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===GR 19.30===
'''Sommario'''
'''In primo piano''' :
Ancora stupri nella città in cui viviamo
Finanziaria nasconde decreto su diritto d’autore.
'''Dall’Italia'''
Domani annunciato sgombero dell’orso
Mobilitazioni in basilicata contro l’elettrosmog
'''Dagli esteri'''
Reazioni al Test nucleare della corea
Saddam espulso dall’aula mentre testimoniano le donne curde
In india vedove già ad 8 anni. E’ l’ultimo film di Depa Metha

'''In primo piano'''

'''Roma, violentata a piazza Navona'''
L'ha violentata nel bagno di un locale vicino a piazza Navona. E' un uomo di trent'anni, faccia pulita, modi gentili, abito elegante. Da ieri è ricercato per aver stuprato una studentessa statunitense di 20 anni in uno dei locali più trendy della capitale. E' il terzo caso nel giro di ventiquattrore a Roma. Ieri sera tutto è iniziato con un drink, qualche chiacchera; poi intorno alle due la ragazza si è avvicinata ai bagni. Lui l'attendeva; l'ha presa per un braccio e trascinata oltre la porta. Nessuno si è accorto di quello che stava accadendo. Gli amici della ragazza l'aspettavano ignari al bancone del bar. Lui è uscito dai bagni come se nulla fosse; si è fermato a scambiare qualche parola con i compagni d'università che avevano accompagnato l'amica in discoteca e poi si è allontanato disinvolto.Più tardi la ragazza è uscita dal bagno: piangendo, ha confessato agli amici quello che era appena successo. La studentessa è stata portata in ospedale per una visita medica. Aveva lividi sulle braccia, graffi sul corpo, e segni di violenza sessuale. Appena ventiquattrore fa un'altra cittadina americana, anch'ella di vent'anni, ha denunciato di essere stata violentata sotto la minaccia di un coltello nella zona di Trigoria. Sempre ieri e sempre a Roma, una ragazza di 22 anni è stata stuprata dal suo ex fidanzato nomade su un camper posteggiato vicino nel quartiere Gianicolense

'''DIRITTO D’AUTORE -No alla tassa sulle rassegne stampa!'''

E’ questo lo slogan con cui PeaceLink ha lanciato in rete la campagna per far revocare le modifiche alla legge sul diritto d’autore introdotte con il decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, cioe’ la nuova finanziaria del governo.
Sembrerebbe che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il governo Berlusconi nascose la modifica della legge sulle droghe all’interno del decreto sulle olimpiadi invernali di Torino; il governo Prodi nasconde la modifica della legge sul diritto d’autore (o una parte di esso) all’interno del decreto per la nuova finanziaria. E’ almeno sconsolante scoprire che anche questo governo usa l’ambiguita’ per far passare modifiche di leggi che richiederebbero ben altro dibattito, visto che vanno ad intaccare la liberta’ di espressione di migliaia di siti, riviste, giornali, radio.
L’articolo 32 della legge finanziaria aggiunge all’articolo 65 della legge sul diritto d’autore (legge 22 aprile 1941 n.633): “I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti“. La precedente legge stabiliva al contrario la liceità del diritto alla “citazione gratuita”.
A tutt’oggi non ci sono stati commenti per spiegare come vada interpretato l’articolo di legge da parte dell’estensore, ma sono in molti a credere che si tratti di un articolo con due scopi:

    *
      far in modo che gli editori possano monetizzare le rassegne stampa;
    *
      limitare l’informazione amatoriale in rete.

Per aderire alla campagna “No alla tassa sulle rassegne stampa” si può andare sul sito di peacelink (www.peacelink.it) e cliccare sul banner in alto a destra che recita: “NO alla tassa sulle rassegne stampa”.

'''NOTIZIE BREVI ITALIA'''
'''MILANO : SGOMBERO DELL'ORSO
OFFICINA DELLA RESISTENZA SOCIALE MILANO'''

PER DOMANI 11 OTTOBRE E' STATO CONFERMATO LO SGOMBERO DELL'OFFICINA DELLA RESISTENZA SOCIALE A MILANO IN VIA GOLA 16.
DALLE MINACCE AI FATTI: DOMANI MATTINA IL QUARTIERE TICINESE VERRA' INVASO DALLE FORZE DELL'ORDINE PER "RESTITUIRE" UN PEZZO DI CITTA' AGLI SPECULATORI ED AI PALAZZINARI.
 MARTEDI 10 OTTOBRE ORE 21 ASSEMBLEA IN VIA GOLA 16
MERCOLEDI 11 OTTOBRE ORE 600 PRESIDIO DAVANTI ALL'ORSO

'''Mobilitazione anti elettrosmog stamane nei comuni di Lauria e Lagonegro'''
In provincia di Potenza. Numerosi cittadini sono tuttora in occupazione nei palazzi comunali per protestare contro l'installazione di due antenne per videotelefonini (Ericsson e Tim). Nel comune di Lauria a scendere in rivolta è stata una intera contrada, Seta, che da più di un anno è in mobilitazione permanete per scongiurare l'eventualità di una ulteriore installazione sul proprio territorio già interessato dalla presenza di due ripetitori (per telefonini GSM). Nel comune di Lagonegro, invece, la giunta ha già dato il via libera all'installazione dell'antenna Tim addirittura sul tetto del Municipio, in pieno centro abitato. Entrambe le installazioni interesserebbero siti adiacenti a scuole ed asili nido. Questa situazione è frutto degli errori pregressi delle due amministrazioni di centrosinistra (Rifondazione Comunista è all'opposizione in entrambi i paesi) e che oggi ammettono, nel caso di Lauria, queste responsabilità, mentre a Lagonegro continua il pugno di ferro.

'''Bologna'''
 cofferati scatenato ancora sgomberi Arrivano in bolognina i pattuglioni comandati dal generale MAZZANTI. In una settantina fra vigili,carabinieri ,polizia e digos hanno sgomberato le case liberate dall'incuria istituzionale di via Tibaldi e lasciato una decina di giovani-lavoratori e studenti per strada. Dopotutto le case pop-olari della bolognina sono destinate a diventare appartamenti altolocati quando il supercantiere della nuova sede unica del comune sarà terminato. Questa mattina infatti un blitz delle forze dell'ordine ha portato allo sgombero di sei appartamenti Erp occupati in via Tibaldi e in via Zampieri, alla periferia di Bologna. Un'operazione che ha riguardato anche i due alloggi gestiti dall'Acer per i quali era sfumato l'intervento alcune settimane fa, circostanza che era stata interpretata come una vittoria dai collettivi della casa. A seguito del nuovo sgombero in via Tibaldi sono state identificate e denunciate quattro persone che vivevano lì. (Bologna vive di rendita, la cultura non è mai stata così paludosa, la morale non è mai stata così ipocrita, tutto ciò che era rosso si è tinto di azzurro italico).

'''IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MODENA APPROVA LA MOZIONE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE'''.
(DWpress) – Modena – 4 ottobre- Con un voto unanime il Consiglio provinciale di Modena ha approvato l’ordine del giorno sulla violenza alle donne che impegna la Giunta a promuovere interventi e azioni concrete contro la violenza contro le donne.
Il documento, presentato da tutte le Consigliere, chiede alla Giunta il sostegno delle Associazioni locali che assistono le donne vittime di violenze e maltrattamenti; ad agire nell’ambito culturale ed educativo, con iniziative rivolte alla scuola; a lavorare con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico per rendere meno traumatico il percorso della denuncia; contribuire a un’effettiva applicazione della legge che prevede l’allontanamento del convivente in caso di maltrattamenti.
Relatrice della proposta, Caterina Liotti (Ds), la quale ha spiegato che “la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni, nel mondo, sia proprio la violenza subita in famiglia o da uomini cui sono legate affettivamente e come anche in Italia un omicidio su quattro avvenga tra le mura domestiche e abbia per il 70 per cento vittime femminili. Inoltre il 90% delle violenze che avvengono all’interno delle famiglie non sono denunciate.

 
'''Alitalia'''
L'Alitalia vive il momento più difficile della sua storia. La situazione è completamente fuori controllo e non vedo paracadute». È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi all'avvio del tavolo con i sindacati sull'Alitalia, secondo quanto riferito da chi ha partecipato.
Per il premier, serve «uno sforzo comune per il rilancio definitivo della compagnia
 - I sindacati hanno preannunciato la loro posizione con un ammonimento chiaro a non indugiare: «Salvare Alitalia è ancora possibile, ma è rimasto davvero pochissimo tempo». Di fronte ad una crisi «reversibile purchè si attui subito un deciso cambiamento di rotta», per Alitalia serve «un radicale riposizionamento attraverso un serio piano industriale», hanno ribadito i sindacati di settore alla vigilia dell'incontro. –
L'azienda aveva lanciato nei giorni scorsi il suo ultimo chiaro ammonimento ad intervenire presto con interventi strutturali: Alitalia «non è in grado di generare redditività neppure per il capitale già investito», perchè nell'attuale scenario più vola più perde «visto che a un maggior numero di ore volate corrisponderebbero maggiori perdite

'''FIGLI FUORI CASA, REDDITO INSUFFICIENTE PER QUASI 11 MLN'''
ROMA - Circa 10 milioni e 700 mila persone, pari al 27,6% delle persone con piu' di 18 anni, hanno avuto, almeno una volta, serie difficolta' economiche dopo aver lasciato la casa dei genitori. Il primo motivo, che riguarda una persona su due (45,5%) e' il reddito insufficiente; segue un periodo di disoccupazione (19,7%), l'acquisto o l'edificazione di una casa (14,6%).
Lo rileva l'Istat, che ha reso noto i dati sulla parentela e reti di solidarieta', indagine svolta nel novembre 2003. In 3 casi su 4 le difficolta' sono state superate ma permangono per il 23,3%, circa 2 milioni e 500 mila persone. Il 53,7% di chi ha risolto difficolta' economiche l'ha fatto senza aiuto, il 22% grazie ad un prestito (piu' uomini che donne), il 14,3% con un regalo. Nel 43% dei casi, le persone aiutate hanno ricevuto il denaro dai genitori; nel 23,2% dai suoceri. I disagi raggiungono il 28,4% alla nascita di un figlio. Sui giovani, dai 18 ai 34 anni, incidono maggiormente le motivazioni riguardanti il reddito, la disoccupazione, la nascita di un figlio e l'acquisto o l'edificazione di una casa
Le difficolta' legate al reddito, che si attenuano nelle eta' intermedie, crescono nuovamente dopo i 64 anni (47,5%). Rispetto ai sessi, le donne mostrano piu' difficolta' legate al reddito, alla nascita di un figlio, al decesso di un familiare, alla separazione o divorzio; al contrario, gli uomini indicano maggiormente motivi riguardanti la disoccupazione , la malattia propria o di un familiare , l'avvio di un' attivita' lavorativa .

 
'''ESTERI'''
 
 '''Corea'''
 All'indomani del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, la comunità internazionale è sull'orlo di una nuova grande crisi. Dopo le condanne e le prese di posizione contro il programma atomico di Pyongyang, arrivate dai vari continenti, e dopo che il caso è stato affrontato dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, già si parla di possibili sanzioni nei confronti del regime di Kim Jong Il. Ma c'è anche chi si spinge oltre: il Giappone, in qualità di presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell'Onu, secondo l'agenzia di stampa Kyodo che cita fonti diplomatiche nipponiche al Palazzo di Vetro, intende adoperarsi assieme agli Stati Uniti per aprire la strada a un intervento militare. Un netto no ad un'azione militare contro Pyongyang arriva invece dalla Cina. Per il governo di Pechino un attacco militare contro la Corea del Nord è «inimmaginabile». Lo ha detto in una conferenza stampa un portavoce del ministero degli esteri cinese, pur sottolineando che l'esperimento nucleare nordocoreano avrà un «impatto negativo» sulle relazioni tra Pechino e Pyongyang. Anche dalla Corea del Sud è arrivato un fermo rifiuto di una risoluzione dell'Onu che contenga la minaccia dell'uso della forza.
LE PROPOSTE USA - Gli Stati Uniti hanno invece già fatto circolare una bozza del testo da sottopore alle Nazioni Unite che prevede tra l'altro l’embargo commerciale di materiali che potrebbero essere usati per costruire o trasportare armi di distruzione di massa; il divieto per la Corea del Nord di usare il proprio territorio per la proliferazione di attività illecite; l'embargo a transazioni economiche che possano consentire alla Corea del Nord di finanziare i propri programmi di armamento; la richiesta alla comunità internazionale di congelare gli asset collegabili con il programma di armamento e missilistico della Corea del Nord e qualsiasi altra attività illecita. Gli Usa vorrebbero poi che fosse consentita l’ispezione di tutti i cargo diretti o in partenza dalla Corea del Nord per limitare proliferazione di armamenti. Infine Washington chiede l'embargo anche per il commercio di beni di lusso di dispositivi militari.

'''IRAQ'''
 Una sessantina di corpi sono stati ritrovati nelle ultime 24 ore nella capitale Baghdad: lo riferiscono fonti di polizia, precisando che le modalità d’uccisione delle vittime fanno pensare a esecuzioni nell’ambito degli scontri a sfondo confessionale tra sciiti e sunniti che fin qui hanno già provocato centinaia di morti, nonostante le misure di sicurezza sempre più restrittive adottate dalle forze armate statunitensi e dall’esercito iracheno. Almeno dieci persone, inoltre, sono morte questa mattina nel quartiere Doura della capitale in seguito all’esplosione di un’autobomba davanti a un negozio, forse vero bersaglio dell’attentato; almeno 4 i feriti.
Nello stesso quartiere, a maggioranza sunnita, lo scoppio di una bomba artigianale ha poco dopo provocato la morte di un poliziotto e il ferimento di altre 4 persone. Intanto il comando delle forze Usa in Iraq ha ammesso la morte di due soldati statunitensi, uno domenica a Tikrit e un secondo lunedì nella capitale, deceduti in seguito a gravi ferite riportate in diversi attentati. Secondo una stima approssimativa, sarebbero almeno 2.742 (altre fonti parlano di 2.748) i soldati statunitensi morti dal marzo 2003 in Iraq. Nel solo mese di ottobre finora i caduti sarebbero 33.
Questa mattina, infine, l’ex-presidente Saddam Hussein è stato espulso dall’aula del processo per genocidio dopo un alterco con il presidente del tribunale; l’espulsione è avvenuta mentre alcune donne curde testimoniavano sugli stupri subiti dai soldati iracheni durante le campagne militari del 1987-1988, che si sarebbero concluse con la morte di circa 180.000 persone.

'''NIGERIA'''
 presi in ostaggio 60 dipendenti della Shell
Uomini armati hanno occupato una stazione di pompaggio di petrolio della Shell nella regione del delta del Niger, in Nigeria, ed hanno preso in ostaggio 60 dipendenti della compagnia petrolifera e alcuni soldati di una vicina base della Marina. "Dopo aver sparato dei tiri di avvertimento gli assalitori hanno preso possesso del posto di sicurezza dove tengono in ostaggio una sessantina di dipendenti" si legge in un comunicato. "Qualcuno degli operai può essere scappato al momento dell'attacco" ha aggiunto la polizia locale precisando di aver comunicato con quelli che si trovano in ostaggio "che hanno detto di stare bene". Non si hanno notizie sull'identità e sulle richieste degli assalitori, con cui il governo nigeriano, secondo quanto riporta la polizia locale, ha avviato negoziati. La Shell, che produce circa la metà del totale delle esportazioni di greggio nigeriano, perde attualmente circa 477.000 barili al giorno a causa dell'instabilità e della violenza che interessa l'area del delta del Niger.

'''Tajikistan'''
A meno di un mese dalle elezioni presidenziali che dovrebbero vedere la rielezione di Emomali Rachmonov, in carica dal 1992, il governo di Dushanbe ha ordinato che l'accesso ad alcuni siti internet indipendenti venga bloccato. Un portavoce del ministero delle Comunicazioni ha dichiarato che tale decisione è stata motivata da "ragioni di sicurezza" e che, per altro, i contenuti dei siti bloccati contrastano con la legislazione tagika in materia di informazione. In questi giorni, tutti i fornitori di connessioni internet stanno ricevendo una lettere contenente la lista dei siti da bloccare, tra i quali le agenzie che si occupano di Asia Centrale www.ferghana.ru e www.centrasia.org, nonché i due principali giornali online del Paese, www.tajikistantimes.ru e www.charogiruz.ru.
Line 6: Line 88:
'''Israele'''
due accusati della morte di una persona (ANSA) –
GERUSALEMME, 10 OTT - Quattro medici israeliani, sospettati di aver condotto esperimenti su pazienti anziani a loro insaputa, sono stati arrestati. I medici si sarebbero serviti dei pazienti come cavie, sperimentando su di loro farmaci non ancora autorizzati. Due di loro, tra cui l'ex direttore dell'ospedale Kaplan vicino Tel Aviv, rischiano l'incriminazione per aver causato colposamente la morte di almeno una persona per imprudenza, per aver maltrattato pazienti che avrebbero dovuto curare e per falso.
Line 7: Line 92:

'''IL FILM INDIANO “WATER” VERSO L'OSCAR PER DENUNCIARE LA VIOLENZA SULLE DONNE'''.
 DWpress) – Roma – Si è candidato come miglior film straniero il nuovo lavoro dell’indiana Deepa Mehta, “Water”. La pellicola, uscita nelle sale italiane il 6 ottobre, ha il patrocinio di Amnesty International. Il film racconta la storia di Chuyia che, vedova all'età di appena 8 anni, viene abbandonata dalla propria famiglia in una casa che ospita altre 14 donne nelle sue condizioni. Tutte le donne sono rasate, indossano semplici sari bianchi, non hanno diritto di parlare e possono mangiare una volta sola. “Nonostante il racconto si riferisca a un'epoca e a un momento storico preciso, ancora oggi le donne indiane sono vittime di violenza e discriminazione. In tutto il paese sono circa 34 milioni le vedove e 12 milioni di esse sono ospitate da istituti come quelli mostrati nel mio film - spiega la regista -. “Water” parla delle donne, ma l'intento e la speranza con cui l'ho girato è stato anche quello di trasmettere un messaggio più generale: in nome delle religione si possono commettere cose veramente disumane. La discriminazione non è una piaga che riguarda solo le donne, ma tutti coloro che vengono considerai inferiori e sui quali chi detiene il potere vuole esercitare la propria forza. Senza dimenticare che, come avviene oggi in Iraq, dietro qualsiasi forma di oppressione e segregazione vi sono anche ragioni di tipo economico”. Amnesty International si sta battendo con la campagna “Mai più violenza sulle donne” per difendere le spose bambine, oggi più di 80 milioni nel mondo secondo l’organizzazione.

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===GR 19.30=== Sommario In primo piano : Ancora stupri nella città in cui viviamo Finanziaria nasconde decreto su diritto d’autore. Dall’Italia Domani annunciato sgombero dell’orso Mobilitazioni in basilicata contro l’elettrosmog Dagli esteri Reazioni al Test nucleare della corea Saddam espulso dall’aula mentre testimoniano le donne curde In india vedove già ad 8 anni. E’ l’ultimo film di Depa Metha

In primo piano

Roma, violentata a piazza Navona L'ha violentata nel bagno di un locale vicino a piazza Navona. E' un uomo di trent'anni, faccia pulita, modi gentili, abito elegante. Da ieri è ricercato per aver stuprato una studentessa statunitense di 20 anni in uno dei locali più trendy della capitale. E' il terzo caso nel giro di ventiquattrore a Roma. Ieri sera tutto è iniziato con un drink, qualche chiacchera; poi intorno alle due la ragazza si è avvicinata ai bagni. Lui l'attendeva; l'ha presa per un braccio e trascinata oltre la porta. Nessuno si è accorto di quello che stava accadendo. Gli amici della ragazza l'aspettavano ignari al bancone del bar. Lui è uscito dai bagni come se nulla fosse; si è fermato a scambiare qualche parola con i compagni d'università che avevano accompagnato l'amica in discoteca e poi si è allontanato disinvolto.Più tardi la ragazza è uscita dal bagno: piangendo, ha confessato agli amici quello che era appena successo. La studentessa è stata portata in ospedale per una visita medica. Aveva lividi sulle braccia, graffi sul corpo, e segni di violenza sessuale. Appena ventiquattrore fa un'altra cittadina americana, anch'ella di vent'anni, ha denunciato di essere stata violentata sotto la minaccia di un coltello nella zona di Trigoria. Sempre ieri e sempre a Roma, una ragazza di 22 anni è stata stuprata dal suo ex fidanzato nomade su un camper posteggiato vicino nel quartiere Gianicolense

DIRITTO D’AUTORE -No alla tassa sulle rassegne stampa!

E’ questo lo slogan con cui PeaceLink ha lanciato in rete la campagna per far revocare le modifiche alla legge sul diritto d’autore introdotte con il decreto legge 262 del 3 ottobre 2006, cioe’ la nuova finanziaria del governo. Sembrerebbe che il lupo perde il pelo ma non il vizio. Il governo Berlusconi nascose la modifica della legge sulle droghe all’interno del decreto sulle olimpiadi invernali di Torino; il governo Prodi nasconde la modifica della legge sul diritto d’autore (o una parte di esso) all’interno del decreto per la nuova finanziaria. E’ almeno sconsolante scoprire che anche questo governo usa l’ambiguita’ per far passare modifiche di leggi che richiederebbero ben altro dibattito, visto che vanno ad intaccare la liberta’ di espressione di migliaia di siti, riviste, giornali, radio. L’articolo 32 della legge finanziaria aggiunge all’articolo 65 della legge sul diritto d’autore (legge 22 aprile 1941 n.633): “I soggetti che realizzano, con qualsiasi mezzo, la riproduzione totale o parziale di articoli di riviste o giornali, devono corrispondere un compenso agli editori per le opere da cui i suddetti articoli sono tratti“. La precedente legge stabiliva al contrario la liceità del diritto alla “citazione gratuita”. A tutt’oggi non ci sono stati commenti per spiegare come vada interpretato l’articolo di legge da parte dell’estensore, ma sono in molti a credere che si tratti di un articolo con due scopi:

    • far in modo che gli editori possano monetizzare le rassegne stampa;
    • limitare l’informazione amatoriale in rete.

Per aderire alla campagna “No alla tassa sulle rassegne stampa” si può andare sul sito di peacelink (www.peacelink.it) e cliccare sul banner in alto a destra che recita: “NO alla tassa sulle rassegne stampa”.

NOTIZIE BREVI ITALIA MILANO : SGOMBERO DELL'ORSO OFFICINA DELLA RESISTENZA SOCIALE MILANO

PER DOMANI 11 OTTOBRE E' STATO CONFERMATO LO SGOMBERO DELL'OFFICINA DELLA RESISTENZA SOCIALE A MILANO IN VIA GOLA 16. DALLE MINACCE AI FATTI: DOMANI MATTINA IL QUARTIERE TICINESE VERRA' INVASO DALLE FORZE DELL'ORDINE PER "RESTITUIRE" UN PEZZO DI CITTA' AGLI SPECULATORI ED AI PALAZZINARI.

  • MARTEDI 10 OTTOBRE ORE 21 ASSEMBLEA IN VIA GOLA 16

MERCOLEDI 11 OTTOBRE ORE 600 PRESIDIO DAVANTI ALL'ORSO

Mobilitazione anti elettrosmog stamane nei comuni di Lauria e Lagonegro In provincia di Potenza. Numerosi cittadini sono tuttora in occupazione nei palazzi comunali per protestare contro l'installazione di due antenne per videotelefonini (Ericsson e Tim). Nel comune di Lauria a scendere in rivolta è stata una intera contrada, Seta, che da più di un anno è in mobilitazione permanete per scongiurare l'eventualità di una ulteriore installazione sul proprio territorio già interessato dalla presenza di due ripetitori (per telefonini GSM). Nel comune di Lagonegro, invece, la giunta ha già dato il via libera all'installazione dell'antenna Tim addirittura sul tetto del Municipio, in pieno centro abitato. Entrambe le installazioni interesserebbero siti adiacenti a scuole ed asili nido. Questa situazione è frutto degli errori pregressi delle due amministrazioni di centrosinistra (Rifondazione Comunista è all'opposizione in entrambi i paesi) e che oggi ammettono, nel caso di Lauria, queste responsabilità, mentre a Lagonegro continua il pugno di ferro.

Bologna

  • cofferati scatenato ancora sgomberi Arrivano in bolognina i pattuglioni comandati dal generale MAZZANTI. In una settantina fra vigili,carabinieri ,polizia e digos hanno sgomberato le case liberate dall'incuria istituzionale di via Tibaldi e lasciato una decina di giovani-lavoratori e studenti per strada. Dopotutto le case pop-olari della bolognina sono destinate a diventare appartamenti altolocati quando il supercantiere della nuova sede unica del comune sarà terminato. Questa mattina infatti un blitz delle forze dell'ordine ha portato allo sgombero di sei appartamenti Erp occupati in via Tibaldi e in via Zampieri, alla periferia di Bologna. Un'operazione che ha riguardato anche i due alloggi gestiti dall'Acer per i quali era sfumato l'intervento alcune settimane fa, circostanza che era stata interpretata come una vittoria dai collettivi della casa. A seguito del nuovo sgombero in via Tibaldi sono state identificate e denunciate quattro persone che vivevano lì. (Bologna vive di rendita, la cultura non è mai stata così paludosa, la morale non è mai stata così ipocrita, tutto ciò che era rosso si è tinto di azzurro italico).

IL CONSIGLIO PROVINCIALE DI MODENA APPROVA LA MOZIONE CONTRO LA VIOLENZA ALLE DONNE. (DWpress) – Modena – 4 ottobre- Con un voto unanime il Consiglio provinciale di Modena ha approvato l’ordine del giorno sulla violenza alle donne che impegna la Giunta a promuovere interventi e azioni concrete contro la violenza contro le donne. Il documento, presentato da tutte le Consigliere, chiede alla Giunta il sostegno delle Associazioni locali che assistono le donne vittime di violenze e maltrattamenti; ad agire nell’ambito culturale ed educativo, con iniziative rivolte alla scuola; a lavorare con gli organismi che tutelano l’ordine pubblico per rendere meno traumatico il percorso della denuncia; contribuire a un’effettiva applicazione della legge che prevede l’allontanamento del convivente in caso di maltrattamenti. Relatrice della proposta, Caterina Liotti (Ds), la quale ha spiegato che “la prima causa di morte delle donne tra i 16 e i 44 anni, nel mondo, sia proprio la violenza subita in famiglia o da uomini cui sono legate affettivamente e come anche in Italia un omicidio su quattro avvenga tra le mura domestiche e abbia per il 70 per cento vittime femminili. Inoltre il 90% delle violenze che avvengono all’interno delle famiglie non sono denunciate.

Alitalia L'Alitalia vive il momento più difficile della sua storia. La situazione è completamente fuori controllo e non vedo paracadute». È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi all'avvio del tavolo con i sindacati sull'Alitalia, secondo quanto riferito da chi ha partecipato. Per il premier, serve «uno sforzo comune per il rilancio definitivo della compagnia

  • - I sindacati hanno preannunciato la loro posizione con un ammonimento chiaro a non indugiare: «Salvare Alitalia è ancora possibile, ma è rimasto davvero pochissimo tempo». Di fronte ad una crisi «reversibile purchè si attui subito un deciso cambiamento di rotta», per Alitalia serve «un radicale riposizionamento attraverso un serio piano industriale», hanno ribadito i sindacati di settore alla vigilia dell'incontro. –

L'azienda aveva lanciato nei giorni scorsi il suo ultimo chiaro ammonimento ad intervenire presto con interventi strutturali: Alitalia «non è in grado di generare redditività neppure per il capitale già investito», perchè nell'attuale scenario più vola più perde «visto che a un maggior numero di ore volate corrisponderebbero maggiori perdite

FIGLI FUORI CASA, REDDITO INSUFFICIENTE PER QUASI 11 MLN ROMA - Circa 10 milioni e 700 mila persone, pari al 27,6% delle persone con piu' di 18 anni, hanno avuto, almeno una volta, serie difficolta' economiche dopo aver lasciato la casa dei genitori. Il primo motivo, che riguarda una persona su due (45,5%) e' il reddito insufficiente; segue un periodo di disoccupazione (19,7%), l'acquisto o l'edificazione di una casa (14,6%). Lo rileva l'Istat, che ha reso noto i dati sulla parentela e reti di solidarieta', indagine svolta nel novembre 2003. In 3 casi su 4 le difficolta' sono state superate ma permangono per il 23,3%, circa 2 milioni e 500 mila persone. Il 53,7% di chi ha risolto difficolta' economiche l'ha fatto senza aiuto, il 22% grazie ad un prestito (piu' uomini che donne), il 14,3% con un regalo. Nel 43% dei casi, le persone aiutate hanno ricevuto il denaro dai genitori; nel 23,2% dai suoceri. I disagi raggiungono il 28,4% alla nascita di un figlio. Sui giovani, dai 18 ai 34 anni, incidono maggiormente le motivazioni riguardanti il reddito, la disoccupazione, la nascita di un figlio e l'acquisto o l'edificazione di una casa Le difficolta' legate al reddito, che si attenuano nelle eta' intermedie, crescono nuovamente dopo i 64 anni (47,5%). Rispetto ai sessi, le donne mostrano piu' difficolta' legate al reddito, alla nascita di un figlio, al decesso di un familiare, alla separazione o divorzio; al contrario, gli uomini indicano maggiormente motivi riguardanti la disoccupazione , la malattia propria o di un familiare , l'avvio di un' attivita' lavorativa .

ESTERI

  • Corea All'indomani del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, la comunità internazionale è sull'orlo di una nuova grande crisi. Dopo le condanne e le prese di posizione contro il programma atomico di Pyongyang, arrivate dai vari continenti, e dopo che il caso è stato affrontato dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, già si parla di possibili sanzioni nei confronti del regime di Kim Jong Il. Ma c'è anche chi si spinge oltre: il Giappone, in qualità di presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell'Onu, secondo l'agenzia di stampa Kyodo che cita fonti diplomatiche nipponiche al Palazzo di Vetro, intende adoperarsi assieme agli Stati Uniti per aprire la strada a un intervento militare. Un netto no ad un'azione militare contro Pyongyang arriva invece dalla Cina. Per il governo di Pechino un attacco militare contro la Corea del Nord è «inimmaginabile». Lo ha detto in una conferenza stampa un portavoce del ministero degli esteri cinese, pur sottolineando che l'esperimento nucleare nordocoreano avrà un «impatto negativo» sulle relazioni tra Pechino e Pyongyang. Anche dalla Corea del Sud è arrivato un fermo rifiuto di una risoluzione dell'Onu che contenga la minaccia dell'uso della forza.

LE PROPOSTE USA - Gli Stati Uniti hanno invece già fatto circolare una bozza del testo da sottopore alle Nazioni Unite che prevede tra l'altro l’embargo commerciale di materiali che potrebbero essere usati per costruire o trasportare armi di distruzione di massa; il divieto per la Corea del Nord di usare il proprio territorio per la proliferazione di attività illecite; l'embargo a transazioni economiche che possano consentire alla Corea del Nord di finanziare i propri programmi di armamento; la richiesta alla comunità internazionale di congelare gli asset collegabili con il programma di armamento e missilistico della Corea del Nord e qualsiasi altra attività illecita. Gli Usa vorrebbero poi che fosse consentita l’ispezione di tutti i cargo diretti o in partenza dalla Corea del Nord per limitare proliferazione di armamenti. Infine Washington chiede l'embargo anche per il commercio di beni di lusso di dispositivi militari.

IRAQ

  • Una sessantina di corpi sono stati ritrovati nelle ultime 24 ore nella capitale Baghdad: lo riferiscono fonti di polizia, precisando che le modalità d’uccisione delle vittime fanno pensare a esecuzioni nell’ambito degli scontri a sfondo confessionale tra sciiti e sunniti che fin qui hanno già provocato centinaia di morti, nonostante le misure di sicurezza sempre più restrittive adottate dalle forze armate statunitensi e dall’esercito iracheno. Almeno dieci persone, inoltre, sono morte questa mattina nel quartiere Doura della capitale in seguito all’esplosione di un’autobomba davanti a un negozio, forse vero bersaglio dell’attentato; almeno 4 i feriti.

Nello stesso quartiere, a maggioranza sunnita, lo scoppio di una bomba artigianale ha poco dopo provocato la morte di un poliziotto e il ferimento di altre 4 persone. Intanto il comando delle forze Usa in Iraq ha ammesso la morte di due soldati statunitensi, uno domenica a Tikrit e un secondo lunedì nella capitale, deceduti in seguito a gravi ferite riportate in diversi attentati. Secondo una stima approssimativa, sarebbero almeno 2.742 (altre fonti parlano di 2.748) i soldati statunitensi morti dal marzo 2003 in Iraq. Nel solo mese di ottobre finora i caduti sarebbero 33. Questa mattina, infine, l’ex-presidente Saddam Hussein è stato espulso dall’aula del processo per genocidio dopo un alterco con il presidente del tribunale; l’espulsione è avvenuta mentre alcune donne curde testimoniavano sugli stupri subiti dai soldati iracheni durante le campagne militari del 1987-1988, che si sarebbero concluse con la morte di circa 180.000 persone.

NIGERIA

  • presi in ostaggio 60 dipendenti della Shell

Uomini armati hanno occupato una stazione di pompaggio di petrolio della Shell nella regione del delta del Niger, in Nigeria, ed hanno preso in ostaggio 60 dipendenti della compagnia petrolifera e alcuni soldati di una vicina base della Marina. "Dopo aver sparato dei tiri di avvertimento gli assalitori hanno preso possesso del posto di sicurezza dove tengono in ostaggio una sessantina di dipendenti" si legge in un comunicato. "Qualcuno degli operai può essere scappato al momento dell'attacco" ha aggiunto la polizia locale precisando di aver comunicato con quelli che si trovano in ostaggio "che hanno detto di stare bene". Non si hanno notizie sull'identità e sulle richieste degli assalitori, con cui il governo nigeriano, secondo quanto riporta la polizia locale, ha avviato negoziati. La Shell, che produce circa la metà del totale delle esportazioni di greggio nigeriano, perde attualmente circa 477.000 barili al giorno a causa dell'instabilità e della violenza che interessa l'area del delta del Niger.

Tajikistan A meno di un mese dalle elezioni presidenziali che dovrebbero vedere la rielezione di Emomali Rachmonov, in carica dal 1992, il governo di Dushanbe ha ordinato che l'accesso ad alcuni siti internet indipendenti venga bloccato. Un portavoce del ministero delle Comunicazioni ha dichiarato che tale decisione è stata motivata da "ragioni di sicurezza" e che, per altro, i contenuti dei siti bloccati contrastano con la legislazione tagika in materia di informazione. In questi giorni, tutti i fornitori di connessioni internet stanno ricevendo una lettere contenente la lista dei siti da bloccare, tra i quali le agenzie che si occupano di Asia Centrale www.ferghana.ru e www.centrasia.org, nonché i due principali giornali online del Paese, www.tajikistantimes.ru e www.charogiruz.ru.

Israele due accusati della morte di una persona (ANSA) – GERUSALEMME, 10 OTT - Quattro medici israeliani, sospettati di aver condotto esperimenti su pazienti anziani a loro insaputa, sono stati arrestati. I medici si sarebbero serviti dei pazienti come cavie, sperimentando su di loro farmaci non ancora autorizzati. Due di loro, tra cui l'ex direttore dell'ospedale Kaplan vicino Tel Aviv, rischiano l'incriminazione per aver causato colposamente la morte di almeno una persona per imprudenza, per aver maltrattato pazienti che avrebbero dovuto curare e per falso.

IL FILM INDIANO “WATER” VERSO L'OSCAR PER DENUNCIARE LA VIOLENZA SULLE DONNE.

  • DWpress) – Roma – Si è candidato come miglior film straniero il nuovo lavoro dell’indiana Deepa Mehta, “Water”. La pellicola, uscita nelle sale italiane il 6 ottobre, ha il patrocinio di Amnesty International. Il film racconta la storia di Chuyia che, vedova all'età di appena 8 anni, viene abbandonata dalla propria famiglia in una casa che ospita altre 14 donne nelle sue condizioni. Tutte le donne sono rasate, indossano semplici sari bianchi, non hanno diritto di parlare e possono mangiare una volta sola. “Nonostante il racconto si riferisca a un'epoca e a un momento storico preciso, ancora oggi le donne indiane sono vittime di violenza e discriminazione. In tutto il paese sono circa 34 milioni le vedove e 12 milioni di esse sono ospitate da istituti come quelli mostrati nel mio film - spiega la regista -. “Water” parla delle donne, ma l'intento e la speranza con cui l'ho girato è stato anche quello di trasmettere un messaggio più generale: in nome delle religione si possono commettere cose veramente disumane. La discriminazione non è una piaga che riguarda solo le donne, ma tutti coloro che vengono considerai inferiori e sui quali chi detiene il potere vuole esercitare la propria forza. Senza dimenticare che, come avviene oggi in Iraq, dietro qualsiasi forma di oppressione e segregazione vi sono anche ragioni di tipo economico”. Amnesty International si sta battendo con la campagna “Mai più violenza sulle donne” per difendere le spose bambine, oggi più di 80 milioni nel mondo secondo l’organizzazione.

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano Bertolaso all'emergenza rifiuti in Campania a quando la Croce Rossa nelle istituzioni Campane La decisione del governo di far gestire l'emergenza permanente della questione rifiuti di Napoli allo speialista delle emergenza mai sanate vedi la questione del degrado idrogeologico italiano testimonia la contunuita di una struttura di potere indifferente ai cambi di govrno, il problema al di la degli scherzi e che sarebbe il caso di smantellare l'ospedale della croce rossa a bagdad e mandare la croce rossa nelle auele politiche italiane con una buona scorta di farmaci per le psicosi, siamo certi che bertolaso continuare nel finanziamentew degli affari alla diossina del suo amico romiti, cosi ad acerra avremo unaltro inceneritore e l'immondizia sara presidiata dai marins di stanza a Vicenza intanto sono centinaia gli interventi per spegnere i cumuli di rifiuti dati alle fiamme da cittadini esasperati a Napoli ed in provincia. 'Abbiamo una media di 250 interventi al giorno solo per incendi di rifiuti - hanno detto i pompieri - e' una vera emergenza', intanto passaggio di consegne tra Corrado Catenacci e Guido Bertolaso, vecchio e nuovo commissario designato per l'emergenza rifiuti in Campania. Bertolaso, ha parlato di una decina di giorni necessari per rimuovere le 35mila tonnellate di rifiuti dalle strade della regione e ha annunciato di voler lavorare a un nuovo piano rifiuti da definire entro fine anno: 'Ricominciamo da capo - ha detto - Non si tratta di voltare pagina ma di cambiare libro'. .


  • NOTIZIE BREVI ITALIA


  • Mobilitazione anti elettrosmog stamane nei comuni di Lauria e LagonegroIn provincia di Potenza. Numerosi cittadini sono tuttora in occupazione nei palazzi comunali per protestare contro l'installazione di due antenne per videotelefonini (Ericsson e Tim). Nel comune di Lauria a scendere in rivolta è stata una intera contrada, Seta, che da più di un anno è in mobilitazione permanete per scongiurare l'eventualità di una ulteriore installazione sul proprio territorio già interessato dalla presenza di due ripetitori (per telefonini GSM). Nel comune di Lagonegro, invece, la giunta ha già dato il via libera all'installazione dell'antenna Tim addirittura sul tetto del Municipio, in pieno centro abitato. Entrambe le installazioni interesserebbero siti adiacenti a scuole ed asili nido. Questa situazione è frutto degli errori pregressi delle due amministrazioni di centrosinistra (Rifondazione Comunista è all'opposizione in entrambi i paesi), asservite agli interessi delle lobby dei telefonini e che oggi ammettono, nel caso di Lauria, queste responsabilità, mentre a Lagonegro continua il pugno di ferro.


  • Poveri precari praticanti dopo il bidone ai lavoratori dei call center il ministro dei padroni Cesare Damiano intimo amico di Fassino prestera le sue cure ai giornalistiPer dialogo senza pregiudiziali su rinnovo contratto' ministro Damiano ha convocato le parti per riavviare un dialogo 'senza pregiudiziali' sul rinnovo del contratto di lavoro giornalistico. Ne da' notizia una nota del ministero. L'incontro tra la Segreteria Nazionale della Fnsi e una delegazione della Presidenza della Fieg e' previsto per mercoledi' 11 ottobre alle 15.


  • Prodi il volo senza paracadute sulla pelle di chi vola e di chi fa volareL'Alitalia vive il momento più difficile della sua storia. La situazione è completamente fuori controllo e non vedo paracadute». È quanto ha detto il presidente del Consiglio, Romano Prodi all'avvio del tavolo con i sindacati sull'Alitalia, secondo quanto riferito da chi vi partecipa. Al confronto sono presenti oltre al premier, il sottosegretario alla presidenza Enrico Letta, il vicepremier Francesco Rutelli, il ministro dei Trasporti Alessandro Bianchi e i leader dei sindacati confederali, dell'Ugl, dell'Unione Piloti e delle associazioni Anpac, Avia e del Sult. Nel pomeriggio, intanto, il presidente della compagnia, Giancarlo Cimoli, sarà scoltato dalle commissioni lavori pubblici della Camera e trasporti del Senato.«IL TEMPO STRINGE» -Il tempo stringe, ha ammonito Prodi: «per attuare tutte le idee e strategie ed evitare il fallimento, c’è tempo fino a gennaio. Non ha senso parlare di ricapitalizzazione e alleanze senza strategie di lungo periodo nazionali e internazionali». L’aumento della flotta e il miglioramento delle strutture di terra sarebbero, secondo quanto riferiscono fonti sindacali presenti all’incontro, le misure che Prodi ritiene servano per recuperare le quote di mercato perse da Alitalia in Italia e all’estero. Per il premier, serve «uno sforzo comune per il rilancio definitivo della compagnia»: «Mi prendo un tempo non lunghissimo - ha precisato -. Potremmo anche fallire, ma insieme ne usciremo, se no diventeremo il punto periferico del sistema aereo europeo». «Il declino dell'Alitalia - ha infine detto il presidente del Consiglio - va arrestato con una proposta nuova che tenterò di elaborare e con un rapporto nuovo con voi».LA POSIZIONE DEI SINDACATI - I sindacati hanno preannunciato la loro posizione con un ammonimento chiaro a non indugiare: «Salvare Alitalia è ancora possibile, ma è rimasto davvero pochissimo tempo». Di fronte ad una crisi «reversibile purchè si attui subito un deciso cambiamento di rotta», per Alitalia serve «un radicale riposizionamento attraverso un serio piano industriale», hanno ribadito i sindacati di settore alla vigilia dell'incontro. Dal governo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Ugl e Unione Piloti si aspettano, «come condizione indispensabile» per portare avanti il confronto, «iniziative concrete immediate vista la gravità della situazione». Ed in particolare «un pieno coinvolgimento delle organizzazioni sindacali durante tutto il percorso della elaborazione delle linee generali di indirizzo strategico» ed «un intervento immediato per il riavvio dei processi produttivi e la guida delle operazioni». «PIU' VOLIAMO, PIU' PERDIAMO» - L'azienda ha lanciato nei giorni scorsi il suo ultimo chiaro ammonimento ad intervenire presto con interventi strutturali: Alitalia «non è in grado di generare redditività neppure per il capitale già investito», perchè nell'attuale scenario più vola più perde «visto che a un maggior numero di ore volate corrisponderebbero maggiori perdite», ha indicato la compagnia in un documento consegnato alla Commissione Trasporti della Camera in vista dell'audizione del presidenteCimoli. stamattina alle 7:00 a.m.


  • Bologna cofferati scatenato ancora sgomberi Arrivano in bolognina i pattuglioni comandati dal generale MAZZANTI una settantina fra vigili,carramba,pulotti e digossi. sgomberano le case liberate dall'incuria istituzionale di via Tibaldi e lasciano una decina di giovani-lavoratori e studenti per strada. Dopotutto le case pop-olari della bolognina sono destinate a diventare appartamenti altolocati quando il supercantiere della nuova sede unica del comune sarà terminato. Abitazioni del popolo, dei lavoratori diventeranno case per i borghesi. Le bugie si sprecheranno e basterà tenere d'occhio la situazione nei prossimi anni per vedere la messa in vendita di un intero quartiere popolare. In questo futuro Cofferati sarà scomparso dalla città per incarichi prestigiosi nel partito democratico e le redini felsinee saranno nelle mani dei suoi autoctoni generali che continueranno ad applicare un governo fatto di aumma-aumma della bolognesità d.o.c. Bologna vive di rendita, la cultura non è mai stata così paludosa, la morale non è mai stata così ipocrita, tutto ciò che era rosso si è tinto di azzurro italico.


  • Quando si parla di soldati italiani all'estero guardiamoci in casa La Brigata paracadutisti "Folgore" celebrerà il prossimo 21 ottobre il sessantaquattresimo anniversario della battaglia di El Alamein. La ricorrenza, assurta a Festa di Corpo per le aviotruppe italiane, ricorda il sacrificio della Divisione "Folgore" nel deserto egiziano nel 1942. La giornata vedrà al mattino la Cerimonia Militare presso la Caserma "Vannucci" all’Ardenza (Livorno), con ingresso libero dalle ore 09.00. Nel pomeriggio dalle 14.30 a Terrazza Mascagni, sempre a Livorno, lanci di precisione a terra, sorvolo di ultraleggeri, dimostrazione operativa e stand delle aviotruppe con esposizione dei materiali e dei mezzi in dotazione ai reparti della Brigata.


  • Di fascisti in fascista Polizia lo ferma in casa, e' accusato di rapina (ANSA) - ROMA, 10 ott - L'ex esponente dei Nar, Luigi Ciavardini, 44 anni, e' stato arrestato la scorsa notte a Roma dalla polizia. E' accusato di una rapina avvenuta ad una banca della capitale circa un anno fa. Secondo quanto si e' appreso, la rapina alla sede della Unicredit nella zona della Balduina, sarebbe stata fatta, secondo l'accusa, dall'ex esponente dei Nar e altri complici.


  • Dio il peccato Ratzinger e il suo cameriere personale, alto bello biondo.... Se Dio e' escluso dalla vita pubblica L'uomo contemporaneo ha 'smarrito il senso del peccato' e questo soprattutto 'dove Dio viene escluso dalla vita pubblica'. Lo sottolinea il Papa, chiedendo ai cattolici di valorizzare la confessione dei peccati e a tutti di riflettere sulle conseguenze della pretesa autosufficienza dell'uomo. L'occasione per questa riflessione e' stata data a Benedetto XVI dall'udienza che ha concesso alla conferenza episcopale del Canada occidentale, ricevuta per la visita 'ad limina'


ESTERI


  • La Corea precipita All'indomani del test nucleare effettuato dalla Corea del Nord, la comunità internazionale è sull'orlo di una nuova grande crisi. Dopo le condanne e le prese di posizione contro il programma atomico di Pyongyang, arrivate dai vari continenti, e dopo che il caso è stato affrontato dal consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, già si parla di possibili sanzioni nei confronti del regime di Kim Jong Il. Ma c'è anche chi si spinge oltre: il Giappone, in qualità di presidente di turno del Consiglio di sicurezza dell'Onu, secondo l'agenzia di stampa Kyodo che cita fonti diplomatiche nipponiche al Palazzo di Vetro, intende adoperarsi assieme agli Stati Uniti per aprire la strada a un intervento militare. Un netto no ad un'azione militare contro Pyongyang arriva invece dalla Cina. Per il governo di Pechino un attacco militare contro la Corea del Nord è «inimmaginabile». Lo ha detto in una conferenza stampa un portavoce del ministero degli esteri cinese, pur sottolineando che l'esperimento nucleare nordocoreano avrà un «impatto negativo» sulle relazioni tra Pechino e Pyongyang. Anche dalla Corea del Sud è arrivato un fermo rifiuto di una risoluzione dell'Onu che contenga la minaccia dell'uso della forza. «PRONTI CON I MISSILI» -Dal canto suo la Corea del Nord non resta in silenzio: una fonte governativa citata dall'agenzia sudcoreana Yonhap avrebbe infatti affermato che il suo paese è pronto a lanciare missili con testate nucleari. Le dichiarazioni sono state raccolte a Pechino e attribuite a un funzionario che ha chiesto di non essere identificato, il quale avrebbe auspicato che gli Stati Uniti avviino colloqui diretti con Pyongyang, facendo concludere la crisi «prima dell'infausta situazione in cui la Corea del Nord lanci missili nucleari». «Quel che vogliamo è la sicurezza della Corea del Nord, ivi compresa una garanzia per il nostro regime», ha aggiunto la fonte. Il funzionario ha riproposto la tesi secondo cui il principale obiettivo di Pyongyang è di ottenere contatti con gli Stati Uniti, in un colloquio diretto verso cui Washington ha sempre dimostrato la massima riluttanza LA RISOLUZIONE ONU - Sul fronte diplomatico internazionale, secondo quanto risulta all'agenzia Kyodo, il Consiglio dovrebbe adottare in tempi brevi una risoluzione di condanna della Corea del Nord contenente un riferimento all'articolo 7 della Carta dell'Onu, che prevede sanzioni internazioni e la possibilità di un intervento armato. Il presidente americano George W. Bush in una dichiarazione video ha definito il test atomico nordcoreano «una provocazione e una minaccia» annunnciano che «la comunità internazionale risponderà a Pyongyang». LE PROPOSTE USA - Gli Stati Uniti hanno invece già fatto circolare una bozza del testo da sottopore alle Nazioni Unite che prevede tra l'altro l’embargo commerciale di materiali che potrebbero essere usati per costruire o trasportare armi di distruzione di massa; il divieto per la Corea del Nord di usare il proprio territorio per la proliferazione di attività illecite; l'embargo a transazioni economiche che possano consentire alla Corea del Nord di finanziare i propri programmi di armamento; la richiesta alla comunità internazionale di congelare gli asset collegabili con il programma di armamento e missilistico della Corea del Nord e qualsiasi altra attività illecita. Gli Usa vorrebbero poi che fosse consentita l’ispezione di tutti i cargo diretti o in partenza dalla Corea del Nord per limitare proliferazione di armamenti. Infine Washington chiede l'embargo anche per il commercio di beni di lusso di dispositivi militari.


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror061010 (last edited 2008-06-26 09:50:53 by anonymous)