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Parlare dell'assemblea studentesca di domani alla Snia (h 15)
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'''GAZA, RAID AEREO CONTRO LUOGO DI CULTO A BEIT HANUN'''

Un palestinese ucciso e almeno tre feriti: sarebbe questo il bilancio – secondo il quotidiano ‘Yediot Ahronot’ – dell’attacco in serata dell’aviazione israeliana contro un luogo di preghiera improvvisato alla periferia della città di Beit Hanun, nella Striscia di Gasa. Nell’edificio, noto come la Moschea di Abdullah Azzem, era in corso un rito religioso quando l’aviazione ha sparato un razzo in direzione – sostengono fonti militari – non del luogo di culto, ma di un miliziano palestinese che si accingeva a deporre un ordigno. Mentre continua il coprifuoco nella città di 30.000 abitanti, sale così a 12 il bilancio dei palestinesi – tra cui cinque civili – uccisi oggi durante le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Nella Striscia di Gaza, dopo che in mattinata quattro civili e un militante di Hamas sono stati uccisi dinanzi alla moschea di al-Nisir a Beit Hanun, un guerrigliero delle Brigade Ezzedin Al-Qassam, braccio armato di Hamas, è morto durante un’incursione aerea israeliana a Sajaiya. In Cisgiordania, un membro del movimento al-Fatah è stato ucciso a Nablus e un’anziana donna palestinese è morta in una sparatoria a Betlemme. A Ramallah è stato inoltre arrestato Abdel Rahman Zaidan, membro di Hamas e ministro del Pubblico impiego: il decimo membro del governo a essere fermato da quando il soldato Gilad Shalit è stato rapito a giugno. In serata trenta carri armati israeliani avrebbero fatto irruzione nella città di Jabaliya e truppe israeliane sarebbero entrate anche a Soudania, a nord della città di Gaza.

'''RITROVAMENTO DI CORPI RECORD, SITUAZIONE UMANITARIA SFOLLATI “ALLARMANTE”'''

Nelle ultime 24 ore in diverse aree della capitale irachena, la polizia irachena ha rinvenuto 56 corpi, la cifra più alta dalla fine del mese di digiuno e preghiera del Ramadan. I corpi, tutti uomini tra i 20 e i 45 anni, indossavano abiti civili, avevano polsi e caviglie legate e mostravano segni di tortura. La polizia – ha riferito il luogotenente Mohammed Khayon – non ha mai alcuna idea su cui siano le vittime, dove quando e da chi siano state uccise, ma è probabile che la maggior parte di loro siano stati giustiziati dai cosiddetti ‘squadroni della morte’ dopo essere state rapiti dalle loro abitazioni private e dalle loro automobili o dagli autobus sui quali viaggiavano. Secondo stime dell’esercito statunitense, se “nelle ultime quattro settimane il numero delle vittime è stato più altro rispetto ai mesi di agosto e settembre”, la scorsa settimana – grazie alla fine del Ramadan e agli appelli alla calma di esponenti religiosi e politici – gli omicidi erano diminuiti del 41% a Baghdad e del 23% in tutto il paese. Intanto stamattina l’esercito statunitense ha riferito che oggi un soldato è morto a nord di Baghdad, mentre ieri altri tre sono rimasti uccisi nell’esplosione di una bomba nella capitale e un marine è stato ucciso dal “fuoco nemico” nella provincia occidentale irachena di Anbar.

'''Grecia: maestri di nuovo in sciopero, scontri con polizia'''

Migliaia di insegnanti delle scuole materne ed elementari greche, affiancati da studenti delle secondarie sono di nuovo scesi in piazza oggi ad Atene e nelle principali città del paese chiedendo aumenti di stipendio e riforme dell'istruzione pubblica. Ma, a differenza delle ultime manifestazioni della settimana scorsa, oggi nel centro della capitale si sono registrati diversi tafferugli e scontri tra manifestanti e agenti di polizia in tenuta anti-sommossa.

La dimostrazione di oggi - un'astensione dal lavoro di 24 ore - era stata proclamata venerdì scorso dal Doe, il sindacato cui aderiscono i 72'000 maestri delle scuole materne ed elementari del paese al termine di un'agitazione durata sei settimane. Il Doe, che nelle sue rivendicazioni è sostenuto dalle maggiori centrali sindacali elleniche, ha proclamato altre 24 ore di sciopero per il 9 novembre per segnalare al governo che non hanno intenzione di demordere.
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'''Afghanistan: liberato Torsello
dopo 23 giorni di prigionia'''

Il fotoreporter italiano Gabriele Torsello, rapito in Afghanistan il 12 ottobre scorso, è stato liberato. La notizia è stata data da Peace Reporter e confermata anche dal ministero della Difesa italiano.

La liberazione di Torsello è stata annunciata da un comunicato di Emergency: ''Oggi, venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le 13.30 in Afghanistan) una telefonata all'ospedale di Emergency a Lashkargah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato".

Nel comunicato dell'organizzazione umanitaria si legge anche che "un membro afgano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano. Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli Esteri e l'ambasciatore italiano a Kabul''.

Torsello, ha detto ancora Marco Formigoni, di Peace Reporter, "è in buone condizioni di salute".


'''BEIT HANUN: ASSALTO ALLA MOSCHEA, MATTINATA DI SANGUE'''

Sempre più convulsa e drammatica la situazione nella città di Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, dove tre giorni fa ingenti forze israeliane sono entrate per mettere fine al continuo lancio di razzi verso vicine città del Neghev. In tre giorni di combattimenti, secondo un portavoce militare israeliano, nel nord di Gaza sono rimasti uccisi 34 palestinesi, in prevalenza miliziani. Fonti locali contano invece per ora 23 vittime. Due giorni fa anche un soldato israeliano è rimasto ucciso.

L'episodio più drammatico si è verificato stamane quando un corteo di diverse decine di donne ha marciato verso la moschea el-Nasser, nella piccola 'casbah' della città, dove dalla scorsa notte decine di miliziani erano stretti d'assedio dalle forze israeliane.

 Stando a fonti militari israeliane, quel corteo era una operazione di diversione organizzata dai miliziani per 'coprire' la fuga dalla moschea, che è in effetti avvenuta. Secondo alcune fonti, i miliziani in fuga indossavano abiti femminili. Durante il confronto le donne si sono trovate comunque sotto il fuoco. Una di essa è rimasta uccisa, un'altra viene definita in stato di morte clinica. L'agenzia di stampa palestinese Ramattan ha riferito che le donne uccise sarebbero tre, ma finora questa cifra non ha trovato conferma. L'esercito ha quindi assunto il controllo della moschea e stringe adesso d'assedio due edifici (uno è l'ospedale locale) dove si sarebbero rifugiati i miliziani.

I soldati israeliani sono impegnati a Beit Hanun in perquisizioni a tappeto alla ricerca di armi, munizioni, esplosivi, depositi di razzi e lanciarazzi. Ieri, secondo Ramattan, sono stati fermati per accertamenti 1.500 uomini. I dirigenti palestinesi hanno espresso dure condanne per la operazione in corso, che di fatto isola Beit Hanun dal resto della Striscia. Manifestazioni popolari di protesta sono state indette per oggi, al termine delle preghiere nelle moschee.

'''APERTA CONFERENZA MINISTERIALE A PECHINO SU COOPERAZIONE CINA-AFRICA'''

Si aperta a Pechino la conferenza ministeriale tra rappresentanti della Cina e di circa 48 stati africani, in preparazione al summit ad alto livello, il Forum Cina-Africa sulla cooperazione (Focac), che si aprirà ufficialmente sabato. I partecipanti alla conferenza odierna discuteranno la bozza di dichiarazione e il piano d’azione, i due documenti che definiscono le linee della cooperazione tra le parti per il periodo 2007-2009 e che saranno discussi e sottoscritti nei prossimi due giorni dai capi di Stato e di governo africani invitati all’incontro. “Il Focac, la cui preparazione risale al 2000, è un passo strategico per la Cina e l’Africa in vista delle sfide del prossimo secolo, per promuovere la nostra lunga reciproca amicizia e rafforzare la cooperazione” ha detto la vice primo ministro Wu Yi nel discorso di apertura della conferenza, citata dall’agenzia ‘Xinhua’. “Le due parti devono giocare un ruolo da protagonisti nel Forum come meccanismo di dialogo collettivo - ha continuato Wu, definendo gli scopi del summit che celebra i 50 anni di rapporti tra Cina e continente africano - così che si trasformi in un efficace piattaforma per salvaguardare gli interessi reciproci”. Secondo dati del ministero del commercio di Pechino, il valore degli scambi commerciali tra Cina e paesi africani nel 2006 raggiungerà i 50 milioni di dollari. Nonostante c’è chi critichi e guardi con sospetto alla massiccia politica d’investimenti di Pechino nei paesi africani, non mancano quelli, tra cui voci africane, che invece ne sottolineano l’importanza per lo sviluppo economico e i forti contributi dati alla creazione di infrastrutture e servizi.

'''VOLO DIRETTO PECHINO-LAGOS, PRIMO TRA CINA E AFRICA'''

Mentre procedono i preparativi per il Forum di cooperazione cino-africano in programma a Pechino domani e dopodomani, la più grande compagnia aerea del paese ha annunciato l'inaugurazione del primo volo diretto Pechino-Lagos: un 'airbus' decollerà tre volte a settimana dalla capitale cinese per raggiungere il centro economico e industriale della Nigeria. Il collegamento, che è anche il primo volo di una compagnia cinese verso il continente africano, risponde alle crescenti esigenze di comunicazione in seguito all'aumento dei rapporti commerciali e diplomatici con l'Africa. Secondo stime del ministero del commercio di Pechino, gli scambi economici sino-africani raggiungeranno quest'anno un valore di 50 miliardi di dollari, cinque volte il volume del 2000.

'''"Bush pericoloso come Osama"
Sondaggio shock in 4 Paesi pro-Usa'''

Il nemico pubblico numero uno? Risponde al nome di George W. Bush. Il presidente degli Stati Uniti sarebbe più pericoloso dei leader degli stati inseriti nel famoso 'asse del male': l'iraniano Mahmoud Ahmadinejad e il nordcoreano Kim Jong-Il. Bush risulta secondo solo ad Osama bin Laden. La lista dei personaggi più dannosi per la pace mondiale, è stata realizzata grazie ad un sondaggio commissionato congiuntamente dai quotidiani "Guardian" in Gran Bretagna, "Haaretz" in Israele, la "Presse" e il "Toronto Star" in Canada e la "Reforma" in Messico.

I risultati del sondaggio confermano, a pochi giorni dal voto di mid term per il rinnovo del Congresso negli Stati Uniti, quello che in realtà si sapeva da tempo, cioè che all'estero non piace e preoccupa la politica estera "da cowboy" di Bush. Il fatto è che ora la rilevazione è stata ristretta solo in paesi alleati chiave di Washington, schierati, come nel caso della Gran Bretagna, in prima linea in Iraq ed Afghanistan. Guerre che solo per il 7 per cento degli intervistati britannici hanno migliorato la sicurezza globale, mentre per il 69 per cento degli intervistati la politica americana dal 2001 ha reso il mondo meno sicuro.

Convinzione condivisa anche dalla opinione pubblica dei paesi confinanti a nord e sud con gli Stati Uniti, dal 62 per cento dei canadesi ed il 57 dei messicani. Ma la cosa più clamorosa è che anche in Israele, che da sempre ha negli Stati Uniti il baluardo principale per la sua sicurezza, sta diminuendo il numero dei sostenitori della politica Bush. Solo il 25 per cento crede che questa aiuti la sicurezza, mentre il 36 pensa che la danneggi ed il 30 per cento considera che nella migliore delle ipotesi Bush non ha fatto alcuna differenza.
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'''GIORNATA CAMPALE IERI A OAXACA: DECINE DI FERITI E ARRESTI'''

Da 40 a 50 feriti, uno dei quali grave; 33 manifestanti arrestati o fermati; voci insistenti di persone “scomparse” smentite comunque dalla polizia: è il bilancio di un duro scontro durato sette ore con cui migliaia di manifestanti, facendo ricorso a bottiglie incendiarie, pietre, bastoni e “armi improprie” hanno impedito ieri alla polizia federale - armata di “cannoni ad acqua” e lacrimogeni e con l’appoggio di autoblindo ed elicotteri - di occupare l’ Universidad Autonoma Benito Juarez ad Oaxaca, Capoluogo dell'omonimo stato meridionale sul versante Pacifico, la città - meta turistica internazionale per le sue antiche tradizioni indigene, culturali e architettoniche - da mesi e teatro di proteste contro il governatore Ulises Ruiz Ortiz, le cui dimissioni - per corruzione e abuso di potere - sono state chieste ormai a gran voce da molte parti, parlamento incluso. Gli scontri di ieri si sono conclusi quando era tarda sera in Italia, molte ore dopo che anche il rettore Francisco Martinez Neri, attraverso ‘Radio Universidad’ - l'emittente che è stata spesso la principale fonte di informazione e comunicazione durante le proteste e i disordini - aveva chiesto alla polizia di ritirarsi dal del campus e aveva rivolto un appello al presidente Vicente Fox affinché si concludesse “l’aggressione contro gli studenti". Attraverso la stessa radio, responsabili della Asemblea Popular de los Pueblos de Oaxaca (Appo) - movimento composto da organizzazioni sociali e politiche della città - hanno denunciato la presenza di “paramilitari” che hanno sparato sui manifestanti. Nei cinque mesi di manifestazioni, sono almeno 15 le persone uccise per lo più da paramilitari in abiti civili ingaggiati a quanto pare dal governatore; la settimana scorsa ne erano state uccise tre, tra cui il cameraman Bradley Wil di cittadinanza statunitense, al lavoro a Oaxaca per dell'organizzazione Indymedia. Nulla è stato più reso noto, almeno finora, sulla mediazione chiesta dall'Appo all'arcivescovo José Luis Chávez Botello che già aveva indirizzato al presidente Fox un severo reclamo per l'utilizzo delle truppe federali.

'''NOTTE DI SANGUE A GAZA E IN CISGIORDANIA: ALTRI SEI PALESTINESI UCCISI'''

Centrando il veicolo su cui viaggiavano, un missile israeliano sparato durante un raid aereo ha ucciso stanotte quattro militanti di Hamas. Dopo una sparatoria notturna tra reparti israeliani e miliziani palestinesi assediati da ieri in una moschea, un palestinese è stato ucciso a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, città già battuta da una massiccia operazione. Un altro giovane palestinese è stato ucciso in Cisgiordania, a Nablus, nel campo profughi di Balata, a Nablus: si tratterebbe di Ahmed Sanakreh di 20 anni, appartenente alle Brigate dei Martiri di al Aqsa; suo fratello, 15 anni, è stato gravemente ferito. Nelle 48 ore precedenti, tra militanti e vicili, le vittime palestinese erano state 14 e i feriti 60.

'''M.O.: SOLDATI ISRAELIANI ARRESTANO MINISTRO PALESTINESE'''

Il ministro palestinese per i Lavori pubblici e l'Edilizia, Abdelrahman Zidane, esponente del movimento radicale Hamas, e' stato arrestato all'alba di oggi da soldati israeliani. Il ministro, 46 anni, e' stato prelevato dalla sua casa a Ramallah, capitale politica della Cisgiordania. La circostanza e' stata confermata dal vice primo ministro palestinese, Nasseredine al-Shaer, anche lui arrestato lo scorso agosto e rilasciato a settembre, nell'ambito di una campagna di repressione avviata da Israele contro il movimento Hamas al governo. Una portavoce dell'esercito israeliano ha detto soltanto che "e' stato arrestato un terrorista di Hamas".

'''Gay parade, scontri a Gerusalemm'''

Ancora scontri nelle strade di Gerusalemme tra zeloti ebrei ultraordtodossi che protestano contro la prossima Gay Parade e la polizia. Per la terza notte consecutiva i dimostranti hanno lanciato contro le forze dell'ordine diversi oggetti.Alcuni agenti sono rimasti contusi e due fotoreporter feriti.Nella colonia ebraica di Eli un ordigno rudimentale e' stato deposto vicino alla stazione di polizia, dove e' stato neutralizzato. Su un muro vicino la scritta:'Sodomiti, andate a casa'.

'''IRAQ: UCCISI 5 SOLDATI USA'''

Cinque solDati statunitensi sono stati uccisi nelle ultime ventiquattr'ore in Iraq. Un ordigno esploso al passaggio di una pattuglia ieri pomeriggio a Baghdad ha fatto tre vittime tra i soldati americani. Stando a quanto riferito oggi in un comunicato del comando statunitense, altri due sono morti in distinte circostanze: uno, ferito in un combattimento della provincia occidentale di Anbar, e' deceduto in ospedale; l'altro e' morto in una zona a nord di Baghdad in un incidente non di guerra. Sale cosi' a 2.822 morti il bilancio delle perdite statunitensi dall'inizio della campagna irachena a marzo del 2003, secondo i dati forniti dal Pentagono.

'''Denunciato per gesto osceno a Bush'''

L'autista di uno scuolabus ha fatto un gesto osceno al passaggio del corteo del presidente George W. Bush ed e' stato denunciato. L'uomo ha perso il lavoro in conseguenza della denuncia presidenziale e ha fatto ricorso per impugnare il licenziamento. L'incidente risale a giugno ed e' avvenuto a Seattle: Bush salutando gli scolari dalla limousine ha visto che l'autista faceva un gesto osceno nei suoi confronti. Il distretto scolastico ha licenziato l'autista a settembre.
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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

Parlare dell'assemblea studentesca di domani alla Snia (h 15)

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GAZA, RAID AEREO CONTRO LUOGO DI CULTO A BEIT HANUN

Un palestinese ucciso e almeno tre feriti: sarebbe questo il bilancio – secondo il quotidiano ‘Yediot Ahronot’ – dell’attacco in serata dell’aviazione israeliana contro un luogo di preghiera improvvisato alla periferia della città di Beit Hanun, nella Striscia di Gasa. Nell’edificio, noto come la Moschea di Abdullah Azzem, era in corso un rito religioso quando l’aviazione ha sparato un razzo in direzione – sostengono fonti militari – non del luogo di culto, ma di un miliziano palestinese che si accingeva a deporre un ordigno. Mentre continua il coprifuoco nella città di 30.000 abitanti, sale così a 12 il bilancio dei palestinesi – tra cui cinque civili – uccisi oggi durante le operazioni israeliane nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. Nella Striscia di Gaza, dopo che in mattinata quattro civili e un militante di Hamas sono stati uccisi dinanzi alla moschea di al-Nisir a Beit Hanun, un guerrigliero delle Brigade Ezzedin Al-Qassam, braccio armato di Hamas, è morto durante un’incursione aerea israeliana a Sajaiya. In Cisgiordania, un membro del movimento al-Fatah è stato ucciso a Nablus e un’anziana donna palestinese è morta in una sparatoria a Betlemme. A Ramallah è stato inoltre arrestato Abdel Rahman Zaidan, membro di Hamas e ministro del Pubblico impiego: il decimo membro del governo a essere fermato da quando il soldato Gilad Shalit è stato rapito a giugno. In serata trenta carri armati israeliani avrebbero fatto irruzione nella città di Jabaliya e truppe israeliane sarebbero entrate anche a Soudania, a nord della città di Gaza.

RITROVAMENTO DI CORPI RECORD, SITUAZIONE UMANITARIA SFOLLATI “ALLARMANTE”

Nelle ultime 24 ore in diverse aree della capitale irachena, la polizia irachena ha rinvenuto 56 corpi, la cifra più alta dalla fine del mese di digiuno e preghiera del Ramadan. I corpi, tutti uomini tra i 20 e i 45 anni, indossavano abiti civili, avevano polsi e caviglie legate e mostravano segni di tortura. La polizia – ha riferito il luogotenente Mohammed Khayon – non ha mai alcuna idea su cui siano le vittime, dove quando e da chi siano state uccise, ma è probabile che la maggior parte di loro siano stati giustiziati dai cosiddetti ‘squadroni della morte’ dopo essere state rapiti dalle loro abitazioni private e dalle loro automobili o dagli autobus sui quali viaggiavano. Secondo stime dell’esercito statunitense, se “nelle ultime quattro settimane il numero delle vittime è stato più altro rispetto ai mesi di agosto e settembre”, la scorsa settimana – grazie alla fine del Ramadan e agli appelli alla calma di esponenti religiosi e politici – gli omicidi erano diminuiti del 41% a Baghdad e del 23% in tutto il paese. Intanto stamattina l’esercito statunitense ha riferito che oggi un soldato è morto a nord di Baghdad, mentre ieri altri tre sono rimasti uccisi nell’esplosione di una bomba nella capitale e un marine è stato ucciso dal “fuoco nemico” nella provincia occidentale irachena di Anbar.

Grecia: maestri di nuovo in sciopero, scontri con polizia

Migliaia di insegnanti delle scuole materne ed elementari greche, affiancati da studenti delle secondarie sono di nuovo scesi in piazza oggi ad Atene e nelle principali città del paese chiedendo aumenti di stipendio e riforme dell'istruzione pubblica. Ma, a differenza delle ultime manifestazioni della settimana scorsa, oggi nel centro della capitale si sono registrati diversi tafferugli e scontri tra manifestanti e agenti di polizia in tenuta anti-sommossa.

La dimostrazione di oggi - un'astensione dal lavoro di 24 ore - era stata proclamata venerdì scorso dal Doe, il sindacato cui aderiscono i 72'000 maestri delle scuole materne ed elementari del paese al termine di un'agitazione durata sei settimane. Il Doe, che nelle sue rivendicazioni è sostenuto dalle maggiori centrali sindacali elleniche, ha proclamato altre 24 ore di sciopero per il 9 novembre per segnalare al governo che non hanno intenzione di demordere.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

Afghanistan: liberato Torsello dopo 23 giorni di prigionia

Il fotoreporter italiano Gabriele Torsello, rapito in Afghanistan il 12 ottobre scorso, è stato liberato. La notizia è stata data da Peace Reporter e confermata anche dal ministero della Difesa italiano.

La liberazione di Torsello è stata annunciata da un comunicato di Emergency: Oggi, venerdì 3 novembre, intorno alle 10 ora italiana (le 13.30 in Afghanistan) una telefonata all'ospedale di Emergency a Lashkargah ha indicato che sulla strada per Kandahar si sarebbe potuto trovare Gabriele Torsello liberato".

Nel comunicato dell'organizzazione umanitaria si legge anche che "un membro afgano dello staff di Emergency, viaggiando nella direzione indicata, ha trovato Gabriele Torsello e lo ha accompagnato da incaricati del governo italiano. Emergency ha immediatamente avvertito i familiari, il ministero degli Esteri e l'ambasciatore italiano a Kabul.

Torsello, ha detto ancora Marco Formigoni, di Peace Reporter, "è in buone condizioni di salute".

BEIT HANUN: ASSALTO ALLA MOSCHEA, MATTINATA DI SANGUE

Sempre più convulsa e drammatica la situazione nella città di Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, dove tre giorni fa ingenti forze israeliane sono entrate per mettere fine al continuo lancio di razzi verso vicine città del Neghev. In tre giorni di combattimenti, secondo un portavoce militare israeliano, nel nord di Gaza sono rimasti uccisi 34 palestinesi, in prevalenza miliziani. Fonti locali contano invece per ora 23 vittime. Due giorni fa anche un soldato israeliano è rimasto ucciso.

L'episodio più drammatico si è verificato stamane quando un corteo di diverse decine di donne ha marciato verso la moschea el-Nasser, nella piccola 'casbah' della città, dove dalla scorsa notte decine di miliziani erano stretti d'assedio dalle forze israeliane.

  • Stando a fonti militari israeliane, quel corteo era una operazione di diversione organizzata dai miliziani per 'coprire' la fuga dalla moschea, che è in effetti avvenuta. Secondo alcune fonti, i miliziani in fuga indossavano abiti femminili. Durante il confronto le donne si sono trovate comunque sotto il fuoco. Una di essa è rimasta uccisa, un'altra viene definita in stato di morte clinica. L'agenzia di stampa palestinese Ramattan ha riferito che le donne uccise sarebbero tre, ma finora questa cifra non ha trovato conferma. L'esercito ha quindi assunto il controllo della moschea e stringe adesso d'assedio due edifici (uno è l'ospedale locale) dove si sarebbero rifugiati i miliziani.

I soldati israeliani sono impegnati a Beit Hanun in perquisizioni a tappeto alla ricerca di armi, munizioni, esplosivi, depositi di razzi e lanciarazzi. Ieri, secondo Ramattan, sono stati fermati per accertamenti 1.500 uomini. I dirigenti palestinesi hanno espresso dure condanne per la operazione in corso, che di fatto isola Beit Hanun dal resto della Striscia. Manifestazioni popolari di protesta sono state indette per oggi, al termine delle preghiere nelle moschee.

APERTA CONFERENZA MINISTERIALE A PECHINO SU COOPERAZIONE CINA-AFRICA

Si aperta a Pechino la conferenza ministeriale tra rappresentanti della Cina e di circa 48 stati africani, in preparazione al summit ad alto livello, il Forum Cina-Africa sulla cooperazione (Focac), che si aprirà ufficialmente sabato. I partecipanti alla conferenza odierna discuteranno la bozza di dichiarazione e il piano d’azione, i due documenti che definiscono le linee della cooperazione tra le parti per il periodo 2007-2009 e che saranno discussi e sottoscritti nei prossimi due giorni dai capi di Stato e di governo africani invitati all’incontro. “Il Focac, la cui preparazione risale al 2000, è un passo strategico per la Cina e l’Africa in vista delle sfide del prossimo secolo, per promuovere la nostra lunga reciproca amicizia e rafforzare la cooperazione” ha detto la vice primo ministro Wu Yi nel discorso di apertura della conferenza, citata dall’agenzia ‘Xinhua’. “Le due parti devono giocare un ruolo da protagonisti nel Forum come meccanismo di dialogo collettivo - ha continuato Wu, definendo gli scopi del summit che celebra i 50 anni di rapporti tra Cina e continente africano - così che si trasformi in un efficace piattaforma per salvaguardare gli interessi reciproci”. Secondo dati del ministero del commercio di Pechino, il valore degli scambi commerciali tra Cina e paesi africani nel 2006 raggiungerà i 50 milioni di dollari. Nonostante c’è chi critichi e guardi con sospetto alla massiccia politica d’investimenti di Pechino nei paesi africani, non mancano quelli, tra cui voci africane, che invece ne sottolineano l’importanza per lo sviluppo economico e i forti contributi dati alla creazione di infrastrutture e servizi.

VOLO DIRETTO PECHINO-LAGOS, PRIMO TRA CINA E AFRICA

Mentre procedono i preparativi per il Forum di cooperazione cino-africano in programma a Pechino domani e dopodomani, la più grande compagnia aerea del paese ha annunciato l'inaugurazione del primo volo diretto Pechino-Lagos: un 'airbus' decollerà tre volte a settimana dalla capitale cinese per raggiungere il centro economico e industriale della Nigeria. Il collegamento, che è anche il primo volo di una compagnia cinese verso il continente africano, risponde alle crescenti esigenze di comunicazione in seguito all'aumento dei rapporti commerciali e diplomatici con l'Africa. Secondo stime del ministero del commercio di Pechino, gli scambi economici sino-africani raggiungeranno quest'anno un valore di 50 miliardi di dollari, cinque volte il volume del 2000.

"Bush pericoloso come Osama" Sondaggio shock in 4 Paesi pro-Usa

Il nemico pubblico numero uno? Risponde al nome di George W. Bush. Il presidente degli Stati Uniti sarebbe più pericoloso dei leader degli stati inseriti nel famoso 'asse del male': l'iraniano Mahmoud Ahmadinejad e il nordcoreano Kim Jong-Il. Bush risulta secondo solo ad Osama bin Laden. La lista dei personaggi più dannosi per la pace mondiale, è stata realizzata grazie ad un sondaggio commissionato congiuntamente dai quotidiani "Guardian" in Gran Bretagna, "Haaretz" in Israele, la "Presse" e il "Toronto Star" in Canada e la "Reforma" in Messico.

I risultati del sondaggio confermano, a pochi giorni dal voto di mid term per il rinnovo del Congresso negli Stati Uniti, quello che in realtà si sapeva da tempo, cioè che all'estero non piace e preoccupa la politica estera "da cowboy" di Bush. Il fatto è che ora la rilevazione è stata ristretta solo in paesi alleati chiave di Washington, schierati, come nel caso della Gran Bretagna, in prima linea in Iraq ed Afghanistan. Guerre che solo per il 7 per cento degli intervistati britannici hanno migliorato la sicurezza globale, mentre per il 69 per cento degli intervistati la politica americana dal 2001 ha reso il mondo meno sicuro.

Convinzione condivisa anche dalla opinione pubblica dei paesi confinanti a nord e sud con gli Stati Uniti, dal 62 per cento dei canadesi ed il 57 dei messicani. Ma la cosa più clamorosa è che anche in Israele, che da sempre ha negli Stati Uniti il baluardo principale per la sua sicurezza, sta diminuendo il numero dei sostenitori della politica Bush. Solo il 25 per cento crede che questa aiuti la sicurezza, mentre il 36 pensa che la danneggi ed il 30 per cento considera che nella migliore delle ipotesi Bush non ha fatto alcuna differenza.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

GIORNATA CAMPALE IERI A OAXACA: DECINE DI FERITI E ARRESTI

Da 40 a 50 feriti, uno dei quali grave; 33 manifestanti arrestati o fermati; voci insistenti di persone “scomparse” smentite comunque dalla polizia: è il bilancio di un duro scontro durato sette ore con cui migliaia di manifestanti, facendo ricorso a bottiglie incendiarie, pietre, bastoni e “armi improprie” hanno impedito ieri alla polizia federale - armata di “cannoni ad acqua” e lacrimogeni e con l’appoggio di autoblindo ed elicotteri - di occupare l’ Universidad Autonoma Benito Juarez ad Oaxaca, Capoluogo dell'omonimo stato meridionale sul versante Pacifico, la città - meta turistica internazionale per le sue antiche tradizioni indigene, culturali e architettoniche - da mesi e teatro di proteste contro il governatore Ulises Ruiz Ortiz, le cui dimissioni - per corruzione e abuso di potere - sono state chieste ormai a gran voce da molte parti, parlamento incluso. Gli scontri di ieri si sono conclusi quando era tarda sera in Italia, molte ore dopo che anche il rettore Francisco Martinez Neri, attraverso ‘Radio Universidad’ - l'emittente che è stata spesso la principale fonte di informazione e comunicazione durante le proteste e i disordini - aveva chiesto alla polizia di ritirarsi dal del campus e aveva rivolto un appello al presidente Vicente Fox affinché si concludesse “l’aggressione contro gli studenti". Attraverso la stessa radio, responsabili della Asemblea Popular de los Pueblos de Oaxaca (Appo) - movimento composto da organizzazioni sociali e politiche della città - hanno denunciato la presenza di “paramilitari” che hanno sparato sui manifestanti. Nei cinque mesi di manifestazioni, sono almeno 15 le persone uccise per lo più da paramilitari in abiti civili ingaggiati a quanto pare dal governatore; la settimana scorsa ne erano state uccise tre, tra cui il cameraman Bradley Wil di cittadinanza statunitense, al lavoro a Oaxaca per dell'organizzazione Indymedia. Nulla è stato più reso noto, almeno finora, sulla mediazione chiesta dall'Appo all'arcivescovo José Luis Chávez Botello che già aveva indirizzato al presidente Fox un severo reclamo per l'utilizzo delle truppe federali.

NOTTE DI SANGUE A GAZA E IN CISGIORDANIA: ALTRI SEI PALESTINESI UCCISI

Centrando il veicolo su cui viaggiavano, un missile israeliano sparato durante un raid aereo ha ucciso stanotte quattro militanti di Hamas. Dopo una sparatoria notturna tra reparti israeliani e miliziani palestinesi assediati da ieri in una moschea, un palestinese è stato ucciso a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, città già battuta da una massiccia operazione. Un altro giovane palestinese è stato ucciso in Cisgiordania, a Nablus, nel campo profughi di Balata, a Nablus: si tratterebbe di Ahmed Sanakreh di 20 anni, appartenente alle Brigate dei Martiri di al Aqsa; suo fratello, 15 anni, è stato gravemente ferito. Nelle 48 ore precedenti, tra militanti e vicili, le vittime palestinese erano state 14 e i feriti 60.

M.O.: SOLDATI ISRAELIANI ARRESTANO MINISTRO PALESTINESE

Il ministro palestinese per i Lavori pubblici e l'Edilizia, Abdelrahman Zidane, esponente del movimento radicale Hamas, e' stato arrestato all'alba di oggi da soldati israeliani. Il ministro, 46 anni, e' stato prelevato dalla sua casa a Ramallah, capitale politica della Cisgiordania. La circostanza e' stata confermata dal vice primo ministro palestinese, Nasseredine al-Shaer, anche lui arrestato lo scorso agosto e rilasciato a settembre, nell'ambito di una campagna di repressione avviata da Israele contro il movimento Hamas al governo. Una portavoce dell'esercito israeliano ha detto soltanto che "e' stato arrestato un terrorista di Hamas".

Gay parade, scontri a Gerusalemm

Ancora scontri nelle strade di Gerusalemme tra zeloti ebrei ultraordtodossi che protestano contro la prossima Gay Parade e la polizia. Per la terza notte consecutiva i dimostranti hanno lanciato contro le forze dell'ordine diversi oggetti.Alcuni agenti sono rimasti contusi e due fotoreporter feriti.Nella colonia ebraica di Eli un ordigno rudimentale e' stato deposto vicino alla stazione di polizia, dove e' stato neutralizzato. Su un muro vicino la scritta:'Sodomiti, andate a casa'.

IRAQ: UCCISI 5 SOLDATI USA

Cinque solDati statunitensi sono stati uccisi nelle ultime ventiquattr'ore in Iraq. Un ordigno esploso al passaggio di una pattuglia ieri pomeriggio a Baghdad ha fatto tre vittime tra i soldati americani. Stando a quanto riferito oggi in un comunicato del comando statunitense, altri due sono morti in distinte circostanze: uno, ferito in un combattimento della provincia occidentale di Anbar, e' deceduto in ospedale; l'altro e' morto in una zona a nord di Baghdad in un incidente non di guerra. Sale cosi' a 2.822 morti il bilancio delle perdite statunitensi dall'inizio della campagna irachena a marzo del 2003, secondo i dati forniti dal Pentagono.

Denunciato per gesto osceno a Bush

L'autista di uno scuolabus ha fatto un gesto osceno al passaggio del corteo del presidente George W. Bush ed e' stato denunciato. L'uomo ha perso il lavoro in conseguenza della denuncia presidenziale e ha fatto ricorso per impugnare il licenziamento. L'incidente risale a giugno ed e' avvenuto a Seattle: Bush salutando gli scolari dalla limousine ha visto che l'autista faceva un gesto osceno nei suoi confronti. Il distretto scolastico ha licenziato l'autista a settembre.

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gror061103 (last edited 2008-06-26 09:50:16 by anonymous)