in una deplorevole campagna per denunciare comportamenti ritenuti “devianti”, che ha provocato polemiche e discussioni. In Camerun l’omosessualità è ancora considerata reato e viene punita con reclusioni fino a cinque anni, anche se la normativa è raramente applicata. Lo scorso fine settimana il presidente Paul Biya ha criticato i due giornali per aver pubblicato notizie senza fondamento e basate solo su “voci”, aggiungendo che questo tipo di articoli costituisce “un’invasione” nella vita privata dei cittadini. Il ministro per i rapporti con il Parlamento Gregoire Owona, insieme a due medici anch’essi compresi nell’elenco diffuso dai due giornali, ha così deciso di passare all’azione legale; il ministro dell’Informazione Pierre Moukoko Mbonjo, compreso nell’elenco, ha minacciato una querela. Il processo e' stato fissato per il prossimo 21 febbraio, ma all’udienza preliminare i due giornalisti autori delle ‘liste di proscrizione’ non si sono presentati davanti al giudice.

PAKISTAN - SCONTRI

E' di almeno due morti e di decine di feriti, il bilancio dei nuovi tumulti scoppiati in giornata a Peshawar, capitale della provincia settentrionale pakistana della North West Frontier, dove alcuni giovani sono tornati a manifestare nelle strade per protestare contro la pubblicazione di caricature di Maometto su diversi giornali occidentali. Il computo ancora provvisorio delle vittime, tutte pakistane, e' stato reso noto da fonti ospedaliere locali, secondo cui tra coloro che hanno perso la vita c'e' anche un bambino; i feriti verserebbero per lo piu' in condizioni molto serie.

NO alla legge anti-dirottatore in Germania

La corte costituzionale tedesca ha abrogato la legge che permetteva ai militari di sparare ai passeggeri degli aerei sospettati di essere dirottatori coinvolti in attacchi terroristici. Secondo il giudice che ha emesso la sentenza, la legge infrangeva il diritto alla vita e non rispettava la dignità dell'essere umano, quindi è stata dichiarata anticostituzionale. Il governo dell'ex-Cancelliere Schroeder aveva proposto la legge in seguito agli attacchi dell'11 settembre. La controversa misura era stata approvata lo scorso anno dal presidente Horst Koehler.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ - ATTENTATI

L'esplosione di una bomba a Baghdad ha ucciso almeno tre bambini mentre stavano andando a scuola. Lo hanno reso noto fonti del ministero dell'Interno. Secondo le stesse fonti, la bomba, collocata ai lati della strada, era destinata a una pattuglia di polizia che di solito controlla la zona di al al-Fadhil, nel centro di Baghdad.

Intanto i cadaveri di quattro persone giustiziate a sangue freddo sono stati rinvenuti dalla polizia in un quartiere periferico di Baghdad, quello di Shula. Tutti avevamo le mani legate dietro alla schiena e presentavano ferite da arma da fuoco alla nuca. Prima di essere uccise le vittime erano state sottoposte a tortur

PALESTINA

Secondo il New York Times, funzionari americani e israeliani stanno discutendo le modalità su come destabilizzare il futuro governo dell'Anp, facendogli mancare le risorse finanziarie necessarie e costringere il presidente palestinese Abu Mazen a convocare nuove elezioni politiche entro pochi mesi.

IRAN -NUCLEARE

L'agenzia studentesca iraniana 'Isna' ha diffuso una precisazione in cui il capo dell'Organizzazione dell'Iran per l'energia atomica, Gholamreza Aghazadeh, fa' rilevare che "immettere gas in uno o poche centrifughe non puo' definirsi arricchimento dell'uranio". Aghazadeh, secondo la stessa fonte, ha poi spiegato che ai tecnici iraniani servono ancora mesi per rendere operativo quanto e' stato avviato all'impianto pilota di Natanz, dove e' installata una catena di 164 centrifughe, e che quando arrivera' il momento l'uranio arricchito "sara' utilizzato soltanto per test di lavoratorio e per una valutazione del funzionamento dell'intero processo". Aghazadeh ha anche affermato che l'Iran e' lontano dalla capacita' di avviare un produzione di uranio arricchito su scala industriale, dove servono decine di migliaia di centrifughe a cascata. "Non abbiamo ancora un programma per la produzione industriale di combustibile e non vi e' un'ambizione in questa direzione", ha assicurato.

PAKISTAN - SCONTRI

E' di almeno due morti e di decine di feriti, il bilancio dei nuovi tumulti scoppiati in giornata a Peshawar, capitale della provincia settentrionale pakistana della North West Frontier, dove alcuni giovani sono tornati a manifestare nelle strade per protestare contro la pubblicazione di caricature di Maometto su diversi giornali occidentali. Il computo ancora provvisorio delle vittime, tutte pakistane, e' stato reso noto da fonti ospedaliere locali, secondo cui tra coloro che hanno perso la vita c'e' anche un bambino; i feriti verserebbero per lo piu' in condizioni molto serie.

CINA - ENERGIA

La Repubblica popolare cinese intende incentivare l’uso di energia da fonti rinnovabili in modo che rappresenti il 13% del totale dei consumi energetici entro il 2020, rispetto al 7% odierno. Lo ha detto il sottosegretario della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, Zhang Guobao, citato dall’agenzia nazionale Xinhua, precisando che tale indirizzo sarà inserito nel prossimo ‘piano quinquennale’ in discussione al Congresso Nazionale del popolo il mese prossimo. Energia nucleare, eolica e quella solare sono le principali risorse alternative con le quali il governo cinese pensa di ridimensionare la sua dipendenza dal petrolio e dal carbone. Guobao ha precisato che nel paese lo sfruttamento di energia alternativa aumenta a un tasso annuale del 25%, il ritmo di crescita maggiore a livello mondiale. Un particolare sviluppo è rappresentato dall’energia solare, che da sola rappresenta il 40% delle risorse alternative attualmente sfruttate in Cina. Il governo intende inoltre promuovere l’uso di etanolo come carburante per le automobili, già utilizzato in cinque delle 23 province cinesi.

GUATEMALA - SQUADRONI DELLA MORTE

Il procuratore per i diritti umani Sergio Morales in una conferenza stampa congiunta col vice-ministro dell’Interno, Julio Godoy incentrata sull’ondata di violenza che solo nel 2005 ha provocato in Guatemala 5.338 morti, ha affermato che agenti della polizia sono direttamente implicati nelle operazioni di ‘limpieza social’ (‘pulizia sociale’)”. Morales ha presentato al governo i risultati di un’inchiesta condotta su 87 omicidi verificatisi nelle ultime settimane: “Il 56% delle vittime appartenevano alle ‘maras’ (bande criminali giovanili), ma le altre non avevano nulla a che vedere con la delinquenza comune” ha precisato il procuratore che ha chiesto e ottenuto dalle autorità la creazione di una commissione incaricata di investigare sugli ‘squadroni della morte’. Le indagini si concentreranno sull’operato degli agenti del ‘Servicio de investigación criminal’ (Sic) “appartenenti a una struttura parallela” su cui non sono state diffuse altri informazioni. L’Alto commissario Onu per i diritti umani in Guatemala, Anders Kompass, ha espresso preoccupazione per “le torture e i metodi con cui vengono praticati gli omicidi che mostrano l’azione di gruppi di auto-difesa” e “l’incapacità delle autorità di portare di fronte alla giustizia i responsabili”.

HAITI - CUBA INTERVIENE SULLE RECENTI ELEZIONI

La denuncia di “gravi brogli o vistosi errori” nello scrutinio del voto del 7 febbraio fatta ieri dall’ex-presidente ed ex-primo ministro René Préval ha avuto due immediate conseguenze: arriva oggi a Port-au-Prince il segretario generale dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) José Miguel Insulza “ufficialmente “ per collaborare con le autorità nazionali e la comunità internazionale nella ricerca di soluzioni pacifiche e democratiche alla situazione che si è creata in questi ultimi giorni”. Sulle elezioni haitiane, il quotidiano cubano “Granma” pubblica un editoriale che, riecheggiando in parte quello di ieri del dominicano “El Nacional” , aggiunge un’accusa specifica già dal titolo. “il governo yankee ha ordinato il secondo turno, e definisce “evidente e vergognosa” la manipolazione dei risultati elettorali. La fonte cubana ricorda che domenica scorsa, mentre il sito on-line del consiglio elettorale dava a Préval il 52%, il presidente dell’organismo di scrutinio “inopinatamente” sottolinea il giornale, annunciava solo ilo 49%. “Granma” cita ampiamente anche la recente inchiesta con cui il New York Times ha rivelato il ruolo avuto dall’“International Republican Institute” di Washington e dal governo americano nella destabilizzazione del governo di Jean Bertrand Aristide e del suo forzato esilio in Sudafrica. Intanto migliaia di schede elettorali con il nome di Rene' Preval sono state trovate nella spazzatura secondo un video trasmesso da una televisione haitiana per documentare le gravi irregolarita' nelle elezioni del 7 febbraio scorso. Intere urne, come risulta dalle immagini, sono state buttate lo stesso giorno delle elezioni, ma la maggiorparte delle schede indicava il nome del favorito Preval.

ITALIA

ENEL: STOP A CIVITAVECCHIA, E' GIALLO SU NOTIFICA REGIONE

C'e' anche un piccolo giallo sulla notifica all'Enel del blocco dei lavori per la realizzazione delle opere a mare necessarie per la riconversione della centrale Enel di Civitavecchia. A cinque giorni dall'annuncio di un'ordinanza della Regione Lazio per bloccare i lavori, al gruppo elettrico non e' ancora giunto alcun provvedimento di notifica. Tecnicamente non e' giunto nulla, ha confermato l'amministratore delegato del gruppo Fulvio Conti. Nell'incertezza restano dunque i cantieri e la sorte dei lavoratori. In attesa del provvedimento ufficiale l'Enel sta infatti provvedendo a mettere in sicurezza i cantieri ma in condizioni di grande incertezza. Nessun dubbio dalla Regione Lazio: Strano che non sia ancora arrivato nulla. La delibera gli e' stata mandata lunedi osserva l'assessore all'Ambiente, il Verde Angelo Bonelli.

SFRATTI: OK SENATO A STOP SEI MESI PER ROMA-MILANO-NAPOLI

Via libera in prima lettura dall'assemblea di Palazzo Madama a maggioranza della conversione in legge del decreto che blocca per sei mesi le procedure esecutive di sfratto contro inquilini che hanno nel loro nucleo familiare persone ultra sessantacinquenne o handicappati gravi, purche' nondispongano di un'altra abitazione ne' di redditi sufficienti per poter prendere in locazione un nuovo immobile. Il provvedimento riguarda i residenti in comuni con piu' di un milione di abitanti, Milano, Roma e Napoli. Il provvedimento, emanato dal governo il primo febbraio scorso, va alla Camera. Questo decreto prevede i buoni casa, i nuovi contratti per gli sfratti e anche per coloro i quali siano ospitati presso i parenti. Questo provvedimento e' reso necessario dalla crisi abitativa che persiste in alcuni grandi aree come Milano, Roma e Napoli.

L'ASSOCIAZIONE DHUUMCATU-DENUNCIA Gravi atti di fascismo, maltrattamenti ed abuso di potere alla Stazione dei Carabinieri di Tor Pignattara: pistole puntate alla testa per 11 Bangladeshi costretti per tre ore a pulire i bagni e l'intera stazione Lun 13 Febbraio '06, ore 23.00 i Carabinieri di Tor Pignattara fanno irruzione per un controllo ordinario in un bar, luogo di ritrovo negli orari di dopo-lavoro di un gruppo di giovani lavoratori regolari del Bangladesh, tra i 20 e i 26 anni, intimando di seguirli alla Stazione per l'ispezione. Comunicato il fermo ed il successivo processo per direttissima, l'Associazione Dhuumcatu provvede alla tutela legale tramite l'Avv. Mario Angelelli. Mart 14 Febbraio '06 In mancanza di capi d'accusa il Giudice ordina la scarcerazione fissando la data dell'udienza per il 17 Marzo '06. Gli agenti delle forze armate non eseguono l'ordinanza del Tribunale di Roma, riportano i giovani bangladeshi, che per l'intero arco di tempo in loro custodia sono stati privati di acqua e cibo, alla Stazione e costringendoli con le pistole puntate alle testa alle umilianti pulizie dei bagni, della cucina, dei pavimenti, dei vetri dell'ufficio. Maltrattamenti e minacce di espulsione per uno di loro che si rifiuta di sottostare agli abusi. L'Associzione Dhuumcatu, indignata per le gravi violazioni dei diritti della persona ed i maltrattamenti perpetrati dalle forze dell'ordine a danno dei nostri giovani iscritti, chiede la partecipazione dei diversi organi di informazione alla conferenza stampa, in cui verra' annunciata la richiesta di un'inchiesta guidiziaria.

ITALIA

Siparietto


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ESTERI

IRAQ - ATTENTATI

L'esplosione di una bomba a Baghdad ha ucciso almeno tre bambini mentre stavano andando a scuola. Lo hanno reso noto fonti del ministero dell'Interno. Secondo le stesse fonti, la bomba, collocata ai lati della strada, era destinata a una pattuglia di polizia che di solito controlla la zona di al al-Fadhil, nel centro di Baghdad.

PALESTINA

Secondo il New York Times, funzionari americani e israeliani stanno discutendo le modalità su come destabilizzare il futuro governo dell'Anp, facendogli mancare le risorse finanziarie necessarie e costringere il presidente palestinese Abu Mazen a convocare nuove elezioni politiche entro pochi mesi.

IRAN -NUCLEARE

L'agenzia studentesca iraniana 'Isna' ha diffuso una precisazione in cui il capo dell'Organizzazione dell'Iran per l'energia atomica, fa' rilevare che "immettere gas in uno o poche centrifughe non puo' definirsi arricchimento dell'uranio", la stessa fonte ha poi spiegato che ai tecnici iraniani servono ancora mesi per rendere operativo quanto e' stato avviato all'impianto pilota di Natanz, dove e' installata una catena di 164 centrifughe, e che quando arrivera' il momento l'uranio arricchito "sara' utilizzato soltanto per test di lavoratorio e per una valutazione del funzionamento dell'intero processo". Il funzionario ha anche affermato che l'Iran e' lontano dalla capacita' di avviare un produzione di uranio arricchito su scala industriale, dove servono decine di migliaia di centrifughe a cascata. "Non abbiamo ancora un programma per la produzione industriale di combustibile e non vi e' un'ambizione in questa direzione", ha assicurato.

PAKISTAN - SCONTRI

E' di almeno due morti e di decine di feriti, il bilancio dei nuovi tumulti scoppiati in giornata a Peshawar, capitale della provincia settentrionale pakistana della North West Frontier, dove alcuni giovani sono tornati a manifestare nelle strade per protestare contro la pubblicazione di caricature di Maometto su diversi giornali occidentali. Il computo ancora provvisorio delle vittime, tutte pakistane, e' stato reso noto da fonti ospedaliere locali, secondo cui tra coloro che hanno perso la vita c'e' anche un bambino; i feriti verserebbero per lo piu' in condizioni molto serie.

CINA - ENERGIA

La Repubblica popolare cinese intende incentivare l’uso di energia da fonti rinnovabili in modo che rappresenti il 13% del totale dei consumi energetici entro il 2020, rispetto al 7% odierno. Lo ha detto il sottosegretario della Commissione nazionale per lo sviluppo e le riforme, Zhang Guobao, citato dall’agenzia nazionale Xinhua, precisando che tale indirizzo sarà inserito nel prossimo ‘piano quinquennale’ in discussione al Congresso Nazionale del popolo il mese prossimo. Energia nucleare, eolica e quella solare sono le principali risorse alternative con le quali il governo cinese pensa di ridimensionare la sua dipendenza dal petrolio e dal carbone. Guobao ha precisato che nel paese lo sfruttamento di energia alternativa aumenta a un tasso annuale del 25%, il ritmo di crescita maggiore a livello mondiale. Un particolare sviluppo è rappresentato dall’energia solare, che da sola rappresenta il 40% delle risorse alternative attualmente sfruttate in Cina. Il governo intende inoltre promuovere l’uso di etanolo come carburante per le automobili, già utilizzato in cinque delle 23 province cinesi.

GUATEMALA - SQUADRONI DELLA MORTE

Il procuratore per i diritti umani Sergio Morales in una conferenza stampa congiunta col vice-ministro dell’Interno, Julio Godoy incentrata sull’ondata di violenza che solo nel 2005 ha provocato in Guatemala 5.338 morti, ha affermato che agenti della polizia sono direttamente implicati nelle operazioni di ‘limpieza social’ (‘pulizia sociale’)”. Morales ha presentato al governo i risultati di un’inchiesta condotta su 87 omicidi verificatisi nelle ultime settimane: “Il 56% delle vittime appartenevano alle ‘maras’ (bande criminali giovanili), ma le altre non avevano nulla a che vedere con la delinquenza comune” ha precisato il procuratore che ha chiesto e ottenuto dalle autorità la creazione di una commissione incaricata di investigare sugli ‘squadroni della morte’. Le indagini si concentreranno sull’operato degli agenti del ‘Servicio de investigación criminal’ (Sic) “appartenenti a una struttura parallela” su cui non sono state diffuse altri informazioni. L’Alto commissario Onu per i diritti umani in Guatemala, Anders Kompass, ha espresso preoccupazione per “le torture e i metodi con cui vengono praticati gli omicidi che mostrano l’azione di gruppi di auto-difesa” e “l’incapacità delle autorità di portare di fronte alla giustizia i responsabili”.

HAITI - CUBA INTERVIENE SULLE RECENTI ELEZIONI

La denuncia di “gravi brogli o vistosi errori” nello scrutinio del voto del 7 febbraio fatta ieri dall’ex-presidente ed ex-primo ministro René Préval ha avuto due immediate conseguenze: arriva oggi a Port-au-Prince il segretario generale dell’Organizzazione degli stati americani (Osa) José Miguel Insulza “ufficialmente “ per collaborare con le autorità nazionali e la comunità internazionale nella ricerca di soluzioni pacifiche e democratiche alla situazione che si è creata in questi ultimi giorni”. Sulle elezioni haitiane, il quotidiano cubano “Granma” pubblica un editoriale che, riecheggiando in parte quello di ieri del dominicano “El Nacional” , aggiunge un’accusa specifica già dal titolo. “il governo yankee ha ordinato il secondo turno, e definisce “evidente e vergognosa” la manipolazione dei risultati elettorali. La fonte cubana ricorda che domenica scorsa, mentre il sito on-line del consiglio elettorale dava a Préval il 52%, il presidente dell’organismo di scrutinio “inopinatamente” sottolinea il giornale, annunciava solo ilo 49%. “Granma” cita ampiamente anche la recente inchiesta con cui il New York Times ha rivelato il ruolo avuto dall’ “International Republican Institute” di Washington e dal governo americano nella destabilizzazione del governo di Jean Bertrand Aristide e del suo forzato esilio in Sudafrica.

BRASILE - LULA RICONQUISTA CONSENSI

Il 53,3% dei cittadini brasiliani approva l’operato del presidente Luiz Inácio Lula da Silva e, se si andasse oggi al voto, in un eventuale ballottaggio con il candidato socialdemocratico e sindaco di San Paolo, José Serra, il capo dello Stato e del Partido dos Trabalhadores (Pt) vincerebbe con 10 punti di scarto: 47,6% contro 37,6%: sono questi i risultati di un sondaggio condotto tra il 6 e il 9 febbraio scorsi dall’Istituto Sensus, importante sigla del settore, che ribaltano completamente precedenti ricerche, che davano invece il presidente in netto calo. Le notizie positive per Lula, che non ha ancora sciolto il riserbo sull’eventuale ricandidatura per le elezioni d’autunno, non finiscono qui perché, secondo i dati diffusi dal Pt, sono diventati 864.000 gli iscritti al partito, cifra che fa del movimento fondato da Lula 26 anni fa la più importante e potente formazione politica di sinistra dell’America Latina. I vertici del partito si pongono l'obiettivo di presentare alle presidenziali di ottobre Lula come candidato con una base di un milione di consensi direttamente proveniente dal partito. Per Serra, secondo gli esperti del Pt, si profilerebbe un’inevitabile seconda sconfitta elettorale, dopo quella già patita a opera di Lula nel 2002.


Appunti e note redazionali

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gror060215 (last edited 2008-06-26 10:02:08 by anonymous)