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Editoriale

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ESTERI

ITALIA

Siparietto


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PALESTINA

A Ramallah ha giurato davanti al presidente Abu Mazen il nuovo governo di emergenza palestinese, presieduto dal finanziere Salam Fayyad, che ha riscosso il consenso sia in Israele che nell'Unione Europea, ma che Hamas continua a definire illegale. L'embargo imposto sull'Autorità Nazionale Palestinese dall'elezione di Hamas, nel gennaio 2006, e mantenuto sia da Israele sia dall'Unione Europea, anche dopo la formazione di un governo di unità nazionale verrà tolto presto, questo è quanto afferma Solana alto rappresentante Ue per la politica estera.

Fonti locali riferiscono di colpi di armi da fuoco al valico di Eretz, tra la striscia di Gaza e Israele. A quanto riferito, i militari israeliani avrebbero sparato dei colpi all'interno del tunnel dove da due giorni centinaia di palestinesi attendono il permesso per lasciare la Striscia e spostarsi in Cisgiordania. Israele ha negato finora il permesso di transito sul suo territorio ai tanti civili, mentre lo ha consentito a diversi esponenti di Fatah, tra cui il comandante della Sicurezza Nazionale Kayed e il segretario generale di Fatah nella Striscia di Gaza Abu Shammala. Da due giorni molti palestinesi sono accampati al valico in attesa di passare. A quanto riferiscono le fonti si sarebbero uditi degli spari dall'interno del tunnel di avvicinamento al posto di frontiera e ci sarebbero dei feriti.

Mohamed Dahlan, responsabile delle forze di sicurezza palestinesi a Gaza, potrebbe essere processato. Lo hanno chiesto ieri al presidente Abu Mazen cinque membri di Fatah, citati dall'agenzia stampa palestinese Maan, i quali sostengono che Dahlan dovrebbe essere processato da un tribunale rivoluzionario per la sconfitta patita dai suoi uomini contro Hamas nella Striscia di Gaza. Ieri gli uffici di Dahlan a Gaza sono stati presi d'assalto e saccheggiati da uomini di Hamas, ma lui da qualche giorno si trova a Ramallah, in Cisgiordania.

Come riferito da Haaretz, che cita dei consiglieri anonimi di Abu Mazen, il presidente dell'Autorità palestinese in Cisgiordania avrebbe l'intenzione di chiedere a Israele dei passi concreti per rafforzare al Fatah, tra cui la liberazione di un numero considerevole di prigionieri palestinesi, primo fra tutti Marwan Barghouti, l'unico esponente di al Fatah che dispone di un largo seguito popolare.

Abu Mazen vorrebbe inoltre ottenere dallo Stato ebraico la rimozione dei posti di blocco militari nella West Bank occupata e la libertà di movimento per reclutare e addestrare delle nuove forze di sicurezza non tanto palestinesi quanto delle milizie operanti sotto l'egida di al Fatah.

LIBANO

Continuano gli scontri tra esercito e miliziani nel campo profughi palestinese di Nahr el-Bared, nel Libano settentrionale. Secondo quanto affermato da diverse fonti, tra cui l'agenzia Nna e l'emittente satellitare al-Arabiya, negli scorsi giorni l'esercito libanese avrebbe conquistato le postazioni di Samid e al-Taawuniya, quartier generale dei combattenti di Fatah al Islam. Nell'avanzata avrebbe poi preso possesso della moschea al Quds, che sembrerebbe aver offerto rifugio a numerosi miliziani. Al momento l'esercito starebbe, secondo le fonti, concentrando la sua potenza di fuoco sui settori occidentale e meridionale del campo, che sembrerebbe in procinto di essere conquistato completamente.

AFGHANISTAN

Nella serata di ieri le forze armate della Coalizione a guida Usa in Afghanistan hanno effettuato un attacco aereo contro una scuola coranica nel distretto di di Zarghun Shah, nella provincia di Paktika. I militari sospettavano che all'interno vi fossero miliziani di Al Qaeda, ma tra le vittime del bombardamento ci sono stati anche dei civili, sette bambini. Secondo quanto riferito dal comando della Coalizione, la presenza dei miliziani di Al Qaeda nella madrassa -molti dei quali pare siano rimasti uccisi- era stata segnalata dagli abitanti del distretto. E ieri almeno 35 persone hanno perso la vita a Kabul in un attentato kamikaze.

IRAQ

Tre militari statunitensi sono morti in due differenti attacchi in Iraq, un quarto è rimasto ferito. Nel primo caso, avvenuto ieri e reso noto questa mattina, un ordigno è esploso al passaggio di una pattuglia Usa a Baghdad, uccidendo due militari. Il terzo militare Usa è deceduto ieri per le ferite riportate in un attentato avvenuto nella provincia di Kirkuk, a nord della capitale.

Questa notte a Nassiriya, nel sud dell'Iraq controllata fino a pochi mesi fa dalle forze armate italiane, sono avvenuti scontri tra la polizia irachena e gruppi di miliziani sciiti dell'esercito del Mahdi. Secondo la ricostruzione delle autorità i miliziani avrebbero attaccato le forze di sicurezza, che avrebbero infine avuto la meglio grazie all'appoggio delle milizie tribali locali. Nella battaglia sono morti un agente e un miliziano, mentre i feriti sono stati circa sessanta.

Secondo l'emittente televisiva al Jazeera, uno scontro a fuoco tra militari britannici e miliziani dell'Esercito del Mahdi ha provocato almeno 36 morti e decine sarebbero i feriti. Il combattimento si sarebbe svolto nei pressi di al-Amara, a sud di Baghdad, a circa 25 chilometri dal confine iraniano. Lo scontro sarebbe stato provocato dal rastrellamento compiuto dalle forze britanniche in alcune abitazioni.

Questa mattina a Falluja si è verificata un'esplosione in un mercato di frutta e verdura, che ha causato la morte di quattro persone e il ferimento di tredici. Lo riferisce la polizia locale secondo cui si è trattato di un'autobomba.

Hani Abdel Ahad, il prete cristiano della chiesa caldea di Baghad, è stato rilasciato dopo essere stato sequestrato per 12 giorni. Lo rivela l'agenzia stampa della Chiesa italiana. Secondo fonti locali per il suo rilascio sarebbe stato pagato un riscatto molto più consistente di altri casi simili in passato.

SUDAN

Il presidente del Sudan Omar al-Beshir ha accettato senza condizioni il dispiegamento in Darfur di un contingente formato da 23.000 uomini dell'Onu, che si affiancheranno ai settemila soldati dell'Unione Africana, presenti da oltre un anno nella tormentata regione occidentale del Sudan. Ad annunciarlo l'ambasciatore sudafricano alle Nazioni Unite.

ITALIA

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