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Grandi pulizie al campo boario. Per far spazio a una grande mostra che si terra' a fine mese, sono stati allontatati i rom che vivevano nel campo, e' stato sequestrato il tendone dello spazio boario e rase al suolo le "casette" che si trovavano nell'area, tra cui una che ospitava un progetto artistico. Sulle sorti dei rom che abitavano il campo avremo aggiornamenti successivamente. Intanto ascoltiamo una corrispondenza realizzata con una compagna questa mattina. Grandi pulizie al campo boario. Per far spazio a una grande mostra che si terra' a fine mese, sono stati invitati ad allontanarsi i rom che vivevano nel campo, e' stato sequestrato il tendone dello spazio boario e rase al suolo le "casette" che si trovavano nell'area, tra cui una che ospitava un progetto artistico. Sulle sorti dei rom che abitavano il campo avremo aggiornamenti successivamente. Intanto ascoltiamo una corrispondenza realizzata con una compagna questa mattina.

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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

ITALIA

Sgombero Gatto Selvaggio

Sgomberato ieri il laboratorio occupato Gatto Selvaggio, nel quartiere di Tor Pignattara, occupato nel gennaio del 2006. Il collettivo degli occupanti ha indetto un'assemblea per sabato prossimo alle ore 16 al Parco degli Acquedotti. Sentiamo una corrispondenza con un occupante.

Sgombero campo boario Grandi pulizie al campo boario. Per far spazio a una grande mostra che si terra' a fine mese, sono stati invitati ad allontanarsi i rom che vivevano nel campo, e' stato sequestrato il tendone dello spazio boario e rase al suolo le "casette" che si trovavano nell'area, tra cui una che ospitava un progetto artistico. Sulle sorti dei rom che abitavano il campo avremo aggiornamenti successivamente. Intanto ascoltiamo una corrispondenza realizzata con una compagna questa mattina.

Sciopero della fame no coke a Civitavecchia

Il Movimento no coke Alto Lazio e' ormai da sei giorni in sciopero della fame per protestare contro il sempre più preoccupante inquinamento del territori.

Incendio alla Arena a Castelpiano'

Questa mattina intorno alle sei si è sviluppato un incendio all'interno dello stabilimento Arena di Castelpiano, in provincia di Ancona. Sembra che all'origine delle fiamme ci sia un corto circuito o comunque un problema ad un quadro elettrico. Ad alimentare il fuoco sono stati, in particolare, i contenitori di polistirolo e la plastica impiegata per il confezionamento delle carni Una densa colonna di fumo nero ha soffocato una lavoratrice di 59 anni, deceduta poco dopo, e si è estesa fino alla bassa Vallesina. Il timore che la nube potesse essere tossica ha diffuso panico tra gli abitanti del paese vicino. L'Arena di Castelplanio dà lavoro a circa 600 persone, solo per metà assunte con contratti a tempo determinato. Dopo aver espresso il cordoglio della città per la donna morta, il sindaco Luciano Pittori si è detto molto preoccupato per il futuro dell'azienda e il mantenimento dei posti di lavoro: "Stiamo valutando con la Regione e i sindacati come intervenire per far fronte alla situazione che si è creata".

ESTERI

Morales intende rinazionalizzare la Entel controllata da Telecom

La principale compagnia di telecomunicazioni della Bolivia, Entel, tornerà nelle mani dello stato. Il governo del paese sudamericano ha annunciato l'intenzione di rinazionalizzarla, strappandola alla Telecom Italia. Evo Morales, presidente boliviano, aveva già discusso la manovra con il governo italiano facendo una tappa a Roma, durante il suo recente viaggio in Giappone.

MALVINAS/FALKLAND: BUENOS AIRES CHIEDE RIAPERTURA NEGOZIATI

Il governo argentino è determinato a ottenere per vie diplomatiche la sovranità sull’arcipelago delle Malvinas/Falkland, lo ha ribadito il vice presidente Daniel Scioli durante la cerimonia commemorativa svoltasi ieri a Ushuaia, in Patagonia, per il 25° anniversario dello sbarco delle truppe argentine sull’arcipelago conteso alla Gran Bretagna, conclusosi con una sconfitta. Scioli ha pronunciato il discorso al posto del presidente Nestor Kirchner, che dopo aver a lungo esitato, ha deciso di non intervenire per non alimentare polemiche di "forze a lui ostili". “Né la guerra né il tempo cambieranno questa realtà : le Malvinas sono, sempre lo sono state, e saranno argentine” ha detto Scioli. “Al di là di una dittatura criminale ed improvvisata che agì con incompetenza” ha detto inoltre il vicepresidente davanti una piazza piena di ex combattenti e cittadini, riferendosi al governo militare guidato dal generale Leopoldo Galtieri che nel 1982 ordinò l’invasione delle Falkland, i soldati che combatterono nelle isole “mostrarono un enorme coraggio, che li ha trasformati in eroi per tutti noi”. Il conflitto, durato circa un mese, si concluse con la ritirata delle truppe argentine e la morte di oltre un migliaio di soldati, due terzi dei quali argentini. Sottolineando che non esiste più un’opzione militare per risolvere il contenzioso, Scioli ha rinnovato il richiamo alla Gran Bretagna perché “riprenda negoziati nel modo indicato dalle Nazioni Unite nei termini chiari e precisi della risoluzione del 1965, un documento in cui si fa riferimento all’obiettivo di porre fine a ogni forma di colonialismo. Piu' duro il ministro degli Esteri Taiana, che ha definito "arrogante" il comportamento di Londra e denunciato le commemorazioni della Gran Bretagna, che assomiglierebbero di piu' "a una parata militare. Il vice presidente Scioli ha inoltre fatto presente che il suo paese intende abbandonare la linea conciliante dei precedenti governi e agire con determinazione con ogni mezzo politico legittimo. Solo pochi giorni fa, Buenos Aires ha stralciato un accordo sottoscritto con Londra nel 1995 per la cooperazione nello sfruttamento e l’esplorazione di idrocarburi alle isole Malvinas/Falkland; in particolare ha stabilito per legge che le compagnie che dovessero operare per attività petrolifere o ittiche in acque britanniche contestate dall’Argentina, non potrebbero più fare affari in territorio argentino.

Crisi con la Gran Bretagna, Teheran rinvia a domani la conferenza stampa risolutrice

Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha rinviato a domani la conferenza stampa annunciata per oggi a mezzogiorno, ora locale, che aveva fatto sperare in uno sblocco della crisi con la Gran Bretagna per i marinai catturati. A riferirlo è Skynews. Una decisione che arriva dopo che il capo negoziatore per la questione nucleare, Ali Larijani, aveva dichiarato ieri che l'Iran è intenzionata a trattare e a risolvere dunque la questione "per via diplomatica" senza bisogno di processare i marinai che Teheran accusa di sconfinamento illegale.

Una delle strade verso l'Uruguay bloccata dai manifestanti argentini

Da domenica scorsa i manifestanti stanno bloccando ogni via d'accesso all'Uruguay, per ribadire il loro no alle fabbriche di cellulosa, all'inquinamento, alla ferma posizione del governo di Vazquez che protegge le multinazionali della carta. Per la diplomazia di Buenos Aires e Montevideo sarà una vera e propria settimana di passione, visti gli scambi turistici che sono soliti avvenire in tempo di Pasqua. Il conflitto “cartiere sì, cartiere no” è lungi dall'essere risolto, nonostante il coinvolgimento internazionale. Per il 18 aprile è previsto un incontro Kirchner-Vazquez a Madrid, con il re di Spagna a tentare una difficile mediazione


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror070403 (last edited 2008-06-26 09:50:24 by anonymous)