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In cinque azioni simultanee, i poliziotti ministeriali , appoggiati da militanti del PRI, hanno attaccato nel pomeriggio le barricate dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (APPO), azioni dove sono morti l'attivista di Indymedia newyorkese Bradley Roland Will, il docente Emilio Alonso Fabián, della delegazione dei Loxicha, ed il cittadino Esteba Ruiz, oltre a 23 persone ferite da arma da fuoco. Dopo i quattro morti di venerdì l’infermiere Alberto Jorge Lopez e un insegnante per ora non identificato oltre a qualche ferito costituiscono il primo bilancio forse non completo delle vittime causate della massiccia operazione con cui non meno di 6000 uomini delle truppe federali inviate ad Oaxaca dal governo messicano avrebbero riacquistato il controllo della città di Oaxaca, capitale dell’omonimo stato messicano (versante sud del Pacifico) con l’impiego di elicotteri, autoblindo, gas lacrimogeni , idranti e armi da fuoco. Militanti della Asemblea Popular de los Pueblos (Appo) hanno opposto resistenza per ore con barricate e si sono poi a lungo fronteggiati, fino a notte, nello Zocalo, la piazza centrale,una delle più famose dell'intero Messico. Costituita tra maggio e giugno da numerose organizzazioni civili e politiche e rafforzata da 70.000 insegnati in sciopero almeno fino a ieri per ottenere aumenti salariali e chiedere le dimissioni del governatore Ulises Ruiz Ortiz- accusato di essere stato eletto nel 2004 con elezioni truccate oltre che di corruzione e violenti metodi repressivi - l’Appo potrebbe in realtà contare soltanto su qualche migliaio di militanti, alcuni dei quali su posizioni radicali ma altri apparentemente più che disposti alla trattativa. A parere di molti osservatori, il governatore Ruiz - che l'Appo ha dichiarato "proscritto" dallo stato lo scorso settembre - ha finora utilizzato agenti in abiti civili (che in precedenza avevano ucciso altri cinque dimostranti) e ha manovrato in modo da costringere il presidente Vicente Fox a intervenire nella lunga e complessa protesta di Oaxaca; Fox lascia l’incarico il 30 novembre e aveva probabilmente tentato, almeno fino a ieri, di restare fuori dalla vicenda in attesa che il potere fosse assunto dal suo successore Felipe Calderon, esponente del Partito di azione nazionale (Pan), di cui lo stesso Fox fa parte. In un comunicato del 27 Ott., l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale ha denunciato come criminale il governatore di Oaxaca, Ruiz, e ha invitato tutti gli aderenti ed i simpatizzante dell'Altra Campagna e a manifestare in tutti i modi, in tutti i luoghi, in appoggio all'Appo e rivendicando che se ne vada immediatamente l'assassino Ulises Ruiz, e che vengano puniti lui ed i suoi sicari. '''Editoriale''' '''MORTE A OAXACA, MESSICO''' (estratti dall'ultimo articolo di Brad Will, mediattivista di Indymedia assassinato; 29 Ott.) Aveva 41 anni, Alejandro Garcia Hernandez, ogni notte sulla barricata del quartiere. Quella notte era uscito per raggiungere sua moglie e i figli e per far passare un'ambulanza. Un camioncino ha tentato di proseguire. Lui s'è preso la pallottola quando ha detto loro che non potevano passare. Quei militari in abiti civili hanno sparato. Un giovane che vuole essere chiamato solamente Marco era con loro quando sono avvenuti gli spari. Una pallottola gli ha trapassato la spalla. Cosa si può dire di questo movimento, di questo momento rivoluzionario. Si sa che si sta costruendo, crescendo, plasmando. Lo puoi sentire. Cercando disperatamente una democrazia diretta. In novembre la APPO terrà una conferenza a livello nazionale per la formazione di un'Assemblea Nazionale del Popolo di Oaxaca (AEPO). In questo momento sono 11 gli stati, tra i 33 stati messicani, ad aver dichiarato la formazione di assemblee popolari come la APPO. Il senato messicano può espellere il governatore Ruiz. E' chiaro che questo è più di uno sciopero, più dell'espulsione di un governatore, più di un blocco, più di una coalizione di settori. E' una vera rivolta di popolo. Dopo decenni di PRI regolato da corruzione, frode e pallottole la gente è stanca. Lo chiamano il tiranno. Ad ogni angolo di strada decidono di resistere insieme. Lo vedi sui loro volti. Indigeni, donne, bambini. Orgogliosi e risoluti. Ho camminato dalla barricata di Alejandro con un gruppo di simpatizzanti che venivano da una zona di periferia, ad un mezz'ora di distanza. Procedevo con gente furiosa, diretta verso l'obitorio. Un mucchio di cadaveri senza nome in un angolo. Niente refrigerazione. L'odore. Hanno dovuto aprirgli il cranio per estrarre la pallottola. Una morte in più, un martire in più in una guerra sporca… un’altra notte sulle barricate… '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''FAO: NESSUN PROGRESSO IN DIECI ANNI, 854 MILIONI A RISCHIO FAME NEL MONDO''' A dieci anni dal Vertice mondiale sull’alimentazione di Roma, non solo si è lontani dal conseguire l’obiettivo di dimezzare la fame nel mondo entro il 2015 che si prefissarono 185 capi di stato e di governo siglando la cosiddetta ‘Dichiarazione di Roma’, ma il numero dei sottonutriti è persino peggiorato: oggi 854 milioni di persone soffrono la fame nel mondo (cioè vivono con meno di 1.900 calorie al giorno), mentre nel 1996 erano 800 milioni. Lo ha detto Jaques Diouf, direttore generale della Organizzazione dell’Onu per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), presentando il rapporto annuale sullo ‘Stato di insicurezza alimentare nel mondo’ (Sofi) e definendo “intollerabile e inaccettabile” la situazione e “vergognoso” il fallimento nel raggiungere l’obiettivo. “Oggi ci sono ancora 854 milioni di persone che soffrono la fame, di cui 820 milioni nel cosiddetto Terzo mondo, 25 nei Paesi in transizione e 9 in quelli industrializzati” ha precisato Diouf, aggiungendo: “E lungi dal diminuire questo numero aumenta con una media di quattro milioni l’anno”. Se l’America Latina è passata da un tasso di sottalimentazione del 13% al 10% e la Cina dal 16% al 12%, nell’Africa subsahariana la diffusione della sindrome da immunodeficienza acquisita (sida/aids), guerre e carestia hanno contribuito a far passare la percentuale di malnutriti dal 36% al 56% e – se la tendenza persisterà – nel 2015 invece che un dimezzamento della fame ci sarà un raddoppio. Per cambiare la situazione, bisogna investire sullo sviluppo dell’agricoltura nelle zone rurali: “Il settore agricolo – si legge nel rapporto – è spesso il motore dello sviluppo per le economie rurali e l’aumento del rendimento agricolo può aumentare le derrate alimentari, ridurre il loro prezzo ma anche mobilitare l’economia locale generando la richiesta di beni e di servizi“. Per onorare l’impegno preso al Vertice di Roma si dovrebbe ridurre il numero dei sottonutriti di 31 milioni l’anno da qui sino al 2015. Malgrado l’evidenza, secondo Diouf, grazie agli sforzi nel settore agricolo vi sarebbe ancora spazio per l’ottimismo e la risposta alla domanda se sia raggiungibile l’obiettivo del 2015, la risposta potrebbe positiva. '''IRAQ: altra giornata sanguinosa''' Nell'esplosione di una bomba a Sadr City, quartiere sciita di Baghdad, 25 morti e almeno 56 i feriti. Lo riferisce il ministero dell'Interno iracheno. Nella deflagrazione e' rimasto coinvolto un gruppo di operai in attesa di un lavoro a giornata. Intanto, un marine americano e' stato ucciso nella provincia occidentale di Al Anbar. La sua morte porta a 100 il numero dei militari Usa caduuti in Iraq nel solo mese di ottobre, il più sanguinoso degli ultimi due anni. Il ministro degli Esteri iracheno Hoshiyar Zebari ha dichiarato che il governo di Baghdad intende chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di prorogare per un altro anno il mandato che legittima la presenza delle forze Usa nel Paese. Il ministro, in un'intervista alla Reuters, ha detto che la presenza di truppe straniere sotto l'attuale mandato, che scade il 31 dicembre, resta "indispensabile" per la sicurezza dell'Iraq. '''PALESTINA: SI PREPARA UNA PIU' ESTESA OCCUPAZIONE ISRAELIANA DEL SUD DI GAZA''' Il premier israeliano Ehud Olmert ha annunciato al parlamento israeliano che l'esercito sta preparando una grande offensiva nella striscia di Gaza. Lo ha riferito un deputato della Knesset dopo l'intervento del capo del governo davanti alle Commissioni Esteri e Difesa. Vengono cosi' confermate le indiscrezioni su un'imminente intensificazione dell'offensiva israeliana sferrata a giugno nella striscia di Gaza in seguito al sequestro di un caporale alla frontiera. Alcuni ministri israeliani hanno chiesto un intervento piu' duro soprattutto lunga la frontiera con l'Egitto, da cui continuano ad arrivare armi ed esplosivi ai miliziani. Il commissario della politica estera dell’Unione europea, Javier Solana, approva intanto la decisione dell’Egitto di schierare dal fine settimana 5.000 poliziotti al confine con la Striscia di Gaza per dissuadere Israele dallo sparare ordigni all’interno delle gallerie sotterranee che collegano il territorio egiziano con quello palestinese e attraverso le quali i miliziani palestinesi importano armi di contrabbando. Da alcuni giorni l'esercito israeliano ha invaso nuovamente il sud di Gaza per trovare e distruggere i tunnel sotterranei di collegamento tra Striscia di Gaza ed Egitto scavati dai palestinesi. Intanto, un militante ventenne di Hamas è morto schiacciato dal crollo del terreno in un tunnel che stava scavando nei pressi del valico di Rafah mentre da questa mattina due razzi al-Qassam sono stati lanciati contro il territorio israeliano, senza causare feriti. Dalla fine di giugno, l’offensiva israeliana a Gaza ha provocato circa 260 morti e migliaia di feriti. Sempre nella Striscia di Gaza, intanto, sarebbe stato rapito da uomini armati un giornalista straniero, sulla cui cittadinanza ancora non vi sarebbero certezze. Sul piano diplomatico, a inizio ottobre a Londra si sarebbe svolto un incontro segreto tra delegazioni di Israele e di Hamas, secondo la tv pubblica israeliana, con la mediazione dei servizi segreti britannici. L'emittente ha affermato che la delegazione israeliana e' convinta che il Fatah del presidente Abu Mazen e' ormai fuori gioco e che e'giunto il momento del dialogo diretto con Hamas, che ufficialmente non vuole riconoscere Israele. '''PAKISTAN: attacco dell'esercito contro presunti militanti di Al-Queda''' Raid degli elicotteri dell'esercito pachistano al confine con l'Afghanistan: il comunicato ufficiale parla della distruzione di una base di al-Qaida, almeno 70-80 militanti uccisi. 'Si trattava di una madrasa, ma era utilizzata dai terroristi - ha spiegato un portavoce dell'esercito - non come una scuola islamica'. Poco fa invece si è avuta la smentita da Fonti locali "bene informate" citate dall'agenzia di stampa Afghan Islamic Press le quali sostengono che nella madrasa di Chingai, bombardata all'alba di oggi da elicotteri pachistani, non si trovavano "83 sospetti militanti di al Qaeda", bensì almeno 140 giovani studenti di età compresa tra gli 8 e i 20 anni e che quindi il raid ha sicuramente provocato vittime civili innocenti. Morti civili sono stati confermati anche all'agenzia afgana Pajhwok da residenti del villaggio. '''ALGERIA: la guerriglia islamica lancia due attacchi''' Due attacchi simultanei della guerriglia islamica a Reghaia, 30 chilometri a est di Algeri, e a Dergana, periferia est della capitale algerina, hanno causato questa notte almeno 2 morti e 17 feriti. Si tratta degli attacchi più gravi degli ultimi anni. La rivolta armata iniziata nel 1992 ha causato la morte di almeno 200mila persone. Negli ultimi anni le violenze erano diminuite e si registrano sporadici scontri armati tra ribelli e forze armate solo nelle zone rurali del Paese. '''BANGLADESH: gravi scontri dimostranti-polizia''' Un altro morto e altri 70 feriti questa mattina negli scontri che da quattro giorni insanguinano la capitale Dakha. Le violenze tra militanti di opposizione e filo-governativi, che finora hanno causato 26 morti e centinaia di feriti, continuano nonostante sia stata risolta la crisi politica che ha scatenato gli incidenti con l'accettazione, da parte del presidente Iajuddin Ahmed, dell'incarico di capo del governo ad interim. Le opposizioni, non riuscendo a esprimere un candidato per traghettare il paese fino alle elezioni di gennaio, dopo il rifiuto dell'ex presidente della Corte Suprema, hanno accettato la soluzione di una figura istituzionale di alto livello. Ma, evidentemente, questo non è bastato a placare gli animi. '''SUDAN-CIAD''' Il capo delle forze armate del Ciad e' rimasto ucciso durante scontri con gruppi di ribelli nei pressi del confine col Sudan. Lo ha reso noto il Ministero della difesa di N'Djamena. Il ministro della difesa Bishara Issa Djadallah ha riferito che negli scontri le forze governative hanno causato pesanti perdite ai ribelli. Secondo il ministro, il generale Mussa Seugui e' uno dei quattro morti riportati dall'esercito, contro i piu' di cento inflitti agli avversari. '''BRASILE: LULA VINCE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI''' Luiz Inacio Lula da Silva ha vinto le elezioni presidenziali brasiliane. L'andamento del voto ha sostanzialmente rispettato tutti i sondaggi di opinione che davano a Lula un vantaggio del 20 per cento sul suo avversario nel voto di ballottaggio, il socialdemocratico alleato con la destra Geraldo Alckmin. '''SERBIA: risultati del referendum sul Kosovo''' E' quasi terminato lo scrutinio delle schede elettorali del referendum costituzionale serbo del fine settimana. La commissione elettorale serba ha comunicato che, con il 98,8 per cento delle schede scrutinate, la nuova costituzione che sancisce la sovranità serba sul Kosovo ha ottenuto il 52,31 per cento di "sì". Alle urne si è recato il 54,19 per cento e quindi, tra chi ha votato il sì ha raccolto oltre il 95 per cento dei voti. I risultati ufficiali saranno pubblicati il 2 novembre. '''BULGARIA: PARVANOV RIELETTO PRESIDENTE ''' Ieri si è votato per le presidenziali anche in Bulgaria, dove al secondo turno ha stravinto, con il 75% dei consensi, il presidente uscente Georgi Parvanov. Dal ballottaggio esce sconfitto il leader nazionalista Volen Siderov, leader del partito politico Attacco. L’affluenza alle urne è rimasta bassa con circa il 40% dei votanti '''CONGO: SOLO FRA QUALCHE SETTIMANA I RISULTATI DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI''' Si conosceranno a novembre i risultati del ballottaggio elettorale di ieri in Repubblica Democratica del Congo. 25 milioni gli elettori per la scelta del nuovo capo dello Stato, tra il presidente uscente, Joseph Kabila, e l’avversario Jean Pierre Bemba, e 50 seggi al Parlamento. Le consultazioni sono state caratterizzate da gravi, anche se sporadici, episodi di violenza, nei quali hanno perso la vita due persone. '''ITALIA''' '''PALERMO: PROTESTA DEI SENZA CASA''' (corrisp. ROR) '''MILANO: Silvio Berlusconi e' stato rinviato a giudizio''' L'accusa è di concorso in corruzione in atti giudiziari, per la vicenda delle presunte dichiarazioni reticenti fatte dall'avvocato inglese David Mills in due processi milanesi. La decisione e' stata presa dal gup Fabio Paparella che, con la stessa accusa, ha mandato a giudizio anche Mills. Il processo nei confronti di Berlusconi e Mills comincera' il 13 marzo prossimo davanti ai giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano.Gli avvocati di Silvio Berlusconi, poco prima che il gup Paparella leggesse il decreto che dispone il giudizio hanno presentato una nuova richiesta di ricusazione del giudice stesso. Una prima, basata su motivi diversi, era stata respinta dai giudici della Corte d' Appello di Milano e i legali di Berlusconi avevano presentato ricorso in Cassazione. '''Siparietto''' ---- === Gr 13:00 === '''ESTERI''' ---- === Gr 13:00 === '''ESTERI''' '''PALESTINA''' Il commissario della politica estera dell’Unione europea, Javier Solana, ha espresso soddisfazione per la decisione dell’Egitto di schierare a partire dal fine settimana 5.000 poliziotti al confine con la Striscia di Gaza per vigilare sul minacciato uso da parte di Israele di ordigni da sparare all’interno delle gallerie sotterranee che collegano il territorio egiziano con quello palestinese e attraverso le quali i miliziani palestinesi importano armi di contrabbando. Solana ha denunciato il pericolo di un intervento israeliano che possa coinvolgere anche il territorio sotto la sovranità egiziana. La settimana scorsa il governo israeliano di Ehud Olmert ha deciso di inviare nel sud della Striscia di Gaza, lungo il ‘Corridoio Philadelphi’, uomini, carri armati e bulldozer per trovare e distruggere i tunnel sotterranei di collegamento tra Striscia di Gaza ed Egitto scavati dai palestinesi. Di qui lo schieramento di poliziotti egiziani. Intanto, un militante ventenne di Hamas è morto schiacciato dal crollo del terreno in un tunnel che stava scavando nei pressi del valico di Rafah mentre da questa mattina hanno ricominciato a cadere razzi al-Qassam dalla Striscia di Gaza su Israele, senza causare feriti. Gli ordigni, non più di due, erano di fabbricazione artigianale e sono stati lanciati come reazione all’occupazione armata israeliana nella Striscia di Gaza, come si apprende da un comunicato della Jihad islamica, che ha rivendicato l’attacco. '''PAKISTAN''' Raid degli elicotteri dell'esercito pachistano al confine con l'Afghanistan: il comunicato ufficiale parla della distruzione di una base di al-Qaida, almeno 70-80 militanti uccisi. 'Si trattava di una madrasa, ma era utilizzata dai terroristi - ha spiegato un portavoce dell'esercito - non come una scuola islamica'. Poco fa invece si è avuta la smentita da Fonti locali "bene informate" citate dall'agenzia di stampa Afghan Islamic Press le quali sostengono che nella madrasa di Chingai, bombardata all'alba di oggi da elicotteri pachistani, non si trovavano "83 sospetti militanti di al Qaeda", bensì almeno 140 giovani studenti di età compresa tra gli 8 e i 20 anni e che quindi il raid ha sicuramente provocato vittime civili innocenti. Morti civili sono stati confermati anche all'agenzia afgana Pajhwok da residenti del villaggio. '''ALGERIA''' Due attacchi simultanei della guerriglia islamica a Reghaia, 30 chilometri a est di Algeri, e a Dergana, periferia est della capitale algerina, hanno causato questa notte almeno 2 morti e 17 feriti. Si tratta degli attacchi più gravi degli ultimi anni. La rivolta armata iniziata nel 1992 ha causato la morte di almeno 200mila persone. Negli ultimi anni le violenze erano diminuite e si registrano sporadici scontri armati tra ribelli e forze armate solo nelle zone rurali del Paese. '''IRAQ''' Nell'esplosione di una bomba a Sadr City, quartiere sciita di Baghdad, 25 morti e almeno 56 i feriti. Lo riferisce il ministero dell'Interno iracheno. Nella deflagrazione e' rimasto coinvolto un gruppo di operai in attesa di un lavoro a giornata. Intanto, un marine americano e' stato ucciso nella provincia occidentale di Al Anbar. La sua morte porta a 100 il numero dei militari Usa caduuti in Iraq nel solo mese di ottobre, il più sanguinoso degli ultimi due anni. Il ministro degli Esteri iracheno Hoshiyar Zebari ha dichiarato che il governo di Baghdad intende chiedere al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di prorogare per un altro anno il mandato che legittima la presenza delle forze Usa nel Paese. Il ministro, in un'intervista alla Reuters, ha detto che la presenza di truppe straniere sotto l'attuale mandato, che scade il 31 dicembre, resta "indispensabile" per la sicurezza dell'Iraq. '''BANGLADESH''' Un altro morto e altri 70 feriti questa mattina negli scontri che da quattro giorni insanguinano la capitale Dakha. Le violenze tra militanti di opposizione e filo-governativi, che finora hanno causato 26 morti e centinaia di feriti, continuano nonostante sia stata risolta la crisi politica che ha scatenato gli incidenti con l'accettazione, da parte del presidente Iajuddin Ahmed, dell'incarico di capo del governo ad interim. Le opposizioni, non riuscendo a esprimere un candidato per traghettare il paese fino alle elezioni di gennaio, dopo il rifiuto dell'ex presidente della Corte Suprema, hanno accettato la soluzione di una figura istituzionale di alto livello. Ma, evidentemente, questo non è bastato a placare gli animi. '''MESSICO''' Dopo i quattro morti di venerdì l’infermiere Alberto Jorge Lopez e un insegnante per ora non identificato oltre a qualche ferito costituiscono il primo bilancio forse non completo delle vittime causate della massiccia operazione con cui non meno di 6000 uomini delle truppe federali inviate ad Oaxaca dal governo messicano avrebbero riacquistato il controllo della città di Oaxaca, capitale dell’omonimo stato messicano (versante sud del Pacifico) con l’impiego di elicotteri, autoblindo, gas lacrimogeni , idranti e armi da fuoco. Militanti della Asemblea Popular de los Pueblos (Appo) hanno opposto resistenza per ore con barricate e si sono poi a lungo fronteggiati, fino a notte, nello Zocalo, la piazza centrale,una delle più famose dell'intero Messico. Costituita tra maggio e giugno da numerose organizzazioni civili e politiche e rafforzata da 70.000 insegnati in sciopero almeno fino a ieri per ottenere aumenti salariali e chiedere le dimissioni del governatore Ulises Ruiz Ortiz- accusato di essere stato eletto nel 2004 con elezioni truccate oltre che di corruzione e violenti metodi repressivi - l’Appo potrebbe in realtà contare soltanto su qualche migliaio di militanti, alcuni dei quali su posizioni radicali ma altri apparentemente più che disposti alla trattativa. A parere di molti osservatori, il governatore Ruiz - che l'Appo ha dichiarato "proscritto" dallo stato lo scorso settembre - ha finora utilizzato agenti in abiti civili (che in precedenza avevano ucciso altri cinque dimostranti) e ha manovrato in modo da costringere il presidente Vicente Fox a intervenire nella lunga e complessa protesta di Oaxaca; Fox lascia l’incarico il 30 novembre e aveva probabilmente tentato, almeno fino a ieri, di restare fuori dalla vicenda in attesa che il potere fosse assunto dal suo successore Felipe Calderon, esponente dello stessa formazione di destra, il Partito di azione nazionale (Pan), di cui lo stesso Fox fa parte. '''SOMALIA''' Tre persone sono morte ieri alle porte di Baidoa, sede del debole governo di transizione, in una sparatoria che ha coinvolto agenti della sicurezza governative e milizie locali. Lo riferiscono fonti giornalistiche somale, precisando che lo scontro sarebbe legato a una disputa relativa al ‘khat’ le foglie eccitanti comunemente usate in Somalia. Intanto le delegazioni del governo di transizione e delle Corti Islamiche oggi dovrebbero riprendere i negoziati avviati nei mesi scorsi. Ma il capo della rappresentanza della Corti, Ibrahim Addow, una sorta di ministro degli Esteri, ha precisato che non siederà al tavolo del negoziato con gli inviati delle istituzioni di transizione finché non verranno ritirate le truppe etiopi nel paese. '''SUDAN-CIAD''' Il capo delle forze armate del Ciad e' rimasto ucciso durante scontri con gruppi di ribelli nei pressi del confine col Sudan. Lo ha reso noto il Ministero della difesa di N'Djamena. Il ministro della difesa Bishara Issa Djadallah ha riferito che negli scontri le forze governative hanno causato pesanti perdite ai ribelli. Secondo il ministro, il generale Mussa Seugui e' uno dei quattro morti riportati dall'esercito, contro i piu' di cento inflitti agli avversari. '''SERBIA''' E' quasi terminato lo scrutinio delle schede elettorali del referendum costituzionale serbo del fine settimana. La commissione elettorale serba ha comunicato che, con il 98,8 per cento delle schede scrutinate, la nuova costituzione che sancisce la sovranità serba sul Kosovo ha ottenuto il 52,31 per cento di "sì". Alle urne si è recato il 54,19 per cento e quindi, tra chi ha votato il sì ha raccolto oltre il 95 per cento dei voti. I risultati ufficiali saranno pubblicati il 2 novembre. '''Siparietto''' ---- === Gr 9:30 === '''BRASILE''' Luiz Inacio Lula da Silva ha vinto le elezioni presidenziali brasiliane. L'andamento del voto ha sostanzialmente rispettato tutti i sondaggi di opinione che davano a Lula un vantaggio del 20 per cento sul suo avversario nel voto di ballottaggio, il socialdemocratico alleato con la destra Geraldo Alckmin. '''IRAQ''' Nell'esplosione di una bomba a Sadr City, quartiere sciita di Baghdad, 56 feriti E almeno 56 i feriti. Lo riferisce il ministero dell'Interno iracheno. Nella deflagrazione e' rimasto coinvolto un gruppo di operai in attesa di un lavoro a giornata. Intanto, un marine americano e' stato ucciso nella provincia occidentale di Al Anbar. Il mese di ottobre e' stato quello con piu' perdite per le forze armate americane da oltre un anno. Khalil al Dulaimi, capo del collegio di difesa di Saddam Hussein, ha dichiarato all'agenzia Ap che una sentenza di morte nei confronti del deposto presidente iracheno potrebbe spingere nel vortice di una guerra civile l'Iraq e appiccare il fuoco alla regione. Al Dulaimi ha affermato di aver inviato una lettera di monito in tal senso al presidente americano George W. Bush. Il prossimo 5 novembre potrebbe essere emessa la sentenza per i fatti di Dujail del 1982. '''PAKISTAN''' Raid degli elicotteri dell'esercito pachistano al confine con l'Afghanistan: distrutta una base di al-Qaida, almeno 70-80 militanti uccisi. 'Si trattava di una madrasa, ma era utilizzata dai terroristi - ha spiegato un portavoce dell'esercito - non come una scuola islamica'. Il villaggio di Chenagai si trova dieci chilometri a nord di Khar la citta' principale della regione tribale di Bajaur. '''PALESTINA''' A inizio ottobre a Londra si e' svolto un incontro segreto tra delegazioni di Israele e di Hamas, al Governo nei Territori palestinesi.Lo ha detto la tv pubblica israeliana secondo la quale l'incontro e' stato organizzato da un ex dirigente dei servizi segreti Gb. L'emittente ha affermato che la delegazione israeliana e' convinta che il Fatah del presidente Abu Mazen e' ormai fuori gioco e che e'giunto il momento del dialogo diretto con Hamas che ufficialmente non vuole riconoscere Israele. '''MESSICO''' Dopo i quattro morti di venerdì l’infermiere Alberto Jorge Lopez e un insegnante per ora non identificato oltre a qualche ferito costituiscono il primo bilancio forse non completo delle vittime causate della massiccia operazione con cui non meno di 6000 uomini delle truppe federali inviate ad Oaxaca dal governo messicano avrebbero riacquistato il controllo della città di Oaxaca, capitale dell’omonimo stato messicano (versante sud del Pacifico) con l’impiego di elicotteri, autoblindo, gas lacrimogeni , idranti e armi da fuoco. Militanti della Asemblea Popular de los Pueblos (Appo) hanno opposto resistenza per ore con barricate e si sono poi a lungo fronteggiati, fino a notte, nello Zocalo, la piazza centrale,una delle più famose dell'intero Messico. Costituita tra maggio e giugno da numerose organizzazioni civili e politiche e rafforzata da 70.000 insegnati in sciopero almeno fino a ieri per ottenere aumenti salariali e chiedere le dimissioni del governatore Ulises Ruiz Ortiz- accusato di essere stato eletto nel 2004 con elezioni truccate oltre che di corruzione e violenti metodi repressivi - l’Appo potrebbe in realtà contare soltanto su qualche migliaio di militanti, alcuni dei quali su posizioni radicali ma altri apparentemente più che disposti alla trattativa. A parere di molti osservatori, il governatore Ruiz - che l'Appo ha dichiarato "proscritto" dallo stato lo scorso settembre - ha finora utilizzato agenti in abiti civili (che in precedenza avevano ucciso altri cinque dimostranti) e ha manovrato in modo da costringere il presidente Vicente Fox a intervenire nella lunga e complessa protesta di Oaxaca; Fox lascia l’incarico il 30 novembre e aveva probabilmente tentato, almeno fino a ieri, di restare fuori dalla vicenda in attesa che il potere fosse assunto dal suo successore Felipe Calderon, esponente dello stessa formazione di destra, il Partito di azione nazionale (Pan), di cui lo stesso Fox fa parte. '''SERBIA''' Seggi chiusi e referendum valido in Serbia a conclusione della consultazione popolare sulla nuova Costituzione del Paese ex jugoslavo. I cittadini sono stati chiamati ad approvare il testo che proclama come inalienabile la sovranita' sulla provincia a maggioranza albanese del Kosovo. Lo riferisce la tv statale Rts, secondo cui l'affluenza, grazie a un'accelerazione della partecipazione registrata nelle ultimissime ore, e' stata superiore al quorum necessario del 50% piu' uno. '''BULGARIA''' Ieri si è votato per le presidenziali anche in Bulgaria, dove al secondo turno ha stravinto, con il 75% dei consensi, il presidente uscente Georgi Parvanov. Dal ballottaggio esce sconfitto il leader nazionalista Volen Siderov, leader del partito politico Attacco. L’affluenza alle urne è rimasta bassa con circa il 40% dei votanti '''CIAD''' Il capo delle forze armate del Ciad e' rimasto ucciso durante scontri con gruppi di ribelli nei pressi del confine col Sudan. Lo ha reso noto il Ministero della difesa di N'Djamena. Il ministro della difesa Bishara Issa Djadallah ha riferito che negli scontri le forze governative hanno causato pesanti perdite ai ribelli. Secondo il ministro, il generale Mussa Seugui e' uno dei quattro morti riportati dall'esercito, contro i piu' di cento inflitti agli avversari. '''CONGO''' Si conosceranno a novembre i risultati del ballottaggio elettorale di ieri in Repubblica Democratica del Congo. 25 milioni gli elettori per la scelta del nuovo capo dello Stato, tra il presidente uscente, Joseph Kabila, e l’avversario Jean Pierre Bemba, e 50 seggi al Parlamento. Le consultazioni sono state caratterizzate da gravi, anche se sporadici, episodi di violenza, nei quali hanno perso la vita due persone. --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' '''Servizi audio della giornata''' ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||