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'''In primo Piano''' '''IRAQ'''
  
Uomini armati hanno fatto irruzione questa notte in una casa di al-Madain, 25 chilometri a sud-est di Baghdad, uccidendo una donna e i suoi due figli. Lo ha reso noto la polizia irachena, che ha anche dato la notizia dell'uccisione di 4 poliziotti tra Al-Tamur e Kerbala in un agguato dei ribelli.
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'''NOTIZIE BREVI''' Una colonna di carri armati Usa è entrata questa mattina nel centro abitato di Ramadi appoggiata dal volo di caccia-bombardieri che hanno sorvolato a bassa quota la città capoluogo della provincia di Al-Anbar, sembrano i segnali dell'inizio di un'offensiva . Inoltre diversi elicotteri da guerra sorvolano la zona e si sono sentite due esplosioni, di cui però si ignora la causa.
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'''ESTERI''' '''PALESTINA'''

L'Anp importerà elettricità nella striscia di Gaza dall'Egitto e non più da Israele, riducendo così sia la dipendenza dell'area dallo Stato israeliana sia i costi, che diminuiranno del 44 per cento in un anno.
Lo ha detto il sottosegretario palestinese per l'Energia Suleiman Abu Samhadana, il quale ha affermato che verrà costruita una centrale a pochi chilometri dal valico di Rafah, in territorio egiziano, i cui costi verranno finanziati dal Fondo di sviluppo kuwaitiano.

  
'''ARGENTINA'''

Da due settimane, quasi mille indigeni sono accampati nella piazza principale di Reistencia, nello stato argentino del Chaco. Il loro obiettivo è essere ricevuti dal governatore, al quale vogliono presentare una Carta dei loro diritti, da sempre calpestati. Il Chaco è una provincia molto variegata dal punto di vista delle popolazioni - meticci, indigeni, bianchi - ma gli indios sono quelli che stentano di più a sopravvivere. Attaccati alle loro terre ancestrali, chiedono il riconoscimento ufficiale di questi terreni, spesso senza ottenerli. Molti latifondisti invadono e sequestrano ettari di terreno, costringendoli alla fame. "I governi si occupano di noi solo nel periodo elettorale", si lamentano gli indigeni, che questa volta hanno tutta l'intenzione di farsi ascoltare.

'''BRASILE'''

Due prigionieri sono morti nell'ennesima rivolta di carcerati, avvenuta ieri nella prigione di Viana, nello stato di Espirito Santo, circa 500 chilometri a nord-est di Rio. I detenuti avevano preso in ostaggio alcune guardie e anche devi visitatori. Non è chiara la dinamica dell'uccisione dei due rivoltosi. Intanto, sempre nello stesso stato, proseguono altre due rivolte iniziate giorni fa, una delle quali, nel carcere di Vila Velha, è costata la vita mercoledì a una guardia carceraria.

'''SOMALIA'''

I leader dell'Unione Africana (Ua) stanno per incontrarsi per una riunione in cui verrà discusso l'invio di un contingente di pace dell'organizzazione in Somalia per scongiurare un'escalation e un'internazionalizzazione del conflitto. Le corti islamiche, che dopo aver conquistato Mogadiscio stanno ora estendendo il loro potere su tutta la Somalia, hanno di nuovo accusato ieri le truppe etiopiche di sconfinamenti e incursioni, agitando la possibilità di un conflitto con il paese vicino e aggravando così i timori di una destabilizzazione regionale. I leader somali islamici, che considerano l'Etiopia un paese nemico in quando principale alleato degli Usa hanno già fatto sapere che non accetteranno la presenza di contingenti militari stranieri su territorio somalo.


'''AFGHANISTAN'''

Un membro del Parlamento di Kabul, ex comandante delle forze armate tagiche ha reso noto che nella serata di ieri 30 persone sono morte in un attacco dei talebani contro un convoglio di miliziani tagichi filo-governativi su cui viaggiava anche il fratello del deputato. L'attacco, avvenuto nel bazar di Sangin, nel nord della provincia di Helmand, ha scatenato una battaglia che ha causato la morte di una trentina di persone.


'''CECENIA'''

Nei primi cento giorni di governo del primo ministro ceceno, Ramzan Kadyrov, è drasticamente montato il clima di terrore tra la popolazione cecena. Dall'assunzione del potere di Kadyrov in Cecenia, a marzo, sono sparite centinaia di persone: uomini e ragazzi tra i 16 e i 40 anni portati via di notte dalle milizie di Kadyrov poi rinchiusi in sotterranei dove subiscono torture, pestaggi, elettroshock e perfino l'amputazione degli arti, affinché confessino di partecipare alla guerriglia cecena o facciano i nomi di presunti combattenti ribelli. Con il sostegno delle milizie collaborazioniste cecene di Kadyrov, anche la guerra dell'esercito russo contro i ribelli si è intensificata: sono aumentati i bombardamenti dell'aviazione e dell'artiglieria russa nelle poco accessibili regioni montane meridionali della repubblica e sono state lanciate vaste "operazioni speciali" contro i ribelli, l'ultima della quale è terminata con l'uccisione del loro leader, Sadulayev, sabato mattina. Il conflitto ceceno, iniziato nel 1994, ha causato la morte di 300 mila ceceni e 25 mila soldati russi.

'''SRI LANKA'''

Rimane tesissima la situazione in Sri Lanka dopo l'escalation di combattimenti, bombardamenti e battaglie navali seguita all'attentato dell'autobus che è costato la vita a 64 civili. Questa notte un poliziotto è stato ucciso in uno scontro a fuoco con i ribelli tamil dell'Ltte nel nord dell'isola e questa mattina sono stati rinvenuti i cadaveri di due marinai uccisi nella violenta battaglia navale di sabato al largo di Mannar, costata la vita ad almeno 30 tra ribelli, soldati e civili. In tutto, nel fine settimana, si sono contati oltre 50 morti. Questa mattina il portavoce politico delle Tigri Tamil, S.P Thamilselvan, ha dichiarato che se il governo continua ad attaccare e bombardare il nord, i Tamil si difenderanno con ogni mezzo a loro disposizione, compreso il terrorismo suicida, e colpiranno ovunque nell'isola, anche nella capitale Colombo.

'''COREA DEL NORD'''

Potrebbe avere luogo oggi il lancio di un missile di lunga gittata in grado di colpire fino in Alaska. Le foto scattate ieri dai satelliti spia Usa mostrano che il processo di rifornimento del vettore è stato completato, quindi la giornata di oggi potrebbe essere quella buona per il lancio, anche per le migliorate condizioni meteo. La comunità internazionale nei giorni scorsi ha insistentemente chiesto a Pyongyang di sospendere il test, giudicato "provocatorio" da Washington e "preoccupante" da Tokio e Seul. Il missile Taepodong-2 ha una gittata di 6.000 chilometri.

'''CACCIA ALLE BALENE'''

Alla riunione della Commissione Baleniera Internazionale (Cbi), il Giappone e altri paesi tra cui la Danimarca sono riusciti ieri a far approvare una dichiarazione non vincolante in cui viene definita "non più necessaria" la moratoria del 1968 sulla caccia commerciale alle balene. Nel documento, messo ai voti alla sessione annuale dell'organizzazione in corso a Saint Kitts and Nevis (Caraibi), i cetacei vengono indicati come causa dell'impoverimento del patrimonio ittico e le organizzazioni non governative sono definite una minaccia. Per il Giappone, la dichiarazione rappresenta la prima vittoria in una accesa disputa internazionale che si protrae da più di 20 anni. Tokyo mira infatti alla ripresa della caccia commerciale ma diversi paesi e gruppi ecologisti lo osteggiano.

'''NAZIONI UNITE'''

Si apre oggi a Ginevra la prima sessione del neonato Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, alla presenza del Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, di numerosi ministri e personalità politiche di oltre cento Paesi. Il nuovo organo, subentrato alla Commissione dei diritti dell'uomo, suscita perplessità negli operatori del settore (Ong in testa) per l'adesione di molti Paesi in cui la violazione dei diritti umani è la regola. Gli Stati Uniti non sono tra i membri poiché Washington ha votato control'istituzione di questa Commissione lo scorso 15 marzo insieme a Israele, Isole Marshall e Palau e tre astensioni (Bielorussia, Iran e Venezuela).

'''BURUNDI'''

Un documento che impegna il governo del Burundi e i ribelli delle Forze nazionali di liberazione (Fnl) – ultimo gruppo armato attivo nel paese - a “serie trattative per mettere fine alle ostilità e raggiungere un cessate-il-fuoco totale entro un periodo di due settimane” è stato sottoscritto ieri a Dar es Salaam, in Tanzania, alla presenza di alcuni dirigenti africani, tra cui il presidente del Sudafrica Thabo Mbeki. “Credo che non serviranno più di quindici giorni” ha detto Mbeki, invitando le due parti a “fermare le armi”.
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'''Siparietto''' '''CARCERI'''

Una settimana di protesta ha inizio quest'oggi nel carcere di Civitavecchia Nuovo Complesso, l'obiettivo è quello di tener alta l'attenzione sul tema dell'amnistia e dell'indulto provvedimenti quanto mai necessari per evitare il collasso totale delle carceri giunte ad un livello di sovraffollamento mai così alto negli ultimi 60 anni. La richiesta è di mettere in calendario al più presto un disegno di legge che affronti adeguatamente il problema. La protesta consiste nel rifiuto del vitto dell'amministrazione e in altre iniziative che i detenuti comunicheranno di volta in volta.

Anche nella Casa di Reclusione di Roma Rebibbia continua la protesta iniziata dieci giorni fa contro le restrizioni e disfunzioni che rendono ancora più insopportabile la condizione dei circa 400 detenuti.

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[#appunti Appunti e note redazionali]

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

IRAQ

Uomini armati hanno fatto irruzione questa notte in una casa di al-Madain, 25 chilometri a sud-est di Baghdad, uccidendo una donna e i suoi due figli. Lo ha reso noto la polizia irachena, che ha anche dato la notizia dell'uccisione di 4 poliziotti tra Al-Tamur e Kerbala in un agguato dei ribelli.

Una colonna di carri armati Usa è entrata questa mattina nel centro abitato di Ramadi appoggiata dal volo di caccia-bombardieri che hanno sorvolato a bassa quota la città capoluogo della provincia di Al-Anbar, sembrano i segnali dell'inizio di un'offensiva . Inoltre diversi elicotteri da guerra sorvolano la zona e si sono sentite due esplosioni, di cui però si ignora la causa.

PALESTINA

L'Anp importerà elettricità nella striscia di Gaza dall'Egitto e non più da Israele, riducendo così sia la dipendenza dell'area dallo Stato israeliana sia i costi, che diminuiranno del 44 per cento in un anno. Lo ha detto il sottosegretario palestinese per l'Energia Suleiman Abu Samhadana, il quale ha affermato che verrà costruita una centrale a pochi chilometri dal valico di Rafah, in territorio egiziano, i cui costi verranno finanziati dal Fondo di sviluppo kuwaitiano.

ARGENTINA

Da due settimane, quasi mille indigeni sono accampati nella piazza principale di Reistencia, nello stato argentino del Chaco. Il loro obiettivo è essere ricevuti dal governatore, al quale vogliono presentare una Carta dei loro diritti, da sempre calpestati. Il Chaco è una provincia molto variegata dal punto di vista delle popolazioni - meticci, indigeni, bianchi - ma gli indios sono quelli che stentano di più a sopravvivere. Attaccati alle loro terre ancestrali, chiedono il riconoscimento ufficiale di questi terreni, spesso senza ottenerli. Molti latifondisti invadono e sequestrano ettari di terreno, costringendoli alla fame. "I governi si occupano di noi solo nel periodo elettorale", si lamentano gli indigeni, che questa volta hanno tutta l'intenzione di farsi ascoltare.

BRASILE

Due prigionieri sono morti nell'ennesima rivolta di carcerati, avvenuta ieri nella prigione di Viana, nello stato di Espirito Santo, circa 500 chilometri a nord-est di Rio. I detenuti avevano preso in ostaggio alcune guardie e anche devi visitatori. Non è chiara la dinamica dell'uccisione dei due rivoltosi. Intanto, sempre nello stesso stato, proseguono altre due rivolte iniziate giorni fa, una delle quali, nel carcere di Vila Velha, è costata la vita mercoledì a una guardia carceraria.

SOMALIA

I leader dell'Unione Africana (Ua) stanno per incontrarsi per una riunione in cui verrà discusso l'invio di un contingente di pace dell'organizzazione in Somalia per scongiurare un'escalation e un'internazionalizzazione del conflitto. Le corti islamiche, che dopo aver conquistato Mogadiscio stanno ora estendendo il loro potere su tutta la Somalia, hanno di nuovo accusato ieri le truppe etiopiche di sconfinamenti e incursioni, agitando la possibilità di un conflitto con il paese vicino e aggravando così i timori di una destabilizzazione regionale. I leader somali islamici, che considerano l'Etiopia un paese nemico in quando principale alleato degli Usa hanno già fatto sapere che non accetteranno la presenza di contingenti militari stranieri su territorio somalo.

AFGHANISTAN

Un membro del Parlamento di Kabul, ex comandante delle forze armate tagiche ha reso noto che nella serata di ieri 30 persone sono morte in un attacco dei talebani contro un convoglio di miliziani tagichi filo-governativi su cui viaggiava anche il fratello del deputato. L'attacco, avvenuto nel bazar di Sangin, nel nord della provincia di Helmand, ha scatenato una battaglia che ha causato la morte di una trentina di persone.

CECENIA

Nei primi cento giorni di governo del primo ministro ceceno, Ramzan Kadyrov, è drasticamente montato il clima di terrore tra la popolazione cecena. Dall'assunzione del potere di Kadyrov in Cecenia, a marzo, sono sparite centinaia di persone: uomini e ragazzi tra i 16 e i 40 anni portati via di notte dalle milizie di Kadyrov poi rinchiusi in sotterranei dove subiscono torture, pestaggi, elettroshock e perfino l'amputazione degli arti, affinché confessino di partecipare alla guerriglia cecena o facciano i nomi di presunti combattenti ribelli. Con il sostegno delle milizie collaborazioniste cecene di Kadyrov, anche la guerra dell'esercito russo contro i ribelli si è intensificata: sono aumentati i bombardamenti dell'aviazione e dell'artiglieria russa nelle poco accessibili regioni montane meridionali della repubblica e sono state lanciate vaste "operazioni speciali" contro i ribelli, l'ultima della quale è terminata con l'uccisione del loro leader, Sadulayev, sabato mattina. Il conflitto ceceno, iniziato nel 1994, ha causato la morte di 300 mila ceceni e 25 mila soldati russi.

SRI LANKA

Rimane tesissima la situazione in Sri Lanka dopo l'escalation di combattimenti, bombardamenti e battaglie navali seguita all'attentato dell'autobus che è costato la vita a 64 civili. Questa notte un poliziotto è stato ucciso in uno scontro a fuoco con i ribelli tamil dell'Ltte nel nord dell'isola e questa mattina sono stati rinvenuti i cadaveri di due marinai uccisi nella violenta battaglia navale di sabato al largo di Mannar, costata la vita ad almeno 30 tra ribelli, soldati e civili. In tutto, nel fine settimana, si sono contati oltre 50 morti. Questa mattina il portavoce politico delle Tigri Tamil, S.P Thamilselvan, ha dichiarato che se il governo continua ad attaccare e bombardare il nord, i Tamil si difenderanno con ogni mezzo a loro disposizione, compreso il terrorismo suicida, e colpiranno ovunque nell'isola, anche nella capitale Colombo.

COREA DEL NORD

Potrebbe avere luogo oggi il lancio di un missile di lunga gittata in grado di colpire fino in Alaska. Le foto scattate ieri dai satelliti spia Usa mostrano che il processo di rifornimento del vettore è stato completato, quindi la giornata di oggi potrebbe essere quella buona per il lancio, anche per le migliorate condizioni meteo. La comunità internazionale nei giorni scorsi ha insistentemente chiesto a Pyongyang di sospendere il test, giudicato "provocatorio" da Washington e "preoccupante" da Tokio e Seul. Il missile Taepodong-2 ha una gittata di 6.000 chilometri.

CACCIA ALLE BALENE

Alla riunione della Commissione Baleniera Internazionale (Cbi), il Giappone e altri paesi tra cui la Danimarca sono riusciti ieri a far approvare una dichiarazione non vincolante in cui viene definita "non più necessaria" la moratoria del 1968 sulla caccia commerciale alle balene. Nel documento, messo ai voti alla sessione annuale dell'organizzazione in corso a Saint Kitts and Nevis (Caraibi), i cetacei vengono indicati come causa dell'impoverimento del patrimonio ittico e le organizzazioni non governative sono definite una minaccia. Per il Giappone, la dichiarazione rappresenta la prima vittoria in una accesa disputa internazionale che si protrae da più di 20 anni. Tokyo mira infatti alla ripresa della caccia commerciale ma diversi paesi e gruppi ecologisti lo osteggiano.

NAZIONI UNITE

Si apre oggi a Ginevra la prima sessione del neonato Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, alla presenza del Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, di numerosi ministri e personalità politiche di oltre cento Paesi. Il nuovo organo, subentrato alla Commissione dei diritti dell'uomo, suscita perplessità negli operatori del settore (Ong in testa) per l'adesione di molti Paesi in cui la violazione dei diritti umani è la regola. Gli Stati Uniti non sono tra i membri poiché Washington ha votato control'istituzione di questa Commissione lo scorso 15 marzo insieme a Israele, Isole Marshall e Palau e tre astensioni (Bielorussia, Iran e Venezuela).

BURUNDI

Un documento che impegna il governo del Burundi e i ribelli delle Forze nazionali di liberazione (Fnl) – ultimo gruppo armato attivo nel paese - a “serie trattative per mettere fine alle ostilità e raggiungere un cessate-il-fuoco totale entro un periodo di due settimane” è stato sottoscritto ieri a Dar es Salaam, in Tanzania, alla presenza di alcuni dirigenti africani, tra cui il presidente del Sudafrica Thabo Mbeki. “Credo che non serviranno più di quindici giorni” ha detto Mbeki, invitando le due parti a “fermare le armi”.

ITALIA

CARCERI

Una settimana di protesta ha inizio quest'oggi nel carcere di Civitavecchia Nuovo Complesso, l'obiettivo è quello di tener alta l'attenzione sul tema dell'amnistia e dell'indulto provvedimenti quanto mai necessari per evitare il collasso totale delle carceri giunte ad un livello di sovraffollamento mai così alto negli ultimi 60 anni. La richiesta è di mettere in calendario al più presto un disegno di legge che affronti adeguatamente il problema. La protesta consiste nel rifiuto del vitto dell'amministrazione e in altre iniziative che i detenuti comunicheranno di volta in volta.

Anche nella Casa di Reclusione di Roma Rebibbia continua la protesta iniziata dieci giorni fa contro le restrizioni e disfunzioni che rendono ancora più insopportabile la condizione dei circa 400 detenuti.


Gr 9:30

ESTERI

SOMALIA

I leader dell'Unione Africana (Ua) stanno per incontrarsi per una riunione in cui verrà discusso l'invio di un contingente di pace dell'organizzazione in Somalia per scongiurare un'escalation e un'internazionalizzazione del conflitto. Le corti islamiche, che dopo aver conquistato Mogadiscio stanno ora estendendo il loro potere su tutta la Somalia, hanno di nuovo accusato ieri le truppe etiopiche di sconfinamenti e incursioni, agitando la possibilità di un conflitto con il paese vicino e aggravando così i timori di una destabilizzazione regionale. I leader somali islamici, che considerano l'Etiopia un paese nemico in quando principale alleato degli Usa hanno già fatto sapere che non accetteranno la presenza di contingenti militari stranieri su territorio somalo.

AFGHANISTAN

Un membro del Parlamento di Kabul, ex comandante delle forze armate tagiche ha reso noto che nella serata di ieri 30 persone sono morte in un attacco dei talebani contro un convoglio di miliziani tagichi filo-governativi su cui viaggiava anche il fratello del deputato. L'attacco, avvenuto nel bazar di Sangin, nel nord della provincia di Helmand, ha scatenato una battaglia che ha causato la morte di una trentina di persone.

COREA DEL NORD

Potrebbe avere luogo oggi il lancio di un missile di lunga gittata in grado di colpire fino in Alaska. Le foto scattate ieri dai satelliti spia Usa mostrano che il processo di rifornimento del vettore è stato completato, quindi la giornata di oggi potrebbe essere quella buona per il lancio, anche per le migliorate condizioni meteo. La comunità internazionale nei giorni scorsi ha insistentemente chiesto a Pyongyang di sospendere il test, giudicato "provocatorio" da Washington e "preoccupante" da Tokio e Seul. Il missile Taepodong-2 ha una gittata di 6.000 chilometri.

CACCIA ALLE BALENE

Alla riunione della Commissione Baleniera Internazionale (Cbi), il Giappone e altri paesi tra cui la Danimarca sono riusciti ieri a far approvare una dichiarazione non vincolante in cui viene definita "non più necessaria" la moratoria del 1968 sulla caccia commerciale alle balene. Nel documento, messo ai voti alla sessione annuale dell'organizzazione in corso a Saint Kitts and Nevis (Caraibi), i cetacei vengono indicati come causa dell'impoverimento del patrimonio ittico e le organizzazioni non governative sono definite una minaccia. Per il Giappone, la dichiarazione rappresenta la prima vittoria in una accesa disputa internazionale che si protrae da più di 20 anni. Tokyo mira infatti alla ripresa della caccia commerciale ma diversi paesi e gruppi ecologisti lo osteggiano.

NAZIONI UNITE

Si apre oggi a Ginevra la prima sessione del neonato Consiglio delle Nazioni Unite sui Diritti Umani, alla presenza del Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan, di numerosi ministri e personalità politiche di oltre cento Paesi. Il nuovo organo, subentrato alla Commissione dei diritti dell'uomo, suscita perplessità negli operatori del settore (Ong in testa) per l'adesione di molti Paesi in cui la violazione dei diritti umani è la regola. Gli Stati Uniti non sono tra i membri poiché Washington ha votato control'istituzione di questa Commissione lo scorso 15 marzo insieme a Israele, Isole Marshall e Palau e tre astensioni (Bielorussia, Iran e Venezuela).

ITALIA

CARCERI

Una settimana di protesta ha inizio quest'oggi nel carcere di Civitavecchia Nuovo Complesso, l'obiettivo è quello di tener alta l'attenzione sul tema dell'amnistia e dell'indulto provvedimenti quanto mai necessari per evitare il collasso totale delle carceri giunte ad un livello di sovraffollamento mai così alto negli ultimi 60 anni. La richiesta è di mettere in calendario al più presto un disegno di legge che affronti adeguatamente il problema. La protesta consiste nel rifiuto del vitto dell'amministrazione e in altre iniziative che i detenuti comunicheranno di volta in volta.

Anche nella Casa di Reclusione di Roma Rebibbia continua la protesta iniziata dieci giorni fa contro le restrizioni e disfunzioni che rendono ancora più insopportabile la condizione dei circa 400 detenuti.


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gror060619 (last edited 2008-06-26 09:51:43 by anonymous)