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'''Missili israeliani su Gaza, un morto Colpito il ministero dell'Interno'''

Alla fine è arrivato anche un morto palestinese, il primo nell'offensiva sferrata dall'esercito israeliano nel tentativo di liberale il soldato rapito domenica scorsa. Nella notte una serie di attacchi hanno colpito la striscia di Gaza: un miliziano palestinese delle brigate dei martiri di Al-Aqsa è morto per le ferite riportate in uno scontro a fuoco a Nablus.

Una notizia confermata da una fonte militare israeliana: "Vi è stata una sparatoria mentre le truppe entravano in città per arrestare dei militanti e che un uomo armato è stato colpito". Ieri era stato ritrovato il corpo del colono israeliano rapito e ucciso a Ramallah, in Cisgiordania.

Nella notte i missili lanciati da jet ed elicotteri israeliani hanno colpito anche gli uffici del ministro dell'Interno, Saeed Seyam, che sono stati avvolti dalle fiamme. Gli edifici erano vuoti al momento dell'incendio e quindi non ci sono state vittime. Tra gli obiettivi dei raid anche una sede di Fatah, due campi di addestramento, edifici utilizzati da Hamas e un deposito di armi, tutti deserti al momento dell'attacco.

Ma non ci sono stati solo attacchi dal cielo. Nel nord della striscia, è avvenuta una sparatoria con armi leggere tra soldati israeliani e militanti palestinesi. Lo hanno raccontato alcuni testimoni palestinesi anche se l'esercito israeliano ha negato che suoi soldati siano stati coinvolti in scontri a fuoco nella zona o abbiano varcato il confine della striscia di Gaza. Israele ha anche negato di aver colpito una centrale elettrica nel sud della striscia, affermando che immagini aeree provano come questa sia stata colpita da un missile Qassam sparato da parte palestinese.

Continuano i contatti fra le autorità palestinesi e quelle israeliane per la liberazione del caporale Ghilad Shalit, rapito domenica scorsa da un commando di palestinesi. Il premier Olmert fa sapere, parlando alla radio militare, che "Israele non intende pagare alcun riscatto". Una reazione che segue la dichiarazione del presidente egiziano Mubarak che, in un'intervista, aveva aperto uno spiraglio per la trattativa: "Il movimento radicale Hamas ha dato la sua approvazione condizionata" alla liberazione del caporale Ghilad Shalit, aggiungengo che però non è stato ancora raggiunto un accordo con Israele. "Finora, la parte israeliana non ha accettato le condizioni", ha aggiunto Mubarak.

Un'apertura che sembra in contrasto con quanto affermato da un deputato di Hamas. "Non riconosceremo mai Israele". Il deputato, durante un comizio a Gaza, ha continuato: "Giuriamo a Dio che, anche se verremo uccisi e annientati, non riconosceremo mai Israele e non rinunceremo mai ai nostri diritti". Al Masri ha detto più tardi che parlava in nome sia dell'organizzazione, la cui Carta invoca la distruzione dello Stato ebraico; sia del governo palestinese, controllato da Hamas, vincitore delle elezioni legislative del gennaio scorso. Nei giorni scorsi un accordo fra Hamas e Al Fatah aveva aperto le speranze per un riconoscimento implicito dello stato d'Israele da parte del movimento radicale.


'''India: uccisi 8 militanti Pakistan'''

Otto militanti islamici pachistani sono stati uccisi dalle truppe indiane mentre cercavano di infiltrarsi nel Kashmir. Secondo un portavoce militare, i militanti tentavano di entrare in India dalla frontiera con il Pakistan. L'incursione e' avvenuta a nordovest di Srinagar, la capitale estiva del Kashmir indiano.

'''MAOISTI VOGLIONO UNIFICARE ESERCITI E ANNUNCIANO: “NON FAREMO PIÙ GUERRA”'''

Il capo della ribellione nepalese, Pushpa Kamal Dahal, il cui nome di battaglia è Prachanda, ha dichiarato oggi in un’intervista esclusiva rilasciata all’agenzia ‘Afp’ che i maoisti del Nepal “non ricominceranno mai più una guerra”. “Abbiamo accettato di venire qui a Kathmadu a negoziare per la terza volta” ha spiegato, aggiungendo però che il suo movimento vuole comunque che “la situazione cambi. Tutto il mondo ha accettato di organizzare l’elezione di un’Assemblea costituente. Un altro punto è che la popolazione nepalese ha dimostrato la sua capacità di battersi contro il feudalesimo”. Questi risultati devono entrare a far parte del nuovo testo costituzionale, ha detto Prachanda, animando al contempo lo spettro della protesta popolare come arma contro eventuali decisioni politiche non in linea con le aspettative maoiste. Sempre oggi, parlando con i rappresentanti della Federazione dei giornalisti del Nepal a Lalitpur, il capo maoista ha lanciato l’idea di “sottoporre gli eserciti di entrambe le parti a un unico comando appena il nuovo governo sarà stato formato”. Secondo Prachanda, “il primo ministro del momento sarà il comandante supremo dell’esercito combinato”, di cui dovrebbero entrare a far parte sia le forze lealiste sia quelle maoiste.

'''KIRCHNER E MORALES FIRMANO ACCORDO SU NUOVO PREZZO DEL GAS'''

“Questo accordo, raggiunto dopo lunghe trattative, è un beneficio per il mio popolo, un sollievo economico. Lo è per entrambi i paesi. Certamente ora continueremo a negoziare per ottenerlo da altri governi”: lo ha detto il presidente boliviano Evo Morales di fronte a una folla di persone riunite a Hurlingham, 25 chilometri a nordovest di Buenos Aires, dove ha firmato con il suo omologo Néstor Kirchner l’intesa con cui l’Argentina si impegna a pagare una tariffa più elevata per il gas importato da La Paz. In base all’accordo, il governo argentino verserà 5 dollari per ogni milione di Btu (‘British termal Unit’, unità di misura della potenza termica) - invece degli attuali 3 e mezzo – per i 7,7 milioni di metri cubici di combustibile acquistati quotidianamente dalla Bolivia; il nuovo prezzo sarà in vigore dal 15 luglio al 31 dicembre, per essere in seguito rinegoziato. “Questa intesa significa anche investimenti. Stiamo compiendo i primi passi per la costruzione del gasdotto previsto nel nordovest argentino e anche per l’industrializzazione del gas in Bolivia” ha sottolineato a sua volta Kirchner, aggiungendo: “Il nostro obiettivo finale è realizzare insieme al popolo boliviano e a Evo il gasdotto del Sud, dall’Orinoco all’Uruguay, che percorrerà tutta l’America Latina e servirà ad equilibrare la situazione energetica nell’intera regione”. Morales ha anche colto l’occasione per rivolgersi ai circa 2 milioni di boliviani residenti in Argentina, in vista delle elezioni di domenica per l’Assemblea Costituente che si terranno in concomitanza con un referendum sulle autonomie provinciali. “Siamo pronti a rifondare la Bolivia, per cambiare lo stato neoliberista che tanti danni ci ha fatto... Abbiamo già avviato questa profonda trasformazione in democrazia e pacificamente, e stiamo puntando ad una rivoluzione democratica culturale” ha evidenziato Morales, dicendosi certo che le riforme affidate alla Costituente garantiranno la nazionalizzazione degli idrocarburi annunciata da La Paz il 1° maggio scorso, “e anche il recupero di tutte le risorse naturali da parte del popolo”.

'''Spagna: Ue appoggia negoziato Eta'''

Il premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero conta sull'appoggio dei leader dell'Ue per quanto riguarda il negoziato con Eta. Lo ha detto Solana, alto rappresentante dell'Ue per la politica estera. Ieri Zapatero aveva annunciato l'inizio del negoziato con l'obbiettivo di metter fine al conflitto basco.
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'''Alitalia: occupati binari stazione'''

Circa 200 persone hanno occupato i binari della stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d' Arco, sulla tratta Napoli-Baiano. I manifestanti, impiegati nell'Avio di Pomigliano, protestano contro il paventato trasferimento di commesse da parte dell'Alitalia ad aziende estere. I lavoratori sono preoccupati per il proprio futuro occupazionale.'Circa 400 persone - hanno spiegato - rischiano il posto di lavoro a partire gia' da domani'.

'''Rifiuti: disagi nel Napoletano'''

Strade e treni bloccati nel Napoletano ancora per l'emergenza rifiuti con disagi per migliaia di pendolari ed automobilisti. Circa 200 persone a Santa Maria La Bruna, frazione di Torre del Greco, hanno bloccato la strada che dalla citta' del corallo conduce alla vicina Torre Annunziata e anche la stazione della Circumvesuviana. Qui alcuni manifestanti si sono incatenati ai binari. Disagi per migliaia di pendolari e studenti.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Missili israeliani su Gaza, un morto Colpito il ministero dell'Interno

Alla fine è arrivato anche un morto palestinese, il primo nell'offensiva sferrata dall'esercito israeliano nel tentativo di liberale il soldato rapito domenica scorsa. Nella notte una serie di attacchi hanno colpito la striscia di Gaza: un miliziano palestinese delle brigate dei martiri di Al-Aqsa è morto per le ferite riportate in uno scontro a fuoco a Nablus.

Una notizia confermata da una fonte militare israeliana: "Vi è stata una sparatoria mentre le truppe entravano in città per arrestare dei militanti e che un uomo armato è stato colpito". Ieri era stato ritrovato il corpo del colono israeliano rapito e ucciso a Ramallah, in Cisgiordania.

Nella notte i missili lanciati da jet ed elicotteri israeliani hanno colpito anche gli uffici del ministro dell'Interno, Saeed Seyam, che sono stati avvolti dalle fiamme. Gli edifici erano vuoti al momento dell'incendio e quindi non ci sono state vittime. Tra gli obiettivi dei raid anche una sede di Fatah, due campi di addestramento, edifici utilizzati da Hamas e un deposito di armi, tutti deserti al momento dell'attacco.

Ma non ci sono stati solo attacchi dal cielo. Nel nord della striscia, è avvenuta una sparatoria con armi leggere tra soldati israeliani e militanti palestinesi. Lo hanno raccontato alcuni testimoni palestinesi anche se l'esercito israeliano ha negato che suoi soldati siano stati coinvolti in scontri a fuoco nella zona o abbiano varcato il confine della striscia di Gaza. Israele ha anche negato di aver colpito una centrale elettrica nel sud della striscia, affermando che immagini aeree provano come questa sia stata colpita da un missile Qassam sparato da parte palestinese.

Continuano i contatti fra le autorità palestinesi e quelle israeliane per la liberazione del caporale Ghilad Shalit, rapito domenica scorsa da un commando di palestinesi. Il premier Olmert fa sapere, parlando alla radio militare, che "Israele non intende pagare alcun riscatto". Una reazione che segue la dichiarazione del presidente egiziano Mubarak che, in un'intervista, aveva aperto uno spiraglio per la trattativa: "Il movimento radicale Hamas ha dato la sua approvazione condizionata" alla liberazione del caporale Ghilad Shalit, aggiungengo che però non è stato ancora raggiunto un accordo con Israele. "Finora, la parte israeliana non ha accettato le condizioni", ha aggiunto Mubarak.

Un'apertura che sembra in contrasto con quanto affermato da un deputato di Hamas. "Non riconosceremo mai Israele". Il deputato, durante un comizio a Gaza, ha continuato: "Giuriamo a Dio che, anche se verremo uccisi e annientati, non riconosceremo mai Israele e non rinunceremo mai ai nostri diritti". Al Masri ha detto più tardi che parlava in nome sia dell'organizzazione, la cui Carta invoca la distruzione dello Stato ebraico; sia del governo palestinese, controllato da Hamas, vincitore delle elezioni legislative del gennaio scorso. Nei giorni scorsi un accordo fra Hamas e Al Fatah aveva aperto le speranze per un riconoscimento implicito dello stato d'Israele da parte del movimento radicale.

India: uccisi 8 militanti Pakistan

Otto militanti islamici pachistani sono stati uccisi dalle truppe indiane mentre cercavano di infiltrarsi nel Kashmir. Secondo un portavoce militare, i militanti tentavano di entrare in India dalla frontiera con il Pakistan. L'incursione e' avvenuta a nordovest di Srinagar, la capitale estiva del Kashmir indiano.

MAOISTI VOGLIONO UNIFICARE ESERCITI E ANNUNCIANO: “NON FAREMO PIÙ GUERRA”

Il capo della ribellione nepalese, Pushpa Kamal Dahal, il cui nome di battaglia è Prachanda, ha dichiarato oggi in un’intervista esclusiva rilasciata all’agenzia ‘Afp’ che i maoisti del Nepal “non ricominceranno mai più una guerra”. “Abbiamo accettato di venire qui a Kathmadu a negoziare per la terza volta” ha spiegato, aggiungendo però che il suo movimento vuole comunque che “la situazione cambi. Tutto il mondo ha accettato di organizzare l’elezione di un’Assemblea costituente. Un altro punto è che la popolazione nepalese ha dimostrato la sua capacità di battersi contro il feudalesimo”. Questi risultati devono entrare a far parte del nuovo testo costituzionale, ha detto Prachanda, animando al contempo lo spettro della protesta popolare come arma contro eventuali decisioni politiche non in linea con le aspettative maoiste. Sempre oggi, parlando con i rappresentanti della Federazione dei giornalisti del Nepal a Lalitpur, il capo maoista ha lanciato l’idea di “sottoporre gli eserciti di entrambe le parti a un unico comando appena il nuovo governo sarà stato formato”. Secondo Prachanda, “il primo ministro del momento sarà il comandante supremo dell’esercito combinato”, di cui dovrebbero entrare a far parte sia le forze lealiste sia quelle maoiste.

KIRCHNER E MORALES FIRMANO ACCORDO SU NUOVO PREZZO DEL GAS

“Questo accordo, raggiunto dopo lunghe trattative, è un beneficio per il mio popolo, un sollievo economico. Lo è per entrambi i paesi. Certamente ora continueremo a negoziare per ottenerlo da altri governi”: lo ha detto il presidente boliviano Evo Morales di fronte a una folla di persone riunite a Hurlingham, 25 chilometri a nordovest di Buenos Aires, dove ha firmato con il suo omologo Néstor Kirchner l’intesa con cui l’Argentina si impegna a pagare una tariffa più elevata per il gas importato da La Paz. In base all’accordo, il governo argentino verserà 5 dollari per ogni milione di Btu (‘British termal Unit’, unità di misura della potenza termica) - invece degli attuali 3 e mezzo – per i 7,7 milioni di metri cubici di combustibile acquistati quotidianamente dalla Bolivia; il nuovo prezzo sarà in vigore dal 15 luglio al 31 dicembre, per essere in seguito rinegoziato. “Questa intesa significa anche investimenti. Stiamo compiendo i primi passi per la costruzione del gasdotto previsto nel nordovest argentino e anche per l’industrializzazione del gas in Bolivia” ha sottolineato a sua volta Kirchner, aggiungendo: “Il nostro obiettivo finale è realizzare insieme al popolo boliviano e a Evo il gasdotto del Sud, dall’Orinoco all’Uruguay, che percorrerà tutta l’America Latina e servirà ad equilibrare la situazione energetica nell’intera regione”. Morales ha anche colto l’occasione per rivolgersi ai circa 2 milioni di boliviani residenti in Argentina, in vista delle elezioni di domenica per l’Assemblea Costituente che si terranno in concomitanza con un referendum sulle autonomie provinciali. “Siamo pronti a rifondare la Bolivia, per cambiare lo stato neoliberista che tanti danni ci ha fatto... Abbiamo già avviato questa profonda trasformazione in democrazia e pacificamente, e stiamo puntando ad una rivoluzione democratica culturale” ha evidenziato Morales, dicendosi certo che le riforme affidate alla Costituente garantiranno la nazionalizzazione degli idrocarburi annunciata da La Paz il 1° maggio scorso, “e anche il recupero di tutte le risorse naturali da parte del popolo”.

Spagna: Ue appoggia negoziato Eta

Il premier spagnolo Jose' Luis Rodriguez Zapatero conta sull'appoggio dei leader dell'Ue per quanto riguarda il negoziato con Eta. Lo ha detto Solana, alto rappresentante dell'Ue per la politica estera. Ieri Zapatero aveva annunciato l'inizio del negoziato con l'obbiettivo di metter fine al conflitto basco.

ITALIA

Alitalia: occupati binari stazione

Circa 200 persone hanno occupato i binari della stazione della Circumvesuviana di Pomigliano d' Arco, sulla tratta Napoli-Baiano. I manifestanti, impiegati nell'Avio di Pomigliano, protestano contro il paventato trasferimento di commesse da parte dell'Alitalia ad aziende estere. I lavoratori sono preoccupati per il proprio futuro occupazionale.'Circa 400 persone - hanno spiegato - rischiano il posto di lavoro a partire gia' da domani'.

Rifiuti: disagi nel Napoletano

Strade e treni bloccati nel Napoletano ancora per l'emergenza rifiuti con disagi per migliaia di pendolari ed automobilisti. Circa 200 persone a Santa Maria La Bruna, frazione di Torre del Greco, hanno bloccato la strada che dalla citta' del corallo conduce alla vicina Torre Annunziata e anche la stazione della Circumvesuviana. Qui alcuni manifestanti si sono incatenati ai binari. Disagi per migliaia di pendolari e studenti.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

MISSILE ISRAELIANO CENTRA MINISTERO INTERNO PALESTINESE

Un aereo israeliano ha lanciato in nottata un missile contro l'ufficio del ministro dell'Interno palestinese a Gaza, nell'edificio che ospita il ministero dell'Interno, incendiandolo. Lo hanno reso noti testimoni e fonti della sicurezza palestinese. Il palazzo ha subito gravi danni ed è in fiamme, a quanto ha constatato un giornalista della France Presse. Non vi sono stati per ora commenti delle Forze armate israeliane, che negli ultimi giorni hanno lanciato nella Striscia di Gaza diversi attacchi aerei, oltre a un'offensiva di terra, per liberare il caporale israeliano Ghilad Shalit, rapito domenica scorsa da un 'commando' palestinese.

Nell'attacco alla sede del ministero dell'Interno non vi sono stati feriti. Secondo fonti mediche del principale ospedale di Gaza, l' edificio era vuoto. In particolare, non era presente il ministro dell'Interno palestinese Said Siam, del movimento radicale Hamas, il cui ufficio è stato centrato dal missile. E' la prima volta che viene attaccato un ministero dall' inizio dell'offensiva israeliana, aerea e di terra, a Gaza, la notte tra martedì e mercoledì. Testimoni hanno riferito poi di un altro attacco aereo in nottata contro un ufficio di Al Fatah nel centro di Gaza. Non vi sono state conferme indipendenti. D'altra parte, Israele ha negato di essere responsabile del lancio di missili in serata contro una sottostazione elettrica nel sud della Striscia di Gaza, come sostenuto in precedenza da fonti della sicurezza palestinese. L'attacco ha lasciato senza elettricità la zona, provocando un'estensione del blackout in atto da 48 ore per il bombardamento israeliano della principale centrale elettrica della Striscia di Gaza. La sottocentrale sarebbe stata, secondo testimoni, colpita da un razzo palestinese andato fuori bersaglio.

SPARATORIA TRA ISRAELIANI E PALESTINESI Una sparatoria con armi leggere tra soldati israeliani e militanti palestinesi è avvenuta in nottata nel nord della Striscia di Gaza, secondo quanto hanno riferito testimoni palestinesi. L'esercito israeliano ha negato che suoi soldati siano stati coinvolti in scontri a fuoco nella zona o abbiano varcato il confine della Striscia di Gaza. Militanti delle Brigate dei Martiri di Al Aqsa, gruppo armato legato ad Al Fatah (il partito del presidente palestinese Mahmud Abbas), hanno detto invece che, durante la sparatoria, soldati israeliani sono entrati nella parte nord della Striscia.

RAID AEREO ISRAELE, UCCISO MILITANTE PALESTINESE Un militante palestinese della jiahad islamica è morto nel raid aereo israeliano su Gaza venerdì. Lo riferiscono fonti ospedaliere. Si tratta del primo palestinese ucciso da quando Israele ha iniziato la massiccia offensiva a Gaza per liberare il soldato rapito domenica.

PALESTINESE AL-AQSA UCCISO DA SOLDATI ISRAELIANI Un palestinese armato delle Brigate dei martiri di Al-Aqsa, legate ad Al-Fatah, è stato ucciso durante un raid a Nablus effettuato stamane dalle truppe israeliane, nell'ambito della mobilitazione scattata dopo il rapimento del soldato Ghilad Shalit domenica scorsa nella Striscia di Gaza. Una fonte militare israeliana ha detto che "vi è stata una sparatoria mentre le truppe entravano in città per arrestare dei militanti e che un uomo armato è stato colpito".

Iraq: attentato a Kirkuk

Tre persone sono rimaste uccise e altre 18 ferite in un attentato suicida perpetrato oggi a Kirkuk, nel nord dell' Iraq. Era in corso una cerimonia funebre per un ufficiale ucciso due giorni dai cosiddetti insorti. Secondo fonti delle forze armate irachene, un kamikaze ha fatto esplodere un'autobomba tra la folla. La cerimonia era stata organizzata nel quartiere di Rumez, dove vivono molti ufficiali delle forze armate irachene.

Pakistan: tre militanti uccisi

Tre militanti tribali sono stati uccisi e altri due feriti gravemente stanotte nella provincia meridionale del Beluchistan.Lo riferiscono fonti ufficiali, precisando che i militanti sono morti durante uno scontro a fuoco con forze della sicurezza. Il Beluchistan, che si estende lungo il confine con Afghanistan e Iran, e' ricco di risorse energetiche. L'Amministrazione Usa intanto ha notificato al Congresso di avere appena approvato la vendita di 18 nuovi caccia F-16 al Pakistan.

Madrid, via ai negoziati con l'Eta L'annuncio del premier Zapatero

Il premier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero ha annunciato ieri che il governo inizierà negoziati di pace con l'organizzazione armata basca Eta, che tre mesi fa ha decretato un cessate-il-fuoco permanente. "Il governo sta per iniziare i negoziati con l'Eta", ha detto Zapatero ai giornalisti in Parlamento, aggiungendo ha detto che il processo di pace che "sarà lungo e difficile". Un processo, ha spiegato il primo ministro spagnolo, che "manterrà saldo il principio irrinunciabile che le questioni politiche siano risolte solo con i legittimi rappresentati della volontà popolare". In ogni caso, ha assicurato, "la democrazia non pagerà alcun presso politico per raggiungere la pace".

Zapatero dopo aver sottolineato che dopo tre anni senza uccisioni da parte dell'Eta e sulla base dell'autorizzazione già accordatagli dal parlamento se fosse cessata la violenza, ha annunciato che "il governo inzierà il dialogo" con gli indipendentisti.

Prima dell'intervento di Zapatero, il ministro dell'interno Alfredo Perez Rubalcaba aveva avuto contatti con i portavoce di tutti i partiti politici a cominciare dal Partito Popolare. Il PP è l'unico partito che si oppone frontalmente al negoziato.

ITALIA

Tav: Letta mandato a osservatorio

'E' stato dato pieno mandato all'Osservatorio Torino-Lione per riannodare il fili del dialogo' sulla Tav, ha detto il sottosegretario Letta. Oggi il presidente del Consiglio Prodi, ha aperto il tavolo politico, convocato a Palazzo Chigi per discutere la posizione del Governo sulla tav. 'Queste infrastrutture - ha detto Prodi - si devono fare anche per onorare gli impegni presi a livello internazionale ed evitare che l' Italia resti fuori dai corridoi europei'.


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Appunti e note redazionali

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gror060630 (last edited 2008-06-26 09:52:11 by anonymous)