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Gr 19:30

una notiziola da me, bacetti, daria

Disordini durante il gay e lesbian pride in Polonia

Si e' svolta a Cracovia, in Polonia una manifestazione per la tolleranza dell'omosessualita' a cui hanno pareso parte piu' di 1.000 persone. La manifestazione e' stata attaccata da una contro-manifestazione di giovani integralisti e nazionalisti organizzata dal gruppo di ultra-destra All Poland Youth. La polizia in assetto antisommossa non e' riuscita a tenere separate le due manifestazioni. Infatti, alcuni fascisti sono riusciti a superare i cordon della polizia hanno lanciato pietre e uova contro gay e lesbiche. Anche 2 anni fa una manifestazione gay e lesbica era stata attaccata. L'omofobia e la lesbofobia non sono rare Polonia, paese fortemente cattolico. I gruppi per i diritti dei gay e delle lesbiche hanno denunciato che la situazione e' peggiorata da quando il partito conservatore "Legge e giustizia" è andato al governo lo scorso settembre, conducendo una grande campagna politica incentrata sulla tradizionale, sulla famiglia e sui valori cattolici. Subito dopo la sua elezione, il primo ministro, ha dichiarato in un'intervista che l'omosessualità è contro natura.

Carissime, come d'accordo (?) incollo qui le notizie che ho raccolto e sistemato. C'è in più il processo di Genova, di cui non ho news (saranno pubblicate su indy ad un certo punto, oppure chiamando il corrispondente... è da fare). Spero di riuscire a fare un altro giro per agenzie più tardi, in modo da aggiornare eventualmente le notizie, altrimenti, l'unica cosa che controlloerei è se esce qualcosa sulla Francia dove è oggi in corso il dibattito parlamentare sulla nuova legge contro l'immigrazione...


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Cmq mi sembra che non ci siano grandi cose... vi bacio (e sono rintracciabile sul cell). Olga

(scusate se m'intrometto, sono spider, date un'occhiata a questa notizia che da' il corriere http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/05_Maggio/02/appello.shtml e' un po' da riscrivere ma si potrebbe dare: pare che grazie alla legge pecorelli 14 brigatisti "rischiano" la scarcerazione tra questi pure Federica Saraceni e Paolo Broccatelli. scusate l'intrusione, baci)


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Cmq mi sembra che non ci siano grandi cose... vi bacio (e sono rintracciabile sul cell). Olga


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ITALIA

SCIOPERO LAVORATORI TELECOM – se non c’è audio, si potrebbe sentire il Capo (ho il numero di cell. E se vi serve mi chiamate e ve lo lascio). Era in piazza stamattina

Telecom Italia ha ultimato le procedure per la cessione di parte delle attività dei servizi radiomarittimi alla società ITS di Torre del Greco (Napoli). 76 lavoratrici e lavoratori verranno espulsi dall'azienda. Per protestare contro l'ennesima cessione di ramo d'azienda, i lavoratori Telecom scioperano oggi in tutta Italia. Qui a Roma é in corso, dalle 11 di stamane, una manifestazione sotto Montecitorio, per ribadire, oltre all'abrogazione della legge 30, la richiesta di una maggiore tutela per i lavoratori coinvolti nei processi di esternalizzazione.

GENOVA - da fare

Informazione: 30 giornalisti uccisi nel 2006

Nei primi quattro mesi del 2006 sono stati uccisi ben 30 giornalisti in tutto il mondo; altri 146 nel 2005; 788 i giornalisti arrestati nel 2005 e nel 2006 e 178 quelli ancora detenuti: questi i drammatici dati dell'informazione resi noti dalla Federazione Internazionale dei Giornalisti e dall'Istituto Internazionale per la Sicurezza dell'Informazione INSI, in occasione della giornata mondiale per la liberta' dell'informazione indetta dalle Nazioni Unite per il 3 maggio.

Istat: lavoro, a febbraio 8000 posti in meno

L'occupazione nelle grandi imprese a febbraio è diminuita dello 0,4% rispetto a febbraio 2005, con una perdita di 8mila posti di lavoro. Lo comunica l'Istat, precisando che rispetto a gennaio si è registrato un calo dello 0,1%. Lo comunica l'Istat. I settori più colpiti, il tessile (-4,3%), stampa ed editoria (-4,8%), ma anche le aziende di energia elettrica, gas e acqua (-4,5%).

DERIVE E APPRODI

Usa: immigrati in piazza per rivendicare diritti

Oltre un milione di persone hanno manifestato, ieri, in tutta l'Unione, da New York a Los Angeles, da Chicago a Houston, da Miami a Phoenix. La giornata senza immigrati, la manifestazione di protesta organizzata per sollecitare una riforma dell'immigrazione che non criminalizzi i clandestini, si e' svolta, senza incidenti, nonostante qualche dissapore fra gli organizzatori. Vi hanno partecipato soprattutto ispanici, ma anche arabi, asiatici, neri giamaicani e antillani, est-europei: ovunque, bandiere dei Paesi d'origine, specie messicane, accanto a quelle statunitensi. Le manifestazioni maggiori si sono svolte a Chicago e a Los Angeles, dove la polizia stima che abbiano marciato 400 mila persone. Decine di migliaia, fino a 50 mila, ne sono state contate a New York, a Houston , a San Jose' in California e altrove. Un calcolo della Ap, fatto raccogliendo dati appena in una ventina di citta', situa il totale dei manifestanti, parziale, a 1,1 milione di persone. Migliaia di persone hanno marciato sul ponte che collega El Paso in Texas e Ciudad Juarez in Messico, un luogo simbolo dell'immigrazione ispanica. Una delle indicazioni per la protesta era che gli immigrati non si presentassero sul posto di lavoro, nelle fabbriche, nelle fattorie, nei servizi, nei negozi, negli ospedali, non andassero a scuola e si astenessero dal fare acquisti o dall'andare a mangiare fuori o al cinema, per mostrare il loro potere economico e per dare un'idea ai cittadini statunitensi di come sarebbe piu' dura la vita senza di loro. I migranti senza permesso, negli Usa, sono circa 12 milioni. Il Congresso sta discutendo una riforma dell'immigrazione: la Camera ha gia' varato un testo, che e' un giro di vite contro i clandestini; il Senato sta elaborando il suo, che dovrebbe essere meno draconiano. Il presidente George W. Bush insiste perche' venga creata la figura del lavoratore ospite, in modo da dare uno statuto legale almeno a una parte dei clandestini. Negli Stati Uniti vivono piu' di 35 milioni di persone che sono nate altrove, oltre il 10% della popolazione, compresi quelli senza permesso, che rappresentano il 5% della forza lavoro Tre quarti di loro vengono dall'America Latina e poco piu' della meta' dal Messico.

RETATE DI MIGRANTI AL CONFINE CON L’ENCLAVE DI MELILLA

ESTERI

Nazionalizzazione idrocarburi in Bolivia

Il presidente boliviano, Evo Morales, ha firmato il decreto di nazionalizzazione degli Idrocarburi. Tecnicamente, il decreto annulla la precedente disposizione seconco cui lo stato rinuncia ai diritti su gas e petrolio una volta estratti dal sottosuolo. I soldati sono effettivamente arrivati nel sito dato in concessione alla brasiliana Petrobras, il maggior investitore straniero in Bolivia, che come le altre compagnie straniere ha ora 180 giorni di tempo per rinegoziare i suoi contratti di sfruttamento con la compagnia pubblica Yacimentos Petroliferos Fiscales Bolivianos a cui e' stato assegnato il controllo di tutti i giacimenti. Oltre a Petrobras, sono presenti in Bolivia la spagnola Repsol, la francese Total, l'americana Exxon e la britannica British Gas. Il ministro spagnolo per l'Industria, Jose' Montilla, ha affermato che la decisione del presidente boliviano, pur non costituendo una sorpresa "preoccupa moltissimo. E' evidente che che non ci piace e penso che non sia positiva per la Bolivia.

Iran

Quella di ieri e' stata, a quanto pare, in Iran la più vivace manifestazione per il primo maggio da anni nello stato islamico. Circa 10.000 manifestanti hanno chiesto le dimissioni del ministro del lavoro Mohammad Jahromi e hanno issato cartelloni e striscioni su cui si potevano vedere forme di pane e scritte come "il lavoro a termine è una legge schiavista" o "ripristiniamo gli scioperi dei lavoratori". I contratti a termine erano stati introdotti dal riformista Mohammed Khatami ma hanno incontrato una netta opposizione sindacale e popolare.

E proseguono intanto le trattative tra i membri del consiglio di sicurezza ONU sulla questione del nucleare in Iran. Russia e Cina hanno informato ufficialmente i rappresentanti iraniani che non sosterranno l'introduzione di sanzioni economiche o l'autorizzazione di una azione militare. La notizia è stata data dal ministro degli Esteri iraniano, Manucher Mottachi . Al Palazzo di Vetro di New York Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia si preparano a discutere con gli altri Paesi una proposta di risoluzione con la quale si apre la strada all'introduzione di misure restrittive contro l'Iran qualora non venga sospeso il programma di arricchimento dell'uranio.

PALESTINA: ESPLOSIONE A GAZA, DUE MORTI

Una forte esplosione ha scosso stamani la città di Gaza. Secondo le prime informazioni, la deflagrazione sarebbe stata causata da un colpo di artiglieria che avrebbe centrato il quartier generale delle forze di sicurezza palestinesi nella zona di Jabaliya, causando, secondo fonti mediche, numerosi feriti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Maan, in realtà il bilancio dell’esplosione conterebbe già due morti e almeno 3 feriti. Un portavoce del ministero degli interni palestinese ha precisato che l'esplosione è stata provocata da una cannonata sparata dal territorio israeliano, ma fonti di sicurezza (sempre palestinesi) hanno fatto sapere che sono al vaglio anche altre possibilità, inclusa quella di un’esplosione interna all’edificio. Israele non ha ancora commentato ufficialmente l’episodio, anche se in dichiarazioni alla stampa fonti dell’esercito hanno detto di non essere coinvolte nell’accaduto.

IRAQ

L’autista di un’ambulanza della Croce rossa è stato ucciso da guardie private statunitensi in una nuova giornata di violenza in Iraq, dove cinque civili sono morti e altri 12 rimasti feriti in diversi attacchi, mentre sono stati scoperti i cadaveri di altre sei persone. Il primo episodio è avvenuto nel mercato ‘Charjah’ di Baghdad: un motore è esploso all’interno di un autobus, provocando la morte di due civili e cinque feriti. Nella capitale, un dipendente dell’ospedale Yarmouk – uno dei due principali della città, nel quartiere meridionale di Bayaa – è rimasto ucciso per l’esplosione di un ordigno artigianale, che secondo fonti della sicurezza irachena ha causato anche quattro feriti. Vittime anche nei dintorni di Baquba, la città ‘ribelle’ a una sessantina di chilometri da Baghdad, in zona sunnita: una guardia privata di un magazzino è stata assassinata da colpi di arma da fuoco esplosi da sconosciuti a bordo di un auto; poco lontano dal centro abitato, uomini armati hanno sparato contro la vettura su cui viaggiava una famiglia, provocando una vittima e due feriti. Intanto – secondo la polizia - a nord di Baghdad sono stati ritrovati i corpi senza vita di quattro persone e altri due sono stati rinvenuti tra Tikrit e Kirkouk, nel nord dell’Iraq. Nella stessa zona alcune guardie private al servizio delle forze militari degli Stati Uniti – che ne hanno alle proprie dipendenze migliaia, secondo alcune fonti fino a 30.000 – hanno aperto il fuoco contro un’ambulanza con le insegne della Mezzaluna rossa, la Croce rossa dei paesi arabi, dopo l’esplosione di una bomba al passaggio di un convoglio militare. Dure critiche da parte del governo iracheno, che ha contestato in particolare l’impunità garantita ai cosiddetti ‘contractors’ che – di fatto – non rispettano né le regole d’ingaggio dei militari né quelle del paese in cui si trovano.

Afghanistan: auto esplode a Kabul, muoiono kamikaze e un passante

In Afghanistan la guerra continua: un uomo, a bordo di un'autovettura, si è fatto esplodere questa mattina a Kabul mentre viaggiava in prossimità di un mezzo militare della coalizione. I militari che viaggiavano sul blindato sono rimasti illesi. L'attentatore ha perso la vita.

Egitto: Scontri militari-estremisti islamici, forse alcuni morti

Violenti scontri si sarebbero verificati stanotte nel nord del Sinai (in Egitto) fra la polizia ed i membri del gruppo islamico 'al-Tawheed', responsabile degli attentati a Dahab di pochi giorni fa, che hanno provocato la morte di 22 persone. Gli scontri si sono verificati nei pressi del villaggio di al-Hassna, nei pressi di el Arish, una zona montagnosa. Testimoni oculari parlano di morti e feriti negli scontri, ma non si conosce ancora il numero delle persone colpite. Le vittime finora potrebbero essere sei, dopo l'uccisione di altri tre uomini in uno scontro armato nella stessa zona (due giorni fa). Riporta la notizia il quotidiano arabo 'al Hayat'.

Nepal - Nuovo governo nepalese: per il momento sette ministri

Girija Prasad Koirala, neopremier nepalese, ha fatto sapere che il nuovo governo del Paese sarà composto da sette ministri e solo più avanti sarà ampliato. Dalle prime informazioni pare che quattro dei sette ministri nominati da Koirala facciano parte del suo stesso partito.

Amesty presenta il “rapporto Etiopia”

Amnesty International ha chiesto oggi al governo dell'Etiopia di rilasciare immediatamente e senza condizioni le decine di parlamentari, difensori dei diritti umani e giornalisti che da oggi sono sotto processo per tradimento. In realta' si tratta, secondo l'organizzazione, di prigionieri di coscienza che non hanno usato ne' promosso la violenza. La richiesta di rilascio viene in seguito ad un rapporto sull’Etiopia curato da Amnesty e completato in questi giorni. Sono 76 gli imputati che da oggi, terminate le indagini preliminari, sono sottoposti a processo. I 76 sono stati arrestati lo scorso novembre nel contesto di una serie di manifestazioni, indette dall'opposizione per protestare contro l'esito, definito fraudolento, delle elezioni del 15 maggio. Le accuse a loro carico vanno dal tradimento all'oltraggio alla Costituzione, dalla cospirazione armata al genocidio: un'incriminazione, quest'ultima, che Amnesty International definisce ‘assurda'. Quasi tutti i reati sono punibili con la pena di morte. Il rapporto elenca una serie di preoccupazioni sui rischi legati a un processo iniquo e di raccomandazioni al governo di Addis Abeba e alla comunita' internazionale.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

Sciopero lavoratori telecom

SCIOPERO LAVORATORI TELECOM

Telecom Italia ha ultimato le procedure per la cessione di parte delle attività dei servizi radiomarittimi alla società ITS di Torre del Greco (Napoli). 76 lavoratrici e lavoratori verranno espulsi dall'azienda.

Per protestare contro l'ennesima cessione di ramo d'azienda, i lavoratori Telecom scioperano oggi in tutta Italia. Qui a Roma é in corso, dalle 11 di stamane, una manifestazione sotto Montecitorio, per ribadire, oltre all'abrogazione della legge 30, la richiesta di una maggiore tutela per i lavoratori coinvolti nei processi di esternalizzazione.

ITALIA

SCIOPERO LAVORATORI FERROVIE

Il Sult ha proclamato uno sciopero di 24 ore a partire dalle 21 di venerdi' 5 maggio. I lavoratori delle ferrovie protesteranno contro il licenziamneto di 6 macchinisti, avvenuto a seguito delle loro denunce su gravi inadempienze di Fs in tema di sicurezza nella circolazione dei treni.

INCENDIO ERG

FORIUSCITA DI GASOLIO A TARANTO

A Taranto, questa notte, si è aperta una falla nella raffineria Agip di Taranto, una fuoriuscita di gasolio si era verificata già la scorsa notte, ma, per le misure di sicurezza dello stabilimento, parecchi metri cubi di carburante si sono riversati in una cisterna secondaria, evitando che il gasolio finisse nei terreni circostanti. Tuttavia, il tratto ferroviario che porta in Calabria e la statale ionica 106 sono rimasti chiusi precauzionalmente per alcune ore.

Ancora migranti a lampedusa e melilla

Duecento clandestini sono stati tratti in salvo questa mattina a largo delle coste di Lampedusa. Secondo le prime informazioni, i clandestini, si sarebbero trovati in difficoltà a causa dell'avaria del motore dell'imbarcazione ma sarebbero tutti in buone condizioni di salute.

Almeno 44 migranti d'origine indiana sono stati arrestati negli ultimi giorni dalla polizia marocchina nei pressi della rete di recinzione che divide il Marocco dall'enclave spagnola di Melilla. Con questi nuovi arresti sale a 980 il numero dei migranti irregolari arrestati dallo scorso primo gennaio dalla polizia marocchina, condannati a pene detentive e poi immediatamente espulsi.

ESTERI

Nazionalizzazione idrocarburi in Bolivia

Il presidente boliviano, Evo Morales, ha firmato il decreto di nazionalizzazione degli Idrocarburi. Tecnicamente, il decreto annulla la precedente disposizione seconco cui lo stato rinuncia ai diritti su gas e petrolio una volta estratti dal sottosuolo. I soldati sono effettivamente arrivati nel sito dato in concessione alla brasiliana Petrobras, il maggior investitore straniero in Bolivia, che come le altre compagnie straniere ha ora 180 giorni di tempo per rinegoziare i suoi contratti di sfruttamento con la compagnia pubblica Yacimentos Petroliferos Fiscales Bolivianos a cui e' stato assegnato il controllo di tutti i giacimenti. Oltre a Petrobras, sono presenti in Bolivia la spagnola Repsol, la francese Total, l'americana Exxon e la britannica British Gas. Il ministro spagnolo per l'Industria, Jose' Montilla, ha affermato che la decisione del presidente boliviano, pur non costituendo una sorpresa "preoccupa moltissimo. E' evidente che che non ci piace e penso che non sia positiva per la Bolivia.

USA in piazza i migranti

Iran

Quella di ieri e' stata, a quanto pare, in Iran la più vivace manifestazione per il primo maggio da anni nello stato islamico. Circa 10.000 manifestanti hanno chiesto le dimissioni del ministro del lavoro Mohammad Jahromi e hanno issato cartelloni e striscioni su cui si potevano vedere forme di pane e scritte come "il lavoro a termine è una legge schiavista" o "ripristiniamo gli scioperi dei lavoratori". I contratti a termine erano stati introdotti dal riformista Mohammed Khatami ma hanno incontrato una netta opposizione sindacale e popolare.

CINA E RUSSIA NON SOSTERRANNO LE SANZIONI ALL'IRAN

Proseguono le trattative tra i membri del consiglio di sicurezza ONU sulla questione del nucleare in Iran. Russia e Cina hanno informato ufficialmente i rappresentanti iraniani che non sosterranno l'introduzione di sanzioni economiche o l'autorizzazione di una azione militare. La notizia è stata data dal ministro degli Esteri iraniano, Manucher Mottachi . Al Palazzo di Vetro di New York Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia si preparano a discutere con gli altri Paesi una proposta di risoluzione con la quale si apre la strada all'introduzione di misure restrittive contro l'Iran qualora non venga sospeso il programma di arricchimento dell'uranio.

Militari turchi contro pkk

L'esercito turco ha rinforzato la sua presenza nella regione sud-orientale dell'Anatolia con 10 mila uomini. I militari sono dispiegati al confine con l'Iran, l'Iraq e la Siria, con l'intenzione di contrastare il Pkk, il partito dei lavoratori curdi, le cui basi sono situate nelle montagne del Kurdistan.

Sri Lanka

Il gruppo guerrigliero Tamil, ha fatto sapere di essere stato attaccato dagli uomini delle forze governative nei pressi del porto di Trincomalee, nella parte nord orientale del Paese. Gli uomini della polizia, però, smentiscono l'attacco e fanno sapere che potrebbe essersi trattato di scontri tra i ribelli e un gruppo dissidente al loro interno(i Karuna) sospettati di essere legati al governo.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Sri Lanka

Il gruppo guerrigliero Tamil, ha fatto sapere di essere stato attaccato dagli uomini delle forze governative nei pressi del porto di Trincomalee, nella parte nord orientale del Paese. Gli uomini della polizia, però, smentiscono l'attacco e fanno sapere che potrebbe essersi trattato di scontri tra i ribelli e un gruppo dissidente al loro interno(i Karuna) sospettati di essere legati al governo.

Iran

Quella di ieri e' stata, a quanto pare, in Iran la più vivace manifestazione per il primo maggio da anni nello stato islamico. Circa 10.000 manifestanti hanno chiesto le dimissioni del ministro del lavoro Mohammad Jahromi e hanno issato cartelloni e striscioni su cui si potevano vedere forme di pane e scritte come "il lavoro a termine è una legge schiavista" o "ripristiniamo gli scioperi dei lavoratori". I contratti a termine erano stati introdotti dal riformista Mohammed Khatami ma hanno incontrato una netta opposizione sindacale e popolare.

ITALIA

SCIOPERO LAVORATORI FERROVIE

Il Sult ha proclamato uno sciopero di 24 ore a partire dalle 21 di venerdi' 5 maggio. I lavoratori delle ferrovie protesteranno contro il licenziamneto di 6 macchinisti, avvenuto a seguito delle loro denunce su gravi inadempienze di Fs in tema di sicurezza nella circolazione dei treni.

INCENDIO ERG


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Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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