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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

PROTOCOLLO WELFARE: ANCORA FISCHI NELLE FABBRICHE

Fischi questa mattina ai rappresentanti dei sindacati confederali anche alla Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli), sempre in occasione delle assemblee sull'accordo del 23 luglio. I lavoratori hanno contestato gli esponenti dei sindacati confederali che hanno tentato di esporre il contenuto del protocollo. il No è stato pressoché unanime, come racconta lo stesso delegato ai nostri microfoni

BOLOGNA: INCONTRO COFFERATI - LABORATORIO CRASH!

Infruttoso l'incontro a Bologna tra il sindaco Cofferati e gli attivisti del laboratorio occupato Crah!: il Sindaco sceriffo si è limitato a promesse vane senza riconoscere apertamente il Crash come un soggetto politico attivo nel tessuto sociale della città.

VODAFONE: LAVORATORI IN SCIOPERO E CORTEO A ROMA E MILANO

audio

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Banlieue: scontri giovani- polizia

Decine di giovani sono stati protagonisti la scorsa notte di scontri con polizia e pompieri nella banlieue di Saint-Dizier (est della Francia). I giovani, armati con sbarre di ferro, hanno lanciato pietre ad un mezzo dei pompieri (cercando anche di tirar fuori i vigili del fuoco dal veicolo) e ad un'auto della polizia. Hanno poi dato alle fiamme due edifici e 16 auto. Intanto nel centro citta' le forze dell'ordine hanno fatto sgomberare i senzatetto che avevano installato un centinaio di tende.

Batasuna: con arresti inizia guerra

"Una dichiarazione di guerra contro il progetto indipendentista": cosi' la sinistra patriottica basca sull'arresto dei vertici di Batasuna. Mentre manifestazioni sono state convocate per questa sera, un editoriale online del quotidiano "Gara'" accusa il premier Zapatero di voler "chiudere le porte del dialogo" ad una soluzione politica e gli ricorda che gia' Aznar aveva a tal fine negli anni '90 arrestato l'intera direzione di Batasuna. Ma, scrive, "altri uomini e donne le diedero il cambio".

Afghanistan: ucciso soldato Gb

Un soldato britannico e' rimasto ucciso e due feriti in un'esplosione nel sud dell'Afghanistan.Lo rende noto il Ministro della Difesa britannico. L'incidente ha avuto luogo ieri mentre militari rientravano alla base aerea di Kandahar. "Il veicolo su cui si trovavano e' esploso a circa 30 km da Kandahar", ha precisato un portavoce del ministero della Difesa, precisando che "i feriti sono stati trasportati all'ospedale dell'Isaf. Uno dei militari e' stato dichiarato morto in ospedale".

OSTAGGI FARC: URIBE RESPINGE NUOVA PROPOSTA GUERRIGLIA

Il governo della Colombia dice assolutamente �no� al rientro dagli Stati Uniti dei capi ribelli Simon Trinidad e Sonia�: cos� il presidente Alvaro Uribe ha respinto la richiesta delle Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc) di inserire anche i suoi due comandanti estradati negli Usa nella lista dei prigionieri �interscambiabili� tra l�esecutivo e il movimento armato. Nell�ambito dei negoziati diplomatici in corso per tentare di arrivare a un �accordo umanitario� che consenta il rilascio degli ostaggi in mano alle Farc, Uribe � tornato a mostrare il �polso di ferro�, ribadendo anche il suo �no� alla smilitarizzazione di un�area per ospitare i colloqui con la guerriglia. Per il senatore dell�opposizione Gustavo Petro, �la posizione del presidente equivale a un palo tra le ruote per l�incarico di mediazione affidato al presidente venezuelano Hugo Ch�vez�. Intanto sembra sempre meno probabile che l�atteso incontro tra Ch�vez e il massimo capo e fondatore delle Farc, Manuel �Tirofijo� Marulanda, previsto l�8 ottobre a Caracas, si terr� come previsto: � stato lo stesso presidente venezuelano ad ammettere che �la data non � sicura�, pur sottolineando che l�appuntamento non � stato cancellato.

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

PETROLIO: ALLO STATO 99% DEI PROVENTI STRAORDINARI

Cancellando una norma giudicata “iniqua” per l’Ecuador, il presidente Rafael Correa ha firmato un decreto che attribuisce allo Stato il 99% dei proventi straordinari delle vendite di petrolio dovuti agli aumenti del greggio sui mercati internazionali, lasciando il rimanente 1% alle società straniere attive sul territorio nazionale, che finora incassavano il 50%. “Fino a oggi era in vigore una distribuzione in parti uguali...insufficiente per l’Ecuador” ha detto Correa, giustificando la misura con “il dovere fondamentale dello Stato di difendere il patrimonio naturale del paese e preservare la crescita sostenibile della sua economica, così come lo sviluppo equilibrato ed equo a beneficio collettivo”. La riforma giunge mentre il governo è impegnato nella rinegoziazione dei contratti con cinque imprese straniere con l’obiettivo di fare confluire nelle casse dell’erario pubblico il 50% delle entrate contro l’attuale 20%. Quinto produttore di petrolio al mondo, l’Ecuador estrae oggi 530.000 barili di petrolio al giorno, il 37% opera della statale Petroecuador; esporta l’87% della produzione totale con introiti pari a 4,8 miliardi di dollari l'anno.

ALMENO 25 CIVILI UCCISI DA RAID AEREO USA A NORD DI BAQUBA

Almeno 25 civili sarebbero stati uccisi e oltre 40 feriti nel raid aereo compiuto questa mattina presto dall’aviazione statunitense contro un villaggio a nord di Baquba, una sessantina di chilometri a nord-est di Baghdad. Secondo fonti di polizia, citate dall’agenzia di stampa irachena Awsat al Iraq, “aerei statunitensi hanno bombardato all’alba il villaggio di Gerani al-Imam nel distretto di Habhab” uccidendo 25 persone “incluse donne e bambini”. “Il numero di morti è sicuramente destinato a salire dal momento che molti corpo si trovano sotto le macerie delle abitazioni distrutte” ha aggiunto la fonte irachena. In mattinata fonti militari statunitensi avevano annunciato di aver ucciso nei pressi di Baquba 25 "criminali" ritenuti coinvolti nel traffico di armi dall'Iran. Non è ancora chiaro se si tratti dello stesso episodio.

POSTICIPATE ELEZIONI COSTITUENTE, MAOISTI "PRIMA LA REPUBBLICA"

Sono state posticipate a data da destinarsi le elezioni dell’Assemblea Costituente inizialmente programmate per il 22 novembre: a deciderlo è stata la Commissione elettorale su richiesta del governo. L’incontro dei rappresentati di sette partiti, tenutosi ieri, non ha dunque portato a soluzione lo stallo prodotto dopo l’uscita dei maoisti dalla coalizione di governo: gli ex ribelli avevano infatti chiesto di modificare il sistema elettorale proprio in previsione delle consultazioni di novembre. In un comunicato congiunto, i partiti hanno annunciato ulteriori incontri per stabilire la prossima data utile per l’elezione dell’Assemblea che dovrebbe avere tra i suoi compiti anche quello di stabilire il futuro della monarchia nel paese. Il punto è però proprio questo: i maoisti chiedono infatti che prima ancora delle votazioni il Nepal sia dichiarato repubblica: “Il nostro partito – hanno fatto sapere con una nota trasmessa alla stampa – è d’accordo con il posticipo delle elezioni fin quando il paese non venga dichiarato una repubblica e fin quando non venga presa la decisione di adottare un sistema elettorale proporzionale puro da parte della sessione speciale del parlamento ad interim che assicuri l’unità di intenti tra il nostro e gli altri sei partiti e che mantenga integro il processo di pace in corso”. La sessione speciale del parlamento ad interim è stata fissata dal primo ministro Girija Prasad Koirala per il prossimo 11 ottobre. In quell’occasione verrà discussa la mozione già presentata dai maoisti per dichiarare il Nepal una repubblica: la sua applicazione è vincolata all’approvazione di almeno i due terzi dei parlamentari.

ETA, POLIZIA SPAGNOLA SFERRA ATTACCO PROFONDO

La polizia spagnola ha arrestato questa notte per ordine del giudice Baltasar Garzon l'intera direzione ancora in liberta' di Batasuna, considerato ala politica dell'Eta, tra cui Joseba Permach e Juan Jose' Petrikorrena, durante una riunione a Segura in Guipuzcoa. Nei giorni scorsi era stato arrestato Joseba Alvare, portavoce e responsabile degli affari internazionali mentre si trova gia' in prigione da tempo per apologia di reato il leader di Batasuna Arnaldo Otegi.

L'unico membro principale della direzione che ancora si trova in liberta' risulta Pernando Barrena, uno dei portavoce del partito fuorilegge. Al momento dell'operazione si trovava a Pamplona dove deve incontrarsi oggi con esponenti del Sinn Fein irlandese. L'arresto e' avvenuto nel quadro di un'inchiesta di cui e' titolare Garzon sui presunti vincoli fra Batasuna e Eta. Al momento dell'arresto le 22 persone si trovavano riunite apparentemente per una specie di passaggio di poteri tra la vecchia e la nuova direzione del partito, secondo quanto indicano fonti citate dai media.

BATASUNA, 'DICHIARAZIONE DI GUERRA' - La sinistra patriottica basca ha annunciato mobilitazioni contro l'arresto di quasi tutta la direzione del partito fuorilegge Batasuna denunciando l'operazione poliziesca come "una dichiarazione di guerra contro il progetto indipendentista".

Mentre manifestazioni sono state convocate per questa sera, un editoriale sulla versione online de quotidiano indipendentista 'Gara' accusa il premier José Luis Rodriguez Zapatero di voler "chiudere le porte del dialogo" e ad una soluzione politica e gli ricorda che già il governo di José Maria Aznar aveva a tal fine negli anni Novanta arrestato l'intera direzione di Batasuna. Ma, scrive, "altri uomini e donne le diedero il cambio".

I 22 arresti di questa notte, che includono il numero due di Batasuna, Joseba Permach e il principale portavoce Juan José Petrikorrena, sono avvenuti con un grande spiegamento poliziesco nella località di Segura, provincia della Guipuzcoa, dove si stava tenendo un vertice del partito fuorilegge. L'ordine di detenzione, firmato dal giudice Baltasar Garzon fa riferimento all'inchiesta sui presunti legami di Batasuna con l'Eta di cui é considerata l'ala politica. A far scattare le manette il vertice a Segyura considerato "illegale", anche se non è la prima volta in molti anni che Batasuna si riunisce, tiene conferenze stampa e fa dichiarazioni politiche, malgrado sia stato dichiarato illegale durante il governo Aznar. Questi ultimi arresti si aggiungono a quelli del responsabile degli affari internazionali Joseba Alvarez nei giorni scorsi, mentre è in prigione per una condanna a 15 mesi per apologia del terrorismo il leader di Batasuna Arnaldo Otegi.

Rimangono per il momento in libertà pochissimi altri membri della direzione fra cui Pernando Barrena che al momento degli arresti si trovava a Pamplona per ricevere inviati del Sinn Fein irlandese. La formazione indipendentista, però pacifista basca Aralar ha chiesto la "immediata liberazione" dei 22 dirigenti di batasuna, mentre il resto delle forze politiche si è motrata prudente rispettando la decisione di Garzon ma esprimendo la speranza che "sia basata su motivazioni solide".

ITALIA

Welfare: anche fischi alla Piaggio

Ci sono stati anche fischi stamani alla prima assemblea dei lavoratori allo stabilimento Piaggio a Pontedera per il protocollo sul welfare. Secondo un delegato Cisl i fischi sono arrivati da un gruppo esiguo di lavoratori, mentre un delegato Fiom ha parlato di contestazioni da parte dell'assemblea. Il segretario confederale Cgil Maulucci ha confermato che ci sono stati fischi durante il suo intervento ma, ha osservato, 'conta il voto finale'. Altre due assemblee sono previste oggi a Pontedera.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ETA, POLIZIA SPAGNOLA SFERRA ATTACCO

La polizia spagnola ha arrestato questa notte per ordine del giudice Baltasar Garzon l'intera direzione ancora in liberta' di Batasuna, considerato ala politica dell'Eta, tra cui Joseba Permach e Juan Jose' Petrikorrena, durante una riunione a Segura in Guipuzcoa. Nei giorni scorsi era stato arrestato Joseba Alvare, portavoce e responsabile degli affari internazionali mentre si trova gia' in prigione da tempo per apologia di reato il leader di Batasuna Arnaldo Otegi.

L'unico membro principale della direzione che ancora si trova in liberta' risulta Pernando Barrena, uno dei portavoce del partito fuorilegge. Al momento dell'operazione si trovava a Pamplona dove deve incontrarsi oggi con esponenti del Sinn Fein irlandese. L'arresto e' avvenuto nel quadro di un'inchiesta di cui e' titolare Garzon sui presunti vincoli fra Batasuna e Eta. Al momento dell'arresto le 22 persone si trovavano riunite apparentemente per una specie di passaggio di poteri tra la vecchia e la nuova direzione del partito, secondo quanto indicano fonti citate dai media.

ITALIA

SENATO ADOTTA LEGGE SULL’IMMIGRAZIONE, MA POLEMICHE PROSEGUONO

È stata approvata, con 176 voti a favore, 138 contro e nove astensioni, durante la notte anche dal Senato di Parigi la nuova legge sul controllo dell’immigrazione, che sta creando numerose polemiche tanto in Francia quanto nel continente africano. Particolarmente discusso è l’emendamento - modificato ben quattro volte - che prevede il possibile ricorso al test del Dna per ottenere il ricongiungimento familiare. L’ultima versione contiene la possibilità di ricorrere, a spese dello stato, a un test del Dna su base volontaria per dimostrare la filiazione con la madre, solo in caso di dubbio sullo stato civile del candidato all’immigrazione o meglio al ricongiungimento familiare. E’ stato anche rivisto e ammorbidito l’articolo che inizialmente prevedeva l’obbligo ai congiunti di cittadini francesi di seguire un corso linguistico prima di arrivare in Francia. Restano comunque particolarmente forti, in alcuni ambienti, le critiche a questa nuova legge. “Una dichiarazione di guerra fatta agli stranieri già regolarmente installati in Francia e che vogliono far venire la famiglia” dice Eliana Assassi, senatrice del Partito comunista (Pcf); “Anche se migliore di quello adottato dai deputati, il disegno di legge del Senato rimane odioso” commenta Bernard Frimat de Partito socialista che, come la maggior parte dei rappresentanti dell’opposizione, ha votato contro la legge. In Africa, si moltiplicano le obiezioni, in particolare riguardo al test del Dna. “In Africa – ha detto il presidente della Commissione dell’Unione africana, Alpha Oumar Konaré, intervistato dai media francesi – le relazioni familiari sono complesse ed intime” e il testo adottato dal parlamento francese è “inconcepibile e inaccettabile sul piano etico, morale e culturale”. Anche il presidente del Senegal Abdoulaye Wade aveva criticato il testo di legge, qualificandolo di “grave errore”. In alcuni paesi dove già esiste il ricorso al test genetico, come la Svezia, la pratica ha anche avuto risvolti positivi, come nel caso del burundese André Kakizimana, la cui storia è raccontata da ‘Liberation’: grazie al test del Dna, ha potuto far arrivare i suoi cinque figli che, a causa dell’assenza di un’anagrafe affidabile, non avrebbero potuto raggiungerlo in Europa.


Appunti e note redazionali

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gror071005 (last edited 2008-06-26 09:54:14 by anonymous)