Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

ROMA

Torn1iamo a palare della storia di Renato ucciso a Focene il 27 agosto. Domani incidente probatorio. Il 15 Conferenza stampa. Audio

NO OLMERT

Oggi, a Torino, presidio contro la visita di Olmert in Italia: alle 17,30, in piazza Castello, davanti alla Prefettura e, alle 18,15, davanti al palazzo della Regione. Audio

• IRAQ

L'Arabia Saudita ha comunicato agli Stati Uniti che è pronta a fornire aiuti finanziari ai sunniti iracheni in una guerra civile con gli sciiti nel caso che gli americani dovessero ritirarsi dall'Iraq. La «minaccia» è stata espressa, secondo quanto hanno rivelato al New York Times fonti diplomatiche statunitensi ed arabe, durante l'incontro a Riad tra re Abdullah e Dick Cheney due settimane fa. Durante la visita del vice presidente americano il monarca saudita ha espresso inoltre una forte opposizione all'idea dell'avvio di colloqui diplomatici tra Stati Uniti ed Iran, esortando invece Washington ad incoraggiare la ripresa dei negoziati di pace tra Israele ed i palestinese. Forte è la preoccupazione dei sauditi, ed in generale degli alleati arabi sunniti di Washington, per la crescente influenza dell'Iran in Iraq.

Esodo verso la Siria dopo le violenze scoppiate a Baghdad Un gruppo di più di 300 palestinesi si è accampato nel deserto, al confine tra Siria e Iraq, in una zona piena di sabbie mobili. Si tratta di rifugiati, in fuga da Baghdad a causa delle violenze della guerra, che non hanno documenti e che hanno finito per fermarsi nella tendopoli imprvvisata in una sorta di terra di nessuno, in quanto la Siria non permette loro l'ingresso.

LIBANO

Amr Moussa, segretario generale della Lega araba, ha avuto colloqui a Beirut con Seyyed Hassan Nasrallah, con il patriarca maronita Nasrallah Sfeir, con Michel Aoun e altri esponenti politici libanesi. Moussa ha dichiarato, citato dall'Ansa, "sono stati compiuti progressi al cinquanta per cento". Ora, l'obiettivo è di organizzare una riunione tra i leader politici libanesi. Il pacchetto di intesa suggerito dall'organizzazione panaraba prevede un governo di unità nazionale con un terzo dei posti affidati all'opposizione, come richiesto, ed elezioni presidenziali anticipate, come sollecitato dalla maggioranza parlamentare.

STRISCIA DI GAZA

assassinato giudice, membro di Hamas

• A Khan Younis, uomini armati hanno aperto il fuoco sul giudice Bassam al Fara, membro di Hamas, uccidendolo sul colpo. Al Fara stava raggiungendo il suo posto di lavoro presso la locale Corte islamica. Il giudice sembra che facesse parte anche delle Brigate Ezzedine al Qassam. L'assassinio appare come un gesto sconsiderato di elementi di al Fatah. Il deputato di Hamas Mushir al Masri ha detto alla Reuters che al Fatah si assume la responsabilità del caos che dilaga nelle strade palestinesi. Un portavoce di al Fatah ha respinto l'accusa.

CILE

Scontri dopo la morte di Pinochet, bilancio ufficiale parla di 145 arresti Dopo la morte dell'ex-dittatore Pinochet gli scontri avvenuti tra manifestanti e polizia hanno portato all'arresto di 145 persone e al ferimento di 50 ufficiali delle forze dell'ordine. Il governo aveva lanciato un appello alla calma, ma in questi ultimi due giorni per le strade di Santiago del Cile sono continuati i festeggiamenti e le manifestazioni. Tra le numerose persone arrestate ci sarebbe anche la presidente del Movimento dei familiari dei detenuti desaparecidos cileni, Lorena Pizarro, fermata dalla polizia mentre era a capo di una manifestazione non autorizzata a ricordo delle vittime della dittatura.

Procuratore della Corte Suprema accusa Blair ed Aznar per impunità a Pinochet Il quotidiano spagnolo 'El Pais' pubblica oggi un'intervista a Carlos Castresana, procuratore della Corte suprema spagnola. "I principali responsabili dell'impunità dell'ex dittatore cileno Augusto Pinochet - sostiene il magistrato - sono il premier britannico, Tony Blair, l'ex primo ministro spagnolo José Maria Aznar e l'ex presidente cileno Eduardo Frei. Tutti e tre sapevano che se Pinochet fosse tornato in Cile nel 2000 non sarebbe mai stato giudicato".

ECUADOR

QUITO CHIEDE INTERVENTO ONU PER FUMIGAZIONI AEREE COLOMBIANE Economia e Politica Economia e Politica, Brief

“Un atto di ostilità”: così il governo di Quito ha definito la ripresa, da parte di Bogotá, delle fumigazioni aeree delle piantagioni di coca alla frontiera tra i due paesi dopo una sospensione di dieci mesi. “Siamo stati sufficientemente ed eccessivamente solidali... abbiamo accolto tanti colombiani (sfollati dalla guerra ndr), oggi sono mezzo milione in gran parte senza documenti. E in cambio loro permettono che il glifosato (l’erbicida utilizzato) colpisca la salute dei nostri bambini o distrugga le nostre coltivazioni” ha detto il ministro degli Esteri Francisco Carrión, minacciando “il richiamo e il possibile ritiro del nostro ambasciatore in Colombia”. Ancora più esplicito il presidente eletto Rafael Correa, che si insedierà il 15 gennaio che ha chiesto l’intervento delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione degli stati americani (Osa), annunciando che la questione sarà al centro di un’imminente incontro con il suo omologo colombiano Alvaro Uribe. “Dobbiamo mantenere la nostra politica di Stato e difendere la nostra popolazione di frontiera contro i danni arrecati dalle fumigazioni” ha puntualizzato Correa che già lunedì aveva esortato il vicino paese a procedere allo sradicamento manuale delle piantagioni illegali. Bogotá ha ripreso le aspersioni aeree all’inizio della settimana sostenendo che la sospensione delle operazioni avrebbe raddoppiato l’estensione delle coltivazioni proibite.

BOTSWANA

SENTENZA BOSCIMANI, VINTA AZIONE LEGALE PER TORNARE NEL DESERTO KALAHARI

Gli oltre 1000 boscimani che erano stati cacciati a forza dal governo centrale dalle loro terre ancestrali nel deserto del Kalahari dopo esservi vissuti per circa 20.000 anni hanno il diritto di ritornarvi: lo hanno deciso, con due voti a favore e uno contrario, i tre giudici della Corte suprema mettendo fine all’azione legale contro il governo di Gaborone intentata nel 2002 da circa 200 discendenti dei primi abitanti dell’Africa Australe.

Editoriale

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IRAQ

L'Arabia Saudita ha comunicato agli Stati Uniti che è pronta a fornire aiuti finanziari ai sunniti iracheni in una guerra civile con gli sciiti nel caso che gli americani dovessero ritirarsi dall'Iraq. La «minaccia» è stata espressa, secondo quanto hanno rivelato al New York Times fonti diplomatiche statunitensi ed arabe, durante l'incontro a Riad tra re Abdullah e Dick Cheney due settimane fa. Durante la visita del vice presidente americano il monarca saudita ha espresso inoltre una forte opposizione all'idea dell'avvio di colloqui diplomatici tra Stati Uniti ed Iran, esortando invece Washington ad incoraggiare la ripresa dei negoziati di pace tra Israele ed i palestinese. Forte è la preoccupazione dei sauditi, ed in generale degli alleati arabi sunniti di Washington, per la crescente influenza dell'Iran in Iraq. Almeno dieci persone sono state uccise e 25 ferite stamattina a Baghdad dall'esplosione di un'autobomba a Kamaliyah, una zona nordorientale di Baghdad a maggioranza sciita. L'esplosione è avvenuta alle 09:10 (le 07:10 italiane) in un mercato nei pressi di una moschea. C'era molta gente», ha detto la fonte. L'attentato è avvenuto all'indomani di un altro attentato anti sciita che ha fatto 70 morti e più di 200 feriti nella capitale irachena. È stato aperto questa mattina in entrambe le direzioni il valico di Rafah, il confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. A riferirlo è l'edizione online del quotidiano israeliano 'Yedioth Ahronoth' citando fonti palestinesi e precisando che al transito sono presenti gli osservatori dell'Unione Europea. In giornata, attraverso il valico, potrebbe passare anche il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh, che al momento si trova in visita in Sudan. Il transito è rimasto chiuso quasi initerrottamente negli ultimi sei mesi,

PALESTINA

Un comandante militare di Hamas è stato assassinato oggi nella Striscia di Gaza da uomini armati non identificati. Lo hanno riferito alcuni abitanti del posto. Le fonti hanno detto che quattro uomini hanno aperto il fuoco contro Bassam al-Fara a Khan Yunis, nel sud della Striscia. L'assassinio è avvenuto mentre si inaspriscono le tensioni fra il movimento islamico Hamas al governo dell'Autorità nazionale palestinese e i militanti di Al Fatah. L'ucciso oltre a essere un comandante dell'ala militare del movimento di resistenza islamico palestinese, era anche un giudice di un tribunale islamico.

LIBANO

Amr Moussa, capo della Lega araba, ha incontrato oggi i leader libanesi nel tentativo di giungere alla fine della contesa politica fra il governo libanese e l'opposizione degli Hezbollah. Moussa ha incontrato i leader di entrambi gli schieramenti per giungere alla conclusione della crisi. Al centro del dibattito il tema più scottante tra quelli che dividono il governo e l'opposizione: l'istituzione di un tribunale Onu per l'assassinio dell'ex primo ministro Rafik al-Hariri.

NIGERIA

Anche un altro italiano rapito in Nigeria, Roberto Dieghi 64 anni, come in precedenza il suo collega Francesco Arena, in una telefonata oggi ha detto che «Va tutto bene. Siamo trattati bene. Stiamo bene». In una telefonata all'agenzia France Presse.

ITALIA

VERONA - INCIDENTE FERROVIARIO: I DUE MACCHINISTI MORTI

Verso le 5:35 di questa mattina un treno merci ha tamponato un altro merci fermo ad un semaforo rosso all' altezza della fermata di Borghetto sull' Adige tra Ala e Peri sulla tratta Verona Trento. Nell' incidente hanno perso la vita i due macchinisti del treno investitore. È quanto fanno sapere le Ferrovie dello Stato, sull' incidente ferroviario avvenuto questa mattina lungo la linea del Brennero. «Al momento - aggiungono le Ferrovie dello Stato - la circolazione sulla linea Verona Brennero è interrotta. I primi due treni Venezia-Monaco e Milano-Monaco sono stati deviati via Tarvisio, mentre i treni successivi a lunga percorrenza saranno sostituiti da un servizio bus tra Verona e Bolzano.

ROMA

Questo pomeriggio alle ore 17:30 a piazza Santi Apostoli, Manifestazione del «Forum Palestina» ed altre organizzazioni, per protestare contro la visita in Italia del premier israeliano Olmert e per denunciare le continue aggressioni al popolo palestinese.

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IRAQ

L'Arabia Saudita ha comunicato agli Stati Uniti che è pronta a fornire aiuti finanziari ai sunniti iracheni in una guerra civile con gli sciiti nel caso che gli americani dovessero ritirarsi dall'Iraq. La «minaccia» è stata espressa, secondo quanto hanno rivelato al New York Times fonti diplomatiche statunitensi ed arabe, durante l'incontro a Riad tra re Abdullah e Dick Cheney due settimane fa. Durante la visita del vice presidente americano il monarca saudita ha espresso inoltre una forte opposizione all'idea dell'avvio di colloqui diplomatici tra Stati Uniti ed Iran, esortando invece Washington ad incoraggiare la ripresa dei negoziati di pace tra Israele ed i palestinese. Forte è la preoccupazione dei sauditi, ed in generale degli alleati arabi sunniti di Washington, per la crescente influenza dell'Iran in Iraq. Almeno dieci persone sono state uccise e 25 ferite stamattina a Baghdad dall'esplosione di un'autobomba a Kamaliyah, una zona nordorientale di Baghdad a maggioranza sciita. L'esplosione è avvenuta alle 09:10 (le 07:10 italiane) in un mercato nei pressi di una moschea. C'era molta gente», ha detto la fonte. L'attentato è avvenuto all'indomani di un altro attentato anti sciita che ha fatto 70 morti e più di 200 feriti nella capitale irachena. È stato aperto questa mattina in entrambe le direzioni il valico di Rafah, il confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. A riferirlo è l'edizione online del quotidiano israeliano 'Yedioth Ahronoth' citando fonti palestinesi e precisando che al transito sono presenti gli osservatori dell'Unione Europea. In giornata, attraverso il valico, potrebbe passare anche il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh, che al momento si trova in visita in Sudan. Il transito è rimasto chiuso quasi initerrottamente negli ultimi sei mesi,

PALESTINA

Un comandante militare di Hamas è stato assassinato oggi nella Striscia di Gaza da uomini armati non identificati. Lo hanno riferito alcuni abitanti del posto. Le fonti hanno detto che quattro uomini hanno aperto il fuoco contro Bassam al-Fara a Khan Yunis, nel sud della Striscia. L'assassinio è avvenuto mentre si inaspriscono le tensioni fra il movimento islamico Hamas al governo dell'Autorità nazionale palestinese e i militanti di Al Fatah. L'ucciso oltre a essere un comandante dell'ala militare del movimento di resistenza islamico palestinese, era anche un giudice di un tribunale islamico.

LIBANO

Amr Moussa, capo della Lega araba, ha incontrato oggi i leader libanesi nel tentativo di giungere alla fine della contesa politica fra il governo libanese e l'opposizione degli Hezbollah. Moussa ha incontrato i leader di entrambi gli schieramenti per giungere alla conclusione della crisi. Al centro del dibattito il tema più scottante tra quelli che dividono il governo e l'opposizione: l'istituzione di un tribunale Onu per l'assassinio dell'ex primo ministro Rafik al-Hariri.

NIGERIA

Anche un altro italiano rapito in Nigeria, Roberto Dieghi 64 anni, come in precedenza il suo collega Francesco Arena, in una telefonata oggi ha detto che «Va tutto bene. Siamo trattati bene. Stiamo bene». In una telefonata all'agenzia France Presse.

ITALIA

VERONA - INCIDENTE FERROVIARIO: I DUE MACCHINISTI MORTI

Verso le 5:35 di questa mattina un treno merci ha tamponato un altro merci fermo ad un semaforo rosso all' altezza della fermata di Borghetto sull' Adige tra Ala e Peri sulla tratta Verona Trento. Nell' incidente hanno perso la vita i due macchinisti del treno investitore. È quanto fanno sapere le Ferrovie dello Stato, sull' incidente ferroviario avvenuto questa mattina lungo la linea del Brennero. «Al momento - aggiungono le Ferrovie dello Stato - la circolazione sulla linea Verona Brennero è interrotta. I primi due treni Venezia-Monaco e Milano-Monaco sono stati deviati via Tarvisio, mentre i treni successivi a lunga percorrenza saranno sostituiti da un servizio bus tra Verona e Bolzano.

ROMA

Questo pomeriggio alle ore 17:30 a piazza Santi Apostoli, Manifestazione del «Forum Palestina» ed altre organizzazioni, per protestare contro la visita in Italia del premier israeliano Olmert e per denunciare le continue aggressioni al popolo palestinese.

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Appunti e note redazionali

Lavoratrici precarie INVALSI in agitazione, incontro presso il ministero dell'istruzione (contatto Nicoletta di bello CGIL 06 94185266)

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