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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Si è concluso oggi il primo grado del processo per i "fatti del San Paolo". Il 16 marzo 2003 le forze dell'ordine aggredirono e pestarono brutalmente decine di giovani degli spazi sociali milanesi accorsi al San Paolo per avere notizie del ferimento di due loro compagni e dell'accoltellamento mortale di un terzo, Davide, detto Dax. Le forze dell'ordine dopo averli scherniti e insultati, partono alla carica, inseguendoli fino dentro le corsie del pronto soccorso. l processo si conclude con la condanna di due dei quattro attivisti denunciati Iper resistenza aggravata e lesioni a un anno e otto mesi e decine di migliaia di euro di risarcimento a poliziotti feriti e allo Stato per i danni riportati sia fisicamente che in termini di immagine. Dei due carabinieri e del poliziotto imputati, solo un carabiniere inchiodato (tanto quanto il poliziotto) da un video amatoriale e' stato riconosciuto colpevole e condannato a 7 mesi e un riasarcimento minimo.

Corrispondenza

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ISRAELE

Israele. Kadima vince, il Likud crolla Tutto secondo pronostico nelle elezioni legislative israeliane, o quasi. Molto bassa l'affluenza alle urne, solo il 63,2 per cento degli elettori, segno di un crescente disincanto tra i cittadini israeliani. Kadima, il partito fondato da Ariel Sharon prima di cadere in coma, ha vinto ottenendo 28 seggi nella Knesset [su 120]. Un po' al di sotto delle previsioni, che gli attribuivano almeno 30 seggi. Al secondo posto i laburisti, con 20 seggi, al terzo il partito religioso Shas, con 14, quarto Israel Beitenu, partito nazionalista russofono, con 12 seggi e solo quinto il Likud, guidato dall'ex premier Binyamin Nethaniahu, che si ferma a soli 11 seggi, punito non solo dall'esodo di voti verso Kadima ma anche dalla responsabilità di Nethaniahu nella gestione economica israeliana degli ultimi, durissimi, anni. A sinistra, hanno avuto complesivamente 10 seggi i tre partiti «arabi», Hadash [4], Raam-Taal [3] e Balad [3]. Nel primo discorso dopo il voto, il premier Ehud Olmert, ha parlato di rinuncia al sogno della Grande Israele in cambio della rinuncia dei palestinesi al sogno di «distruggere Israele». Inizia ora la fase delle trattative per formare il governo, che si annunciano molto complicate, vista l'estrema frammentazione della Knesset. Il leader del partito laburista, Amir Peretz ha offerto la disponibilità del Labour a formare un governo con Kadima.

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Continuano le manifestazioni in Francia contro il CPE

La manifestazione di ieri pomeriggio, per ribadire la volontà del movimento di fare in modo che la legge venga ritirata, ha visto scontri violenti con i celerini francesi, si parla anche di molti fermi. Stamattina gli studenti, come previsto dagli appelli dei giorni precedenti, hanno bloccato vari assi importanti, soprattutto nella provincia di Rennes, paralizzando per alcune ore il traffico. Per oggi pomeriggio, sono previsti nuove assemblee in tutte le facoltà ed università occupate, per decidere come proseguire nella mobilitazione. Sul fronte istituzionale, l'altro luogo in cui avviene un vero e proprio scontro, sebbene "silenzioso", questa volta per il potere, de Villepin continua a difendere la linea dura di questi ultimi giorni, mentre all'interno del suo partito aumenta il numero di coloro che pensano di abbandonarlo a se stesso. Anche Chirac, che fino ad oggi si è sempre schierato, di fatto , al fianco di de Villepin, comincia a dare segno di voler cedere: ha rinviato un viaggio a Le Havre per inaugurare il nuovo porto perché "non vuole allontanarsi dall'Eliseo, visto gli avvenimenti interni ed internazionali" , come hanno dichiarato i suoi collaboratori. Oggi pomeriggio il consiglio dei ministri si riunirà per discutere del CPE e di come rispondere alle richieste della piazza.

Lo scontro interno al partito tra de Villepin e Sarkozy , per concorrere alle elezioni presidenziali, si gioca tutto sulla questione del CPE, anche perché Sarkozy, dopo essersi chiuso nel silenzio, lasciando che de Villepin cuocesse nel suo brodo, ha iniziato a dichiarare apertamente che bisogna iniziare a "dialogare" con le realtà in lotta. Sia Chirac che Sarkozy aspettano la decisione della Corte Costituzionale, che dovrebbe pronunciarsi domani, in merito alla rispondenza del CPE alla costituzione francese.

ESTERI

Stati Uniti d'America , la mobilitazione contro la nuova legge sull'immigrazione continua

Continuano le manifestazioni di protesta per la nuova legge sull'immigrazione e agli immigrati si affiancano gli studenti. A Los Angeles, in Nevada, in Texas e in Arizona siamo al terzo giorno di proteste nelle scuole e a Dallas gli studenti hanno occupato il municipio.

Iraq

Oggi due soldati Usa sono rimasti uccisi e altri tre sono rimasti feriti in due attacchi differenti contro le forze della Coalizione a Baghdad. Il primo attacco è avvenuto a colpi d'arma da fuoco, mentre per il secondo è stata fatta esplodere una bomba al passaggio di un convoglio militare.

Preoccupano i dati sull'export di petrolio iracheno bloccato da mesi a causa degli atti di sabotaggio agli oleodotti del nord del Paese che conducono verso il terminale turco di Ceyhan. Oggi, il ministro del Petrolio iracheno ha affermato, citato dalla Reuters, che ci vorranno da otto a dodici mesi per riprendere le esportazioni dai campi petroliferi di Kirkuk e aree limitrofe.

LEGA ARABA

Si è chiuso oggi a Khartoum (Sudan) il 18° summit annuale della Lega Araba, respingendo i piani unilaterali di Israele per la separazione dalla Palestina e approvando un aiuto finanziario di 150 milioni di dollari alle truppe dell’Ua (Unione africana) dispiegate nella regione occidentale del Darfur. A conclusione del vertice di due giorni a cui hanno partecipato solo 12 dei 22 paesi membri (con le significative assenze dell’egiziano Hosni Mubarak e del re saudita Abdullah), è stato diffuso un comunicato in cui si esprime il rifiuto di “tutte le misure o soluzioni parziali o unilaterali intraprese o che intende intraprendere Israele nei territori palestinesi occupati nel 1967, compresa Gerusalemme”. Si manifesta inoltre il dissenso per “il piano di una definizione unilaterale della frontiera in modo da rendere impossibile la creazione di uno Stato palestinese indipendente e sovrano”. I leader arabi hanno poi accolto la richiesta formulata ieri dal presidente sudanese e ‘padrone di casa’ Omar al-Bashir per il finanziamento nei prossimi sei mesi dei circa 7.000 soldati dell’Ua dispiegati in Darfur, teatro dal febbraio 2003 di scontri e violenze che hanno finora provocato decine di migliaia di vittime e almeno due milioni di sfollati. I partecipanti al vertice hanno puntualizzato che “l’invio di nuove forze dovrà ottenere il necessario avallo del governo sudanese”. Da mesi Bashir respinge l’ipotesi del dispiegamento di una missione dell’Onu, più volte invocato dallo stesso segretario generale Kofi Annan e sollecitato da gran parte della comunità internazionale. Il prossimo vertice della Lega Araba si terrà a marzo 2007 in Egitto, sotto la presidenza dell’Arabia Saudita.

Afghanistan

Assalto a una base della forza multinazionale: un militare Usa, uno canadese e 12 assalitori sono morti oggi nell'assalto sferrato contro una base del contingente internazionale nella provincia di Helmand in Afghanistan. Secondo i vertici militari della coalizione si è trattato di un attacco delle milizie talebane.

PARAGUAY

Con lo slogan “Dittatura mai più!” gli schieramenti di opposizione e 50 organizzazioni sindacali e contadine scenderanno oggi in piazza ad Asunción contro il presidente Nicanor Duarte, rieletto alla guida del ‘Partido Colorado’, nonostante un esplicito divieto della Costituzione che impedisce al capo dello Stato qualsiasi altra carica. “La popolazione è chiamata a manifestare il suo malcontento affinché Duarte capisca che ha violato la Carta nazionale. Dopo la conferma, due settimane fa, della sua vittoria alle elezioni interne al ‘Partido Colorado’ – al potere ininterrottamente dal 13 gennaio 1947 – Duarte si è detto pronto a modificare la Costituzione vigente per potersi presentare alle elezioni del 2008 e aspirare a un secondo mandato consecutivo, attualmente vietato dalla legge. “Il ‘Partido Colorado’ può restare al potere per altri cento anni” ha dichiarato il presidente.

KENIA

Peggiorano le condizioni di vita delle comunità nelle zone colpite dalla siccità, in particolare quelle delle tribù di pastori nomadi; lo afferma nel suo rapporto mensile il ‘Famine early warning systems network’ (Fews net), l’osservatorio sulle crisi climatiche regionali con sede a Nairobi. Il documento descrive una situazione di pre-carestia nei distretti di Mandera, Wajir, Garissa, nel nordest del paese, e a Marsabit, nel nord, dove si riduce ogni giorni di più la disponibilità d’acqua, i pascoli rinsecchiscono e aumentano le malattie tra uomini e animali.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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Appunti e note redazionali

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