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 I manifestanti che si oppongono alla riapertura della discarica di Ariano Irpino hanno occupato la strada statale 90 bis delle Puglie all'altezza del bivio di Villanova del Battista (Avellino) dal quale si accede alla strada interna che porta alla discarica di Difesa Grande. I manifestanti che si oppongono alla riapertura della discarica di Ariano Irpino hanno occupato la strada statale 90 bis delle Puglie all'altezza del bivio di Villanova del Battista (Avellino) dal quale si accede alla strada interna che porta alla discarica di Difesa Grande.
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Un centinaio di dimostranti occupa ancora la strada che a cinque chilometri da Ariano Irpino (Avellino), dal bivio di Villanova del Battista conduce alla discarica di Difesa Grande. La polizia, in assetto antisommossa presente nella zona con almeno 200 uomini, controlla la situazione senza intervenire.
   Il cordone formato dalle forze dell'ordine e' comunque riuscito ad isolare un consistente numero di persone che avevano rimosso momentaneamente il blocco stradale all'arrivo del senatore Francesco Pionati (Udc), venuto ad Ariano per solidarizzare con l'amministrazione comunale e i comitati antidiscarica. Continuano i tentativi da parte dei dirigenti della questura di Avellino di convincere i dimostranti a liberare la sede stradale, da cui, probabilmente nel primo pomeriggio, passeranno i compattatori con i rifiuti provenienti dal casello autostradale di Vallata
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 Un uomo che passava in auto sul luogo nella sciagura avrebbe visto crollare
40 metri di cornicione che sarebbero rovinati sulla struttura metallica, facendola schiantare al suolo.
 

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Sommario

In primo Piano

Editoriale

IL “TRUCCO” DELL’INCENERITORE DI ACERRA di Antonio Marfella (Tossicologo Oncologo Medici per l’Ambiente) - da PeaceLink

Uno dei principali argomenti ripetutamente proposti dai fautori degli inceneritori, e ribaditi in questi giorni dal Governatore Bassolino, è che non può prescindere da un impianto terminale di incenerimento, dal momento che sarebbe di fatto impossibile riciclare tutto. In questi giorni Bassolino ha ribadito la necessità non solo di fare partire l’ormai famosissimo inceneritore di Acerra, ma anche di avviare i lavori per il “gemello” di S. Maria La Fossa e infine, sotto la petulante spinta del sindaco di Salerno, aprirne anche un terzo a Salerno. Tali tecnologie sono obsolete ormai in tutta l’Europa, che si è data indirizzi di legge precisi volti a rispettare il protocollo di Kyoto e quindi ad eliminare qualunque tipo di impianto più o meno inquinante come gli inceneritori, che in ogni caso aumentano anziché diminuire la produzione di CO2, oltre che cancerogene diossine e pericolosissime nanoparticelle. Ma vediamo anche quanti inceneritori servirebbero effettivamente in Campania, che produce 6500 tonnellate di rifiuti al giorno, per un anno significa circa 2.250.000 tonnellate. Togliendo il minimo del 40% di raccolta differenziata ed il 30% di umido destinato al compostaggio, ne dovrebbero essere smaltiti (con inceneritori o Trattamento meccanico biologico BMT) circa 1500 tonnellate al giorno, cioè circa 500.000 tonnellate all’anno. Quindi in Campania dovrebbe funzionare, a due terzi della sua capacità, solo l’inceneritore di Acerra costruito per smaltire oltre 2000 tonnellate al giorno per circa 750.000 tonnellate all’anno. Perché ne vogliono costruire tre? Perché incassa i miliardi pubblici non chi fa l’impianto migliore - per bruciare i materiali post-consumo impossibili da riciclare - ma chi lo fa più grande, al preciso scopo di bruciare tutto il contenuto indifferenziato, e quindi tossico. Se facciamo quindi tre mega-inceneritori della portata di quello in via di ultimazione ad Acerra (circa 750.000 tonnellate/anno) fanno giusto 2.250.000 tonnellate all’anno. In Italia tutti gli inceneritori già in funzione hanno una portata media di circa 90.000 tonnellate/anno, quindi circa otto volte più piccoli di quello proposto ad Acerra, con la sola esclusione dell’inceneritore di Brescia che comunque deve poi inviare migliaia di tonnellate di ceneri tossiche in Germania. E in Europa la portata media annua di tutti gli inceneritori censiti al 2002 è pari a circa 150.000 tonnellate/anno, cioè circa 5 volte meno di Acerra. Gli inceneritori tedeschi, dove non vogliono più bruciare le nostre false ecoballe, piene di rifiuti umidi, non superano le 240.000 tonnellate/anno, cioè in ogni caso non più di un terzo di quello di Acerra. In Campania invece si vuole a tutti i costi uno degli inceneritori più grandi di Europa in un luogo sbagliato (già colpito a disastro ambientale da rifiuti tossici ), in un tempo sbagliato (tecnologie del tutto superate nel mondo), per bruciare i rifiuti sbagliati. A Modena, nei giorni scorsi, l’Ordine dei Medici ha presentato un esposto alla Magistratura penale per contestare l’ampliamento della portata annua del piccolo inceneritore di Coriano (Forlì) da 60.000 a circa 72.000 tonnellata/anno, avendo dimostrato, con studi epidemiologici promossi dalla Comunità Europea, che tali impianti risultano provocare uno statisticamente significativo aumento di varie patologie, e soprattutto di tumori, nei residenti entro un raggio di circa 5 km dall’impianto.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

GAZA: FINITI I COMBATTIMENTI, MA ISRAELE CONTINUA A BLOCCARE I CIVILI AL VALICO DI EREZ (corrisp. Onda d'Urto con Meri, circa 3'30")

I soldati israeliani sparano raffiche di mitra in aria, a scopo intimidatorio, per impedire ai palestinesi fermi al valico di Erez, di avanzare ulteriormente. Va avanti cosi' da tre giorni. Oggi i palestinesi in attesa di uscire dalla Striscia di Gaza sono "soltanto" alcune centinaia mentre ieri, ferme sotto il tunnel arroventato dal sole, c'erano almeno 1.500 persone. Uomini, donne, anziani, bambini,che fuggono dall'isolamento di Gaza, dalla penuria di generi alimentari, da ospedali privi di tutto, dalla possibile mancanza di benzina. I giornali locali, in particolare quelli israeliani, hanno riferito che quando e' apparso chiaro che Fatah non avrebbe retto l'urto dell'offensiva militare del movimento islamico, dozzine di funzionari dell'Anp e i loro familiari sono riusciti a raggiungere Ramallah perche' inseriti in un elenco di persone da far passare, consegnato dall'ufficio di Abu Mazen alle autorita' militari israeliane. Subito dopo Israele ha sigillato Erez. L'isolamento della Striscia e l'ulteriore inasprimento delle sanzioni economiche israeliane e internazionali lascia intravedere un lungo periodo di difficoltà. Ufficialmente Israele garantisce che gli aiuti umanitari continueranno a raggiungere la popolazione e non interromperà le forniture di acqua ed elettricità. Le perdite che la crisi di Gaza sta causando alla stessa economia israeliana sono calcolate dal quotidiano Haaretz in circa un milione di euro al giorno. A Ramallah ha giurato davanti al presidente Abu Mazen il nuovo governo di emergenza palestinese, presieduto dal finanziere Salam Fayyad, che ha riscosso il consenso sia in Israele che nell'Unione Europea, ma che Hamas continua a definire illegale. D'accordo nel sostegno ad Abu Mazen, Israele ed USA devono trovare un accordo sulla linea da adottare nei confronti di Hamas. L'UE ha annunciato oggi lo scongelamento degli aiuti finanziari all'Anp, bloccati lo scorso anno in seguito alla vittoria elettorale di Hamas, misura questa che gli USA potrebbro imitare già nelle prossime ore. Ultimatum di Hamas ai rapitori del giornalista della Bbc Alan Johnston, sequestrato nella Striscia di Gaza dall" Esercito dell'Islam'. "Se non sara'rilasciato, utilizzeremo qualsiasi mezzo per liberarlo", ha affermato Mahmoud al-Zahar un alto esponente del movimento islamico. Dal 12 marzo il corrispondente della Bbc, e' nelle mani dell'Esercito dell'Islam, un movimento che si ispira a al Qaeda. I rapitori hanno chiesto come contropartita alla Gran Bretagna la liberazione di tre prigionieri musulmani, in particolare del leader dell'Islam radicale in Europa Abu Qatada.

AFGHANISTAN: UCCISI CIVILI E SOLDATI DELLA NATO

Almeno sette bambini sono morti ieri sera dopo che la NATO ha bombardatato un complesso religioso nel distretto di Zarghun Shah, nella provincia sudorientale di Paktika, vicino al confine con le Aree tribali ad amministrazione speciale del Pakistan. Secondo la NATO l’offensiva aerea era parte di un’operazione mirata contro una moschea e una madrassa (scuola coranica), sospettate di essere usate come covo di presunti guerriglieri di al-Qaida. La moschea avrebbe subito “lievi danni” e nell’operazione sarebbe morti “numerosi militanti”. Secondo la missione dell’Onu in Afghanistan, nei primi quattro mesi dell’anno sono state tra 320 e 380 le vittime civili delle violenze nel paese e, secondo stime del governo afgano, oltre 120 sarebbero state provocate dalle operazioni militari dei 52.000 soldati stranieri dispiegati in Afghanistan (37.000 soldati dell’Isaf e 15.000 militari, 13.000 dei quali statunitensi, della coalizione guidata da Washington). Negli ultimi 17 mesi nelle violenze hanno perso la vita circa 6000 persone, 1500 delle quali civili. Tre soldati della coalizione sotto comando americano e un interprete afghano sono stati uccisi oggi dall'esplosione di un ordigno nel sud dell'Afghanistan. I quattro sono stati colpiti da un ordigno nascosto al bordo della strada che è esploso al loro passaggio. Con questo agguato, portato a segno nella provincia di Kandahar, sono 87 i militari della coalizione morti quest'anno in Afghanistan, l'anno scorso sono stati 191 di cui la maggiorna statunitense. Lo ha reso noto un portavoce della coalizione che però non ha ancora specificato la nazionalità dei soldati morti.

IRAQ: ATTACCHI E ATTENTATI

Tre militari statunitensi sono morti in due differenti attacchi in Iraq, un quarto è rimasto ferito. Nel primo caso, avvenuto ieri e reso noto questa mattina, un ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia Usa a Baghdad, uccidendo due militari. Il terzo militare Usa è deceduto ieri per le ferite riportate in un attentato avvenuto nella provincia di Kirkuk, a nord della capitale. Questa notte a Nassiriya, nel sud dell'Iraq controllata fino a pochi mesi fa dalle forze armate italiane, sono avvenuti scontri tra la polizia irachena e gruppi di miliziani sciiti dell'esercito del Mahdi. Secondo la ricostruzione delle autorità i miliziani avrebbero attaccato le forze di sicurezza, che avrebbero infine avuto la meglio grazie all'appoggio delle milizie tribali locali. Nella battaglia sono morti un agente e un miliziano, mentre i feriti sono stati circa sessanta. Secondo l'emittente televisiva al Jazeera, uno scontro a fuoco tra militari britannici e miliziani dell'Esercito del Mahdi ha provocato almeno 36 morti e decine sarebbero i feriti. Il combattimento si sarebbe svolto nei pressi di al-Amara, a sud di Baghdad, a circa 25 chilometri dal confine iraniano. Lo scontro sarebbe stato provocato dal rastrellamento compiuto dalle forze britanniche in alcune abitazioni. Questa mattina a Falluja si è verificata un'esplosione in un mercato di frutta e verdura, che ha causato la morte di quattro persone e il ferimento di tredici. Lo riferisce la polizia locale secondo cui si è trattato di un'autobomba. Hani Abdel Ahad, il prete cristiano della chiesa caldea di Baghad, è stato rilasciato dopo essere stato sequestrato per 12 giorni. Lo rivela l'agenzia stampa della Chiesa italiana. Secondo fonti locali per il suo rilascio sarebbe stato pagato un riscatto molto più consistente di altri casi simili in passato.

NIGERIA: SCIOPERO GENERALE CONTRO IL GOVERNO

Uno sciopero generale a oltranza a partire da mercoledì è stato proclamato oggi dal principale sindacato del paese allo scadere dell’ultimatum di due settimane lanciato al governo perché abrogasse l’aumento del 15% dei prezzi della benzina e il raddoppio dell’imposta sul valore aggiunto (iva) dal 5 al 10% decise il mese scorso dal governo uscente. La decisione è stata presa al termine di una riunione del Comitato esecutivo nazionale del Congresso nazionale dei lavoratori (Nlc), dopo il fallimento della cosiddetta riunione di riconciliazione di venerdì scorso con il nuovo governo guidato dal neo-presidente Umaru Musa Yar’Adua. Durante il fine settimana, anche il sindacato dei quadri (Tuc, Trade union congress) e quello degli autisti di camion cisterna (Ptd) avevano già garantito la loro adesione all’eventuale mobilitazione generale. Oltre alla revoca delle due impopolari misure adottate dall’ex-presidente Olusegun Obasanjo il 28 maggio scorso, ultimo giorno del suo secondo e ultimo mandato, i sindacati esigono inoltre l’annullamento della vendita di due raffinerie pubbliche ad amici dell’ex-presidente.

ITALIA

CAMPANIA: I CITTADINI DI ARIANO IRPINO BLOCCANO L'ACCESSO ALLA DISCARICA

I manifestanti che si oppongono alla riapertura della discarica di Ariano Irpino hanno occupato la strada statale 90 bis delle Puglie all'altezza del bivio di Villanova del Battista (Avellino) dal quale si accede alla strada interna che porta alla discarica di Difesa Grande. La protesta sta proseguendo in maniera pacifica, senza alcuno scontro con le forze dell'ordine preparate in assetto antisommossa. Qualora il blocco proseguisse, il percorso degli autocompattatori dovrebbe essere modificato. E' atteso, infatti, per il primo pomeriggio l'arrivo dei primi camion carichi di immondizia proveniente da gran parte della regione Campania.

CAMPANIA: A ISCHIA ALTRI DUE OPERAI MORTI SUL LAVORO

Sono due gli operai morti in un incidente sul lavoro ad Ischia in tarda mattina nel quale un terzo lavoratore e' rimasto ferito. Si tratta di tre rumeni impegnati nei lavori per il rifacimento di una facciata dell'hotel "Giusto" in piazzetta San Girolamo; a causare la tragedia, il crollo di una impalcatura. Uno degli operai e' deceduto sul colpo, un secondo durante il trasporto all'ospedale "Rizzoli" di Lacco Ameno. Il ferito ha le gambe rotte, ed e' in cura presso il nosocomio isolano. Secondo i primi accertamenti, il cantiere edile era autorizzato. Ancora in corso l'identificazione dei tre operai coinvolti nella sciagura e le valutazioni sulla regolarita' della loro posizione, nonche' sulle dinamiche dell'accaduto. A crollare e' stata una struttura metallica di 30 metri alta 10 metri, che era appoggiata alla facciata dell'albergo per i lavori di manutenzione della stessa. Si tratta ora di stabilire se ha ceduto perche' non ben ancorata al suolo, trascinando con se' un pezzo del cornicione; oppure se e' stato il cornicione a staccarsi dal muro, causando il crollo dell'impalcatura.

SICILIA: ALMENO 14 MIGRANTI MORTI IN MARE

Sono almeno 14 i migranti morti nel naufragio di un’imbarcazione a largo dell’isola italiana di Lampedusa, a sud della Sicilia: 11 corpi sono già stati recuperati e altri tre sono stati avvistati dalla Guardia costiera che stamani ha ripreso le operazioni di ricerca di eventuali superstiti o altre vittime. Al momento non è stata stabilità né la nazionalità né il luogo di partenza delle vittime. Si tratta del secondo dramma dell’immigrazione nella zona dall’inizio del mese: lo scorso 1 giugno, una fregata della marina francese aveva recuperato i copri di 18 migranti. Lampedusa e la Sicilia sono spesso meta degli immigrati clandestini provenienti dall’Africa: 3149 migranti sono sbarcati sulle coste italiane dall’inizio dell’anno all’1 giugno, ma solo negli ultimi tre giorni a Lampedusa sono giunti oltre 500 nuovi clandestini

LAZIO: DOMANI LA CAROVANA NO-COKE AL MINISTERO DELL'INDUSTRIA (corrisp. ROR; circa 3'40")

Gr 13:00

PALESTINA

A Ramallah ha giurato davanti al presidente Abu Mazen il nuovo governo di emergenza palestinese, presieduto dal finanziere Salam Fayyad, che ha riscosso il consenso sia in Israele che nell'Unione Europea, ma che Hamas continua a definire illegale. L'embargo imposto sull'Autorità Nazionale Palestinese dall'elezione di Hamas, nel gennaio 2006, e mantenuto sia da Israele sia dall'Unione Europea, anche dopo la formazione di un governo di unità nazionale verrà tolto presto, questo è quanto afferma Solana alto rappresentante Ue per la politica estera.

Fonti locali riferiscono di colpi di armi da fuoco al valico di Eretz, tra la striscia di Gaza e Israele. A quanto riferito, i militari israeliani avrebbero sparato dei colpi all'interno del tunnel dove da due giorni centinaia di palestinesi attendono il permesso per lasciare la Striscia e spostarsi in Cisgiordania. Israele ha negato finora il permesso di transito sul suo territorio ai tanti civili, mentre lo ha consentito a diversi esponenti di Fatah, tra cui il comandante della Sicurezza Nazionale Kayed e il segretario generale di Fatah nella Striscia di Gaza Abu Shammala. Da due giorni molti palestinesi sono accampati al valico in attesa di passare. A quanto riferiscono le fonti si sarebbero uditi degli spari dall'interno del tunnel di avvicinamento al posto di frontiera e ci sarebbero dei feriti.

Mohamed Dahlan, responsabile delle forze di sicurezza palestinesi a Gaza, potrebbe essere processato. Lo hanno chiesto ieri al presidente Abu Mazen cinque membri di Fatah, citati dall'agenzia stampa palestinese Maan, i quali sostengono che Dahlan dovrebbe essere processato da un tribunale rivoluzionario per la sconfitta patita dai suoi uomini contro Hamas nella Striscia di Gaza. Ieri gli uffici di Dahlan a Gaza sono stati presi d'assalto e saccheggiati da uomini di Hamas, ma lui da qualche giorno si trova a Ramallah, in Cisgiordania.

Come riferito da Haaretz, che cita dei consiglieri anonimi di Abu Mazen, il presidente dell'Autorità palestinese in Cisgiordania avrebbe l'intenzione di chiedere a Israele dei passi concreti per rafforzare al Fatah, tra cui la liberazione di un numero considerevole di prigionieri palestinesi, primo fra tutti Marwan Barghouti, l'unico esponente di al Fatah che dispone di un largo seguito popolare.

Abu Mazen vorrebbe inoltre ottenere dallo Stato ebraico la rimozione dei posti di blocco militari nella West Bank occupata e la libertà di movimento per reclutare e addestrare delle nuove forze di sicurezza non tanto palestinesi quanto delle milizie operanti sotto l'egida di al Fatah.

LIBANO

Continuano gli scontri tra esercito e miliziani nel campo profughi palestinese di Nahr el-Bared, nel Libano settentrionale. Secondo quanto affermato da diverse fonti, tra cui l'agenzia Nna e l'emittente satellitare al-Arabiya, negli scorsi giorni l'esercito libanese avrebbe conquistato le postazioni di Samid e al-Taawuniya, quartier generale dei combattenti di Fatah al Islam. Nell'avanzata avrebbe poi preso possesso della moschea al Quds, che sembrerebbe aver offerto rifugio a numerosi miliziani. Al momento l'esercito starebbe, secondo le fonti, concentrando la sua potenza di fuoco sui settori occidentale e meridionale del campo, che sembrerebbe in procinto di essere conquistato completamente.

AFGHANISTAN

Nella serata di ieri le forze armate della Coalizione a guida Usa in Afghanistan hanno effettuato un attacco aereo contro una scuola coranica nel distretto di di Zarghun Shah, nella provincia di Paktika. I militari sospettavano che all'interno vi fossero miliziani di Al Qaeda, ma tra le vittime del bombardamento ci sono stati anche dei civili, sette bambini. Secondo quanto riferito dal comando della Coalizione, la presenza dei miliziani di Al Qaeda nella madrassa -molti dei quali pare siano rimasti uccisi- era stata segnalata dagli abitanti del distretto. E ieri almeno 35 persone hanno perso la vita a Kabul in un attentato kamikaze.

IRAQ

Tre militari statunitensi sono morti in due differenti attacchi in Iraq, un quarto è rimasto ferito. Nel primo caso, avvenuto ieri e reso noto questa mattina, un ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia Usa a Baghdad, uccidendo due militari. Il terzo militare Usa è deceduto ieri per le ferite riportate in un attentato avvenuto nella provincia di Kirkuk, a nord della capitale.

Questa notte a Nassiriya, nel sud dell'Iraq controllata fino a pochi mesi fa dalle forze armate italiane, sono avvenuti scontri tra la polizia irachena e gruppi di miliziani sciiti dell'esercito del Mahdi. Secondo la ricostruzione delle autorità i miliziani avrebbero attaccato le forze di sicurezza, che avrebbero infine avuto la meglio grazie all'appoggio delle milizie tribali locali. Nella battaglia sono morti un agente e un miliziano, mentre i feriti sono stati circa sessanta.

Secondo l'emittente televisiva al Jazeera, uno scontro a fuoco tra militari britannici e miliziani dell'Esercito del Mahdi ha provocato almeno 36 morti e decine sarebbero i feriti. Il combattimento si sarebbe svolto nei pressi di al-Amara, a sud di Baghdad, a circa 25 chilometri dal confine iraniano. Lo scontro sarebbe stato provocato dal rastrellamento compiuto dalle forze britanniche in alcune abitazioni.

Questa mattina a Falluja si è verificata un'esplosione in un mercato di frutta e verdura, che ha causato la morte di quattro persone e il ferimento di tredici. Lo riferisce la polizia locale secondo cui si è trattato di un'autobomba.

Hani Abdel Ahad, il prete cristiano della chiesa caldea di Baghad, è stato rilasciato dopo essere stato sequestrato per 12 giorni. Lo rivela l'agenzia stampa della Chiesa italiana. Secondo fonti locali per il suo rilascio sarebbe stato pagato un riscatto molto più consistente di altri casi simili in passato.

SUDAN

Il presidente del Sudan Omar al-Beshir ha accettato senza condizioni il dispiegamento in Darfur di un contingente formato da 23.000 uomini dell'Onu, che si affiancheranno ai settemila soldati dell'Unione Africana, presenti da oltre un anno nella tormentata regione occidentale del Sudan. Ad annunciarlo l'ambasciatore sudafricano alle Nazioni Unite.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror070618 (last edited 2008-06-26 09:54:50 by anonymous)