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MESSICO Oaxaca, la polizia reprime lo sciopero della scuola: 5 morti secondo i sindacati '''MESSICO Oaxaca, la polizia reprime lo sciopero della scuola: 5 morti secondo i sindacati'''
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IRAQ 2 Ong: in aumento le violenze sulle donne '''IRAQ 2 Ong: in aumento le violenze sulle donne'''
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IRAQ 3 Il Pentagono: 2.500 i soldati Usa morti in Iraq, 225 i caduti tra gli alleati '''IRAQ 3 Il Pentagono: 2.500 i soldati Usa morti in Iraq, 225 i caduti tra gli alleati'''
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PALESTINA Mazen e Haniyeh cercano di evitare il referendum '''PALESTINA Mazen e Haniyeh cercano di evitare il referendum'''
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LIBANO Olmert promette di liberare le fattorie di Chebaa '''LIBANO Olmert promette di liberare le fattorie di Chebaa'''
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MAROCCO La polizia arresta 500 islamici '''MAROCCO La polizia arresta 500 islamici'''
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USA Guantanamo, espulsi quattro giornalisti in visita '''USA Guantanamo, espulsi quattro giornalisti in visita'''
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BOLIVIA Morales disposto a difendere il paese con le armi contro gli Usa '''BOLIVIA Morales disposto a difendere il paese con le armi contro gli Usa'''
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VENEZUELA Chavez minaccia le reti televisive d'opposizione '''VENEZUELA Chavez minaccia le reti televisive d'opposizione'''
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SRI LANKA Esercito all'offensiva dopo l'attentato che ha causato 64 morti '''SRI LANKA Esercito all'offensiva dopo l'attentato che ha causato 64 morti'''
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INDONESIA Rilascio di Bashir, Giakarta risponde all'Australia '''INDONESIA Rilascio di Bashir, Giakarta risponde all'Australia'''
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Sommario

In primo Piano

MESSICO Oaxaca, la polizia reprime lo sciopero della scuola: 5 morti secondo i sindacati Due bambini e tre maestri morti, secondo i sindacati, sarebbe il bilancio dell'incursione della polizia per far sgomberare circa 70mila docenti delle primarie che da 23 giorni occupavano le zone principali di Oaxaca, cittadina nel sud del Messico. Erano le 4.40 della notte fra il 13 e il 14, quando gli agenti in tenuta antisommossa hanno attaccato con lacrimogeni e manganelli la gente che dormiva arrangiata per strade e piazze. Non è noto il numero dei feriti. Il dirigente sindacale locale, Enrique Rueda, parla anche di 6 persone scomparse e 40 arrestate. Il governatore di Oaxaca, Ulises Ruiz, ha negato le morti, ma Rueda lo ha definito "un bugiardo". I maestri, in sciopero appunto da 23 giorni, chiedono migliori condizioni salariali, migliori infrastrutture, aiuti economici agli studenti poveri e trattamenti particolari per gli scolari lavoratori.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ 1 Al Maliki propone un'amnistia limitata Il primo ministro iracheno Nouri al Maliki ha proposto un'amnistia limitata, come parte del piano di riconciliazione nazionale che verrà reso noto prossimamente. Maliki ha dato l'annuncio di fronte alle 30 mila nuove truppe della coalizione guidata dagli Usa, fatte arrivare a Baghdad per riprendere il controllo della capitale e le aree circostanti. Il piano prevede l'amnistia per chi abbia attaccato le truppe Usa, ma non per chi abbia versato sangue iracheno, una formulazione studiata per compiacere le fazioni sunnite. L'indulgenza riguarderà anche gli ex militari che abbiano abbandonato la resistenza armata per dedicarsi alla politica.

IRAQ 2 Ong: in aumento le violenze sulle donne Una Ong irachena che si occupa della tutela dei diritti delle donne,ha denunciato un aumento dei casi di abusi sessuali in Iraq negli ultimi tre anni. Secondo gli studi del Women's Rights Association (Wra), sotto Saddam i casi di violenza sulle donne erano cinque all'anno, mentre da febbraio a oggi i casi di stupri nella sola Baghdad sono stati sessanta. Il ministro dell'Interno ha dato disposizioni perché le donne non vadano in giro da sole, per evitare che cadano nelle mani delle gangs, e anche i predicatori sunniti e sciiti nei sermoni del venerdì hanno raccomandato attenzione alle fedeli. Un ufficiale del ministero ha commentato con sdegno la notizia, sostenendo che in un paese musulmano i crimini contro le donne sono anche crimini contro la religione.

IRAQ 3 Il Pentagono: 2.500 i soldati Usa morti in Iraq, 225 i caduti tra gli alleati Il Pentagono ha stilato una lista aggiornatata dei militari morti in Iraq. Dal marzo 2003 gli americani deceduti sono 2500, 18.490 quelli rimasti feriti. Per quanto riguarda gli alleati, i soldati caduti dall'inizio del conflitto sono 225. L'Italia, dopo la Gran Bretagna (115 morti), è il paese che ha pagato il prezzo più alto in termini di vite umane: 31 i soldati che non torneranno mai a casa. Le perdite Usa nella guerra al terrorismo sono quasi 2.800. L'11 settembre 2001 le vittime degli attentati terroristici negli Stati Uniti furono 2.833.

IRAN Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito oggi che a suo giudizio l'Iran ha il diritto di disporre, come qualsiasi altra nazione, di "alta tecnologia nucleare". Ma, ha sottolineato prima di incontrarsi con il collega iraniano Mahmoud Ahmadinejad, a margine del vertice annuale dei leader dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, cio' non deve destare "le preoccupazioni da parte della comunita' internazionale".

AFGHANISTAN Una bomba ha sventrato un minibus a Kandahar, capoluogo della provincia omonima nell'Afghanistan meridionale ed ex roccaforte del passato regime dei Talebani. Il veicolo era diretto verso l'aeroporto cittadino, e stava trasportando al lavoro alcuni interpreti e un gruppo di dipendenti afghani della base militare Usa annessa allo scalo, ove sono di stanza anche altre truppe straniere. I morti sarebbero una decina, forse persino di piu', i feriti almeno quindici; molte tra le vittime sono rimaste orrendamente mutilate, con gli arti troncati dalla violenza dell'esplosione. Lo ha reso noto un portavoce della polizia locale, colonnello Shir Shah. La dinamica dell'attentato non e' ancora stata ricostruita con precisione, ma sembra che l'ordigno, di fabbricazione rudimentale, si trovasse sul veicolo: e' scoppiato allorche' il minibus si e' scontrato con un'altra vettura, a quanto pare un fuoristrada: l'urto ha innescato una sorta di reazione a catena, non lasciando scampo a chi era a bordo.

PALESTINA Mazen e Haniyeh cercano di evitare il referendum Dopo un lungo colloquio avvenuto ieri sera a Gaza, il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Abu Mazen e il premier palestinese Ismail Haniyeh avrebbero raggiunto un'intesa per evitare il referendum popolare sul documento elaborato dai detenuti politici palestinesi che il presidente Mazen ha fissato per il 26 luglio prossimo. Lo riferiscono fonti palestinesi, secondo cui la guida del governo sarebbe affidata a una personalità palestinese lontana dai partiti dominanti, Fatah e Hamas.

LIBANO Olmert promette di liberare le fattorie di Chebaa Il Primo ministro israeliano Ehud Olmert ha dichiarato al Presidente francese Jacques Chirac che Israele lascerà le Fattorie di Shebaa dopo che l'area sarà ufficialmente sotto sovranità libanese, riporta il quotidiano An-Nahar. Olmert ha incontrato Chirac a Parigi ieri per presentare la mappa dei confini tra Israele e Palestina.

TURCHIA bomba di debole potenza nascosta in un cassonetto ha ferito tre persone in un'affollata stazione di autobus a Istanbul. Lo affermano i media turchi, mentre la polizia ha iniziato le indagini sul posto e per ora non fa ipotesi sulla matrice dell'attentato. Nei mesi passati a Istanbul e in altre citta' turistiche vi sono state varie esplosioni poi rivendicate dal gruppo Tak (Falchi per la liberazione del Kurdistan) che la polizia ritiene solo una diramazione del Pkk.

MAROCCO La polizia arresta 500 islamici Le forze di sicurezza marocchine hanno arrestato più di 500 membri del gruppo islamico Al Adl wa al Ihsane (Giustizia e carità), dopo che questo aveva lanciato a maggio l'operazione "bab maftuha" (porte aperte), una campagna di reclutamento al di fuori delle aree tradizionali come moschee e università.

BOSNIA, VOLI CIA Il governo bosniaco ha confessato al Consiglio d'Europa di aver consegnato sei sospetti terroristi agli Stati Uniti violando le formali procedure di estradizione. E' la prima ammissione che arriva da uno dei 46 Paesi membri del Consiglio nell'inchiesta dell'organismo sulle cosiddette "consegne straordinarie", ovvero i voli organizzati dalla CIA per trasferire persone sospettate in Paesi terzi, dove spesso e' praticata la tortura, o a Guantanamo. Secondo quanto affermato in un rapporto rilasciato dal Consiglio d'Europa, i detenuti consegnati dalla Bosnia si troverebbero proprio nella base americana a Cuba. I sei, cinque dei quali hanno la cittadinanza bosniaca, "sono stati semplicemente consegnati alla custodia degli Stati Uniti nonostante la Suprema corte bosniaca avesse ordinato il loro immediato rilascio", si legge nel Rapporto.

USA Guantanamo, espulsi quattro giornalisti in visita Tre giornalisti statunitensi del Los Angeles Times, del Miami Herald e del Charlotte Observer, più un fotografo dell'Observer, sono stati espulsi ieri dalla base di Guantanamo per ordine del Pentagono, mentre stavano indagando sui suicidi di tre prigionieri avvenuti lo scorso fine settimana. I tre quotidiani, che avevano ottenuto regolare permesso di visitare il campo di detenzione, hanno protestato con il dipartimento della Difesa. Secondo un portavoce del Pentagono, Cynthia Smith, i quattro reporter hanno dovuto lasciare l'isola perché almeno altri cinque organi di informazione avevano fatto la stessa richiesta, che però era stata respinta. "Il dipartimento della Difesa vuole essere corretto e imparziale", ha detto la Smith. "Li abbiamo caricati sul primo volo che partiva da Guantanamo per correttezza verso gli altri media che non hanno avuto la possibilità di venire qui". La portavoce ha spiegato che non tutti i reporter avranno la possibilità di visitare il campo di detenzione, perché il personale militare sta indagando sui suicidi e si preoccupa di migliorare le condizioni di sicurezza, senza aver tempo quindi per i giornalisti.

BOLIVIA Morales disposto a difendere il paese con le armi contro gli Usa Il presidente della Bolivia, Evo Morales, ha detto di essere disposto a difendere "con le armi" un eventuale attacco dell'"impero" statunitense contro il suo paese, contro Cuba e contro il Venezuela. Morales ha fatto questa affermazione ieri, durante un discorso in onore di Ernesto Che Guevara, nel 78esimo anniversario della sua nascita. La cerimonia di commemorazione si è svolta nella località boliviana di La Higuera, dove il guerrigliero fu ucciso nel 1967.

VENEZUELA Chavez minaccia le reti televisive d'opposizione Il governo del Venezuela potrebbe revocare alla fine dell'anno le concessioni ad alcune catene private televisive - molte delle quali fortemente anti-chaviste. Lo ha detto ieri il presidente, Hugo Chavez, che accusa questi media di "fomentare la guerra psicologica fra i venezuelani". Il presidente non ha annunciato i nomi delle reti che rischiano un tale provvedimento, ma è sottinteso che si riferisse all'emittente Globovision e a Radio Caracas Television.

SRI LANKA Esercito all'offensiva dopo l'attentato che ha causato 64 morti Lo Sri Lanka ha lanciato degli attacchi aerei conto le Tigri Tamil come rappresaglia per i 64 morti di oggi nella detonazione di una mina al passaggio di un autobus. L'attentato, il più violento registrato dal cessate il fuoco proclamato nel 2002, è stato attribuito dal governo ai ribelli che però smentiscono e ipotizzano il coinvolgimento dei gruppi paramilitari legati al governo. Poco dopo l'esplosione sono cominciati attacchi aerei e di artiglieria sulla costa nord controllata dai ribelli. Nel primo pomeriggio gli sforzi dell'esercito si sono concentrati su Kilinochchi, sede del quartier generale dei ribelli. Il presidente Mahinda Rajapakse ha visitato le vittime dell'attentato e dichiarato che continuerà ad adoperarsi per il raggiungimento della pace.

INDONESIA Rilascio di Bashir, Giakarta risponde all'Australia Il ministro degli esteri indonesiano, Hassan Wirajuda, ha respinto oggi le critiche australiane riguardo al rilascio del religioso islamico Abu Bakar Bashir, condannato per la strage di Bali dell'ottobre 2002 e rilasciato nei giorni scorsi. "Il processo legale in un Paese dovrebbe essere rispettato", ha detto Wirajuda in risposta al primo ministro australiano John Howard, che ieri aveva bacchettato Giakarta per la gestione del caso. "Il caso è stato gestito dalle nostre istituzioni legali indipendenti, riflettendo la fermezza della pena". Le autorità indonesiane hanno inoltre negato di aver ricevuto la lettera di protesta spedita dal premier australiano per spiegare la rabbia dei suoi compatrioti.

ITALIA

CARCERE Ha trascorso tre anni in cella a causa di un errore di persona e per questo periodo di ingiusta detenzione la corte di appello di Genova, prima sezione penale, ha quantificato il risarcimento con 339mila euro e una provvisionale di 250mila. La disavventura e' accaduta ad un 30enne di Durazzo, Viktor Ceka accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e coinvolto nel processo Kanun, contro la mafia albanese che opero' nel levante ligure con diramazioni in Toscana e Veneto alla fine degli anni '90, con altri 98 imputati. L'uomo (difeso dall'avvocato Maurizio Tonnarelli) era stato riconosciuto e accusato da una prostituta albanese sfruttata dai connazionali, sulla base di una fotografia dalla quale sembrava emergere sul volto una cicatrice; in realta' l'imputato non ha mai avuto quel segno distintivo. Per questo errore giudiziario Viktor Ceka e' stato abbandonato dalla moglie, ha perso lavoro e permesso di soggiorno che aveva dal '92 ed e' stato tre anni in carcere fino al maggio del 2005.

PRECARI È prevista per domani mattina l’assemblea dei precari della pubblica amministrazione alle ore 9 alla sala della protomoteca.

SABATO CORTEO NAZIONALE A MILANO Parte da piazza Duomo alle 15.00 il corteo nazionale che chiede la liberazione immediata delle 25 persone arrestate l’11 Marzo e attualmente accusate di devastazione e saccheggio. Realtà molto diverse e modalità differenti di espressione ma una sola battaglia di libertà che si fa strada nel silenzio quasi assoluto di destra e sinistra, ma anche nell’indifferenza della cosiddetta società civile di fronte a una carcerazione che va oltre ogni ipotetica necessità investigativa. E l’ombra è quella di un processo che inizia il 28 giugno. Da roma è previsto un treno con partenza alle ore 22 a piazza tiburtina CORRISPONDENZA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

sri lanka

E' di almeno 64 morti e 45 feriti il bilancio di un attacco dinamitardo avvenuto nello Sri Lanka, dove un autobus di linea sovraccarico di passeggeri e' saltato in aria finendo su un ordigno piazzato lungo il suo percorso: l'esplosione e' stata talmente violenta che il veicolo si e' ribaltato ed e' stato scaraventato a circa 25 metri di distanza. Gli inquirenti sono propensi ad attribuire la strage ai guerriglieri separatisti delle Tigri di Liberazione Tamil Eelam, che puntano a creare un proprio Stato nelle aree settentrionali e nord-orientali del Paese. I ribelli in genere si sono peraltro sempre dichiarati estranei a massacri simili. E infatti i separatisti tamil hanno smentito qualsiasi coinvolgimento nell'attentato. L'Esercito regolare dello Sri Lanka ha reagito all'attentato dinamitardo, con una serie di bombardamenti di rappresaglia contro le postazioni dei guerriglieri separatisti delle Tigri di Liberazione Tamil Eelam, cui e' stata attribuita la responsabilita' della strage: l'artiglieria pesante ha martellato le basi dei ribelli nel nord-est dell'isola di Ceylon, soprattutto nel distretto di Tincomalee e in particolare intorno alla localita' di Sampur.

Iraq

Malgrado il massiccio dispiegamento di uomini e mezzi per la mega-operazione anti-guerriglia intesa a ripristinare l'ordine a Baghdad, e giunta al secondo giorno, nella capitale irachena le violenze non accennano a scemare. La polizia ha infatti trovato almeno sette nuovi cadaveri sparsi in diversi punti della citta', quattro dei quali galleggiavano nelle acque del fiume Tigri; le vittime erano state giustiziate a sangue freddo dopo essere state immobilizzate e i loro resti presentavano come sempre segni di torture.

E' di almeno quattro morti e quattordici feriti il bilancio di un attacco contro una moschea sunnita a Tikrit, la citta' natale di Sadam Hussein nell'Iraq settentrionale: un commando armato formato da sette persone ha fatto irruzione nella moschea di al-Imam Muslem intorno all'alba e ha aperto il fuoco all'impazzata sui fedeli che stavano recitando le prime preghiere del mattino. Gli aggressori, che avevano il volto incapucciato, sono poi fuggiti a bordo dei due veicoli con cui erano arrivati. Lo hano riferito fonti della polizia locale, secondo cui nella moschea gli agenti sopraggiunti poco dopo hanno trovato una bomba inesplosa. E' il priomo atto terroristico del genere che si verifica a Tikrit, situata nella provincia di Salahedin, 170 chilometri a nord di Baghdad.

Il presidente del Consiglio Provinciale di Kerbala, sceicco Aqil Sahel al-Zoubaidi, e' stato arrestato all'alba nell'omonima citta' santa sciita dell'Iraq centro-meridionale. Lo ha annunciato un portavoce della polizia locale, Rahman Mishawi, secondo cui lo sceicco e' accusato di "sostegno al terrorismo"; l'operazione e' stata condotta congiuntamente da forze governative e truppe americane. L'arresto e' stato effettuato a casa di Zoubaidi, in pieno centro. L'uomo politico appartiene al partito Fadhila, a sua volta aderente all'Alleanza Irachena Unita, la coalizione delle principali formazioni d'ispirazione sciita che vinse le elezioni del 15 dicembre scorso. Insieme a lui e' stato catturato un altro membro del Consiglio, Kassed Karim, responsabile della commissione Sicurezza; anche Karim e' sospettato di coinvolgimento in attivita' terroristiche.

AFGHANISTAN

Una bomba ha sventrato un minibus a Kandahar, capoluogo della provincia omonima nell'Afghanistan meridionale ed ex roccaforte del passato regime dei Talebani. Il veicolo era diretto verso l'aeroporto cittadino, e stava trasportando al lavoro alcuni interpreti e un gruppo di dipendenti afghani della base militare Usa annessa allo scalo, ove sono di stanza anche altre truppe straniere. I morti sarebbero una decina, forse persino di piu', i feriti almeno quindici; molte tra le vittime sono rimaste orrendamente mutilate, con gli arti troncati dalla violenza dell'esplosione. Lo ha reso noto un portavoce della polizia locale, colonnello Shir Shah. La dinamica dell'attentato non e' ancora stata ricostruita con precisione, ma sembra che l'ordigno, di fabbricazione rudimentale, si trovasse sul veicolo: e' scoppiato allorche' il minibus si e' scontrato con un'altra vettura, a quanto pare un fuoristrada: l'urto ha innescato una sorta di reazione a catena, non lasciando scampo a chi era a bordo.

Turchia

bomba di debole potenza nascosta in un cassonetto ha ferito tre persone in un'affollata stazione di autobus a Istanbul. Lo affermano i media turchi, mentre la polizia ha iniziato le indagini sul posto e per ora non fa ipotesi sulla matrice dell'attentato. Nei mesi passati a Istanbul e in altre citta' turistiche vi sono state varie esplosioni poi rivendicate dal gruppo Tak (Falchi per la liberazione del Kurdistan) che la polizia ritiene solo una diramazione del Pkk.

Iran

Il presidente russo Vladimir Putin ha ribadito oggi che a suo giudizio l'Iran ha il diritto di disporre, come qualsiasi altra nazione, di "alta tecnologia nucleare". Ma, ha sottolineato prima di incontrarsi con il collega iraniano Mahmoud Ahmadinejad, a margine del vertice annuale dei leader dell'Organizzazione per la cooperazione di Shanghai, cio' non deve destare "le preoccupazioni da parte della comunita' internazionale".

VOLI CIA

Il governo bosniaco ha confessato al Consiglio d'Europa di aver consegnato sei sospetti terroristi agli Stati Uniti violando le formali procedure di estradizione. E' la prima ammissione che arriva da uno dei 46 Paesi membri del Consiglio nell'inchiesta dell'organismo sulle cosiddette "consegne straordinarie", ovvero i voli organizzati dalla CIA per trasferire persone sospettate in Paesi terzi, dove spesso e' praticata la tortura, o a Guantanamo. Secondo quanto affermato in un rapporto rilasciato dal Consiglio d'Europa, i detenuti consegnati dalla Bosnia si troverebbero proprio nella base americana a Cuba. I sei, cinque dei quali hanno la cittadinanza bosniaca, "sono stati semplicemente consegnati alla custodia degli Stati Uniti nonostante la Suprema corte bosniaca avesse ordinato il loro immediato rilascio", si legge nel Rapporto.

ITALIA

CARCERE

Ha trascorso tre anni in cella a causa di un errore di persona e per questo periodo di ingiusta detenzione la corte di appello di Genova, prima sezione penale, ha quantificato il risarcimento con 339mila euro e una provvisionale di 250mila. La disavventura e' accaduta ad un 30enne di Durazzo, Viktor Ceka accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e coinvolto nel processo Kanun, contro la mafia albanese che opero' nel levante ligure con diramazioni in Toscana e Veneto alla fine degli anni '90, con altri 98 imputati. L'uomo (difeso dall'avvocato Maurizio Tonnarelli) era stato riconosciuto e accusato da una prostituta albanese sfruttata dai connazionali, sulla base di una fotografia dalla quale sembrava emergere sul volto una cicatrice; in realta' l'imputato non ha mai avuto quel segno distintivo. Per questo errore giudiziario Viktor Ceka e' stato abbandonato dalla moglie, ha perso lavoro e permesso di soggiorno che aveva dal '92 ed e' stato tre anni in carcere fino al maggio del 2005.

Siparietto


Gr 9:30

64 morti in attentato sri lanka

E' di almeno 64 morti e 45 feriti il bilancio di un attacco dinamitardo avvenuto nello Sri Lanka, dove un autobus di linea sovraccarico di passeggeri e' saltato in aria finendo su un ordigno piazzato lungo il suo percorso: l'esplosione e' stata talmente violenta che il veicolo si e' ribaltato ed e' stato scaraventato a circa 25 metri di distanza. Gli inquirenti sono propensi ad attribuire la strage ai guerriglieri separatisti delle Tigri di Liberazione Tamil Eelam, che puntano a creare un proprio Stato nelle aree settentrionali e nord-orientali del Paese. I ribelli in genere si sono peraltro sempre dichiarati estranei a massacri simili. E infatti i separatisti tamil hanno smentito qualsiasi coinvolgimento nell'attentato. L'Esercito regolare dello Sri Lanka ha reagito all'attentato dinamitardo, con una serie di bombardamenti di rappresaglia contro le postazioni dei guerriglieri separatisti delle Tigri di Liberazione Tamil Eelam, cui e' stata attribuita la responsabilita' della strage: l'artiglieria pesante ha martellato le basi dei ribelli nel nord-est dell'isola di Ceylon, soprattutto nel distretto di Tincomalee e in particolare intorno alla localita' di Sampur.

AFGHANISTAN:BOMBA SVENTRA MINIBUS A KANDAHAR, MOLTI MORTI

Una bomba ha sventrato un minibus a Kandahar, capoluogo della provincia omonima nell'Afghanistan meridionale ed ex roccaforte del passato regime dei Talebani. Il veicolo era diretto verso l'aeroporto cittadino, e stava trasportando al lavoro alcuni interpreti e un gruppo di dipendenti afghani della base militare Usa annessa allo scalo, ove sono di stanza anche altre truppe straniere. I morti sarebbero una decina, forse persino di piu', i feriti almeno quindici; molte tra le vittime sono rimaste orrendamente mutilate, con gli arti troncati dalla violenza dell'esplosione. Lo ha reso noto un portavoce della polizia locale, colonnello Shir Shah. La dinamica dell'attentato non e' ancora stata ricostruita con precisione, ma sembra che l'ordigno, di fabbricazione rudimentale, si trovasse sul veicolo: e' scoppiato allorche' il minibus si e' scontrato con un'altra vettura, a quanto pare un fuoristrada: l'urto ha innescato una sorta di reazione a catena, non lasciando scampo a chi era a bordo.

IRAQ: TERRORISMO, ARRESTATO CAPO CONSIGLIO DI KERBALA

Il presidente del Consiglio Provinciale di Kerbala, sceicco Aqil Sahel al-Zoubaidi, e' stato arrestato all'alba nell'omonima citta' santa sciita dell'Iraq centro-meridionale. Lo ha annunciato un portavoce della polizia locale, Rahman Mishawi, secondo cui lo sceicco e' accusato di "sostegno al terrorismo"; l'operazione e' stata condotta congiuntamente da forze governative e truppe americane. L'arresto e' stato effettuato a casa di Zoubaidi, in pieno centro. L'uomo politico appartiene al partito Fadhila, a sua volta aderente all'Alleanza Irachena Unita, la coalizione delle principali formazioni d'ispirazione sciita che vinse le elezioni del 15 dicembre scorso. Insieme a lui e' stato catturato un altro membro del Consiglio, Kassed Karim, responsabile della commissione Sicurezza; anche Karim e' sospettato di coinvolgimento in attivita' terroristiche.

VOLI CIA: CONSIGLIO EUROPA, BOSNIA AMMETTE COINVOLGIMENTO

Il governo bosniaco ha confessato al Consiglio d'Europa di aver consegnato sei sospetti terroristi agli Stati Uniti violando le formali procedure di estradizione. E' la prima ammissione che arriva da uno dei 46 Paesi membri del Consiglio nell'inchiesta dell'organismo sulle cosiddette "consegne straordinarie", ovvero i voli organizzati dalla CIA per trasferire persone sospettate in Paesi terzi, dove spesso e' praticata la tortura, o a Guantanamo. Secondo quanto affermato in un rapporto rilasciato dal Consiglio d'Europa, i detenuti consegnati dalla Bosnia si troverebbero proprio nella base americana a Cuba. I sei, cinque dei quali hanno la cittadinanza bosniaca, "sono stati semplicemente consegnati alla custodia degli Stati Uniti nonostante la Suprema corte bosniaca avesse ordinato il loro immediato rilascio", si legge nel Rapporto.

INNOCENTE IN CARCERE PER TRE ANNI: RISARCITO CON 339MILA EURO

Ha trascorso tre anni in cella a causa di un errore di persona e per questo periodo di ingiusta detenzione la corte di appello di Genova, prima sezione penale, ha quantificato il risarcimento con 339mila euro e una provvisionale di 250mila. La disavventura e' accaduta ad un 30enne di Durazzo, Viktor Ceka accusato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e coinvolto nel processo Kanun, contro la mafia albanese che opero' nel levante ligure con diramazioni in Toscana e Veneto alla fine degli anni '90, con altri 98 imputati. L'uomo (difeso dall'avvocato Maurizio Tonnarelli) era stato riconosciuto e accusato da una prostituta albanese sfruttata dai connazionali, sulla base di una fotografia dalla quale sembrava emergere sul volto una cicatrice; in realta' l'imputato non ha mai avuto quel segno distintivo. Per questo errore giudiziario Viktor Ceka e' stato abbandonato dalla moglie, ha perso lavoro e permesso di soggiorno che aveva dal '92 ed e' stato tre anni in carcere fino al maggio del 2005.

ESTERI

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gror060615 (last edited 2008-06-26 09:51:42 by anonymous)