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In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


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In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

CILE

Sono quattro i generali dell’esercito, tuttora in servizio, che saranno processati con l’accusa di aver partecipato all’uccisione di 22 loro connazionali nella località di Paine (a sud di Santiago) agli inizi del regime di Augusto Pinochet (1973-1990). Le vittime erano contadini giustiziati poco dopo l’insediamento di Pinochet alla guida del paese. I quattro generali, all’epoca sotto-tenenti, sono i generali Guillermo Castro Muñoz, Cristián Le Dantec Gallardo, Julio Baeza von Bohlen e Eduardo Ludovico Aldunate Hermann. Quest’ultimo è stato anche comandante aggiunto della missione Onu ad Haiti

NICARAGUA

l presidente Daniel Ortega ha annunciato la presentazione di un ricorso presso il Segretario Generale dell’Onu per denunciare presunte minacce della Colombia ai danni della sovranità del suo paese. In particolare, Ortega ha chiesto il rispetto di una sentenza della Corte Costituzionale su un tratto di mare conteso: "Il Nigaragua rivendicherà i suoi diritti perché la Colombia facendosi forte della forza militare di cui è a disposizione non sta permettendo ai nostri pescatori di esercitare il loro lavoro”.

ITALIA

ciao marco ti ho messo un po' di cose, sono da rileggere e integrare, sara

Rifiuti: proteste a Marigliano, bloccata autostrada A30 Nella notte appiccati oltre 70 roghi a cumuli spazzatura

Proseguono le proteste a Marigliano, con blocco per oltre un'ora dell' autostrada A30 in direzione Caserta, contro l'apertura di un sito di stoccaggio. Decine di manifestanti che da giorni presidiano l'area destinata ad ospitare i rifiuti hanno bloccato l'autostrada. Nel Napoletano sono stati appiccati oltre 70 roghi a cumuli di rifiuti la scorsa notte. Il vesuviano e l'area a nord di Napoli sono state le zone maggiormente interessate dagli incendi di spazzatura.

CHIMARE MARIO, SE VUOI

Incidenti lavoro: morto in lavori per spettacolo, una condanna Gup Venezia infligge 8 mesi a amministratore Tese spa

Comunicato stampa

800 BANGLADESI IN SCIOPERO DELLA FAME E DELLA SETE A PIAZZA SAN GIOVANNI, ROMA: PERMESSI DI SOGGIORNO UMANITARIO O CERTIFICATI DI MORTE?

Dopo un mese dalla convocazione presso il Viminale del Tavolo sull’Emergenza Bangladesh e l’incontro del 9 Gennaio col Prefetto di Roma, le Istituzioni nazionali e locali – pure riconoscendo lo stato di emergenza politica e soprattutto umanitaria in cui riversa il Bangladesh dopo il passaggio del ciclone Sidr – non si sono ancora impegnate a riconoscere la protezione umanitaria a favore dei cittadini bangladesi presenti in Italia, impossibilitati ad aiutare le proprie famiglie in difficoltà. L’Associazione Bangladesh in Italia, il Comitato Immigrati in Italia e l’Associazione Dhuumcatu lanciano un appello alle Istituzioni italiane al senso di responsabilità politica dinanzi a 800 giovani bangladesi, che hanno scelto lo sciopero della fame e purtroppo anche della sete come via ultima per chiedere il riconoscimento – sancito dal diritto nazionale ed internazionale – alla protezione umanitaria. Un impegno che deve essere urgente, perché sono già 9 i bangladesi colpiti da malore e diverse decine soccorse dall’unità mobile del 118, disposta presso lo stesso presidio a Piazza San Giovanni in Laterano. Invitiamo altresì gli organi di stampa a partecipare alla conferenza stampa, indetta per Giovedì 31 Gennaio 2008 alle ore 12.00 a Piazza San Giovanni in Laterano ed informare l’opinione pubblica della gravità della situazione in cui versano i bangladesi presenti sul territorio.

CONFERNZA STAMPA 31 Gennaio 2008, 0re 12.00 Piazza San Giovanni in Laterano, Roma

SI PUO SENTIRE DUUMCATU

Siparietto


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ESTERI

ITALIA


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