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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

CINA: BERLUSCONI, BAMBINI? CREDO LI BOLLISSERO CONTRO EPIDEMIE

Il premier torna sul caso dei bambini bolliti nella Cina di Mao questa volta per sottolineare che una simile pratica, pur se storicamente provata, potrebbe avere come spiegazione il tentativo di evitare epidemie. In quella frase, ha spiegato Berlusconi nel programma 'Omnibus' di La7, cito il Libro nero del comunismo in cui sono contenute soltanto affermazioni che hanno o prova documentale o testimoniale. Si tratta in ogni caso - ha proseguito - di cose avvenute 50 anni fa, in un momento in cui c'era l'esproprio, da parte dello stato cinese, delle campagne dei contadini che morivano in decine di milioni e, io credo che per evitare anche epidemie si potesse ben pensare di ricorre a dei fatti di questo tipo.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

SCONTRI IN PALESTINA

Tre israeliani sono stati uccisi ieri sera in un attentato suicida all'ingresso della colonia di Kedumin, in Cisgiordania. Nell'attacco è morto anche il kamikaze. Stamattina presto è scattata la rappresaglia: in mattinata aerei israeliani hanno bombardato la parte settentrionale di Gaza distruggendo alcuni siti mentre l'artiglieria ha colpito aree utilizzate da militanti palestinesi per lanciare razzi sul territorio israeliano.

Una forte esplosione ha distrutto la vettura di un noto leader palestinese a Gaza, uccidendolo. La vittima è un uomo ai vertici dei Comitati di Resistenza Popolare

Pochi giorni prima del fallito tentativo di assassinio del leader di Hamas Khaled Meshaal nel 1997, re Hussein recapitò a Israele un'offerta del movimento radicale palestinese per una tregua di 30 anni. Della proposta vennero a conoscenza alcuni membri del Mossad e l'allora primo ministro Benjamin Netanyahu.

Turchia: scontri, morto un bimbo

Un bambino di 7 anni e' morto in ospedale dopo le gravi ferite riportate ieri negli scontri tra manifestanti curdi e polizia a Diyarbakir. Lo hanno riferito fonti ospedaliere. Il bimbo era stato colpito da un proiettile al petto. La polizia, secondo testimoni, aveva sparato in aria durante gli scontri. Negli scontri, proseguiti per tre giorni, sono morte altre tre persone e ne sono rimaste ferite almeno 250, in gran parte agenti di polizia. Le persone arrestate sono 48.

ELEZIONI LOCALI: RISULTATI PARZIALI, IN TESTA PARTITO DI GOVERNO

Il partito di governo ‘United People’s Freedom Alliance’ (Alleanza per la libertà del popolo unito, Upfa) del presidente Mahinda Rajapakse è in testa alle elezioni amministrative svoltesi ieri in varie zone dello Sri Lanka, ma non nel nord e nell’est, teatro di una più che ventennale guerriglia. Secondo i risultati ufficiali parziali, l’Upfa ha conquistato la maggioranza in 39 dei 49 consigli locali presi in esame finora; il principale schieramento di opposizione ‘Partito nazionale unito’ (Unp) dell’ex primo ministro Ranil Wickremesinghe ha invece ottenuto il potere in cinque consigli, mentre il principale partito moderato tamil ne ha ‘occupati’ due, il partito marxista Jvp (alleato del governo ma presentatosi da solo) ha mantenuto l’unico consiglio amministrativo che già aveva nel 2002 e altri due sono andati a raggruppamenti politici minori. In totale le amministrazioni locali per le quali si votava erano 266. Il voto, a cui erano chiamati oltre 10 milioni di cittadini, è stato caratterizzato da un’affluenza alle urne del 55%, molto più bassa rispetto alle ultime amministrative. Secondo alcuni osservatori queste elezioni, le prime dalla designazione a presidente, l’anno scorso, di Mahinda Rajapakse, sono un indicatore del gradimento della popolazione nei confronti del nuovo esecutivo e della sua gestione del processo di pace con i ribelli delle ‘Tigri per la liberazione della patria tamil’ (Ltte), protagonisti di un conflitto indipendentista avviato nel 1983 nel nord e nell’est del paese. Tuttavia, sottolineano gli esperti, il ‘test’ risulta incompleto perché, per ragioni di sicurezza, il voto è stato rinviato, forse a settembre, proprio nei territori settentrionali ed orientali dominati dall’Ltte.

ARRESTATO IL LEADER DI BATASUNA OTEGI

Nuovo arresto per leader di Batasuna Arnaldo Otegi, il quale dovrà pagare 250.000 euro di cauzione per uscire dal carcere. Otegi è accusato di essere promotore degli scontri avvenuti il 9 marzo scorso, durante lo sciopero generale nel Paese Basco indetto per protestare contro la morte sospetta di due detenuti politici. Otegi è stato rinchiuso nel carcere madrileno di Soto del Real. Quando uscirà il leader di Batasuna dovrà presentarsi ogni giorno dinanzi alla polizia autonoma basca e non potrà uscire dal paese. La procura di stato ha chiesto una cauzione di 100.000 euro, perché ritiene che non sussista il rischio di fuga. Dopo il cessate-il-fuoco permanente annunciato dall'Eta lo scorso 22 marzo, il procuratore generale aveva detto che avrebbe valutato "la nuova situazione". Otegi è già in libertà su cauzione di 400.000 euro per un'altra inchiesta sui finanziamenti di Eta. Il servizio da Bilbao con il nostro corrispondente Nicola La Torre

FRANCIA: CPE, CHIRAC ANNUNCIA ALLE 20 IN TV LA SUA POSIZIONE

Sale l'attesa in Francia per l'intervento televisivo del presidente francese Jacques Chirac che, stasera alle 20, annuncera' la sua posizione sul Contratto di primo impiego (Cpe) che ieri e' stato giudicato valido senza riserve dalla Corte Costituzionale francese. Fonti vicine all'Eliseo affermano che il capo di stato ha scelto la linea dell'intransigenza e si appresta, quindi, a rendere pubblica la sua decisione di promulgare la contestata legge sul lavoro giovanile. Alle parti sociali Chirac offrirebbe, al contempo, di aprire dei negoziati in una vasta consultazione sul Cpe che ai giornali francesi ha fatto rievocare la grenelle, ossia gli accordi siglati nel maggio '68 presso il ministero del Lavoro che sorgeva nell'omonima rue de Grenelle.

ITALIA

COMO: I RAGAZZI DENUNCIANO LA VIOLENZA DEL NUCLEO SPECIALE

Giovanni, dal presidio di Como, ci parla del nucleo speciale antigraffiti della polizia municipale, della criminalizzazione dei giovani e della rabbia contro questo gravissimo atto di violenza

Roma, clochard carbonizzato nel furgone

Un senzatetto è morto carbonizzato nel furgone dove viveva. Si è addormentato mentre cucinava qualcosa con il fornellino a gas: il fumo lo ha asfissiato e quando è scoppiato l'incendio, l'uomo era già morto. E' successo a Roma, nella via Prenestina. Alle quattro e mezza del mattino, i vigili del fuoco hanno spento le fiamme: nel vano frigorifero del vecchio furgone Mercedes c'era il corpo del clochard, forse un immigrato dell'est. Gli abitanti del quartiere hanno detto alla Polizia che l'uomo viveva da qualche tempo nel camion abbandonato. Il furgone è ancora di proprietà di una società romana e non risulta rubato. Accanto al cadavere sono stati trovati vari oggetti: pentole, materassi, masserizie e componenti di computer. Secondo i vigili del fuoco, le fiamme venivano dall'interno della cella frigorifera; l'ipotesi è che l'uomo si stesse cucinando qualcosa utilizzando un fornelletto.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

FRANCIA: SI' DELLA CORTE COSTITUZIONALE ALLA LEGGE SUL CPE

Nel loro ricorso contro la legge approvata in via definitiva il 9 marzo scorso, depositato il 14 marzo, Ayrault e Bel avevano, fra l'altro, sottolineato che "il testo introduce una nuova disuguaglianza nel diritto del lavoro francese fra i giovani e gli altri".

Dopo il sì della Corte costituzionale, spetta ora al capo dello stato, Jacques Chirac, promulgare la legge. Il presidente della repubblica interverrà sul Cpe con una dichiarazione radiotelevisiva venerdi' 31 alle 20:00.

Intanto prosegue la protesta contro il Cpe, che da settimane infiamma le piazze francesi. Le parole del ministro francese dell'educazione Gilles de Robien sono rimaste inascoltate: gran parte dei licei sono ancora chiusi e i liceali hanno invaso autostrade e ferrovie.

A Parigi una cinquantina di studenti ha bloccato il traffico manifestando sul Boulevard Peripherique, il raccordo anulare che circonda la capitale separandola dalla banlieue. A bloccare il gruppo è intervenuta la polizia, che ha fermato alcuni di loro tra cui il presidente dell'Unione nazionale liceale, Karl Stoeckel, uno dei leader del movimento anti-Cpe. Lui è già stato rilasciato, gli altri, minorenni, attendono i genitori. Ma secondo Stoeckel " tutti dovrebbero venire rilasciati".

Terremoto in Iran, almeno 50 morti

Violento terremoto nella provincia di Lorestan, nell'Iran occidentale. Il bilancio delle vittime, è di almeno 50 morti e 800 feriti. Una quarantina i villaggi colpiti dal sisma che ha avuto un'intensità pari a 6 gradi Richter. La scossa principale è stata seguita da altre due di magnitudo 4,7 e 5,1.

MO: attentato kamikaze, morti tre israeliani

Tre israeliani sono stati uccisi ieri sera in un attentato kamikaze all'ingresso della colonia di Kedumin, in Cisgiordania, nel quale è morto anche l'attentatore: lo si è appreso da fonti militari israeliane. L'attentato è stato rivendicato dalle Brigate Al Aqsa, il gruppo armato vicino al movimento Al Fatah del presidente palestinese Abu Mazen. Le Brigate hanno affermato che è stato attuato da un palestinese di Hebron, Ahmad Macharka, 24 anni. Stando alle prime ricostruzioni l'attentatore si sarebbe fatto esplodere vicino, o dentro, ad un'auto, nei dintorni di un distributore di benzina, all'ingresso della colonia di Kedumin. Nell'esplosione sono state uccise all'interno dell'auto, altre tre persone, due donne e un uomo. Secondo fonti dei coloni della zona, l'attentatore, travestito da ebreo ultra-ortodosso, si sarebbe fatto prendere a bordo di un auto. All'ingresso di Kedumin si sarebbe fatto esplodere. Si tratta del primo attentato kamikaze commesso in Cisgiordania dal dicembre scorso. È inoltre il primo attentato suicida rivendicato da un movimento armato diverso dalla Jihad Islamica dal febbraio 2005, quando è stata dichiarata una tregua informale fra israeliani e palestinesi.

Le forze di difesa israeliane hanno iniziato in nottata a colpire presunte basi di lancio dei missili Qassam situate nella Striscia di Gaza. L'attacco e' stato deciso a seguito del lancio di razzi ieri pomeriggio contro il Kibbutz Carmiya, a sud di Ashkelon, in cui un uomo e' rimasto ferito. Ieri mattina, un missile aveva colpito una zona situata vicino a Moshav Netiv Haasara, a nord della Striscia di Gaza.

Ehud Olmert sarebbe sempre piu' propenso a coinvolgere nella futura coalizione di governo israeliana il partito degli immigrati russi di Avgidor Lieberman, 'Yisrael Beiteinu', invece dello 'Shas'. In una conversazione che si e' svolta ieri a porte chiuse e di cui riferisce il quotidiano 'Ha'aretz' sul suo sito, Olmert avrebbe detto che malgrado l'opposizione al piano di ritiro dai Territori, Lieberman appare un partner adatto, piu' affidabile e piu' facile di Eli Yishai e lo Shas.

Nuovo arresto per leader di Batasuna Arnaldo Otegi, il quale dovrà pagare 250.000 euro di cauzione per uscire dal carcere. Otegi è accusato di essere promotore degli scontri avvenuti il 9 marzo scorso, durante lo sciopero generale nel Paese Basco indetto per protestare contro la morte sospetta di due detenuti politici. Otegi è stato rinchiuso nel carcere madrileno di Soto del Real. Quando uscirà il leader di Batasuna dovrà presentarsi ogni giorno dinanzi alla polizia autonoma basca e non potrà uscire dal paese. La procura di stato ha chiesto una cauzione di 100.000 euro, perché ritiene che non sussista il rischio di fuga. Dopo il cessate-il-fuoco permanente annunciato dall'Eta lo scorso 22 marzo, il procuratore generale aveva detto che avrebbe valutato "la nuova situazione". Otegi è già in libertà su cauzione di 400.000 euro per un'altra inchiesta sui finanziamenti di Eta. Il servizio da Bilbao con il nostro corrispondente Nicola La Torre

CILE E BOLIVIA NOMINANO NUOVI CONSOLI E SI PREPARANO AL DIALOGO

Il governo cileno ha designato il nuovo responsabile diplomatico dell’ufficio consolare cileno a La Paz: è Roberto Ibarra García, avvocato, 52 anni, considerato un veterano in grado di avviare un dialogo costruttivo con il governo boliviano. Le relazioni diplomatiche tra Cile e Bolivia sono interrotte dal 1978, quando fallì un tentativo di accordo per il recupero della sovranità boliviana su un tratto di costa perso al termine della guerra del 1879 contro il Cile. Da allora tra i due paesi sono aperti solo canali consolari. Ibarra, che a La Paz prende il posto di Edmundo Pérez Yoma - criticato a Santiago per aver creato con le sue aperture eccessive aspettative nei boliviani sulla questione dell’accesso al mare per la Bolivia - ha cominciato la sua carriera di ambasciatore a Buenos Aires nel 1977, a soli 25 anni, riuscendo a evitare una guerra da molti data allora come certa tra Argentina e Cile per la sovranità sugli isolotti contesi del canale di Beagle. Secondo fonti governative di La Paz, il presidente Juan Evo Morales si preparerebbe nominare nuovo console a Santiago l’ambasciatore Armando Loaiza, ex-ministro degli Esteri dell'ex-presidente Rodríguez; un secondo candidato forse meno probabile è quello lo storico José Luis Roca.

ITALIA


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