<> ||[[rorinterattiva| Home page Ror interattiva]]||[[#appunti|Appunti e note redazionali]]||[[RorFonti| Fonti]]|| ## PER INDICAZIONI SULL'USO DI QUESTE PAGINE VEDERE LA PAGINA DI HELP RAGGIUNGIBILE DALLA HOME PAGE DI RORINTERATTIVA ## FORMATO CON CUI INSERIRE LE NOTIZIE, RIPETUTO PER OGNI NOTIZIA DELLE DIVERSE SEZIONI ## Titolo: ## FONTE E DATA Fonte: ## Testo: ## EVENTUALE AUDIO COLLEGATO Audio: === Gr 19:30 === '''Sommario''' '''In primo Piano''' '''INIZIATIVA ANTIFA VENERDI A ROMA''' audio ror '''Editoriale''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''LIBANO Riprendono gli scontri, spari ed esplosioni a Beirut''' Al termine della conferenza stampa di Hasan Nasrallah, sono ricominciati gli scontri armati con fucili e granate in due quartieri di Beirut. Una sparatoria tra sostenitori del governo e attivisti dei movimenti sciiti Hezbollah e Amal viene segnalata nei quartieri di Ras al Nabah e Mazraa, nella parte occidentale di Beirut. Praticamente tutte le strade principali della città sono deserte e pattugliate dall'esercito. '''LIBANO Hezbollah accusa: il governo ci ha dichiarato guerra''' Nasarallah, il leader di Hezbollah, ha accusato il governo libanese di aver dichiarato guerra al suo gruppo prendendone di mira la rete di comunicazioni, e annunciando di voler intraprendere un'azione legale contro il Partito di Dio. "Questa decisione è prma di tutto una dichiarazione di guerra e l'avvio di una guerra da parte del governo, - ha commentato Nasarallah - contro la resistenza e a beneficio degli Usa e di Israele". Nasarallah si dice pronto a voler stroncare qualsiasi tentativo di smantellare la sua organizzazione '''PALESTINA Gaza: donna uccisa nel corso di scontri''' Alcuni medici impegnati nella Striscia di Gaza hanno riferito di aver trovato il corpo di una donna uccisa ieri nella sua casa, nel corso degli scontri tra palestinesi e israeliani. Secondo alcuni testimoni oculari, l'abitazione è stata colpita da alcuni colpi sparati da un carro armato israeliano, e la donna, madre di sette figli, è stata ferita a morte. L'esercito israeliano aveva precedentemente dichiarato che nell'operazione erano stati colpiti miliziani palestinesi. '''ARGENTINA Agricoltori minacciano nuove proteste contro i dazi all'esportazione''' In seguito al fallimento delle trattative con il governo, gli agricoltori argentini hanno annunciato nuove proteste, dopo quelle di marzo, contro l'aumento delle tasse sulle esportazioni dei beni alimentari. In particolare, gli agricoltori hanno minacciato di voler bloccare le spedizioni di cerali. Una destabilizzazione prolungata delle esportazioni argentine, soprattutto di soia, grano e carne bovina, avrebbe un forte impatto sul mercato internazionale, soprattutto in un momento di crisi alimentare diffusa, con i prezzi dei generi di prima necessità alle stelle in molti Paesi. '''Birmania: Onu sblocca 10 milioni dlr''' (ANSA) - RANGOON, 8 MAG - L'Onu ha sbloccato un 'primo pacchetto di almeno 10 milioni di dollari di aiuti' per le vittime del ciclone Nargis in Birmania. Intanto stamani e' atterrato a Rangoon l'Airbus 300 che, con un carico di 25 tonnellate di aiuti umanitari, era partito ieri dalla base di Pronto intervento umanitario (Unhrd) di Brindisi, gestita dal Programma alimentare mondiale (Pam) dell'Onu. Lo rendono noto fonti della Farnesina, precisando che si tratta del primo volo inviato da un paese occidentale. Secondo le stime ufficiali birmane, Nargis ha provocato almeno 22.980 morti e 42.119 dispersi, ma fonti americane parlano di non meno di 100 mila vittime e di oltre un milione di senzatetto. Tin Win, responsabile militare di uno dei distretti di Labutta, situata nel cuore del delta dell'Irrawaddy, ha detto che «allo stato attuale il bilancio nei villaggi è di circa 80 mila morti», aggiungendo che, dei 63 villaggi che circondano Labutta, alcune decine sono stati spazzati via. La tv statale birmana ha mostrato il primo ministro, generale Thein Sein, distribuire aiuti e sacchi di cibo ai malati e ai feriti dalla furia del ciclone nel delta dell'Irrawaddy, la zona più colpita da Nargis. La radio statale ha reso noto che ci sono stati episodi di saccheggio a Rangoon dove si è diffusa la notizia di un imminente terremoto e dell'arrivo di un altro tifone. Intanto iniziano le proccupazioni sanitarie, soprattutto per la mancanza di acqua pulita anche perché migliaia di chilometri quadrati sono ancora allagati. Anche il tetto della casa del premio Nobel per la pace, Aung San Suu Kiy, sarebbe stato spazzato via dal vento. '''ITALIA''' '''SCUOLA: COBAS, DOMANI SCIOPERO GENERALE E PRESIDIO DAVANTI MINISTERO''' Sciopero generale della scuola, con manifestazione nazionale a Roma presso il Ministero Pubblica Istruzione dalle 9.30. Ad indirlo i Cobas che chiedono il ritiro dell'ordinanza ministeriale sui corsi di recupero, contro il taglio degli organici, la prova invalsi a quiz nell'esame di terza media e per il diritto di assemblea per tutti. L' Ordinanza ministeriale 92, spiega in una nota il portavoce dei Cobas, Piero Bernocchi, «introduce recuperi-farsa che ridicolizzano la scuola, mette a rischio la formazione degli Organici, impone lavoro gratuito agli Ata, lede il diritto alle ferie. Si massacrano gli Organici -lamenta Bernocchi- con migliaia di classi e posti di lavoro eliminati, l'aumento del numero di alunni/e per classe, il mancato sostegno all'handicap». Inoltre, sottolinea il portavoce dei Cobas, «pochi giorni prima della disfatta elettorale del centrosinistra, Fioroni ha voluto umiliare ulteriormente la scuola pubblica, introducendo in extremis nell'esame di Terza media una prova Invalsi a quiz, non per valutare le conoscenze degli studenti ma per imporre un assurdo criterio di classificazione di scuole e docenti. Infine, docenti ed Ata sono derubati del diritto di assemblea per impedire loro di organizzarsi contro il catastrofico degrado della scuola pubblica. «Lo sciopero -sottolinea quindi Bernocchi- che coincide con il primo giorno al ministero della Pubblica Istruzione della nuova ministra Gelmini, rappresenta anche un forte monito per una ministra che nella sua proposta di Legge già presentata alla Camera prevede di rafforzare i poteri organizzativi e disciplinari dei Dirigenti scolastici ai quali viene affidata l'assunzione diretta del personale». E, ancora, «ripristinare le procedure di valutazione dei singoli docenti e delle istituzioni scolastiche; introdurre la piena concorrenza tra le istituzioni scolastiche mediante la ripartizione delle risorse pubbliche in proporzione ai risultati formativi; pubblicare annualmente una classifica regionale delle istituzioni scolastiche ( e quindi dei docenti) e di eliminare ogni automatismo di progressione retributiva e di carriera». Secondo Bernocchi «siamo dunque alla riproposizione di un progetto fallimentare di scuola che ha già determinato il degrado che è di fronte agli occhi di tutti e che, al di là di quanto demagogicamente si proclama, ha come obietivo proprio quello di ridurre la scuola pubblica a scuola residuale». «Di fronte a questo nuovo attacco -conclude- dobbiamo essere consapevoli, ancora una volta, che solo con la più ampia lotta unitaria possiamo salvare la scuola pubblica». '''TRASPORTI: DOMANI SCIOPERO 4 ORE PER RINNOVO CONTRATTO MANIFESTAZIONE REGIONALE DAVANTI GRANDI OFFICINE FOLIGNO''' PERUGIA, 8 MAG - Le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Orsa Trasporti, Faisa, Fast hanno confermato per domani il primo sciopero di 4 ore a sostegno della vertenza per il nuovo «Contratto nazionale della Mobilità per gli addetti al trasporto locale, ferroviario e servizi». In Umbria, dove sono chiamati allo sciopero oltre 2.500 addetti, la vertenza assume una rilevanza particolare - spiega Ulisse Mazzoli, segretario generale Filt Cgil Umbria - perchè questo percorso di unificazione contrattuale, «fortemente voluto dai sindacati, è in perfetta sintonia con il processo di aggregazione delle aziende del trasporto pubblico locale che dovrà portare, come noi auspichiamo da tempo, alla creazione di un'unica azienda regionale della mobilità». Il segretario generale regionale Fit Cisl, Bruno Mancinelli, annuncia che in Umbria ci sarà un'unica e unitaria manifestazione davanti alle Grandi Officine di Foligno. «Il luogo di incontro - spiega Mancinelli - è stato scelto perchè particolarmente significativo: nel 2007 in tale impianto si è verificata una vera e propria emorragia occupazionale. In tutto il comparto ferroviario umbro, infatti, ha perso 150 posti di lavoro». '''Braccio in rullo, grave operaio''' (ANSA) - PORDENONE, 8 MAG - Un operaio di 42 anni, di Cordenons, e' rimasto gravemente ferito in un incidente, avvenuto nella cartiera in cui lavora. Un braccio dell'uomo sarebbe rimasto schiacciato in un rullo. L'operaio e' stato portato nel reparto di Chirurgia della mano dell'ospedale di Pordenone. I medici stanno cercando di scongiurare l'amputazione dell'arto. Dopo l'incidente, i sindacati hanno proclamato quattro ore di sciopero per ogni turno. '''INCIDENTI LAVORO: CONTROLLI CC IN 40 CANTIERI, DIECI DENUNCE''' Dieci titolari di cantieri edili delle valli del Marecchia, Foglia e Conca sono stati denunciati dai carabinieri di Novafeltria per aver violato le norme a tutela dell'incolumità dei lavoratori. Quaranta i cantieri ispezionati, di cui 13 sono risultati non in regola: diciotto le violazioni penali accertate, più cinque di carattere amministrativo. Dall'allestimento di ponteggi non a norma, a carenze negli strumenti di protezione in dotazione agli addetti. Alcuni datori di lavoro sono stati denunciati per non aver formato gli operai sui rischi connessi all'attività cui dovevano essere avviati. Nel corso dei controlli i militari hanno anche arrestato un tunisino non in regola con il permesso di soggiorno ed espulso un immigrato moldavo. '''TORINO BOICOTTA LA FIERA: STRISCIONE PRO PALESTINA DAVANTI LIBRERIA TORINO''' audio rodu Alcune decine di giovani del Network antagonista torinese hanno sistemato oggi pomeriggio nella centrale piazza Carignano, a Torino, uno striscione con la scritta «Solidarietà alla lotta palestinese», davanti alla libreria internazionale Luxemburg. «Il significato di questa iniziativa davanti alla libreria - è precisato nel volantino distribuito ai passanti - rientra nel percorso di sostegno al boicottaggio della Fiera, in quanto forse pochi sanno che il proprietario, Angelo Pezzana, è, insieme a Picchioni e Ferrero, direttori della Fiera, il principale fautore dell'invito di Israele. Da anni in prima fila nel sostenere guerre e politiche di aparteid israeliane il signor Pezzana cura un sito 'Informazionecorretta.com' che, al di là del nome tristemente ironico, non è altro che un contenitore di intolleranza razzista nei confronti dei palestinesi e estremismo sionista, con il quale viene giustificato qualsiasi delitto perpetrato da Tel Aviv». Secondo i manifestanti, questa ed altre iniziative, sono «un boicottaggio non contro la cultura israeliana nè tanto meno la popolazione e i suoi intellettuale, bensì un atto contro l'esplicità volontà politica di mettere in vetrina lo Stato che da 60 anni attua politiche razziste e di sterminio nei confronti di altre popolazioni». La zona intorno alla libreria è presidiata dalle forze dell'ordine. '''RIFIUTI: CHIAIANO, AI DOMICILIARI, ASSISTE A CORTEO, ARRESTATO''' NAPOLI, 8 MAG - I carabinieri lo hanno sorpreso in via S.Maria del Cubito a Napoli mentre 'assistevà alle manifestazioni contro l'emergenza rifiuti, nonostante fosse agli arresti domiciliari. Così è finito nuovamente in manette un ventiduenne di Chiaiano (Napoli), zona dove è in corso la protesta anti discarica, Lino Porcu. Il giovane, che era sottoposto ai domiciliari per furto e residente in via del Tiglio, è in attesa del rito direttissimo. '''RIFIUTI: CHIAIANO, IN MIGLIAIA SFILANO CONTRO DISCARICA''' NAPOLI, 8 MAG - In migliaia hanno sfilato questa mattina percorrendo le strade di Marano (Napoli) e Chiaiano per dire il loro no all'ipotesi di apertura di una discarica per i rifiuti nella zona. La manifestazione, promossa dai comitati con la collaborazione delle autorità locali e dell'Ascom, è partita dal centro di Marano ed ha raggiunto la fermata della metropolitana del quartiere di Chiaiano: il corteo si è svolto in maniera composta. Moltissimi anche i bambini che hanno sfilato grazie alla mobilitazione degli insegnanti del secondo circolo scolastico di Marano. Alla manifestazione hanno partecipato anche i sindaci di Marano, Calvizzano e Mugnano, oltre all'assessore regionale all'Ambiente, Corrado Gabriele. «Abbiamo ricevuto segnali di apertura da parte del commissario straordinario De Gennaro - spiega il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta - ora è necessario un ulteriore passo indietro anche a tutela dell'ordine pubblico. Un passo che deve essere compiuto dal sindaco Iervolino anche sulla scorta della sua passata esperienza di ministro dell'Interno». Al termine del corteo, davanti alla metropolitana, i manifestanti hanno chiesto ora una moratoria di trenta giorni in cui si dovranno ascoltare tutte le ragioni delle parti interessate all'ipotesi di apertura della nuova discarica. «È chiaro che a questo punto - conclude il primo cittadino di Marano - aspettiamo il nuovo presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi; il primo consiglio dei ministri previsto a Napoli sarà chiaramente la prima occasione per dire il nostro no alla discarica anche al nuovo governo». '''Siparietto''' ---- === Gr 13:00 === '''In primo Piano''' '''NOTIZIE BREVI''' '''ESTERI''' '''DISORDINI A BEIRUT, SCONTRI NELLA VALLE DELLA BEKAA''' Per il secondo giorno consecutivo le principali strade di Beirut, inclusa quella per l’aeroporto internazionale, sono paralizzate da blocchi eretti da militanti del movimento sciita Hezbollah, mentre durante la notte scontri tra fazioni rivali sono stati segnalati nei quartieri Ras al Nabah e Mazra; la compagnia aerea libanese (Mea) ha annunciato la cancellazione di tutti i voli in partenza almeno fino a mezzogiorno, ora locale. Il quotidiano in lingua francese ‘L’Orient Le Jour’ parla di almeno una decina di feriti nei disordini scoppiati ieri durante lo sciopero generale convocato dalla Confederazione generale dei lavoratori del Libano (Cgtl) per rivendicare l’aumento del salario minimo - fermo dal 1996 - a fronte dell’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità. Scontri a fuoco sono stati inoltre segnalati stamattina a Taalbaya, villaggio della valle orientale della Bekaa, ma per il momento non ci sarebbero vittime. Le nuove tensioni giungono mentre il Libano affronta la più grave crisi politica dalla fine della guerra civile (1990) a causa dello nei negoziati tra maggioranza e opposizione per l’elezione di un nuovo presidente della Repubblica, carica vacante dal novembre scorso. '''NELSON MANDELA: PER WASHINGTON E' ANCORA UN TERRORISTA''' Sulla soglia dei novant’anni, Nelson Mandela, premio Nobel per la pace e primo presidente del Sudafrica democratico, è ancora ufficialmente un pericoloso terrorista per gli Stati Uniti. L’uomo che per il mondo è un eroe della lotta contro governo razzista compare ancora sulla lista dei terroristi da tenere lontano dal suolo americano, insieme a molti suoi colleghi dell’African national congress (Anc). La situazione, decisamente imbarazzante e che solleva non poche domande difficili sulla definizione di ‘terrorista’, è tornata all’attenzione del Congresso americano grazie al deputato democratico Howard Berman, presidente del commissione per i rapporti internazionali e primo firmatario di una proposta di legge per cancellare quei nomi, portata in Aula in questi giorni. Era stata l’amministrazione di Ronald Regan a condividere la definizione dell’Anc come “gruppo terrorista” fatta dal governo di Pretoria, dopo che fazioni del partito, messo al bando come altre organizzazioni della società civile, misero in atto azioni violente di sabotaggio. Anche Nelson Mandela fu arrestato e condannato all’ergastolo con l’accusa di terrorismo, per essere liberato 27 anni dopo completamente riabilitato dalla Storia. Ma non da Washington, sembra, poiché in ragione di questa lista che lo esclude dai potenziali richiedenti di visto, per entrare negli Stati Uniti Mandela ha bisogno, ancora oggi, di uno speciale ‘lasciapassare’, di volta in volta emesso dal Dipartimento di Stato. Non solo, nel disegno di legge si rivela che ad alcuni membri del Anc è stato negato di recente il visto, come è successo nel 2002 a Tokyo Sexwale e nel 2007 a Barbara Masekela, quest’ultima ambasciatrice nel Sudafrica negli Stati Uniti dal 2002 al 2006. “Dobbiamo togliere l’infamante marchio di terrorista nei confronti di coloro che sono stati combattenti per la libertà per salvare e liberare i sudafricani perché vivessero in una paese democratico” ha detto Sheila Jackson-Lee, deputata democratica del Texas. '''SCIOPERO AUTOTRASPORTATORI, DICHIARATO ‘STATO DI ECCEZIONE’''' “Ho ordinato ai ministeri dell’Interno e della Difesa di sbloccare i trasporti di merci, gli accessi alle centrali elettriche e ai centri di distribuzione di combustibili con i metodi consentiti dalla legge” ha detto ieri sera in un messaggio televisivo al paese il presidente Alvaro Colom, dichiarando lo ‘stato di eccezione’ per lo sciopero degli autotrasportatori che, giunto al quarto giorno, ha ridotto tra l’altro fino all’80% la disponibilità di carburante nelle stazioni di servizio sul territorio nazionale. “Stiamo coordinando misure per garantire come priorità il ripristino della somministrazione di ossigeno per gli ospedali, di benzina e propano e la libera circolazione dei carichi di alimenti” ha aggiunto Colom; lo ‘stato di eccezione’ limita alcune garanzie costituzionali e autorizza la forza pubblica a disperdere manifestazioni non autorizzate. Wilson Carreto, segretario generale degli autotrasportatori, ha criticato le misure del governo difendendo lo sciopero indetto per le restrizioni all’ingresso in città imposte dal municipio di Città del Guatemala ai veicoli pesanti. Carreto ha anche chiesto la mediazione della Procura nazionale per i diritti umani e del cardinale Rodolfo Quezada Toruno per riprendere il dialogo col governo. '''COMBATTIMENTI NEL CENTRO DEL PAESE, NUMEROSE VITTIME''' Violenti combattimenti sono scoppiati ieri sera tra le località di Bluo Bluo e Beledweyne, nella provincia centrale dell’Hiran con numerosi morti, tra cui oltre una decina di civili, secondo fonti locali. Ad accendere gli scontri un’imboscata tesa da un gruppo di insorti a un convoglio delle truppe etiopiche vicino al villaggio di Garsani che ha scatenato una battaglia con artiglieria pesante prolungatasi per alcune ore. Bilanci ancora provvisori parlano di almeno venti vittime, ma per il momento per informazioni restano confuse. Fonti giornalistiche somale riferiscono che dopo l’attacco una pattuglia di soldati etiopici sarebbe entrata in un villaggio prelevando dalle loro case alcuni civili e uccidendoli. In un rapporto diffuso nei giorni scorsi, Amnesty International ha denunciato massicce e continue violenze contro la popolazione civile da parte dei soldati etiopici, delle forze del governo di transizione somalo e dei gruppi armati, ipotizzando crimini di guerra e sottolineando che la situazione umanitaria nel paese “peggiora di giorno in giorno”; Addis Abeba ha seccamente smentito le accuse. Il 19 aprile scorso Amnesty aveva diffuso un comunicato in cui accusava truppe etiopiche in Somalia di aver attaccato una moschea a nord di Mogadiscio e ucciso almeno 21 fedeli accusati di connivenza con la ribellione somala; sull’episodio è in corso un’indagine. '''Forse 100mila le vittime del ciclone in Birmania un milione ha bisogno di aiuto''' Il ciclone in Birmania potrebbe avere causato la morte di oltre 100 mila persone, mentre il 95% delle abitazioni nella zona colpita dalla tempesta sarebbe ridotto in macerie: lo ha dichiarato il massimo responsabile diplomatico statunitense nella regione. Il Dipartimento di Stato americano ha chiesto ai Paesi vicini della Birmania di "usare la loro influenza" sulla giunta militare al potere per permettere agli operatori e agli aiuti umanitari di raggiungere le vittime del ciclone Nargis. Al momento la giunta militare ha accettato in linea di principio gli aiuti internazionali, ma in molti casi sono ancora in corso le trattative per ottenere il visto di ingresso necessario agli operatori e ai funzionari delle organizzazioni internazionali. L'ultimo bilancio ufficiale delle vittime, diffuso dalla televisione di Stato birmana, parla di 22.980 morti e di 42.119 dispersi, ai quali vanno aggiunti - secondo le stime dell'Onu - un milione di senza tetto. '''ITALIA''' '''Siparietto''' ---- === Gr 9:30 === '''ESTERI''' '''ITALIA''' --------------- <> '''Appunti e note redazionali''' '''Servizi audio della giornata''' ---- ||[[#top|Torna a inizio pagina]]||