Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

aggiornamento da roma residence

ripresi i processi a genova

Abu Mazen potrebbe chiedere al Qatar la mediazione per uno scambio di prigionieri CON Israele

mentre d'alema conferma la missione italiana in afganistan, Quattro Paesi europei si oppongono all'invio di altre truppe

Negli ultimi 7 mesi, 240mila profughi in iraq

Ocalan parla al Pkk

domani manifestazione nazionale dei call center

Editoriale

NOTIZIE BREVI

aggiornamento da roma residence

continuano gli sgomberi a roma residence. piu' di 200 persone hanno dormito per strada. oggi stufe hanno occupato via di bravetta. oggi i rom hanno manifestato al campidoglio ottenendo un oncontro con galloro (assessore alla casa) per domani.

CORRISPONDENZA

CORRISPONDENZA DI AGGIORNAMENTO DA GENOVA

Stando al quotidiano palestinese Al Ayam, il presidente dell'Anp Abu Mazen sarebbe in procinto di recarsi nel Qatar per chiedere all'Emirato di adoperarsi nella mediazione per arrivare a uno scambio di prigionieri tra resistenza palestinese e Stato ebraico. tuttavia Intervistato dalla radio nazionale, Olmert ha aggiunto che non considerera' la possibilita' di liberare prigionieri palestinesi prima del rilascio di Gilad Shalit, il soldato israeliano catturato a Gaza il 25 giugno scorso. inoltre Il premier israeliano Ehud Olmert ha confermato di avere in programma di di incontrare a breve il presidente palestinese Abu Mazen.

intanto Gaza sta morendo. L'assedio israeliano dell'enclave palestinese è così stretto che la popolazione è sul punto di morire di fame. E' in atto una grande tragedia, ma nessuno sembra curarsene visto che l'attenzione del mondo è tutta rivolta alle guerre in Libano e in Iraq. Un'intera società viene distrutta. Un milione e mezzo di palestinesi sono imprigionati nell'area più popolata del pianeta. Israele ha bloccato qualsiasi attività commerciale. I pescatori non possono allontanarsi dalla costa e si vedono costretti a sfidare le onde tentando vanamente di catturare pesci con reti gettate a mano.

Quattro Paesi si oppongono all'invio di truppe in Afghanistan

La Spagna, la Francia, la Germania e il Belgio si sono opposti alla mobilitazione dell'Eurocorpo (formato per il 20 per cento da militari spagnoli) per sopperire alla carenza di truppe nel sud dell'Afghanistan. Finora la Polonia è stato l'unico paese europeo ad accogliere la petizione del generale James Jones, comandante delle Forze alleate in Europa, per l'invio di un contingente militare nella provincia di Helmand, in appoggio a quello britannico già impegnato in duri scontri contro la guerriglia talebana. L'Italia non ha in programma una exit strategy per il ritiro delle truppe dell'Afghanistan e non sono previsti cambiamenti neppure nell'entità del contingente attualmente impegnato nella missione Isaf. La conferma arriva oggi dal ministro degli Esteri, Massimo D'Alema, che ha incontrato i giornalisti a margine di un incontro a Roma con il suo omologo australiano, ALexander Downer. «Non prevediamo allo stato alcuna rimodulazione nè in un senso nè nell'altro» ha detto D'Alema a chi gli chiedeva se l'Italia intendesse rafforzare o ridimensionare la presenza di truppe in Afghanistan. Il ministro ha aggiunto che l'Italia «intende portare avanti gli impegni assunti con la Nato» e ha ricordato che «anche a New York, in sede di Consiglio Atlantico, abbiamo confermato che proseguirà l’impegno italiano in Afghanistan, che si concentra a Kabul e nella regione di Herat»

Negli ultimi 7 mesi, 240mila profughi per le violenze interconfessionali

Sarebbero circa 240mila solo negli ultimi 7 mesi, secondo dati del ministero dell'Emigrazione iracheno, i civili costretti a lasciare le proprie case a causa dell'espandersi delle violenze settarie. I profughi, pari a circa 40mila famiglie, fuggono dagli omicidi incorciati tra le milizie sunnite e quelle sciite.

Ocalan parla al Pkk

Il leader del Pkk, Abdullah Ocalan, ha ordinato ai suoi uomini un cessate il fuoco: lo annuncia un'agenzia legata al Pkk. 'Finche' non saremo minacciati di distruzione totale, il Pkk non dovrebbe usare le sue armi', e' il messaggio trasmesso dalla prigione speciale di Imrali. Per lo stesso Ocalan, una nuova tregua unilaterale non sarebbe segno di 'debolezza', ma dovrebbe essere vista dalle autorita' turche come occasione di riconciliazione tra i popoli turco e curdo.

ITALIA

cassaintegrati di alfa romeo occupano capannone pirelli

Questa mattina 200 cassintegrati dell’Alfa Romeo di Arese hanno occupato il capannone della Pirelli ambiente, la quale si è insediata nell’area ex Alfa Romeo dell’ABP, di proprietà degli americani di Aig/Lincoln. La protesta di oggi dei cassintegrati fa seguito alla recente comunicazione fatta dalla Pirelli ad Abp, con la quale la stessa Pirelli dice di non voler assumere i lavoratori dell’Alfa. Ciò contrasta anche con tutti gli accordi firmati sia con la Regione, la Provincia e i comuni di Arese, Garbagnate, Rho e Lainate, sia con i proprietari dell’area dell’Alfa Romeo. Lo Slai Cobas e i cassintegrati, dopo un’ora di presidio, hanno chiesto un immediato incontro alla Pirelli per concordare le assunzioni. In caso contrario nei prossimi giorni la protesta aumenterà di intensità.

domani manifestazione nazionale dei call center

domani manifestazione a carattere nazionale a Roma dei call center e contro la precarietà. Al termine della manifestazione ci sarà uno spettacolo di Ascanio Celestini e di altri artisti.

CORRISPOONDENZA

sabato manifestazione a como a sei mesi dal ferimentro di rumesh

Como, 29 marzo 2006, due agenti del nucleo speciale di sicurezza del corpo di polizia locale (vigili urbani, armati, in borghese, con auto civetta) del Comune di Como, durante una normale azione di pattugliamento del traffico, intimano l’alt ad un’auto con a bordo cinque ragazzi. L’autista, Rumesh Rajgama Achrige, munito del solo foglio rosa, non si ferma all’alt e tenta un’improbabile fuga; al primo semaforo rosso l’auto viene bloccata dai due agenti che, pistola in pugno e colpo in canna, intimano ai ragazzi di scendere. I 4 passeggeri vengono accompagnati a bordo strada e messi al muro da uno dei due, l’altro agente, Marco Dianati, si occupa del guidatore, tenendolo per un braccio e puntando la pistola armata alla sua nuca lo spinge contro il muro... si sente un’esplosione, Rumesh si accascia sul marciapiede in una pozza di sangue che si allarga, ai piedi dei suoi amici, ha il cranio sfondato da un colpo sparato a bruciapelo dall’agente Dianati. Dopo i primi giorni di disperata attesa, il giovane viene miracolosamente dichiarato fuori pericolo. A distanza di sei mesi da quel tragico giorno Rumesh ha la parte destra del corpo semiparalizzata, disturbi alla vista ed all’udito sempre sul lato destro, sta lentamente recuperando la parola, non ha memoria di quel che è successo, ma sta prendendo sempre più coscienza che la sua vita, salva per miracolo, è compromessa per sempre, la sua gioventù spezzata dalla follia o dall’errore di un vigile urbano. A sei mesi dal grave ferimento di Rumesh nulla è cambiato nelle scelte esclusivamente repressive del Comune.Il nucleo antiwriter è tornato e la città sembra aver dimenticato. Corteo contro la repressione sabato 30 settembre, ore 14 via aldo moro (parcheggio ippocastano).

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

Uomo armato assalta una scuola, uccide una studentessa e si suicida

Una studentessa e il suo assassino morti. Questo il bilancio dell'assalto al liceo Platte Canyon, a Bailey, Colorodo, avvenuto ieri, intorno alle 12 (venti in Italia): un folle, armato fino ai denti, ha preso in ostaggio 6 studentesse per ore. Quando la polizia ha fatto irruzione nelle aule dove si era barricato, avrebbe sparato a una delle ragazze e poi si sarebbe rivolto l'arma contro se stesso.

Iraq

A Baghdad la giornata e' cominciata con una serie di attentati. Verso le 7 un kamikaze alla guida di un furgone si e' fatto saltare in aria presso una postazione dell'esercito nel quartiere di Shaabe e l'esplosione ha ucciso l'uomo e due militari. Fra gli 11 feriti c'e' anche un civile. Un altro attentato dinamitardo, in un deposito di auto usate, ha causato mezz'ora dopo due feriti nel quartiere di Bayaa, nella parte sudoccidentale della citta'. Sempre in mattinata i componenti di una pattuglia della polizia sono stati investiti dall'esplosione di una bomba lungo la principale arteria che attraversa la parte orientale della capitale. Tre agenti sono rimasti feriti. Nel frattempo, la polizia ha comunicato che durante la notte sono stati recuperati 15 cadaveri. Ieri il portavoce della forze Usa aveva fatto presente che il numero degli attacchi suicidi ha toccato la scorsa settimana il punto piu' alto dall'inizio dell'invasione, nel marzo del 2003.

Afghanistan

Tre militari della Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) sono rimasti feriti ieri sera insieme a un civile dall'esplosione di una bomba rudimentale vicino Shindand, nell'Afghanistan occidentale. L'ordigno, secondo quanto ha comunicato il comando multinazionale, era stato piazzato sul ciglio della strada ed e' esploso al passaggio di un mezzo dell'Unita' di ricostruzione provinciale, sotto il comando degli italiani, e comprendente anche militari lituani, slovacchi e spagnoli. Non si conosce la nazionalita' dei militari feriti.

M.O.

Si svolgera' nei prossimi giorni il previsto incontro fra il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il presidente palestinese Abu Mazen. In un'intervista alla radio statale, Olmert ha messo in chiaro che non sara' rilasciato alcun detenuto palestinese se prima i miliziani che dal 25 giugno tengono prigioniero il giovane caporale Gilad Shalit non avranno liberato l'ostaggio. "Non faccio dei gesti sulla pelle dei soldati israeliani", ha sottolineato. La comunita' internazionale si augura che l'incontro fra Olmert e Abu Mazen, il primo a livello ufficiale fra i due, rilanci il dialogo fra le parti, interrottosi nel 2000. La ripresa dei colloqui e' complicato dal fatto che il governo israeliano si rifiuta di trattare con il governo palestinese, composto dagli esponenti di Hamas.

Stati Uniti Avanza la legge sugli interrogatori ai presunti terroristi

La Camera dei rappresentanti degli Usa ha approvato un progetto di legge che definisce le regole per interrogare e processare i cittadini stranieri accusati di essere "terroristi". Con 253 voti a favore e 168 contrari, il progetto cerca di proteggere coloro che conducono gli interrogatori, vale a dire gli agenti della Cia, accusati di "crimini di guerra". La misura, appoggiata dal presidente George W. Bush, permetterà che i tribunali militari processino i vari prigionieri che già si trovano nella base navale statunitense di Guantanamo, a Cuba e darà loro gli strumenti necessari per usare qualsiasi metodo ritengano opportuno. I critici commentano che la legge, se arriverà a essere promulgata, priverà i processati dei diritti usualmente riconosciuti dai tribunali sia civili.

Messico - Oaxaca, governo pensa a risolvere il conflitto sociale con la forza

Il Governo messicano sta pensando di inviare la polizia federale a ristabilire l'ordine nello stato di Oaxaca, che da quattro mesi sta vivendo una situazione di pressocché totale ingovernabilità, a causa di un conflitto sociale scaturito da uno sciopero a oltranza degli insegnanti. Il ministro Carlos Abascala ha dichiarato che il governo federale non esclude questa ipotesi, preannunciando così un apparente cambio di strategia del governo Fox. Finora, infatti, è stata respinta ogni possibilità di usare la forza. L'Assemblea Popolare del popolo di Oaxaca (Appo) è praticamente l'unica autorità riconosciuta nello stato. Composta da variegate associazioni sociali, è l'unica che è riuscita a trattare con gli insegnanti, cercando di mediare sui pretesi aumenti salariali, e adesso pretende di costituirsi quale embrione di governo popolare, chiedendo irrinunciabilmente quello che era stato sbandierato da ogni manifestante: le dimissioni del governatore.

VENEZUELA MILITARI RINVIATI A GIUDIZIO PER ABUSI CONTRO ‘GARIMPEIROS’

Diciotto militari sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di “abusi” ed “eccessi nell’uso della forza” in un “incidente” dalle circostanze non ancora chiare che ha provocato la morte di sei ‘garimpeiros’ (cercatori di pietre preziose illegali) nello stato sud-orientale di Bolívar, alla frontiera con Brasile e Guyana. Lo ha riferito il ministro della Difesa, il generale Raul Baduel, senza fornire, tuttavia, una ricostruzione precisa dei fatti avvenuti il 22 settembre nella riserva forestale di La Paragua, circa 500 chilometri a sudest di Caracas; le vittime - due cittadini brasiliani, due venezuelani e due indigeni di etnia Manaquere – presentavano ferite di armi da fuoco. Il presidente Hugo Chávez ha parlato di “uso eccessivo delle armi da parte dei militari”, ma non ha diffuso particolari sulla dinamica dell’episodio. Una seconda inchiesta è stata aperta contro 14 militari per il naufragio di una barca di ‘garimpeiros’ lungo il fiume Caura che ha causato altri quattro morti. I due episodi hanno scatenato violente proteste a La Paragua e nella vicina Maripa: gli abitanti sono scesi in strada protestando di fronte alle caserme e appiccando il fuoco a veicoli parcheggiati e alla casa di un sindaco.

ARGENTINA ‘DESAPARECIDOS’: DOPO SCOMPARSA TESTIMONE, MINACCE ANCHE AI GIUDICI

Migliaia di argentini sono tornati a sfilare ieri per le strade di Buenos Aires, partendo dalla sede del Parlamento per riunirsi nella simbolica Plaza de Mayo, per esprimere solidarietà a Jorge Julio López, il testimone-chiave del processo contro l’ex-commissario della ‘Policía Bonaerense’ Miguel Etchecolatz di cui non si hanno più notizie dal 18 settembre. “Meno del 5% dei repressori della dittatura è in carcere. Mentre l’altro 95% è ancora libero e noi siamo in pericolo. Non intendo solo noi testimoni, ma l’intera società” ha detto Nilda Eloy, un’altra superstite dell’ultimo regime (1976-’83).

Cina - Bbc conferma l'usanza di vendere organi di prigionieri giustiziati

La vendita di organi presi da prigionieri giustiziati sta diventando un fiorente mercato. Lo conferma la Bbc, che ha commissionato un'indagine sull'emergenza. Tali organi sono venduti a stranieri in attesa di trapianto. Un ospedale ha rivelato che potrebbe recuperare un fegato al costo di 94.400 dollari, e il capo chirurgo ha confermato che il donatore molte volte è un prigioniero. Il ministro della Salute cinese non ha negato questa pratica, ma ha precisato di star rivedendone sistema e regolamenti.

Uganda .Esercito accusa ribelli Lra di violare la tregua

Si complicano le trattative di pace tra governo ugandese e ribelli del Lord's Resistance Army, protagonisti di una guerra civile che dura da 20 anni. Secondo fonti dell'esercito, i ribelli starebbero lasciando i due campi di ricezione allestiti nel Sudan meridionale, dove entro lo scorso giovedì tutti gli uomini del Lra si sarebbero dovuti raggruppare per essere poi disarmati, secondo i termini della tregua concordata tra le parti. Sembra invece che i ribelli abbiano cominciato a lasciare le due strutture, spostandosi 8 km ad ovest. L'esercito ugandese ha chiesto ai mediatori sudanesi di intervenire, in caso contrario valuterà la possibilità di attaccare i ribelli. Sembra che solo 900 su 3 mila ribelli abbiano rispettato i termini della tregua.

Eritrea.etiopia

Negli ultimi mesi, l'Eritrea ha espulso alcuni membri della missione per spionaggio e ridotto le capacità operative dei caschi blu, per fare pressione sulla comunità internazionale e spingerla a dare corso alle decisioni della Commissione, che nel 2000 assegnò proprio all'Eritrea i territori contesi lungo il confine tra i due stati. Una decisione che l'Etiopia non riconosce, nonostante l'impegno precedentemente preso di rispettare le decisioni della Commissione. La guerra tra i due Paesi, conclusasi nel 2000, è costata la vita a 70 mila persone.

ITALIA

Italia D'Alema: 'Restiamo in Afghanistan'

"Non prevediamo allo stato alcuna rimodulazione" del contingente italiano in Afghanistan. Questo il concetto espresso dal vicepremier, nonché ministro degli Esteri, Massimo D'Alema. "Né in un senso, né nell'altro", ha aggiunto rispondendo a quanti gli chiedevano se l'Italia intendesse rafforzare o ridimensionare il contingente: "L'Italia intende portare avanti gli impegni assunti con la Nato".

Caporalato

Nell'ambito di servizi finalizzati a contrastare lo sfruttamento dei lavoratori immigrati nelle campagne del foggiano, i carabinieri del comando provinciale hanno arrestato con l'accusa di caporalato tre persone, responsabili di aver obbligato a lavorare nei campi, per la raccolta del pomodoro, alcuni cittadini romeni sottraendogli l'intera paga. L'operazione e' stata messa a segno nelle campagne del basso Tavoliere, dove maggiore e' la concentrazione di stranieri impegnati nell'annuale campagna della raccolta del pomodoro. Secondo quanto accertato dai militari dell'arma i tre arrestati, padre e figlia romeni e un albanese dopo aver fatto arrivare dalla Romania le loro vittime - al momento ne sono state identificate sei - avevano sottratto i loro passaporti, obbligandoli a lavorare nei campi per nove-dieci ore al giorno, trattenendo per se' l'intero compenso. Secondo i caporali i soldi servivano per l'acquisto di generi alimentari. I militari hanno anche recuperato i passaporti che sono stati restituiti alle vittime.


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror060928 (last edited 2008-06-26 10:00:20 by anonymous)