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Italia: Berlusconi, anche tassa rifiuti può essere abolita

Silvio Berlusconi annuncia che anche la tassa sui rifiuti può "essere abolita". Il premier, parlando a Radio Anch'io, ha fatto riferimento ai termovalorizzatori affermando che i rifiuti possono diventare fonte di energia. Da qui la possibilità di abolire la tassa.

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Francia. I giovani vogliono mantenere alta la pressione contro il Cpe

Il premier francese Dominique de Villepin ha invitato i francesi alla "distensione" sulla crisi innescata dal Cpe, il contratto di primi impiego, pur continuando a difendere il principio della "flessibilità", bestia nera del movimento di contestazione che da due mesi non gli dà tregua. Gli industriali, preoccupati dalle ripercussioni economiche, invitano il governo a risolvere al più presto la crisi. Il movimento anti-Cpe, intanto, non sembra scemare, anzi Una serie di iniziative concordate su alcuni punti nevralgici del paese sono state organizzate ieri al fine di creare disagi. E i giovani intendono mantenere alta la pressione anche durante le vacanza di Pasqua.

RAID SU GAZA, PALESTINESI PARLANO DI REFERENDUM SU ISRAELE

Due raid aerei israeliani hanno colpito la città di Gaza. Lo hanno riferito testimoni locali. Nel corso di uno dei raid, un missile ha colpito un edificio dove hanno sede gli uffici di Al Fatah, il movimento che fa capo al presidente palestinese Abu Mazen. Non si è avuta notizia di vittime. "I nostri elicotteri hanno lanciato tre attacchi: due contro due edifici a Beit Lahya (Nord della Striscia di Gaza) dove si riuniscono i militanti delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa per organizzare lanci di razzi contro Israele e un altro attacco contro una base di elicotteri dentro la città di Gaza" ha detto un portavoce militare.

FORSE REFERENDUM SU RICONOSCIMENTO ISRAELE Il ministro palestinese agli Affari Esteri Mahmud Zahar, in un'intervista pubblicata dal quotidiano britannico Times, ha evocato l'eventualità di un referendum sul riconoscimento d'Israele e sulla possibilità di coesistenza di "due Stati" come soluzione al conflitto israelo-palestinese. Per far fronte alle minacce dei paesi occidentali di tagliare i fondi allo stato islamico, il capo della diplomazia palestinese ha dichiarato al Times che il partito radicale di Hamas, al potere, era pronto ad avviare un dialogo con la comunità internazionale sulla possibilità di coesistenza tra uno Stato israeliano e uno Stato palestinese. Zahar ha però avvertito allo stesso tempo che Israele e i negoziatori internazionali dovranno offrire una contropartita a questo riconoscimento.

ACCORDO CON USA: MUORE MANIFESTANTE, INDIGENI CONTRO PRESIDENTE PALACIO

Un ragazzo di 18 anni, John Montesdeoca, ha perso la vita a Cuenca durante uno scontro tra manifestanti contrari alla firma del Trattato di libero commercio (Tlc) con gli Stati Uniti e polizia; altri due studenti sono stati raggiunti da colpi d’arma da fuoco. Secondo testimoni, i tre giovani sarebbero stati colpiti da una raffica di mitra; altri studenti, che con il movimento indigeno e i sindacati da settimane stanno dando vita a forti proteste contro il progetto di Tlc con gli Usa, hanno accusato la polizia di avere sparato sulla folla. “Il presidente Alfredo Palacio sta perdendo il controllo” ha dichiarato, commentando l’episodio, Jorge Guamán, uno dei principali dirigenti della ‘Confederación de Nacionalidades Indígenas de Ecuador’ (Conaie), aggiungendo che “è un abuso di potere cercare di mettere a tacere la voce del popolo. Mi sembra gravissimo che questo succeda a un governo che si professa democratico”. Molto forti anche le reazioni degli esponenti delle altre realtà sociali che si oppongono al Tlc. Il governo di Palacio nel frattempo ha ribadito che firmerà l’accordo commerciale con gli Stati Uniti solo se sarà di vantaggio per il Paese, senza però accogliere le richieste dei gruppi contrari al Tlc, che volgono l’immediata sospensione delle trattative con Washington e la convocazione di un referendum popolare.

MIGRANTI IRREGOLARI, CENTINAIA DI NUOVI ARRESTI

Le autorità marocchine hanno annunciato di avere fermato e incarcerato un totale di 724 migranti irregolari nella settimana corrente. Si tratterebbe di 513 cittadini di Paesi subsahariani, 107 asiatici e 104 algerini: tutti sono stati fermati a Nador, nel nord-est del Paese, da dove avevano intenzione di entrare illegalmente nell’enclave spagnola di Melilla in territorio marocchino. Come nella maggior parte dei casi precedenti, le autorità di Rabat ritengono che i migranti irregolari siano arrivati in Marocco attraversando la frontiera con l’Algeria, dove i controlli sono molto rarefatti. Dall’inizio dell’anno sono già stati fermati, processati ed espulsi più di 1.200 migranti intercettati dalla polizia marocchina. Nel 2005 erano stati 28.580. la legislazione marocchina prevede che i clandestini siano processati per direttissima; di solito, tutti vengono condannati alla pena minima prevista dal codice (un mese di carcere) e immediatamente espulsi verso i paesi di provenienza.

Giappone, una mappa elettronica contro gli immigrati clandestini

Come è stato precisato oggi a Tokyo, il nuovo sistema per raccogliere e confrontare meglio i dati sui clandestini dovrebbe entrare in vigore fra 12 mesi con l'inizio del prossimo anno fiscale. Una mossa che il governo motiva con la necessità di un giro di vite contro l'immigrazione illegale e l'utilizzo di lavoratori in nero, un fenomeno che pure ha in Giappone dimensioni assai inferiori rispetto ad altri Paesi, specie occidentali. In base alle valutazioni governative, sono circa 193.000 gli stranieri che vivono attualmente nell'Arcipelago senza avere interamente regolarizzato la loro posizione e si teme che possano raggiungere i 250.000 nel 2008. L'intento governativo è ora di dimezzarne il numero, rintracciando in particolare coloro che sono rimasti in Giappone oltre la scadenza dei visti di soggiorno. L'iniziativa del governo però, ha provocato le proteste della Federazione nazionale degli avvocati e di alcuni gruppi di difesa dei diritti civili, che hanno parlato "di equiparazione sbagliata tra straniero e criminale". Proteste dei gruppi per i diritti civili hanno riguardato ultimamente anche la reintroduzione delle impronte digitali per tutti gli stranieri che giungono in Giappone, anche come semplici turisti.

MO: Gaza, stasera incontro Haniyeh-Abu Mazen

Il presidente palestinese Abu Mazen (Al Fatah) e il primo ministro Ismail Haniyeh (Hamas) progettano di incontrarsi stasera a Gaza per discutere diversi punti di dissenso emersi negli ultimi giorni. Lo affermano fonti giornalistiche palestinesi.

Il quotidiano al-Ayam di Ramallah precisa che la lettera inviata al segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan dal ministro degli esteri palestinese Mahmud a-Zahar non è piaciuta al Comitato esecutivo dell'Olp, secondo il quale il ministro degli esteri dell'Anp non può inoltrare messaggi talmente delicati senza essersi coordinato prima con la Presidenza. La politica del governo di Hamas, secondo il Ceolp, "non è sufficientemente chiara", e rischia di creare malintesi.

MOSCA

Ancora xenofobia assassina a San Pietroburgo: stavolta la vittima è uno studente senegalese, ucciso in un agguato a colpi di fucile mentre assieme ad altri cinque giovani connazionali ritornava a casa da una festa in un locale notturno. Qualcuno ha sparato all'impazzata contro il gruppo di studenti. La polizia ha trovato vicino al night l'arma del delitto: un fucile sul quale è stata disegnata una svastica nazista. San Pietroburgo è di gran lunga la città russa più pericolosa per gli immigrati di origine africana, presi di mira da feroci bande di skinhead. La settimana scorsa un tribunale di SanPietroburgo ha condannato a miti pene detentive e per teppismo un gruppo di giovani nazisti che per puro odio razziale ha accoltellato a morte una bambina tagika di sei anni.

TAFFERUGLI E NUOVI FERMI NEL SECONDO GIORNO DI SCIOPERO

Decine di manifestanti sono stati arrestati anche oggi in Nepal, dove è in corso la seconda giornata dei 4 giorni di sciopero generale nazionale indetti per protestare contro i poteri speciali assunti dal re Gyanendra. Lo riferiscono i media locali precisando che, nonostante il divieto a qualsiasi manifestazione pubblica del governo, numerosi cortei si sono tenuti anche oggi in varie zone della valle di Kathmandu, la capitale, e più precisamente ad Ason, Chhetrapati, New Baneshwore, Koteshwore, Chabbhil, Tripureshwore e Balaju. La stampa internazionale precisa che, soltanto oggi, circa 200 persone sono state fermate dalla polizia, mentre quella locale sottolinea che tra questi si trovano almeno una quarantina di esponenti di primo piano dei partiti politici che hanno indetto lo sciopero. Scontri e tafferugli tra studenti e poliziotti si sono succeduti dalle prime ore dell’alba di fronte a molte delle scuole e università della zona della capitale. Nell’area di Patandhoka, le forze di sicurezza hanno utilizzato i gas lacrimogeni nel tentativo di disperdere i manifestanti. Al centro delle proteste si trova il colpo di mano politico compiuto il primo febbraio 2005 dal re Gyanendra il quale, dopo aver licenziato il governo, ne nominò uno di suo gradimento, procedendo poi a limitare le libertà civili e facendo arrestare centinaia di dissidenti. Scopo del gesto era, a suo dire, annientare una volta per tutte la guerriglia maoista, che però continua a essere attiva nel paese dal 1996 per rovesciare la monarchia e procedere a una radicale riforma agraria, in un conflitto costato la vita ad almeno 14.500 persone.

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gror060407 (last edited 2008-06-26 09:51:01 by anonymous)