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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Votazione al Senato

Prolungamento degli interventi e delle attività di guerra in Afghanistan e proroga della partecipazione del personale delle Forze armate e delle Forze di polizia alle missioni di guerra che a loro piace chiamare di pace. Loro sono i nostri governanti, ovviamente, oggi rinchiusi al Senato per dare il via libera definitivo al decreto legge che farà restare l’Italia in guerra. L'Aula del Senato, alle 17 e 40 ha approvato quasi all'unanimita' l'ordine del giorno presentato dal leghista Roberto Calderoli che impegna il governo a garantire la sicurezza del personale militare e civile presente sul territorio afghano. I si sono stati 311, i no 3. Relatore e governo avevano espresso parere favorevole. Le votazioni sono ancora in corso e non sapremo molto prima delle otto e mezza, nove. Si è tenuto però un presidio sotto il Senato, di cui vi facciamo ascoltare la corrispondenza.

CORRISPONDENZA presidio_senato 070327

Afghanistan

E mentre L’Italia si avvia a votare il rifinanziamento della missioni di guerra in Afghanistan…

Nelle scorse ore l'aviazione Nato ha bombardato i distretti di Kajaki e Sangin, nella parte settentrionale della provincia di Helmand. Lo riferisce un inviato di PeaceReporter: "Nelle ultime ore abbiamo visto diversi elicotteri Apache partire dalle basi Nato nella zona. Le nostre fonti locali ci hanno poi riferito che i raid aerei hanno colpito i distretti di Sangin e Kajaki. Non sappiamo ancora quante vittime abbiano provocato".

Quello che è certo, e lo riferisce l’Onu, è che le operazioni militari in corso nella provincia meridionale di Helmand hanno spinto alla fuga 5000 famiglie (almeno 25.000 persone), lo riferiscono le Nazioni Unite citando stime delle autorità locali, che hanno chiesto il loro aiuto. Le agenzie dell’Onu si sono dette molto preoccupate per la situazione dei profughi ad Helmand, il cui effettivo numero in tutta la provincia è difficile da valutare a causa dell’insicurezza. La scorsa estate nella vicina provincia di Kandahar, in seguito ad altre operazioni militari 15.000 famiglie fuggirono per riversarsi nella periferia della città di Kandahar. Passiamo ad un altro fronte di guerra

Iraq

Due camion bomba esplosi in differenti zone di Tal Afar, nel nordovest dell'Iraq, vicino al confine con la Siria, hanno provocato almeno 30 morti e 50 feriti. Lo ha riferito oggi un generale di brigata della polizia. Una delle bombe, ha ucciso 15 civili e ne ha feriti 30 in una strada centrale della città mentre l'altra è scoppiata in un parcheggio.

Appello Ong locali: quasi 1 milione i profughi nel sud dell' Iraq

I profughi nelle province meridionali dell'Iraq sono quasi un milione e necessitano urgentemente di medicine, aiuti alimentari e servizi municipali. Hanno dato la notizia le Organizzazioni non governative (Ong) e le autorità locali irachene. Ali Fakhouri, portavoce del consiglio provinciale di Najaf, ha fatto sapere che le province in cui la situazione si è fatta più gravosa sono quelle di Najaf, Kerbala e Bassora, dove "decine di famiglie" arrivano ogni giorno nei campi profughi causando una penuria dei generi alimentari e dei medicinali necessari per le cure.

SGOMBERO MARANELLA

centomila tra studenti e precari in case comprate a furia di mutui e troppo spesso affittate a nero, 60.000 persone senza fissa dimora, 15.000 famiglie a rischio sfratto, 80.000 persone stimate in emergenza abitativa, migliaia e migliaia di senza fissa dimora… questi sono i numeri che il Coordinamento cittadino di lotta per la casa ci ricorda di fronte all’ennesima minaccia di sgombero di uno stabile occupato a Roma. Si tratta dello stabile a via della Maranella, occupato quattro anni fa e oggi minacciato da chissà quale altro progetto speculativo.

Si è svolto oggi un presidio, promosso dal Coordinamento Cittadino di Lotta per la casa sotto il VI municipio – in via dell’acqua bulicante – che è sfociato nell’occupazione del municipio. I compagni e le compagne del coordinamento chiedono l'inserimento dello stabile di via della Marranella, e degli altri stabili occupati, all’interno della delibera 110 del comune di Roma.

Ascoltiamo una corrispondenza realizzata dal presidio.

CORRISPONDENZA maranella_070327

Bologna

Da oltre due anni la Procura di Bologna sta contestando a decine di studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di eversione dell'ordine democratico. Sono finora 7 le inchieste aperte, 52 le misure cautelari richieste, tutte rigettate, 194 gli avvisi di fine indagine notificati, 183 le aggravanti di eversione contestate, 25 anni l'età media degli indagati.

Si è svolta oggi l’udienza presso il Tribunale delle Libertà che si dovrà nei prossimi giorni pronunciare sulle richieste di arresti domiciliari ed altri provvedimenti cautelari per alcuni/e attivisti di Bologna.

Abbiamo sentito Maurizio dell’Espress su queste vicende processuali e sull’udienza di oggi

CORRISPONDENZA bologna_070327

Gli imputati hanno scritto un appello contro il ricorso all'aggravante di eversione dell'ordine democratico in merito a reati inerenti le lotte sociali, che ha già raccolto numerose adesioni

Comitati di lotta contro gli impianti di rigassificazione

Il comitato per lo sviluppo sostenibile di Irsina, in provincia di Matera, ha raccolto 1300 firme contro la realizzazione di una centrale a turbogas sul territorio della città. Lo stabilimentro è ancora in fase di progettazione, e il comitato ha presentato le firme proprio in occasione di un incontro ufficiale tra amministratori ed esperti sugli effetti che la centrale potrebbe provocare sull'ambiente. 'La centrale da 400Mwe dovrebbe essere realizzata dalla società “Bradano Energia s.r.l.” e nasce solo apparentemente dalla necessità di fornire energia elettrica a basso costo per sviluppare la zona industriale di Irsina, mai decollata e mai ultimata per motivi che molti imprenditori ben comprendono: mancanza di infrastrutture e di collegamenti ad importanti arterie stradali, nonché area a rischio di esondazione', così si legge in un comunicato del comitato. Come in molti altri casi (Aprilia, ad esempio), il progetto di costruzione di detta centrale nasce solo dalla ricerca di profitto scatenata dopo la privatizzazione della produzione dell’energia elettrica. Prova ne sono anche le centinaia di progetti simili presentati da società con scarso capitale sociale che nascono ovunque, come funghi, pronte poi a vendere le licenze o le autorizzazioni ottenute a multinazionali,

Medio Oriente

Palestina e Israele

Un incontro bisettimanale tra Olmert e Abu Mazen, verso il piano di libero commercio….

Lo riportano oggi i giornali: Il segretario di stato americano Condoleezza Rice ha annunciato che il primo ministro israeliano Ehud Olmert e il presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese, Abu Mazen, s'incontreranno due volte alla settimana per discutere varie questioni tra cui la formazione di uno stato palestinese. Rice ha promesso un impegno statunitense per far cessare il lancio di missili da Gaza e per consentire l'ingresso in Israele di persone ed esportazioni palestinesi. Contando che il muro di divisione tra Istraele e Palestina, o sarebbe meglio dire il muro che divide i territori palestinesi, è stato in parte finanziato dalla Banca Mondiale, con l’idea di creare un’area palestinese di libero scambio in Medio Oriente, possiamo dire che gli Usa hanno grande interesse a favorire questo progetto economico di sfruttamento. La Banca Mondiale, infatti, sponsorizza la creazione di aree industriali orientate all’esportazione controllate dall’occupazione militare israeliana, ma con sede nei territori palestinesi, dove la manodopera è a basso costo. Per fare questo, la Banca Mondiale e gli Usa, stanno finanziando la costruzione del muro e dei suoi cancelli tecnologicamente avanzati, sorvegliati dall’esercito israeliano. Per creare quel “sistema di trasferimento” delle merci dal quale vuole trarre profitto, l’amministrazione Usa sta dunque favorendo i colloqui bisettimanali tra Israele e Palestina.

Referendum in Egitto

Si è svolto domenica in Egitto il Referendum sugli emendamenti costituzionali proposti dal presidente Hosni Mubarak e contestati dall'opposizione. L’affluenza alle urne è stata del 27,1 per cento, ovvero quasi 9 dei 37 milioni di aventi diritto e una larga maggioranza (del 75,9%) li ha approvati. La nuova riforma costituzionale avrebbe lo scopo dichiarato di rafforzare il Parlamento, ma secondo i critici riduce alcune libertà civili allo scopo di mantenere più solido lo status quo. Per capire meglio quali modifiche sono state fatte alla Costituzione e quali sono i motivi del dissenso diffuso nell’opposizione, vi facciamo ascoltare un audio realizzato da Radio Onda D’Urto con Irene Panozzo di Lettera 22

Corrispondenza scippata a onda d'urto

Egitto 2

Sono 31 le prime donne che hanno ottenuto la possibilità di esercitare come giudici negli organi amministrativi e governativi. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il capo del Consiglio supremo giudiziario… Nessuna donna era mai stata nominata come magistrato, perché le donne erano considerate troppo sensibili per essere magistrate.

Costa d'Avorio

Amnesty International ha denunciato in un nuovo rapporto l’orripilante dimensione della violenza sessuale contro le donne e le bambine praticata nel conflitto in atto nella Costa d’Avorio, precisando che i dati della propria ricerca e la natura brutale degli attacchi non rivelano ancora la reale estensione del fenomeno. “Centinaia, se non migliaia, di donne e bambine sono state e continuano a essere vittime di massicci e, talvolta, sistematici stupri, commessi da svariati protagonisti del conflitto” - si legge nel rapporto intitolato ‘Costa d’Avorio: le vittime dimenticate del conflitto’. Il ricorso allo stupro appare così esteso, sistematico e impunito - accusa Amnesty International - da dover concludere che le forze di sicurezza governative e i gruppi dell’opposizione armata lo considerino una deliberata strategia per diffondere il terrore tra la popolazione civile”. Alcuni dei peggiori atti di violenza nei confronti delle donne sono compiuti da mercenari, provenienti soprattutto dalla Liberia, che operano accanto ai gruppi dell’opposizione armata nella Costa d’Avorio occidentale. Alcune donne intervistate da Amnesty International hanno dichiarato che i loro violentatori parlavano inglese. Le sopravvissute spesso vengono isolate e abbandonate dai mariti e dalle famiglie, e dunque condannate alla povertà estrema con i figli a carico. Sebbene non siano disponibili statistiche accurate, da più parti si ritiene che gli stupri commessi nel contesto del conflitto armato abbiano fatto aumentare in modo significativo la diffusione dell’Hiv/Aids nel paese. Le vittime della violenza sessuale, infatti, spesso non riescono ad avere accesso ai servizi sanitari, laddove esistono.

Nigeria

La Shell e altre tre compagnie petrolifere sono state citate in giudizio dal governo federale nigeriano per avere trasportato illegalmente rifiuti tossici radioattivi dallo stato di Rivers, allo stato del Delta. Secondo la stampa locale, 27 capi d’accusa sono stati avanzati già lo scorso 22 marzo contro 21 esponenti della ‘Compagnia petrolifera di sviluppo Shell’ (Spdc), della ‘C&E Global”, della ‘Wester Atlas’ e della ‘Ed. Wales international services’ che sono stati tra l’altro sottoposti a sorveglianza di sicurezza in vista dell’imminente processo dinanzi all’Alta corte federale di Abuja. Le compagnie sono accusate di avere “cospirato tra il 9 settembre e il 9 ottobre 2006 per detenere, trasportare, maneggiare, imballare e trasferire le sostanze radioattive a una persona non autorizzata” senza il permesso del Dipartimento dei servizi statali e in violazione del regolamento sul radiazioni e ionizzazioni del 2003, della Legge nigeriana sulla sicurezza nucleare e la protezione da radiazioni del 1995 e della Legge nigeriana sul trasporto di sostanze radioattive del 2006.[RC]

Honduras: manifestazione repressa

L’esercito ha disperso con la forza circa 700 persone che manifestavano a La Flecha, 240 a ovest di Tegucigalpa, per chiedere l’attuazione di quasi 500 programmi sociali – acqua potabile, energia elettrica, centri sanitari – promessi dal governo a beneficio di oltre 180.000 abitanti di 17 comuni. La repressione della proteste è stata ordinata quando i dimostranti si sono rifiutati di parlare con il ministro delle Opere pubbliche, Sarro Banano, chiedendo un incontro con il presidente Manuel Zelaya. “Il governo si prende gioco di noi” ha detto uno degli organizzatori della mobilitazione.

Colombia: negligenza nelle politiche contro la malnutrizione

Il governo ha respinto le accuse di “negligenza” rivoltegli dal ‘Defensor del Pueblo’ Vólmar Peres dopo la morte, per patologie legate alla malnutrizione, di dodici bambini a Domingodó, località del dipartimento settentrionale di Chocó, popolato prevalentemente da indigeni e afro-colombiani in condizioni di estrema povertà. Secondo cifre ufficiali, il tasso di mortalità infantile nella zona è sceso tra il 2000 e il 2004 da 41 ogni mille a 29. Sta di fatto che per le autorità sanitarie di Chocó al momento si contano almeno 19 bambini in grave stato di malnutrizione. Quebec, sconfitti i separatisti francofoni. Vincono i conservatori

Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Referendum in Egitto

Sono stati approvati dal 75,9 per cento degli egiziani che domenica si sono recati alle urne gli emendamenti costituzionali proposti dal presidente Hosni Mubarak e contestati dall'opposizione. Lo ha reso noto stamani il ministro della giustizia Mamdouh Pareli, diffondendo i risultati del referendum tenuto domenica che, sempre secondo i dati ufficiali, avrebbe fatto registrare un’affluenza del 27,1 per cento, ovvero quasi 9 dei 37 milioni di aventi diritto. Ben diverse le stime sull’affluenza diffuse da organizzazioni indipendenti e uffici per i diritti umani, secondo i quali non si sarebbe recato alle urne più del 6% dei votanti. Tutta l’opposizione politica egiziana, Fratelli Musulmani in testa, aveva infatti invitato a boicottare il referendum sui 34 emendamenti alla costituzione egiziana voluti dal presidente Hosni Mubarak e approvati dal parlamento. La nuova riforma costituzionale avrebbe lo scopo dichiarato di rafforzare il Parlamento, ma secondo i critici riduce alcune libertà civili allo scopo di mantenere più solido lo status quo. Sono in particolare tre gli emendamenti contestati: all’articolo 5 si bandiscono espressamente le formazioni politiche su base religiosa, un cambiamento che mirerebbe a escludere dalla politica attiva i Fratelli musulmani (oggi potente 'confraternita' islamica presente in parlamento con 88 deputati ufficialmente ‘indipendenti’); l’emendamento all’art. 88 incide sul controllo che la magistratura può esercitare sulla trasparenza e la regolarità delle operazioni di voto. Infine all’articolo 179, con la motivazione di rafforzare le leggi antiterrorismo, si autorizzano arresti, perquisizioni domiciliari e intercettazioni telefoniche senza mandato della magistratura. C’è anche chi sostiene che la riforma intende preparare la successione da Mubarak, che concluderà il suo mandato nel 2011, a suo figlio Gamal.

Honduras: manifestazione repressa

L’esercito ha disperso con la forza circa 700 persone che manifestavano a La Flecha, 240 a ovest di Tegucigalpa, per chiedere l’attuazione di quasi 500 programmi sociali – acqua potabile, energia elettrica, centri sanitari – promessi dal governo a beneficio di oltre 180.000 abitanti di 17 comuni. La repressione della proteste è stata ordinata quando i dimostranti si sono rifiutati di parlare con il ministro delle Opere pubbliche, Sarro Banano, chiedendo un incontro con il presidente Manuel Zelaya. “Il governo si prende gioco di noi” ha detto uno degli organizzatori della mobilitazione.

Colombia: negligenza nelle politiche contro la malnutrizione

Il governo ha respinto le accuse di “negligenza” rivoltegli dal ‘Defensor del Pueblo’ Vólmar Peres dopo la morte, per patologie legate alla malnutrizione, di dodici bambini a Domingodó, località del dipartimento settentrionale di Chocó, popolato prevalentemente da indigeni e afro-colombiani in condizioni di estrema povertà. Secondo cifre ufficiali, il tasso di mortalità infantile nella zona è sceso tra il 2000 e il 2004 da 41 ogni mille a 29. Sta di fatto che per le autorità sanitarie di Chocó al momento si contano almeno 19 bambini in grave stato di malnutrizione.

Quebec, sconfitti i separatisti francofoni. Vincono i conservatori

Sconfitta dei separatisti francofoni del Québec alle elezioni nella provincia canadese: ogni ipotesi di referendum sull'indipendenza sembra dunque affondato. Successo di un terzo partito, il conservatore Azione Democratica del Quebec (Adq). Il partito liberale del premier uscente Jean Charest ha ottenuto soltanto la maggioranza relativa dei 125 seggi del Parlamento e dovrà guidare un governo di minoranza, per la prima volta dal 1878.

ITALIA

Comitati di lotta contro gli impianti di rigassificazione

Il comitato per lo sviluppo sostenibile di Irsina, in provincia di Matera, ha raccolto 1300 firme contro la realizzazione di una centrale a turbogas sul territorio della città. Lo stabilimentro è ancora in fase di progettazione, e il comitato ha presentato le firme proprio in occasione di un incontro ufficiale tra amministratori ed esperti sugli effetti che la centrale potrebbe provocare sull'ambiente. 'La centrale da 400Mwe dovrebbe essere realizzata dalla società “Bradano Energia s.r.l.” e nasce solo apparentemente dalla necessità di fornire energia elettrica a basso costo per sviluppare la zona industriale di Irsina, mai decollata e mai ultimata per motivi che molti imprenditori ben comprendono: mancanza di infrastrutture e di collegamenti ad importanti arterie stradali, nonché area a rischio di esondazione', così si legge in un comunicato del comitato. Come in molti altri casi ( Aprilia, ad esempio), il progetto di costruzione di detta centrale nasce solo dalla ricerca di profitto scatenata dopo la privatizzazione della produzione dell’energia elettrica. Prova ne sono anche le centinaia di progetti simili presentati da società con scarso capitale sociale che nascono ovunque, come funghi, pronte poi a vendere le licenze o le autorizzazioni ottenute a multinazionali, alimentando un mercato finanziario di grossa portata.

(fonte:ANSA+ www.irsinasostenibile.com)

Bologna: Tribunale della liberta' deve pronunciarsi su provvedimenti contro attivisti

Oggi Martedi 27 marzo il Tribunale della libertà si dovrebbe pronunciare riguardo la richiesta di arresti domiciliari ed altri provvedimenti cautelari per alcuni/e attivisti di Bologna. Da oltre due anni la Procura della città delle due torri sta contestando a decine di studenti ed attivisti politici la commissione di reati con finalità di eversione dell'ordine democratico. I reati contestati sono connessi a varie iniziative tra cui un tentativo di autoriduzione per la proiezione di un film al Cinema Capitol di Bologna, un tentativo di trattativa con le FS per il trasporto gratuito verso una manifestazione contro la precarieta', conclusosi con una carica della polizia, un'iniziativa contro il carovita presso la mensa universitaria e l'occupazione di un'aula dell'ateneo bolognese. La tipologia dei fatti oggetto di indagine non rimanda, certo, ad ipotesi eversive, tanto che a più riprese perfino diversi giudici hanno escluso che ricorra tale ipotesi. Da queste frequenze daremo successivi aggiornamenti ....

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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