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FILIPPINE: SMOTTAMENTO TERRENO, 200 MORTI E 1.500 DISPERSI

Circa 200 persone sono morte e 1.500 sono date per disperse in seguito allo smottamento del terreno che ha seppellito due villaggi nella zona centrale delle Filippine. Lo ha indicato il responsabile della Croce Rossa, Richard Gordon. Secondo il parlamentare Ricardo Mercado il bilancio rischia di aggravarsi e potrebbe raggiungere anche le 2000 vittime.

Un uomo che vive su una montagna vicino a uno dei villaggi, Didita Kamarenta, ha detto che la terra ha avuto un sussulto e c'é stata una violenta raffica di vento. "Mi sono trovato con i piedi immersi nel fango e ho sentito qualcuno gridare aiuto", ha raccontato alla radio. "Tutti i bambini, compresi i miei due figli, sono spariti. Probabilmente sono rimasti seppelliti (dal fango)".

Qualche giorno fa 16 persone sono morte per le forti piogge e inondazioni lampo nella parte sud-orientale dell'arcipelago. Le Filippine vengono colpite ogni anno da una ventina di tifoni. Verso la fine del 2004 sono rimaste uccise o disperse 1.800 persone nelle province a sud-est della capitale.

Cina: nave affonda, 37 dispersi

Trentasette marini cinesi sono dati per dispersi dopo che la loro nave e' affondata al largo delle coste meridionali della Cina. La Guardia costiera ha lanciato una missione di soccorso ma le possibilita' di trovare i marinai vivi sono scarse. La nave, che trasportava 'prodotti acquatici' in Indonesia, ha urtato ieri contro una scogliera al largo della provincia del Fujian, aggiunge l'agenzia.

MORALES NON ESPELLE AGENTI ANTIDROGA USA MA…

Il presidente boliviano Juan Evo Morales ha annunciato che non intende espellere dal Paese gli agenti del Dipartimento antidroga statunitense (Dea), come richiesto a gran voce dai coltivatori di foglia di coca o ‘cocaleros’ del Chapare, ma ha ingiunto ai funzionari stranieri di rispettare la sovranità e la dignità della Bolivia, se non vogliono essere messi alla porta. Morales ha espresso il suo punto di vista in occasione di una cerimonia presso il Collegio militare dell’esercito; il giorno prima il presidente boliviano aveva accettato di continuare a rappresentare gli interessi dei ‘cocaleros’ del Chapare (30.000 persone riunite in sei federazioni), ruolo che svolge dal 1996. Morales, in sostanza, ha confermato il suo “desiderio di stabilire un’alleanza con gli Stati Uniti contro il narcotraffico”, ma ha sottolineato che questo accordo non può prescindere dal massimo rispetto di Washington per La Paz. Tra l’altro proprio ieri il segretario di Stato aggiunto per gli Affari latinoamericani, Thomas Shannon, ha definito questo desiderio di Morales “un’affermazione molto positiva”.

PER IL 2007, WASHINGTON PREVEDE PESANTE RIDUZIONE AIUTI

Il "bilancio del presidente", ovvero le richieste di fondi che, secondo la procedura americana, la Casa Bianca inoltre alla camera e al senato ogni anno, prevede per il 2007 un taglio degli aiuti destinati all'America Latina - e in particolare ai Caraibi - pari al 28,5 degli stanziamenti approvati per l'anno in corso: si passa da 254,4 milioni di dollari a 181,7. Unica eccezione, secondo la Rice, dovrebbe essere fatta per Haiti, per la quale “abbiamo previsto un fondo adeguato”; peraltro non quantificato e difficilmente capace di compensare la riduzione del 23% decisa l’anno scorso. I fondi così recuperati dovrebbero essere utilizzati per altre “emergenze”, soprattutto in Medio Oriente, e in altre regioni ‘calde’ del pianeta; inclusi 75 milioni di dollari per... uno "stato canaglia", l'Iran. Per il popolo iraniano, non per il governo, ha precisato la Rice che si è trovata di fronte a un fuoco di fila di domande da parte della commissione parlamentare incaricata di discutere e approvare le richieste. L'esperto Andres Oppenheimer sul quotidiano "Miami Herald" scrive: "In un momento in cui molti paesi dell’America Latina si stanno spostando a sinistra e il presidente venezuelano Hugo Chavez promette aiuto ai vicini, l’amministrazione Bush sta proponendo grandi tagli agli aiuti destinati alla regione." Viene riferito anche il commento di un senatore democratico dello stato del New Jersey: "Vorrei poter dire che sono scioccato – ha detto il senatore Bob Menendez annunciando una lotta contro la riduzione proposta – ma è il terzo anno consecutive che i fondi per lo sviluppo destinati all’America Latina e ai Caraibi vengono diminuiti."

ITALIA

Cassazione smonta Teorema Buscetta

La Cassazione smonta il 'teorema Buscetta', sancito nel primo maxi-processo alla mafia, imbastito da Giovanni Falcone. Secondo i giudici della Suprema Corte, i boss nella 'cupola' mafiosa non sono automaticamente responsabili di tutti i delitti eccellenti deliberati dal vertice della mafia. Su questa base sono state annullate con rinvio le condanne all'ergastolo per boss come Bernardo Provenzano, Pippo Calo' e Pietro Aglieri nel processo 'Tempesta' su 127 omicidi.

Non se ne vuole andare

Stiamo cercando rimediare al rischio che una certa parte politica modifichi i risultati elettorali. E' il senso di quanto detto dal premier. Per Berlusconi l'ipotesi di una vittoria del centrosinistra alle elezioni 'e' lontanissima'. Ma 'se per caso succedesse - ha detto - mi sentirei obbligato a restare in Italia per vigilare sulla liberta' e per fare una opposizione forte, assoluta, determinata, pervicace e convinta a questa sinistra'.


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