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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

GENOVA, PROCESSO AI 25: INIZIA LA REQUISITORIA

"La parola con cui iniziamo e' finalmente". Si apre così la prima parte della requisitoria da parte del pm Anna Canepa, nel processo contro i 25 manifestanti, accusati di devastazione e saccheggio, in relazione ai fatti del g8 del 2001. Primo processo che arriverà alla sentenza e toni “democratici”, ma inflessibili in termini processuali, da parte della procura genovese. “Si è arrivati a negare le inammissibili violenze da parte delle forze dell'ordine contro manifestanti inermi, come quelle dell'irruzione alla Diaz, o le inaccettabili violenze commesse a Bolzaneto su prigionieri inermi. Bisogna dire a gran voce che le violenze dei manifestanti non giustificano e non possono giustificare le violenze delle forze dell'ordine”. Esistono molte verità sul G8: ai Pm genovesi interessa la propria verità giudiziaria, ovvero inchiodare i 25 che hanno sotto mano, anche se è solo uno scorcio di 300 mila; l'impianto accusatorio sembra non risparmiare nessuno. Né black bloc, né tute bianche, né chiunque fosse nei paraggi degli scontri. La Procura di Genova continuerà la propria requisitoria rimontando istante per istante, quelle giornate genovesi. La chiave di lettura della Procura è fin troppo nota: “Il blocco nero ha un programma deliberato di devastazione e saccheggio. Le tute bianche partono con una previsione di scontro che al massimo può essere una resistenza. Nasce poi tutta una degenerazione da cui derivano secondo noi episodi di devastazione e saccheggio”. La seconda parte della requisitoria si svolgerà venerdì 5 ottobre.

GENOVA, PROCESSO AI 25: INIZIA LA REQUISITORIA

"La parola con cui iniziamo e' finalmente". Si apre così la prima parte della requisitoria da parte del pm Anna Canepa, nel processo contro i 25 manifestanti, accusati di devastazione e saccheggio, in relazione ai fatti del g8 del 2001. Primo processo che arriverà alla sentenza e toni “democratici”, ma inflessibili in termini processuali, da parte della procura genovese. “Si è arrivati a negare le inammissibili violenze da parte delle forze dell'ordine contro manifestanti inermi, come quelle dell'irruzione alla Diaz, o le inaccettabili violenze commesse a Bolzaneto su prigionieri inermi. Bisogna dire a gran voce che le violenze dei manifestanti non giustificano e non possono giustificare le violenze delle forze dell'ordine”. Esistono molte verità sul G8: ai Pm genovesi interessa la propria verità giudiziaria, ovvero inchiodare i 25 che hanno sotto mano, anche se è solo uno scorcio di 300 mila; l'impianto accusatorio sembra non risparmiare nessuno. Né black bloc, né tute bianche, né chiunque fosse nei paraggi degli scontri. La Procura di Genova continuerà la propria requisitoria rimontando istante per istante, quelle giornate genovesi. La chiave di lettura della Procura è fin troppo nota: “Il blocco nero ha un programma deliberato di devastazione e saccheggio. Le tute bianche partono con una previsione di scontro che al massimo può essere una resistenza. Nasce poi tutta una degenerazione da cui derivano secondo noi episodi di devastazione e saccheggio”. La seconda parte della requisitoria si svolgerà venerdì 5 ottobre.

Petizione Mural Carlo Giuliani

A Milano è stato realizzato. alcuni anni fa, un mural dal nome "No Justice No Peace" in ricordo di Carlo Giuliani, ragazzo ucciso il 21 Luglio 2001 durante la repressione alle proteste contro il summit G8 di Genova. il 29 Settembre 2007 il vicesindaco di Milano Riccardo De Corato ha dichiarato che questo graffito deve essere eliminato, dopo aver provveduto già nei giorni precedenti alla cancellazione di numerosi altri graffiti tra i quali due storici graffiti dedicati a Dax-Davide Cesare e Mumia Abu Jamal. Il Comune di Milano continua la sua campagna antigraffiti, utilizzata per ristabilire un finto ordine e decoro, attaccando ancora una volta un pezzo della nostra memoria. Sta circolando in rete e non solo una petizione per impedire la cancellazione del mural. Per avere l'indirizzo della petizione e' possibile chiamare in radio.

POMIGLIANO

Per lo sciopero dello scorso 26 settembre, indetto dai COBAS, hanno ricevuto una lettera in cui veniva loro comunicata....Lo sciopero era stato indetto nell'ambito di una vertenza che criticava il piano industriale della fiat. Il piano prevedeva, tra l'altro, giocando sul timore di una mancata produzione, l'introduzione della giornata lavorativa il sabato.

NAPOLI: sentenze IPERCOOPN contro il carovita

Corrispondenza

PALERMO, DA AGGIORNARE

La notte scorsa a Palermo una cinquantina di disoccupati ha tentato di occupare l'assessorato regionale alla famiglia di Palermo. Il tentativo e' fallito a causa dell'intervento di carabinieri e polizia, ma i compagni hanno realizzato un blocco stradale. 18 persone sono state portate in un commissariato, identificate e denunciate in stato di libertà, con le accuse di incendio doloso in concorso, riunione pubblica e assembramento non autorizzato in luogo pubblico, blocco stradale. Aggiornamenti da Palermo?

MORTI DI MIGRANTI

Secondo l'Osservatorio sulle vittime dell'immigrazione Fortress Europe, nel solo mese di settembre, sono morti novantanove migranti lungo le rotte dell'immigrazione clandestina verso l'Europa, 1.096 i morti dall'inizio del 2007. Giu' gli sbarchi (-75% in Spagna e -7% in Italia), ma i morti in Sicilia sono gia' 500, contro i 302 di tutto il 2006. Inoltre 95 iraqeni sono stati respinti in un mese da Bari e Ancona, mentre Turchia e Arabia Saudita costruiscono muri alle proprie frontiere. Sono ancora in carcere in Libia i 600 eritrei fermati sulla costa a Misratah.

ASILO sotto sgombero

Da circa una settimana sembrerebbe che l'Asilo Occupato di via Alessandria 12 si trovi sotto sgombero: lo stabile dovrebbe essere assegnato a "Fratia", associazione di promozione culturale Italia-Romania. La proposta è partita dall'assessore alle politiche per l'integrazione Ilda Curti, in seguito ad un'interpellanza firmata da Antonello Angeleri e Federica Scanderebech (entrambi UDC). Questa decisione arriva a Torino dopo un'epidemia di sgomberi e repressione, volta a sopprimere il dissenso e a far scomparire i luoghi di aggregazione e discussione politica. L'Asilo Squat venne occupato a gennaio del 1995. In questi 13 anni non è stato solo il luogo dove gli occupanti e le loro famiglie hanno potuto vivere, ma il fulcro di iniziative e lotte costanti: le cene del martedì "per chi è nei guai con la legge", i benefit per radio Blackout, gli incontri e la lotta No Tav, le distribuzioni, l'accoglienza costante per altre realtà. Per i prossimi giorni iniziative.

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Palestina: ancora morti; colloquio in vista della conferenza di Washington

PALESTINA Stamane, l'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso un militante palestinese nella striscia di Gaza, a circa 2 km dal confine con Israele. In un episodio separato, un altro palestinese è morto presso Rafah, nella parte meridionale della Striscia, a causa dell'esplosione di un missile anti-carro che stava maneggiando.

Oggi a Gerusalemme si terrà un incontro tra il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente palestinese Mahmoud Abbas. I colloqui mirano a trovare una posizione comune israelo-palestinese in vista della conferenza di pace sulla Palestina, organizzata per fine novembre a Washington negli Stati Uniti.

Varsavia non ritirerà le proprie truppe dall'Iraq

Il premier polacco Jaroslaw Kaczynski ha dichiarato oggi che la Polonia non ritirerà i propri contingenti dall'Iraq, nonostante l'attentanto che stamane a Baghdad ha ferito l'ambasciatore polacco Edward Pietrzyk, uccidendo una guardia del corpo. Kaczynski ha definito l'opzione di lasciare il Paese, come chiede a gran voce parte dell'opposizione, "il peggior errore possibile". La Polonia è presente in Iraq con un contingente di circa 1.000 uomini.

TURCHIA: Protesta contro la nuova bozza di Costituzione

Più di 80 gruppi che difendono i diritti delle donne turche hanno protestato contro la nuova bozza di Costituzione, che dovrebbe sostituire quella adottata nel 1980 all'indomani di un colpo di stato militare. Secondo il nuovo documento, la donne sarebbero "un gruppo vulnerabile che necessità protezione", mentre la vecchia Costituzione recitava che lo stato garantiva l'uguaglianza per tutti. Inoltre, nella nuova Costituzione verrebbe introdotta la possibilità per le donne di frequentare l'università con il velo, proibito finora in tutti gli uffici pubblici e nelle scuole. Il partito islamico moderato del premier Recep Tayyip Erdogan, vincitore delle ultime elezioni, preoccupa soprattutto l'elite militare del Paese, che ha sempre cercato di mantenere la laicizzazione la società turca.

Spari al quartier generale di partito pro-curdo ad Ankara

Un uomo armato non identificato ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco oggi nei pressi del quartier generale del Democratic Society Party, partito pro-curdo, nella capitale Ankara. I colpi non hanno provocato né morti né feriti. Il partito, che ha 20 deputati in Parlamento e chiede maggiori diritti per la minoranza curda, è malvisto da parte della classe politica e dei militari, che lo ritengono un'ala moderata dei militanti curdi. Il Democratic Society Party si è rifiutato di condannare gli attacchi degli uomini del Pkk, il partito dei lavoratori curdi.

Brasile: I senza tetto invadono gli edifici di 15 città brasiliane per chiedere una riforma urbana

Il movimento dei Sin Techo (senza tetto), per la maggior parte militanti del partito dei lavoratori, a cui appartiene il presidente brasiliano Luiz Iganacio Lula da Silva, hanno invaso, lunedì, una serie di edifici in 15 città brasiliane. Nella maggior parte dei casi i manifestanti hanno bloccato le strade e sono stati coinvolti in diversi scontri con la polizia. Le principali manifestazioni di protesta si sono svolte nelle città di Salvador de Bahia e a Recife, dove 10.000 attivisti hanno paralizzato le strade principali. Si tratta della maggiore azione di protesta realizzata finora dal movimento dei Sin Techo, che chiedono un incontro con il presidente Lula per ottenere la riforma urbana.

'Ex-detenuto di Guantanamo parla di torture fisiche e morali

Mohamed Lemine Ould Sidi Mohamed, liberato la scorsa settimana dalla base militare di Guantanamo dopo 5 anni di detenzione, ha incontrato la stampa e parlato delle torture, sia fisiche che morali, che avrebbe subìto. Tra le altre cose, Mohamed avrebbe raccontato di essere stato nutrito a forza durante due scioperi della fame, e di essere stato costretto a vedere le guardie carcerarie urinare sul Corano. Mohamed, arrestato nel 2002 in Pakistan, non è mai stato incriminato formalmente. Circa 300 detenuti, definiti "nemici combattenti" dagli Usa per non far applicare loro la Convenzione di Ginevra, sono ancora detenuti dalle autorità statunitensi nella base cubana.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI PALESTINA Stamane, l'esercito israeliano ha reso noto di aver ucciso un militante palestinese nella striscia di Gaza, a circa 2 km dal confine con Israele. In un episodio separato, un altro palestinese è morto presso Rafah, nella parte meridionale della Striscia, a causa dell'esplosione di un missile anti-carro che stava maneggiando.

Oggi a Gerusalemme si terrà un incontro tra il premier israeliano Ehud Olmert e il presidente palestinese Mahmoud Abbas. I colloqui mirano a trovare una posizione comune israelo-palestinese in vista della conferenza di pace sulla Palestina, organizzata per fine novembre a Washington negli Stati Uniti. Ma mentre i leader palestinesi premono perché i colloqui di oggi fissino un ordine dei lavori preciso, che includa le discussioni sulle frontiere tra Israele e Palestina, lo status dei rifugiati e della capitale Gerusalemme, Israele preferisce una più generica dichiarazione di intenti.

IRAQ A Baghdad, tre bombe piazzate al lato della strada avrebbero colpito un convoglio di automobili appartenenti all'ambasciata polacca, secondo quanto riferito da fonti diplomatiche. Nell'esplosione una persona sarebbe morta e altre cinque, tra cui l'ambasciatore, sarebbero rimaste ferite. In Iraq sono presenti circa mille soldati polacchi.

BIRMANIA Oggi la giunta militare ha rilasciato 80 monaci buddisti e 149 monache arrestate durante i raid della scorsa settimana nei monasteri vicino Rangoon. I religiosi sarebbero stati obbligati a indossare abiti civili, prima di essere divisi in quattro gruppi a seconda del livello di partecipazione alle proteste. Nonostante alcuni monaci abbiano riferito di non aver subìto violenze fisiche, i vestiti di due monache sarebbero stati coperti di sangue.

Secondo un'emittente radiofonica vicina alla dissidenza con sede in Norvegia, 'Voce Democratica della Birmania', la giunta al potere in Birmania ha fatto arrestare almeno 147 esponenti della Lega Nazionale per la Democrazia, la principale forza di opposizione birmana guidata da Aung San Suu Kyi. Tra coloro che sono finiti in carcere ci sono anche dieci parlamentari della mai insediata Assemblea Costituente, uscita dalle elezioni del '90 che la Lnd si aggiudico' con una maggioranza schiacciante, ma i cui risultati sono stati annullati dal regime militare.

INDIA La scorsa notte, due ufficiali dell'esercito indiano sono rimasti uccisi in scontri con i militanti kashmiri nell'area di Tangmarg, secondo quanto riferito da fonti militari. Negli scontri, causati dal tentativo dell'esercito di colpire una base dei militanti kashmiri dopo la soffiata di un informatore, altri due soldati sarebbero rimasti feriti. Il conflitto in Kashmir, scoppiato nel 1989, ha provocato finora almeno 42.000 vittime.

PAKISTAN Stamane, scontri avvenuti tra esercito pakistano e militanti islamici presso la località di Miranshah, nella regione del Waziristan, hanno provocato almeno 12 morti, secondo quanto riferito dalle Forze Armate. Due vittime sarebbero soldati, il cui check-point sarebbe stato attaccato dai militanti islamici poco prima dell'alba. Un accordo di pace firmato tra il governo e i leader tribali del Waziristan è fallito la scorsa estate, a séguito del raid delle forze di sicurezza nella Moschea Rossa di Islamabad.

A tre mesi dagli scontri che provocarono più di cento morti, riapre la Moschea Rossa di Islamabad. Il luogo di culto ma anche di aggregazione politica, dove lo scorso luglio si erano rifugiate decine di militanti assediati dall'esercito, ha riaperto a séguito di una sentenza della Corte Suprema, che ha anche ordinato al governo di compensare i familiari delle vittime.

TURCHIA Più di 80 gruppi che difendono i diritti delle donne turche hanno protestato contro la nuova bozza di Costituzione, che dovrebbe sostituire quella adottata nel 1980 all'indomani di un colpo di stato militare. Secondo il nuovo documento, la donne sarebbero "un gruppo vulnerabile che necessità protezione", mentre la vecchia Costituzione recitava che lo stato garantiva l'uguaglianza per tutti. Inoltre, nella nuova Costituzione verrebbe introdotta la possibilità per le donne di frequentare l'università con il velo, proibito finora in tutti gli uffici pubblici e nelle scuole. Il partito islamico moderato del premier Recep Tayyip Erdogan, vincitore delle ultime elezioni, preoccupa soprattutto l'elite militare del Paese, che ha sempre cercato di mantenere la laicizzazione la società turca.

AUSTRALIA Il ministro australiano per l'Immigrazione, Kevin Andrews, ha annunciato che il governo congelerà l'accoglienza di rifugiati africani, in particolare quelli provenienti dalla regione sudanese del Darfur, fino a metà del 2008. Il provvedimento è giustificato dalla mancanza di integrazione dei rifugiati africani e dalla priorità che sarebbe data ad altri Paesi più vicini all'Australia, come la Birmania e l'Iraq. Fino a due anni fa, i rifugiati africani componevano il 70 percento di quelli accolti dal governo australiano.

ITALIA

Stanotte a Palermo una cinquantina di disoccupati ha tentato di occupare l'assessorato regionale alla famiglia di Palermo. Non essendoci riusciti, per l'intervento di carabinieri e polizia, hanno realizzato un blocco stradale con dei cassonetti alcuni dei quali sono stati incendiati. Una quindicina di disoccupati sono stati bloccati e portati al commissariato San Lorenzo, questa mattina il questore decidera' se fare scattare il provvedimento di fermo.

Secondo l'Osservatorio sulle vittime dell'immigrazione Fortress Europe, nel solo mese di settembre, sono morti novantanove migranti lungo le rotte dell'immigrazione clandestina verso l'Europa, 1.096 i morti dall'inizio del 2007. Giu' gli sbarchi (-75% in Spagna e -7% in Italia), ma i morti in Sicilia sono gia' 500, contro i 302 di tutto il 2006. Inoltre 95 iraqeni sono stati respinti in un mese da Bari e Ancona, mentre Turchia e Arabia Saudita costruiscono muri alle proprie frontiere. Sono ancora in carcere in Libia i 600 eritrei fermati sulla costa a Misratah.

Siparietto


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ESTERI

ITALIA


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