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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Watergate all'amatriciana, Storace si dimette

Il ministro della Salute Francesco Storace ha comunicato al presidente di An e vicepresidente del Consiglio, Gianfranco Fini, ("Il più bel colloquio della mia vita" ha detto) di voler rassegnare le dimissioni dal suo incarico al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. L'esponente di An era rimasto coinvolto nelle intercettazioni riguardanti l'inchiesta sulle spie che hanno danneggiato Piero Marrazzo e Alessandra Mussolini nella campagna elettorale delle Regionali del 2005.

"Il semplice sospetto - dice Storace - che io possa aver architettato una manovra contro i miei avversari politici mi addolora e mi indigna. Sento, più di chiunque altro, il diritto di conoscere in tempi brevissimi la verità, perché nulla è più importante del mio onore personale e politico".

"Ho il diritto - prosegue il ministro - di difendermi e avverto, parimenti, il dovere di sottrarre la mia comunità politica e il governo dalle strumentalizzazioni della sinistra. Ho esposto tutto ciò al presidente di An, onorevole Gianfranco Fini, al quale ho altresì comunicato la mia decisione di rassegnare le dimissioni dalla carica di ministro, che formalizzerò al Capo dello Stato e al presidente del Consiglio".

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Falluja, esplode camion bomba almeno undici le vittime

BAGDAD - Ennesima strage in Iraq. Un camion imbottito di esplosivo è esploso questa mattina a Falluja, davanti a un check point. Un primo bilancio dell'attentato parla di almeno undici persone rimaste uccise. In una giornata in cui si registrano episodi di violenza anche in altre località del Paese.

Falluja Il posto di blocco dove è avvenuta la strage era controllato congiuntamente dalla polizia irachena e dall'esercito statunitense. Un kamikaze ha fatto saltare in aria un camion pieno di esplosivo. Una fonte dell'ospedale locale ha riferito che tra le vittime ci sono una bambina di sei anni e quattro donne Al momento non ci sono notizie di fonte americana sull'accaduto.

Samarra L'imam di una moschea sunnita della città a nord di Bagdad è stato ucciso oggi in un attentato, quando un'autobomba è esplosa al passaggio di una pattuglia della polizia. La vettura, parcheggiata davanti alla moschea di Othman ibn Affan, terzo califfo dell'Islam, è scoppiata intorno alle 13.45 (le 11.45 in Italia).

Kirkuk Nella città curda un civile iracheno è stato ucciso e quattro donne sono state rapite, in distinti episodi. Secondo quanto reso noto da fonti di polizia, tre donne sono state sequestrate ad Hamam Beck, nel centro della città, mentre una quarta è stata rapita da un altro commando. Le stesse fonti hanno riferito che un uomo è rimasto ucciso e altre 10 persone sono state ferite negli scontri tra due clan arabi rivali.

Nucleare: Iran, Usa respingono proposta Mosca riunione

Gli Stati Uniti respingono la proposta russa di una riunione tra Usa, Ue, Russia e Cina sulla questione del nucleare iraniano. Lo ha indicato oggi a Washington il numero tre del Dipartimento di Stato, Nicholas Burns, secondo cui "le prossime discussioni (sull'Iran) dovranno svolgersi al Consiglio di Sicurezza dell'Onu all'inizio della prossima settimana".

Il ministro degli esteri russo Serghei Lavrov aveva chiesto una riunione, con la partecipazione della cosidetta troika europea composta da Gran Bretagna, Francia e Germania, in modo da trovare "un nuovo consenso" sulla questione dell'Iran.

Pakistan, VITTIME IN ATTENTATO RIBELLI IN BALUCHISTAN

Almeno 26 persone sono morte nell’esplosione di una mina che, secondo le autorità locali, sarebbe stata collocata dai ribelli tribali protagonisti da anni della lotta armata in Baluchistan, provincia pakistana ricca di gas, per esigere maggiori diritti economici e politici. L’ordigno è deflagrato a Dera Bugti, circa 300 chilometri dal capoluogo Quetta, al passaggio di un autoveicolo carico di persone che si recavano a un matrimonio; la maggior parte dei morti sono donne e bambini, e diverse persone sono rimaste ferite. Secondo alcune fonti le vittime erano oppositori di Nawab Akbar Bugti, potente capo tribale. Le violenze odierne sono quelle che hanno causato il maggior numero di decessi tra i civili in una sola volta da quando sono iniziati gli scontri tra forze governative e milizie guidate da Bugti. Ieri altre due mine erano esplose a Dera Bugti uccidendo un civile e ferendone molti altri. In anni di lotta dei ribelli di etnia ‘baloch’, impegnati in una rivolta secessionista per l’autonomia della provincia e il controllo dei giacimenti energetici locali, un numero elevato di mine sono state collocate dagli estremisti, ma anche dalle forze di sicurezza accusate pure di uccisioni e abusi sui civili durante le operazioni militari.

RIO, L’ESERCITO OCCUPA LE FAVELAS

Il governo brasiliano ha inviato circa 1.600 soldati nella periferia di Rio de Janeiro per occupare e setacciare 10 favelas. L’azione è stata decisa dopo che alcuni giorni fa un gruppo di sette uomini, incappucciati e con indosso divise dell’esercito, è entrato in una base delle forze armate e si è impadronito di 10 fucili da guerra e di una pistola da 9 millimetri. Immediatamente dopo l’esercito ha mobilitato 600 militari per recuperare le armi, senza però riuscire a individuare i ladri. Altri 1.000 uomini sono stati allora dispiegati, tra i quali 150 reduci della missione di pace delle Nazioni Unite a Haiti, descritti dal quotidiano ‘Folha de Sao Paulo’ come appartenenti a un corpo d’elite specializzato in guerriglia urbana. Gli effettivi dell’esercito hanno quindi ricevuto l’ordine di setacciare le favelas della periferia di Rio, zona che possiede uno dei tassi di omicidi più alto del mondo in stato di pace (50 per ogni 100.000 abitanti). Le armi non sono state recuperate, ma nel frattempo i militari avrebbero ingaggiato almeno 4 scontri a fuoco con bande locali e arrestato un numero imprecisato di persone. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano ‘O Globo’, il 90% della popolazione brasiliana concorda con la decisione del governo di inviare militari nei sobborghi violenti di Rio.

Usa: cala popolarita' Bush al 37%

  • La popolarita' del presidente americano, George W. Bush, ha toccato un nuovo minimo storico: e' al 37%, secondo un sondaggio Ap/Ipsos. Il sondaggio mostra che aumenta il numero degli americani, e anche dei repubblicani, che danno un giudizio negativo su Bush e che mettono in dubbio le sue qualita' di leader, anche nella guerra al terrorismo. Circa 4 americani su 5, e fra questi il 70% dei repubblicani, credono che in Iraq stia per scoppiare, se non lo e' gia', la guerra civile.

Francia

Scontri ieri sera all'università di Parigi, la Sorbonne. Attacco fascista contro gli studenti che hanno occupato l'ateneo contro la nuova legislazione sul lavoro, mentre continuano le occupazioni in altre università francesi. Un aggiornamento dalla Francia con Enrico

(segue audio)

SPAGNA

Un detenuto basco si è suicidato nel carcere di Langraiz, in Alava, l'ottavo a morire in questa struttura negli ultimi due anni. Il detenuto, originario di Bilbao è stato trovato impiccato alle sbarre della sua cella. La sua morte segue quella, considerata "sospetta", di due detenuti politici baschi nei giorni scorsi e che ieri è stata la causa di una giornata di sciopero generale nella regione.

(segue audio)

ITALIA

Canone, crolla contributo Stato

  • Tra il 2000 e il 2005 il contributo dello Stato alle famiglie impossibilitate a pagare il canone di locazione e' crollato del 48%. Nello stesso periodo i prezzi dei nuovi affitti sono aumentati del 49% nella media nazionale e dell'85% nelle grandi citta'. E' quanto emerge dal convegno del Sicet, Sindacato Inquilini casa e Territorio della Cisl, dedicato alle politiche nazionali di welfare abitativo e alla riforma dell'edilizia residenziale pubblica.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ: GOVERNO, IPOTESI DI COMPROMESSO CON PIU' POTERI A TALABANI E ALLAWI VICE PREMIER

Maggiori poteri al presidente della repubblica Jalal Talabani e la nomina dell'ex premier, Iyyad Allawi, come vice primo ministro del prossimo governo iracheno, con delega all'Economia. Sarebbe questa, secondo il giornale iracheno 'al-Zaman', la soluzione emersa dalla mediazione in corso tra la lista dell'alleanza curda e quella dell'alleanza sciita per giungere alla definzione del nuovo esecutivo iracheno. Il nodo della crisi passa per un ridimensionamento della figura del primo ministro come unica soluzione per accontentare il premier uscente Ibrahim al-Jaafari ed i suoi detrattori. Sulla figura di Jaafari si è infatti concentrata la crisi politica dopo che la lista curda e quella sunnita avevano chiesto un nome nuovo per la guida del governo considerando il leader del partito 'al-Dawa' come troppo schierato e inadatto per guidare un esecutivo di unità nazionale. Nel corso delle trattative, che hanno visto da un lato gli sciiti mantenere la loro posizione in favore di Jaafari e dell'altra le liste curde, laiche e sunnite ostili alla riconferma del premier sciita, si sarebbe giunti ad una soluzione di compromesso. La quadratura del cerchio sembra trovata, ma l'ultima decisione spetta al diretto interessato al-Jaafari che non ha ancora espresso la sua opinione in merito.

Pakistan, camion esplode su una mina 26 morti, andavano a un matrimonio

Un camion su cui viaggiavano gli invitati ad un matrimonio è saltato in aria su una mina nel Sud-Ovest del Pakistan, nella provincia del Balucistan. Un portavoce provinciale di almeno 26 morti e sette feriti, in maggioranza donne e bambini.

L'esplosione è avvenuta a Rahini, circa 300 km a est del capoluogo provinciale Quetta, ha detto il portavoce del governo del Balucistan, Raziq Bugti.

Il Balucistan, regione ricca di risorse naturali e in particolare di grandi riserve di gas, è teatro di disordini a causa delle richieste di alcune tribù locali di beneficiare di parte di queste ricchezze.

Iraq: denuncia detenuto australiano

  • Un australiano 23enne, detenuto da 18 mesi in una prigione segreta in Iraq senza incriminazione, ha denunciato torture mentali e fisiche. Ai funzionari dell'ambasciata austrialiana, il giovane ha detto di essere tuttora minacciato dalle autorita' carcerarie. E' stato arrestato nel settembre 2004, dal membri del Puk curdo che controllano la regione. E 263 medici chiedono all'Ordine dei medici americani sanzioni contro i colleghi che nutrirebbero a forza i prigionieri nella base di Guantanamo.

Francia: università Sorbona occupata, momenti di tensione

Le aule della Sorbona a Parigi restano chiuse. Dopo la decisione degli studenti di aderire allo sciopero di protesta contro la legislazione del lavoro voluta da Dominique de Villepin gli edifici che ospitano le Università di Parigi I, IV e V sono bloccati e alcune aule sono anche occupate da un gruppo di studenti che vi hanno trascorso la notte. Il rettore ha deciso di chiudere gli accessi per evitare incidenti.

Alcune centinaia di studenti si sono accampati da ieri sera davanti all'edificio principale della Sorbona e sono controllati da uno schieramento di agenti della gendarmeria. Qualche momento di tensione si è avuto durante la notte e alcune vetrine sono state rotte da gruppetti isolati di studenti.

Turchia: Mehmet Tarhan, anarchico e obiettore di coscienza, liberato!

Oggi, 9 marzo 2006, l'anarchico omosessuale e obiettore di coscienza, Mehmet Tarhan, è stato liberato in seguito ad una decisione della Corte di Cassazione Militare di Ankara.

Mehmet era stato rinchiuso nel carcere militare di Sivas sin dall'aprile del 2005, condannato a 4 anni di carcere dalla corte militare di prima istanza. Dopo la decisione della corte di cassazione di liberarlo, Mehmet è stato portato all'ufficio di reclutamento ed è stato rilasciato in serata.

Circa un mese fa la Corte Europea per i Diritti Umani ha condannato la Turchia a pagare €11.000 per aver violato Articolo 3 della Convenzione europea sui diritti umani (che riguarda la proibizione dei trattamenti degradanti) nel caso di un altro obiettore di coscienza, Osman Murat Ülke. Ci si aspettava infatti che la decisione avrebbe avuto un impatto anche sul caso di Mehmet Tarhan.

La lotta di Mehmet Tarhan è stata sostenuta dagli antiautoritari, dagli anarchici, dagli omosessuali e dagli antimilitaristi sia in Turchia che all'estero. Sono state organizzate delle campagne in oltre 15 paesi, inclusa una giornata di solidarietà internazionale.

B.Ö.

Articolo e traduzione di A-Infos

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror060310 (last edited 2008-06-26 09:49:07 by anonymous)