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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Operazione Cervantes, gravi condanne per i compagni anarchici, caduta l’associazione sovversiva

E’ arrivata oggi la risposta politica a tantissimi attentati di matrice anarchica che avvenivano in italia. Condanne senza prove, senza indizi seri, ad opera della corte garantista del giudice-romanziere De Cataldo. Assolti tutti dal reato associativo, per l’ipotetica associazione presente con cellule in varie città. Ma gravi le condanne per 3 dei 9 compagni/e anarchici/che processati. Marco Ferruzzi, è stato condannato a 9 anni, per attentato alla caserma dei CC in cui il maresciallo Sindona perse 3 dita, per un disegnino realizzato a fatto avvenuto in cui si ironizzava sul fatto. A Simone Del Moro sono stati dati 6 anni, in base ad una frase decontestualizzata che non vuol dire nulla estrapolata da intercettazioni telefoniche. Massimo Leopardi è stato condannato a 3 anni, per un Mac Donald danneggiato durante un corteo di 3 mila persone, partito dal villaggio e indetto dai disobbedienti, contro lo sgombro del villaggio. I primi 2 restano agli arresti domiciliari, Massimo è stato scarcerato. Gli altri imputati assolti. Questa è la sentenza contro 3 dei 9 compagne/i arrestate/i tra il giugno 2004 e il maggio 2005 nella cosiddetta operazione Cervantes. Durante le udienze sono emerse le contraddizioni degli inquirenti fatte di intercettazioni manipolate, acrobatici rapporti della digos e dei ros nei quali le relazioni di stima e amicizia vengono trasformate in pericolose "associazioni sovversive", come sono soliti fare gli organi inquisitori. Lo scorso 22 febbraio, i p.m. De Falco e Vitello avevano richiesto pene pesantissime dai 5 ai 16 anni e mezzo di galera. I reati contestati sono gli artt. 270bis c.p. (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) e 280 bis (uso di esplosivi con finalità di terrorismo) per gli attentati ad una caserma dei carabinieri a Roma, al tribunale e al centro servizi sociali di Viterbo. In questa operazione i giornalisti hanno supportato il lavoro degli inquirenti dando prima grande eco agli arresti, giustificando così anni di indagine basate per lo più su intercettazioni con le quali sbirri e magistrati quotidianamente controllano e ascoltano la vita di migliaia di uomini e donne, per poi passare sotto silenzio le fasi del processo. Il clima politico dell’operazione Cervantes è la guerra in Irak e Afganistan in cui lo stato italiano è impegnato, la ristrutturazione economica dell'unione europea, lo smantellamento dello stato sociale e l'inasprimento delle politiche repressive. Noi siamo invece consapevoli che terrorista è lo stato che per difendere gli interessi del capitale non esita a spiare, emarginare, affamare, arrestare e uccidere milioni di sfuttati reprimendo duramente chi a questo stato di cose si oppone in maniera decisa.

Gradisca

Continua la mobilitazione contro i cpt di Gradisca d'Isonzo e di Bari, la cui apertura era prevista per oggi. A Gradisca e' in corso da ieri mattina il presidio dei movimenti e associazioni antirazziste davanti al lager. I manifestanti hanno impedito l'ingresso nella ex caserma ai dipendenti della cooperativa rossa Minerva, vincitrice della gara di appalto per la gestione della struttura. Durante il presidio, animato da circa in centinaio di persone, polizia e carabinieri in assetto antisommossa hanno caricato i manifestanti, ma il presidio non si e'sciolto.. Il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Alessandro Metz è rimasto ferito. audio

Delegazione nel Cpt di Bari S. Paolo

E questa mattina una delegazione di parlamentari è entrata nel Cpt di S. Paolo a Bari. "Un vero e proprio supercarcere", la descrizione della struttura fatta dai parlamentari dopo la visita. La struttura dovrebbe essere consegnata in questi giorni.

Rifugiati

Si è conclusa l'odissea romana per i 250 rifugiati, molti dei quali con un permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari, alloggiati transitoriamente in diversi stabili pubblici dalla Prefettura. La vicenda era iniziata il 23 gennaio scorso con lo sgombero dello stabile dell'Enasarco in via Cavalieri, zona Romanina. I rifugiati sono tornati nello stabile dell'Enasarco e chiedono ora di poter autogestire lo spazio.

Processo plauto, studenti medi

Assolti per la notte di occupazione del liceo nel dic 2003 Audio avvocato eugenio zini

PROCESSO g8: PROBABILE RINVIO A SETTEMBRE

Slittera' probabilmente a settembre il processo contro i 25 compagni/e accusati di devastazione e saccheggio. il presidente della seconda sezione del tribunale, marco devoto, infatti, sta per assumere l' incarico della durata di cinque mesi di componente del csm. il giudice ha rinviato percio' questa mattina il processo a martedi' prossimo. in quella data comuniccherà ufficialmente la data in cui riprendera' il processo.

TAV: DE PALACIO, NUOVO STUDIO SU VAL SUSA PRONTO TRA UN MESE

  • Un nuovo studio sull' impatto ambientale dell' Alta velocita' in Val di Susa sara' completato entro un mese e il coordinatore del Corridoio 5 ed ex commissario europeo, Loyola de Palacio, auspica che sia risolutivo. Sono gia' stati spesi in studi 300 milioni di euro - ha affermato a margine di un incontro quadrilaterale dei ministri dei trasporti dei paesi vicini sul Corridoio 5, svoltosi questa mattina a Trieste- e spero che non siano solo carta. Intanto il ministro lunardi ha convocato i sindaci e i rappresentanti delle comunita' montane della Val di Susa per lunedi' prossimo, 6 marzo, al ministero delle Infrastrutture, dove e' previsto l' insediamento ufficiale di un Osservatorio sull' Alta velocita' in Val di Susa alla presenza di rappresentanti di tutti i ministeri interessati ed esperti.

LICENZIATI 8 OPERAI ALLA FIAT DI POMIGLIANO SU COMMISSIONE DEI SINDACATI CONFEDERALI PER DECAPITARE LO SLAI COBAS

Con un silenzio assordante dei media, cercano di isolare i 6.000 operai dell’Alfa Sud . I licenziati sono stati dichiarati “colpevoli” di avere guidato la contestazione di 6.000 operai contro l’accordo-bidone firmato da Fiom-Fim-Uilm-Fismic. Non c’è stata nessuna “violenza”, contrariamente a quanto strombazzato da sindacati e partiti di regime, a meno che non si intenda per violenza la sacrosanta incazzatura di migliaia di lavoratori stanchi di miseri salari e del ricatto del lavoro precario, o il lancio di qualche uovo da parte della massa operaia sulle finestre retrostanti il palco dei 40 sindacalisti esterni. Quelle assemblee “violente” si sono chiuse democraticamente con votazioni unanimi per alzata di mano contro il contratto “miseria e flessibilità”. E lo stesso referendum confederale è finito con l’80% di NO.

Domani manifestazione comitato precari alitalia

Manifestazione domani davanti al consiglio regionale del Lazio dei lavoratori precari del servizio postale e cargo di Alitalia. I precari nell'azienda sono saliti a quota 2500 e nei due settori interessati dallo sciopero costituiscono il 50% del personale , mentre nei call center raggiungono la totalità. La richiesta è quella di garantire un processo trasparente nelle assunzioni, attraverso la costituzione di una lista unica di precari, ordinata per anzianita' di servizio, dalla quale attingere per le prossime assunzioni a tempo indeterminato".

ESTERI

Palestina: arrestati e picchiati durante una protesta contro la violenza dell'IDF

Sabato 25 febbraio, 150 attivisti hanno manifestato davanti alla base militare Kiria a Tel Aviv in risposta alla violenza da parte dell'IDF (esercito israeliano) e della polizia nei confronti delle manifestazioni contro il Muro, come si è vista nel ferimento del militante diciasettenne di Anarchici Contro il Muro (ACIM), Matan Cohen. Il giovane Matan è stato colpito all'occhio da un proiettile di metallo ricoperta di gomma durante una manifestazione contro il muro venerdì. Matan è stato oper ato all'occhio ma non è ancora chiaro se avrà o meno l'uso dell'occhio. Durante la manifestazione alla base di Kiria, quattro manifestanti sono stati arrestati e picchiati dalla polizia. Gli ACIM ora fanno appello perché ci sia un'investigazione immediata "dell'uso superfluo della violenza da parte delle forze di sicurezza contro gli attivisti". Nel 2003, un attivista degli ACIM, Gil Na'amati, fu colpito alle gambe con proiettili carichi mentre protestava contro il Muro presso il villaggio di Mas'ha. Na'amati e un manifestante americano furono colpiti dalle forze di sicurezza mentre cercavano di tagliare un varco nel recinto dell'apartheid. In seguito ad una lunga indagine, neanche un soldato o comandante tra quelli coinvolti nell'incidente è stato incriminato.

Macedonia: tutti in piazza: no alla privatizzazone dell'energia

  • Entro marzo, quattro rinomate società straniere faranno la loro offerta per l'acquisto di ESM, l'utility (impresa di servizi pubblici) che gestisce l'energia in Macedonia. Le compagnie sono la tedesca ERV, l'italiana ENEL, l'austriaca EON e la ceca CHEZ. Saranno in competizione per quella che è spesso definita “il comparto più prezioso dell'economia macedone”. ESM è una società enorme con migliaia di impiegati, vaste proprietà comprendenti la rete di distribuzione nazionale, impianti di produzione elettrica, edifici e un rilavante fatturato, senza menzionare la sua importanza strategica.

C'è però un problema. Sembra che quasi tutti nel paese siano contrari alla privatizzazione, eccetto il governo. Da almeno due mesi l'associazione di cittadini “Voice for Light”, sta organizzando proteste pubbliche. La scorsa settimana ha comunicato alla stampa che stavano ricominciando le proteste a Skopje. L'associazione si oppone alla decisione del governo di privatizzare la compagnia. Le proteste sono incominciate a Skopje, in dicembre sono stati bloccati i principali nodi del traffico, sono continuate poi in gennaio, spostandosi in altre città.

Impiccato membro di Eta

Igor Miguel Angulo, membro di 'Eta, è stato trovato impiccato nella sua cella nel carcere di Cuenca. Ufficialmente si e' suicidato. L'organizzazione basca contro la violazione dei diritti umani, Askatasuna, ha denunciato la morte di Angulo come una 'conseguenza' della politica penitenziaria repressiva voluta dal Governo e ha convocato una manifestazione a Santurtzi, luogo natale di Angulo.

EX AGENTE CIA: L'ATTENTATO ALLA MOSCHEA ORSE E' COSA NOSTRA

Sulla devastazione della moschea di Askariya, il più sacro tempio sciita,non c’è bisogno di essere complottisti per capire che i sospetti possono essere molti, e non solo i sunniti. Come si sa, tempo fa dei militari britannici sono stati arrestati [a Bassora] travestiti in abiti arabi, mentre giravano su un'auto armati (1)… ». A dirlo non è un blogger paranoico, bensì Ray McGovern: ex analista della CIA del massimo livello, con 27 anni di carriera nei servizi. Da noi la polizia si veste di nero come i black bolck e lì gli inglesi da arabi: il carnevale non è ancora finito

Crimini in Messico Un rapporto redatto da una associazione non governativa afferma che il governo messicano e i militari avrebbero commesso "crimini contro l'umanità" nella cosiddetta "sporca guerra" contro gli oppositori di sinistra. Il rapporto sarebbe stato preparato per l'attuale presidente Vicente Fox, ma non è stato ancora pubblicato. Secondo il rapporto, l'esercito avrebbe rapito, torturato e ucciso centinaia di presunti ribelli tra il 1964 e il 1982.

In conclusione

Anniversario della morte di Roberto Scialabba

Il 7 gennaio 1978 , fuori della sezione del MSI di via Acca Larentia al quartiere Appio-Tuscolano, vengono uccisi due militanti di destra cui se ne aggiunge un terzo caduto a seguito degli scontri scoppiati con la polizia immediatamente dopo l'accaduto. A Roma da un po' di tempo è attivo un gruppuscolo di fascisti particolarmente agguerrito che rivendica le proprie azioni con la sigla NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari); tra le sue file spiccano elementi come Valerio e Cristiano Fioravanti, Alessandro Alibrandi e Franco Anselmi. Essi sono decisi a «ricordare» i recenti accadimenti.Valerio Fioravanti ritiene che a commettere l'agguato di Acca Larentia siano stati gli occupanti dello stabile situato in via Calpurnio Fiamma, a Cinecittà. La sera del 28 febbraio, tra le 23:10 e le 23:30 il gruppo, coadiuvato da altri esponenti della destra romana, si reca presso lo stabile ma giunto là si accorge che è chiuso, poichè era stato scomberato il giorno precedente A questo punto si recano in direzione della vicina piazza San Giovanni Bosco ,arrivato sul posto il gruppuscolo scende rapidamente dalla FIAT 132 chiara e, a volto scoperto, irrompono nella piazza sbucando da cespugli vicini e fanno fuoco quasi a casaccio. Nell'immediato parapiglia cade a terra, colpito al torace, un giovane di 24 anni, Roberto Scialabba. Il ragazzo non è tuttavia ancora morto quando Valerio Fioravanti a bruciapelo, dopo essergli montato sopra, gli spara ulteriori due colpi alla nuca. Nella sparatoria rimane ferito anche il fratello di Roberto, Nicola, che tuttavia riesce a fuggire e mettersi in salvo poiché i fascisti si allarmano per l'arrivo di una macchina di passaggio. La spedizione di stampo squadristico dura non meno di 5 minuti durante i quali non interviene alcuna volante. I fascisti hanno quindi tutto il tempo per poter fuggire indisturbati. Roberto giace ormai senza vita sulla ghiaia che ricopre il giardino della piazza. Qualche ora dopo la sigla «Gioventù Nazional Popolare», dietro la quale si celano i NAR, si attribuisce con una telefonata al «Messaggero» la responsabilità dell'attentato affermando di aver vendicato Acca Larentia. Il giorno dopo però i vari quotidiani non fanno cenno della rivendicazione e inseriscono l'omicidio, secondo anche quanto si apprende dalle notizie delle indagini condotte dalla polizia, nel quadro di un regolamento di conti tra bande diverse nell'ambiente del controllo del mercato dello spaccio dell'eroina. Fino al marzo del 1982, quando il «pentito» Cristiano Fioravanti rivendicherà con chiarezza la paternità, sia pur non materiale, di quell'omicidio, gli esecutori per molti non hanno voluto avere nome. Per anni Roberto è stato per la stampa uno spacciatore ucciso nella guerra tra bande di quell'emarginata zona-ghetto di Roma.


Gr 13:00

In primo Piano

Anniversario della morte di Roberto Scialabba

Il 7 gennaio 1978 , fuori della sezione del MSI di via Acca Larentia al quartiere Appio-Tuscolano, vengono uccisi due militanti di destra cui se ne aggiunge un terzo caduto a seguito degli scontri scoppiati con la polizia immediatamente dopo l'accaduto.

A Roma da un po' di tempo è attivo un gruppuscolo di fascisti particolarmente agguerrito che rivendica le proprie azioni con la sigla NAR (Nuclei Armati Rivoluzionari); tra le sue file spiccano elementi come Valerio e Cristiano Fioravanti, Alessandro Alibrandi e Franco Anselmi. Essi sono decisi a «ricordare» i recenti accadimenti.Valerio Fioravanti ritiene che a commettere l'agguato di Acca Larentia siano stati gli occupanti dello stabile situato in via Calpurnio Fiamma, a Cinecittà. La sera del 28 febbraio, tra le 23:10 e le 23:30 il gruppo, coadiuvato da altri esponenti della destra romana, si reca presso lo stabile ma giunto là si accorge che è chiuso, poichè era stato scomberato il giorno precedente A questo punto si recano in direzione della vicina piazza San Giovanni Bosco ,arrivato sul posto il gruppuscolo scende rapidamente dalla FIAT 132 chiara e, a volto scoperto, irrompono nella piazza sbucando da cespugli vicini e fanno fuoco quasi a casaccio. Nell'immediato parapiglia cade a terra, colpito al torace, un giovane di 24 anni, Roberto Scialabba. Il ragazzo non è tuttavia ancora morto quando Valerio Fioravanti a bruciapelo, dopo essergli montato sopra, gli spara ulteriori due colpi alla nuca.

Nella sparatoria rimane ferito anche il fratello di Roberto, Nicola, che tuttavia riesce a fuggire e mettersi in salvo poiché i fascisti si allarmano per l'arrivo di una macchina di passaggio. La spedizione di stampo squadristico dura non meno di 5 minuti durante i quali non interviene alcuna volante. I fascisti hanno quindi tutto il tempo per poter fuggire indisturbati. Roberto giace ormai senza vita sulla ghiaia che ricopre il giardino della piazza. Qualche ora dopo la sigla «Gioventù Nazional Popolare», dietro la quale si celano i NAR, si attribuisce con una telefonata al «Messaggero» la responsabilità dell'attentato affermando di aver vendicato Acca Larentia.

Il giorno dopo però i vari quotidiani non fanno cenno della rivendicazione e inseriscono l'omicidio, secondo anche quanto si apprende dalle notizie delle indagini condotte dalla polizia, nel quadro di un regolamento di conti tra bande diverse nell'ambiente del controllo del mercato dello spaccio dell'eroina.

Fino al marzo del 1982, quando il «pentito» Cristiano Fioravanti rivendicherà con chiarezza la paternità, sia pur non materiale, di quell'omicidio, gli esecutori per molti non hanno voluto avere nome. Per anni Roberto è stato per la stampa uno spacciatore ucciso nella guerra tra bande di quell'emarginata zona-ghetto di Roma.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

tirofijo

La possibile rielezione del capo dello Stato uscente Alvaro Uribe, in testa ai sondaggi per le presidenziali del 28 maggio, “significherà molte più pallottole...”: lo avrebbe detto il fondatore e capo storico delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), Manuel ‘Tirofijo’ Marulanda, in un documento consegnato al candidato presidenziale indipendente Alvaro Leyva Durán, di cui la rivista ‘Semana’ ha pubblicato alcuni estratti. Marulanda, 77 anni, avrebbe incontrato Leyva in una località sconosciuta “sulle montagne colombiane” e ribadito che “fino a quando Uribe resterà al potere non ci sarà la possibilità di un accordo umanitario” per la liberazione degli ostaggi in mano alla guerriglia più longeva dell’America Latina. ‘Tirofijo’ ha duramente contestato la politica di Uribe affermando che “i tre poteri dello Stato sono complici della militarizzazione totale del paese, ma non hanno una soluzione politica al conflitto sociale e armato”; il capo guerrigliero non ha risparmiato critiche anche alla passata amministrazione del presidente Andrés Pastrana (1998-2002) che “pretendeva la smobilitazione della guerriglia senza nulla in cambio”. Nelle ultime settimane, le Farc hanno intensificato la loro offensiva soprattutto nel sud contro la possibile rielezione di Uribe e i negoziati sul Trattato di libero commercio tra Colombia e Stati Uniti, conclusi domenica scorsa con la firma dell’accordo.

Crimini in Messico

Un rapporto redatto da una associazione non governativa afferma che il governo messicano e i militari avrebbero commesso "crimini contro l'umanità" nella cosiddetta "sporca guerra" contro gli oppositori di sinistra. Il rapporto sarebbe stato preparato per l'attuale presidente Vicente Fox, ma non è stato ancora pubblicato. Secondo il rapporto, l'esercito avrebbe rapito, torturato e ucciso centinaia di presunti ribelli tra il 1964 e il 1982.

Messico II

Il governo messicano non avrebbe nascosto nessuna notizia ai familiari dei 65 minatori morti nella miniera Pasta de Conchos di Coahuila. Questo e' quanto ha dichiarato oggi il segretario al Lavoro, Francisco Javier Salazar: E' una menzogna - ha affermato - sostenere che si siano nascoste delle notizie. Salazar ha dichiarato, inoltre, che tutte le informazioni che venivano via via fornite dai soccorritori venivano date prima ai familiari e poi ai mezzi di informazione.

Iran

Secondo un rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica dell'Onu riporta l'Iran starebbe procedendo con gli arricchimenti di uranio. Non sarebbe possibile stabilire se il programma nucleare iraniano persegue scopi civili o militari. Intanto, il ministro degli Esteri iraniano fa sapere che gli arricchimenti di uranio continueranno, ma verrà presa in considerazione anche la possibilità di effettuarne una parte in territorio russo per rassicurare la comunità internazionale sui propositi pacifici delle operazioni.

Impiccato membro di Eta

Igor Miguel Angulo, membro di 'Eta, è stato trovato impiccato nella sua cella nel carcere di Cuenca. Ufficialmente si e' suicidato. L'organizzazione basca contro la violazione dei diritti umani, Askatasuna, ha denunciato la morte di Angulo come una 'conseguenza' della politica penitenziaria repressiva voluta dal Governo e ha convocato una manifestazione a Santurtzi, luogo natale della vittima 32enne.

ITALIA

Gradisca

Continua la mobilitazione contro i cpt di Gradisca d'Isonzo e di Bari, la cui apertura e' prevista per oggi. A Gradisca e' in corso da ieri mattina il presidio dei movimenti e associazioni antirazziste davanti al lager. Nonostante il freddo ed il vento gelido, nel corso della giornata il presidio è stato animato da circa in centinaio di persone. L'assemblea ha deciso che il presidio diventasse permanente: per le prossime giornate verrà mantenuta la presenza davanti al lager per impedire che entri in funzione. Questa mattina, di fronte ai due cancelli d’entrata del Cpt di Gradisca, presidiato da decine di carabinieri in assetto antisommossa e poliziotti in borghese, sono ripresi i picchetti per rallentare il traffico e distribuire volantini. Sempre nella mattinata i manifestanti sono stati caricati, ma il presidio non si e'sciolto. A Bari una delegazione e' ancora all'interno della struttura.

Rigugiati

Si è conclusa l'odissea romana per i 250 rifugiati, molti dei quali con un permesso di soggiorno concesso per motivi umanitari, alloggiati transitoriamente in diversi stabili pubblici dalla Prefettura. La vicenda era iniziata il 23 gennaio scorso con lo sgombero dello stabile dell'Enasarco in via Cavalieri, zona Romanina. I rifugiati sono tornati nello stabile dell'Enasarco e chiedono ora di poter autogestire lo spazio.

Indetto a Cagliari un presidio di solidarietà per i compagni e le compagne arrestati durante l'operazione "Cervantes"

In questi giorni il tribunale di Roma emetterà la sentenza contro 9 compagne/i arrestate/i tra il giugno 2004 e il maggio 2005 nella cosiddetta operazione Cervantes. Durante le udienze sono emerse evidenti contraddizioni ma nonostante questo i p.m. De Falco e Vitello hanno richiesto pene pesantissime che vanno dai 5 ai 16 anni e mezzo per un totale di oltre 65 anni di galera. ONdarossa aggiorner' sull'esito del processo.

Domani manifestazione comitato precari alitalia

Manifestazione domani davanti al cosiglio regionale del Lazio dei lavoratori precari del sevizio postale e cargo di Alitalia. I precari nella'azienda sono saliti a quota 2500 e nei due settori interessati dallo sciopero costituiscono il 50% del personale , mentre nei call center raggiungono la totalità. La richiesta è quella di garantire un processo trasparente nelle assunzioni, così si legge nel comunicato dei CUB.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

tirofijo

La possibile rielezione del capo dello Stato uscente Alvaro Uribe, in testa ai sondaggi per le presidenziali del 28 maggio, “significherà molte più pallottole...”: lo avrebbe detto il fondatore e capo storico delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc), Manuel ‘Tirofijo’ Marulanda, in un documento consegnato al candidato presidenziale indipendente Alvaro Leyva Durán, di cui la rivista ‘Semana’ ha pubblicato alcuni estratti. Marulanda, 77 anni, avrebbe incontrato Leyva in una località sconosciuta “sulle montagne colombiane” e ribadito che “fino a quando Uribe resterà al potere non ci sarà la possibilità di un accordo umanitario” per la liberazione degli ostaggi in mano alla guerriglia più longeva dell’America Latina. ‘Tirofijo’ ha duramente contestato la politica di Uribe affermando che “i tre poteri dello Stato sono complici della militarizzazione totale del paese, ma non hanno una soluzione politica al conflitto sociale e armato”; il capo guerrigliero non ha risparmiato critiche anche alla passata amministrazione del presidente Andrés Pastrana (1998-2002) che “pretendeva la smobilitazione della guerriglia senza nulla in cambio”. Nelle ultime settimane, le Farc hanno intensificato la loro offensiva soprattutto nel sud contro la possibile rielezione di Uribe e i negoziati sul Trattato di libero commercio tra Colombia e Stati Uniti, conclusi domenica scorsa con la firma dell’accordo.

Crimini in Messico

Un rapporto redatto da una associazione non governativa afferma che il governo messicano e i militari avrebbero commesso "crimini contro l'umanità" nella cosiddetta "sporca guerra" contro gli oppositori di sinistra. Il rapporto sarebbe stato preparato per l'attuale presidente Vicente Fox, ma non è stato ancora pubblicato. Secondo il rapporto, l'esercito avrebbe rapito, torturato e ucciso centinaia di presunti ribelli tra il 1964 e il 1982.

Messico II

Il governo messicano non avrebbe nascosto nessuna notizia ai familiari dei 65 minatori morti nella miniera Pasta de Conchos di Coahuila. Questo e' quanto ha dichiarato oggi il segretario al Lavoro, Francisco Javier Salazar: E' una menzogna - ha affermato - sostenere che si siano nascoste delle notizie. Salazar ha dichiarato, inoltre, che tutte le informazioni che venivano via via fornite dai soccorritori venivano date prima ai familiari e poi ai mezzi di informazione.

ITALIA

Gradisca

Continua la mobilitazione contro i cpt di Gradisca d'Isonzo e di Bari, la cui apertura e' prevista per oggi. A Gradisca e' in corso da ieri mattina il presidio dei movimenti e associazioni antirazziste davanti al lager. Nonostante il freddo ed il vento gelido, nel corso della giornata il presidio è stato animato da circa in centinaio di persone. L'assemblea ha deciso che il presidio diventasse permanente: per tutta la notte e per le giornate successive verrà mantenuta la presenza davanti al lager per impedire che entri in funzione. Questa mattina, di fronte ai due cancelli d’entrata del Cpt di Gradisca, presidiato da decine di carabinieri in assetto antisommossa e poliziotti in borghese, sono ripresi i picchetti per rallentare traffico e distribuire volantini. I manifestanti del presidio permanente contro il lager in Friuli hanno da poco impedito l'ingresso di un furgone della Cooperativa Minerva, che dovrebbe "gestire" il centro.


Appunti e note redazionali

Materiale Redazionale CPE

CPE: lo chiamano anche " Contrat Précarisation Emploi "!!!

7 marzo prossimo nuova manifestazione con la sola parola d'ordine: "ritiro del CPE"


Com'e' nel dettaglio il CPE?

(dettagli)

Le contrat première embauche (CPE) est un nouveau type de contrat de travail sans limitation de durée en France, dont l'annonce de la création prochaine a été faite le 16 janvier 2006 par le premier ministre Dominique de Villepin. Ce contrat est réservé aux jeunes de moins de 26 ans d'entreprises de plus de vingt salariés. Durant la période dite « consolidant l'emploi » de deux années, le licenciement sans justification du motif est possible, ce qui équivaut à une période d'essai de deux ans.

L'amendement qui crée le CPE, dans le cadre du projet de Loi pour l'égalité des chances, a été adopté par l'Assemblée nationale dans la nuit du 8 au 9 février 2006.

Fonctionnement du Contrat Première Embauche

Comme pour le CNE, l'employeur a la possibilité de licencier sans exprimer de motif écrit pendant la période de consolidation. Licenciable à tout moment, le salarié bénéficie d'une indemnité de rupture de 8%. S'il est licencié après quatre mois passés dans l'entreprise, le titulaire d'un CPE touchera, en plus de l'indemnité de rupture, une allocation forfaitaire de 460 euros par mois pendant deux mois. A noter qu'il ne s'agit pas juridiquement d'un licenciement, mais d'une rupture de la période d'essai. Cela explique le caractère unilatéral que prend cette rupture (pas de préavis ni de motif) puisque le régime de la rupture de la période d'essai du CPE est calquée sur la rupture de la période d'essai d'un CDI (contratto a tempo indeterminato) classique.

Les stages, CDD (contratti a tempo determinato) et périodes en alternance effectués par le jeune dans la société sont décomptés des 2 années de « consolidation » du CPE, qui peut être contracté après un CDD, malgré son nom.

Le jeune recruté en CPE acquiert un droit individuel de formation, d'une vingtaine d'heures par an dès le deuxième mois passé dans l'entreprise.

Les 18-25 ans en CPE seront tous éligibles au Locapass, le traitement social de l'accès au logement, pour une durée de 18 mois.

Le CPE est juridiquement à durée indéterminée. Dominique de Villepin et Baudouin Prot (BNP Paribas), président de la fédération des banques assurent qu'il permettra l'accès au crédit. Cependant les banques et organismes de crédits n'ont pas besoin de motiver leurs refus.

La clause de licenciement sans motivation écrite va reveiller la jurisprudence ancienne du droit du travail. En effet avant 1973 le licenciement était non motivé et une abondante jurisprudence existe de cette époque. Les tribunaux (en premier lieu les prud'hommes) risquent de voir advenir une pléthore de conflits sur le theme de la "légèreté blamable" et de l'abus de droit.

le Contrat Première Embauche qui concerne les jeunes de moins de 26 ans quelle que soit la taille de l'entreprise. La mesure phare du CPE, comme du CNE, c'est l'instauration de la période d'essai de deux ans après l’embauche. En « contrepartie », le premier ministre concède une allocation chômage de 460 euros par mois pendant deux mois aux jeunes qui se feront licencier entre 4 mois et 6 mois d’ancienneté. Allocation-aumône qu’il ose appeler « avancée sociale majeure ». Les employeurs, eux, bénéficieront d’un abattement de charges sociales pendant trois ans.

C’est donc toute une classe d’âge, les jeunes de moins de 26 ans, qui entrera désormais sur le marché du travail avec des protections sociales quasi-nulles.


vendredi 24 février 2006, 14h13 CPE: le Sénat rejette les motions de procédures de la gauche

Les sénateurs ont rejeté vendredi les trois motions de procédures déposées par le PS, les Verts et le PCF contre le projet de loi pour l'égalité des chances, instaurant le CPE, dont ils poursuivent l'examen à un rythme d'escargot.

Le altre forme di contratto

CNE Contrat Nouvel Embauche

Le mobilitazioni 1. Mobilisation à Paris I : Tous en AG mardi 14 février à 12h !

1.1 : Bilan de la semaine : AG de mardi 7 février, comité de mobilisation

Mardi 7 février, 200 étudiants se sont rassemblés en Assemblée générale à Tolbiac, avant de partir en manifestation. Dans toute la France, on a recensé 300 000 manifestants (alors que les confédérations syndicales n’avaient pas appelé à la grève) et environ 100 000 lycéens et étudiants. C’est un bon début, mais bien sur cela n’a pas suffit à faire céder le gouvernement !

1.2 : Perspective : AG mardi 14 février à 12h Amphi J (Tolbiac)

Alors que le gouvernement passe en force (« 49.3 »), il peut compter malheureusement sur la passivité des directions des confédérations syndicales qui appellent à une prochaine journée d’action … le 7 mars !! Soit vraisemblablement après le vote prévu de la loi (qui doit passer devant le Sénat le 23 février, sans retourner ensuite devant l’Assemblée nationale, procédure d’urgence oblige …).

Bien entendu, il ne faut pas attendre cette date pour construire le rapport de force permettant de vaincre le gouvernement. C’est aujourd’hui la grève qu’il faut construire au plus vite. Des universités sont déjà en grève (cf. plus loin), et la FSE mettra toutes ses forces pour construire une grève nationale étudiante. Les Universités doivent se mobiliser en même temps et de façon puissante (par la grève) pour établir un rapport de force.

2. Mobilisation sur les universités françaises : Rennes II et Toulouse à l’avant-garde

A) L’Université de Rennes II est en grève (avec piquets de grève : arrêt total des cours) depuis mercredi 8 février. La grève s’est étendue dans la semaine à l’Université de Rennes I (sans piquets de grève pour le moment).

Les étudiants de Rennes II ont lancé un appel national à la mobilisation sur l’ensemble des universités pour les rejoindre le plus vite possible dans la mobilisation. Les étudiants de Rennes II se prononcés en Assemblée générale (à 2000 étudiants) pour le retrait du CPE, l’abrogation du CNE, et le refus de la baisse des postes aux concours d’enseignement.

B) A Toulouse, toutes les universités sont mobilisées et préparent la grève pour le début de semaine (mardi 14 février pour Le Mirail). Les universités se sont réunies en coordination

C) A Grenoble, une AG a réuni 400 étudiants jeudi 9 février et a appelé à la grève à partir de mardi 14 février (Info communiquée par la FSE Grenoble) Signataires :

(ipotesi di cronologia)

vec le « contrat première embauche », ce serait encore plus de flexibilité et de précarité

Le 11 janvier, le Conseil des ministres présidé par Chirac a adopté un projet de loi « pour l'égalité des chances » qui élargit les « zones franches » où les patrons sont exonérés d'impôts et de charges sociales et qui abaisse l'âge de l'apprentissage à 14 ans. Le 16 janvier, de Villepin, Duteil, Copé, Breton, Begag et Borloo ont ajouté à ce projet de loi des aides à l'apprentissage, l'institutionnalisation des « stages » de longue durée, la création d'un contrat à durée déterminée pour les seniors et d'un contrat baptisé « contrat première embauche » pour les jeunes. Le projet de CPE du gouvernement Chirac-Villepin-Sarkozy vise les moins de 26 ans. La période d'essai serait portée à deux ans. Par conséquent, les jeunes travailleurs seront soumis à une pression renforcée des patrons. En outre, si la travailleuse ou le travailleur a été auparavant au chômage six mois, l'employeur bénéficiera de l'exemption totale des cotisations sociales normalement à sa charge, durant trois ans. Ravi, le MEDEF réclame l'extension du procédé, ce que le gouvernement prépare : Après le contrat nouvelles embauches pour les entreprises de moins de 20 salariés et le CPE pour les jeunes de moins de 26 ans, le premier ministre est prêt à entamer une nouvelle étape… la généralisation de la période d'essai de deux ans à tous les CDI et, parallèlement, la suppression des contrats à durée déterminée. (Le Monde, 26 janvier 2006) Par le biais des jeunes et des seniors, c'est bien à l'ensemble des travailleurs que le gouvernement s'en prend.

Chi è pro e chi contro (Zitaten)

Jacques Chirac : Le CPE est "un contrat à durée indéterminée qui ouvre (aux jeunes) la porte des entreprises, qui leur donne plus de sécurité, qui leur donne les moyens de faire leurs preuves". (Déclaration, lundi 6 février 2006)

Dominique de Villepin, Premier ministre : - Le CPE est "le projet le plus social" jamais élaboré "pour les jeunes", il n'y a "jamais eu une proposition faite aux jeunes -jamais eu !- qui soit aussi avantageuse et protectrice". (Déclaration, lundi 6 février 2006) - Le CPE "est un contrat anti-précarité". "Il n'y a jamais eu une proposition faite aux jeunes qui soit aussi avantageuse et protectrice. C'est le projet le plus social pour les jeunes qui ait jamais été proposé". Le CPE "n'est pas ce que certains veulent dire". "Ce contrat, il est fait pour lutter contre la précarité des jeunes. C'est un contrat anti-précarité". "Ce n'est pas un sous-contrat, ce n'est pas un contrat avec une sous-rémunération. Nous ne sommes pas dans le cas d'un SMIC jeunes". (Déclaration, lundi 6 février) - "Je leur réponds que (...) la précarité, c'est ce que nous connaissons depuis 25 ans (...) Avant de manifester, de contester, de critiquer, informons-nous !". "Pas de bataille idéologique ! La situation est trop grave, l'enjeu des jeunes trop important pour l'avenir de notre pays pour que nous nous contentions de faire comme avant". "Il peut y avoir des malentendus, des préoccupations, des amalgames. C'est le rôle du gouvernement de ne jamais cesser d'expliquer", a reconnu Villepin, mais, voulant "être jugé aux résultats", il "croit très sincèrement que nos compatriotes comprennent" sa démarche. "Comparons cette période de deux ans" de période d'essai incluse dans le CPE "à la situation de galère d'aujourd'hui, où les jeunes mettent entre 8 et 11 ans avant de pouvoir véritablement avoir un emploi stable". (Déclarations, vendredi 20 janvier)

Gérard Larcher, ministre délégué à l'Emploi : Interrogé sur un éventuel retrait du CPE, face à la mobilisation des syndicats et des organisations de jeunes, le ministre a répondu : "non, je crois qu'il y a la volonté absolue du gouvernement d'avancer, d'écouter ce que nous dirons les parlementaires et de proposer aux jeunes de sortir de la galère". "Si c'est reculer pour retomber dans la situation antérieure, ce serait faire preuve d'un manque de courage, et le sens des responsabilités nous amène à essayer de répondre aussi bien aux problèmes des jeunes qu'à ceux des seniors". Il a défendu la décision du Premier ministre d'avancer de quinze jours, au 31 janvier, l'examen par l'Assemblée nationale du texte concernant le CPE, par la volonté de "ne pas tronçonner l'examen du texte entre commission et débat au Parlement". "Ce qui m'inquiète, c'est la situation des jeunes face à l'emploi, avec un taux de chômage qui depuis vingt ans est toujours deux fois plus élevé que le taux de chômage moyen", "depuis des années, les jeunes entrent en galérant dans le travail". "Il faut le dire, 70% des jeunes entrent dans le travail par le CDD ou l'intérim", dit-il, "il faut des années pour consolider la stabilité dans l'emploi, on est dans une situation extrêmement dégradée pour les jeunes". Il s'est défendu de renforcer la précarité de l'emploi pour les jeunes : "c'est l'inverse, la pire des précarités, c'est le chômage, c'est de ne pas pouvoir accéder au logement". (RTL, mardi 24 janvier)


CONTRO LA CREAZIONE DEL CPE COMPORTA UN AUMENTO DELL'OCCUAPAZIONE? La domanda è stata posta a Gérard Larcher, ministro con delega al lavoro all'indomani le lendemain della présentazione del nuovo contratto da parte le Premier ministre, che ha risposto senza pero' fornire argomenti per giustificare la messa in opera di un clone del contratto nuovo impiego, La même question se pose pour l’ensemble de la politique de l’emploi menée au pas de charge par Dominique de Villepin, mais les réponses déçoivent.

La radicalisation du gouvernement vise dans un premier temps à remettre en cause le contrat à durée indéterminée comme cadre juridique normal des relations entre salariés et employeurs. Évoquée par Dominique de Villepin, la démographie giustifica queste misure, perché il ministro si pone il problema "demografico"(l'innalzamento della popolazione in età pensionabile e l'abbassamento della poplazione attiva): il bisogno di nuovi salariati "nei servizi alle persone" Cette baisse se conjugue avec le départ en retraite de la génération du baby-boom. Mais pourquoi s’en inquiéter ?

La situation démographique et économique étant plus favorable à Villepin que pendant la période Jospin, elle devrait l’inciter à mener une politique ambitieuse de créations d’emplois et de hausse des salaires, propice aux consultations sociales. Or, malgré l’habillage très habile du chef du gouvernement, les récents plans pour l’emploi ont choisi une autre direction. D’abord, le passage en force est de mise : des ordonnances mettent en place un contrat nouvelles embauches (CNE) en juin 2005. Un petit groupe de travail de Matignon, chargé des questions de l’emploi, concocte ensuite le CPE en catimini et l’impose. « Nous avons lorgné vers le CNE parce qu’il donne de bons premiers résultats. Il était donc logique d’avoir envie de l’étendre à toutes les entreprises », estime l’UMP Hervé Mariton, membre de ce groupe de travail, qui a cogité aussi une « stratégie de communication » anticipant une probable confrontation sociale.

Malgré le tollé syndical et étudiant, la procédure d’urgence est utilisée pour l’examen du projet de loi qui porte paradoxalement le nom d’« égalité des chances » et instaure le CPE (voir ci-contre). Et la perspective d’un mouvement social le 7 février ne change en rien les discours gouvernementaux.

Les raisons de cette entreprise de démolition du code du travail sont à chercher, pour une part, dans la rivalité politique qui oppose le Premier ministre à Nicolas Sarkozy. Dans la compétition qui l’oppose au ministre de l’Intérieur pour être le favori de son camp en 2007, Dominique de Villepin en a oublié qu’il avait pris l’engagement d’évaluer le CNE avant de précipiter son extension aux jeunes.

La feuille de route présentée par Dominique de Villepin en décembre dernier prévoit que le contrat de travail soit coûte que coûte sur la table des négociations, et les pistes explorées sont le contrat unique, fusionnant CDD et CDI. La logique des plans pour l’emploi est simple : plus de flexibilité génère plus d’emploi, estiment les libéraux, ce qui leur fait dire que le gouvernement est sur la bonne voie. Les ordonnances créant le CNE pour les entreprises de moins de 20 salariés ont aussi été accompagnées d’un décret relatif au suivi de la recherche d’emploi qui durcit les conditions d’indemnisation. La combinaison est certes conforme au dogme libéral selon lequel une indemnisation du chômage trop généreuse « désinciterait » les demandeurs d’emplois à se porter sur le marché du travail, tandis que les rigidités et le coût du travail trop élevé décourageraient les employeurs d’embaucher. Mais les effets de cette politique de l’offre dans un contexte de faible croissance économique ont largement prouvé leur inefficacité.

Sous couvert de « réhabiliter le travail », la bataille pour l’emploi de Dominique de Villepin et de son prédécesseur mène inévitablement à plus de flexibilité et de précarité, plutôt qu’à susciter un boum de la création d’emploi. On l’a vu sous le gouvernement Raffarin ; « jusqu’en mars 2004, le ministre de l’Emploi de l’époque, François Fillon, a conduit une politique d’inspiration libérale qui a eu pour effet de court terme, faute de moyens et en période de faible demande, d’accélérer la progression du chômage au lieu de l’endiguer », met en évidence Matthieu Lemoine, de l’Observatoire français des conjonctures économiques (OFCE)

  • Cette politique s’est notamment traduite par un assouplissement des 35 heures, un allongement de la durée d’activité et une réorientation des effectifs aidés du secteur non-marchand vers le secteur marchand.

En réalité, ce n’est qu’après l’échec des régionales en 2004 que des budgets supplémentaires ont été débloqués pour enrayer le désastre. La réduction du chômage est artificielle et s’accompagne d’une hausse spectaculaire du nombre de personnes couvertes par les minima sociaux : au 31 décembre 2004, un peu plus de six millions de personnes (allocataires, conjoints, enfants) étaient concernées. Quant à la flexibilité, Dominique de Villepin lui-même souligne que « 70 % des contrats sont des CDD, et la moitié de ces contrats ne durent pas plus d’un mois ».


  • Primo studio ha sottolineato gli effetti incerti sul lavoro del Contrat nouvelle embauche (CNE) creato ad agosto pour le imprese fino a 20 salariati, les étudiants et lycéens restent mobilisés contre le Contrat première embauche (CPE), destiné aux moins de 26 ans, et qui comme le CNE peut être interrompu sans motif pendant les deux premières années.

Dopo una giornata d'azione giovedì (23 febbraio)con manifestazioni sparse et qualche blocco della didattica, undici università (Rennes I et II, Brest, Toulouse II et III, Lorient, Montpellier II...) si sono messe in sciopero et delle assemblee générali sono préviste a partire da lunedì, giorno d'esame du CPE al Senato. L'enjeu, pour les jeunes qui exigent le retrait du texte, est de maintenir l'élan jusqu'à la journée nationale d'action du 7 mars, à laquelle appellent ensemble organisations lycéennes, étudiantes et confédérations syndicales. Syndicats et patronat devraient boucler à cette occasion le volet "gouvernance" du protocole d'accord proposé par le Medef(?)


La publication des chiffres du chômage de janvier et la poursuite de la négociation sur la branche accidents du travail-maladies professionnelles seront les temps forts d'une semaine sociale pendant laquelle les jeunes vont rester mobilisés contre le Contrat première embauche (CPE).

Mardi seront publiées les statistiques du chômage pour le mois de janvier, après une année 2005 marquée par une embellie sensible, bien que controversée.

L'année dernière, le chômage est revenu à son niveau le plus bas depuis trois ans, enregistrant un recul de 5,2% en un an, soit 126.800 demandeurs d'emploi de moins. Fin décembre, on comptait en France 2.310.600 chômeurs, représentant 9,5% de la population active.

Toutefois, les vacances universitaires devraient encore handicaper le mouvement, car les deux tiers des universités seront en vacances d'ici les quinze prochains jours.E' per questo motivo che il governo vuole approvarlo adesso.

L'enjeu, pour les jeunes qui exigent le retrait du texte, est de maintenir l'élan jusqu'à la journée nationale d'action du 7 mars, à laquelle appellent ensemble organisations lycéennes, étudiantes et confédérations syndicales.


LINK ad USO interno

http://permanent.nouvelobs.com/social/20060227.OBS8529.html

LINK DA SUGGERIRE

In francese:

http://fr.wikipedia.org/wiki/Contrat_premi%C3%A8re_embauche

Servizi audio della giornata


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gror060228 (last edited 2008-06-26 09:54:00 by anonymous)