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Appunti e note redazionali

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Gr 19:30

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In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

EMERGENZA UMANITARIA IN IRAQ: IL 43% VIVE IN POVERTA' ASSOLUTA

La guerra tende a far dimenticare una crisi umanitaria che tocca un terzo della popolazione, ovvero circa otto milioni di persone. Lo afferma la Ong Oxfam in un rapporto distribuito oggi ad Amman insieme ad altre organizzazioni umanitarie che operano nel paese mediorientale. Nel rapporto si lancia un appello alla comunità internazionale a "prendere atto del pericolo umanitario" che riguarda "otto milioni di persone bisognose di aiuti immediati". Questa cifra, si sottolinea, "comprende quattro milioni di persone che non ricevono nutrimento regolarmente e hanno bisogno di vari generi di aiuti" oltre a due milioni di sfollati e altri due milioni di profughi. La comunità internazionale - conclude il comunicato - potrebbe fare di più nella assistenza umanitaria anche sforzandosi di superare i vincoli frapposti dallo stesso governo iracheno. Secondo il documento di Oxfan, "il 43% degli iracheni soffrono di povertà assoluta". "I bambini sono i più colpiti da questo abbassamento del livello di vita" e il "loro livello di malnutrizione è passato dal 19% prima dell'invasione condotta dagli Stati Uniti nel 2003 al 28% di oggi". La Ong sottolinea come gli iracheni soffrano sempre di più per mancanza di cibo, di un tetto, di acqua, di medicinali, di cure mediche, di educazione e di lavoro. "A dispetto delle conseguenze nefaste della violenza - sottolinea il rapporto - il governo iracheno, le Nazioni Unite e i donatori internazionali possono fare di più per offrire un'assistenza umanitaria al fine di ridurre le sofferenze inutili. Sei persone sono morte oggi a Baghdad per l'esplosione di un'autobomba, la prima nella capitale dopo i festeggiamenti di ieri per la conquista della Coppa d'Asia da parte della Nazionale di calcio. Lo ha riferito la polizia, aggiungendo che 12 persone sono rimaste ferite. Lo scoppio è avvenuto nella piazza al-Tayran, nel quartiere di Bab al-Shorji, un'area prevalentemente sciita.

AFGHANISTAN: UCCISO UNO DEGLI OSTAGGI COREANI

In serata, l'annuncio del portavoce dei talebani, Youssouf Ahmadi, all'Afp: "Abbiamo dato diversi ultimatum al governo afgano, che però non ha prestato attenzione alle nostre richieste. Alla fine, questa sera alle 20.30 (locali, ndr.), abbiamo ucciso un coreano, Sung Sin, a colpi di fucile. Il suo corpo è stato abbandonato in una regione del distretto di Quarabagh, nella provincia di Ghazni". Il corpo dell'ostaggio non è stato ancora recuperato né ci sono conferme ufficiali alla notizia. I talebani avevano chiesto uno scambio di prigionieri al governo afgano, fissando un ultimatum scaduto alle 7.30 di questa mattina. Il rinvio dell'ultimatum di due giorni, a mercoledì, come asserito da fonti governative, non era stato confermato da parte dei Talebani. Dieci afghani dipendenti di una compagnia di sicurezza statunitense sono stati uccisi in un'imboscata dei talebani tesa oggi nel sud del Paese. Lo ha riferito il ministero dell'Interno. Nell'agguato, avvenuto prima dell'alba nella provincia di Zabul, sono rimaste ferite altre tre persone, prima che gli assalitori si dessero alla fuga. L'attacco è stato rivendicato da un portavoce dei talebani. Poche ore prima un gruppo di ribelli aveva attaccato un posto di polizia nella provincia di Nimroz, uccidendo cinque agenti e ferendone altri quattro.

STATI UNITI: TANTE ARMI A ISRAELE, EGITTO, ARABIA SAUDITA

Washington annuncia accordi militari con diversi Paesi del Medio Oriente, tra cui Egitto, Israele, Arabia Saudita. Il segretario di Stato Rice ha precisato l'intesa con che gli Usa hanno sottoscritto una intesa con Israele per una vendita di armamenti da 30 mld di dollari in 10 anni. Analogo accordo l'Egitto (13 mld in dieci anni). L'amministrazione Bush punta poi a chiudere il mega affare da 20 miliardi di forniture militari all'Arabia Saudita e agli alleati nel Golfo.

PALESTINA: RIENTRANO A GAZA CENTINAIA DI PERSONE BLOCCATE AL VALICO

Sono ricominciate stamattina le operazioni di rimpatrio di centinaia di palestinesi bloccati per oltre un mese lungo la frontiera tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Le autorità israeliane hanno permesso a un gruppo di 527 civili di rientrare nella Striscia seguendo lo stesso percorso che ieri aveva consentito il rientro in patria di circa un centinaio di loro connazionali, attraverso il valico di Nitzana, a sud di Gaza. Da qui, a bordo di autobus, il gruppo era stato trasferito a una quarantina di chilometri più a nord, al valico di Erez, da dove avevano potuto rientrare nella Striscia. Lo stato ebraico aveva precedentemente approvato tutti i nomi dei palestinesi a cui era stato consentito il rimpatrio. “L’obiettivo di questi progetti alternativi - ha detto ieri Fawzi Barhum, un dirigente di Hamas, motivando la contrarietà del movimento all’operazione - è di facilitare agli israeliani arresti arbitrari e tornare a decidere chi far entrare e uscire da Gaza”. Secondo Hamas, ha aggiunto Barhum, l’unico valico accettabile rimane quello di Rafah, che dal Sinai conduce direttamente alla Striscia. Secondo un accordo raggiunto tra egiziani e israeliani, saranno diverse centinaia i palestinesi ricondotti alle loro case nel corso dell’operazione. Non è chiara la sorte delle restanti migliaia di essi, circa 5000 persone bloccate in Egitto dal 9 giugno scorso, in seguito alla presa di controllo di Hamas sulla Striscia, che non saranno rimpatriati nell’operazione. Intanto, sul terreno, continuano gli scontri e secondo l’agenzia palestinese Maan, cinque miliziani delle Brigate dei martiri di Al Aqsa, braccio armato di Al Fatah, risultano feriti in seguito a un bombardamento di elicotteri israeliani a sud di Gaza city. In queste stesse ore, in Cisgiordania si assiste al rientro di 41 rifugiati palestinesi a cui le autorità israeliane hanno permesso il rimpatrio dall’Iraq; un gesto di disponibilità del premier Ehud Olmert nei confronti del presidente Mahmoud Abbas, secondo la stampa israeliana, che rivela il prossimo rientro dall’Iraq di altri 10 rifugiati nella Striscia di Gaza. Prima della guerra, erano circa 34.000 i profughi palestinesi in Iraq; oggi secondo le Nazioni Unite oltre 19.000 hanno abbandonato il paese.

PAKISTAN: SCONTRI NEL NORD DEL PAESE

Tre soldati paramilitari e quattro civili sono rimasti uccisi oggi durante sparatorie e attacchi da parte di militanti islamici nella regione del Waziristan del Nord in Pakistan. Il generale maggiore Waheed Arshad ha fatto sapere che i tre soldati sono stati uccisi in un attacco ad un posto di blocco vicino a Miranshah, la città principale della regione. In un altro incidente, invece, sono rimasti uccisi quattro civili quando miliziani hanno attaccato un convoglio militare che viaggiava verso il distretto di Bannu. I miliziani hanno anche ferito un soldato paramilitare in un attacco con esplosivo improvvisato a Miranshas. Sette persone sono state arrestate in relazione all'episodio.

SVEZIA

Il regista svedese Ingmar Bergman è morto, aveva 89 anni. Lo ha ha annunciato l'agenzia svedese TT citando la figlia del cineasta Eva.

ITALIA

BARI: FUGA DI MIGRANTI RECLUSI (corrisp. ROR)

Un centinaio di prigionieri del Centro di permanenza temporanea di Bari ha tentato la fuga ieri sera, scontrandosi con le forze dell'ordine e ferendo otto agenti, mentre quattro migranti sono rimasti feriti nel tentativo di scavalcare la recinzione del Centro. Sempre secondo la polizia, 36 - in maggioranza egiziani - sono riusciti a fuggire, mentre i quattro che sono rimasti feriti nel tentativo di fuga, avvenuto attorno alle 19, sono ricoverati in ospedale a Bari. Altri quattro sono stati arrestati con accuse di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. I fuggiaschi erano arrivati al Cpt di Bari-Palese di recente, in seguito all'ondata di sbarchi delle scorse settimane all'isola di Lampedusa. Mercoledì scorso erano fuggiti altri sette, tutti di origine pachistana, che si trovavano nel Centro già da qualche tempo.

TRAPANI: IL C.P.T. E’ SEMPRE LA SOLITA PRIGIONE (corrisp. ROR)

CATANIA: ATTENTATO FASCISTA CONTRO IL CSOA AURO (Indy Napoli)

L'ennesimo atto teppistico di stampo fascista è stato compiuto stanotte a Catania. I portoni del Centro Sociale Auro sono stati bruciati e l'attentato è stato firmato imbrattando i muri del centro con le scritte: "rossi ai forni", "vincere e vinceremo," "dux" oltre alle solite svastiche e celtiche. Anche il Centro popolare Experia ha subito lo stesso trattamento, ma per fortuna le bottiglie incendiarie non sono esplose ed i ragazzi del centro le hanno trovate oggi ancora piene di benzina. Tutto questo a pochi giorni dall'aggressione del coordinatore Provinciale dei Giovani Comunisti in via Landolina, la terza dell'anno dopo un militante dell'Experia ed uno di Rifondazione. Questi spazi, negli anni, hanno rappresentato un punto di riferimento aggregativo e culturale in una città che non offre niente a chi non ha i 30/40 euro a sera per pagarsi le discoteche ed i locali commerciali.


Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Una potente esplosione di natura ancora non accertata si è verificata a Gaza, nella centrale via Sallah-e-din. Fonti locali riferiscono di un'automobile in fiamme e di alcuni feriti.

Abu Mazen è in visita in Russia per cercare l'appoggio di Mosca. Il presidente dell'Anp verrà ricevuto dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov e dal presidente Vladimir Putin.

IRAQ

Sei persone sono morte oggi a Baghdad per l'esplosione di un'autobomba, la prima nella capitale dopo i festeggiamenti di ieri per la conquista della Coppa d'Asia da parte della Nazionale di calcio. Lo ha riferito la polizia, aggiungendo che 12 persone sono rimaste ferite. Lo scoppio è avvenuto nella piazza al-Tayran, nel quartiere di Bab al-Shorji, un'area prevalentemente sciita.

Secondo l'organizzazione umanitaria britannica Oxfam, citata dalla Reuters, il 28 per cento dei bambini iracheni soffre di malnutrizione, il 15 per cento della popolazione non può permettersi di nutrirsi regolarmente tutti i giorni e il 70 per cento degli iracheni non dispone di acqua potabile.

PAKISTAN

Tre soldati paramilitari e quattro civili sono rimasti uccisi oggi durante sparatorie e attacchi da parte di militanti islamici nella regione del Waziristan del Nord in Pakistan. Il generale maggiore Waheed Arshad ha fatto sapere che i tre soldati sono stati uccisi in un attacco ad un posto di blocco vicino a Miranshah, la città principale della regione. In un altro incidente, invece, sono rimasti uccisi quattro civili quando miliziani hanno attaccato un convoglio militare che viaggiava verso il distretto di Bannu. I miliziani hanno anche ferito un soldato paramilitare in un attacco con esplosivo improvvisato a Miranshas. Sette persone sono state arrestate in relazione all'episodio.

AFGHANISTAN

Dieci afghani dipendenti di una compagnia di sicurezza statunitense sono stati uccisi in un'imboscata dei talebani tesa oggi nel sud del Paese. Lo ha riferito il ministero dell'Interno. Nell'agguato, avvenuto prima dell'alba nella provincia di Zabul, sono rimaste ferite altre tre persone, prima che gli assalitori si dessero alla fuga. L'attacco è stato rivendicato da un portavoce dei talebani.

CINA

Dall'inizio dell'estate in Cina sono morte 700 persone a causa delle alluvioni e delle frane; solo nell'ultimo weekend hanno perso la vita in 17. Gli esperti hanno calcolato che circa 119 milioni di persone, un decimo della popolazione cinese, sono state colpite dalle inondazioni e più di un milione faticano a trovare acqua potabile. I danni per le alluvioni, secondo l'agenzia Xinhua, raggiungono i sette miliardi di dollari.

INDIA

Circa quattro milioni di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case nel nord-est dell'India nell'ultima settimana, a causa delle piogge torrenziali portate dai monsoni sulla zona. Lo ha detto oggi un ministro dello stato dell'Assam. "La situazione è diventata devastante da un giorno all'altro, con 3 milioni di sfollati in 15 distretti e 5 persone morte annegate in diversi episodi", ha detto Bhumidhar Barman. In totale, i morti dell'ultima settimana a causa delle inondazioni del fiume Brahmaputra sono 20.

RUSSIA

Tredici persone sono morte tra ieri sera e stamattina in Russia in due separati incidenti aerei, uno che ha coinvolto un elicottero, l'altro un aeroplano. Nell'incidente più grave, con otto morti, un aereo An-12 è precipitato all'alba poco dopo il decollo dall'aeroporto moscovita di Domodedovo.

SVEZIA

Il regista svedese Ingmar Bergman è morto, aveva 89 anni. Lo ha ha annunciato l'agenzia svedese TT citando la figlia del cineasta Eva.

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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