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M.O

Afghanistan. Continua l'ondata di violenza: 23 morti

Almeno 23 persone sono rimaste uccise nell'ultima ondata di scontri avvenuta in Afghanistan. Secondo le fonti ufficiali i combattimenti più violenti sarebbero scoppiati ieri nella provincia meridionale di Ghazni, teatro del recente sequestro dei 19 sudcoreani. Fra le vittime, oltre a numerosi poliziotti e soldati delle truppe afghane, anche alcuni civili, uccisi dall'esplosione di una mina. Inoltre a Sangin, quattro soldati dell'esercito afgano sono stati feriti durante un attacco dinamitardo rivolto a un check point preso d'assalto da un gruppo di talebani. Abdul Rahman Sarjang, capo della polizia provinciale di Farah ha riferito che ieri sera altri quattro talebani sono stati uccisi nella zona sud occidentale della provincia.

Iraq. Soldati Usa aprono il fuoco sui civili: 6 morti

A Baquba, i soldati Usa avrebbero aperto il fuoco su alcuni manifestanti, uccidendo sei civili e ferendone cinque. Lo riferisce l'agenzia stampa Voci dell'Iraq, che cita testimoni locali. A quanto si legge, i manifestanti erano scesi in strada nel quartiere settentrionale di al Khalis per protestare contro "il deterioramento delle condizioni di sicurezza e dei servizi". A seguito di uno scontro con i dimostranti, i soldati avrebbero aperto il fuoco. L'incidente non è stato confermato da parte Usa.

Pakistan. Due arresti, sospettati di organizzare attentati nel mese di luglio

Il ministro dell'Interno pachistano ha fatto sapere di aver arrestato due terroristi sospettati di aver preso parte a due attentati che, nel mese scorso, ha ucciso 29 persone a Islamabad. Il 27 luglio infatti, un uomo si è fatto esplodere davanti a un tribunale provocando la morte di 16 persone e, più tardi, un altro kamikaze ha ucciso 13 persone nei pressi della Moschea rossa. L'escalation di attentati ha avuto inizio dopo il blitz dell'esercito governativo contro gli studenti coranici asserragliati nella Moschea rossa: saltate le trattative, i militari hanno lanciato un assalto che ha provocato più di 100 morti. Da quel momento la violenza dilaga in tutto il Paese, con maggiore frequenza nel Nord Warizistan e in tutto il nord-est.

Stati Uniti. Amministrazione Bush: nuovi tagli per l'assistenza sanitaria ai bambini

L'amministrazione Bush, incurante delle recenti accuse mosse al sistema sanitario Usa, ha ridotto ulteriormente i criteri d'accesso all'assicurazione sanitaria offerta ai bambini delle famiglie a reddito medio. L'occasione per maturare la decisione è stata la pausa estiva dei lavori del Congresso, dove nell'ultimo periodo la questione è stata molto dibattuta. L'amministrazione di Washington ne ha approfittato per inviare una circolare restrittiva, intesa a bloccare l'estensione della copertura voluta da numerosi Stati, compresa la California guidata dal repubblicano Arnold Schwarznegger. L'iniziativa conferma quindi molte delle questioni sollevate dal nuovo documentario del regista Michael Moore, che denuncia le gravi contraddizioni dell'assistenza sanitaria negli Stati Uniti.

Bulgaria. Unione Nazionale Bulgara progetta un gruppo armato per difendersi dai Rom

Un gruppo di nazionalisti bulgari ha fatto sapere di voler reclutare volontari per costituire un gruppo di difesa. La decisione deriva dai continui scontri motivati dai contrasti su base etnica con i Rom che vivono nella capitale, Sofia. I componenti dell'"Unione Nazionale Bulgara" (Bns) ha definito le attuali circostanze "estreme" e ulteriormente aggravate dai recenti scontri fra i Rom e alcuni bulgari del distretto di Krasna Polyana. Proprio la scorsa settimana circa duecento Rom armati, tra cui anche donne incinte e bambini, avevano occupato le strade della zona,per protesta, provocando gravissimi disordini e contrasti con alcuni esponenti dei gruppi rivali. L'episodio ha dato l'occasione al gruppo nazionalista Bns di scagliare una rappresaglia contro di loro.Approfondiremo la questione e gli ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

Sri Lanka. Penisola di Jaffna, nuovi scontri tra esercito e tigri tamil

Le tigri tamil hanno aperto il fuoco contro la base aerea di Palaly e il porto militare di Kankesanturai, hanno detto gli ufficiali della polizia. L'esercito ha risposto lanciando razzi, ma ancora non si è parlato di vittime. Nella penisola di Jaffna, nel nord dello Sri Lanka, le violenze sono iniziate un anno fa anche se, formalmente, è ancora attivo il cessate il fuoco firmato in Norvegia nel febbraio del 2002. Da quando si sono aperti di nuovo gli scontri le vittime sono state almeno 5.000.

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1 settembre renato ricordiamo e invitiamo.

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