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In primo Piano

PALESTINA: PRONTO IL NUOVO GOVERNO DI HAMAS

Hamas presenta il governo monocolore Il premier palestinese Ismail Haniyeh, incaricato da Hamas, ha consegnato al presidente palestinese Mahmud Abbas la lista dei 24 ministri scelti dal Movimento vincitore delle elezioni per il nuovo governo. Nasser Eddin Shaer, professore universitario, sarà vice primo ministro con il compito di svolgere il lavoro del premier in Cisgiordania, Mahmud Zahar di Gaza capogruppo di Hamas in Parlamento dovrebbe andare agli Esteri, e lo sceicco Saed Saim, dovrebbe avere gli Interni. Mohammed Awad Al-Quds nota che fra i ministri vi sono sei personalità indipendenti, una donna e un cristiano: il ministro del turismo. Nulla di fatto dunque delle tre settimane di trattative con le altre formazioni politiche palestinesi, Hamas ha dovuto presentare al presidente un governo monocolore, non riuscendo a fare aderire al proprio progetto politico nessun altro movimento. Abu Mazen ha annunciato che sottoporrà la lista dei ministri e il programma del governo al comitato esecutivo dell'Olp. Una manovra imprevista, di cui non è chiara la finalità, se cioè miri a guadagnare tempo o a premere su Hamas per ottenere un cambiamento del programma politico del governo. Intanto a Gaza un gruppo di circa 25 uomini armati ha brevemente occupato questa mattina la principale centrale elettrica di Gaza. I militanti, tutti membri di Fatah, la fazione del leader palestinese Mahmoud Abbas, chiedevano lavoro, oppure il pagamento di stipendi arretrati. Forze di sicurezza hanno cercato di contrastarli, chiamando anche rinforzi, e in una breve sparatoria vi sono stati due feriti fra i poliziotti. I militanti hanno poi lasciato la centrale, principale fornitore di energia elettrica per tutta la Striscia di Gaza. Di fronte alla grave situazione umanitaria nella striscia di Gaza, conseguenza della chiusura unilaterale da parte israeliana del valico commerciale di Karni tra l'area palestinese e lo Stato israeliano, fonti del Ministero della difesa di Tel Aviv citate dalla Reuters, hanno fatto sapere che il valico verrà riaperto brevemente, probabilmente nel primo pomeriggio di oggi. Da questo pomeriggio dovrebbe essere attivato anche il valico di Kerem Shalom alla confluenza di Israele, Egitto e striscia di Gaza per consentire l'ingresso di merci nel territorio palestinese.

Editoriale

“UNA MEDAGLIA D’ORO PER QUALE VALORE CIVILE?’’’

Su proposta del ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi ha conferito una medaglia d'oro al valor civile alla memoria di Fabrizio Quattrocchi, sequestrato e ucciso in Iraq il 14 aprile del 2004. La nota d’agenzia trascura di ricordare – forse sarebbe indelicato – che il signor Quattrocchi era in Iraq per svolgere il suo lavoro di “guardia armata” (ma non si dica “mercenario”, per piacere: si deve dire “contractor”) per conto di un’agenzia privata specializzata. Sembra che il “valore civile” da premiare consista nella frase che Quattrocchi avrebbe pronunciato prima di essere ucciso dai suoi sequestratori: “Adesso vi faccio vedere come muore un italiano!”. Frase senza dubbio patriottica, secondo il nostro presidente della repubblica, e quindi meritevole della massima onorificenza. Ciampi dimostra una volta di più la sua coerenza: dopo non aver fatto nulla per impedire lo sfregio dell’art. 11 della nostra Costituzione (“L’Italia ripudia la guerra”) da parte del governo Berlusconi, che ha camuffato come “missione di pace” l’invio di truppe italiane al fianco di Bush e Blair, dopo aver acconsentito che l’Italia intervenisse con le armi senza esserne autorizzata dall’ONU ma solo da Washington, il nostro presidente vuole onorare la memoria di un uomo che andò in Iraq per fornire, a pagamento, supporto armato a una occupazione crudele, devastante e senza alcuna legittimità. Faccia pure, signor presidente, ma almeno ci faccia il favore di non parlare a nome di tutti gli italiani.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

FRANCIA: GRAVE UN SINDACALISTA PESTATO DALLA POLIZIA

I sindacati francesi stanno discutendo in queste ore se fare propria la data del 23 marzo per lo sciopero generale contro il contratto di primo impiego. Restano intanto molto gravi le condizioni di salute di un sindacalista, colpito dalla polizia durante le cariche seguite alla manifestazione di sabato a Parigi. Dopo una settimana di massicce manifestazioni in tutta la Francia, prosegue e si estende la lotta contro il contratto di primo impiego. Dalle università ai licei, dai giovani a tutto il mondo del lavoro: oggi diversi istituti di Marisiglia, sono stati occupati dagli studenti e le lezioni sono interrotte. Intanto il primo ministro Dominique de Villepin ha chiarito che porterà avanti il contestato Contratto di primo impiego (Cpe), che consente ai datori di lavoro di licenziare giovani sotto i 26 anni senza giusta causa e in qualsiasi momento durante un periodo di prova di due anni. Il provvedimento, licenziato dieci giorni fa dal Parlamento, non gode di grande sostegno popolare. Secondo un sondaggio pubblicato oggi sul 'Depeche du Midi', il 60 per cento dei francesi e' favorevole al ritiro del provvedimento.

IRAQ: TRE ANNI DOPO, BUSH CANTA VITTORIA

In occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra (costata finora la vita a 35mla ew forse più civili iracheni e 2.300 soldati Usa), il generale George Casey, comandante delle forze Usa in Iraq ha dichiarato che l'occupazione del paese da parte statunitense durerà per almeno altri due anni. Ma il presidente George Bush e il vicepresidente Dick Cheney parlano del successo in Iraq. L'amministrazione americana ritiene che la propria strategia stia funzionando in Iraq, anche se l'ex premier iracheno Ayad Allawi in un'itervistaalla Bbc parla di guerra civile: "Perdiamo in media ogni giorno dalle 50 alle 60 persone. Se non è guerra civile questa, Allah soklo sa che cosa sia". La polizia di Hilla ha riferito che quattro agenti sono morti nell'esplosione di una bomba intorno alle 7 di stamattina nella regine di Jurf al Sakhr, 60 chilometri a sud di Baghdad. Nella capitale sono stati trovati oggi in diversi luoghi complessivamente 9 cadaveri non identificati, crivellati di proiettili e con le mani legate. Anche nel nord del paese, ad Hawija, 50 chilometri a ovest di Kikruk, sono stati trovati i corpi di 2 soldati uccisi da colpi di arma da fuoco. Ieri nella capitale erano stati 19 i corpi trovati con le mani legate e uccisi da numerosi colpi di pistola in vari luoghi della capitale: 11 erano in depuratori a sud della città. E' stato costituito dai vari gruppi politici iracheni un Consiglio di sicurezza nazionale con 19 rappresentanti, presieduto da Jalal Talabani. Si tratta di un organismo consultivo che, stando all'Ap, permette ai rappresentanti dei gruppi minoritari di essere almeno informati in anticipo delle decisioni in materia di sicurezza delle autorità di Baghdad. Ne fanno parte 9 esponenti sciiti, 4 curdi e 4 sunniti e 2 del gruppo di Iyad Allawi. Intanto il New York Times ha scoperto una nuova Abu Ghraib: si tratta di Camp Nama, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. E' il centro di detenzione gestito dalle forze speciali Usa della Task Force 6-26 impegnate nella caccia ad al-Zarqawi. Nella base c'è una 'stanza nera' dove i prigionieri vengono torturati con gli stessi metodi disumani utilizzati ad Abu Ghraib. Fuori, all'ingresso, un cartello inquietante: "Niente sangue, niente irregolarità", come dire: per evitare scandali, non lasciate segni evidenti delle vostre torture.

Afghanistan

Nella giornata di ieri si sono verificati diversi attacchi talebani nel sul dell'Afghanistan, costati la vita in tutto a 24 persone. A Spin Boldak, provincia di Kandahar al confine con il Pakistan, un kamikaze si è fatto esplodere vicino a un blindato Isaf francese. Il mezzo è stato gravemente danneggiato ma non si sa se i militari siano rimasti vittima dell'azione. Sempre a Spin Boldak un altro kamikaze si è fatto saltare in aria a un posto di blocco dell'esercito afgano uccidendo 6 soldati. Nella provincia di Pakitka 3 poliziotti afgani sono morti quando il loro mezzo è esploso su una bomba telecomandata nel distretto di Jani Khel. In uno scontro a fuoco nel distretto di Lawa, sempre nella provincia di Paktika, un guerrigliero e 3 soldati afgani sono morti. Altri 9 poliziotti afgani sono morti in un attacco missilistico dei talebani contro una checkpoint nel distretto di Miwand, nella provincia di Kandahar.

BIELORUSSIA

Secondo la Commissione Elettorale Centrale bielorussa - composta da fedelissimi dell' "ultimo dittatore d'Europa" - le elezioni presdienziali di ieri sono state stravinte dal presidente in carica Aleksandr Lukashenko con l'82,6 per cento dei voti, mentre il principale candidato delle opposizioni, Aleksandr Milinkevic, si è fermato al 6 per cento. Contro i "brogli" a favore del dittatore Lukashenko, le opposizioni capeggiate da Milinkevic hanno organizzato ieri sera una prima manifestazione di protesta in piazza Oktiabrskaia. Vi hanno partecipato sette-ottomila persone e tutto si è svolto senza incidenti, sotto una bufera di neve, malgrado Lukashenko avesse minacciato di fucilare quanti avrebbero osato contestare i risultati della chiamata alle urne. Ma nel tardo pomeriggio di oggi è prevista in piazza Oktiabrskaia una nuova e più massiccia maniefstazione di protesta che potrebbe non essere tollerata dal regime. Ora si attende il responso degli osservatori europei dell'Osce che daranno il loro giudizio sulle elezioni: appare scontato che si tratterrà di un giudizio estremamente negativo.

Uganda

L'agenzia missionaria Misna riferisce che nel distretto settentrionale di Pader gli ex-ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra) che ora collaborano con il governo hanno lanciato un’offensiva contro i loro antichi compagni di lotta, uccidendone almeno 5 e recuperando un certo quantitativo di armi. Il presidente ugandese Yoweri Museveni ha minacciato ieri di attaccare le basi dei ribelli dell'Lra in Congo in caso di nuovi attacchi. L’esercito ugandese è in stato d’allerta dalla settimana scorsa dopo aver ottenuto informazioni secondo cui il capo ribelle, Joseph Kony, avrebbe lasciato il suo rifugio segreto in Sud Sudan martedì scorso per raggiungere il suo vice nell’estremo nordest del Congo, nel parco del Garamba, dove si troverebbe anche il numero due del movimento.

Nepal

Almeno 13 soldati nepalesi sono stati uccisi oggi uno scontro a fuoco con i guerriglieri nel distretto di Kavre, 80 chilometri a est della capitale Kathmandu. Oggi la guerriglia ha posto fine al blocco stradale del paese che per sei giorni aveva impedito il traffico su tutte le strade del Nepal, causando gravi problemi di approvvigionamento a Kathmandu e ad altri centri urbani del paese.

THAILANDIA

Le opposizioni del Partito Democratico, che da una settimana circondano la sede del governo a Bangkok chiedendo le dimissione del premier Thaksin Shinawatra, hanno annunciato che oggi presenteranno le prove delle frodi pre-elettorali commesse dal partito di governo, il Thai Rak Thai, il quale avrebbe 'comprato' alcuni candidati da infiltrare nelle piccole formazioni d'opposizione. Il tutto in vista delle elezioni del 2 aprile, che le opposizioni hanno annunciato di voler boicottare.

INDONESIA

Dopo gli scontri tra manifestanti e polizia nella provincia di Papua, si estendono ad altre isole dell'arcipelago indonesiano le proteste contro le miniere gestite dalle multinazionali statunitensi. Ieri sera centinaia di persone hanno attaccato e dato alle fiamme l'accampamento della miniera della Newmont Corp. sull'isola di Sumbawa, nella provincia meridionale di West Nusa Tenggara.

ITALIA

MILANO: SCARCERATI 4 DEGLI ARRESTATI DOPO GLI SCONTRI DI SABATO 12

Sono stati rimessi in liberta' per mancanza di indizi 5 dei 34 giovani arrestati a Milano, dopo gli scontri avvenuti in corso Buenos Aires in occasione di un presidio attuato per protestare contro una manifestazione della Fiamma Tricolore. Altri 3 forse scarcerati nelle prossime ore.

MILANO: IL COMUNE CAMBIA LA TARGA CHE RICORDA PINELLI

Revisionismo storico all’opera a Milano. Fino a venerdì sera il ferroviere Giuseppe Pinelli era ricordato come un uomo 'ucciso innocente' e invece la Giunta comunale milanese ha cambiato la lapide con la scritta 'morto tragicamente' il 15 dicembre 1969. Furono proprio gli anarchici a posizionare 28 anni fa la lapide. "Giovedì - promettono - rimetteremo la vecchia targa accanto a quella nuova". La decisione è stata presa la mattina di venerdì e per metterla in pratica si è atteso il favore del buio, per evitare, come dice Albertini, il possibile "concorso della folla".

ROMA: I PRECARI ALITALIA MANIFESTANO ALL’AEROPORTO DI FIUMICINO

Il Comitato Precari Alitalia ha indetto per domani 21 marzo un’iniziativa di lotta davanti alla Palazzina Cargo e Poste dell’Aeroporto di Fiumicino, dalle ore 13 alle 17 in Largo Locatelli s.n.c.. Parteciperanno i lavoratori e le lavoratrici precari del settore Cargo e Posta AZ, insieme ai colleghi precari del Call-Center AZ, dello Scalo e degli altri settori. In Alitalia, come in moltissime altre aziende del Trasporto Aereo, il ricorso al lavoro precario è ormai lo standard, mentre il lavoro atipico è quello a tempo indeterminato. La piaga della precarietà affligge oltre 2500 lavoratori nella Compagnia: in molti settori operativi i precari rappresentano non meno del 50% della forza lavoro totale, in alcuni di questi addirittura il 100% della forza lavoro è precaria. Per molti lavoratori questa situazione di incertezza, di mancanza di diritti e di prospettive si protrae ormai da 11 anni.

IRAQ: IL GOVERNO ANNUNCIA LA FINE DELLA MISSIONE ENTRO IL 2006

Entro il 2006 la missione italiana in Iraq potrà dichiararsi "compiuta". Lo ha detto il ministro della Difesa, Antonio Martino, ai 'Confronti Adnkronos' al palazzo dell'Informazione. Il ministro ha precisato che entro la seconda metà dell'anno il numero dei soldati italiani in Iraq "sarà dimezzato. Ad agosto scorso i militari a Nassiryia erano 3.200. A settembre 2.900, a gennaio 2.600, a maggio 1.600 e saranno 1.500 ad agosto prossimo. A mano a mano che si stabilizzeranno i risultati prefissati vi sarà una ulteriore riduzione fino a dichiarare entro l'anno missione compiuta e ponendo termine alla missione 'Antica Babilonia'. Ciò non significa che abbandoneremo l'Iraq. Significa che passeremo da una missione militare ad una missione civile. Undicimila poliziotti iracheni -ha spiegato il ministro della Difesa - sono stati addestrati dai militari italiani".


Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Hamas presenta il governo monocolore Il premier palestinese Ismail Haniyeh, incaricato da Hamas, ha consegnato al presidente palestinese Mahmud Abbas la lista dei 24 ministri scelti dal Movimento vincitore delle elezioni per il nuovo governo. Nasser Eddin Shaer, professore universitario, sarà vice primo ministro con il compito di svolgere il lavoro del premier in Cisgiordania, Mahmud Zahar di Gaza capogruppo di Hamas in Parlamento dovrebbe andare agli Esteri, e lo sceicco Saed Saim, dovrebbe avere gli Interni. Mohammed Awad Al-Quds nota che fra i ministri vi sono sei personalità indipendenti, una donna e un cristiano: il ministro del turismo.

Nulla di fatto dunque delle tre settimane di trattative con le altre formazioni politiche palestinesi, Hamas ha dovuto presentare al presidente un governo monocolore, non riuscendo a fare aderire al proprio progetto politico nessun altro movimento. Abu Mazen ha annunciato che sottoporrà la lista dei ministri e il programma del governo al comitato esecutivo dell'Olp. Una manovra imprevista, di cui non è chiara la finalità, se cioè miri a guadagnare tempo o a premere su Hamas per ottenere un cambiamento del programma politico del governo.

Intanto a Gaza un gruppo di circa 25 uomini armati ha brevemente occupato questa mattina la principale centrale elettrica di Gaza. I militanti, tutti membri di Fatah, la fazione del leader palestinese Mahmoud Abbas, chiedevano lavoro, oppure il pagamento di stipendi arretrati. Forze di sicurezza hanno cercato di contrastarli, chiamando anche rinforzi, e in una breve sparatoria vi sono stati due feriti fra i poliziotti. I militanti hanno poi lasciato la centrale, principale fornitore di energia elettrica per tutta la Striscia di Gaza.

Di fronte alla grave situazione umanitaria nella striscia di Gaza, conseguenza della chiusura unilaterale da parte israeliana del valico commerciale di Karni tra l'area palestinese e lo Stato israeliano, fonti del Ministero della difesa di Tel Aviv citate dalla Reuters, hanno fatto sapere che il valico verrà riaperto brevemente, probabilmente nel primo pomeriggio di oggi. Da questo pomeriggio dovrebbe essere attivato anche il valico di Kerem Shalom alla confluenza di Israele, Egitto e striscia di Gaza per consentire l'ingresso di merci nel territorio palestinese.

IRAQ

In occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra (costata finora la vita a 35mla ew forse più civili iracheni e 2.300 soldati Usa), il generale George Casey, comandante delle forze Usa in Iraq ha dichiarato che l'occupazione del paese da parte statunitense durerà per almeno altri due anni.

La polizia di Hilla ha riferito che quattro agenti sono morti nell'esplosione di una bomba intorno alle 7 di stamattina nella regine di Jurf al Sakhr, 60 chilometri a sud di Baghdad. Nella capitale sono stati trovati oggi in diversi luoghi complessivamente 9 cadaveri non identificati, crivellati di proiettili e con le mani legate. Anche nel nord del paese, ad Hawija, 50 chilometri a ovest di Kikruk, sono stati trovati i corpi di 2 soldati uccisi da colpi di arma da fuoco. Ieri nella capitale erano stati 19 i corpi trovati con le mani legate e uccisi da numerosi colpi di pistola in vari luoghi della capitale: 11 erano in depuratori a sud della città.

E' stato costituito dai vari gruppi politici iracheni un Consiglio di sicurezza nazionale con 19 rappresentanti, presieduto da Jalal Talabani. Si tratta di un organismo consultivo che, stando all'Ap, permette ai rappresentanti dei gruppi minoritari di essere almeno informati in anticipo delle decisioni in materia di sicurezza delle autorità di Baghdad. Ne fanno parte 9 esponenti sciiti, 4 curdi e 4 sunniti e 2 del gruppo di Iyad Allawi.

Intanto il New York Times ha scoperto una nuova Abu Ghraib: si tratta di Camp Nama, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. E' il centro di detenzione gestito dalle forze speciali Usa della Task Force 6-26 impegnate nella caccia ad al-Zarqawi. Nella base c'è una 'stanza nera' dove i prigionieri vengono torturati con gli stessi metodi disumani utilizzati ad Abu Ghraib. Fuori, all'ingresso, un cartello inquietante: "Niente sangue, niente irregolarità", come dire: per evitare scandali, non lasciate segni evidenti delle vostre torture.

Afghanistan

Nella giornata di ieri si sono verificati diversi attacchi talebani nel sul dell'Afghanistan, costati la vita in tutto a 24 persone. A Spin Boldak, provincia di Kandahar al confine con il Pakistan, un kamikaze si è fatto esplodere vicino a un blindato Isaf francese. Il mezzo è stato gravemente danneggiato ma non si sa se i militari siano rimasti vittima dell'azione. Sempre a Spin Boldak un altro kamikaze si è fatto saltare in aria a un posto di blocco dell'esercito afgano uccidendo 6 soldati. Nella provincia di Pakitka 3 poliziotti afgani sono morti quando il loro mezzo è esploso su una bomba telecomandata nel distretto di Jani Khel. In uno scontro a fuoco nel distretto di Lawa, sempre nella provincia di Paktika, un guerrigliero e 3 soldati afgani sono morti. Altri 9 poliziotti afgani sono morti in un attacco missilistico dei talebani contro una checkpoint nel distretto di Miwand, nella provincia di Kandahar.

Uganda

L'agenzia missionaria Misna riferisce che nel distretto settentrionale di Pader gli ex-ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra) che ora collaborano con il governo hanno lanciato un’offensiva contro i loro antichi compagni di lotta, uccidendone almeno 5 e recuperando un certo quantitativo di armi. Il presidente ugandese Yoweri Museveni ha minacciato ieri di attaccare le basi dei ribelli dell'Lra in Congo in caso di nuovi attacchi. L’esercito ugandese è in stato d’allerta dalla settimana scorsa dopo aver ottenuto informazioni secondo cui il capo ribelle, Joseph Kony, avrebbe lasciato il suo rifugio segreto in Sud Sudan martedì scorso per raggiungere il suo vice nell’estremo nordest del Congo, nel parco del Garamba, dove si troverebbe anche il numero due del movimento.

Nepal

Almeno 13 soldati nepalesi sono stati uccisi oggi uno scontro a fuoco con i guerriglieri nel distretto di Kavre, 80 chilometri a est della capitale Kathmandu. Oggi la guerriglia ha posto fine al blocco stradale del paese che per sei giorni aveva impedito il traffico su tutte le strade del Nepal, causando gravi problemi di approvvigionamento a Kathmandu e ad altri centri urbani del paese.

THAILANDIA

Le opposizioni del Partito Democratico, che da una settimana circondano la sede del governo a Bangkok chiedendo le dimissione del premier Thaksin Shinawatra, hanno annunciato che oggi presenteranno le prove delle frodi pre-elettorali commesse dal partito di governo, il Thai Rak Thai, il quale avrebbe 'comprato' alcuni candidati da infiltrare nelle piccole formazioni d'opposizione. Il tutto in vista delle elezioni del 2 aprile, che le opposizioni hanno annunciato di voler boicottare.

INDONESIA

Dopo gli scontri tra manifestanti e polizia nella provincia di Papua, si estendono ad altre isole dell'arcipelago indonesiano le proteste contro le miniere gestite dalle multinazionali statunitensi. Ieri sera centinaia di persone hanno attaccato e dato alle fiamme l'accampamento della miniera della Newmont Corp. sull'isola di Sumbawa, nella provincia meridionale di West Nusa Tenggara.

FRANCIA

Contrariamente alle aspettative il governo francese non fara' marcia indietro: il primo ministro Dominique de Villepin ha chiarito che portera' avanti il contestato Contratto di primo impiego (Cpe). "Escludo di ritirare il Cpe", ha dichiarato il premier in un'intervista a un mensile dedicato ai teen-ager. E' necessario, ha proseguito, dare al provvedimento "un'occasione per vedere se funziona". Villepin dunque e' deciso ad andare allo scontro frontale con il sindacato che ha dato tempo fino a questa sera all'esecutivo per tornare sui suoi passi. Gli organizzatori della protesta, che nelle ultime due settimane ha portato in piazza centinaia di migliaia di giovani, si vedranno nel pomeriggio per decidere i nuovi passi da compiere. Il premier, invece, ha in programma incontri con delegazioni di studenti e di imprenditori. Il Cpe consente ai datori di lavoro di licenziare giovani sotto i 26 anni senza giusta causa durante un periodo di prova di due anni. Il provvedimento, licenziato dieci giorni fa dal Parlamento, non gode di grande sostegno popolare. Secondo un sondaggio pubblicato oggi sul 'Depeche du Midi', il 60 per cento dei francesi e' favorevole al ritiro del provvedimento, ma il 63 per cento dei cittadini crede anche che Villepin non cambiera' idea. Un'inchiesta condotta per il quotidiano 'Liberation' indica che il 38 per cento dei francesi e' favorevole a una modifica della legge, mentre il 35 per cento vuole che sia ritirata. Il portavoce del governo, Jean-Francois Cope, e' convinto che i dati dimostrino la necessita' di approfondire la discussione.

ITALIA

Sono stati rimessi in liberta' per mancanza di indizi 4 dei 34 giovani arrestati a Milano, dopo gli scontri avvenuti in corso Buenos Aires in occasione di un presidio attuato per protestare contro una manifestazione della Fiamma Tricolore.

Siparietto


Gr 9:30

PALESTINA

Hamas presenta il governo monocolore

Il premier palestinese Ismail Haniyeh, incaricato da Hamas, ha consegnato al presidente palestinese Mahmud Abbas la lista dei 24 ministri scelti dal Movimento vincitore delle elezioni per il nuovo governo. Fra i ministri ci saranno due esponenti dell'ala dura di Hamas, Mahmud Zahar, che secondo la stampa dovrebbe andare agli Esteri, e lo sceicco Saed Saim, che dovrebbe avere gli Interni. Mentre Omar Abdul Razeq, un professore universitario detenuto in Israele fino a pochi giorni fa, dovrebbe assumere la responsabilità delle Finanze. Dopo tre settimane di trattative con le altre formazioni politiche palestinesi, Hamas ha dovuto rassegnarsi a presentare al presidente un governo monocolore, non riuscendo a fare aderire al proprio progetto politico nessun altro movimento. Abu Mazen ha annunciato che sottoporrà la lista dei ministri e il programma del governo al comitato esecutivo dell'Olp. Una manovra imprevista, di cui non è chiara la finalità, se cioè miri a guadagnare tempo o a premere su Hamas per ottenere un cambiamento del programma politico del governo.

Intanto a Gaza un gruppo di circa 25 uomini armati ha brevemente occupato questa mattina la principale centrale elettrica di Gaza. I militanti, tutti membri di Fatah, la fazione del leader palestinese Mahmoud Abbas, chiedevano lavoro, oppure il pagamento di stipendi arretrati. Forze di sicurezza hanno cercato di contrastarli, chiamando anche rinforzi, e in una breve sparatoria vi sono stati due feriti fra i poliziotti. I militanti hanno poi lasciato la centrale, principale fornitore di energia elettrica per tutta la Striscia di Gaza.

IRAQ

In occasione del terzo anniversario dell'inizio della guerra (costata finora la vita a 35mla ew forse più civili iracheni e 2.300 soldati Usa), il generale George Casey, comandante delle forze Usa in Iraq ha dichiarato che l'occupazione del paese da parte statunitense durerà per almeno altri due anni.

Intanto il New York Times ha scoperto una nuova Abu Ghraib: si tratta di Camp Nama, nei pressi dell'aeroporto di Baghdad. E' il centro di detenzione gestito dalle forze speciali Usa della Task Force 6-26 impegnate nella caccia ad al-Zarqawi. Nella base c'è una 'stanza nera' dove i prigionieri vengono torturati con gli stessi metodi disumani utilizzati ad Abu Ghraib. Fuori, all'ingresso, un cartello inquietante: "Niente sangue, niente irregolarità", come dire: per evitare scandali, non lasciate segni evidenti delle vostre torture.

BIELORUSSIA

Secondo la Commissione Elettorale Centrale bielorussa - composta da fedelissimi dell' "ultimo dittatore d'Europa" - le elezioni presdienziali di ieri sono state stravinte dal presidente in carica Aleksandr Lukashenko con l'82,6 per cento dei voti, mentre il principale candidato delle opposizioni, Aleksandr Milinkevic, si è fermato al 6 per cento. Contro i "brogli" a favore del dittatore Lukashenko, le opposizioni capeggiate da Milinkevic hanno organizzato ieri sera una prima manifestazione di protesta in piazza Oktiabrskaia. Vi hanno partecipato sette-ottomila persone e tutto si è svolto senza incidenti, sotto una bufera di neve, malgrado Lukashenko avesse minacciato di fucilare quanti avrebbero osato contestare i risultati della chiamata alle urne. Ma nel tardo pomeriggio di oggi è prevista in piazza Oktiabrskaia una nuova e più massiccia maniefstazione di protesta che potrebbe non essere tollerata dal regime. Ora si attende il responso degli osservatori europei dell'Osce che daranno il loro giudizio sulle elezioni: appare scontato che si tratterrà di un giudizio estremamente negativo.

ITALIA

Sono stati rimessi in liberta' per mancanza di indizi 4 dei 34 giovani arrestati a Milano, dopo gli scontri avvenuti in corso Buenos Aires in occasione di un presidio attuato per protestare contro una manifestazione della Fiamma Tricolore.


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