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'''Editoriale'''
'''7° FORUM SOCIALE MONDIALE - NAIROBI'''

Il Social Forum è cominciato sabato a Nairobi con la marcia per la pace e per l’acqua, partita da Kibera, la più grande delle circa 200 baraccopoli che costituiscono gran parte della città. Ieri il comboniano Alex Zanotelli è tornato nella città-discarica di Kogorocho dopo cinque anni, ma qui non e’ cambiato quasi nulla: centinaia di migliaia di persone (vi abitano almento 800mila persone) che sopravvivono scavando e rivendendo rifiuti. Ogni tanto si sprigionano fuochi che diffondono ovunque nubi di diossina. Pochi giorni fa, il governo keniano ha annunciato che la grande discarica sarà chiusa e smantellata, ma non ha specificato quale sarà la sorte degli abitanti. Zanotelli chiede che sia riconosciuto a tutti il diritto alla terra su cui hanno tirato su la propria baracca di lamiera, invece il rischio e’ di venire cacciati tutti, per far posto a nuovi quartieri dove non saranno loro ad abitare.
I temi del Social Forum Mondiale 2007 sono la lotta all´Aids (in Africa ogni giorno muoiono almeno 6mila persone e vivono circa 90 milioni di sieropositivi), il problema del debito, la sovranità alimentare, i diritti delle donne, aiuti internazionali ed obiettivi di sviluppo del Millennio, revisione degli accordi sul libero commercio imposti dall´Europa e dai paesi più ricchi e ridefinizione delle istituzioni finanziarie internazionali in modo compatibile con le realtà locali. Ma più che fondi e politiche assistenziali, da Nairobi parte una forte richiesta di pari dignità nei negoziati mondiali e di reciprocità degli impegni. Come spiega Aram Sidibe, economista maliana e portavoce della rete Forum Africa, “non si può trasformare un intero continente nei magazzini generali dell’Europa e un miliardo di abitanti in semplici consumatori di merci altrui.” Sono già intervenuti l’economista ed ecologa indiana Vandana Shiva e il premio Nobel 1984 per la pace, l’arcivescovo di Città del Capo Desmond Tutu. Tra i protagonisti anche le donne, che hanno riproposto la ‘Marcha de las muheres’,
Al grande stadio Kasarani Moi, dove si svolge il Forum, c’è la grossa prevalenza di africani, naturalmente. Ma non solo dal Kenya: Sudafrica, Mali, Burkina Faso, Ruanda, Camerun, Mozambico e una folta delegazione del popolo Saharawi. Molti i nordamericani, gli spagnoli mentre hanno tradito le attese le delegazioni dell’America Latina. Solo il Brasile ha inviato due ministri. Folta la presenza di italiani (oltre 500) e massiccia presenza di rappresentanti delle istituzioni locali (sindaci, assessori di province e regioni) ma anche del governo e del parlamento. Dall´Italia è arrivato un quarto dei fondi complessivi che hanno permesso la realizzazione di questo Forum africano: 100mila dollari raccolti dagli Enti Locali italiani (che sono stati spesi per l´organizzazione delle traduzioni e per facilitare la partecipazione degli africani al meeting) e 300mila dollari versati dal governo Prodi.

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'''IRAQ: GRANDE STRAGE PER DUE ATTENTATI A BAGHDAD'''

E' salito a 67 morti e 110 feriti il bilancio del duplice attentato compiuto questa mattina a Baghdad, secondo quanto ha detto il vice ministro della sanità iracheno citato dall'emittente tv Al Arabiya. La stessa Tv riferisce inoltre che le due autobomba utilizzate per l'attentato erano condotte da attentatori suicidi e che la duplice esplosione ha preso di mira un mercato nel centro del quartiere Bab al Sharji di Baghdad, dove vengono messe in vendita per lo più vestiti usati e strumenti elettrici.
La polizia, ha detto ancora la stessa fonte, è stata costretta a sparare in aria ripetutamente, per aprire un varco tra la folla alle ambulanze e ai soccorsi in arrivo dopo le due esplosioni, che sono avvenute in rapida successione. Fonti sanitarie hanno sottolineato che il bilancio è ancora provvisorio e che il numero dei morti potrebbe aumentare perché molti dei feriti versano in condizioni molto gravi.
Il presidente americano George W. Bush ha ribadito che non esiste alcuna scadenza per il ritiro delle truppe inviate in Iraq. Bush, in una intervista a quotidiano Usa Today, ha risposto implicitamente ad una affermazione fatta pochi giorni fa dal generale George Casey, responsabile delle truppe Usa in Iraq, che aveva parlato della ''fine dell'estate'' come obiettivo americano per il ritiro delle truppe inviate di rinforzo da Bush per consolidare la sicurezza a Baghdad. Intanto, nella provincia sunnita di An-Anbar, nell'ovest del paese, due marines Usa sono rimasti uccisi durante una missione.


'''GUINEA: RELATIVA CALMA NELLA CAPITALE, DOPO IL MASSACRO DEI DIMOSTRANTI'''

Torna la calma nella capitale guineana dopo la grande manifestazione di oggi per chiedere le dimissioni del presidente Lantana Conté. Polizia e guardia presidenziale hanno sparato contro i manifestanti, uccidendone 17 e ferendibe almeno un centinaio. Ma tra la popolazione prevale un sentimento di soddisfazione per il grande successo della manifestazione. I sindacati hanno dichiarato la rottura delle trattative e il proseguimento ad oltranza dello sciopero generale, oggi al suo tredicesimo giorno. L’esercito non è ancora intervenuto come invece si temeva.


'''DARFUR: PESANTI ATTACCHI AEREI GOVERNATIVI'''

Nuovi raid aerei sarebbero stati compiuti dall’aviazione sudanese per tutto il fine settimana nell’area di Ein Sirro, a nord di El Fasher, capoluogo del Darfur settentrionale, uno dei 3 stati che compone l’omonima regione occidentale sudanese teatro dal febbraio 2003 di un conflitto interno. Lo hanno denunciato i due principali movimenti ribelli attivi in Darfur: sarebbero morte almeno 17 persone, ma si tratta di bilanci provvisori. Il governo sudanese, ha smentito ieri le notizie di raid aerei. Sarebbero avvenuti in una zona ‘off-limits’ anche per i peacekeepers africani. L’Ua ha tuttavia fatto sapere che due squadre d’indagine sono state inviate in altrettante località del Nord Darfur dove, nei giorni scorsi, sono stati segnalati altri bombardamenti. I ribelli hanno accusato il governo di Khartoum di aver violato gli accordi presi recentemente per rilanciare un negoziato. In base all’intesa, favorita da un politico statunitense la scorsa settimana in missione in Sudan, un cessate il fuoco sarebbe rimasto in vigore per circa un mese per permettere ai ribelli delle varie fazioni (se ne contano una dozzina) presenti in Darfur di incontrarsi e discutere della possibilità di nuovi colloqui.


'''AFGHANISTAN: NUOVI ATTACCHI DEI TALEBANI'''

Tre soldati pachistani sono morti in un attacco contro un convoglio armato nella regione tribale pachistana del North Wazaristan. Nella zona i taleban afghani godono di forti appoggi. Secondo fonti militari "un'auto bianca ha colpito il convoglio in quello che sembra un attacco suicida", ha detto il generale maggiore Shaukat Sultan. Gli attacchi kamikaze contro i militari pachistani sono rari in questa


'''SOMALIA: UCCISI TRE MANIFESTANTI'''

Soldati etiopi e la polizia somala hanno aperto il fuoco stamane su un gruppo di dimostranti, uccidendone almeno tre e ferendone almeno cinque. I manifestanti avevano tirato pietre e sparato qualche colpo di fucile contro le forze di sicurezza, ha riferito un giornalista sul posto.
E' successo nel luogo dove anche sabato c'era stata una sparatoria. Le truppe etiopi erano tornate stamane sul posto, avevano sfondato una porta e arrestato due uomini che si trovavano all'interno. "La gente del posto ha cominciato a lanciare pietre, qualcuno ha sparato qualche colpo di fucile, e gli etiopi hanno risposto al fuoco".
Sarebbe stato catturato ieri al valico di frontiera keniano di Hulugo (Kenya nord-occidentale) Sheik Sharif Sheik Ahmed, uno dei principali esponenti del movimento delle Corti Islamiche. Lo riferiscono stamani i media keniani, fornendo comunque versioni contrastanti. Secondo lo ‘Standard’, uno dei principali quotidiani del Paese, Sheik Ahmed si sarebbe consegnato ieri alle 07 del mattino alle autorità keniane di frontiera, dopo aver attraversato il valico insieme a un piccolo gruppo di somali (incluse alcune donne e bambini). Il gruppo sarebbe stato immediatamente trasferito a Nairobi per essere interrogato dalle unità antiterrorismo della polizia keniana.


'''BELGRADO: RISULTATI ELEZIONI POLITICHE'''

Il nazionalisti del Partito radicale serbo (Srs) sono risultati il primo partito con il 28,5% delle preferenze, una percentuale inferiore però a quel 30% in grado di consentirgli di dettare le condizioni per la formazione di un governo.
La possibilità di un accordo è però remota, visto anche che il leader del partito, Vojislav Seselj, è sotto processo all'Aja per crimini di guerra. Più probabile che a formare l'esecutivo saranno Partito democratico (Ds) del presidente e il Partito democratico serbo (Dss) del premier, che, secondo i primi dati, avrebbero ottenuto rispettivamente il 22% e il 17% dei voti.


'''CINA: ABBANDONATE LE RICERCHE DI SETTE MINATORI DISPERSI'''

Sono state interrotte le ricerche di sette minatori intrappolati dal 9 gennaio in due miniere nella provincia settentrionale del Liaoning. Per rimuovere l'acqua nelle 2 miniere comunicanti (1,86 mln metri cubi) ci vorrebbe troppo tempo e gia' dopo 11 giorni, spiegano i soccorritori, le possibilita' di trovare ancora in vita i minatori sono minime. E intanto, entro 2 anni in Cina sara' consentito a una sola compagnia di lavorare su ogni miniera. L'obiettivo e' di ridurre il numero di incidenti.


'''COLOMBIA: ATTACCATA LA POLIZIA A BUENAVENTURA'''

Sono sei, due agenti e quattro civili - tra cui un minore - le vittime dell’attentato dinamitardo contro una pattuglia della polizia avvenuto ieri nel porto sud-occidentale di Buenaventura, attribuito dalle autorità locali alla guerriglia delle Farc. Due ordigni sono scoppiati simultaneamente alle 8 del mattino, ora locale, al passaggio degli agenti nella quartiere di La Independencia, causando anche danni alla sede locale del ministero delle Finanze. Secondo le prime ipotesi, l’attentato è legato alla disputa per il controllo del narcotraffico tra guerriglia e paramilitari.


'''BRASILE/BOLIVIA: ACCORDI ECONOMICI IMPORTANTI'''

Il presidente Luiz Ignacio Lula da Silva ha presentato al collega boliviano Evo Morales un piano di cooperazione bilaterale per aumentare gli investimenti e offrire a La Paz una via d’accesso all’Oceano Atlantico attraverso il fiume Madeira, uno dei principali affluenti dell’Amazonas. Lo riporta la stampa brasiliana, secondo cui Lula si è anche detto pronto ad aiutare la Bolivia ad ampliare i collegamenti stradali con il Perù per consentire a La Paz di ottenere anche un secondo accesso al mare, sul litorale del Pacifico.


'''LONDRA: DISASTRO ECOLOGICO NELLA MANICA'''

Continua a perdere combustibile la nave portacontainer Napoli, arenata davanti alle coste del Devon, nella Manica, ma la chiazza, allungatasi per otto chilometri, si sta disperdendo. Secondo la guardia costiera, 200 tonnellate di combustibile sono finite in mare ed oggi dovrebbe cominciare il pompaggio delle rimanenti 3.000 tonnellate anche se, secondo gli esperti, l'operazione potrebbe richiedere alcuni giorni. Robin Middleton, il rappresentante del governo per le operazioni di soccorso, ha detto che sono state affittate due navi per ospitare il carburante estratto dalla nave.



'''PALESTINA: SEMPRE INCERTA LA SITUAZIONE POLITICA INTERNA'''

"Sussistono punti di disaccordo, ma li supereremo con il dialogo”: lo ha detto ieri sera a Damasco il presidente palestinese Abu Mazen, al termine di un colloquio di circa tre ore con Khaled Meshaal responsabile dell’ ufficio politico di Hamas. L’incontro, che avrà un seguito tra due settimane, è stato definito "fruttuoso". Il negoziatore capo palestinese Saeb Erekat, smentendo in precedenza tutte le voci più o meno interessate che davano per impossibili i colloqui, aveva detto: "Da parte nostra diremo che sono proibite guerre fratricide, deve finire la sovversione ed è necessario far nascere un governo di unità nazionale". Meshaal, dopo l’incontro, ha confermato che si è discusso del governo di unità nazionale e, insieme con Abbas, ha sottolineato la necessità di impedire che le tensioni e gli scontri tra Hamas e al-Fatah ( di cui Abbas è capo) diano luogo prima o poi a una guerra civile. Sabato il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh aveva riproposto a Israele una tregua di 10-15 anni dopo il completo ritiro israeliano dai territori occupati, inclusa Gerusalemme est, e la nascita di uno stato di Palestina.




'''PAKISTAN'''

"Un'auto bianca ha colpito il convoglio e sembra essere un attacco suicida". E' quanto ha riferito il generale maggiore pakistano Shaukat Sultan, riferendosi a quanto accaduto questa mattina nella regione tribale del Nord Waziristan. Tre i soldati rimasti uccisi. Nonostante questa zona veda i talebani afgani godere di forti appoggi, gli attacchi suicidi contro i militari impegnati a scovarli sono, comunque, eventi rari.

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'''Siparietto''' ROMA: 32 RINVIATI A GIUDIZIO NEL PROCESSO “6 NOVEMBRE”
(2 corrisp. ROR)


'''GOVERNO: LE TRUPPE ITALIANE RESTANO IN AFGHANISTAN'''

"Non ci sarà un impegno maggiore di truppe ma non ci ritiriamo dagli impegni assunti. Rispettiamo gli accordi". Così il premier Romano Prodi conferma l'impegno dell'Italia in Afghanistan. "In Afghanistan vogliamo anche l'aumento di operatori civili e una conferenza internazionale che prospetti soluzioni politiche". "Ieri sera - ha affermato riferendosi al vertice con ministri e leader della sinistra radicale - abbiamo molto approfondito il problema della missione in Afghanistan. L'impegno di fronte alla comunità internazionale è chiaro e condiviso".

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'''Appunti e note redazionali'''

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Sommario

In primo Piano

7° FORUM SOCIALE MONDIALE - NAIROBI

Il Social Forum è cominciato sabato a Nairobi con la marcia per la pace e per l’acqua, partita da Kibera, la più grande delle circa 200 baraccopoli che costituiscono gran parte della città. Ieri il comboniano Alex Zanotelli è tornato nella città-discarica di Kogorocho dopo cinque anni, ma qui non e’ cambiato quasi nulla: centinaia di migliaia di persone (vi abitano almento 800mila persone) che sopravvivono scavando e rivendendo rifiuti. Ogni tanto si sprigionano fuochi che diffondono ovunque nubi di diossina. Pochi giorni fa, il governo keniano ha annunciato che la grande discarica sarà chiusa e smantellata, ma non ha specificato quale sarà la sorte degli abitanti. Zanotelli chiede che sia riconosciuto a tutti il diritto alla terra su cui hanno tirato su la propria baracca di lamiera, invece il rischio e’ di venire cacciati tutti, per far posto a nuovi quartieri dove non saranno loro ad abitare. I temi del Social Forum Mondiale 2007 sono la lotta all´Aids (in Africa ogni giorno muoiono almeno 6mila persone e vivono circa 90 milioni di sieropositivi), il problema del debito, la sovranità alimentare, i diritti delle donne, aiuti internazionali ed obiettivi di sviluppo del Millennio, revisione degli accordi sul libero commercio imposti dall´Europa e dai paesi più ricchi e ridefinizione delle istituzioni finanziarie internazionali in modo compatibile con le realtà locali. Ma più che fondi e politiche assistenziali, da Nairobi parte una forte richiesta di pari dignità nei negoziati mondiali e di reciprocità degli impegni. Come spiega Aram Sidibe, economista maliana e portavoce della rete Forum Africa, “non si può trasformare un intero continente nei magazzini generali dell’Europa e un miliardo di abitanti in semplici consumatori di merci altrui.” Sono già intervenuti l’economista ed ecologa indiana Vandana Shiva e il premio Nobel 1984 per la pace, l’arcivescovo di Città del Capo Desmond Tutu. Tra i protagonisti anche le donne, che hanno riproposto la ‘Marcha de las muheres’, Al grande stadio Kasarani Moi, dove si svolge il Forum, c’è la grossa prevalenza di africani, naturalmente. Ma non solo dal Kenya: Sudafrica, Mali, Burkina Faso, Ruanda, Camerun, Mozambico e una folta delegazione del popolo Saharawi. Molti i nordamericani, gli spagnoli mentre hanno tradito le attese le delegazioni dell’America Latina. Solo il Brasile ha inviato due ministri. Folta la presenza di italiani (oltre 500) e massiccia presenza di rappresentanti delle istituzioni locali (sindaci, assessori di province e regioni) ma anche del governo e del parlamento. Dall´Italia è arrivato un quarto dei fondi complessivi che hanno permesso la realizzazione di questo Forum africano: 100mila dollari raccolti dagli Enti Locali italiani (che sono stati spesi per l´organizzazione delle traduzioni e per facilitare la partecipazione degli africani al meeting) e 300mila dollari versati dal governo Prodi.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

IRAQ: GRANDE STRAGE PER DUE ATTENTATI A BAGHDAD

E' salito a 67 morti e 110 feriti il bilancio del duplice attentato compiuto questa mattina a Baghdad, secondo quanto ha detto il vice ministro della sanità iracheno citato dall'emittente tv Al Arabiya. La stessa Tv riferisce inoltre che le due autobomba utilizzate per l'attentato erano condotte da attentatori suicidi e che la duplice esplosione ha preso di mira un mercato nel centro del quartiere Bab al Sharji di Baghdad, dove vengono messe in vendita per lo più vestiti usati e strumenti elettrici. La polizia, ha detto ancora la stessa fonte, è stata costretta a sparare in aria ripetutamente, per aprire un varco tra la folla alle ambulanze e ai soccorsi in arrivo dopo le due esplosioni, che sono avvenute in rapida successione. Fonti sanitarie hanno sottolineato che il bilancio è ancora provvisorio e che il numero dei morti potrebbe aumentare perché molti dei feriti versano in condizioni molto gravi. Il presidente americano George W. Bush ha ribadito che non esiste alcuna scadenza per il ritiro delle truppe inviate in Iraq. Bush, in una intervista a quotidiano Usa Today, ha risposto implicitamente ad una affermazione fatta pochi giorni fa dal generale George Casey, responsabile delle truppe Usa in Iraq, che aveva parlato della fine dell'estate come obiettivo americano per il ritiro delle truppe inviate di rinforzo da Bush per consolidare la sicurezza a Baghdad. Intanto, nella provincia sunnita di An-Anbar, nell'ovest del paese, due marines Usa sono rimasti uccisi durante una missione.

GUINEA: RELATIVA CALMA NELLA CAPITALE, DOPO IL MASSACRO DEI DIMOSTRANTI

Torna la calma nella capitale guineana dopo la grande manifestazione di oggi per chiedere le dimissioni del presidente Lantana Conté. Polizia e guardia presidenziale hanno sparato contro i manifestanti, uccidendone 17 e ferendibe almeno un centinaio. Ma tra la popolazione prevale un sentimento di soddisfazione per il grande successo della manifestazione. I sindacati hanno dichiarato la rottura delle trattative e il proseguimento ad oltranza dello sciopero generale, oggi al suo tredicesimo giorno. L’esercito non è ancora intervenuto come invece si temeva.

DARFUR: PESANTI ATTACCHI AEREI GOVERNATIVI

Nuovi raid aerei sarebbero stati compiuti dall’aviazione sudanese per tutto il fine settimana nell’area di Ein Sirro, a nord di El Fasher, capoluogo del Darfur settentrionale, uno dei 3 stati che compone l’omonima regione occidentale sudanese teatro dal febbraio 2003 di un conflitto interno. Lo hanno denunciato i due principali movimenti ribelli attivi in Darfur: sarebbero morte almeno 17 persone, ma si tratta di bilanci provvisori. Il governo sudanese, ha smentito ieri le notizie di raid aerei. Sarebbero avvenuti in una zona ‘off-limits’ anche per i peacekeepers africani. L’Ua ha tuttavia fatto sapere che due squadre d’indagine sono state inviate in altrettante località del Nord Darfur dove, nei giorni scorsi, sono stati segnalati altri bombardamenti. I ribelli hanno accusato il governo di Khartoum di aver violato gli accordi presi recentemente per rilanciare un negoziato. In base all’intesa, favorita da un politico statunitense la scorsa settimana in missione in Sudan, un cessate il fuoco sarebbe rimasto in vigore per circa un mese per permettere ai ribelli delle varie fazioni (se ne contano una dozzina) presenti in Darfur di incontrarsi e discutere della possibilità di nuovi colloqui.

AFGHANISTAN: NUOVI ATTACCHI DEI TALEBANI

Tre soldati pachistani sono morti in un attacco contro un convoglio armato nella regione tribale pachistana del North Wazaristan. Nella zona i taleban afghani godono di forti appoggi. Secondo fonti militari "un'auto bianca ha colpito il convoglio in quello che sembra un attacco suicida", ha detto il generale maggiore Shaukat Sultan. Gli attacchi kamikaze contro i militari pachistani sono rari in questa

SOMALIA: UCCISI TRE MANIFESTANTI

Soldati etiopi e la polizia somala hanno aperto il fuoco stamane su un gruppo di dimostranti, uccidendone almeno tre e ferendone almeno cinque. I manifestanti avevano tirato pietre e sparato qualche colpo di fucile contro le forze di sicurezza, ha riferito un giornalista sul posto. E' successo nel luogo dove anche sabato c'era stata una sparatoria. Le truppe etiopi erano tornate stamane sul posto, avevano sfondato una porta e arrestato due uomini che si trovavano all'interno. "La gente del posto ha cominciato a lanciare pietre, qualcuno ha sparato qualche colpo di fucile, e gli etiopi hanno risposto al fuoco". Sarebbe stato catturato ieri al valico di frontiera keniano di Hulugo (Kenya nord-occidentale) Sheik Sharif Sheik Ahmed, uno dei principali esponenti del movimento delle Corti Islamiche. Lo riferiscono stamani i media keniani, fornendo comunque versioni contrastanti. Secondo lo ‘Standard’, uno dei principali quotidiani del Paese, Sheik Ahmed si sarebbe consegnato ieri alle 07 del mattino alle autorità keniane di frontiera, dopo aver attraversato il valico insieme a un piccolo gruppo di somali (incluse alcune donne e bambini). Il gruppo sarebbe stato immediatamente trasferito a Nairobi per essere interrogato dalle unità antiterrorismo della polizia keniana.

BELGRADO: RISULTATI ELEZIONI POLITICHE

Il nazionalisti del Partito radicale serbo (Srs) sono risultati il primo partito con il 28,5% delle preferenze, una percentuale inferiore però a quel 30% in grado di consentirgli di dettare le condizioni per la formazione di un governo. La possibilità di un accordo è però remota, visto anche che il leader del partito, Vojislav Seselj, è sotto processo all'Aja per crimini di guerra. Più probabile che a formare l'esecutivo saranno Partito democratico (Ds) del presidente e il Partito democratico serbo (Dss) del premier, che, secondo i primi dati, avrebbero ottenuto rispettivamente il 22% e il 17% dei voti.

CINA: ABBANDONATE LE RICERCHE DI SETTE MINATORI DISPERSI

Sono state interrotte le ricerche di sette minatori intrappolati dal 9 gennaio in due miniere nella provincia settentrionale del Liaoning. Per rimuovere l'acqua nelle 2 miniere comunicanti (1,86 mln metri cubi) ci vorrebbe troppo tempo e gia' dopo 11 giorni, spiegano i soccorritori, le possibilita' di trovare ancora in vita i minatori sono minime. E intanto, entro 2 anni in Cina sara' consentito a una sola compagnia di lavorare su ogni miniera. L'obiettivo e' di ridurre il numero di incidenti.

COLOMBIA: ATTACCATA LA POLIZIA A BUENAVENTURA

Sono sei, due agenti e quattro civili - tra cui un minore - le vittime dell’attentato dinamitardo contro una pattuglia della polizia avvenuto ieri nel porto sud-occidentale di Buenaventura, attribuito dalle autorità locali alla guerriglia delle Farc. Due ordigni sono scoppiati simultaneamente alle 8 del mattino, ora locale, al passaggio degli agenti nella quartiere di La Independencia, causando anche danni alla sede locale del ministero delle Finanze. Secondo le prime ipotesi, l’attentato è legato alla disputa per il controllo del narcotraffico tra guerriglia e paramilitari.

BRASILE/BOLIVIA: ACCORDI ECONOMICI IMPORTANTI

Il presidente Luiz Ignacio Lula da Silva ha presentato al collega boliviano Evo Morales un piano di cooperazione bilaterale per aumentare gli investimenti e offrire a La Paz una via d’accesso all’Oceano Atlantico attraverso il fiume Madeira, uno dei principali affluenti dell’Amazonas. Lo riporta la stampa brasiliana, secondo cui Lula si è anche detto pronto ad aiutare la Bolivia ad ampliare i collegamenti stradali con il Perù per consentire a La Paz di ottenere anche un secondo accesso al mare, sul litorale del Pacifico.

LONDRA: DISASTRO ECOLOGICO NELLA MANICA

Continua a perdere combustibile la nave portacontainer Napoli, arenata davanti alle coste del Devon, nella Manica, ma la chiazza, allungatasi per otto chilometri, si sta disperdendo. Secondo la guardia costiera, 200 tonnellate di combustibile sono finite in mare ed oggi dovrebbe cominciare il pompaggio delle rimanenti 3.000 tonnellate anche se, secondo gli esperti, l'operazione potrebbe richiedere alcuni giorni. Robin Middleton, il rappresentante del governo per le operazioni di soccorso, ha detto che sono state affittate due navi per ospitare il carburante estratto dalla nave.

PALESTINA: SEMPRE INCERTA LA SITUAZIONE POLITICA INTERNA

"Sussistono punti di disaccordo, ma li supereremo con il dialogo”: lo ha detto ieri sera a Damasco il presidente palestinese Abu Mazen, al termine di un colloquio di circa tre ore con Khaled Meshaal responsabile dell’ ufficio politico di Hamas. L’incontro, che avrà un seguito tra due settimane, è stato definito "fruttuoso". Il negoziatore capo palestinese Saeb Erekat, smentendo in precedenza tutte le voci più o meno interessate che davano per impossibili i colloqui, aveva detto: "Da parte nostra diremo che sono proibite guerre fratricide, deve finire la sovversione ed è necessario far nascere un governo di unità nazionale". Meshaal, dopo l’incontro, ha confermato che si è discusso del governo di unità nazionale e, insieme con Abbas, ha sottolineato la necessità di impedire che le tensioni e gli scontri tra Hamas e al-Fatah ( di cui Abbas è capo) diano luogo prima o poi a una guerra civile. Sabato il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh aveva riproposto a Israele una tregua di 10-15 anni dopo il completo ritiro israeliano dai territori occupati, inclusa Gerusalemme est, e la nascita di uno stato di Palestina.

PAKISTAN

"Un'auto bianca ha colpito il convoglio e sembra essere un attacco suicida". E' quanto ha riferito il generale maggiore pakistano Shaukat Sultan, riferendosi a quanto accaduto questa mattina nella regione tribale del Nord Waziristan. Tre i soldati rimasti uccisi. Nonostante questa zona veda i talebani afgani godere di forti appoggi, gli attacchi suicidi contro i militari impegnati a scovarli sono, comunque, eventi rari.

ITALIA

ROMA: 32 RINVIATI A GIUDIZIO NEL PROCESSO “6 NOVEMBRE” (2 corrisp. ROR)

GOVERNO: LE TRUPPE ITALIANE RESTANO IN AFGHANISTAN

"Non ci sarà un impegno maggiore di truppe ma non ci ritiriamo dagli impegni assunti. Rispettiamo gli accordi". Così il premier Romano Prodi conferma l'impegno dell'Italia in Afghanistan. "In Afghanistan vogliamo anche l'aumento di operatori civili e una conferenza internazionale che prospetti soluzioni politiche". "Ieri sera - ha affermato riferendosi al vertice con ministri e leader della sinistra radicale - abbiamo molto approfondito il problema della missione in Afghanistan. L'impegno di fronte alla comunità internazionale è chiaro e condiviso".


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Appunti e note redazionali


Gr 13:00

BELGRADO Il nazionalisti del Partito radicale serbo (Srs) sono risultati il primo partito con il 28,5% delle preferenze, una percentuale inferiore però a quel 30% in grado di consentirgli di dettare le condizioni per la formazione di un governo. La possibilità di un accordo è però remota, visto anche che il leader del partito, Vojislav Seselj, è sotto processo all'Aja per crimini di guerra. Più probabile che a formare l'esecutivo saranno Partito democratico (Ds) del presidente e il Partito democratico serbo (Dss) del premier, che, secondo i primi dati, avrebbero ottenuto rispettivamente il 22% e il 17% dei voti.

IRAQ E' salito a 67 morti e 110 feriti il bilancio del duplice attentato compiuto questa mattina a Baghdad, secondo quanto ha detto il vice ministro della sanità iracheno citato dall'emittente tv Al Arabiya. La stessa Tv riferisce inoltre che le due autobomba utilizzate per l'attentato erano condotte da attentatori suicidi e che la duplice esplosione ha preso di mira un mercato nel centro del quartiere Bab al Sharji di Baghdad, dove vengono messe in vendita per lo più vestiti usati e strumenti elettrici.

La polizia, ha detto ancora la stessa fonte, è stata costretta a sparare in aria ripetutamente, per aprire un varco tra la folla alle ambulanze e ai soccorsi in arrivo dopo le due esplosioni, che sono avvenute in rapida successione. Fonti sanitarie hanno sottolineato che il bilancio è ancora provvisorio e che il numero dei morti potrebbe aumentare perché molti dei feriti versano in condizioni molto gravi.

Il presidente americano George W. Bush ha ribadito che non esiste alcuna scadenza per il ritiro delle truppe inviate in Iraq. Bush, in una intervista a quotidiano Usa Today, ha risposto implicitamente ad una affermazione fatta pochi giorni fa dal generale George Casey, responsabile delle truppe Usa in Iraq, che aveva parlato della fine dell'estate come obiettivo americano per il ritiro delle truppe inviate di rinforzo da Bush per consolidare la sicurezza a Baghdad.

IRAN L'Iran ha deciso di vietare l'accesso delle proprie installazioni nucleari a 38 ispettori dell'Aiea, ente per l'energia atomica dell'Onu. La decisione e' stata presa per rappresaglia contro la risoluzione delle Nazioni Unite contro Teheran. Lo ha detto un esponente del parlamento iraniano, Allaeddin Boroudjerdi.

AFGHANISTAN Tre soldati pachistani sono morti in un attacco contro un convoglio armato nella regione tribale pachistana del North Wazaristan. Nella zona i taleban afghani godono di forti appoggi. Secondo fonti militari "un'auto bianca ha colpito il convoglio in quello che sembra un attacco suicida", ha detto il generale maggiore Shaukat Sultan. Gli attacchi kamikaze contro i militari pachistani sono rari in questa

MEDIO ORIENTE Il ministro della difesa Peretz si e' detto pronto a negoziare 'con qualsiasi forza palestinese che riconosca Israele, anche con Hamas'. Peretz ha fatto questa dichiarazione illustrando il proprio piano di pace che combina la visione di George Bush per la costituzione di uno stato palestinese accanto ad Israele, con alcuni principi della iniziativa di pace saudita presentata a Beirut nel 2002.

Le forze armate israeliane temono che miliziani di Hamas stiano scavando un tunnel sotto alle terre del kibbutz Nirim (Neghev). Lo riferisce il quotidiano Maariv secondo cui l'allarme e' stato dato da membri dell'azienda agricola che affermano di aver udito colpi di piccone sotto le loro abitazioni. Secondo il giornale, ingenti cifre di denaro sono state offerte agli agricoltori vicini per scavare,sotto le loro terre,tunnel a fini militari.

SOMALIA Soldati etiopi e la polizia somala hanno aperto il fuoco stamane su un gruppo di dimostranti, uccidendone almeno tre e ferendone almeno cinque. I manifestanti avevano tirato pietre e sparato qualche colpo di fucile contro le forze di sicurezza, ha riferito un giornalista sul posto. E' successo nel luogo dove anche sabato c'era stata una sparatorio. Le truppe etiopi erano tornate stamane sul posto, avevano sfondato una porta e arrestato due uomini che si trovavano all'interno. "La gente del posto ha cominciato a lanciare pietre, qualcuno ha sparato qualche colpo di fucile, e gli etiopi hanno risposto al fuoco".

Sarebbe stato catturato ieri al valico di frontiera keniano di Hulugo (Kenya nord-occidentale) Sheik Sharif Sheik Ahmed, uno dei principali esponenti del movimento delle Corti Islamiche. Lo riferiscono stamani i media keniani, fornendo comunque versioni contrastanti. Secondo lo ‘Standard’, uno dei principali quotidiani del Paese, Sheik Ahmed si sarebbe consegnato ieri alle 07 del mattino alle autorità keniane di frontiera, dopo aver attraversato il valico insieme a un piccolo gruppo di somali (incluse alcune donne e bambini). Il gruppo sarebbe stato immediatamente trasferito a Nairobi per essere interrogato dalle unità antiterrorismo della polizia keniana.

CINA Il negoziatori statunitense, Christopher Hill, al termine dei colloqui a Pechino con la controparte cinese Wu Dawei ha affermato che "entro un paio di settimane la Cina proporrà la ripresa dei colloqui a sei sul problema del nucleare nordcoreano. ". Christopher Hill è già ripartito da Washington, mentre in arrivo c'è il negoziatore nordcoreano Kim Kye Gwan. Finora, Pechino ha ospitato tutti gli incontri dei negoziati a sei fra le due Coree, la Cina, il Giappone, la Russia e gli Stati Uniti, un dialogo iniziato nell'agosto 2003 che procede molto lentamente. Intanto, l'Onu ha stabilito sanzioni internazionali contro la Corea del Nord dopo che lo scorso autunno ha eseguito il test atomico.

Sono state interrotte le ricerche di sette minatori intrappolati dal 9 gennaio in due miniere nella provincia settentrionale del Liaoning. Per rimuovere l'acqua nelle 2 miniere comunicanti (1,86 mln metri cubi) ci vorrebbe troppo tempo e gia' dopo 11 giorni, spiegano i soccorritori, le possibilita' di trovare ancora in vita i minatori sono minime. E intanto, entro 2 anni in Cina sara' consentito a una sola compagnia di lavorare su ogni miniera. L'obiettivo e' di ridurre il numero di incidenti.

COLOMBIA Sono sei, due agenti e quattro civili - tra cui un minore - le vittime dell’attentato dinamitardo contro una pattuglia della polizia avvenuto ieri nel porto sud-occidentale di Buenaventura, attribuito dalle autorità locali alla guerriglia delle Farc. Due ordigni sono scoppiati simultaneamente alle 8 del mattino, ora locale, al passaggio degli agenti nella quartiere di La Independencia, causando anche danni alla sede locale del ministero delle Finanze. Secondo le prime ipotesi, l’attentato è legato alla disputa per il controllo del narcotraffico tra guerriglia e paramilitari.

COSTA RICA Un gruppo di 57 migranti sudamericani, di nazionalità ecuadoriana e peruviana, è stato intercettato su un barcone alla deriva nelle acque dell’Oceano Pacifico da una fregata della Marina statunitense, a 70 miglia dalla penisola di Osa. Non è ancora chiaro quanti giorni i passeggeri del battello, 45 uomini e 13 donne, siano rimasti senza soccorsi; l’imbarcazione sarebbe stata trainata al largo da trafficanti di esseri umani che dopo aver ricevuto un compenso avrebbero abbandonato i migranti al loro destino.

CILE L’ex-presidente Eduardo Frei Montalva, morto il 22 febbraio 1982 durante la dittatura di Augusto Pinochet, fu avvelenato dal ‘gas mostarda’ che accelerò il deterioramento del suo stato di salute, già compromesso da una setticemia sopraggiunta a un’operazione chirurgica. Lo hanno stabilito le perizie effettuate dal laboratorio dell’Università belga di Gent che confermano l’ipotesi dell’omicidio, sostenuta dai familiari di Frei, guidati dal figlio Eduardo Ruiz-Tagle, anch’egli ex-presidente e oggi senatore.

BRASILE/BOLIVIA Il presidente Luiz Ignacio Lula da Silva ha presentato al collega boliviano Evo Morales un piano di cooperazione bilaterale per aumentare gli investimenti e offrire a La Paz una via d’accesso all’Oceano Atlantico attraverso il fiume Madeira, uno dei principali affluenti dell’Amazonas. Lo riporta la stampa brasiliana, secondo cui Lula si è anche detto pronto ad aiutare la Bolivia ad ampliare i collegamenti stradali con il Perù per consentire a La Paz di ottenere anche un secondo accesso al mare, sul litorale del Pacifico.

7° FORUM SOCIALE MONDIALE - NAIROBI Potrebbe entrare tra oggi e domani nella sua fase più intensa il VII “Forum Mondiale Sociale” che, cominciato sabato a Nairobi con la marcia per la pace e per l’acqua -partita da Kibera, la più grande delle circa 200 baraccopoli che costituiscono gran parte della città - è continuato ieri con una giornata segnata dai primi seminari – per esempio quello sulla “rivoluzione verde” - e dagli interventi di due “attivisti” di fama mondiale: l’economista ed ecologa indiana Vandana Shiva e il premio Nobel 1984 per la pace, l’arcivescovo emerito della Chiesa anglicana a Città del Capo Desmond Tutu. Tra i protagonisti di ieri anche le donne che hanno riproposto la ‘Marcha de las muheres’,

LONDRA Continua a perdere combustibile la nave portacontainer Napoli, arenata davanti alle coste del Devon, nella Manica, ma la chiazza, allungatasi per otto chilometri, si sta disperdendo. Secondo la guardia costiera, 200 tonnellate di combustibile sono finite in mare ed oggi dovrebbe cominciare il pompaggio delle rimanenti 3.000 tonnellate anche se, secondo gli esperti, l'operazione potrebbe richiedere alcuni giorni. Ai microfoni della Bbc Robin Middleton, il rappresentante del governo per le operazioni di soccorso, ha detto che sono state affittate due navi per ospitare il carburante estratto dalla nave.

NOTIZIA RIDICOLA Un cittadino australiano intende fare causa alla Qantas che gli ha negato l'imbarco su un volo perche' indossava una t-shirt anti-Bush. Sulla t-shirt c'era un'immagine del presidente degli Usa George W. Bush con sotto la scritta: 'Terrorista numero uno'. 'A dire il vero, ha dichiarato l'uomo, la Qantas mi ha proposto di prendere un altro volo a patto che mi togliessi quella maglietta. Ma non ho voluto farlo'.La compagnia si e' giustificata dicendo che quella scritta offendeva i passeggeri.


Gr 9:30

ESTERI

PALESTINA

"Sussistono punti di disaccordo, ma li supereremo con il dialogo”: lo ha detto ieri sera a Damasco il presidente palestinese Abu Mazen, al termine di un colloquio di circa tre ore con Khaled Meshaal responsabile dell’ ufficio politico di Hamas. L’incontro, che avrà un seguito tra due settimane, è stato definito "fruttuoso". Il negoziatore capo palestinese Saeb Erekat, smentendo in precedenza tutte le voci più o meno interessate che davano per impossibili i colloqui, aveva detto: "Da parte nostra diremo che sono proibite guerre fratricide, deve finire la sovversione ed è necessario far nascere un governo di unità nazionale". Meshaal, dopo l’incontro, ha confermato che si è discusso del governo di unità nazionale e, insieme con Abbas, ha sottolineato la necessità di impedire che le tensioni e gli scontri tra Hamas e al-Fatah ( di cui Abbas è capo) diano luogo prima o poi a una guerra civile. Sabato il primo ministro palestinese Ismail Haniyeh aveva riproposto a Israele una tregua di 10-15 anni dopo il completo ritiro israeliano dai territori occupati, inclusa Gerusalemme est, e la nascita di uno stato di Palestina.

7° FORUM SOCIALE MONDIALE - NAIROBI

Potrebbe entrare tra oggi e domani nella sua fase più intensa il VII “Forum Mondiale Sociale” che, cominciato sabato a Nairobi con la marcia per la pace e per l’acqua -partita da Kibera, la più grande delle circa 200 baraccopoli che costituiscono gran parte della città - è continuato ieri con una giornata segnata dai primi seminari – per esempio quello sulla “rivoluzione verde” - e dagli interventi di due “attivisti” di fama mondiale: l’economista ed ecologa indiana Vandana Shiva e il premio Nobel 1984 per la pace, l’arcivescovo emerito della Chiesa anglicana a Città del Capo Desmond Tutu. Tra i protagonisti di ieri anche le donne che hanno riproposto la ‘Marcha de las muheres’,

NORD COREA

Il negoziatori statunitense, Christopher Hill, al termine dei colloqui a Pechino con la controparte cinese Wu Dawei ha affermato che "entro un paio di settimane la Cina proporrà la ripresa dei colloqui a sei sul problema del nucleare nordcoreano. ". Christopher Hill è già ripartito da Washington, mentre in arrivo c'è il negoziatore nordcoreano Kim Kye Gwan. Finora, Pechino ha ospitato tutti gli incontri dei negoziati a sei fra le due Coree, la Cina, il Giappone, la Russia e gli Stati Uniti, un dialogo iniziato nell'agosto 2003 che procede molto lentamente. Intanto, l'Onu ha stabilito sanzioni internazionali contro la Corea del Nord dopo che lo scorso autunno ha eseguito il test atomico.

IRAQ

Mentre cerca di dispiegarsi la nuova strategia di Bush per l'Iraq basata sull'intensificazione delle operazioni militari sul territorio, già arrivano i primi risultati dalla provincia sunnita di An-Anbar, nell'ovest del paese, due marines Usa sono rimasti uccisi durante una missione. Lo riferisce il comando staunitense. Appartenevano al 157esimo corpo di spedizione dei marines.

PAKISTAN

"Un'auto bianca ha colpito il convoglio e sembra essere un attacco suicida". E' quanto ha riferito il generale maggiore pakistano Shaukat Sultan, riferendosi a quanto accaduto questa mattina nella regione tribale del Nord Waziristan. Tre i soldati rimasti uccisi. Nonostante questa zona veda i talebani afgani godere di forti appoggi, gli attacchi suicidi contro i militari impegnati a scovarli sono, comunque, eventi rari.

ITALIA


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gror070122 (last edited 2008-06-26 09:51:51 by anonymous)