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Sommario

In primo Piano

LIBANO: LA SOSPENSIONE DEI RAID AEREI NON E' TOTALE

Mentre i colpi di artiglieria non si fermano neanche qualche ora, l'annunciata sospensione dei bombardamenti aerei non è completa, in realtà. Inoltre i militari israeliani si riservano il diritto di intervenire in caso di una non meglio precisata minaccia. Nel pomeriggio un convoglio di aiuti è rimasto bloccato dopo che le bombe lanciate da un drone (aereo senza pilota, ndr) israeliano hanno reso impraticabile un ponte lungo la strada che collega Sidone con Tiro. Confermati anche dall'ONU in Libano (Unifil) e dalle stesse forze armate di Israele, due bombardamenti aerei sul centro di Taibe (alle 10:00 circa), nel settore orientale del sud del Libano, ed uno nel sud (verso 12:00) in cui è rimasto ucciso anche un soldato libanese e altri tre sono stati feriti. Poco prima nella zona gli Hezbollah avevano attaccato con un razzo anticarro un tank israeliano, ferendo lievemente tre carristi. Il veicolo stava soccorrendo un trasporto truppe corazzato centrato anch'esso da un missile dei guerriglieri. Truppe israeliane vengono inoltre segnalate sul territorio libanese nell'area di Marun al Ras ed in quella di Kafr Kila, più a est. Bombardamenti pesanti stamattina sono stati fatti da parte israeliana nelle zone di Ayta Ash Shab e di Ramiyah, rispettivamente sei e otto chilometri a sud ovest di Bint Jbeil. Da stamani personale delle Nazioni Unite è impegnato a evacuare (anche se non è ancora chiaro dove vengano portati) tutti i civili ancora presenti a Bint Jbeil, teatro dei più intensi scontri di terra registrati finora tra oltre un centinaio di miliziani Hezbollah e reparti israeliani, che dopo giorni di scontri si sono ritirati. Il timore è che Bint Jbeil, possa essere rasa al suolo dai bombardamenti aerei israeliani. Intanto a Tiro da ieri continuano ad arrivare automobili cariche di sfollati provenienti dai villaggi a sud della città non lontano dal confine con Israele. La Croce rossa libanese ha già recuperato da questa mattina i corpi di 25 persone rimaste sepolte sotto le abitazioni colpite dai raid israeliani in tre villaggi nella zona di Tiro, 85 chilometri a sud di Beirut. Un portavoce dell'organizzazione ha precisato che 12 corpi sono stati finora estratti dalla macerie nel villaggio di Srifa, nove in quello di Zibkin e quattro in quello di Qlaile. Le operazioni di recupero proseguono ancora, perché si ritiene che altre decine di corpi possano trovarsi tra le rovine delle abitazioni colpite. I guerriglieri di Hezbollah hanno detto di aver lanciato questo pomeriggio quattro missili e di aver colpito una corvetta israeliana a largo di Tiro. Lo ha riferito la Tv libanese Lbc. Secondo le prime informazioni, la corvetta israeliana colpita sarebbe della classe Saar, che stazionava a largo di Tiro (85 km. a sud di Beirut). La tv libanese Lbc ha detto che testimoni oculari hanno visto una nave colpita da un missile davanti alle coste di Al Mansuri, località dieci chilometri a sud di Tiro. Al Manar Tv rende anche noto che altre unità militari ed elicotteri israeliani starebbero raggiungendo la nave colpita per soccorrerla.

GAZA: CONTINUANO LE ESECUZIONI DI PALESTINESI DA PARTE DI ISRAELE

Un ragazzo palestinese di 16 anni è rimasto ucciso dai colpi sparati oggi dai carri armati israeliani contro la cittadina di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza; lo riferiscono fonti ospedaliere palestinesi. Il portavoce dell’esercito israeliano ha detto che l’attacco è stato una risposta al lancio da una zona vicino Beit Hanoun di missili Qassam contro la città israeliana di Sderot, in cui almeno una persona sarebbe rimasta ferita. Fonti ospedaliere a Gaza riferiscono inoltre del decesso oggi di un civile di 32 anni ferito durante l’attacco del 19 luglio scorso nel campo profughi di Maghazi. Sono almeno 150 le vittime palestinesi, la metà delle quali civili, da quando Tel Aviv ha lanciato operazioni a Gaza il 28 giugno, dopo cattura di un suo soldato. Fonti mediche palestinesi annunciano che diverse persone sono rimaste ferite nel corso degli ultimi attacchi aerei israeliani a Gaza. A essere attaccati sono stati edifici usati da Hamas e dai Comitati di Resistenza Popolare a Gaza city e Beith Hanoun, nel nord della Striscia. Solo oltre cento i palestinesi rimasti uccisi nelle incursioni e dai raid aerei dell'esercito israeliano dal 25 giugno, data della cattura del caporale israeliano Shalit, fino ad oggi.

Editoriale

E INTANTO ISRAELE SPERIMENTA ARMI PROIBITE SUI CIVILI

Ormai le notizie di cadaveri dall'aspetto mai visto stanno diventanto parecchie. Su RAINEWS24 si può leggere la testimonianza del dr. Joma Alsaka dell'ospedale Alshefa di Gaza e vedere le foto raccapriccianti di corpi di civili palestinesi ridotti a poltiglia o bruciati dall'interno senza ferite apparenti, tutti colpiti nei giorni scorsi da armi israeliane. In Libano, il prof. Bachir Cham, direttore di un ospedale libanese, ha denunciato in una conferenza stampa che "8 corpi mummificati, intatti ma interamente anneriti, tra cui 2 di bambini, senza segni di ferite esterne, sono stati portati nel suo ospedale e fotografati". E ancora, molti indizi di bombardamenti con proiettili al fosforo si susseguono quasi dall'inizio della selvaggia aggressione al Libano (Israele ha ammesso di possedere questi proiettili in occasione di un "incidente" che causò la morte di un beduino e il ferimento di altri tre vicino a Hebron, in Cisgiordania, il 17 agosto 2005. E infine, la pioggia di "cluster bombs"su vari villaggi, come nel caso testimoniato dagli operatori della ong USA "Human Rights Watch": il 19 luglio scorso il bombardamento israeliano sul villaggio libanese di Blida ha utilizzato proiettili che si sono aperti a una certa altezza, spargendo molti proiettili più piccoli che sono esplosi arrivando al suolo, penetrando anche nel seminterrato dove si era rifugiata una famiglia; 12 persone di cui 7 bambini, feriti gravemente (un uomo ha avuto le gambe amputate). Gli stessi operatori di HRW hanno fotografato, il 23 luglio, le munizioni "a grappolo" per artiglieria M483A1, prodotte dagli Stati Uniti e in dotazione alle truppe israeliane: ogni obice sparato contiene 88 granate anti-persona. Tutte armi proibite dalla Convenzione di Ginevra, dall'ONU e da un minimo senso di umanità. E si potrebbe continuare con la super-bomba GBU-28 - che può penetrare oltre 30 mt. nel terreno e distruggere bunker di cemento - che Israele potrebbe "testare" sul campo per consentire il suo perfezionamento... Pensiamo per un attimo se tutto questo terrore fosse opera di uno stato arabo e alle reazioni internazionali: si discuterebbe probabilmente di fermarli con le armi atomiche. Invece, basta avere la stella di Davide sulle fusoliere dei cacciabombardieri o sulle lamiere dei carri armati e tutto è consentito.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

LIBANO: LA CONDANNA DEL MONDO CONTRO ISRAELE PER IL MASSACRO DI CANA

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU, riunito d'urgenza a New York, ha votato un testo che esprime "profondo shock e preoccupazione" per il massacro di Cana, in Libano, dove le bombe israeliane hanno ucciso 60 civili, di cui 37 bambini e bambine. Il documento "deplora le perdite di vite innocenti". Ma non contiene una condanna di Israele e non chiede alcun cessate il fuoco immediato, come invece aveva proposto il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan: gli Stati Uniti si sono opposti e hanno posto il veto ad una dichiarazione di condanna. Si levano da tutto il mondo, anche dall’Asia, condanne e appelli al cessate-il-fuoco: Il governo dell’Indonesia ha condannato duramente quello che in un comunicato ha definito un “atto criminale che va al di là di ogni senso dell’umanità” e “una grave violazione delle leggi internazionali, incluse le leggi umanitarie”. “La crudele brutalità israeliana – prosegue – è anche contro i valori umanitari internazionali”. Dura anche la condanna del governo giapponese: “È estremamente deplorevole – ha affermato il portavoce Shinzo Abe – che questo tipo di incidenti avvenga tra gli appelli internazionali a Israele perché eserciti l’automoderazione”. “Profondamente scioccato e rattristato dalla perdita di vite innocenti” si è detto il governo di Singapore: “Sosteniamo – si legge in una nota – l’invito dell’Onu alla cessazione delle ostilità. È un primo passo importante per spianare la strada a una soluzione che garantisca sicurezza per tutte le parti e pace e stabilità nella regione”. Agli appelli per un cessate-il-fuoco si è unita anche l’India, definendo “immorale” l’incursione aerea israeliana. “Il conflitto israelo-libanese ha causato un grave danno umanitario” ha osservato il portavoce del Ministero degli esteri cinese, Liu Janchao, invitando “le due parti a cessare immediatamente le ostilità per evitare altri disastri”. “Vogliamo una fine ai combattimenti. Vogliamo un urgente cessate-il-fuoco” ha detto anche il portavoce del Ministero degli Esteri, che ha “duramente condannato” l’ultimo attacco. Anche il primo ministro del Pakistan, Shaukat Aziz, ha condannato “questo triste incidente che è chiaramente un’aggressione ingiustificata” e invitato la comunità internazionale a trovare “una soluzione immediata e pacifica al conflitto che sinora ha privato della vita oltre 700 persone innocenti”. Nella città portuale di Karachi, inoltre, si sono tenute due manifestazioni: una di circa 3000 persone in solidarietà con la popolazione libanese, un’altra di circa un migliaio organizzata dalla minoranza sciita. Il segretario di stato USA Condoleezza Rice ha detto questa mattina che gli Stati Uniti proporranno questa settimana una risoluzione delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco nella crisi Israeliano-Libanese . Precedentemente il Primo Ministro britannico Tony Blair aveva detto di esercitare una “pressione massima„ affinchè una risoluzione dell'ONU concluda metta fine agli attacchi israeliani. La risoluzione dell'Onu dovrebbe essere formata di tre parti: “un cessate il fuoco, i principii politici che prevedono una tregua di lunga durata e l'autorizzazione di una forza internazionale per sostenere l'esercito libanese nel mantenimento della pace.„ Tuttavia, Israele si vuol riservare il diritto di agire contro tutti gli obiettivi da cui partono gli attacchi contro di esso. Intanto la televisione Al Manar, la voce di Hezbollah continua a trasmettere da una postazione segreta probabilmente sotterranea, coperta dai colpi dei missili e delle cannonate israeliane. La stampa israeliana da oggi la notizia che un ufficiale della riserva, il capitano Amir Pester (31 anni) è stato condannato ieri a 28 giorni di carcere per essersi rifiutato di tornare ad indossare la divisa e di partecipare al conflitto contro il Libano. "La mia coscienza mi impedisce di partecipare ad un conflitto stupido in cui in prevalenza vengono uccisi civili" ha detto Pester. Il ministro degli esteri libanese, Fawzi Salloukh, ha rifiutato le offerte fatte stamattina a Gerusalemme dal segretario di Stato americano, Condoleezza Rice. Parlando alla tv araba Al Jazeera, Salloukh ha dichiarato che la Rice sta dando ad Olmert un altro segnale per uccidere ancora altri civili libanesi. Secondo l'edizione on-line del quotidiano israeliano Haaretz, che cita "una fonte governativa", un cessate il fuoco potrebbe essere dichiarato venerdì dal Consiglio di Sicurezza Onu, ed entrare in applicazione sabato. "E' probabile che il consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che si prevede discuterà della guerra mercoledi, annunci venerdi un cessate il fuoco, che entri in applicazione sabato" ha scritto il quotidiano, citando la fonte governativa. Malgrado la sospensione per 48 ore dei bombardamenti aerei israeliani sul Libano, sospensione dichiarata dal premier israeliano Olmert e in vigore dalla notte scorsa, nella giornata di oggi l'Aviazione israeliana ha effettuato un raid contro l'area del villaggio di frontiera di Taibe, nell'estremo sud, in appoggio a un'avanzata delle truppe di terra. Lo ha annunciato un portavoce dell'Esercito in Israele.

AFGHANISTAN: COMANDO NEL SUD PASSA ALLA NATO

Un attentato dinamitardo davanti a una moschea nel sud dell’Afghanistan ha causato 8 morti, di cui cinque poliziotti e tre civili, e almeno dieci feriti, inclusi bambini; lo riferisce il ministero dell’Interno di Kabul. La bomba è esplosa davanti alla moschea di Framay Adha, 20 chilometri a sud di Jalalabad, capoluogo della provincia di Nangarhar. Sembra che l’ordigno fosse nascosto nell’auto dove si trovavano i poliziotti e che sia stato azionato con un telecomando quando il governatore della provincia, Gul Agha Sherzai, stava uscendo dalla moschea alla fine di una cerimonia funebre. Il politico è scampato all’attentato di cui si sospetta fosse l’obiettivo; già nel maggio scorso Sherzai era uscito indenne da un altro tentativo di omicidio con una bomba fuori dal suo ufficio a Jalalabad. La moschea era piena di migliaia di fedeli giunti per dare l’ultimo saluto a un comandante mujahedin e veterano della resistenza durante l’occupazione sovietica, Yunis Khalis, morto all’età di 87 anni. Khalis era uno dei comandanti che appoggiava il regime talebano mentre il governatore Sherzai ha combattuto contro gli ‘studenti di Dio’ nel tentativo di fermare la loro ascesa al potere nel 1996. L’attentato giunge nello stesso giorno in cui la Nato ha preso ufficialmente la guida delle missioni militari nel sud dell’Afghanistan subentrando al comando Usa. Sono 8.000 le truppe Isaf dispiegate nel sud: 3500 britanniche, le restanti canadesi e danesi e in minore parte statunitensi; il comando diretto delle operazioni è affidato alla Gran Bretagna. Nel fine settimana, riferiscono fonti militari, sono morti 50 miliziani in combattimenti con forze dell’esercito afgano e della coalizione internazionale nel distretto di Garmser, nella provincia di Helmand, e nella provincia di Uruzgan.

CONGO: BUONA AFFLUENZA ALLE ELEZIONI POLITICHE

Superebbe in media il 70% - con punta di oltre l’80% - l’affluenza alle elezioni presidenziali e legislative di ieri nella Repubblica democratica del Congo, nel primo voto multipartitico dal 1960: è la stima indicata in queste ore dai responsabili elettorali a Kinshasa, mentre le spoglio sta procedendo in modo regolare in tutto il paese. L’eventuale secondo turno delle elezioni presidenziali – nel caso in cui nessun candidato ottenga il 50% dei voti più uno nella tornata di ieri – è stato fissato per il prossimo 29 ottobre.

ANGOLA: COLERA, OLTRE 51.000 CASI E 2.100 VITTIME

Sono 2.118 le vittime e 51.321 i casi di contagio provocati dall’epidemia di colera in corso dallo scorso febbraio in Angola. La MISNA lo ha appreso dall’ultimo bollettino diffuso oggi dall’ufficio angolano dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), in cui si precisa che nelle ultime 24 ore si sono registrati ‘solo’ 55 casi di contagio e nessun decesso. Continua ad essere confuso l’andamento di questa epidemia, più volte data vicina alla sua conclusione e che invece ha poi fatto registrare nuovi casi. Guardando ai dati relativi all’ultima settimana, ad esempio, si scopre che a fronte di un numero di casi in diminuzione rispetto a quella precedente - 517 (conteggiati nella settimana che va dal 23 al 30 luglio) rispetto ai 589 dei 7 giorni precedenti – si è registrato un numero di decessi superiore (26 contro 23), facendo così salire al 5,3% il tasso di mortalità dell’epidemia per quanto riguarda la settimana presa in esame. Nella nota dell’Oms si conferma inoltre l’estensione dell’epidemia (iniziata 13 febbraio scorso nel quartiere di Boa Vista della capitale Luanda) a una nuova provincia, quella di Kuando Kubango, dove il bilancio è adesso fermo a 111 casi e 10 morti. Le zone maggiormente colpite restano comunque la provincia di Luanda, con 23.396 contagi e 302 morti; mentre il maggior numero di vittime, 518, è stato registrato nella provincia di Benguela (su 8424 contagi). Le altre zone colpite duramente dall’epidemia sono Uige, Luanda Norte, Kwanza Sul e Kwanza Norte.

IRAN: DETENUTO MORTO IN CARCERE

Akbar Mohammedi, studente di 36 anni, è morto oggi nel carcere di Evin, a Teheran, dopo 5 giorni di sciopero della fame. Mojammadi era noto per la sua militanza civile. Lo ha riferito l'agenzia di stampa studentesca Isna, secondo cui sarà l'autopsia a determinare le cause del decesso della vittima, mentre la polizia penitenziaria ha già fatto sapere che avrebbe avuto un malore mentre faceva la doccia e sarebbe spirato durante il trasferimento in infermeria. Lo studente era stato arrestato nel 1999, durante una manifestazione, e fu condannato a morte. Ma la pena venne commutata in quindici anni di carcere.

BAHREIN: BRUCIATI VIVI 16 IMMIGRATI

Vivevano stipati come animali, in condizioni igieniche precarie, i 16 migranti che hanno perso la vita in un incendio divampato ieri notte a Manama, capitale del Bahrein, nel quartiere di Qudaibiyah. Il rogo è stato causato da un cortocircuito, che ha mandato in fiamme l'edificio dove dormivano più di 200 lavoratori stranieri. Tutte le vittime erano indiane, come altri 7 migranti che sono stati ricoverati per le inalazioni. Ricordiamo che il Bahrein è il paese che ha il ridditopro capite tra i più alti del mondo.

SRI LANKA: LA TREGUA E' UFFICIALMENTE FINITA

Le Tigri Tamil, il gruppo separatista che lotta da anni contro il governo dello Sri Lanka, hanno dichiarato oggi, attraverso un comandante regionale, che la tregua conclusa quattro anni fa con il governo non esiste più. I Tamil hanno sparato razzi contro le postazioni dell'esercito nella penisola di Jaffna. Le Tigri accusano il governo di Colombo di avere rotto il cessate il fuoco con un'offensiva scatenata per penetrare in una zona controllata dai ribelli.

MESSICO: CONTINUA LA PROTESTA POPOLARE CONTRO L'ELEZIONE TRUFFA PRESIDENZIALE

Andres Manuel Lopez Obrador, il candidato alla presidenza del Messico sconfitto alle elezioni del 2 luglio scorso, non ci vuole stare e porta in piazza circa 2 milioni di persone. Una marcia pacifica ha attraversato Città del Messico, per protestare contro i risultati ufficiali delle elezioni e per ottenere il riconteggio dei voti. Obrador ha proposto la formazione di un'assemblea permanente fino all'ottenimento di risultati credibili. Obrador è stato sconfitto dal candidato di destra, Calderon, con uno scarto dello 0,58 percento.

LAMPEDUSA: RECUPERATI ALTRI MIGRANTI

Dopo la tragedia dell'immigrazione di ieri al largo di Malta dove sono morti 17 migranti tra cui molti bambini, ieri sera un gommone con a bordo 36 migranti e' stato soccorso da un guardacoste della Guardia di finanza. La segnalazione di avvistamento e' arrivata intorno alle 19, il natante delle Fiamme gialle ha raggiunto il barcone con gli immigrati un'ora dopo, a 20 miglia da Lampedusa. I migranti sono quindi stati trasbordati sul mezzo della Finanza e portati sull'isola di Lampedusa. Erano presenti nel gruppo due donne, di cui una in stato di gravidanza. Secondo quanto riferito dai finanzieri, le condizioni di salute degli immigrati erano buone.

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

LIBANO

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU, riunito d'urgenza a New York, ha votato un testo che esprime "profondo shock e preoccupazione" per il massacro di Cana, in Libano, dove le bombe israeliane hanno ucciso 60 civili, di cui 37 bambini e bambine. Il documento "deplora le perdite di vite innocenti". Ma non contiene una condanna di Israele e non chiede alcun cessate il fuoco immediato, come invece aveva proposto il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan: gli Stati Uniti si sono opposti e hanno posto il veto ad una dichiarazione di condanna.

Si levano da tutto il mondo, anche dall’Asia, condanne e appelli al cessate-il-fuoco: Il governo dell’Indonesia ha condannato duramente quello che in un comunicato ha definito un “atto criminale che va al di là di ogni senso dell’umanità” e “una grave violazione delle leggi internazionali, incluse le leggi umanitarie”. “La crudele brutalità israeliana – prosegue – è anche contro i valori umanitari internazionali”.

Dura anche la condanna del governo giapponese: “È estremamente deplorevole – ha affermato il portavoce Shinzo Abe – che questo tipo di incidenti avvenga tra gli appelli internazionali a Israele perché eserciti l’automoderazione”.

“Profondamente scioccato e rattristato dalla perdita di vite innocenti” si è detto il governo di Singapore: “Sosteniamo – si legge in una nota – l’invito dell’Onu alla cessazione delle ostilità. È un primo passo importante per spianare la strada a una soluzione che garantisca sicurezza per tutte le parti e pace e stabilità nella regione”.

Agli appelli per un cessate-il-fuoco si è unita anche l’India, definendo “immorale” l’incursione aerea israeliana.

“Il conflitto israelo-libanese ha causato un grave danno umanitario” ha osservato il portavoce del Ministero degli esteri cinese, Liu Janchao, invitando “le due parti a cessare immediatamente le ostilità per evitare altri disastri”. “Vogliamo una fine ai combattimenti. Vogliamo un urgente cessate-il-fuoco” ha detto anche il portavoce del Ministero degli Esteri, che ha “duramente condannato” l’ultimo attacco.

Anche il primo ministro del Pakistan, Shaukat Aziz, ha condannato “questo triste incidente che è chiaramente un’aggressione ingiustificata” e invitato la comunità internazionale a trovare “una soluzione immediata e pacifica al conflitto che sinora ha privato della vita oltre 700 persone innocenti”. Nella città portuale di Karachi, inoltre, si sono tenute due manifestazioni: una di circa 3000 persone in solidarietà con la popolazione libanese, un’altra di circa un migliaio organizzata dalla minoranza sciita.

Il segretario di stato USA Condoleezza Rice ha detto questa mattina che gli Stati Uniti proporranno questa settimana una risoluzione delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco nella crisi Israeliano-Libanese . Precedentemente il Primo Ministro britannico Tony Blair aveva detto di esercitare una “pressione massima„ affinchè una risoluzione dell'ONU concluda metta fine agli attacchi israeliani. La risoluzione dell'Onu dovrebbe essere formata di tre parti: “un cessate il fuoco, i principii politici che prevedono una tregua di lunga durata e l'autorizzazione di una forza internazionale per sostenere l'esercito libanese nel mantenimento della pace.„ Tuttavia, Israele si vuol riservare il diritto di agire contro tutti gli obiettivi da cui partono gli attacchi contro di esso.

Intanto la televisione Al Manar, la voce di Hezbollah continua a trasmettere da una postazione segreta probabilmente sotterranea, coperta dai colpi dei missili e delle cannonate israeliane.

La stampa israeliana da oggi la notizia che un ufficiale della riserva, il capitano Amir Pester (31 anni) è stato condannato ieri a 28 giorni di carcere per essersi rifiutato di tornare ad indossare la divisa e di partecipare al conflitto contro il Libano. "La mia coscienza mi impedisce di partecipare ad un conflitto stupido in cui in prevalenza vengono uccisi civili" ha detto Pester.

Il ministro degli esteri libanese, Fawzi Salloukh, ha rifiutato le offerte fatte stamattina a Gerusalemme dal segretario di Stato americano, Condoleezza Rice. Parlando alla tv araba Al Jazeera, Salloukh ha dichiarato che la Rice sta dando ad Olmert un altro segnale per uccidere ancora altri civili libanesi.

Secondo l'edizione on-line del quotidiano israeliano Haaretz, che cita "una fonte governativa", un cessate il fuoco potrebbe essere dichiarato venerdì dal Consiglio di Sicurezza Onu, ed entrare in applicazione sabato. "E' probabile che il consiglio di sicurezza delle Nazioni unite, che si prevede discuterà della guerra mercoledi, annunci venerdi un cessate il fuoco, che entri in applicazione sabato" ha scritto il quotidiano, citando la fonte governativa.

Malgrado la sospensione per 48 ore dei bombardamenti aerei israeliani sul Libano, sospensione dichiarata dal premier israeliano Olmert e in vigore dalla notte scorsa, nella giornata di oggi l'Aviazione israeliana ha effettuato un raid contro l'area del villaggio di frontiera di Taibe, nell'estremo sud, in appoggio a un'avanzata delle truppe di terra. Lo ha annunciato un portavoce dell'Esercito in Israele.

PALESTINA

Fonti mediche palestinesi annunciano che diverse persone sono rimaste ferite nel corso degli ultimi attacchi aerei israeliani a Gaza. A essere attaccati sono stati edifici usati da Hamas e dai Comitati di Resistenza Popolare a Gaza city e Beith Hanoun, nel nord della Striscia. Solo oltre cento i palestinesi rimasti uccisi nelle incursioni e dai raid aerei dell'esercito israeliano dal 25 giugno, data della cattura del caporale israeliano Shalit, fino ad oggi.

CONGO

Superebbe in media il 70% - con punta di oltre l’80% - l’affluenza alle elezioni presidenziali e legislative di ieri nella Repubblica democratica del Congo, nel primo voto multipartitico dal 1960: è la stima indicata in queste ore dai responsabili elettorali a Kinshasa, mentre le spoglio sta procedendo in modo regolare in tutto il paese. L’eventuale secondo turno delle elezioni presidenziali – nel caso in cui nessun candidato ottenga il 50% dei voti più uno nella tornata di ieri – è stato fissato per il prossimo 29 ottobre.

INDIA

Un superstite del disastro chimico dell'Union Carbide del 1984 a Bhopal, Sunil Kumar si è suicidato nella sua sede di Bhopal la sera del 26 luglio, aveva 34 anni. È stato trovato appeso a un ventilatore del soffitto con una maglietta su cui era scritto "mai più bhopal". Il massacro di Bhopal avvenuto la notte tra il 2 e il 3 dicembre del 1984 causò circa 10.000 morti nei primi tre giorni e altri 20.000 successivamente. Kumar ha avuto tutta la sua famiglia distrutta dall'incidente e da allora diventò un attivista della battaglia per la verità sulle responsabilità della tragedia, che non ha avuto soddisfazione, difatti i sopravvissuti non hanno mai ricevuto un risarcimento adeguato, ancora oggi il sito non è stato bonificato e la gente continua a bere acqua contaminata. La Dow Chemical possiede oggi la Union Carbide.

IRAN

Akbar Mohammedi, studente di 36 anni, è morto oggi nel carcere di Evin, a Teheran, dopo 5 giorni di sciopero della fame. Mojammadi era noto per la sua militanza civile. Lo ha riferito l'agenzia di stampa studentesca Isna, secondo cui sarà l'autopsia a determinare le cause del decesso della vittima, mentre la polizia penitenziaria ha già fatto sapere che avrebbe avuto un malore mentre faceva la doccia e sarebbe spirato durante il trasferimento in infermeria. Lo studente era stato arrestato nel 1999, durante una manifestazione, e fu condannato a morte. Ma la pena venne commutata in quindici anni di carcere.

ITALIA

LAMPEDUSA

Dopo la tragedia dell'immigrazione di ieri al largo di Malta dove sono morti 17 migranti tra cui molti bambini, ieri sera un gommone con a bordo 36 migranti e' stato soccorso da un guardacoste della Guardia di finanza. La segnalazione di avvistamento e' arrivata intorno alle 19, il natante delle Fiamme gialle ha raggiunto il barcone con gli immigrati un'ora dopo, a 20 miglia da Lampedusa. I migranti sono quindi stati trasbordati sul mezzo della Finanza e portati sull'isola di Lampedusa. Erano presenti nel gruppo due donne, di cui una in stato di gravidanza. Secondo quanto riferito dai finanzieri, le condizioni di salute degli immigrati erano buone.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

LIBANO

Il Consiglio di sicurezza dell'ONU, riunito d'urgenza a New York, ha votato un testo che esprime "profondo shock e preoccupazione" per il massacro di Cana, in Libano, dove le bombe israeliane hanno ucciso 60 civili, di cui 37 bambini e bambine. Il documento "deplora le perdite di vite innocenti". Ma non contiene una condanna di Israele e non chiede alcun cessate il fuoco immediato, come invece aveva proposto il segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan: gli Stati Uniti si sono opposti e hanno posto il veto ad una dichiarazione di condanna.

Le Nazioni Unite, ancora una volta trovano una formula ambigua per evitare la condanna del governo d'Israele, tradendo la richiesta del segreterio generale dell'Onu Kofi Annan che chiedeva una presa di posizione dura. Dopo il bombardamento di una sede Onu, nel quale sono morti 4 caschi blu. Dopo la strage di Cana Kofi Annan ha detto di essere "profondamente deluso" per l'inutilità dei suoi appelli precedenti. "Vite innocenti continuano a essere sacrificate e civili innocenti continuano a soffrire. Ripeto il mio appello ancora una volta e vi esorto a fare altrettanto" "Dobbiamo condannare questa azione nei termini più forti possibili e vi invito a fare altrettanto", aveva concluso Kofi Annan.

Tuttavia la pressione internazionale ha costretto Israele a sospendere i raid aerei per 48 ore per indagare sulla morte dei 60 civili. Ma la richiesta, quasi unanime, è per un cessate il fuoco immediato e incondizionato, che però Israele non ha accettato. La sospensione - ha puntualizzato stamane il ministro della Giustizia israeliano Haim Ramon - non significa che sia terminata o stia per terminare la guerra contro i guerriglieri sciiti di Hezbollah. I raid israeliani di sabato notte costituiscono l'episodio più sanguinoso dei 20 giorni di offensiva dello Stato israeliano contro il Libano

AFGHANISTAN

Un razzo è stato sparato ieri contro una scuola femminile a Kandahar, nell'Afghanistan meridionale. Una studentessa è rimasta ferita. Lo hanno reso noto le forze della coalizione internazionale guidate dagli Usa, che ritengono responsabili i militanti talebani.

BAHREIN

Vivevano stipati come animali, in condizioni igieniche precarie, i 16 migranti che hanno perso la vita in un incendio divampato ieri notte a Manama, capitale del Bahrein, nel quartiere di Qudaibiyah. Il rogo è stato causato da un cortocircuito, che ha mandato in fiamme l'edificio dove dormivano più di 200 lavoratori stranieri. Tutte le vittime erano indiane, come altri 7 migranti che sono stati ricoverati per le inalazioni. Ricordiamo che il Bahrein è il paese che ha il ridditopro capite tra i più alti del mondo.

SRI LANKA

Le Tigri Tamil, il gruppo separatista che lotta da anni contro il governo dello Sri Lanka, hanno dichiarato oggi, attraverso un comandante regionale, che la tregua conclusa quattro anni fa con il governo non esiste più. I Tamil hanno sparato razzi contro le postazioni dell'esercito nella penisola di Jaffna. Le Tigri accusano il governo di Colombo di avere rotto il cessate il fuoco con un'offensiva scatenata per penetrare in una zona controllata dai ribelli.

MESSICO

Andres Manuel Lopez Obrador, il candidato alla presidenza del Messico sconfitto alle elezioni del 2 luglio scorso, non ci vuole stare e porta in piazza circa 2 milioni di persone. Una marcia pacifica ha attraversato Città del Messico, per protestare contro i risultati ufficiali delle elezioni e per ottenere il riconteggio dei voti. Obrador ha proposto la formazione di un'assemblea permanente fino all'ottenimento di risultati credibili. Obrador è stato sconfitto dal candidato di destra, Calderon, con uno scarto dello 0,58 percento.

ITALIA

LAMPEDUSA

Dopo la tragedia dell'immigrazione di ieri al largo di Malta dove sono morti 17 migranti tra cui molti bambini, ieri sera un gommone con a bordo 36 migranti e' stato soccorso da un guardacoste della Guardia di finanza. La segnalazione di avvistamento e' arrivata intorno alle 19, il natante delle Fiamme gialle ha raggiunto il barcone con gli immigrati un'ora dopo, a 20 miglia da Lampedusa. I migranti sono quindi stati trasbordati sul mezzo della Finanza e portati sull'isola di Lampedusa. Erano presenti nel gruppo due donne, di cui una in stato di gravidanza. Secondo quanto riferito dai finanzieri, le condizioni di salute degli immigrati erano buone.


Appunti e note redazionali

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gror060731 (last edited 2008-06-26 09:53:59 by anonymous)