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'''NO alla tassa sulle rassegna stampa'''
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RorFonti

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Sommario

In primo Piano

riapre processo cosenza

Editoriale

NOTIZIE BREVI

NO alla tassa sulle rassegna stampa http://altrascuola.it/staff/graffio/public/dokuwiki/doku.php?id=informazione_digitale:no_alla_tassa_sulle_rassegne_stampa

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano Bertolaso all'emergenza rifiuti in Campania a quando la Croce Rossa nelle istituzioni Campane La decisione del governo di far gestire l'emergenza permanente della questione rifiuti di Napoli allo speialista delle emergenza mai sanate vedi la questione del degrado idrogeologico italiano testimonia la contunuita di una struttura di potere indifferente ai cambi di govrno, il problema al di la degli scherzi e che sarebbe il caso di smantellare l'ospedale della croce rossa a bagdad e mandare la croce rossa nelle auele politiche italiane con una buona scorta di farmaci per le psicosi, siamo certi che bertolaso continuare nel finanziamentew degli affari alla diossina del suo amico romiti, cosi ad acerra avremo unaltro inceneritore e l'immondizia sara presidiata dai marins di stanza a Vicenza intanto sono centinaia gli interventi per spegnere i cumuli di rifiuti dati alle fiamme da cittadini esasperati a Napoli ed in provincia. 'Abbiamo una media di 250 interventi al giorno solo per incendi di rifiuti - hanno detto i pompieri - e' una vera emergenza', intanto passaggio di consegne tra Corrado Catenacci e Guido Bertolaso, vecchio e nuovo commissario designato per l'emergenza rifiuti in Campania. Bertolaso, ha parlato di una decina di giorni necessari per rimuovere le 35mila tonnellate di rifiuti dalle strade della regione e ha annunciato di voler lavorare a un nuovo piano rifiuti da definire entro fine anno: 'Ricominciamo da capo - ha detto - Non si tratta di voltare pagina ma di cambiare libro'. .


  • NOTIZIE BREVI ITALIA


Mobilitazione anti elettrosmog stamane nei comuni di Lauria e LagonegroIn provincia di Potenza. Numerosi cittadini sono tuttora in occupazione nei palazzi comunali per protestare contro l'installazione di due antenne per videotelefonini (Ericsson e Tim). Nel comune di Lauria a scendere in rivolta è stata una intera contrada, Seta, che da più di un anno è in mobilitazione permanete per scongiurare l'eventualità di una ulteriore installazione sul proprio territorio già interessato dalla presenza di due ripetitori (per telefonini GSM). Nel comune di Lagonegro, invece, la giunta ha già dato il via libera all'installazione dell'antenna Tim addirittura sul tetto del Municipio, in pieno centro abitato. Entrambe le installazioni interesserebbero siti adiacenti a scuole ed asili nido. Questa situazione è frutto degli errori pregressi delle due amministrazioni di centrosinistra (Rifondazione Comunista è all'opposizione in entrambi i paesi), asservite agli interessi delle lobby dei telefonini e che oggi ammettono, nel caso di Lauria, queste responsabilità, mentre a Lagonegro continua il pugno di ferro.


  • Poveri precari praticanti dopo il bidone ai lavoratori dei call center il ministro dei padroni Cesare Damiano intimo amico di Fassino prestera le sue cure ai giornalistiPer dialogo senza pregiudiziali su rinnovo contratto' ministro Damiano ha convocato le parti per riavviare un dialogo 'senza pregiudiziali' sul rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. Ne da' notizia una nota del ministero. L'incontro tra la Segreteria Nazionale della Fnsi e una delegazione della Presidenza della Fieg e' previsto per mercoledi' 11 ottobre alle 15.


Prodi il volo senza paracadute sulla pelle di chi vola e di chi fa volareL'Alitalia vive il momento più difficile della sua storia. La situazione è completamente fuori controllo e non vedo paracadute». È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi all'avvio del tavolo con i sindacati sull'Alitalia, secondo quanto riferito da chi vi partecipa. Al confronto sono presenti oltre al premier, il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta, il vicepremier Francesco Rutelli, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e i leader dei sindacati confederali, dell'Ugl, dell'Unione Piloti e delle associazioni Anpac, Avia e del Sult. Nel pomeriggio, intanto, il presidente della compagnia, Giancarlo Cimoli, sarà scoltato dalle commissioni lavori pubblici della Camera e trasporti del Senato.«IL TEMPO STRINGE» -Il tempo stringe, ha ammonito Prodi: «per attuare tutte le idee e strategie ed evitare il fallimento, c’è tempo fino a gennaio. Non ha senso parlare di ricapitalizzazione e alleanze senza strategie di lungo periodo nazionali e internazionali». L’aumento della flotta e il miglioramento delle strutture di terra sarebbero, secondo quanto riferiscono fonti sindacali presenti all’incontro, le misure che Prodi ritiene servano per recuperare le quote di mercato perse da Alitalia in Italia e all’estero. Per il premier, serve «uno sforzo comune per il rilancio definitivo della compagnia»: «Mi prendo un tempo non lunghissimo - ha precisato -. Potremmo anche fallire, ma insieme ne usciremo, se no diventeremo il punto periferico del sistema aereo europeo». «Il declino dell'Alitalia - ha infine detto il presidente del Consiglio - va arrestato con una proposta nuova che tenterò di elaborare e con un rapporto nuovo con voi».LA POSIZIONE DEI SINDACATI - I sindacati hanno preannunciato la loro posizione con un ammonimento chiaro a non indugiare: «Salvare Alitalia è ancora possibile, ma è rimasto davvero pochissimo tempo». Di fronte ad una crisi «reversibile purchè si attui subito un deciso cambiamento di rotta», per Alitalia serve «un radicale riposizionamento attraverso un serio piano industriale», hanno ribadito i sindacati di settore alla vigilia dell'incontro. Dal governo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl e Unione Piloti si aspettano, «come condizione indispensabile» per portare avanti il confronto, «iniziative concrete immediate vista la gravità della situazione». Ed in particolare «un pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali durante tutto il percorso della elaborazione delle linee generali di indirizzo strategico» ed «un intervento immediato per il riavvio dei processi produttivi e la guida delle operazioni». «PIU' VOLIAMO, PIU' PERDIAMO» - L'azienda ha lanciato nei giorni scorsi il suo ultimo chiaro ammonimento ad intervenire presto con interventi strutturali: Alitalia «non è in grado di generare redditività neppure per il capitale già investito», perchè nell'attuale scenario più vola più perde «visto che a un maggior numero di ore volate corrisponderebbero maggiori perdite», ha indicato la compagnia in un documento consegnato alla Commissione Trasporti della Camera in vista dell'audizione del presidenteCimoli. stamattina alle 7:00 a.m.


  • Bologna cofferati scatenato ancora sgomberi Arrivano in bolognina i pattuglioni comandati dal generale MAZZANTI una settantina fra vigili,carramba,pulotti e digossi. sgomberano le case liberate dall'incuria istituzionale di via Tibaldi e lasciano una decina di giovani-lavoratori e studenti per strada. Dopotutto le case pop-olari della bolognina sono destinate a diventare appartamenti altolocati quando il supercantiere della nuova sede unica del comune sarà terminato. Abitazioni del popolo, dei lavoratori diventeranno case per i borghesi. Le bugie si sprecheranno e basterà tenere d'occhio la situazione nei prossimi anni per vedere la messa in vendita di un intero quartiere popolare. In questo futuro Cofferati sarà scomparso dalla città per incarichi prestigiosi nel partito democratico e le redini felsinee saranno nelle mani dei suoi autoctoni generali che continueranno ad applicare un governo fatto di aumma-aumma della bolognesità d.o.c. Bologna vive di rendita, la cultura non è mai stata così paludosa, la morale non è mai stata così ipocrita, tutto ciò che era rosso si è tinto di azzurro italico.


  • Quando si parla di soldati italiani all'estero guardiamoci in casa La Brigata paracadutisti "Folgore" celebrerà il prossimo 21 ottobre il sessantaquattresimo anniversario della battaglia di El Alamein. La ricorrenza, assurta a Festa di Corpo per le aviotruppe italiane, ricorda il sacrificio della Divisione "Folgore" nel deserto egiziano nel 1942. La giornata vedrà al mattino la Cerimonia Militare presso la Caserma "Vannucci" all’Ardenza (Livorno), con ingresso libero dalle ore 09.00. Nel pomeriggio dalle 14.30 a Terrazza Mascagni, sempre a Livorno, lanci di precisione a terra, sorvolo di ultraleggeri, dimostrazione operativa e stand delle aviotruppe con esposizione dei materiali e dei mezzi in dotazione ai reparti della Brigata.


  • Di fascisti in fascista Polizia lo ferma in casa, e' accusato di rapina (ANSA) - ROMA, 10 ott - L'ex esponente dei Nar, Luigi Ciavardini, 44 anni, e' stato arrestato la scorsa notte a Roma dalla polizia. E' accusato di una rapina avvenuta ad una banca della capitale circa un anno fa. Secondo quanto si e' appreso, la rapina alla sede della Unicredit nella zona della Balduina, sarebbe stata fatta, secondo l'accusa, dall'ex esponente dei Nar e altri complici.


  • Dio il peccato Ratzinger e il suo cameriere personale, alto bello biondo.... Se Dio e' escluso dalla vita pubblica L'uomo contemporaneo ha 'smarrito il senso del peccato' e questo soprattutto 'dove Dio viene escluso dalla vita pubblica'. Lo sottolinea il Papa, chiedendo ai cattolici di valorizzare la confessione dei peccati e a tutti di riflettere sulle conseguenze della pretesa autosufficienza dell'uomo. L'occasione per questa riflessione e' stata data a Benedetto XVI dall'udienza che ha concesso alla conferenza episcopale del Canada occidentale, ricevuta per la visita 'ad limina'


ESTERI


La Corea precipita All'indomani del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, la comunità internazionale è sull'orlo di una nuova grande crisi. Dopo le condanne e le prese di posizione contro il programma atomico di Pyongyang, arrivate dai vari continenti, e dopo che il caso è stato affrontato dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, già si parla di possibili sanzioni nei confronti del regime di Kim Jong Il. Ma c'è anche chi si spinge oltre: il Giappone, in qualità di presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell'Onu, secondo l'agenzia di stampa Kyodo che cita fonti diplomatiche nipponiche al Palazzo di Vetro, intende adoperarsi assieme agli Stati Uniti per aprire la strada a un intervento militare. Un netto no ad un'azione militare contro Pyongyang arriva invece dalla Cina. Per il governo di Pechino un attacco militare contro la Corea del Nord è «inimmaginabile». Lo ha detto in una conferenza stampa un portavoce del ministero degli esteri cinese, pur sottolineando che l'esperimento nucleare nordocoreano avrà un «impatto negativo» sulle relazioni tra Pechino e Pyongyang. Anche dalla Corea del Sud è arrivato un fermo rifiuto di una risoluzione dell'Onu che contenga la minaccia dell'uso della forza. «PRONTI CON I MISSILI» -Dal canto suo la Corea del Nord non resta in silenzio: una fonte governativa citata dall'agenzia sudcoreana Yonhap avrebbe infatti affermato che il suo paese è pronto a lanciare missili con testate nucleari. Le dichiarazioni sono state raccolte a Pechino e attribuite a un funzionario che ha chiesto di non essere identificato, il quale avrebbe auspicato che gli Stati Uniti avviino colloqui diretti con Pyongyang, facendo concludere la crisi «prima dell'infausta situazione in cui la Corea del Nord lanci missili nucleari». «Quel che vogliamo è la sicurezza della Corea del Nord, ivi compresa una garanzia per il nostro regime», ha aggiunto la fonte. Il funzionario ha riproposto la tesi secondo cui il principale obiettivo di Pyongyang è di ottenere contatti con gli Stati Uniti, in un colloquio diretto verso cui Washington ha sempre dimostrato la massima riluttanza LA RISOLUZIONE ONU - Sul fronte diplomatico internazionale, secondo quanto risulta all'agenzia Kyodo, il Consiglio dovrebbe adottare in tempi brevi una risoluzione di condanna della Corea del Nord contenente un riferimento all'articolo 7 della Carta dell'Onu, che prevede sanzioni internazioni e la possibilità di un intervento armato. Il presidente americano George W. Bush in una dichiarazione video ha definito il test atomico nordcoreano «una provocazione e una minaccia» annunnciano che «la comunità internazionale risponderà a Pyongyang». LE PROPOSTE USA - Gli Stati Uniti hanno invece già fatto circolare una bozza del testo da sottopore alle Nazioni Unite che prevede tra l'altro l’embargo commerciale di materiali che potrebbero essere usati per costruire o trasportare armi di distruzione di massa; il divieto per la Corea del Nord di usare il proprio territorio per la proliferazione di attività illecite; l'embargo a transazioni economiche che possano consentire alla Corea del Nord di finanziare i propri programmi di armamento; la richiesta alla comunità internazionale di congelare gli asset collegabili con il programma di armamento e missilistico della Corea del Nord e qualsiasi altra attività illecita. Gli Usa vorrebbero poi che fosse consentita l’ispezione di tutti i cargo diretti o in partenza dalla Corea del Nord per limitare proliferazione di armamenti. Infine Washington chiede l'embargo anche per il commercio di beni di lusso di dispositivi militari.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror061010 (last edited 2008-06-26 09:50:53 by anonymous)