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'''IRAQ'''

Una bomba ha distrutto questa mattina la cupola d'oro di uno dei piu' venerati mausolei sciiti in Iraq, quello di Askariya a Samarra, 90 chilometri a nord di Baghdad. La polizia teme che vi possano essere vittime sotto le macerie dell'esplosione, avvenuta poco prima delle sette (ora locale). Il mausoleo contiene le tombe di due imam sciiti.

Intanto quest'oggi l'inviato della Lega Araba Mustafa Osman ha annunciato ufficialmente che si terrà a Baghdad nella prima settimana di giugno la Conferenza di riconciliazione tra i politici iracheni, patrocinata dalla Lega araba. . «Abbiamo scelto Baghdad perchè ciò garantirà una larga partecipazione al processo di riconciliazione, di dialogo e di apertura», ha detto Osman. Le speranze sono di porre le basi politiche per metter fine all'ostilità e alle violenze tra le diverse comunità del Paese. La Conferenza, la cui riunione preparatoria si era svolta nel novembre 2005 al Cairo, era prevista per la fine di febbraio o inizio marzo, ma ora ci si è accordati per tenerla dopo la formazione del nuovo governo iracheno.


'''LIBANO'''

Il Daily Star quotidiano libanese riferisce che Michel Aoun, leader politico della componente cristiano maronita, ha ammonito le "Forze del 14 marzo" (Saad Hariri, Walid Joumblatt, Samir Geagea) che il ricorso alla piazza per cercare di rimuovere il presidente della Repubblica Emile Lahoud "non è un atto democratico e comporta dei rischi". Lahoud ricopre la carica di presidente libanese in virtù del fatto che riesce a mantenere un equilibrio tra le numerose e litigiose componenti della realtà libanese dopo 20 anni di guerra civile, ma viene criticato da alcuni settori per la sua presunta simpatia verso il governo siriano. Con questa mossa Aoun si affianca ad Hezbollah e Amal a difendere la presidenza Lahoud.


'''PARAGUAY'''

Per fare luce su più di mezzo secolo di misteri, dalla dittatura di Alfredo Stroessner (1954-1989) fino al 2003, la ‘Comisión Verdad y Justicia’, organo appositamente costituito per indagare sulle violazioni dei diritti umani dall’inizio della dittatura paraguayana, ha chiesto l'aiuto del parlamento nazionale e del presidente della repubblica per ottenere l’apertura degli archivi segreti militari, a cui negli ultimi tre anni le forze armate hanno regoalrmente impedito l'accesso. La Commissione chiede anche la proroga di un anno del suo mandato, che altrimenti scadrebbe il prossimo agosto, considerata l’esiguità dei risultati finora raggiunti a causa dell’ostruzionismo delle forze armate. “E' necessario che il popolo e i giornalisti sappiano dove sono i ‘desaparecidos’ e chi sono i principali responsabili di queste gravissime violazioni dei diritti umani” ha detto il responsabile dell'associazione delle vittime. Quella di Stroessner, condannato in contumacia nel 1997 per crimini contro l’umanità, fu una delle dittature più attive nell’ambito della cosiddetta ‘Operacion Condor’, che negli Anni ’70 e ’80 provocò in alcuni Paesi sudamericani (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Bolivia) 50.000 morti, 35.000 ‘desaparecidos’ e 40.000 prigionieri.


'''ARGENTINA'''

Oltre 11.000 persone, in maggior parte indigeni, sono isolati e senza rifornimenti di viveri nel nordest della provincia di Salta, alla frontiera con la Bolivia, a causa delle forti piogge abbattutesi negli ultimi giorni che hanno provocato lo straripamento del fiume Pilcomayo e dei suoi affluenti. “La gente non ha più nulla da mangiare” ha detto il consigliere provinciale Juan Carlos Bruno lanciando un drammatico appello alle autorità: “Abbiamo bisogno di coperte, vestiti, scarpe e plastica per proteggere le case degli indigeni costruite in argilla”.


'''HONDURAS'''

Il presidente Manuel Zelaya, insediatosi il 27 gennaio scorso, ha affermato che la povertà colpisce 5,5 milioni di onduregni. e che “l’Honduras e l’intera America Latina stanno mostrando indici di disuguaglianza sociale ogni giorno più preoccupanti”.


'''GUATEMALA'''

Sono 84 le donne assassinate dall’inizio dell’anno in un’ondata di violenza che sembra inarrestabile e solo nel 2005 ha provocato oltre 640 vittime. Secondo la procura per i diritti umani “il flagello delle morti violente di donne in Guatemala è ormai cronico” ed in costante aumento. La polizia attribuisce il fenomeno principalmente al narcotraffico e alle ‘pandillas’, le bande criminali giovanili presenti in tutto il Centroamerica e in alcune metropoli statunitensi.


'''INDONESIA'''

Frane e inondazioni provocate da ore di piogge torrenziali hanno causato almeno 32 morti nei sobborghi della citta' indonesiana di Manado, capitale della provincia orientale del Nord Sulawesi. Le frane hanno travolto abitazioni in tre diverse localita' della citta', riferisce l'agenzia stampa ufficiale Antara. Centinaia di case e alcuni ponti sono stati danneggiati o distrutti dalle inondazioni, che hanno anche allagato ettari di campi coltivati. Migliaia di persone hanno trovato rifugio in moschee, chiese e scuole.



Line 49: Line 88:
ROMA

Stamattina gli studenti del Liceo Manara di Monteverde stanno scioperando contro il preside Caprarelli. La scuola è vuota e si sta svolgendo una grande assemblea degli studenti.
Il preside, lo stesso che richiese lo sgombero durante l’occupazione lo scorso anno, ha portato all’immobilismo delle attività del consiglio d’istituto e si è rifiutato di autorizzare l’assemblea d’istituto questo mese: così gli studenti sabato si sono presi assemblea, ma il preside Caprarelli ha fatto intervenire la polizia con la scusa che gli studenti stessero per occupare l’istituto.

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ITALIA

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ESTERI

IRAQ

Una bomba ha distrutto questa mattina la cupola d'oro di uno dei piu' venerati mausolei sciiti in Iraq, quello di Askariya a Samarra, 90 chilometri a nord di Baghdad. La polizia teme che vi possano essere vittime sotto le macerie dell'esplosione, avvenuta poco prima delle sette (ora locale). Il mausoleo contiene le tombe di due imam sciiti.

Intanto quest'oggi l'inviato della Lega Araba Mustafa Osman ha annunciato ufficialmente che si terrà a Baghdad nella prima settimana di giugno la Conferenza di riconciliazione tra i politici iracheni, patrocinata dalla Lega araba. . «Abbiamo scelto Baghdad perchè ciò garantirà una larga partecipazione al processo di riconciliazione, di dialogo e di apertura», ha detto Osman. Le speranze sono di porre le basi politiche per metter fine all'ostilità e alle violenze tra le diverse comunità del Paese. La Conferenza, la cui riunione preparatoria si era svolta nel novembre 2005 al Cairo, era prevista per la fine di febbraio o inizio marzo, ma ora ci si è accordati per tenerla dopo la formazione del nuovo governo iracheno.

LIBANO

Il Daily Star quotidiano libanese riferisce che Michel Aoun, leader politico della componente cristiano maronita, ha ammonito le "Forze del 14 marzo" (Saad Hariri, Walid Joumblatt, Samir Geagea) che il ricorso alla piazza per cercare di rimuovere il presidente della Repubblica Emile Lahoud "non è un atto democratico e comporta dei rischi". Lahoud ricopre la carica di presidente libanese in virtù del fatto che riesce a mantenere un equilibrio tra le numerose e litigiose componenti della realtà libanese dopo 20 anni di guerra civile, ma viene criticato da alcuni settori per la sua presunta simpatia verso il governo siriano. Con questa mossa Aoun si affianca ad Hezbollah e Amal a difendere la presidenza Lahoud.

PARAGUAY

Per fare luce su più di mezzo secolo di misteri, dalla dittatura di Alfredo Stroessner (1954-1989) fino al 2003, la ‘Comisión Verdad y Justicia’, organo appositamente costituito per indagare sulle violazioni dei diritti umani dall’inizio della dittatura paraguayana, ha chiesto l'aiuto del parlamento nazionale e del presidente della repubblica per ottenere l’apertura degli archivi segreti militari, a cui negli ultimi tre anni le forze armate hanno regoalrmente impedito l'accesso. La Commissione chiede anche la proroga di un anno del suo mandato, che altrimenti scadrebbe il prossimo agosto, considerata l’esiguità dei risultati finora raggiunti a causa dell’ostruzionismo delle forze armate. “E' necessario che il popolo e i giornalisti sappiano dove sono i ‘desaparecidos’ e chi sono i principali responsabili di queste gravissime violazioni dei diritti umani” ha detto il responsabile dell'associazione delle vittime. Quella di Stroessner, condannato in contumacia nel 1997 per crimini contro l’umanità, fu una delle dittature più attive nell’ambito della cosiddetta ‘Operacion Condor’, che negli Anni ’70 e ’80 provocò in alcuni Paesi sudamericani (Brasile, Argentina, Uruguay, Paraguay, Cile, Bolivia) 50.000 morti, 35.000 ‘desaparecidos’ e 40.000 prigionieri.

ARGENTINA

Oltre 11.000 persone, in maggior parte indigeni, sono isolati e senza rifornimenti di viveri nel nordest della provincia di Salta, alla frontiera con la Bolivia, a causa delle forti piogge abbattutesi negli ultimi giorni che hanno provocato lo straripamento del fiume Pilcomayo e dei suoi affluenti. “La gente non ha più nulla da mangiare” ha detto il consigliere provinciale Juan Carlos Bruno lanciando un drammatico appello alle autorità: “Abbiamo bisogno di coperte, vestiti, scarpe e plastica per proteggere le case degli indigeni costruite in argilla”.

HONDURAS

Il presidente Manuel Zelaya, insediatosi il 27 gennaio scorso, ha affermato che la povertà colpisce 5,5 milioni di onduregni. e che “l’Honduras e l’intera America Latina stanno mostrando indici di disuguaglianza sociale ogni giorno più preoccupanti”.

GUATEMALA

Sono 84 le donne assassinate dall’inizio dell’anno in un’ondata di violenza che sembra inarrestabile e solo nel 2005 ha provocato oltre 640 vittime. Secondo la procura per i diritti umani “il flagello delle morti violente di donne in Guatemala è ormai cronico” ed in costante aumento. La polizia attribuisce il fenomeno principalmente al narcotraffico e alle ‘pandillas’, le bande criminali giovanili presenti in tutto il Centroamerica e in alcune metropoli statunitensi.

INDONESIA

Frane e inondazioni provocate da ore di piogge torrenziali hanno causato almeno 32 morti nei sobborghi della citta' indonesiana di Manado, capitale della provincia orientale del Nord Sulawesi. Le frane hanno travolto abitazioni in tre diverse localita' della citta', riferisce l'agenzia stampa ufficiale Antara. Centinaia di case e alcuni ponti sono stati danneggiati o distrutti dalle inondazioni, che hanno anche allagato ettari di campi coltivati. Migliaia di persone hanno trovato rifugio in moschee, chiese e scuole.

ITALIA

ROMA

Stamattina gli studenti del Liceo Manara di Monteverde stanno scioperando contro il preside Caprarelli. La scuola è vuota e si sta svolgendo una grande assemblea degli studenti. Il preside, lo stesso che richiese lo sgombero durante l’occupazione lo scorso anno, ha portato all’immobilismo delle attività del consiglio d’istituto e si è rifiutato di autorizzare l’assemblea d’istituto questo mese: così gli studenti sabato si sono presi assemblea, ma il preside Caprarelli ha fatto intervenire la polizia con la scusa che gli studenti stessero per occupare l’istituto.


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