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'''Sommario''' '''Votazione al Senato'''
Line 17: Line 17:
'''In primo Piano''' Prolungamento degli interventi e delle attività di guerra in Afghanistan e proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia alle missioni di guerra che a loro piace chiamare di pace. Loro sono i nostri governanti, ovviamente, oggi rinchiusi al Senato per dare il via libera definitivo al decreto legge che farà restare l’Italia in guerra.
L'Aula del Senato, alle 17 e 40 ha approvato quasi all'unanimita' l'ordine del giorno presentato dal leghista Roberto Calderoli che impegna il governo a garantire la sicurezza del personale militare e civile presente sul territorio afghano. I si sono stati 311, i no 3. Relatore e governo avevano espresso parere favorevole.
Le votazioni sono ancora in corso e non sapremo molto prima delle otto e mezza, nove.
Si è tenuto però un presidio sotto il Senato, di cui vi facciamo ascoltare la corrispondenza.
Line 19: Line 22:
'''Editoriale'''

'''NOTIZIE BREVI'''

'''ESTERI'''

'''Costa d'Avorio, il grido di Amnesty: Donne e bambine vittime di stupri
sistematici'''
CORRISPONDENZA presidio_senato 070327
Line 29: Line 25:
Amnesty International ha denunciato in un nuovo rapporto l’orripilante
dimensione della violenza sessuale contro le donne e le bambine
praticata
nel conflitto in atto nella Costa d’Avorio, precisando che i dati
della
propria ricerca e la natura brutale degli attacchi non rivelano ancora
la
reale estensione del fenomeno. “Centinaia, se non migliaia, di donne e
bambine sono state e continuano a essere vittime di massicci e,
talvolta,
sistematici stupri, commessi da svariati protagonisti del conflitto” -
si
legge nel rapporto intitolato ‘Costa d’Avorio: le vittime dimenticate
del
conflitto’.
'''Afghanistan'''
 
E mentre L’Italia si avvia a votare il rifinanziamento della missioni di guerra in Afghanistan…
Line 45: Line 29:
Nel rapporto, Amnesty International denuncia stupri di gruppo,
rapimenti e
riduzione in schiavitù sessuale di donne e bambine ad opera dei
combattenti.
Gli stupri sono spesso preceduti da pestaggi e torture, spesso
compiuti in
pubblico e di fronte ai familiari delle vittime. Alcune donne sono
state
persino stuprate accanto ai cadaveri dei propri familiari. “Le donne e
le
bambine, alcune delle quali di appena 10 anni - prosegue il rapporto -
sono
prese di mira per motivi etnici e politici. Considerate il simbolo
dell’
onore delle loro comunità, vengono stuprate anche per umiliarle e,
attraverso la violenza, umiliare il loro gruppo. Nessuno degli autori
degli
stupri, per quanto ne sappia Amnesty International, è stato consegnato
alla
giustizia. Il ricorso allo stupro appare così esteso, sistematico e
impunito - accusa Amnesty International - da dover concludere che le
forze
di sicurezza governative e i gruppi dell’opposizione armata lo
considerino
una deliberata strategia per diffondere il terrore tra la popolazione
civile”. Alcuni dei peggiori atti di violenza nei confronti delle
donne
sono compiuti da mercenari, provenienti soprattutto dalla Liberia, che
operano accanto ai gruppi dell’opposizione armata nella Costa d’Avorio
occidentale.
Nelle scorse ore l'aviazione Nato ha bombardato i distretti di Kajaki e Sangin, nella parte settentrionale della provincia di Helmand. Lo riferisce un inviato di PeaceReporter: "Nelle ultime ore abbiamo visto diversi elicotteri Apache partire dalle basi Nato nella zona. Le nostre fonti locali ci hanno poi riferito che i raid aerei hanno colpito i distretti di Sangin e Kajaki. Non sappiamo ancora quante vittime abbiano provocato".
Line 76: Line 31:
Alcune donne intervistate da Amnesty International hanno dichiarato
che i
loro violentatori parlavano inglese. Le sopravvissute spesso vengono
isolate
e abbandonate dai mariti e dalle famiglie, e dunque condannate alla
povertà
estrema con i figli a carico. Sebbene non siano disponibili
statistiche
accurate, da più parti si ritiene che gli stupri commessi nel contesto
del
conflitto armato abbiano fatto aumentare in modo significativo la
diffusione
dell’Hiv/Aids nel paese. Le vittime della violenza sessuale, infatti,
spesso
non riescono ad avere accesso ai servizi sanitari, laddove esistono.
Quelle
che vivono nelle aree controllate dalle Forze nuove sono virtualmente
tagliate fuori dalla sanità pubblica. Altre sono riluttanti a mettersi
in
viaggio, a causa dell’alto costo dei trasporti e del concreto rischio
che
possano subire ulteriore violenza: per raggiungere le strutture
sanitarie,
infatti, la maggior parte delle donne deve passare attraverso una
serie di
posti di blocco, che sono proprio i luoghi in cui avvengono molti
stupri.

Nel suo rapporto, Amnesty International elenca una serie di
raccomandazioni
volte a eliminare la violenza sessuale in Costa d’Avorio, attraverso
serie
indagini e rimedi giudiziari efficaci, come la riabilitazione e il
risarcimento. “Lo stupro e altre forme di violenza sessuale commesse
da
combattenti o guerriglieri nel corso di un conflitto armato,
internazionale
o interno che sia, costituiscono crimini contro l’umanità e crimini di
guerra e devono essere considerati come tali. Eliminare la violenza
sessuale
deve essere la priorità numero uno di qualsiasi piano di pace
destinato a
trovare una soluzione duratura all’attuale crisi della Costa d´Avorio”
,
conclude il rapporto di Amnesty International.

AMNESTY INTERNATIONAL
Quello che è certo, e lo riferisce l’Onu, è che le operazioni militari in corso nella provincia meridionale di Helmand hanno spinto alla fuga 5000 famiglie (almeno 25.000 persone), lo riferiscono le Nazioni Unite citando stime delle autorità locali, che hanno chiesto il loro aiuto.
Le agenzie dell’Onu si sono dette molto preoccupate per la situazione dei profughi ad Helmand, il cui effettivo numero in tutta la provincia è difficile da valutare a causa dell’insicurezza. La scorsa estate nella vicina provincia di Kandahar, in seguito ad altre operazioni militari 15.000 famiglie fuggirono per riversarsi nella periferia della città di Kandahar.
Passiamo ad un altro fronte di guerra
Line 125: Line 36:
'''ITALIA''' '''Iraq'''
 
Due camion bomba esplosi in differenti zone di Tal Afar, nel nordovest dell'Iraq, vicino al confine con la Siria, hanno provocato almeno 30 morti e 50 feriti. Lo ha riferito oggi un generale di brigata della polizia. Una delle bombe, ha ucciso 15 civili e ne ha feriti 30 in una strada centrale della città mentre l'altra è scoppiata in un parcheggio.
Line 127: Line 40:
'''processi a bologna'''
Line 129: Line 41:
Martedi 27 marzo il Tribunale della libertà si pronuncierà sulla
richiesta del pm Giovagnoli di arresti domiciliari ed altri
provvedimenti cautelari per alcuni/e attivisti di Bologna.
'''Appello Ong locali: quasi 1 milione i profughi nel sud dell' Iraq'''
Line 133: Line 43:
A proposito delle campagne in atto rendiamo pubblico il testo di un
appello contro il ricorso all'aggravante di eversione dell'ordine
democratico in merito a reati inerenti le lotte sociali, che ha già
raccolto numerose adesioni:
I profughi nelle province meridionali dell'Iraq sono quasi un milione e necessitano urgentemente di medicine, aiuti alimentari e servizi municipali. Hanno dato la notizia le Organizzazioni non governative (Ong) e le autorità locali irachene. Ali Fakhouri, portavoce del consiglio provinciale di Najaf, ha fatto sapere che le province in cui la situazione si è fatta più gravosa sono quelle di Najaf, Kerbala e Bassora, dove "decine di famiglie" arrivano ogni giorno nei campi profughi causando una penuria dei generi alimentari e dei medicinali necessari per le cure.
Line 138: Line 45:
Da oltre due anni la Procura di Bologna sta contestando a decine di
studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di
eversione dell'ordine democratico.
Line 142: Line 46:
27 Ottobre 2004: circa 300 persone chiedono di entrare e di assistere ad
una proiezione ad un prezzo scontato al Cinema Capitol; tramite una
trattativa si pattuisce col proprietario del cinema il film da vedere e,
senza disordini, si vede la proiezione. Il proprietario e la cassiera
non sporgono denuncia, i manifestanti sono armati solo di volantini. 29
indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
'''SGOMBERO MARANELLA'''
Line 149: Line 48:
05 Novembre 2004: circa 150 persone cercano di intavolare una trattativa
con le FS per chiedere la gratuità di un treno che li portasse ad una
manifestazione contro la precarietà; viene raggiunto un accordo sul
prezzo e, pagatolo, i manifestanti tentano di raggiungere il binario.
Come riportato negli atti stessi del procedimento penale, una mancata
comunicazione fra gli agenti delle forze dell'ordine e dirigenti FS
causò una carica da parte della polizia contro i manifestanti. 12
indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
centomila tra studenti e precari in case comprate a furia di mutui e troppo spesso affittate a nero, 60.000 persone senza fissa dimora, 15.000 famiglie a rischio sfratto, 80.000 persone stimate in emergenza abitativa, migliaia e migliaia di senza fissa dimora… questi sono i numeri che il Coordinamento cittadino di lotta per la casa ci ricorda di fronte all’ennesima minaccia di sgombero di uno stabile occupato a Roma.
Si tratta dello stabile a via della Maranella, occupato quattro anni fa e oggi minacciato da chissà quale altro progetto speculativo.
Line 158: Line 51:
19 Aprile 2005: circa 100 studenti partecipano ad una iniziativa
finalizzata alla denuncia dei prezzi troppo elevati della mensa
universitaria di Piazza Puntoni a Bologna. Entrati, gli studenti
chiedono di poter accedere ad un pasto con una sensibile riduzione del
costo. La trattativa fallisce. 20 indagati di cui 9 con l'aggravante
dell'eversione dell'ordine democratico.
Si è svolto oggi un presidio, promosso dal Coordinamento Cittadino di Lotta per la casa sotto il VI municipio – in via dell’acqua bulicante – che è sfociato nell’occupazione del municipio. I compagni e le compagne del coordinamento chiedono l'inserimento dello stabile di via della Marranella, e degli altri stabili occupati, all’interno della delibera 110 del comune di Roma.
Line 165: Line 53:
27 Aprile 2005: viene occupata un'aula in via del Guasto per farne un
punto di libera circolazione dei saperi, rivendicandone la gratuità di
accesso. La proprietà si rifiuta di concedere l'uso dell'aula per i tre
giorni di durata prevista dell'iniziativa. L'aula viene immediatamente
sgomberata da agenti di polizia. 26 indagati con l'aggravante
dell'eversione dell'ordine democratico. Richiesta di misure cautelari
per 3 di essi, eseguita e successivamente rigettata dal Tribunale del
Riesame e dalla Corte di Cassazione.
Ascoltiamo una corrispondenza realizzata dal presidio.
Line 174: Line 55:
01 Maggio 2005: centinaia di precari e studenti rivendicano la gratuità
di un treno per raggiungere il corteo denominato “MayDay” a Milano
contro la precarietà; le FS negano ogni possibilità di trattativa.
Avvengono dei tafferugli di scarsa entità e successivamente ai
manifestanti viene permesso di raggiungere il treno. 21 indagati con
l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico. Richiesta di misure
cautelari per 8 di essi, rigettata dal presidente dei Giudici per le
Indagini Preliminari di Bologna e dalla Corte di Cassazione.
CORRISPONDENZA maranella_070327
Line 183: Line 57:
09 Ottobre 2006: in seguito alla manifestazione del 07 Ottobre 2006,
denominata “NoBorder Parade” e avente come finalità la richiesta della
chiusura del cpt di via Mattei, alcune decine di persone si presentano
in consiglio comunale, interrompendolo temporaneamente e chiedendo che
fosse messa all'ordine del giorno una presa di posizione da parte
dell'amministrazione sulla questione. Viene accordata la costituzione di
una Commissione Consultiva sul tema da svolgersi nei giorni successivi e
le persone lasciano l'aula consentendo il riavvio dei lavori del
Consiglio Comunale. 45 indagati con l'aggravante dell'eversione
dell'ordine democratico.
Line 194: Line 58:
10 Ottobre 2006: nella mattinata vengono sgomberati sei appartamenti con
un ingente dispiegamento di forze dell'ordine. Nel pomeriggio diverse
persone appartenenti a reti di solidarietà per il diritto alla casa
contestano l'assessore Merola nel corso di una seduta della Commissione
Casa presso il circolo La Fattoria nel Quartiere San Donato,
impedendogli di parlare scandendo slogan per il diritto all'abitare e
contro gli sgomberi senza soluzioni alternative. Alcuni esponenti della
Commissione casa fra cui il Presidente di Quartiere Malagoli e il
Coordinatore Spataro, oltre che l'assessore Merola e la funzionaria
dell'assessorato Mimi ritengono di lasciare la sala dell'assemblea.
L'assemblea, successivamente, prosegue alla presenza del pubblico. 41
indagati con l'aggravante dell'eversione dell'ordine democratico.
Richiesta di misure cautelari per tutti (di cui 16 arresti domiciliari,
4 divieti di dimora, 21 obblighi di presentazione due volte a settimana
presso l'autorità giudiziaria), rigettata dal G.I.P, riproposta in
appello dal P.M. ed ora in attesa di giudizio.
'''Bologna'''
Line 211: Line 60:
Sono dunque 7 le inchieste aperte, 52 le misure cautelari richieste,
tutte rigettate, 194 gli avvisi di fine indagine notificati, 183 le
aggravanti di eversione contestate, 25 anni l'età media degli indagati.
E' evidente che la tipologia dei fatti oggetto di indagine, sopra
esaminati, non rimandano ad ipotesi eversive, tanto che a più riprese
diversi giudici hanno escluso che ricorra tale ipotesi.
Con riferimento a quanto recitano le sentenze della Suprema Corte n°1840
del 02-11-2005, della Cass. Sez. 1^ n°556 del 28-01-1994, della Cass.
Saz. 1^ n°1753 del 21-10-1983, ricorre l'aggravante dell'eversione
unicamente nelle condotte finalizzate al sovvertimento dell'ordine
costituzionale, nella disarticolazione delle strutture dello stato, o
ancora, nella deviazione dei principi fondamentali che lo governano, con
l'ulteriore condizione che lo scopo eversivo sia perseguito con mezzi
potenzialmente idonei e detta finalità sia oggetto dell'intenzione
diretta e immediata dell'agente. Sulla base di queste pronunce si sono
espressi, in merito ai fatti sopracitati e rigettando l'ipotesi
dell'eversione, il Tribunale del Riesame di Bologna (7.6003\05), la
Suprema Corte Cass. Sez. VI penale (sentenze n°1840\05 e n°850\05) e
l'Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari di Bologna
(N.r.g.g.i.p. 12387\05 e n° 18284\06).
Firmando questo appello chiediamo che la Procura di Bologna legga e
rispetti suddette sentenze poiché al di fuori delle ipotesi citate dalle
stesse Corti, ogni contestazione della finalità eversiva sino ad ora
mossa nei contesti indicati, ci appare un atto pretestuoso idoneo a
ledere i diritti e le prerogative degli indagati, oltre ogni ragione
possibile e in aperta contraddizione con lo spirito rivendicativo di
diritti oggetto delle sopracitate condotte.
Da oltre due anni la Procura di Bologna sta contestando a decine di studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di eversione dell'ordine democratico. Sono finora 7 le inchieste aperte, 52 le misure cautelari richieste, tutte rigettate, 194 gli avvisi di fine indagine notificati, 183 le aggravanti di eversione contestate, 25 anni l'età media degli indagati.
Line 239: Line 62:
Firmato
Gli imputati
Si è svolta oggi l’udienza presso il Tribunale delle Libertà che si dovrà nei prossimi giorni pronunciare sulle richieste di arresti domiciliari ed altri provvedimenti cautelari per alcuni/e attivisti di Bologna.
Line 242: Line 64:
'''Siparietto''' Abbiamo sentito Maurizio dell’Espress su queste vicende processuali e sull’udienza di oggi
Line 244: Line 66:
---- CORRISPONDENZA bologna_070327

Gli imputati hanno scritto un appello contro il ricorso all'aggravante di eversione dell'ordine democratico in merito a reati inerenti le lotte sociali, che ha già raccolto numerose adesioni


'''Comitati di lotta contro gli impianti di rigassificazione'''
 
Il comitato per lo sviluppo sostenibile di Irsina, in provincia di Matera, ha raccolto 1300 firme contro la realizzazione di una centrale a turbogas sul territorio della città. Lo stabilimentro è ancora in fase di progettazione, e il comitato ha presentato le firme proprio in occasione di un incontro ufficiale tra amministratori ed esperti sugli effetti che la centrale potrebbe provocare sull'ambiente. 'La centrale da 400Mwe dovrebbe essere realizzata dalla società “Bradano Energia s.r.l.” e nasce solo apparentemente dalla necessità di fornire energia elettrica a basso costo per sviluppare la zona industriale di Irsina, mai decollata e mai ultimata per motivi che molti imprenditori ben comprendono: mancanza di infrastrutture e di collegamenti ad importanti arterie stradali, nonché area a rischio di esondazione', così si legge in un comunicato del comitato. Come in molti altri casi (Aprilia, ad esempio), il progetto di costruzione di detta centrale nasce solo dalla ricerca di profitto scatenata dopo la privatizzazione della produzione dell’energia elettrica. Prova ne sono anche le centinaia di progetti simili presentati da società con scarso capitale sociale che nascono ovunque, come funghi, pronte poi a vendere le licenze o le autorizzazioni ottenute a multinazionali,



'''Medio Oriente'''

'''Palestina e Israele'''

Un incontro bisettimanale tra Olmert e Abu Mazen, verso il piano di libero commercio….

Lo riportano oggi i giornali: Il segretario di stato americano Condoleezza Rice ha annunciato che il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, s'incontreranno due volte alla settimana per discutere varie questioni tra cui la formazione di uno stato palestinese. Rice ha promesso un impegno statunitense per far cessare il lancio di missili da Gaza e per consentire l'ingresso in Israele di persone ed esportazioni palestinesi.
Contando che il muro di divisione tra Istraele e Palestina, o sarebbe meglio dire il muro che divide i territori palestinesi, è stato in parte finanziato dalla Banca Mondiale, con l’idea di creare un’area palestinese di libero scambio in Medio Oriente, possiamo dire che gli Usa hanno grande interesse a favorire questo progetto economico di sfruttamento.
La Banca Mondiale, infatti, sponsorizza la creazione di aree industriali orientate all’esportazione controllate dall’occupazione militare israeliana, ma con sede nei territori palestinesi, dove la manodopera è a basso costo. Per fare questo, la Banca Mondiale e gli Usa, stanno finanziando la costruzione del muro e dei suoi cancelli tecnologicamente avanzati, sorvegliati dall’esercito israeliano. Per creare quel “sistema di trasferimento” delle merci dal quale vuole trarre profitto, l’amministrazione Usa sta dunque favorendo i colloqui bisettimanali tra Israele e Palestina.


'''Referendum in Egitto'''
 
Si è svolto domenica in Egitto il Referendum sugli emendamenti costituzionali proposti dal presidente Hosni Mubarak e contestati dall'opposizione. L’affluenza alle urne è stata del 27,1 per cento, ovvero quasi 9 dei 37 milioni di aventi diritto e una larga maggioranza (del 75,9%) li ha approvati.
La nuova riforma costituzionale avrebbe lo scopo dichiarato di rafforzare il Parlamento, ma secondo i critici riduce alcune libertà civili allo scopo di mantenere più solido lo status quo.
Per capire meglio quali modifiche sono state fatte alla Costituzione e quali sono i motivi del dissenso diffuso nell’opposizione, vi facciamo ascoltare un audio realizzato da Radio Onda D’Urto con Irene Panozzo di Lettera 22

Corrispondenza scippata a onda d'urto


'''Egitto 2'''

Sono 31 le prime donne che hanno ottenuto la possibilità di esercitare come giudici negli organi amministrativi e governativi. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il capo del Consiglio supremo giudiziario… Nessuna donna era mai stata nominata come magistrato, perché le donne erano considerate troppo sensibili per essere magistrate.


'''Costa d'Avorio'''

Amnesty International ha denunciato in un nuovo rapporto l’orripilante dimensione della violenza sessuale contro le donne e le bambine praticata nel conflitto in atto nella Costa d’Avorio, precisando che i dati della propria ricerca e la natura brutale degli attacchi non rivelano ancora la reale estensione del fenomeno. “Centinaia, se non migliaia, di donne e bambine sono state e continuano a essere vittime di massicci e, talvolta, sistematici stupri, commessi da svariati protagonisti del conflitto” - si legge nel rapporto intitolato ‘Costa d’Avorio: le vittime dimenticate del conflitto’.
Il ricorso allo stupro appare così esteso, sistematico e impunito - accusa Amnesty International - da dover concludere che le forze di sicurezza governative e i gruppi dell’opposizione armata lo considerino una deliberata strategia per diffondere il terrore tra la popolazione civile”. Alcuni dei peggiori atti di violenza nei confronti delle donne sono compiuti da mercenari, provenienti soprattutto dalla Liberia, che operano accanto ai gruppi dell’opposizione armata nella Costa d’Avorio occidentale.
Alcune donne intervistate da Amnesty International hanno dichiarato che i loro violentatori parlavano inglese. Le sopravvissute spesso vengono isolate e abbandonate dai mariti e dalle famiglie, e dunque condannate alla povertà estrema con i figli a carico. Sebbene non siano disponibili statistiche accurate, da più parti si ritiene che gli stupri commessi nel contesto del conflitto armato abbiano fatto aumentare in modo significativo la diffusione dell’Hiv/Aids nel paese. Le vittime della violenza sessuale, infatti, spesso non riescono ad avere accesso ai servizi sanitari, laddove esistono.


'''Nigeria'''

La Shell e altre tre compagnie petrolifere sono state citate in giudizio dal governo federale nigeriano per avere trasportato illegalmente rifiuti tossici radioattivi dallo stato di Rivers, allo stato del Delta. Secondo la stampa locale, 27 capi d’accusa sono stati avanzati già lo scorso 22 marzo contro 21 esponenti della ‘Compagnia petrolifera di sviluppo Shell’ (Spdc), della ‘C&E Global”, della ‘Wester Atlas’ e della ‘Ed. Wales international services’ che sono stati tra l’altro sottoposti a sorveglianza di sicurezza in vista dell’imminente processo dinanzi all’Alta corte federale di Abuja. Le compagnie sono accusate di avere “cospirato tra il 9 settembre e il 9 ottobre 2006 per detenere, trasportare, maneggiare, imballare e trasferire le sostanze radioattive a una persona non autorizzata” senza il permesso del Dipartimento dei servizi statali e in violazione del regolamento sul radiazioni e ionizzazioni del 2003, della Legge nigeriana sulla sicurezza nucleare e la protezione da radiazioni del 1995 e della Legge nigeriana sul trasporto di sostanze radioattive del 2006.[RC]


'''Honduras: manifestazione repressa'''
 
L’esercito ha disperso con la forza circa 700 persone che manifestavano a La Flecha, 240 a ovest di Tegucigalpa, per chiedere l’attuazione di quasi 500 programmi sociali – acqua potabile, energia elettrica, centri sanitari – promessi dal governo a beneficio di oltre 180.000 abitanti di 17 comuni. La repressione della proteste è stata ordinata quando i dimostranti si sono rifiutati di parlare con il ministro delle Opere pubbliche, Sarro Banano, chiedendo un incontro con il presidente Manuel Zelaya. “Il governo si prende gioco di noi” ha detto uno degli organizzatori della mobilitazione.


'''Colombia: negligenza nelle politiche contro la malnutrizione'''
 
Il governo ha respinto le accuse di “negligenza” rivoltegli dal ‘Defensor del Pueblo’ Vólmar Peres dopo la morte, per patologie legate alla malnutrizione, di dodici bambini a Domingodó, località del dipartimento settentrionale di Chocó, popolato prevalentemente da indigeni e afro-colombiani in condizioni di estrema povertà. Secondo cifre ufficiali, il tasso di mortalità infantile nella zona è sceso tra il 2000 e il 2004 da 41 ogni mille a 29. Sta di fatto che per le autorità sanitarie di Chocó al momento si contano almeno 19 bambini in grave stato di malnutrizione.
Quebec, sconfitti i separatisti francofoni. Vincono i conservatori


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Gr 19:30

Votazione al Senato

Prolungamento degli interventi e delle attività di guerra in Afghanistan e proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia alle missioni di guerra che a loro piace chiamare di pace. Loro sono i nostri governanti, ovviamente, oggi rinchiusi al Senato per dare il via libera definitivo al decreto legge che farà restare l’Italia in guerra. L'Aula del Senato, alle 17 e 40 ha approvato quasi all'unanimita' l'ordine del giorno presentato dal leghista Roberto Calderoli che impegna il governo a garantire la sicurezza del personale militare e civile presente sul territorio afghano. I si sono stati 311, i no 3. Relatore e governo avevano espresso parere favorevole. Le votazioni sono ancora in corso e non sapremo molto prima delle otto e mezza, nove. Si è tenuto però un presidio sotto il Senato, di cui vi facciamo ascoltare la corrispondenza.

CORRISPONDENZA presidio_senato 070327

Afghanistan

E mentre L’Italia si avvia a votare il rifinanziamento della missioni di guerra in Afghanistan…

Nelle scorse ore l'aviazione Nato ha bombardato i distretti di Kajaki e Sangin, nella parte settentrionale della provincia di Helmand. Lo riferisce un inviato di PeaceReporter: "Nelle ultime ore abbiamo visto diversi elicotteri Apache partire dalle basi Nato nella zona. Le nostre fonti locali ci hanno poi riferito che i raid aerei hanno colpito i distretti di Sangin e Kajaki. Non sappiamo ancora quante vittime abbiano provocato".

Quello che è certo, e lo riferisce l’Onu, è che le operazioni militari in corso nella provincia meridionale di Helmand hanno spinto alla fuga 5000 famiglie (almeno 25.000 persone), lo riferiscono le Nazioni Unite citando stime delle autorità locali, che hanno chiesto il loro aiuto. Le agenzie dell’Onu si sono dette molto preoccupate per la situazione dei profughi ad Helmand, il cui effettivo numero in tutta la provincia è difficile da valutare a causa dell’insicurezza. La scorsa estate nella vicina provincia di Kandahar, in seguito ad altre operazioni militari 15.000 famiglie fuggirono per riversarsi nella periferia della città di Kandahar. Passiamo ad un altro fronte di guerra

Iraq

Due camion bomba esplosi in differenti zone di Tal Afar, nel nordovest dell'Iraq, vicino al confine con la Siria, hanno provocato almeno 30 morti e 50 feriti. Lo ha riferito oggi un generale di brigata della polizia. Una delle bombe, ha ucciso 15 civili e ne ha feriti 30 in una strada centrale della città mentre l'altra è scoppiata in un parcheggio.

Appello Ong locali: quasi 1 milione i profughi nel sud dell' Iraq

I profughi nelle province meridionali dell'Iraq sono quasi un milione e necessitano urgentemente di medicine, aiuti alimentari e servizi municipali. Hanno dato la notizia le Organizzazioni non governative (Ong) e le autorità locali irachene. Ali Fakhouri, portavoce del consiglio provinciale di Najaf, ha fatto sapere che le province in cui la situazione si è fatta più gravosa sono quelle di Najaf, Kerbala e Bassora, dove "decine di famiglie" arrivano ogni giorno nei campi profughi causando una penuria dei generi alimentari e dei medicinali necessari per le cure.

SGOMBERO MARANELLA

centomila tra studenti e precari in case comprate a furia di mutui e troppo spesso affittate a nero, 60.000 persone senza fissa dimora, 15.000 famiglie a rischio sfratto, 80.000 persone stimate in emergenza abitativa, migliaia e migliaia di senza fissa dimora… questi sono i numeri che il Coordinamento cittadino di lotta per la casa ci ricorda di fronte all’ennesima minaccia di sgombero di uno stabile occupato a Roma. Si tratta dello stabile a via della Maranella, occupato quattro anni fa e oggi minacciato da chissà quale altro progetto speculativo.

Si è svolto oggi un presidio, promosso dal Coordinamento Cittadino di Lotta per la casa sotto il VI municipio – in via dell’acqua bulicante – che è sfociato nell’occupazione del municipio. I compagni e le compagne del coordinamento chiedono l'inserimento dello stabile di via della Marranella, e degli altri stabili occupati, all’interno della delibera 110 del comune di Roma.

Ascoltiamo una corrispondenza realizzata dal presidio.

CORRISPONDENZA maranella_070327

Bologna

Da oltre due anni la Procura di Bologna sta contestando a decine di studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di eversione dell'ordine democratico. Sono finora 7 le inchieste aperte, 52 le misure cautelari richieste, tutte rigettate, 194 gli avvisi di fine indagine notificati, 183 le aggravanti di eversione contestate, 25 anni l'età media degli indagati.

Si è svolta oggi l’udienza presso il Tribunale delle Libertà che si dovrà nei prossimi giorni pronunciare sulle richieste di arresti domiciliari ed altri provvedimenti cautelari per alcuni/e attivisti di Bologna.

Abbiamo sentito Maurizio dell’Espress su queste vicende processuali e sull’udienza di oggi

CORRISPONDENZA bologna_070327

Gli imputati hanno scritto un appello contro il ricorso all'aggravante di eversione dell'ordine democratico in merito a reati inerenti le lotte sociali, che ha già raccolto numerose adesioni

Comitati di lotta contro gli impianti di rigassificazione

Il comitato per lo sviluppo sostenibile di Irsina, in provincia di Matera, ha raccolto 1300 firme contro la realizzazione di una centrale a turbogas sul territorio della città. Lo stabilimentro è ancora in fase di progettazione, e il comitato ha presentato le firme proprio in occasione di un incontro ufficiale tra amministratori ed esperti sugli effetti che la centrale potrebbe provocare sull'ambiente. 'La centrale da 400Mwe dovrebbe essere realizzata dalla società “Bradano Energia s.r.l.” e nasce solo apparentemente dalla necessità di fornire energia elettrica a basso costo per sviluppare la zona industriale di Irsina, mai decollata e mai ultimata per motivi che molti imprenditori ben comprendono: mancanza di infrastrutture e di collegamenti ad importanti arterie stradali, nonché area a rischio di esondazione', così si legge in un comunicato del comitato. Come in molti altri casi (Aprilia, ad esempio), il progetto di costruzione di detta centrale nasce solo dalla ricerca di profitto scatenata dopo la privatizzazione della produzione dell’energia elettrica. Prova ne sono anche le centinaia di progetti simili presentati da società con scarso capitale sociale che nascono ovunque, come funghi, pronte poi a vendere le licenze o le autorizzazioni ottenute a multinazionali,

Medio Oriente

Palestina e Israele

Un incontro bisettimanale tra Olmert e Abu Mazen, verso il piano di libero commercio….

Lo riportano oggi i giornali: Il segretario di stato americano Condoleezza Rice ha annunciato che il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, s'incontreranno due volte alla settimana per discutere varie questioni tra cui la formazione di uno stato palestinese. Rice ha promesso un impegno statunitense per far cessare il lancio di missili da Gaza e per consentire l'ingresso in Israele di persone ed esportazioni palestinesi. Contando che il muro di divisione tra Istraele e Palestina, o sarebbe meglio dire il muro che divide i territori palestinesi, è stato in parte finanziato dalla Banca Mondiale, con l’idea di creare un’area palestinese di libero scambio in Medio Oriente, possiamo dire che gli Usa hanno grande interesse a favorire questo progetto economico di sfruttamento. La Banca Mondiale, infatti, sponsorizza la creazione di aree industriali orientate all’esportazione controllate dall’occupazione militare israeliana, ma con sede nei territori palestinesi, dove la manodopera è a basso costo. Per fare questo, la Banca Mondiale e gli Usa, stanno finanziando la costruzione del muro e dei suoi cancelli tecnologicamente avanzati, sorvegliati dall’esercito israeliano. Per creare quel “sistema di trasferimento” delle merci dal quale vuole trarre profitto, l’amministrazione Usa sta dunque favorendo i colloqui bisettimanali tra Israele e Palestina.

Referendum in Egitto

Si è svolto domenica in Egitto il Referendum sugli emendamenti costituzionali proposti dal presidente Hosni Mubarak e contestati dall'opposizione. L’affluenza alle urne è stata del 27,1 per cento, ovvero quasi 9 dei 37 milioni di aventi diritto e una larga maggioranza (del 75,9%) li ha approvati. La nuova riforma costituzionale avrebbe lo scopo dichiarato di rafforzare il Parlamento, ma secondo i critici riduce alcune libertà civili allo scopo di mantenere più solido lo status quo. Per capire meglio quali modifiche sono state fatte alla Costituzione e quali sono i motivi del dissenso diffuso nell’opposizione, vi facciamo ascoltare un audio realizzato da Radio Onda D’Urto con Irene Panozzo di Lettera 22

Corrispondenza scippata a onda d'urto

Egitto 2

Sono 31 le prime donne che hanno ottenuto la possibilità di esercitare come giudici negli organi amministrativi e governativi. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il capo del Consiglio supremo giudiziario… Nessuna donna era mai stata nominata come magistrato, perché le donne erano considerate troppo sensibili per essere magistrate.

Costa d'Avorio

Amnesty International ha denunciato in un nuovo rapporto l’orripilante dimensione della violenza sessuale contro le donne e le bambine praticata nel conflitto in atto nella Costa d’Avorio, precisando che i dati della propria ricerca e la natura brutale degli attacchi non rivelano ancora la reale estensione del fenomeno. “Centinaia, se non migliaia, di donne e bambine sono state e continuano a essere vittime di massicci e, talvolta, sistematici stupri, commessi da svariati protagonisti del conflitto” - si legge nel rapporto intitolato ‘Costa d’Avorio: le vittime dimenticate del conflitto’. Il ricorso allo stupro appare così esteso, sistematico e impunito - accusa Amnesty International - da dover concludere che le forze di sicurezza governative e i gruppi dell’opposizione armata lo considerino una deliberata strategia per diffondere il terrore tra la popolazione civile”. Alcuni dei peggiori atti di violenza nei confronti delle donne sono compiuti da mercenari, provenienti soprattutto dalla Liberia, che operano accanto ai gruppi dell’opposizione armata nella Costa d’Avorio occidentale. Alcune donne intervistate da Amnesty International hanno dichiarato che i loro violentatori parlavano inglese. Le sopravvissute spesso vengono isolate e abbandonate dai mariti e dalle famiglie, e dunque condannate alla povertà estrema con i figli a carico. Sebbene non siano disponibili statistiche accurate, da più parti si ritiene che gli stupri commessi nel contesto del conflitto armato abbiano fatto aumentare in modo significativo la diffusione dell’Hiv/Aids nel paese. Le vittime della violenza sessuale, infatti, spesso non riescono ad avere accesso ai servizi sanitari, laddove esistono.

Nigeria

La Shell e altre tre compagnie petrolifere sono state citate in giudizio dal governo federale nigeriano per avere trasportato illegalmente rifiuti tossici radioattivi dallo stato di Rivers, allo stato del Delta. Secondo la stampa locale, 27 capi d’accusa sono stati avanzati già lo scorso 22 marzo contro 21 esponenti della ‘Compagnia petrolifera di sviluppo Shell’ (Spdc), della ‘C&E Global”, della ‘Wester Atlas’ e della ‘Ed. Wales international services’ che sono stati tra l’altro sottoposti a sorveglianza di sicurezza in vista dell’imminente processo dinanzi all’Alta corte federale di Abuja. Le compagnie sono accusate di avere “cospirato tra il 9 settembre e il 9 ottobre 2006 per detenere, trasportare, maneggiare, imballare e trasferire le sostanze radioattive a una persona non autorizzata” senza il permesso del Dipartimento dei servizi statali e in violazione del regolamento sul radiazioni e ionizzazioni del 2003, della Legge nigeriana sulla sicurezza nucleare e la protezione da radiazioni del 1995 e della Legge nigeriana sul trasporto di sostanze radioattive del 2006.[RC]

Honduras: manifestazione repressa

L’esercito ha disperso con la forza circa 700 persone che manifestavano a La Flecha, 240 a ovest di Tegucigalpa, per chiedere l’attuazione di quasi 500 programmi sociali – acqua potabile, energia elettrica, centri sanitari – promessi dal governo a beneficio di oltre 180.000 abitanti di 17 comuni. La repressione della proteste è stata ordinata quando i dimostranti si sono rifiutati di parlare con il ministro delle Opere pubbliche, Sarro Banano, chiedendo un incontro con il presidente Manuel Zelaya. “Il governo si prende gioco di noi” ha detto uno degli organizzatori della mobilitazione.

Colombia: negligenza nelle politiche contro la malnutrizione

Il governo ha respinto le accuse di “negligenza” rivoltegli dal ‘Defensor del Pueblo’ Vólmar Peres dopo la morte, per patologie legate alla malnutrizione, di dodici bambini a Domingodó, località del dipartimento settentrionale di Chocó, popolato prevalentemente da indigeni e afro-colombiani in condizioni di estrema povertà. Secondo cifre ufficiali, il tasso di mortalità infantile nella zona è sceso tra il 2000 e il 2004 da 41 ogni mille a 29. Sta di fatto che per le autorità sanitarie di Chocó al momento si contano almeno 19 bambini in grave stato di malnutrizione. Quebec, sconfitti i separatisti francofoni. Vincono i conservatori

Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Referendum in Egitto

Sono stati approvati dal 75,9 per cento degli egiziani che domenica si sono recati alle urne gli emendamenti costituzionali proposti dal presidente Hosni Mubarak e contestati dall'opposizione. Lo ha reso noto stamani il ministro della giustizia Mamdouh Pareli, diffondendo i risultati del referendum tenuto domenica che, sempre secondo i dati ufficiali, avrebbe fatto registrare un’affluenza del 27,1 per cento, ovvero quasi 9 dei 37 milioni di aventi diritto. Ben diverse le stime sull’affluenza diffuse da organizzazioni indipendenti e uffici per i diritti umani, secondo i quali non si sarebbe recato alle urne più del 6% dei votanti. Tutta l’opposizione politica egiziana, Fratelli Musulmani in testa, aveva infatti invitato a boicottare il referendum sui 34 emendamenti alla costituzione egiziana voluti dal presidente Hosni Mubarak e approvati dal parlamento. La nuova riforma costituzionale avrebbe lo scopo dichiarato di rafforzare il Parlamento, ma secondo i critici riduce alcune libertà civili allo scopo di mantenere più solido lo status quo. Sono in particolare tre gli emendamenti contestati: all’articolo 5 si bandiscono espressamente le formazioni politiche su base religiosa, un cambiamento che mirerebbe a escludere dalla politica attiva i Fratelli musulmani (oggi potente 'confraternita' islamica presente in parlamento con 88 deputati ufficialmente ‘indipendenti’); l’emendamento all’art. 88 incide sul controllo che la magistratura può esercitare sulla trasparenza e la regolarità delle operazioni di voto. Infine all’articolo 179, con la motivazione di rafforzare le leggi antiterrorismo, si autorizzano arresti, perquisizioni domiciliari e intercettazioni telefoniche senza mandato della magistratura. C’è anche chi sostiene che la riforma intende preparare la successione da Mubarak, che concluderà il suo mandato nel 2011, a suo figlio Gamal.

Honduras: manifestazione repressa

L’esercito ha disperso con la forza circa 700 persone che manifestavano a La Flecha, 240 a ovest di Tegucigalpa, per chiedere l’attuazione di quasi 500 programmi sociali – acqua potabile, energia elettrica, centri sanitari – promessi dal governo a beneficio di oltre 180.000 abitanti di 17 comuni. La repressione della proteste è stata ordinata quando i dimostranti si sono rifiutati di parlare con il ministro delle Opere pubbliche, Sarro Banano, chiedendo un incontro con il presidente Manuel Zelaya. “Il governo si prende gioco di noi” ha detto uno degli organizzatori della mobilitazione.

Colombia: negligenza nelle politiche contro la malnutrizione

Il governo ha respinto le accuse di “negligenza” rivoltegli dal ‘Defensor del Pueblo’ Vólmar Peres dopo la morte, per patologie legate alla malnutrizione, di dodici bambini a Domingodó, località del dipartimento settentrionale di Chocó, popolato prevalentemente da indigeni e afro-colombiani in condizioni di estrema povertà. Secondo cifre ufficiali, il tasso di mortalità infantile nella zona è sceso tra il 2000 e il 2004 da 41 ogni mille a 29. Sta di fatto che per le autorità sanitarie di Chocó al momento si contano almeno 19 bambini in grave stato di malnutrizione.

Quebec, sconfitti i separatisti francofoni. Vincono i conservatori

Sconfitta dei separatisti francofoni del Québec alle elezioni nella provincia canadese: ogni ipotesi di referendum sull'indipendenza sembra dunque affondato. Successo di un terzo partito, il conservatore Azione Democratica del Quebec (Adq). Il partito liberale del premier uscente Jean Charest ha ottenuto soltanto la maggioranza relativa dei 125 seggi del Parlamento e dovrà guidare un governo di minoranza, per la prima volta dal 1878.

ITALIA

Comitati di lotta contro gli impianti di rigassificazione

Il comitato per lo sviluppo sostenibile di Irsina, in provincia di Matera, ha raccolto 1300 firme contro la realizzazione di una centrale a turbogas sul territorio della città. Lo stabilimentro è ancora in fase di progettazione, e il comitato ha presentato le firme proprio in occasione di un incontro ufficiale tra amministratori ed esperti sugli effetti che la centrale potrebbe provocare sull'ambiente. 'La centrale da 400Mwe dovrebbe essere realizzata dalla società “Bradano Energia s.r.l.” e nasce solo apparentemente dalla necessità di fornire energia elettrica a basso costo per sviluppare la zona industriale di Irsina, mai decollata e mai ultimata per motivi che molti imprenditori ben comprendono: mancanza di infrastrutture e di collegamenti ad importanti arterie stradali, nonché area a rischio di esondazione', così si legge in un comunicato del comitato. Come in molti altri casi ( Aprilia, ad esempio), il progetto di costruzione di detta centrale nasce solo dalla ricerca di profitto scatenata dopo la privatizzazione della produzione dell’energia elettrica. Prova ne sono anche le centinaia di progetti simili presentati da società con scarso capitale sociale che nascono ovunque, come funghi, pronte poi a vendere le licenze o le autorizzazioni ottenute a multinazionali, alimentando un mercato finanziario di grossa portata.

(fonte:ANSA+ www.irsinasostenibile.com)

Bologna: Tribunale della liberta' deve pronunciarsi su provvedimenti contro attivisti

Oggi Martedi 27 marzo il Tribunale della libertà si dovrebbe pronunciare riguardo la richiesta di arresti domiciliari ed altri provvedimenti cautelari per alcuni/e attivisti di Bologna. Da oltre due anni la Procura della città delle due torri sta contestando a decine di studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di eversione dell'ordine democratico. I reati contestati sono connessi a varie iniziative tra cui un tentativo di autoriduzione per la proiezione di un film al Cinema Capitol di Bologna, un tentativo di trattativa con le FS per il trasporto gratuito verso una manifestazione contro la precarieta', conclusosi con una carica della polizia, un'iniziativa contro il carovita presso la mensa universitaria e l'occupazione di un'aula dell'ateneo bolognese. La tipologia dei fatti oggetto di indagine non rimanda, certo, ad ipotesi eversive, tanto che a più riprese perfino diversi giudici hanno escluso che ricorra tale ipotesi. Da queste frequenze daremo successivi aggiornamenti ....

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror070327 (last edited 2008-06-26 10:01:16 by anonymous)