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Sommario

In primo Piano

ITALIA

CESENA-gatteo

Sembra essersi conclusa la vicenda dei lavoratori dell'Arena di Gatteo, in provinci di Forlì, che il 24 marzo avevano occupato lo stabilimento in cui lavorano per protestare contro le misure di ridimensionamento dell'azienda, a seguito di investimenti fallimentari.

ARENA Holding è investita da una crisi che travalica le vicende dell’influenza aviaria, almeno secondo quanto riferiscono i rappresentanti dei sindacati. "Quella è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso - spiegano i sindacati -, in quanto da mesi è chiamata ad affrontare una situazione finanziaria pesante e l’assenza di un progetto industriale chiaro; si sono infatti venduti asset importanti come i gelati e le pizze e non si intravedono piani ed investimenti per il rilancio delle produzioni avicole ed è per questo che il fermo di Gatteo è visto dal sindacato come un segnale per la chiusura definitiva o la cessione dello stabilimento".

Lunedì scorso i sindacati hanno partecipato ad un "tavolo istituzionale" con i rappresentanti dell'azienda ed assessori della regione, mentre i lavoratori, che avevano deciso di terminare l'occupazione, hanno organizzato un presidio sotto il luogo in cui si teneva l'incontro. Si è così giunti ad un accordo, che i lavoratori ritengono provvisorio, per cui lo stabilimento resterà aperto due giorni a settimana , per permettere la lavorazione della carne, ed i alvoratori gestiranno i turni a rotazione. Per gli operai è solo il primo passo, che almeno impedisce la chiusura dello stabilimento, in attesa di tornare ad una settimana di lavoro piena. Lo stabilimento tornerà a lavorare il 21 aprile.

RAGAZZO COLPITO A COMO ESCE DAL COMA

Rumesh Raigama, il ragazzo ferito da un colpo di pistola la settimana scorsa a Como, è uscito dal coma stamattina. A rendere noto l'evolversi della situazione e' il primario di neurochirurgia e che ha operato il ragazzo Intanto continuano le manifestazioni nella città, dopo quella di ieri sera davanti al municipio, un'altra, stesso luogo dalle 19, e' annunciata per questa sera,; altri appuntamenti sono previsti per venerdì e sabato

SCIOPERO DELLE FERROVIE

Dalle dieci di stamattina i lavoratori delle ferrovie sono in sciopero, come annunciato dall'Orsa nei giorni precedenti. Al centro della protesta il problema della sicurezza sul lavoro e la vicenda di De Angelis, il rappresentante sindacale della sicurezza, licensiato un mese fa perché si era rifiutato di guidare un Eurostar su cui era stato montato il VACMA, un dispositivo di frenaggio del treno, che permette, dice Trenitalia, di rilevare la distrazione del conducente. In realtà il VACMA costringe chi guida a spingere un pedale, altrimenti il treno si ferma. Questo dispositivo era stato introdotto già sotto il regime fascista, ma era stato ritirato a seguito delle proteste dei lavoratori. ASCOLTIAMO SALUSTRI, DIRIGENTE DELL'ORSA.

ESTERI

Missili israeliani contro il compound di Abu Mazen

Degli aerei da guerra israeliani hanno lanciato tre missili contro il compound in cui vive il presidente palestinese Abu Mazen. L'azione fa parte di una serie di raid dell'aviazione israeliana contro obiettivi civili in cui è morto un uomo, Abdullah al Daalsa di 42 anni, e nove persone sono rimaste ferite. Abu Mazen, che si trovava in Cisgiordania al momento dell'attacco, ha condannato l'azione e ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per fermare l'escalation di violenze innescata da Israele.

IRAQ

Il primo ministro iracheno, Ibrahim al-Jaafari, rifiuta di ritirarsi dalla corsa per la nomina di primo ministro, al contrario di quanto gli è stato chiesto da più parti. Al-Jaafari lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano britannico The Guardian, dicendo che non ascolterà le richieste di lasciar cadere la sua candidatura per guidare il blocco sciita perché vuole "proteggere la democrazia in Iraq. Questa decisione è stata presa con un meccanismo democratico, bisogna rispettare gli iracheni". Sia i politici sunniti sia quelli curdi hanno chiesto ad al-Jaafari di farsi da parte, ma soprattutto gli occupanti statunitensi.

CINA

Le autorità cinesi hanno intenzione di chiudere tutte le piccole miniere di carbone del Paese entro la fine del 2007, nel tentativo di ridurre del 25 per cento in cinque anni le morti nel sottosuolo. Lo hanno annunciato oggi i media di Stato. La misura riguarderà tutte le miniere che estraggono meno di 30.000 tonnellate all'anno. Secondo le autorità cinesi, le miniere più piccole sono anche le più insicure. Tra allagamenti ed esplosioni, solo nel 2005 nelle miniere cinesi si sono verificati 3.341 incidenti, che hanno causato 6.000 morti. Il boom dell'economia cinese, che si traduce in una crescita esponenziale della domanda di energia, ha spinto molti proprietari di miniere ad aumentare la produzione, spesso in barba alle più elementari regole di sicurezza. Il problema è stato recentemente riconosciuto dal presidente Hu Jintao, che ha ricordato come lo sviluppo economico della Cina non dobba avvenire a spese della vita umana.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Missili israeliani contro il compound di Abu Mazen

Degli aerei da guerra israeliani hanno lanciato tre missili contro il compound in cui vive il presidente palestinese Abu Mazen. L'azione fa parte di una serie di raid dell'aviazione israeliana contro obiettivi civili in cui è morto un uomo, Abdullah al Daalsa di 42 anni, e nove persone sono rimaste ferite. Abu Mazen, che si trovava in Cisgiordania al momento dell'attacco, ha condannato l'azione e ha chiesto alla comunità internazionale di intervenire per fermare l'escalation di violenze innescata da Israele.

Thaksin Shinawatra si congeda.

In seguito alle proteste di massa che sono seguite alle elezioni del 2 aprile, boicottate dai partiti dell'opposizione, il primo ministro tailandese Thaksin Shinawatra ha deciso di ritirarsi dall'arena politica. Lo ha annunciato in un appello televisivo in cui ha specificato che non si occuperà della formazione del prossimo governo, quando il parlamento si riunirà tra trenta giorni. A svolgere le sue funzioni sarà temporaneamente il vicepremier Chidchai Vanasathidya.

MANIFESTAZIONI IN FRANCIA

Ieri quasi tre milioni di persone in tutta la Francia sono scese in piazza per quella che è stata la quinta giornata di mobilitazione nazionale da due mesi. Per oggi sono previsti altri appuntamenti, con una pratica quasi spontanea che aggiorna quotidianamente l'azione di protesta. Oggi pomeriggio il presidente dell'UMP, Bernard Accoyer, incontrerà di nuovo i sindacati, per cercare di trovare un "terreno comune", per trovare una via d'uscita all'impasse in cui si trova de Villepin, e tutto il suo partito con lui.

I rappresententanti dei principali sindacati confederali per il momento restano sulla linea del ritiro della legge,aprendo un tavolo di trattative che potrebbe riproporre una nuova forma di contratto flessibile. Sulla stessa posizione sembra il Partito Socialista, che ha depositato una proposta di legge alternativa al CPE.

IRAQ

Il primo ministro iracheno, Ibrahim al-Jaafari, rifiuta di ritirarsi dalla corsa per la nomina di primo ministro, al contrario di quanto gli è stato chiesto da più parti. Al-Jaafari lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano britannico The Guardian, dicendo che non ascolterà le richieste di lasciar cadere la sua candidatura per guidare il blocco sciita perché vuole "proteggere la democrazia in Iraq. Questa decisione è stata presa con un meccanismo democratico, bisogna rispettare gli iracheni". Sia i politici sunniti sia quelli curdi hanno chiesto ad al-Jaafari di farsi da parte, ma soprattutto gli occupanti statunitensi.

CINA

Le autorità cinesi hanno intenzione di chiudere tutte le piccole miniere di carbone del Paese entro la fine del 2007, nel tentativo di ridurre del 25 per cento in cinque anni le morti nel sottosuolo. Lo hanno annunciato oggi i media di Stato. La misura riguarderà tutte le miniere che estraggono meno di 30.000 tonnellate all'anno. Secondo le autorità cinesi, le miniere più piccole sono anche le più insicure. Tra allagamenti ed esplosioni, solo nel 2005 nelle miniere cinesi si sono verificati 3.341 incidenti, che hanno causato 6.000 morti. Il boom dell'economia cinese, che si traduce in una crescita esponenziale della domanda di energia, ha spinto molti proprietari di miniere ad aumentare la produzione, spesso in barba alle più elementari regole di sicurezza. Il problema è stato recentemente riconosciuto dal presidente Hu Jintao, che ha ricordato come lo sviluppo economico della Cina non dobba avvenire a spese della vita umana.

ITALIA

CESENA-gatteo

Sembra essersi conclusa la vicenda dei lavoratori dell'Arena di Gatteo, in provinci di Forlì, che il 24 marzo avevano occupato lo stabilimento in cui lavorano per protestare contro le misure di ridimensionamento dell'azienda, a seguito di investimenti fallimentari.

ARENA Holding è investita da una crisi che travalica le vicende dell’influenza aviaria, almeno secondo quanto riferiscono i rappresentanti dei sindacati. "Quella è stata la fatidica goccia che ha fatto traboccare il vaso - spiegano i sindacati -, in quanto da mesi è chiamata ad affrontare una situazione finanziaria pesante e l’assenza di un progetto industriale chiaro; si sono infatti venduti asset importanti come i gelati e le pizze e non si intravedono piani ed investimenti per il rilancio delle produzioni avicole ed è per questo che il fermo di Gatteo è visto dal sindacato come un segnale per la chiusura definitiva o la cessione dello stabilimento".

Lunedì scorso i sindacati hanno partecipato ad un "tavolo istituzionale" con i rappresentanti dell'azienda ed assessori della regione, mentre i lavoratori, che avevano deciso di terminare l'occupazione, hanno organizzato un presidio sotto il luogo in cui si teneva l'incontro. Si è così giunti ad un accordo, che i lavoratori ritengono provvisorio, per cui lo stabilimento resterà aperto due giorni a settimana , per permettere la lavorazione della carne, ed i alvoratori gestiranno i turni a rotazione. Per gli operai è solo il primo passo, che almeno impedisce la chiusura dello stabilimento, in attesa di tornare ad una settimana di lavoro piena. Lo stabilimento tornerà a lavorare il 21 aprile.

RAGAZZO COLPITO A COMO ESCE DAL COMA

Rumesh Raigama, il ragazzo ferito da un colpo di pistola la settimana scorsa a Como, è uscito dal coma stamattina. A rendere noto l'evolversi della situazione e' il primario di neurochirurgia e che ha operato il ragazzo Intanto continuano le manifestazioni nella città, dopo quella di ieri sera davanti al municipio, un'altra, stesso luogo dalle 19, e' annunciata per questa sera,; altri appuntamenti sono previsti per venerdì e sabato

SCIOPERO DELLE FERROVIE

Dalle dieci di stamattina i lavoratori delle ferrovie sono in sciopero, come annunciato dall'Orsa nei giorni precedenti. Al centro della protesta il problema della sicurezza sul lavoro e la vicenda di De Angelis, il rappresentante sindacale della sicurezza, licensiato un mese fa perché si era rifiutato di guidare un Eurostar su cui era stato montato il VACMA, un dispositivo di frenaggio del treno, che permette, dice Trenitalia, di rilevare la distrazione del conducente. In realtà il VACMA costringe chi guida a spingere un pedale, altrimenti il treno si ferma. Questo dispositivo era stato introdotto già sotto il regime fascista, ma era stato ritirato a seguito delle proteste dei lavoratori. ASCOLTIAMO SALUSTRI, DIRIGENTE DELL'ORSA.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

MANIFESTAZIONI IN FRANCIA

Ieri quasi tre milioni di persone in tutta la Francia sono scese in piazza per quella che è stata la quinta giornata di mobilitazione nazionale da due mesi. Per oggi sono previsti altri appuntamenti, con una pratica quasi spontanea che aggiorna quotidianamente l'azione di protesta. Oggi pomeriggio il presidente dell'UMP, Bernard Accoyer, incontrerà di nuovo i sindacati, per cercare di trovare un "terreno comune", per trovare una via d'uscita all'impasse in cui si trova de Villepin, e tutto il suo partito con lui.

I rappresententanti dei principali sindacati confederali per il momento restano sulla linea del ritiro della legge,aprendo un tavolo di trattative che potrebbe riproporre una nuova forma di contratto flessibile. Sulla stessa posizione sembra il Partito Socialista, che ha depositato una proposta di legge alternativa al CPE.

IRAQ

Il primo ministro iracheno, Ibrahim al-Jaafari, rifiuta di ritirarsi dalla corsa per la nomina di primo ministro, al contrario di quanto gli è stato chiesto da più parti. Al-Jaafari lo ha dichiarato in un'intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano britannico The Guardian, dicendo che non ascolterà le richieste di lasciar cadere la sua candidatura per guidare il blocco sciita perché vuole "proteggere la democrazia in Iraq. Questa decisione è stata presa con un meccanismo democratico, bisogna rispettare gli iracheni". Sia i politici sunniti sia quelli curdi hanno chiesto ad al-Jaafari di farsi da parte, ma soprattutto gli occupanti statunitensi.

CINA

Le autorità cinesi hanno intenzione di chiudere tutte le piccole miniere di carbone del Paese entro la fine del 2007, nel tentativo di ridurre del 25 per cento in cinque anni le morti nel sottosuolo. Lo hanno annunciato oggi i media di Stato. La misura riguarderà tutte le miniere che estraggono meno di 30.000 tonnellate all'anno. Secondo le autorità cinesi, le miniere più piccole sono anche le più insicure. Tra allagamenti ed esplosioni, solo nel 2005 nelle miniere cinesi si sono verificati 3.341 incidenti, che hanno causato 6.000 morti. Il boom dell'economia cinese, che si traduce in una crescita esponenziale della domanda di energia, ha spinto molti proprietari di miniere ad aumentare la produzione, spesso in barba alle più elementari regole di sicurezza. Il problema è stato recentemente riconosciuto dal presidente Hu Jintao, che ha ricordato come lo sviluppo economico della Cina non dobba avvenire a spese della vita umana.

NEPAL

Sei membri delle forze di sicurezza nepalesi, tra soldati e poliziotti, sono morti questa mattina in un'imboscata tesa dai ribelli nell'est del Paese, alla vigilia di una manifestazione nazionale indetta dai sette maggiori partiti politici contro il re Gyanendra, che nel febbraio 2005 si è impossessato dei pieni poteri. L'agguato è andato in scena nel distretto di Jhapa, circa 440 km a est di Katmandu. Lunedì i ribelli avevano dichiarato una tregua nella valle della capitale, per permettere le manifestazioni contro il re, specificando però che gli attacchi nelle altre regioni del Paese sarebbero continuati.

ITALIA

OGGI STOP NAZIONALE DEI FERROVIERI DALLE 10 ALLE 17

Oggi sciopero nazionale dei ferrovieri, dalle ore 10.00 alle 17.00, indetto dall'Orsa. Lo sciopero, afferma il sindacato autonomo in una nota, è stato convocato per protestare contro i processi di esternalizzazione che Trenitalia sta mettendo in atto, ma soprattutto muove dalla vicenda del rappresentante Lsu Dante De Angelis, licenziato più di un mese fa, perché si era rifiutato di guidare un Eurostar su cui era stato montato il VACMA, un dispositivo di frenaggio del treno , giudicato insicuro dai lavoratori.


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