Differences between revisions 4 and 5
Revision 4 as of 2006-02-24 12:00:40
Size: 25777
Editor: anonymous
Comment:
Revision 5 as of 2008-06-26 09:53:58
Size: 25783
Editor: anonymous
Comment: converted to 1.6 markup
Deletions are marked like this. Additions are marked like this.
Line 1: Line 1:
[[Anchor(top)]] <<Anchor(top)>>
Line 3: Line 3:
||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[:rorinterattiva: Home page Ror interattiva]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[#appunti Appunti e note redazionali]||<style="background-color: #FF0000; align: right">[:RorFonti: Fonti]|| ||<tablestyle="background-color: #00FF00; align: right">[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||<style="background-color: #CCCCCC; align: right">[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||<style="background-color: #FF0000; align: right">[[RorFonti| Fonti]]||
Line 175: Line 175:
[[Anchor(appunti)]] <<Anchor(appunti)>>
Line 185: Line 185:
||<tablestyle="background-color: #CCCCCC; align: right">[#top Torna a inizio pagina]|| ||<tablestyle="background-color: #CCCCCC; align: right">[[#top|Torna a inizio pagina]]||

Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Iraq: Baghdad, trovati 13 cadaveri crivellati di colpi

Tredici cadaveri crivellati di pallottole di persone non identificate sono stati ritrovati in diversi quartieri di Baghdad, secondo una fonte del ministero dell'interno iracheno. Nella città sciita meridionale di Nassiriya uomini a bordo di una camionetta hanno rapito ieri sera un predicatore di una moschea sunnita, il cui cadavere è stato ritrovato gettato su una strada della stessa città.

Almeno due persone sono rimaste ferite dall'esplosione di un'autobomba davanti ad una moschea sciita nella città irachena meridionale di Bassora, mentre a Touz Khormatu, nel nord dell'Iraq, un muezzin di una moschea sciita è stato ucciso ieri sera da sconosciuti a colpi d'arma da fuoco davanti alla sua abitazione. Intanto il governo ha proclamato la scorsa notte il coprifuoco a Baghdad e in tre province 'calde' fino alle 16:00 locali (le 14:00 svizzere) nel giorno dedicato dai musulmani alla preghiera. A Baghdad sono state piazzate barriere per impedire l'accesso da un quartiere all'altro e nei punti caldi della capitale, soprattutto le aree a maggioranza sciita come Sadr City, Ghazaliyah e Mansur, le forze dell'ordine sono schierate in strada con consegna di far rispettare il coprifuoco.

Tre figli di un deputato sciita iracheno sono stati rapiti a Bassora, nel sud dell'Iraq. Lo si apprende dalla polizia. Uomini armati a bordo di un'automobile verso le 11 (le 9 italiane) hanno rapito, mentre stavano andando a far visita ad alcuni parenti, i tre figli di Kassem Attiyah al-Bazuni, deputato dell'Alleanza unita irachena, che al parlamento ha ottenuto 128 seggi.

Iraq. Il Manifesto: 15 soldati italiani ammalati a causa dell'uranio impoverito

Sarebbero almeno 15 i soldati che hanno fatto ritorno dall'Iraq gravemente ammalati a causa dell'uranio impoverito. La notizia è pubblicata oggi dal quotidiano il Manifesto che cita dati dell'Osservatorio Militare. Sale così ad oltre 300 i militari ammalati dal 1998, 44 sono morti. Intanto si attendono per martedì prossimo le conclusioni della Commissione d'inchiesta parlamentare istituita per far luce sui possibili legami tra le malattie riscontrate nei soldati e l'uso di munizioni all'uranio impoverito. Il quotidiano riferisce di un video girato da una troupe giapponese, ancora inedito in Italia, che testimonia, tra l'altro, l'alto livello di radiazioni a Nassiriya e la presenza di un bossolo di proiettile all'uranio impoverito. Quanto ai militari italiani malati, degli ultimi 15 denunciati dall'Osservatorio Militare, tre avrebbero compiuto missioni in Afghanistan, uno in Iraq. Tutti gli altri hanno avuto esperienze nei Balcani.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Nucleare: Kirienko a Teheran

Il capo dell'Agenzia nucleare russa e' a Teheran, mentre a Vienna fonti rivelano che l'Iran ha avviato 10 centrifughe per arricchire uranio. Kirienko incontrera' le autorita' iraniane per discutere la proposta di arricchire l'uranio iraniano in Russia, e visitera' la centrale di Bushehr. A Vienna un diplomatico ha detto che il prossimo rapporto Aiea sul nucleare iraniano "confermera' che l'Iran ha messo in funzione 10 centrifughe" alimentate con un gas utilizzato per produrre uranio arricchito.

NABLUS E NUOVI SCONTRI A GAZA, “A RISCHIO IL CESSATE IL FUOCO”

L’operazione in corso da cinque giorni nella zona di Nablus minaccia direttamente il cessate il fuoco in vigore da quasi un anno: queste le parole del presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) riportate stamani da un lancio dell’agenzia di stampa palestinese Wafa. Già ieri il neo-nominato primo ministro ed esponente di spicco di Hamas, Ismail Haniyeh aveva denunciato l’operazione in corso da cinque giorni a Nablus, in Cisgiordania, chiedendo alla comunità internazionale di intervenire per bloccare quello che ha definito “il massacro israeliano”. Fonti militari israeliane ribadiscono che l’operazione in Cisgiordania (in cui finora sono morte almeno 5 persone) sarebbe indirizzata contro gruppi armati accusati di voler organizzare attentati contro Israele. Intanto sono di questa mattina le notizie di nuove violenze anche nella Striscia di Gaza dove due palestinesi sono stati uccisi nei pressi del valico di Kissufim e un raid è stato lanciato dall’aviazione israeliana. I militari di stanza al valico di Kissufim, al confine tra lo Stato ebraico e il settore sud della Striscia di Gaza, hanno aperto il fuoco per ben due volte durante le prime luci del giorno di oggi uccidendo almeno due giovani e ferendone un terzo. La notizia, riportata inizialmente da fonti sanitarie palestinesi, è stata confermata successivamente dall’esercito israeliano, secondo cui un gruppo di uomini stava cercando di piazzare ordigni vicino alla recinzione. Il quotidiano israeliano Haaretz identifica una delle vittime nel figlio di Abdel Fattah Dukhan, uno dei principali esponenti e co-fondatori di Hamas. Nel nord della striscia di Gaza, invece, ad entrare in azione è stata l’aviazione di Tel Aviv che ha lanciato alcuni missili contro una macchina contenente razzi Qassam. Secondo le informazioni in circolazione, l’attacco non avrebbe causato vittime ma solo il ferimento di un paio di passanti.

Arroyo dichiara stato d'emergenza

Il presidente delle Filippine, Gloria Arroyo ha decretato lo stato di emergenza dopo il fallito tentativo di golpe. 'Ho dichiarato lo stato di emergenza, ha spiegato la Arroyo alla Tv e alla radio aggiungendo di aver autorizzato l'esercito e la polizia a prendere misure piu' ampie'. Il principio di emergenza e' una misura molte forte dopo nove anni dalle leggi marziali della dittatura nelle Filippine di Ferdinand Marcos.

Bangladesh: 65 morti in un incendio

Almeno 65 persone sono morte e un'ottantina ferite nell'incendio di uno stabilimento tessile di Chittagong, in Bangladesh. Le vittime sono in gran parte donne occupate nella fabbrica tessile. L'incendio, ancora non del tutto spento, sembra scaturito dallo scoppio di un radiatore. Secondo i medici il numero dei morti e' destinato a crescere in quanto erano circa 500 gli operai al lavoro. A peggiorare la situazione, la chiusura a chiave dall'esterno della porta di ingresso.

ITALIA

Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Commissione di inchiesta: un sequestro finito male. I genitori della giornalista: vergogna

La giornalista del Tg-3 Ilaria Alpi e l'operatore televisivo Miran Hrovatin, furono uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio per un tentativo di sequestro finito male. E' quanto ha stabilito la commissione parlamentare di inchiesta sul caso presieduta da Carlo Taormina che oggi ha approvato a maggioranza (12 a 7) la relazione finale.

La commissione ha annunciato che trasmetterà gli atti raccolti alla Procura generale di Perugia per la revisione della condanna passata in giudicato di Hashi Omar Hassan, l'unica persona arrestata fino ad oggi per questa vicenda.

Opposizione: conclusioni inaccettabili Per l’opposizione si tratta di conclusioni "inaccettabili": "Chiudono il caso proponendo una verità senza prove quando invece il caso rimane aperto in quanto le causali non sono chiarite, non sono individuati gli esecutori e i possibili mandanti".

Nella 'memoria di minoranza' consegnata dall'opposizione si sottolinea anche il "giudizio severo sul metodo di conduzione dei lavori della Commissione, sulle conclusioni del presidente e sulla relazione votata a maggioranza che verrà consegnata al Parlamento".

Nella memoria viene poi sottolineata la "gestione monocratica del presidente, la estensione inopportuna dei poteri della commissione ben oltre la prassi parlamentare, la unilateralità e la evidente strumentalizzazione politica di molte esternazioni alla stampa da parte del presidente, la denigrazione del lavoro professionale di Ilaria Alpi e l'accanimento finale contro i genitori che hanno deteriorato il clima politico all'interno della commissione con pesanti ripercussioni sul lavoro e la serenità dei consulenti".

Taormina: ha operato una centrale del depistaggio In una conferenza stampa Taormina ha parlato di una "centrale giornalistica di depistaggio" che avrebbe "operato negli ultimi dodici anni”. Alla domanda di chi avrebbe fatto parte di questa organizzazione, Taormina ha risposto: "Chiedete alla famiglia Alpi".

Taormina ha detto che in questi due anni di attività la commissione ha denunciato, a vario titolo, all'autorità giudiziaria un alto ma imprecisato numero di persone. Tra queste, magistrati (anche romani), uomini delle forze dell'ordine come alcuni agenti della Digos di Udine e giornalisti.

Taormina non ha voluto dire i nomi specificamente, limitandosi soltanto ad alcuni di essi: i giornalisti Maurizio Torrealta e Fabrizio Bocca, l'avvocato della famiglia Alpi Antonio D'Amati, Giorgio e Luciana Alpi, Sebri.

I genitori della Alpi: e' una vergogna "Tutta questa vicenda il presidente della Commissione l'ha buttata in politica per una volgare campagna elettorale. E' una vergogna". E' durissima la reazione di Luciana e Giorgio Alpi, i genitori di Ilaria, alle notizie della relazione della Commissione d'inchiesta sulla morte della figlia e dell'operatore televisivo Miran Hrovatin.

"Dopo dodici anni - hanno aggiunto - avremmo fatto veramente a meno di una commissione cosi', bastavano le procure. Avranno speso una montagna di soldi", il presidente "porti prove inconfutabili, noi accettiamo anche questa ipotesi" del rapimento "ma solo se ci sono le prove".

I genitori hanno detto di essere "offesi e umiliati dal comportamento" del presidente Taormina. "Voleva perquisirci la casa, come fossimo dei delinquenti, come fossimo Provenzano - ha aggiunto Luciana Alpi - ci ha detto che siamo comunisti perché Giorgio ha curato molti e altissimi dirigenti del Pci. E con questo? Ha curato anche monsignori e cardinali, e comunque ha fatto il suo dovere di medico".

"Se fosse vera la tesi della reazione alla guardia del corpo allora - hanno detto - gli aggressori avrebbero dovuto sparare a quest'ultima e all'autista, non a Ilaria e Miran che non erano pericolosi e che stavano immobili. Basta vedere il rapimento Moro ed altri rapimenti. Questa - hanno concluso - e' una tesi che fu abbandonata anche dalla Procura di Roma al processo di secondo grado".

ELEZIONI: RAUTI, ASPETTIAMO RISPOSTA BERLUSCONI PER 6 POSTI IN FI

E' in corso una trattativa con Silvio Berlusconi per avere sei posti nelle liste di Forza Italia in posizione sicuramente elettiva. Lo ha detto Pino Rauti, che questa mattina ha presentato il simbolo del 'Movimento idea sociale lista Rauti' al Viminale.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

IRAQ VERSO RISCHIO DI GUERRA CIVILE, OGGI COPRIFUOCO DIURNO

Le autorità irachene hanno deciso di imporre per oggi il coprifuoco anche nelle ore diurne, fino alle 16:00 a Baghdad e zone limitrofe. Lo hanno rivelato fonti governative precisando che in tal modo di spera di arginare le violenze. BRUCIATE 68 MOSCHEE

Mentre si affaccia il rischio di una guerra civile in Iraq, dove 68 moschee sono state incendiate e almeno 130 persone uccise dopo l'attentato di ieri alla moschea sciita di Samarra, la più grande formazione politica sunnita, il Fronte dell'Accordo, ha deciso oggi di abbandonare le trattative per la formazione di un nuovo governo.

"Stiamo sospendendo la nostra partecipazione ai negoziati con l'Alleanza sciita", ha detto in una conferenza stampa Tareq al Hasimi, un dirigente del Fronte dell'accordo iracheno, riferendosi ai negoziati per la formazione del nuovo governo in corso con l'Alleanza irachena unita, la coalizione di 16 formazioni sciite uscita largamente vittoriosa nelle elezioni irachene del 15 dicembre scorso. "Se il prezzo della partecipazione al processo politico - aveva detto in precedenza all'Afp Thafer al-Aani, portavoce del Fronte sunnita - è il sangue del nostro popolo, allora siamo intenzionati a rinunciarci. Questa atmosfera non aiuta la ripresa dei negoziati". "Crediamo - aveva sottolineato il portavoce - che alcune fazioni dell'Alleanza irachena unita siano responsabili dello spargimento di sangue che ha preso di mira la nostra gente, dell'incendio delle moschee e dell'arresto dei nostri figli".

RAPPRESAGLIE A BAGHDAD, 80 CADAVERI CRIVELLATI DI COLPI Un bilancio della polizia irachena di 80 persone uccise nelle ultime 24 ore a Baghdad, alle quali si aggiungono tre giornalisti della tv di Dubai Al Arabiya rapiti e poi uccisi a Samarra, testimonia stamane l' intensificarsi della violenza tra sunniti e sciiti in Iraq dopo l'attentato di ieri mattina che ha semidistrutto la cupola dorata della Moschea santuario della stessa città di (125 chilometri a nord di Baghdad), quarto luogo sacro per i musulmani sciiti.

TROVATI CORPI DI TRE GIORNALISTI AL ARABIYA RAPITI MERCOLEDI' I tre giornalisti - la reporter Atwar Bahjat, il cameraman Adnan Abdallah ed il fonico Khaled Mohsen - erano arrivati ieri dopo l' esplosione nella moschea, compiuta pare da un commando con tute mimetiche, per realizzare un reportage che è stato trasmesso stamane più volte dalla emittente di Dubai. Sarebbero stati affrontati da due uomini armati che li hanno sequestrati. Un quarto collega che sembra fosse con loro sarebbe riuscito a scappare. I corpi dei tre rapiti sono stati trovati stamattina 15 chilometri a nord di Samarra. I corpi di 47 persone uccise, apparentemente tutti sunniti - hanno detto fonti di polizia - sono stati trovati in varie zone di Baghdad, crivellati di colpi d'arma da fuoco.

68 MOSCHEE BRUCIATE E 15 IMAN ARRESTATI, ULEMA Un totale di 68 moschee sono state bruciate ieri in Iraq, per reazione all'esplosione della cupola della Moschea d'oro di Samarra, e 15 imam sono stati arrestati in Iraq. Sono dati resi noti da Al Qubaisy, portavoce del Consiglio degli Ulema, la maggiore autorità religiosa sunnita in Iraq, durante una conferenza stampa trasmessa dalla tv del Qatar Al Jazira. Sono state anche mostrate foto di moschee e copie del Corano bruciate negli atti vandalici. Gli Ulema criticano anche responsabili sciiti che ieri hanno sollecitato manifestazioni di protesta, "ben sapendo che il momento non era opportuno". Riferendosi quindi alla giornalista di Al Arabiya uccisa, hanno detto che "ha pagato con la sua vita per colpa di mani cattive, che hanno approfittato di quello che è successo a Samarra. Ci sono persone nascoste tra i cittadini - ha detto il portavoce - che seminano zizzania". Infine Qubaisy ha chiesto al leader sciita Moqtada Sadr di intervenire per impedire che aderenti alla sua formazione politica partecipino alla devastazione delle moschee.

RUSSIA: CROLLO TETTO MERCATO A MOSCA, 57 I MORTI

In seguito al recupero durante la notte del cadavere di una donna da sotto le macerie, e' salito ad almeno 57 il numero complessivo dei morti accertati a causa del crollo della copertura del mercato 'Baumansky', avvenuto ieri nell'omonimo quartiere sud-orientale di Mo. Lo ha riferito l'emittente 'Ntv', che citava fonti del ministero federale per la Protezione Civile. Le ricerche dei dispersi frattanto non accennano a rallentare, e si teme che il bilancio della sciagura sia destinato ad aggravarsi ulteriormente. Tuttora, quanto meno a livello ufficiale, non si sa con esattezza quante persone ci fossero nel mercato al momento del cedimento del tetto; un anonimo venditore che lavora proprio nel 'Baumansky' ha affermato tuttavia che sarebbero state circa duecento.

ISRAELIANI UCCIDONO 2 PALESTINESI A CONFINE CON GAZA

Almeno due palestinesi sono stati uccisi da soldati israeliani nei pressi del valico di Kissufim, al confine tra lo Stato ebraico e il settore sud della Striscia di Gaza. Lo hanno denunciato fonti sanitarie locali, secondo cui le vittime sarebbero state avvistate mentre, insieme a un paio di compagni, stavano presumibilmente piazzando ordigni lungo la recinzione di sicurezza che corre all'altezza della frontiera: i militari di guardia hanno aperto il fuoco a due riprese, colpendo tre degli intrusi, uno dei quali e' rimasto ferito ma sarebbe comunque riuscito a fuggire; il quarto palestinese e' stato catturato e si trova attualmente sotto interrogatorio. Uno dei morti e' stato identificato come Suleyman el-Kauda, 21 anni.

Mladic, smentiti negoziati su resa

Il ministero degli Esteri olandese smentisce che il ministro Ben Bot abbia detto che sono in corso trattative tra Mladic e il Tpi dell'Aja. 'La notizia non e' corretta', ha commentato un portavoce del ministero, precisando: 'Il ministro Bot ha sentito dalle autorita' serbe che Mladic era malato. Le autorita' serbe non sanno dove si trovi ma hanno ascoltato indiscrezioni per le quali potrebbe essere in contatto con la sua gente per arrendersi all'Aja a causa della malattia'.

MANIFESTAZIONE DI INDIPENDENTISTI CONTRO LA “COLONIA” E LA FBI

Più di 1000 persone, che facevano sventolare decine di bandiere verdi con una croce bianca, hanno partecipato a Porto Rico a una manifestazione del Partido Independentista Puertorriqueño (Pip) di fronte al tribunale federale di Hato Rey, penisola che fa parte della capitale San Juan, per protestare contro il “regime coloniale” e la presenza del Federal Bureau of Investigation (Fbi) sul territorio dell’isola caraibica che da decenni vive in regime di “commonwealth” con gli Stati Uniti. Ricordando l’uccisione di Filiberto Ojeda Rios – compiuta il 23 settembre dell’anno scorso dalla Fbi a Porto Rico, nel piccolo centro di Hormigueros, in circostanze tutte ancora da chiarire, Rubén Berríos Martínez , presidente del Pip, ha definito l’Fbi “istituzione repressiva” che negli ultimi tempi ha già “travolto i diritti degli indipendentisti” e della stampa locale. Alla manifestazione ha partecipato anche Elma Beatriz Rosado, vedova di Ojeda Rios che ha unito la sua voce protesta dicendo che quella repressiva è “la faccia dell’Fbi sempre denunciata da Filiberto”. Era dal maggio 2003, data della smobilitazione della base navale americana dell’isolotto di Vieques, che da Porto Rico non si aveva notizia di significative manifestazioni indipendentiste contro Washington.

DETENUTI POLITICI: PROCESSO, PER PROTESTA NESSUNO RISPONDE AI GIUDICI

La maggior parte dei 129 imputati ‘politici’ arrestati a novembre e accusati di tradimento e genocidio – tra loro i dirigenti del principale partito di opposizione, giornalisti, editori e attivisti dei diritti umani – ha rifiutato di dichiararsi ‘colpevole’ o ‘innocente’, affermando che il processo apertosi oggi davanti all’Alta corte federale di Addis Abeba è “politico”. Soltanto tre – tra cui l’avvocato e attivista Daniel Bekele, direttore di ‘Action Aid’ in Etiopia – si sono detti “non colpevoli” attraverso i loro avvocati. Il governo del controverso primo ministro Meles Zenawi accusa gli imputati – di cui una trentina processati in contumacia - di aver fomentato le proteste di piazza a giugno e novembre relative ai brogli elettorali alle legislative di maggio; in entrambi i casi, le forze dell’ordine repressero con la violenza le dimostrazioni, provocando in tutto non meno di 86 vittime (molte di più secondo la società civile). “Ho letto i capi di imputazione, nessuno di essi riflette la realtà dell’Etiopia”, ha detto in aula Hailu Shawel, presidente della Coalizione per l’unità e la democrazia (Cud), il principale partito di opposizione, che alle legislative ha ottenuto oltre 100 seggi, ma che ha finora boicottato il Parlamento federale. “Io non ho commesso alcun crimine, sono qui solo come prigioniero politico”, ha dichiarato un altro deputato della Cud davanti ai giudici. Gli imputati – alcuni dei quali incriminati per tradimento e genocidio – sono accusati di aver ordito “un complotto con l’obiettivo di rovesciare con la forza un governo costituzionale”. Un’accusa “inaccettabile” secondo Amnesty International che ha chiesto “l’immediata e incondizionata scarcerazione” di tutti gli imputati. Alla seduta di oggi per la prima volta dopo il dibattimento iniziato a dicembre hanno partecipato come osservatori anche un giudice britannico inviato dall’Unione Europea e un giurista belga della Lega internazionale per i diritti dell’Uomo. Alcuni Paesi europei – tra cui la Gran Bretagna – hanno sospeso gli aiuti al governo di Zenawi rimproverandolo per i provvedimenti contro l’opposizione e gli esponenti della società civile. Il processo è stato aggiornato al 1 marzo; alcuni osservatori temono che possa durare eccessivamente: quello contro l’ex-dittatore Menghistu è in corso da 15 anni.

ITALIA

Salari d'oro al Comune di Taranto 30 milioni in più per lavori extra

SIETE stanchi del vostro stipendio di fame? Volete finalmente far fruttare il diploma di ragioniere e divenire milionari? Se amate le città di mare, ci sono interessanti posizioni lavorative presso il comune di Taranto. Al municipio volano infatti buste paga da favola. Dal 2001 al 2005 i dipendenti si sono divisi quasi trenta milioni di euro, soldi fuori dalla tariffa base dei loro compensi. Salario "accessorio" e straordinario.

Non tutti sono stati baciati dalla fortuna: dei millecento dipendenti i più premiati, i meglio retribuiti sono stati gli impiegati dell'ufficio di ragioneria. Bravissimi ed iperattivi, sempre pronti, sicuri, documentati ed efficienti. Hanno lavorato tanto che il comune, pur avendo debiti per 148 milioni di euro, ha deciso di aumentare del 600 per cento il budget preventivato per retribuire le ore di ufficio in più.

Essendo veramente straordinari, le luci accese anche di notte, un panino per pranzo, i sabati e le domeniche immolate alla città, l'amministrazione ha voluto mostrare riconoscenza raddoppiando anche la voce del cosiddetto "salario accessorio", elemento eventuale ed integrativo della busta paga. La voce regina del salario accessorio è il "progetto obiettivo". Io ti do un obiettivo, e se lo raggiungi pago.

I ragionieri tarantini si sono messi al lavoro e ciascuno si è dato un obiettivo. In effetti, per fare presto e fare bene, si sono organizzati sempre in gruppo: ora cinque, ora dieci colleghi. Un esempio? Bisognava, era il 2002, sistemare tutte le fatture inoltrate dai fornitori dell'ente pubblico. Raccoglierle e numerarle. In dieci si sono dati l'obiettivo. Hanno prima titolato il progetto ("Raccolta e numerazione progressiva di tutte le fatture" - Prot. 1813 14/03/02), e si son detti: tu numeri da uno a cento, tu da centouno a duecento e così via. Raggiunto l'obiettivo, sono passati alla cassa: 26.500 euro. Nemmeno tremila euro ciascuno, una miseria. I comunali di Taranto hanno sempre tenuto alla produzione, e in questo quadriennio il loro lavoro è stato ritmato unicamente da un obiettivo.

Era come un incubo: ogni giorno che si entrava in municipio, dove per inciso non si può nemmeno timbrare il cartellino perché purtroppo i marcatempo non funzionano, l'uno chiedeva all'altro: tu in questa settimana che obiettivo hai? E l'altro: devo provvedere agli adempimenti per far aderire il comune al condono edilizio deciso dal governo Berlusconi. E infatti nel 2004 uno delle decine dei progetti obiettivo era appunto "Adesione al condono previsto dalla legge". In quattro si son messi al lavoro e in un battibaleno hanno certificato l'adesione. L'amministrazione, ringraziando, ha staccato anche a loro un assegno suppletivo di ventunomila euro.

A Taranto si dice: Ci sparte ave 'a megghia parte (chi divide ha la parte migliore). E i dipendenti hanno sempre avuto questa impostazione comunitaria, l'esigenza di utilizzare le menti in modo collettivo. E infatti collettivamente hanno realizzato un progetto ambiziosissimo: inquadrare la città in aree omogenee e redigere i piani di zona di assistenza sociale, offrire uno strumento per aiutare i deboli. A progetto ultimato, hanno fatto due conti e sei impiegati hanno chiesto e ottenuto un premio di 377mila euro. Al dirigente-coordinatore solo novantanovemila euro.

Purtroppo la tranquillità dei dipendenti è stata messa a repentaglio dalle malelingue con il moto perpetuo del pettegolezzo. Anche il consiglio comunale è dovuto intervenire con una commissione d'inchiesta; la Guardia di Finanza s'è fatta curiosa e ha iniziato a spulciare le carte. I fascicoli sono poi stati trasferiti alla magistratura. Adesso in municipio manca la fiducia. I progetti rallentano, gli obiettivi si allontanano, la città invece di lavorare mormora: unge l'asse ca 'a rota gire (ungi l'asse che la ruota gira).


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror060224 (last edited 2008-06-26 09:53:58 by anonymous)