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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Afghanistan: scontri sanguinosi a confine con Pakistan

KABUL - Nuove vittime oggi al confine tra Afghanistan e Pakistan, dove si concentra la caccia ai miliziani di Al Qaida e dei taleban da parte delle forze della coalizione internazionale a guida Usa.

Almeno 11 soldati dell'esercito di Islamabad sono rimasti uccisi e 9 sono feriti in un raid aereo coordinato dagli Usa e lanciato dal territorio afghano verso la regione di Mohmand, nel nord ovest del Pakistan, nella notte tra ieri e oggi.

Un attacco subito definito da Islamabad "ingiustificato e vile", probabilmente il più sanguinoso in cui siano rimasti coinvolti militari pachistani. La coalizione a guida americana, Enduring Freedom, ha ammesso di aver lanciato un attacco aereo, spiegando però che il raid mirava a colpire miliziani taleban e che l'esercito pachistano ne era stato precedentemente informato.

Secondo la ricostruzione fornita dalle forze di sicurezza pachistane, i militari avevano ingaggiato un conflitto a fuoco con soldati afghani che erano penetrati in Pakistan per installare un posto di blocco. A quel punto è partito dall'Afghanistan il missile che ha ucciso gli undici militari pachistani.

Il portavoce dell'esercito pachistano, il generale Athar Abbas, ha protestato contro "questa azione totalmente ingiustificata e vile, che mina le basi della cooperazione e i sacrifici con cui i soldati pachistani hanno sostenuto la coalizione nella guerra al terrorismo".

Sempre nell'area di confine ma sul versante afgano, quattro civili - tre donne e un bambino - sono morti ieri in un'operazione della coalizione contro insorti nella provincia di Paktika. Almeno nove taleban sono infine rimasti uccisi la notte scorsa in combattimenti con le forze di sicurezza afghane, sostenture da mezzi aerei della Nato, nella provincia di Kunar.

CRISI ALIMENTARE: PROTESTE DEI ‘SEM TERRA’ IN 13 STATI

Centinaia di contadini ‘senza terra’ hanno invaso nelle prime ore di oggi due piantagioni di eucaliptus e acacia utilizzate per la fabbricazione di cellulosa appartenenti all’azienda ‘Votorantim’ in due città dello stato meridionale di Rio Grande do Sul: promosse dal ‘Movimento dei lavoratori rurali Sem Terra’ (Mst), insieme a ‘Via Campesina’, le proteste rientrano nella massiccia mobilitazione avviata ieri in 13 stati del paese “contro l’agro-business e le multinazionali”, accusati dell’aumento dei prezzi dei generi alimentari, già sfociata in incidenti con la polizia con diversi feriti. "Denunciamo l’avanzata delle monocolture nel sud del Brasile. Oltre al degrado ambientale, pregiudicano i piccoli agricoltori prosciugando le risorse idriche” hanno riferito in una nota i promotori della protesta. “Il Brasile – hanno aggiunto - privilegia il capitale straniero e le multinazionali e l’aspetto più funesto di questo modello è oggi la crisi alimentare che colpisce tutto il mondo e soprattutto i paesi poveri”. Ieri migliaia di contadini hanno occupato la sede di ‘Votorantim’ a San Paolo, bloccato un treno della società mineraria ‘Vale’ nel Minas Gerais, invaso una centrale elettrica a Bahia, distrutto due ettari di coltivazioni sperimentali di canna da zucchero destinate alla produzione di biocarburante nello stato di Pernambuco e bloccato il porto di Pecem, nel Ceará per protestare contro la costruzione di cinque centrali termoelettriche e una raffineria.

AIUTI ALIMENTARI: MAI COSÌ POCHI NEGLI ULTIMI 50 ANNI

In diminuzione costante dal 1999, quando le tonnellate distribuite furono complessivamente 15, le forniture globali di aiuti alimentari hanno toccato nel 2007 il livello più basso degli ultimi 50 anni, a causa dell'aumento dei prezzi dei generi alimentari. Il flusso degli aiuti è diminuito del 15% rispetto all'anno precedente, secondo i dati diffusi dal Programma alimentare mondiale (Pam/Wfp), fermandosi a 5,9 tonnellate di cibo consegnate dalle organizzazioni internazionali; una quantità analoga era stata raggiunta soltanto nel 1973, quando il pianeta dovette affrontare una crisi energetica e alimentare considerata simile a quella odierna. "Come risultato dell'aumento dei prezzi alimentari le popolazioni più vulnerabili, tra cui bambini e donne nelle aree rurali e urbane, mangiano di meno e mangiano meno bene" ha sottolineato il Pam, ricordando che tra il 2000 e il 2007 il prezzo del frumento è aumentato del 122% e quello del mais dell'86%.

CINA: vietato parlare in azienda

Un'azienda della metropoli industriale della Cina del sud, Shenzhen, ha vietato agli operai di parlare durante l'orario di lavoro. La pena? Indossare una mascherina sulla bocca per tre giorni. A riportare il fatto è il quotidiano Xinjing Bao, che ha riportato la denuncia di un operaio, che racconta come i dirigenti dell'azienda, la Yinpin Dianzi srl produttrice di strumenti musicali, avrebbero applicato alla lettera la nuova regola, imponendo ogni giorno la mascherina ai trasgressori.

NEPAL, UTENSILI DA CUCINA MA NON LA CORONA. . .L’EX-RE TRASLOCA

Qualche utensile da cucina, qualche oggetto del bagno e delle camera da letto e pochi abiti: sono alcune delle cose che il deposto re Gyanendra porta con sé oggi lasciando il palazzo reale di Narayanhiti, nel centro di Kathmandu, per raggiungere il palazzo di Nagarjun, che, seppur in periferia, costituisce comunque un complesso di ben 10 edifici, con tre residenze per gli ospiti e altrettante per il personale. L'ex-monarca non potrà portarsi via però la corona e lo scettro, simboli del potere regale della sua famiglia per secoli, ultimi oggetti che Gyandendra consegnerà ai solerti funzionari della nuova Repubblica nepalese, i quali da giorni stanno cercando di stilare, tra le difficoltà e la scarsa collaborazione dei reali, un inventario dei beni contenuti nell’ex-palazzo. A leggere i giornali nepalesi, oggi, si intuisce anche che i funzionari repubblicani non sembrano fidarsi molto di Gyanendra e dei suoi collaboratori. Per la consegna della corona e dello scettro, scrive il ‘Kathmandu Post’ citando fonti anonime ben informate, hanno costituito infatti una speciale squadra di esperti incaricata di verificare che il diadema consegnato sia quello genuino. “Il comitato accetterà la corona e lo scettro solo dopo aver verificato che non sono falsi” scrive il Post in un lungo articolo dedicato all’uscita di scena di Gyanendra, in cui si aggiunge anche che la corona e lo scettro resteranno in una stanza del palazzo appositamente sigillata. La partenza oggi di Gyanendra dal Palazzo Reale - che in conferenza stampa ha confermato di non voler lasciare il paese e di rispettare il volere dei nepalesi - consacra un processo politico impressionante che negli ultimi due anni ha visto i nepalesi mettere fine alla guerra civile, portare al potere l’ex-ribellione maoista e affossare l’unica monarchia induista rimasta sul pianeta per instaurare un governo repubblicano. Il ‘dio-re’, venerato come l’incarnazione di Vishnu, ha ufficialmente perso la sua corona il 28 maggio scorso, quando un’assemblea costituente eletta il 10 aprile e controllata dai maoisti ha approvato l’abolizione della monarchia e la proclamazione della Repubblica, mettendo fine, dopo 239 anni, alla dinastia reale degli Shah.

ITALIA

STRAGE SUL LAVORO

Sei operai che lavoravano nel depuratore consortile di Mineo, a 35 km da Catania, sono morti mentre stavano pulendo una vasca. Lo si apprende da carabinieri e Vigili del fuoco già giunti sul posto. Il decesso dei sei operai sembra sia stato causato dall'inalazione di sostanze tossiche. I sei, infatti, erano in una vasca quasi vuota. Quattro erano dipendenti comunali e gli altri due di un azienda privata.

Altro morto sul lavoro

Muore schiacciato dalla ruspa che stava manovrando. Cosi' ha perso la vita ieri un operaio di 33 anni nelle Valli del Natisone, in provincia di Udine. L'uomo stava eseguendo dei lavori di ristrutturazione nella casa del padre. Lascia la moglie e due figlie di 5 e 2 anni. (Agr)

INFORTUNI: NUORO, OPERAIO CADE DA IMPALCATURA E MUORE

Morte sul lavoro anche a Orani in provincia di Nuoro. Un uomo di 46 anni, Francesco Ziranu, e' morto cadendo da un'impalcatura in un cantiere di via Angioi. L'incidente si e' verificato intorno alle 10.30. La vittima e' stata soccorsa da un'ambulanza del 118 e subito trasportata nel reparto di Rianimazione dell'ospedale San Francesco di Nuoro dove putroppo e' deceduta intorno alle 14. A uccidere Ziranu le gravi ferite riportate nel volo da un'altezza di circa 10 metri.

Sciopero ad Imperia per la sicurezza sul lavoro

I sindacati di Imperia hanno proclamato, per venerdì prossimo, una giornata sciopero generale in segno di protesta contro la mancanza di sicurezza nei cantieri, dopo la morte, ieri sera, di un operaio di 42 anni, Bortolo Strambini, di Sondrio, impegnato nei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Genova- Ventimiglia. In segno di lutto, questo pomeriggio il cantiere chiuderà per mezza giornata. «I compagni di lavoro al di là del fermo che avverrà per legge a causa dell'incidente mortale - si spiega una nota sindacale - ieri hanno immediatamente interrotto l'attività in segno solidarietà e protesta per l'ennesimo lutto che investe il mondo del lavoro. Nel frattempo, oggi pomeriggio, gli operai della tratta ferroviaria San Lorenzo al Mare-Andora, sempre in segno di lutto e solidarietà nei confronti della famiglia dell'operaio deceduto, e per protesta, fermeranno i lavori». Stamani il pm Filippo Maffeo ha fatto un nuovo sopralluogo nel cantiere. Strambini aveva appena cominciato il turno di notte ed è stato colpito al torace da una centina per l'armatura di una volta.

Siparietto


Gr 13:00

ESTERI

PALESTINA

Una bambina palestinese di nove anni e un attivista di Hamas sono morti questa mattina nella Striscia di Gaza dopo essere stati colpiti da proiettili di carri armati israeliani. Hadil al Smeri, questo il nome della bambina, è morta sul colpo mentre altri due membri della sua famiglia sono rimasti feriti quando un colpo d’obice ha raggiunto la loro abitazione a Qarara, est di Khan Younes. In una località poco distante, gli stessi mezzi blindati avrebbero colpito e ucciso invece un militante palestinese delle brigate Ezzedin al Qassam, braccio armato di Hamas.

  • Intanto, in Cisgiordania sarebbero almeno 28 i palestinesi arrestati dall’esercito israeliano nei pressi di Hebron. Lo riferisce la radio israeliana precisando che una sparatoria avvenuta nella zona non ha causato vittime né feriti. Le incursioni, precedute ieri da altri raid in cui erano morti tre palestinesi, avvengono mentre il primo ministro israeliano Ehud Olmert è impegnato ad discutere con i suoi ministri la strategia da adottare nella Striscia e la possibilità di accettare una tregua con Hamas mediata dall’Egitto.

AFGHANISTAN

Quattro civili, tre donne e un bambino, e diversi militanti sono rimasti uccisi in un’incursione aerea dalle forze della coalizione internazionale (Isaf/Nato) guidate dagli Stati Uniti, nella provincia orientale di Paktika. Secondo un comunicato diffuso dal portavoce militare Nato, il raid è stato chiesto dai militari della coalizione impegnati in un’operazione contro due capi della guerriglia locale: le vittime civili si sarebbero trovate all’interno dell’edificio da cui gli insorti hanno aperto il fuoco contro i militari. Il portavoce Nielson-Green ha parlato di un evento “tragico”, accusando la ribellione di mettere a rischio le vite dei civili

PAKISTAN

Una decina di soldati pachistani sono stati uccisi nella regione tribale di Mohmand, a un valico di frontiera con l'Afghanistan. "L'episodio è accaduto durante una controffensiva che le forze afgane hanno lanciato contro militanti che cercavano di infiltransi in Afghanistan" ha detto un ufficiale della sicurezza che ha voluto mantenere l'anonimato. Un funzionario governativo ha dichiarato che un drone Usa (velivolo spia senza pilota) è sospettato di aver lanciato un missile nella zona.

CINA

Un'azienda della metropoli industriale della Cina del sud, Shenzhen, ha vietato agli operai di parlare durante l'orario di lavoro. La pena? Indossare una mascherina sulla bocca per tre giorni. A riportare il fatto è il quotidiano Xinjing Bao, che ha riportato la denuncia di un operaio, che racconta come i dirigenti dell'azienda, la Yinpin Dianzi srl produttrice di strumenti musicale, avrebbero applicato alla lettera la nuova regola, imponendo ogni giorno la mascherina ai trasgressori.

INDIA

Nello stato indiano nordorientale dell'Assam, quattro persone sono state uccise e poi bruciate dalla folla inferocita perché sospettati di praticare la stregoneria. Lo rende noto l'agenzia di stampa indiana Ians. L'incidente è avvenuto nel villaggio di Milanpur, a circa 230 chilometri dalla capitale dello stato, Guwahati. "Un grande numero di persone ha attaccato un gruppo familiare - ha dichiarato l'ufficiale di polizia, Saurav Saikia - uccidendo un uomo di 65 anni, Lakhan Majhi, sua moglie, il loro figlio e la nuora". La folla ha poi portato i cadaveri alla periferia della città e li ha bruciati. Anche se le forze dell'ordine stanno indagando sull'accaduto, finora nessuno è stato arrestato. La superstizione e la magia nera sono molto comuni in alcuni stati indiani, specie nella parte nord orientale del paese. Lo scorso aprile, nello stato del Jarkhand, un gruppo di persone uccise una donna ritenuta una strega e si decise poi di esporne la testa in un museo, come monito

SVIZZERA

Per la prima volta in Svizzera è stata pronunciata una condanna per una vicenda di escissione. La giustizia friburghese ha inflitto sei mesi con la condizionale a una somala. La donna, una rifugiata di 50 anni, ha rinviato la sorellastra di 13 anni in Somalia, esponendola all'escissione e ai pericoli della guerra civile. La giustizia friburghese l'ha riconosciuta colpevole di violazione del dovere di assistenza. Non è invece possibile perseguirla per lesioni gravi perché l'escissione non è un reato in Somalia, ha precisato mercoledì la giudice istruttrice incaricata del caso. Altri due procedimenti per escissione sono pendenti a Zurigo e Ginevra. L'UNICEF stima a circa settemila il numero di donne che hanno subito una mutilazione genitale che vivono in Svizzera.

‘’’FRANCIA’’’

PARIGI:_E’ in corso la manifestazione per richiedere l’immediata abrogazione del decreto d’estrazione ai Danni di Marina Petrella Corrispondenza

‘’’ITALIA’’’

IMPERIA,Un operaio di 42 anni, originario di Sondrio, e' morto ieri sera mentre lavorava nel cantiere della ferrovia Genova-Ventimiglia. La vittima, Bortolo Strambini, aveva appena iniziato il turno di notte. Sembra che gli operai (tra questi anche Strambini) avessero utilizzato il braccio di un escavatore come gru per sollevare una centina per armare la volta della galleria. La centina ha cominciato a oscillare colpendo l'uomo al torace. Inutili i tentativi dei medici del 118 di rianimarlo.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror080611 (last edited 2008-06-26 09:56:43 by anonymous)