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Appunti e note redazionali

Fonti

G.R. 19.30 Sommario

In primo Piano

PALESTINA: ATTACCHI MILITARI ISRAELIANI E SCIOPERO GENERALE DEI DIPENDENTI PUBBLICI

L'esercito israeliano ha compiuto stanotte un raid aereo contro la casa di un militante palestinese delle Bigate dei Martiri di Al Aqsa nel campo profughi di Jabalya, Striscia di Gaza, compiendo, in contemporanea, un'incursione terrestre nel nord della Striscia con numerosi mezzi blindati. Almeno due persone sono rimaste ferite nell'attacco. È stato riaperto oggi, dopo tre settimane di chiusura, il valico di Karni tra la Striscia di Gaza e Israele: lo riferiscono fonti locali. La riapertura giunge dopo la fine di un’offensiva condotta la settimana scorsa dai militari israeliani alla periferia di Gaza città, nel sobborgo di Shajaiyeh, costata la vita ad almeno 18 palestinesi, inclusi civili. Sempre stanotte, ma in Cisgiordania, un palestinese è stato ucciso da agenti della sicurezza preventiva palestinese a Bir Zeit, un sobborgo di Ramallah, fuori dalla caserma dove un gruppetto di persone si era radunato per protestare contro l'arresto di un congiunto. Sul fronte interno palestinese prosegue invece lo sciopero a tempo indeterminato dei dipendenti pubblici iniziato sabato per protestare contro il mancato pagamento dei salari a partire dal marzo scorso. Secondo i sindacati, ad incrociare le braccia è il 98% dei lavoratori e l’astensione ha già provocato il rinvio dell’anno scolastico che avrebbe dovuto riaprire sabato. Questa mattina proteste sono segnalate di fronte alla sede del parlamento palestinese a Gaza assediata da picchetti di dimostranti che impediscono l'ingresso ai deputati. Le attività sono paralizzate anche in diversi ministeri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), ma il primo ministro Ismail Haniyeh ha già replicato che è al momento impossibile corrispondere i salari per il blocco economico in atto contro il suo governo.

PALESTINA: PROSEGUE LA COLONIZZAZIONE ILLEGALE DELLE CISGIORDANIA

700 nuove case tra Maale Adumim, vicino a Gerusalemme Est e Beitear Illit più a Sud vicino a Betlemme. Questa la dimensione del nuovo bando di gara che il governo Olmert ha reso pubblico invitando le imprese di costruzioni israeliane a presentare offerte in merito. La dimostrazione che il "piano di ritiro unilaterale" annunciato con l'abbandono di Gaza è in realtà un piano d'annessione coloniale e della continuità della politica del "fatto compiuto" - perseguita da tutti i governi israeliani, di destra o di presunta "sinistra" - ovvero l'insediamento illegale di centinaia di migliaia di coloni in territorio palestinese.

Editoriale

L'OMICIDIO DI RENATO: UN'ASSEMBLEA PER RIFLETTERE ANCORA E ORGANIZZARSI (dal comunicato di convocazione dell'Assemblea cittadina antifascista)

La lotta al fascismo deve essere intesa come riappropriazione degli strumenti necessari a far uscire il conflitto sociale dai binari della lotta tra poveri e dell’autodistruzione e reincanalarlo in una dinamica di unità di classe contro i potenti per creare una vera alternativa di società. Si è registrata la volontà di un’unità d’intenti sul tema dell’antifascismo. Siamo convinti che l’unità d’azione sia l’unico modo possibile oggi, per veicolare quest’intervento che richiede non la sommatoria di singole presenze sparse nel territorio ma un’omogenea e grande forza d’azione, consapevoli che ormai da soli non si va più avanti. La convocazione della rete cittadina antifascista non significa soltanto riprendere un percorso che ci unisca nei momenti in cui siamo aggrediti ma invece cominciare a dotarci di uno strumento che si contrapponga e cambi questo clima, che inizi col pensare all’autodifesa dei nostri spazi, passando per la costruzione di un’assemblea nazionale, fino ad arrivare ad un vero e proprio progetto d’intervento antifascista. Appuntamento al CSOA Ex SNIA Mer. 6 ore 19.00.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

LIBANO: ANNAN TRATTA PER LO SCAMBIO DI PRIGIONIERI TRA HEZBOLLAH E ISRAELE

Il Segretario generale delle Nazioni Unite Kofi Annan avrebbe deciso di trattare personalmente per il rilascio dei due soldati israeliani catturati il 12 luglio scorso, mediando fra le autorità israeliane e Hezbollah. Ne ha dato notizia la rete televisiva americana Fox News, citando un portavoce del palazzo di vetro. Il Qatar ha annunciato la sua decisione di partecipare alla forza Onu in Libano (Unifil) inviando dai 200 ai 300 uomini. Il ministro degli Esteri qatariota, Hamad Ben Jassem Ben Jabr Al-Thani, ha annunciato la decisione dopo aver incontrato il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. Il Qatar è il primo paese arabo a partecipare all'Unifil. Inoltre, un aereo della compagnia del Qatar domani pomeriggio atterrera' all'aeroporto internazionale di Beirut violando il blocco aereo. Il blocco e' stato imposto sul Libano dall'esercito israeliano sin dall'inizio della guerra. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stato libanese Nna, l'aereo atterrera' a Beirut con alcuni passeggeri a bordo.

ISRAELE: HASSAN NASRALLAH E' PIU' CREDIBILE DEI PORTAVOCE DI GOVERNO ED ESERCITO

Durante l'ultima guerra in Libano, i telespettatori israeliani hanno ritenuto più convincente e affidabile il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che non i portavoce del loro stesso Paese. E' la sorprendente conclusione di un sondaggio del professor Udi Lebel, docente all'Università Ben Gurion. Il pubblico aspettava impazientemente i discorsi di Nasrallah, che ha contraddetto più di una volta i portavoce israeliani e il ministro della Difesa: è stato il primo ad annunciare decessi dei soldati israeliani e le tristi circostanze in cui sono avvenuti. E questa non è la prima volta che una madre apprende della morte di suo figlio dai comunicati di Hezbollah, che mostrano un quadro completamente diverso da quello che l'esercito israeliano e i suoi portavoce avevano dipinto.

IRAQ: CONSUETO BOLLETTINO DI GUERRA

Due marines Usa sono morti ieri sera nella provincia di Anbar, la più pericolosa dell'Iraq, durante un combattimento con guerriglieri della resistenza sunnita. Sono 2.649 i soldati statunitensi morti in Iraq dall'inizio della guerra nel marzo 2003, oltre 500 dall'inizio di quest'anno. Ieri nella zona di Baquba, 65 chilometri a nord di Baghdad, si sono contati 21 morti iracheni (tra cui 4 bambini e 2 poliziotti, tutti gli altri civili) in diversi attacchi dei ribelli; altri 4 civili sono morti in un attentato al bazar di Khalis, 80 chilometri a nord della capitale. Le autorità di Baghdad hanno dato ieri la notizia che il numero due di Al Qaida in Iraq, Hamed Juma Faris Al-Saidi, è stato ucciso in un’offensiva della coalizione. Quattro soldati Usa sono sotto processo militare per l'uccisione di tre prigionieri iracheni e rischiano l'esecuzione dopo che la corte marziale ha riconosciuto a loro carico "circostanze aggravanti". Secondo il procuratore militare, il 9 maggio a Tikrit, nel corso dell'operazione "Triangolo di Ferro", i quattro soldati uccisero senza giustificazione i tre iracheni che avevano fatto prigionieri e minacciarono di morte un loro commilitone che voleva denunciarli ai superiori.

ARABIA SAUDITA: ARRESTATI PRESUNTI MILITANTI DI AL QUEDA

Il quotidiano saudita Al Riyadh riporta la notizia dell'arresto, avvenuto ieri, di 4 militanti di al Qaeda nel sud del paese. Secondo il quotidiano, la forze di sicurezza hanno individuato e catturato i quattro, tre sauditi e uno yemenita, nel montagne desertiche della regione di al-Baha. Pare non abbiamo opposto resistenza all'arresto. Il governo sostiene di aver catturato un'ottantina di militanti negli ultimi tre mesi. Nel maggio 2003, al Qaeda ha lanciato la sua offensiva terroristica contro la famiglia reale, accusata di essere asservita agli Usa.

AFGHANISTAN: CONTINUA LA BATTAGLIA TRA NATO E TALEBANI NEL SUD

La preannunciata offensiva 'Medusa' lanciata sabato mattina dalle forze Isaf-Nato canadesi contro i villaggi controllati dai talebani nel distretto di Panjwayi, una trentina di chilometri a ovest di Kandahar, ha causato finora 200 morti tra i ribelli, 4 tra i soldati Isaf e un imprecisato numero di vittime civili. Le forze Isaf-Nato hanno impiegato l'artiglieria pesante e l'aviazione per bombardare i centri abitati dei quali venerdì sera era stata ordinata dai comandi Isaf l'evacuazione. Nel frattempo continuano le polemiche sull'aereo militare britannico caduto sabato nella stessa provincia: morti 14 soldati. La Royal Air Force (Raf) nega che siano stati i talebani ad abbatterlo e afferma che il Nimrod MR2 è caduto per colpa di un cortocircuito che ha scatenato un incendio a bordo del velivolo.

TURCHIA: ATTENTATO A VAN, 2 MORTI

Sono due i morti, un civile e un poliziotto, uccisi ieri sera nella città turca di Van, nell'est curdo del paese, dall'esplosione di una bomba piazzata in un cestino dell'immondizia di un parco, che a quell'ora - le 21 - era frequentato soprattutto da famiglie di funzionari del governo. L'attentato è stato subito attribuito dalle autorità locali ai separatisti curdi che fanno riferimento al Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan, fuorilegge), anche se ancora non c'é stata nessuna rivendicazione. L'attentato di stasera giunge dopo una serie di attacchi compiuti negli ultimi giorni soprattutto in località turistiche della Turchia: i morti erano già stati 3, decine i feriti decine. Tutti erano stati rivendicati dal Tak, organizzazione separatista diversa dal Pkk, ma da alcuni ritenuta collaterale. Dagli anni '80 la lotta separatista tra Pkk e governo ha causato la morte di oltre 30 mila persone.

GIORDANIA: SPARA CONTRO UN GRUPPO DI TURISTI

Si è avvicinato alla gente che aspettava di visitare l'anfiteatro romano in piazza Hashmiyah, nel centro di Amman, e ha cominciato a sparare all'impazzata. Ucciso un turista britannico, mentre altre sei persone - due cittadine britanniche, un'australiana, una neozelandese, un olandese e un agente della polizia turistica giordana - sono state ferite. Il movente e l'identità dell'attentatore - un iracheno - non sono ancora noti. L'uomo è stato immediatamente arrestato.

SUDAN: RIPRESI GLI SCONTRI ARMATI IN DARFUR

Dal 28 agosto, in diverse località del Nord Darfur , tra cui Kukul e Gabr al-Kafud , sarebbero ripresi scontri sui quali, secondo un portavoce dell’Unione Africana (UA), sono tuttora in corso accertamenti della stessa missione UA. Nel frattempo, il consiglio dei ministri di Khartoum ha chiesto all’UA di lasciare il Darfur il 30 settembre, data in cui scadrà il mandato, sottolineando che la missione ha ripetutamente affermato di non essere in grado di svolgere il suo compito. Giovedì scorso il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva deciso il dispiegamento di truppe dell'Onu in sostituzione di quelle dell'UA, un’iniziativa a cui Khartoum si dice finora contrario. Il governo sudanese ha ribadito più volte che intende occuparsi della sicurezza della regione senza apporti esterni, nonostante le costanti e crescenti pressioni esercitate soprattutto da Washington sia sul Palazzo di Vetro sia sull’intera comunità internazionale. Il conflitto in Darfur cominciato nel 2003 ha causato, secondo stime correnti, decine di migliaia di morti e oltre due milioni di profughi.

RUSSIA: FASCITI CONTRO IMMIGRATI CECENI

Violenti scontri sono avvenuti la notte scorsa a Kondopoga, città a nord della Russia fra nazionalisti appartenenti ai gruppi di destra e immigrati, in maggioranza ceceni. I nazionalisti si sono dati appuntamento per le strade della città per chiedere l'espulsione degli immigrati, a loro giudizio colpevoli dei reati commessi in città. Negli scontri, durante i quali i nazionalisti si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa, hanno perso la vita due persone.

MESSICO: PROSEGUE LA PROTESTA POPOLARE CONTRO LA TRUFFA DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI

Migliaia di messicani sono tornati in piazza oggi per manifestare a favore del candidato di sinistra Lopez Obrador, sconfitto alle presidenziali, secondo il quale i messicani hanno il diritto costituzionale di cercare di cambiare il governo, secondo lui "in mano ad una piccola élite che raggira le regole e le istituzioni". "Non accetteremo un presidente burattino" ha affermato Obrador riferendosi al suo rivale, il conservatore Calderon.

CANARIE: MIGLIAIA DI MIGRANTI SONO ARRIVATI IN QUESTI MESI NELLE ISOLE SPAGNOLE

Con i 1200 migranti dell'Africa sub-sahariana giunti tra sabato e domenica alle Isole Canarie a bordo di otto diverse imbarcazioni, sono più di 20.000 gli irregolari approdati nell’arcipelago spagnolo dall’inizio dell’anno. E’ ormai una "catastrofe umanitaria" ha detto Paulino Rivero della Coalizione Canaria, Soltanto in agosto gli arrivi hanno superato le 5.000 persone, un numero maggiore dell’intero anno precedente. I migranti provengono soprattutto dal Senegal e dalla Mauritania. Alfredo Perez Rubalcaba, ministro dell’Interno spagnolo, aveva già previsto nei giorni scorsi che, nonostante la mobilitazione militare decisa da Madrid e dall’ Europa, con l’impiego di radar e di navi, e malgrado le intese con i paesi africani e l’impegno dell’Unione Europea, l'esodo dall'Africa non si sarebbe interrotto. Il ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos gli aveva fatto eco sottolineando che la strada scelta per affrontare il problema non avrebbe dato risultati. La Spagna ha ora deciso di convocare entro il mese in corso un vertice dei ministri europei dell'Interno. L’ondata migratoria verso le Canarie è cominciata dopo l’innalzamento del 'muro' che circonda le enclave spagnole di Ceuta e Melilla ed è incoraggiata e alimentata da organizzazioni criminali che ricavano enormi proventi dal trasporto dei clandestini effettuato in termini tali da aver già provocato centinaia di vittime.

ITALIA

Roma. Una tenda di protesta davanti alla Farnesina dei giovani artisti palestinesi del gruppo Sanabel bloccati in Italia (Indy)

E’ iniziata quest mattina a Roma la protesta dei giovani artisti palestinesi del gruppo folkloristico “Sanabel” di fronte al Ministero degli Esteri. I nove giovani palestinesi sono bloccati a Roma da settimane, impossibilitati a tornare nel loro Paese a causa della chiusura del valico di Rafah, unico punto di passaggio fra la striscia di Gaza e l’Egitto; nonostante la gestione del valico di Rafah sia teoricamente garantita dalla missione europea EUBAM, ed in particolare da un contingente di Carabinieri italiani, è in realtà lo Stato di Israele che ne dispone arbitrariamente apertura e chiusura. Dalla mattina di lunedì 4 settembre, i giovani palestinesi hanno allestito una tendopoli in Viale Paolo Borselli, di fronte al Ministero degli Esteri, per sollecitare l’intervento italiano nella vicenda. Nella stessa mattinata, si è tenuta una conferenza stampa, dove sono intervenuti il portavoce del gruppo Shukri, Bassam Saleh ed una cooperante italiana, che ha a sua volta sollecitato il Ministro D’Alema ad intervenire per consentire il ritorno dei giovani palestinesi e per garantire l’apertura del valico di Rafah. A nome delle rispettive organizzazioni, hanno espresso solidarietà e impegno Fabio Nobile (Consigliere comunale del PdCI), l'assessore Peciola dell'XI Municipio e Sergio Cararo del Forum Palestina, mentre è stata recapitata una lettera di solidarietà dell’europarlamentare Luisa Morgantini. La mobilitazione è solo all’inizio: queste le iniziative programmate per questi giorni presso la tendopoli allestita di fronte al Ministero degli Esteri: una assemblea cittadina martedì 5 settembre, alle ore 17.30; un buffet palestinese mercoledì 6, alle ore 20.30; un dibattito con l’europarlamentare Giulietto Chiesa e il giornalista Lucio Manisco giovedì 7, alle ore 17.30; una manifestazione-spettacolo del gruppo folkloristico Sanabel, venerdì 8 alle ore 20.30. Nello spazio della tendopoli sono allestite mostre permanenti sul Muro dell’Apartheid e la Palestina.

SCIOPERI NEI TRASPORTI DAL 6 SETTEMBRE

Mercoledi' prossimo, sindacati base e autonomi hanno indetto uno sciopero generale dei trasporti di 24 ore. Nello stesso giorno inizierà lo sciopero di 4 ore (dalle 10 alle 14) del personale di terra della Sea agli aeroporti di Linate e Malpensa. E allo sciopero generale indetto dai sindacati esclusi dalla "cabina di regia" aderiranno anche i controllori di volo, in agitazione per 24 ore "contro il governo che ha accettato il monopolio di Cgil, Cisl, Uil e Ugl". Agli inizi di agosto la Commissione di garanzia sugli scioperi aveva proclamato irregolare - come di consueto - lo sciopero generale del 6 settembre. Il 7 settembre e' previsto anche uno stop di un giorno dei dipendenti di Alitalia. I sindacati hanno annunciato in particolare un periodo di "straordinaria conflittualita"' per garantire all'Alitalia "il rilancio e lo sviluppo previsti dagli accordi di Palazzo Chigi, per il diritto al rinnovo dei contratti collettivi di lavoro dopo la scadenza della moratoria contrattuale avvenuta il 31 dicembre 2005".

FINAZIARIA PUBBLICO IMPIEGO: IL MINISTRO NICOLAIS VUOLE LO SCONTRO (c. st. RDB-CUB)

Il Ministro Nicolais con Cgil Cisl e Uil, attraverso l'utilizzo di tavoli "segreti", tenta di rilanciare una nuova stagione di concertazione con l'obiettivo di smantellare definitivamente la pubblica amministrazione. "A quanto pare il Ministro una ne fa e cento ne pensa" - dichiara Paola Palmieri delle RdB-CUB PI.. " Prima ha ipotizzato la cancellazione di 400 mila posti di lavoro nel pubblico impiego; poi ha richiesto il blocco dei contratti integrativi e l'allungamento della vigenza contrattuale a tre anni con la conseguente moratoria dei rinnovi contrattuali da fare; ha continuato dando i numeri sulle ipotetiche assunzioni dei lavoratori precari della P.A., proponendo la stabilizzazione in 4 anni solo per alcuni e oggi, dalle pagine dei principali quotidiani, si esercita in fantomatiche e assurde soluzioni attraverso il lavoro part-time". "L'unico fatto concreto realizzato fino ad ora dal Ministro è stato quello di dimostrare una totale discrezionalità nelle relazioni sindacali tentando così di trovare soluzioni solo con quei sindacati di comodo disposti a condividere le scelte derivanti da un Finanziaria lacrime e sangue. Invitiamo il Ministro il 6 ottobre, allo sciopero con manifestazione nazionale a Roma dei precari della P.A., dove è prevista la partecipazione di decine di migliaia di lavoratori precari pubblici"

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

GIORDANIA

Attentato nella capitale giordana: ucciso un turista inglese, feriti altri cinque occidentali più la guida turistica giordana che guidava il gruppo. A sparare sono stati due uomini che hanno esploso diversi colpi d'arma da fuoco sulla folla che visitava l'anfiteatro romano nel centro di Amman. Arrestato un attentatore di nazionalità irachena. Tra i feriti due britanniche, un'australiana, una neozelandese e un olandese.

PALESTINA

L'esercito israeliano ha compiuto stanotte un raid aereo contro la casa di un militante palestinese delle Bigate dei Martiri di Al Aqsa nel campo profughi di Jabalya, Striscia di Gaza, compiendo, in contemporanea, un'incursione terrestre nel nord della Striscia con numerosi mezzi blindati. Almeno due persone sono rimaste ferite nell'attacco. Sempre stanotte, ma in Cisgiordania, un palestinese è stato ucciso da agenti della sicurezza preventiva palestinese a Bir Zeit, un sobborgo di Ramallah, fuori dalla caserma dove un gruppetto di persone si era radunato per protestare contro l'arresto di un congiunto.

È stato riaperto oggi, dopo tre settimane di chiusura, il valico di Karni tra la Striscia di Gaza e Israele: lo riferiscono fonti locali. La riapertura giunge dopo la fine di un’offensiva condotta la settimana scorsa dai militari israeliani alla periferia di Gaza città, nel sobborgo di Shajaiyeh, costata la vita ad almeno 18 palestinesi, inclusi civili. Intanto le forze armate israeliane hanno condotto nelle prime ore di oggi un nuovo raid aereo contro il campo profughi di Jabalya, nella Striscia di Gaza, centrando un palazzo e ferendo almeno due persone. Sempre secondo testimoni palestinesi di Gaza, le truppe israeliane avrebbero al contempo lanciato una nuova incursione militare nel nord della Striscia, dove dall’inizio sono stati uccisi almeno 200 palestinesi, la metà dei quali civili.

Sul fronte interno palestinese prosegue invece lo sciopero a tempo indeterminato dei dipendenti pubblici iniziato sabato per protestare contro il mancato pagamento dei salari a partire dal marzo scorso. Secondo i sindacati, ad incrociare le braccia è il 98% dei lavoratori e l’astensione ha già provocato il rinvio dell’anno scolastico che avrebbe dovuto riaprire sabato. Questa mattina proteste sono segnalate di fronte alla sede del parlamento palestinese a Gaza assediata da picchetti di dimostranti che impediscono l'ingresso ai deputati. Le ttività sono paralizzate anche in diversi ministeri dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), ma il primo ministro Ismail Haniyeh ha già replicato che è al momento impossibile corrispondere i salari per il blocco economico in atto contro il suo governo.

LIBANO

Il Qatar ha annunciato la sua decisione di partecipare alla forza Onu in Libano (Unifil) inviando dai 200 ai 300 uomini. Il ministro degli Esteri qatariota, Hamad Ben Jassem Ben Jabr Al-Thani, ha annunciato la decisione dopo aver incontrato il segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. Il Qatar è il primo paese arabo a partecipare all'Unifil. Il ministro ha aggiunto che la decisone "ha il fine di dire al mondo che c'é una presenza araba, anche se ridotta, e di dire ad Israele che noi crediamo in quella risoluzione e che vogliamo applicarla".

Durante l'ultima guerra in Libano, i telespettatori israeliani hanno ritenuto più convincente e affidabile il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che non i portavoce del loro stesso Paese. E' la sorprendente conclusione di un sondaggio del professor Udi Lebel, docente all'Università Ben Gurion. Ai sei gruppi di partecipanti al sondaggio, il professor Lebel ha mostrato le registrazioni televisive dei portavoce delle due parti in conflitto. Ha poi chiesto loro di indicare chi fosse più credibile, e chi desse un maggior senso di sicurezza rispetto alla prosecuzione della guerra: la maggior parte di loro ha indicato Hezbollah. "Siamo in una situazione veramente pazzesca", ha dichiarato il Professor Lebel in un'intervista rilasciata domenica alla radio statale israeliana. "Una situazione senza precedenti. Il pubblico aspettava impazientemente i discorsi di Nasrallah, che ha contraddetto più di una volta i portavoce israeliani e il ministro della Difesa: è stato il primo ad annunciare decessi dei soldati israeliani e le tristi circostanze in cui sono avvenuti"."Questa non è la prima volta che una madre affranta apprende della morte di suo figlio dai comunicati di Hezbollah, che mostrano un quadro completamente diverso da quello che l'esercito israeliano e i suoi portavoce avevano dipinto."

IRAQ

Un calciatore iracheno, che gioca nella prestigiosa squadra dell'aeronautica militare, è stato rapito da uomini armati venerdì a Baghdad. Lo rende noto oggi la sua squadra. "Uomini in uniforme arrivati a bordo di veicoli fuoristrada hanno fatto irruzione venerdì nell'abitazione di Ghanem Khudeir, nel quartiere di Amel e lo hanno portato con loro", ha spiegato un dirigente del club. Ghanem Khudeir è uno degli attaccanti più popolari in Iraq e la sua squadra dell'aeronautica ha vinto nel 2005 il campionato di prima divisione, la serie A irachena.

Quattro soldati Usa sono sotto processo militare per l'uccisione di tre prigionieri iracheni e rischiano l'esecuzione dopo che la corte marziale ha riconosciuto a loro carico "circostanze aggravanti". Secondo il procuratore militare, il 9 maggio a Tikrit, nel corso dell'operazione "Triangolo di Ferro", i quattro soldati uccisero senza giustificazione i tre iracheni che avevano fatto prigionieri e minacciarono di morte un loro commilitone che voleva denunciarli ai superiori.

Due marines Usa sono morti ieri sera nella provincia di Anbar, la più pericolosa dell'Iraq, durante un combattimento con guerriglieri della resistenza sunnita. Sono 2.649 i soldati statunitensi morti in Iraq dall'inizio della guerra nel marzo 2003, oltre 500 dall'inizio di quest'anno. Ieri nella zona di Baquba, 65 chilometri a nord di Baghdad, si sono contati 21 morti iracheni (tra cui 4 bambini e 2 poliziotti, tutti gli altri civili) in diversi attacchi dei ribelli; altri 4 civili sono morti in un attentato al bazar di Khalis, 80 chilometri a nord della capitale.

Le autorità di Baghdad hanno dato ieri la notizia dell’arresto del vice di Al-Masri, che in giugno ha preso il posto Abu Musab Zarqawi. Ritenuto il numero due di Al Qaida in Iraq, Hamed Juma Faris Al-Saidi, è stato ucciso in un’offensiva della coalizione.

ARABIA SAUDITA

Il quotidiano saudita Al Riyadh riporta la notizia dell'arresto, avvenuto ieri, di 4 militanti di al Qaeda nel sud del paese. Secondo il quotidiano, la forze di sicurezza hanno individuato e catturato i quattro, tre sauditi e uno yemenita, nel montagne desertiche della regione di al-Baha. Pare non abbiamo opposto resistenza all'arresto. Il governo sostiene di aver catturato un'ottantina di militanti negli ultimi tre mesi. Nel maggio 2003, al Qaeda ha lanciato la sua offensiva terroristica contro la famiglia reale, accusata di essere asservita agli Usa.

AFGHANISTAN

La preannunciata offensiva 'Medusa' lanciata sabato mattina dalle forze Isaf-Nato canadesi contro i villaggi controllati dai talebani nel distretto di Panjwayi, una trentina di chilometri a ovest di Kandahar, ha causato finora 200 morti tra i ribelli, 4 tra i soldati Isaf e un imprecisato numero di vittime civili. Le forze Isaf-Nato hanno impiegato l'artiglieria pesante e l'aviazione per bombardare i centri abitati dei quali venerdì sera era stata ordinata dai comandi Isaf l'evacuazione. Nel frattempo continuano le polemiche sull'aereo militare britannico caduto sabato nella stessa provincia: morti 14 soldati. La Royal Air Force (Raf) nega che siano stati i talebani ad abbatterlo e afferma che il Nimrod MR2 è caduto per colpa di un cortocircuito che ha scatenato un incendio a bordo del velivolo.

TURCHIA

Sono due i morti, un civile e un poliziotto, uccisi ieri sera nella città turca di Van, nell'est curdo del paese, dall'esplosione di una bomba piazzata in un cestino dell'immondizia di un parco, che a quell'ora - le 21 - era frequentato soprattutto da famiglie di funzionari del governo. L'attentato è stato subito attribuito dalle autorità locali ai separatisti curdi che fanno riferimento al Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan, fuorilegge), anche se ancora non c'é stata nessuna rivendicazione. L'attentato di stasera giunge dopo una serie di attacchi compiuti negli ultimi giorni soprattutto in località turistiche della Turchia: i morti erano già stati 3, decine i feriti decine. Tutti erano stati rivendicati dal Tak, organizzazione separatista diversa dal Pkk, ma da alcuni ritenuta collaterale. Dagli anni '80 la lotta separatista tra Pkk e governo ha causato la morte di oltre 30 mila persone.

SUDAN

Dal 28 agosto, in diverse località del Nord Darfur , tra cui Kukul e Gabr al-Kafud , sarebbero ripresi scontri sui quali, secondo un portavoce dell’Unione Africana (UA), sono tuttora in corso accertamenti della stessa missione UA. Nel frattempo, il consiglio dei ministri di Khartoum ha chiesto all’UA di lasciare il Darfur il 30 settembre, data in cui scadrà il mandato, sottolineando che la missione ha ripetutamente affermato di non essere in grado di svolgere il suo compito. Giovedì scorso il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva deciso il dispiegamento di truppe dell'Onu in sostituzione di quelle dell'UA, un’iniziativa a cui Khartoum si dice finora contrario. Il governo sudanese ha ribadito più volte che intende occuparsi della sicurezza della regione senza apporti esterni, nonostante le costanti e crescenti pressioni esercitate soprattutto da Washington sia sul Palazzo di Vetro sia sull’intera comunità internazionale. Il conflitto in Darfur cominciato nel 2003 ha causato, secondo stime correnti, decine di migliaia di morti e oltre due milioni di profughi.

RUSSIA -CECENIA

Violenti scontri sono avvenuti la notte scorsa a Kondopoga, città a nord della Russia fra nazionalisti appartenenti ai gruppi di destra e immigrati, in maggioranza ceceni. I nazionalisti si sono dati appuntamento per le strade della città per chiedere l'espulsione degli immigrati, a loro giudizio colpevoli dei reati commessi in città. Negli scontri, durante i quali i nazionalisti si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa, hanno perso la vita due persone.

Un funzionario del servizio penitenziario russo è morto e altre diciotto persone sono rimaste ferite questa notte per l'esplosione di una bomba nella base militare russa di Khankala, in Cecenia. Pare che l'esplosione si sia verificata in un edificio del ministero della Giustizia, che si trova all'interno del compound della base, la più grande presente in Cecenia. Sono ora in corso delle investigazioni per chiarire l'accaduto.

BURUNDI

Sarebbe di diversi morti e di almeno una quarantina di feriti il bilancio, ancora provvisorio, degli scontri avvenuti ieri sera, intorno alle 20:00 ora locale, a Bujumbura, nel popolare quartiere Nyakabiga: lo hanno riferito alla MISNA fonti locali, precisando che secondo le prime informazioni si tratterebbe di “un regolamento di conti tra bande rivali, come se ne sono verificati nelle ultime settimane”. Tra il 30 luglio e il 6 agosto scorsi quattro attentati dinamitardi, tutti effettuati con lanci di granate, avevano colpito alcuni uffici pubblici di Bujumbura, uccidendo 7 persone e ferendone una trentina. Il governo aveva attribuito la responsabilità alle Fnl, che però non hanno mai rivendicato gli attacchi.

MESSICO

Migliaia di messicani sono tornati in piazza oggi per manifestare a favore del candidato di sinistra Lopez Obrador, sconfitto alle presidenziali, secondo il quale i messicani hanno il diritto costituzionale di cercare di cambiare il governo, secondo lui "in mano ad una piccola élite che raggira le regole e le istituzioni". "Non accetteremo un presidente burattino" ha affermato Obrador riferendosi al suo rivale, il conservatore Calderon.

MIGRAZIONI

Con i 1200 migranti cosiddetti ‘clandestini’ dell'Africa sub-sahariana giunti tra sabato e domenica alle Isole Canarie a bordo di otto diverse imbarcazioni, sono più di 20.000 gli irregolari approdati nell’arcipelago spagnolo dall’inizio dell’anno. E’ ormai una "catastrofe umanitaria" ha detto Paulino Rivero della Coalizione Canaria, Soltanto in agosto gli arrivi hanno superato le 5.000 persone, un numero maggiore dell’intero anno precedente. I migranti provengono soprattutto dal Senegal e dalla Mauritania. Alfredo Perez Rubalcaba, ministro dell’Interno spagnolo, aveva già previsto nei giorni scorsi che, nonostante la mobilitazione militare decisa da Madrid e dall’ Europa, con l’impiego di radar e di navi, e malgrado le intese con i paesi africani e l’impegno dell’Unione Europea, l'esodo dall'Africa non si sarebbe interrotto. Il ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos gli aveva fatto eco sottolineando che la strada scelta per affrontare il problema non avrebbe dato risultati. La Spagna ha ora deciso di convocare entro il mese in corso un vertice dei ministri europei dell'Interno. L’ondata migratoria verso le Canarie è cominciata dopo l’innalzamento del 'muro' che circonda le enclave spagnole di Ceuta e Melilla ed è incoraggiata e alimentata da organizzazioni criminali che ricavano enormi proventi dal trasporto dei clandestini effettuato in termini tali da aver già provocato centinaia di vittime.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

PALESTINA

L'esercito israeliano ha compiuto stanotte un raid aereo contro la casa di un militante palestinese delle Bigate dei Martiri di Al Aqsa nel campo profughi di Jabalya, Striscia di Gaza, compiendo, in contemporanea, un'incursione terrestre nel nord della Striscia con numerosi mezzi blindati. Almeno due persone sono rimaste ferite nell'attacco. Sempre stanotte, ma in Cisgiordania, un palestinese è stato ucciso da agenti della sicurezza preventiva palestinese a Bir Zeit, un sobborgo di Ramallah, fuori dalla caserma dove un gruppetto di persone si era radunato per protestare contro l'arresto di un congiunto.

LIBANO - ISRAELE

Durante l'ultima guerra in Libano, i telespettatori israeliani hanno ritenuto più convincente e affidabile il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, che non i portavoce del loro stesso Paese. E' la sorprendente conclusione di un sondaggio del professor Udi Lebel, docente all'Università Ben Gurion. Ai sei gruppi di partecipanti al sondaggio, il professor Lebel ha mostrato le registrazioni televisive dei portavoce delle due parti in conflitto. Ha poi chiesto loro di indicare chi fosse più credibile, e chi desse un maggior senso di sicurezza rispetto alla prosecuzione della guerra: la maggior parte di loro ha indicato Hezbollah. "Siamo in una situazione veramente pazzesca", ha dichiarato il Professor Lebel in un'intervista rilasciata domenica alla radio statale israeliana. "Una situazione senza precedenti. Il pubblico aspettava impazientemente i discorsi di Nasrallah, che ha contraddetto più di una volta i portavoce israeliani e il ministro della Difesa: è stato il primo ad annunciare decessi dei soldati israeliani e le tristi circostanze in cui sono avvenuti"."Questa non è la prima volta che una madre affranta apprende della morte di suo figlio dai comunicati di Hezbollah, che mostrano un quadro completamente diverso da quello che l'esercito israeliano e i suoi portavoce avevano dipinto."

IRAQ - USA

I soldati Usa Raymond Girouard, William Hunsaker, Corey Claggett e Juston Graber - sotto processo militare per l'uccisione di tre prigionieri iracheni durante una battaglia - rischiano l'esecuzione dopo che la corte marziale ha riconosciuto a loro carico "circostanze aggravanti". Secondo il procuratore militare, colonnello James Daniel, il 9 maggio a Tikrit, nel corso dell'operazione "Triangolo di Ferro", i quattro soldati uccisero senza giustificazione i tre iracheni che avevano fatto prigionieri e minacciarono di morte un loro commilitone che voleva denunciarli ai superiori. L'ultima esecuzione di un soldato Usa è avvenuta nel 1961 a Fort Leavenworth, in Kansas, durante le primissime fasi della guerra del Vietnam.

Le autorità di Baghdad hanno dato ieri la notizia dell’arresto del vice di Al-Masri, che in giugno ha preso il posto Abu Musab Zarqawi. Ritenuto il numero due di Al Qaida in Iraq, Hamed Juma Faris Al-Saidi, è stato ucciso in un’offensiva della coalizione.

AFGHANISTAN

La preannunciata offensiva 'Medusa' lanciata sabato mattina dalle forze Isaf-Nato canadesi contro i villaggi controllati dai talebani nel distretto di Panjwayi, una trentina di chilometri a ovest di Kandahar, ha causato finora 200 morti tra i ribelli, 4 tra i soldati Isaf e un imprecisato numero di vittime civili. Le forze Isaf-Nato hanno impiegato l'artiglieria pesante e l'aviazione per bombardare i centri abitati dei quali venerdì sera era stata ordinata dai comandi Isaf l'evacuazione. Nel frattempo continuano le polemiche sull'aereo militare britannico caduto sabato nella stessa provincia: morti 14 soldati. La Royal Air Force (Raf) nega che siano stati i talebani ad abbatterlo e afferma che il Nimrod MR2 è caduto per colpa di un cortocircuito che ha scatenato un incendio a bordo del velivolo.

TURCHIA

Sono due i morti, un civile e un poliziotto, uccisi ieri sera nella città turca di Van, nell'est curdo del paese, dall'esplosione di una bomba piazzata in un cestino dell'immondizia di un parco, che a quell'ora - le 21 - era frequentato soprattutto da famiglie di funzionari del governo. L'attentato è stato subito attribuito dalle autorità locali ai separatisti curdi che fanno riferimento al Pkk (Partito dei Lavoratori del Kurdistan, fuorilegge), anche se ancora non c'é stata nessuna rivendicazione. L'attentato di stasera giunge dopo una serie di attacchi compiuti negli ultimi giorni soprattutto in località turistiche della Turchia: i morti erano già stati 3, decine i feriti decine. Tutti erano stati rivendicati dal Tak, organizzazione separatista diversa dal Pkk, ma da alcuni ritenuta collaterale. Dagli anni '80 la lotta separatista tra Pkk e governo ha causato la morte di oltre 30 mila persone.

SUDAN

Dal 28 agosto, in diverse località del Nord Darfur , tra cui Kukul e Gabr al-Kafud , sarebbero ripresi scontri sui quali, secondo un portavoce dell’Unione Africana (UA), sono tuttora in corso accertamenti della stessa missione UA. Nel frattempo, il consiglio dei ministri di Khartoum ha chiesto all’UA di lasciare il Darfur il 30 settembre, data in cui scadrà il mandato, sottolineando che la missione ha ripetutamente affermato di non essere in grado di svolgere il suo compito. Giovedì scorso il Consiglio di sicurezza dell’Onu aveva deciso il dispiegamento di truppe dell'Onu in sostituzione di quelle dell'UA, un’iniziativa a cui Khartoum si dice finora contrario. Il governo sudanese ha ribadito più volte che intende occuparsi della sicurezza della regione senza apporti esterni, nonostante le costanti e crescenti pressioni esercitate soprattutto da Washington sia sul Palazzo di Vetro sia sull’intera comunità internazionale. Il conflitto in Darfur cominciato nel 2003 ha causato, secondo stime correnti, decine di migliaia di morti e oltre due milioni di profughi.

RUSSIA -CECENIA

Violenti scontri sono avvenuti la notte scorsa a Kondopoga, città a nord della Russia fra nazionalisti appartenenti ai gruppi di destra e immigrati, in maggioranza ceceni. I nazionalisti si sono dati appuntamento per le strade della città per chiedere l'espulsione degli immigrati, a loro giudizio colpevoli dei reati commessi in città. Negli scontri, durante i quali i nazionalisti si sono scontrati con la polizia in assetto antisommossa, hanno perso la vita due persone.

MIGRAZIONI

Con i 1200 migranti ‘clandestini’ dell'Africa sub-sahariana giunti tra sabato e domenica alle Isole Canarie a bordo di otto diverse imbarcazioni, sono più di 20.000 gli irregolari approdati nell’arcipelago spagnolo dall’inizio dell’anno. E’ ormai una "catastrofe umanitaria" ha detto Paulino Rivero della Coalizione Canaria, Soltanto in agosto gli arrivi hanno superato le 5.000 persone, un numero maggiore dell’intero anno precedente. I migranti provengono soprattutto dal Senegal e dalla Mauritania. Alfredo Perez Rubalcaba, ministro dell’Interno spagnolo, aveva già previsto nei giorni scorsi che, nonostante la mobilitazione militare decisa da Madrid e dall’ Europa, con l’impiego di radar e di navi, e malgrado le intese con i paesi africani e l’impegno dell’Unione Europea, l'esodo dall'Africa non si sarebbe interrotto. Il ministro degli Esteri Miguel Angel Moratinos gli aveva fatto eco sottolineando che la strada scelta per affrontare il problema non avrebbe dato risultati. La Spagna ha ora deciso di convocare entro il mese in corso un vertice dei ministri europei dell'Interno. L’ondata migratoria verso le Canarie è cominciata dopo l’innalzamento del 'muro' che circonda le enclave spagnole di Ceuta e Melilla ed è incoraggiata e alimentata da organizzazioni criminali che ricavano enormi proventi dal trasporto dei clandestini effettuato in termini tali da aver già provocato centinaia di vittime.

ITALIA


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gror060904 (last edited 2008-06-26 09:59:54 by anonymous)