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Sommario

In primo Piano

3 raid aerei su villaggio a est di Beirut

Tre raid aerei nel solo pomeriggio contro il villaggio di Qsaibe, a circa 15 chilometri a est di Beirut. Lo riferisce la Tv libanese Lbc. Un convoglio umanitario dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) partito dalla Siria è stato bloccato al confine tra Siria e Libano, in attesa dell'autorizzazione di sicurezza. Lo riferisce l'agenzia delle Nazioni Unite.

11 pacifisti israeliani fermati dalla polizia: 'No ai crimini di guerra in Libano

La polizia ha fermato undici pacifisti israeliani che stavano manifestando senza autorizzazione davanti alla base dell'aeronautica "Ramat David". Si tratta di una cinquantina di persone che stava manifestando per denunciare i "crimini di guerra" commessi da Israele in Libano.

LIBANO: OPERATORI UMANITARI E GIORNALISTI BLOCCATI DA COPRIFUOCO

“Siamo tutti fermi in attesa di capire cosa comporterà per le nostre attività il ‘coprifuoco’ decretato ieri dalle forze armate israeliane e che sostanzialmente impedisce la circolazione alle autovetture su tutte le strade a sud del fiume Litani”: lo ha detto alla MISNA un operatore umanitario che si trova nella zona di Tiro (sud del Paese), precisando che il ‘coprifuoco’ ha bloccato anche molti giornalisti che, almeno stamani, hanno preferito non avventurarsi fuori dagli alberghi in cui sono ospitati in attesa di comprendere meglio le possibilità di spostamento. “Circola voce che gli israeliani abbiano lanciato dei volantini in cui si avverte che apriranno il fuoco contro ogni veicolo in movimento. Ma finora nessuno qui in città li ha ancora visti” dice l’operatore umanitario. “Oggi la città è tranquilla, non si vedono macchine in circolazione e tutto è fermo, anche perché col bombardamento del ponte di Qasmiyeh (colpito ieri dall’aviazione di tel Aviv) Tiro è ormai sostanzialmente isolata” aggiunge la fonte. “Se non verrà bombardato nelle prossime ore, per il momento l’unico passaggio che consente di spostarsi da una sponda all’altra del Litani è costituito da un grosso tronco di legno largo 5-6 metri piazzato in un punto stretto del corso d’acqua ma in cui ci sono forti correnti” dice ancora la fonte della MISNA, precisando che l’esercito libanese potrebbe nelle prossime ore tentare di costruire un passaggio di emergenza sul fiume. Intanto, secondo le informazioni in circolazione, sono tre i raid compiuti in mattinata dai caccia israeliani contro Nabatiyeh, otto quelli contro Jibshit, pochi chilometri più ad ovest. Colpite anche le zone nei pressi delle cittadine Tiro, Bint Jbeil, Marjayoun e di Naqura. Al momento non si ha notizia di vittime, ma l'agenzia Nna ha riferito che una donna e suoi tre figli sono rimasti bloccati sotto le macerie di una scuola bombardata nel villaggio Maarub, nella valle della Bekaa.[MZ]

La resistenza palestinese propone: liberazione di Barghouti e Saadat in cambio del prigioniero di guerra israeliano

Londra, 8 agosto - Stando al quotidiano arabo internazionale Al Hayat, la resistenza palestinese, che detiene da fine giugno un prigioniero di guerra israeliano catturato nella striscia di Gaza, avrebbe proposto uno scambio alle autorità israeliane per ottenere la liberazione di Marwan Barghouti, Ahmad Saadat e altri dieci detenuti politici palestinesi di alto livello rinchiusi nelle prigioni dello Stato ebraico.

In precedenza era stato ipotizzato uno scambio che avrebbe previsto il rilascio di tutti i detenuti palestinesi donne e minori, oltre a quanti hanno scontato lunghi anni in carcere in Israele.

ANCORA ATTENTATI A BAGHDAD NONOSTANTE INGENTI MISURE DI SICUREZZA

Le ingenti misure di sicurezza nella capitale non fermano gli attentati: Mentre 3700 soldati statunitensi stanno per essere dislocati a Baghdad, all’alba almeno dieci persone sono morte e otto sono state ferite a causa di tre esplosioni simultanee nei pressi dell’edificio del ministero degli Interni nel quartiere di al-Nahda, nel centro di Bagdad. Poche ore dopo due bombe sul ciglio della strada sono esplose a distanza di pochi minuti l’una dall’altra a Shurja, il principale mercato della città, uccidendo 10 persone e ferendone 69. Uomini armati hanno poi attaccato una banca uccidendo due guardie e un cliente prima di scappare via con una quantità imprecisata di denaro. Due giornalisti sono stati uccisi in due diversi episodi: sono oltre 100 gli operatori dei media iracheni e stranieri assassinati dall’inizio delle operazioni statunitensi nel paese nel 2003. Violenze anche fuori dalla capitale: un soldato statunitense è morto per le ferite riportate durante dei combattimenti, mentre durante la notte a Kut, a sud di Bagdad, sono stati rinvenuti nove cadaveri. A Tikrit, a nord di Baghdad, due bombe sono esplose uccidendo un poliziotto; in quattro diversi agguatia Baquba e a Muqdadiyah uomini armati hanno ucciso a colpi d’arma da fuoco quattro sciiti. Il ministro degli Esteri iracheno ha chiesto all’Onu di rinnovare per un altro anno il suo mandato nel paese che scadrà venerdì. Sul piano politico emergono intanto divergenze tra il primo ministro Nouri al-Maliki e il presidente Jalal Talabani da un lato e gli eserciti iracheni e statunitensi dall’altro. In seguito a un’operazione congiunta americano-irachena contro l’Esercito di al-Mahdi, la milizia del leader estremista sciita Moqtada al-Sadr, nel sobborgo Sadr City della capitale, in cui hanno perso la vita tre persone – tra cui una donna e un bambino – al-Maliki ha criticato aspramente l’attacco, mentre Talabani incontrando il generale George W. Casey, comandante delle truppe statunitensi in Iraq, ha detto che “non è nell’interesse di nessuno avere un braccio di ferro” con il movimento di al-Sadr.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Cuba - 400 intellettuali lanciano appello contro Usa in difesa sovranità popolo cubano

Quattrocento intellettuali hanno sottoscritto un appello diretto agli Stati Uniti, in difesa della sovranità dello stato cubano. "La sovranità di Cuba deve essere rispettata - recita il testo - in base alla comunicazione di Fidel Castro sul suo stato di salute e alla delega provvisoria della sua carica, alti funzionari statunitensi hanno espresso dichiarazioni ogni volta più esplicite sul futuro immediato di Cuba". Poi va avanti elencando fra virgolette le minacce più o meno velate da parte Usa e conclude dicendo: "Di fronte a questa minaccia crescente contro l'integrità di una nazione, la pace e la sicurezza in America Latina e nel mondo, noi sottoscritti esigiamo che il governo degli Stati Uniti rispetti la sovranità di Cuba. Dobbiamo impedire a tutti i costi una nuova aggressione". A firmarlo, fra gli altri: José Saramago; Adolfo Pérez Esquivel; Dario Fo; Rigoberta Menchú; Nadine Gordimer; Noam Chomsky.

ITALIA

Alitalia mette in vendita i terreni Sono tre complessi tra Roma e Milano

Alitalia è sempre in crisi nera e adesso mette in vendita terreni e immobili. La società ha fatto scattare le procedure necessarie per cedere alcune delle sue ricchezze immobiliari: ha pubblicato l'annuncio su alcuni quotidiani, invitando i potenziali acquirenti a farsi avanti entro il 5 settembre. Tre i complessi al centro dell'operazione.

Si tratta dell'area della superficie di 47,3 ettari a destinazione non residenziale situata nel comune di Fiumicino, in località Pianabella, a ridosso dell'aeroporto Leonardo da Vinci, lungo il tracciato autostradale e nelle immediate vicinanze del parcheggio "lunga sosta" e della nuova "Cargo city".

Siparietto


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ESTERI

ITALIA

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ESTERI

ITALIA


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