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Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

In primo piano

FEMMINICIDI

L'esplosivo "amore" maschile Beatrice Busi Pianezza (To), lei è in casa con la figlia di 9 anni. La puzza di gas si fa sempre più forte. L'odore viene dal piano di sotto della villetta, dove abita l'ex marito. Si sono separati a febbraio e hanno deciso di dividersi la casa. I vigili del fuoco trovano una sbarra di ferro a bloccare la porta della cucina. Dentro, finestre chiuse, tappeti contro le fessure per impedire il passaggio dell'aria, i quattro fornelli aperti al massimo. Lui, 38 anni, tecnico di laboratorio, non c'è, è uscito. Lo trovano, dice che il gas aperto deve esserselo dimenticato. Lo arrestano per tentata strage. Fucile, pistola e proiettili che aveva in casa, sequestrati.

Oristano (Ss) Lei l'ha lasciato e se n'è andata. E' sera inoltrata, lui, 57 anni, le va sotto casa. Con un fucile. Prima le buca una ruota dell'auto, poi alza il fucile verso il balcone e spara. Il proiettile manda in frantumi la vetrata e si conficca sul soffitto della stanza. L'hanno arrestato per detenzione abusiva di armi, danneggiamento aggravato, minacce e molestie.

Sassari Lei ha 29 anni, di cui 3 di maltrattamenti e violenze da parte del compagno. Due mesi fa è riuscita a mandarlo via di casa.. Lui, 39 anni, va a cercarla, è convinto che abbia un'altro uomo. Lei non gli apre, ha degli ospiti, una coppia di amici con i loro bimbi. Alle 4 del pomeriggio, ci riprova. Lei gli dice di andarsene, lui comincia a gridare, a prendere a spallate il portoncino fino a sfondarlo. Irrompe in casa, la prende per un braccio, la sbatte contro il muro, di fronte agli occhi attoniti degli amici e dei bambini. Lei riesce a divincolarsi, si chiude in camera e chiama il 113. Lui, intanto, le sta sfasciando la cucina. Quando arrivano i poliziotti, si scaglia anche contro di loro. Oggi è stato scarcerato, in attesa del processo. Gli hanno imposto di stare lontano da casa di lei. Dobbiamo affidarci alla speranza che lo faccia?

Baranzate (Mi) Lei ha 46 anni, un figlio e una figlia di 20 e 22 anni, e un marito padrone. Lui, 52 anni, controlla costantemente e impedisce i loro movimenti. Se sgarrano, li minaccia e mena le mani. Fino ad oggi, quando è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia dopo mesi di indagini ».

Venerdì 14 novembre Jesi (An) E' ancora notte quando arrivano i carabinieri. Lui, 30 anni, ha chiamato 112 e 118 dicendo che la sua compagna, in preda ad una crisi isterica, sta distruggendo la casa. La trovano per terra, in camera da letto. In ospedale, viene fuori la verità. Lui l'ha picchiata e minacciata di morte. Lei, una volta dimessa, cerca di rientrare in casa, lui glielo impedisce. Questa volta, i carabinieri lo arrestano per lesioni e violenza privata.

ESTERI

Israele arresta 3 pacifisti di 'Free Gaza': fra loro anche un italiano

Vasta operazione stamani in mare della Marina militare israeliana che ha arrestato almeno 10 pescatori palestinesi e tre pacifisti internazionali. Lo riferiscono le agenzie di stampa palestinesi.

Secondo indiscrezioni tra i fermati ci sarebbe anche l'italiano Vittorio Arrigoni, l'attivista giunto via mare a Gaza city lo scorso 23 ottobre a bordo delle imbarcazioni pacifiste del Free Gaza Movement, che avevano violato il blocco navale israeliano. La notizia però non ha ancora avuto una conferma definitiva. Per il momento è noto solo il nome di uno degli internazionali fermati, lo scozzese Andrew Muncie, membro dell'International Solidarity Movement, una organizzazione impegnata a sostegno dei palestinesi. Le agenzie di stampa di Gaza riferiscono che unità della Marina israeliana stamani hanno circondato diversi pescherecci palestinesi a bordo dei quali si trovavano i tre pacifisti stranieri.

Successivamente un gruppo di marinai israeliani si è trasferito a bordo delle imbarcazioni palestinesi dove ha provveduto ad effettuare diversi arresti. Da due mesi alcuni attivisti internazionali escono in mare con i pescatori di Gaza per «proteggerli», con la loro prosenza, da eventuali azioni della Marina israeliana che vieta ai pescatori palestinesi, per presunte ragioni di sicurezza, di superare le sei miglia marittine dalla costa. Nei giorni scorsi le unità militari israeliane avevano usato i cannoni ad acqua e sparato colpi di mitragliatrice in aria e in acqua per dissuadare i palestinesi e gli internazionali dall'oltrepassare il limite imposto. I pescatori di Gaza protestano contro il blocco navale israeliano che impedirebbe loro di poter gettare le reti in acque più pescose.

TERRITORI PALESTINESI: NUOVA CHIUSURA VALICHI E INCURSIONI ISRAELIANE

Chiusura dei valichi di confine e incursione di blindati israeliani: così è cominciata la giornata di Gaza dopo la temporanea riapertura ieri della frontiera che aveva consentito il passaggio di aiuti umanitari per gli abitanti della Striscia, da oltre un anno chiusa in un garve assedio. Questa mattina blindati di Tel Aviv sono entrati nei pressi della città di Rafah scortando due bulldozer poi utilizzati per abbattere alcune costruzioni; l’incursione non è andata in profondità ma è avvenuta all’interno della Striscia. Nelle stesse ore, l’ala militare del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) ha scambiato colpi di arma da fuoco con pattuglie israeliane “camuffate” introdottesi nel quartiere al-Bura di Beit Hanoun.

La chiusura dei valichi è stata invece ordinata poche ore fa dalle autorità di Tel Aviv ufficialmente in segno di rappresaglia per il lancio di alcuni razzi da Gaza. Incursioni dell’esercito israeliano sono state segnalate anche in Cisgiordania, dove è stato preso di mira il campo profughi di al-Fawwar, nei pressi di Hebron, dove almeno 30 persone sono state portate via in manette; tra queste sicuramente un bambino di 13 anni. Ci sono state incursioni anche nelle zone di Beit Furik, Betlemme, e Nahhalin con diverse persone arrestate.

PALESTINA-ISRAELE: CHIESTA LA SCARCERAZIONE BARGHOUTI

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto che il popolare esponente di Fatah Marwan Barghouti sia uno dei 250 prigionieri che Israele ha promesso di liberare il mese prossimo.

è stata chiesta la scarcerazione anche del segretario generale del Fronte Popolare, Ahmad Sadat, e dello speaker del parlamento palestinese, l'esponente di Hamas Aziz al Dweik. Da parte israeliana non sono giunte indicazioni su chi verrà liberato. Lo stato ebraico di norma non libera prigionieri «con sangue sulle mani», ma recentemente ha fatto un eccezione per il libanese Samir Kuntar scarcerato in cambio delle salme di due soldati rapiti.

Barghouti, che dal carcere continua ad essere un punto di riferimento per i palestinesi laici, è stato condannato a cinque ergastoli

EGITTO BLOCCA VENDITA DI GAS AD ISRALELE

La sezione amministrativa del Consiglio di Stato del Cairo ha ordinato la sospensione della vendita da parte dell'Egitto di gas a Israele. La vendita era cominciata nel febbraio scorso sulla base di un accordo firmato il primo luglio 2005.

Burundi: uccisa e smembrata una bambina albina

• Burundi, un gruppo di uomini armati ha assalito ieri l’abitazione della piccola Cizanye, albina di sei anni, decapitandola e smembrandola. Poi sono fuggiti portandosi via le parti del corpo amputate. Queste atrocità non sono rare in Africa nera, soprattutto in Tanzania e Burundi, dove alcuni credono che gli albini abbiano dei particolari poteri magici e proprio per questo è nato un vero e proprio traffico illegale di organi destinati agli stregoni, Una realtà confermata anche dalla comunità albina dei due Stati, che rivela come un corpo di albino possa fruttare fino a 380.000 euro al suo “cacciatore”. Le vittime sono prevalentemente donne e bambini e dall’inizio dell’anno sono stati registrati ben 28 casi come quello della piccola Cizanye.

TOGO: AIDS, ANTIRETROVIRALI DISTRIBUITI GRATUITAMENTE

È cominciata in tutto il paese la distribuzione gratuita di farmaci antiretrovirali (Arv) per il trattamento della sindrome da immunodeficienza acquisita (sida/aids). Secondo i dati diffusi dall’emittente radiofonica Radio Lomé, in Togo sono più di 25.000 le persone che potrebbero avvantaggiarsi della distribuzione gratuita di farmaci Arv, aggiungendosi alle 8000 che già avevano accesso agevolato alle cure mediche per affrontare la terapia contro la sindrome.

Turchia: esperti del sociale contro i delitti onore

Team speciali saranno inviate nei villaggi della provincia turca di Mardin per debellare il fenomeno dei 'delitti d'onore'. Questi gruppi d'emergenza saranno formate da esperti nel campo sociale e familiare e organizzate dall'Associazione per la Prevenzione dei delitti d'onore, e saranno inviate in 20 villaggi nei pressi di Mardin. Saranno composte dal maestro del villaggio, esperti opinionisti, infermiere e religiosi.

STATI UNITI: AGENTI CHIMICI causano LA 'SINDROME DEL GOLFO'

La ‘sindrome del Golfo’ è una malattia “reale” causata da sostanze chimiche tossiche e non da una “sofferenza mentale” provocata dal trauma: a stabilirlo è stata una commissione di ricerca indipendente incaricata dal Congresso degli Stati Uniti. Secondo il ‘Research advisory committe on Gulf war veteran’, commissione approvata nel 1998 ma i cui membri, scienziati indipendenti e veterani, sono stati assegnati solo nel 2002, afferma che circa un quarto dei 700.000 soldati inviati nella guerra del Golfo del 1991 dall’amministrazione dell’allora presidente George Bush sono colpiti da questa sindrome e ne soffrono tutt’oggi, ovvero tra i 175.000 e 210.000 soldati.

I sintomi comprendono problemi neurologici come perdita di memoria e incapacità di concentrazione e attacchi di panico, e problemi fisici quali dolori persistenti, eritemi, problemi intestinali e respiratori cronici: tutti sintomi per i quali altri studi finora non avevano trovato una causa concreta e quindi li attribuivano soprattutto a cause psichiche più che ad agenti eziologici.

Ma il Comitato di ricerca afferma che la sindrome è stata causata dalla piridostigmina bromide, somministrata ai soldati e all’epoca usata in maniera sperimentale per contrastare l’eventuale esposizione a gas nervini, e dall’impiego massiccio di pesticidi (64 tipi con 37 principi attivi) contro gli insetti del deserto con cui erano impregnate tende e uniformi. Nel rapporto si sottolineano le grandi difficoltà dei veterani di vedere riconosciuta la malattia in quanto tale e ottenere assistenza e le cure adeguate, ed è stato suggerito che il governo stanzi 60 milioni di dollari l’anno per trovare cure efficaci.

???Teheran censura 5 milioni siti Internet 'Nemico abusa Rete per invadere nostra identita' religiosa

Cinque milioni di siti Internet sono censurati in Iran in quanto 'diffondono materiale immorale e anti-sociale'.

Repubblica ceca. Attivisti della destra estrema hanno cercato di raggiungere i quartieri rom della città

Nella città ceca di Litvinov, a circa 120 chilometri da Praga, una manifestazione di attivisti dell'ultra destra che cercavano di raggiungere i quartieri rom, è finita in scontri con la polizia. La manifestazione, composta da circa mezzo migliaio di attivisti del Partito dei lavoratori, di estrema destra, è uscita dal percorso previsto e ha cercato di dirigersi verso Janov, un quartiere abitato prevalentemente da rom. La comunità rom ha tenuto un sit-in di protesta per la concessione dell'autorizzazione alla manifestazione.

Questa non è la prima volta che gli attivisti di estrema destra hanno cercato di assalatare i quartieri rom. Un episodio simile si era già verificato il 18 ottobre scorso ed era finito in scontri con la polizia. Per questo il ministro degli Interni ha recentemente proposto di bandire il Partito extraparlamentare dei lavoratori. Nei paesi dell'est europeo, i rom sono circa il 10 percento della popolazione. La repubblica ceca è spesso stata accusata di non aver saputo prevenire episodi di discrimanazione razziale.

Somalia: Frustate a sangue per aver danzato in pubblico

Frustate a sangue per aver danzato in pubblico: è la sorte di 32 persone, 25 donne e 7 uomini, arrestate dalle Corti islamiche a Balad, in Somalia. È passato solo un mese dalla lapidazione a Kisimayo di una ragazza di 13 anni per adulterio: le Corti islamiche continuano a imperversare, soprattutto nella zona a sud di Mogadiscio, nel tentativo di imporre la legge islamica. «Le danze promiscue sono illegali e contro l'Islam», ha affermato un portavoce degli integralisti, Sheik Abdirahim Isse Adow, «non li abbiamo nè uccisi nè feriti. Li abbiamo solo frustati come prevede la legge islamica».

Dal dicembre del 2006, l'esercito somalo e quello etiope lottano per respingere le offensive integraliste delle Corti, che stanno tornando progressivamente a impossessarsi del Paese. Mercoledì scorso la conquista di Merka, importante città portuale 90 chilometri a sud-ovest di Mogadiscio, da parte del movimento "al-Shabaab al-Mujaheddin", considerato la testa di ponte di Al Qaeda in Somalia.

Grecia - Sciopero fame nelle carceri

Prosegue lo sciopero della fame di oltre cinquemila reclusi greci: da due settimane chiedono migliori condizioni di detenzione e una riforma del codice penale. 'Iniziativa per i diritti dei prigionieri' denuncia l'indifferenza delle autorita' nei confronti della protesta.

ITALIA

Sgomberato questa notte il presidio contro la turbogas ad Aprilia

Alle 3 di notte la polizia ha avviato lo sgombero del presidio Noturbogas presso Campo di Carne. Decine di uomini delle forze dell'ordine hanno bloccato la Nettunense ed hanno fatto irruzione nel terreno del presidio. Sono entrati con mezzi in tenuta anti sommossa, dei mezzi di scavo e dei camion.

Ascoltiamo la corrispondenza realizzata questa mattina.

Alitalia, proseguono le mobilitazioni dei/delle lavoratori-trici

Secondo una stima non ufficiale, dovrebbero essere circa 45 i voli Alitalia cancellati in giornata nello scalo romano, di cui una ventina quelli in partenza e in larga prevalenza su rotte nazionali.

Lavoratori e lavoratrici in mobilitazione anche a Punta Raisi Con voci discordanti sembra si sia alla vigilia dell'invio delle lettere di cassa integrazione per 174 persone dell'aeroporto di Punta raisi a Palermo. Dalle 8.30 alle 19 tutti i banchi di accettazione dell'aeroporto restano “occupati”. Dei diciannove ne resta aperto solo uno per gli imbarchi Alitalia e due di Gh e Pae Mas per garantire gli altri vettori. Se il piano Cai sarà confermato, solo 60 dei 174 dipendenti rientreranno al loro posto, con la riduzione a Palermo di un terzo delle tratte gestite da Alitalia, a riprova del temuto declassamento dello scalo. Per il resto, dietro la porta ci sarebbero la mobilità lunga per coloro - circa 40 - che sono entro i sette anni dalla pensione, e 80 esuberi. Perderebbero il lavoro anche i 42 impiegati a tempo determinato. L'assemblea del personale ha dichiarato lo stato di agitazione in vista dello sciopero di quattro ore in programma per il 29, rilanciando la necessità di un intervento da parte del presidente della Regione Raffaele Lombardo.

E intanto Matteoli ha dichiarato questa mattina che il possibile partner straniero di Cai dovrà essere scelto dalla compagnia stessa. Le proposte sono ancora quelle di Air France e Lufthansa.

«Non può finire in questo modo, i lavoratori non possono essere abbandonati al loro destino. Non possiamo accettare che l´aeroporto di Palermo si trasformi in uno scalo turistico - attacca Giacomo Rota, segretario regionale Filt-Cgil - Occorre una presa di posizione seria da parte della classe dirigente siciliana. Dopo gli incontri dei giorni scorsi all´Ars e a Palazzo d´Orleans stiamo registrando l´interesse del presidente della Regione che sta seguendo con attenzione la vicenda. Purtroppo non possiamo dire altrettanto del sindaco di Palermo Cammarata e del presidente della Provincia Avanti: ci avevano promesso un incontro con sindaci e parlamentari, ma non abbiamo saputo più nulla. Speriamo di avere presto loro notizie».

Rapporto della Commissione europea sui Rom in Italia: un risultato storico

Ecco le conclusioni del Parlamento europeo sulla condizione di persecuzione del popolo Rom in Italia. Le fonti del Rapporto sono la relazione della delegazione dell'Unione europea dopo le ispezioni effettuate presso alcuni insediamenti Rom nel settembre scorso. Il voluminoso dossier - corredato da foto e documenti video - è preparato da Viktoria Mohacsi e dal Gruppo EveryOne e i dati sono stati raccolti dal Coordinamento Nazionale Antirazzista e dalle Ong impegnate nella tutela del popolo Rom.

E' un risultato importante, che finalmente rende ufficiale agli occhi dell'Europa la verità sui Rom nel nostro Paese. Il Rapporto è già un documento ufficiale e non va votato. A dicembre, diventerà una Risoluzione. Questa volta, però, il Parlamento europeo si premurerà di emanarla in una forma impegnativa e l'Italia dovrà attenersi a quanto disposto. Di fatto, comunque, da oggi è ufficiale che esiste una persecuzione istituzionale contro i Rom, una campagna propagandistica di stampo razzista, una sequenza di abusi e violenze perpetrate contro questo popolo anche da parte di autorità di forza pubblica.

GLI ALBERI COSTANO... MA IL CEMENTO DI PIU'!!!

Corre l'anno 2008, nella Torino dove le fabbriche chiudono e migliaia di persone devono fare i conti con cassa-integrazione, licenziamenti, sfratti e precariato...nella città di oggi il comune non ha più soldi. Le casse sono vuote. Ma ci ritroviamo con decine di strutture costruite per le Olimpiadi e per i grandi eventi vetrina, costate milioni di euro, che adesso sono inutilizzate e continuano a dover essere pagate: il Palafuksas, Atrium, l'Oval del Lingotto solo per citarne alcune. E allora dato che per salvare la faccia e la poltrona si deve chiudere il bilancio in attivo, si arriva alla svendita di massa di immobili pubblici. "La Giunta ha inviato alla discussione del Consiglio Comunale la proposta di alienazione con asta pubblica di 7 tra immobili e terreni": insieme ad altri, "andranno all'asta un terreno di 920 mq in via Medici 121 (un milione di euro) ed un altro di 430 mq all'incrocio tra via Capelli e via Servais (450 mila euro) ". Sul sito www.comune.torino.it si legge quindi che per il comune è necessario rendere edificabili alcune aree verdi ad uso pubblico, che ovviamente non creano profitto, e svendere gli immobili sottraendoli all'uso di tutti.

A TUTTO CIO' SI CONTRAPPONE LA VOLONTÀ DI UN GRUPPO DI PERSONE CHE DA 9 MESI HA DECISO DI LIBERARE UNA DELLE TANTE STRUTTURE COMUNALI ABBANDONATE. DA 9 MESI SI È ACCESA LA BOCCIA SQUAT, UNA CASA CHE VIVE GRAZIE SOLO ALLE ENERGIE PROFUSE DA CHI LA FREQUENTA. LA BOCCIA VALE DI PIU' DI UNA SOMMA DI DENARO, QUALUNQUE ESSA SIA. ALLA BOCCIA SI CONDIVIDONO SPAZI, IDEE ED ESPERIENZE DI VITA, E NON CIRCOLA DENARO. CI SONO STATI DIBATTITI, FESTE, TEATRO, RASSEGNE CINEMATOGRAFICHE SENZA ALCUNA MERCIFICAZIONE DI SORTA. IL GIARDINO DAVANTI ALLA BOCCIA PER ANNI E' STATO UN'OASI DI VERDE E SPAZIO LIBERO PER GIOCARE E CRESCERE SENZA DIVIETI. Martedì prossimo la circoscrizione 4 voterà il passaggio catastale dell'area verde di via Giacomo Medici n° 121, da area verde ad area R2 cioè edificabile. Basteranno due timbri e qualche firma compiacente per avere del cemento al posto degli alberi. Un bel palazzo di 10 piani con annesso supermercato dove prima c'era un giardino...

NO ALLE SPECULAZONI , LA BOCCIA NON SI TOCCA !!!

Martedì 18 novembre 2008 ore 18.00 presso la sede della CIRCOSCRIZIONE 4 - via Saccarelli 18 PRESIDIO DI PROTESTA

CONTRO LA MERCIFICAZIONE DEL VERDE PUBBLICO E LA SVENDITA DEL PATRIMONIO EDILIZIO COMUNALE

Sono almeno 108 le vittime di ottobre lungo le frontiere europee. In Marocco un barca con 50 migranti ha fatto naufragio lasciando un solo superstite. Cinque persone sono state invece ritrovate senza vita sui cayucos giunti alle Canarie, mentre altri due cadaveri sono stati ripescati a Malaga. Nel mar Egeo, tra la Turchia e la Grecia, le vittime in un mese sono almeno 20. A cui vanno aggiunti i 18 migranti rimasti uccisi nell'incidente stradale del camion su cui viaggiavano nascosti, al confine tra Turchia e Grecia. E viaggiando nascosti nei camion sono morte altre due persone, in Spagna. Mentre un uomo è annegato a Calais mentre tentava di imbarcarsi su una nave per l'Inghilterra. Con lui è annegato anche l'uomo che si era tuffato per salvarlo. In Egitto si continua a sparare sulla frontiera con Israele: altri tre morti in un mese. Al bollettino delle vittime si aggiungono poi i cinque annegati in un lago alla frontiera tra Albania e Grecia e i due corpi ritrovati al largo di Malta, nel Canale di Sicilia, vittime dell'ennesimo naufragio fantasma

Ancora un morto nelle carceri del Lazio

• Quella di venerdì scorso all'interno del carcere di Viterbo è la vittima numero 17 nelle carceri della nostra regione dall'inizio dell'anno. Una vera e propria strage che si consuma nel silenzio di quanti, piuttosto, preferiscono puntare l'attenzione su inasprimento delle condizioni di detenzione e certezza della pena». Lo afferma, in una nota, il garante regionale dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni in merito al detenuto di 35 anni morto nel carcere «Mammagialla» di Viterbo. Sulle cause della morte di Emiliano L., questo il nome del detenuto, la Procura avrebbe aperto un fascicolo contro ignoti. «In due mesi, dal 13 settembre ad oggi, abbiamo registrato - ha aggiunto Marroni - sei decessi, cinque dei quali per cause da accertare. La drammatica conferma che la sicurezza dei cittadini è solo uno dei lati della medaglia: dall'altra parte ci sono, infatti, le precarie condizioni di vita nelle carceri e il sovraffollamento, che impediscono in recupero sociale dei detenuti». Secondo il garante dei detenuti del Lazio «non possiamo più nasconderci: non basta più parlare di nuove strutture o inventare leggi che creano più carcere, come la recente norma che prevede la detenzione per chi abbandona i rifiuti. serve invece coraggio per immaginare un nuovo sistema che preveda, per i reati meno gravi, il ricorso a pene alternative e forse più dissuasive».

IMMIGRAZIONE - Nuovi flussi, Sacconi: Ingressi solo per badanti e stagionali

Dopo la denuncia del segretario provinciale della Cgil di Treviso, che chiede di "congelare i nuovi ingressi, vista l'attuale situazione di crisi del mercato del lavoro, il ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, ha precisato: “Io e il ministro Maroni intendiamo disporre un numero limitato di ingressi soltanto per coloro che presentano un contratto di collaborazione familiare, con particolare riguardo alla cura delle persone non autosufficienti oltre agli infermieri, alle alte professionalita' e ai lavoratori stagionali nell'agricoltura e nel turismo". Non entreranno “lavoratori destinati alla produzione industriale o alle costruzioni”.

IMMIGRAZIONE - Puglia, l'inferno degli schiavi polacchi tra i pomodori

In migliaia sfruttati e violentati per pochi spiccioli. Esce "Uomini e caporali”, libro inchiesta di Alessandro Leogrande. Dalla sentenza di Bari nel primo processo europeo contro i caporali la radiografia di un fenomeno terribile eppure ancora tollerato. Nell"inchiesta di Leogrande un passato e un presente di sfruttamento che sembrano immutabili, nel cuore mondiale della produzione di pomodori. Una emigrazione polacca “debole”, un sistema rozzo e crudele per un volume d’affari in fondo ridotto

CARCERE - Nel Lazio 17 morti nel 2008, è strage

Con la morte di un detenuto nel penitenziario Mammagialla di Viterbo, avvenuta venerdì scorso, il bilancio delle vittime nelle carceri del Lazio sale a 17 dall'inizio dell'anno. A ricordarlo è il Garante regionale dei diritti dei detenuti del Lazio, Angiolo Marroni, secondo il quale è in corso "una vera e propria strage che si consuma nel silenzio di quanti, piuttosto, preferiscono puntare l'attenzione sull'inasprimento delle condizioni di detenzione e certezza della pena"

AMBIENTE - Emilia Romagna a rischio ecomafia

L’Emilia Romagna è la quarta regione per arresti per traffico illecito di rifiuti. E nel 2007 sono raddoppiati i reati legati al cemento e all’edilizia e aumentati quelli legati ai rifiuti. Per Enrico Fontana, responsabile nazionale del settore ambiente e legalità di Legambiente, “è il primo segnale dell’arrivo delle mafie

Trentino - Azioni contro Unicredit

Stando ai giornali locali ("L'adige" del 15 e 16 novembre), nella notte tra giovedì e venerdì e in quella tra venerdì e sabato 6 bancomat dell'Unicredit sono stati colpiti con uova di vernice rossa e olio per macchine a Trento e a Rovereto. Dalla stessa fonte si apprende che l'olio, penetrando tra i tasti dei bancomat, ha danneggiato gli sportelli, costringendo la banca a sostituirli. In una delle filiali di Trento sarebbe stato trovato un biglietto con la scritta: "Unicredit=Impregilo. Giù le mani da Chiaiano e dalla Val Susa".

La Digos avrebbe aperto, stando sempre ai giornali, un'indagine contro gli anarchici locali anche in relazione alle tre molotov lanciate a Bologna contro altrettanti filiali dell'Unicredit. Motivo? Il 2 giugno scorso, a Trento, durante una manifestazione contro il razzismo di Stato, il pacchetto sicurezza e la repressione in Campania, una filiale dell'Unicredit era stata bersagliata con la vernice e con una scritta in solidarietà con la popolazione campana in lotta.


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Attivisti della destra estrema hanno cercato di raggiungere i quartieri rom della città

Nella città ceca di Litvinov, a circa 120 chilometri da Praga, una manifestazione di attivisti dell'ultra destra che cercavano di raggiungere i quartieri rom, è finita in scontri con la polizia.

La manifestazione, composta da circa mezzo migliaio di attivisti del Partito dei lavoratori, di estrema destra, è uscita dal percorso previsto e ha cercato di dirigersi verso Janov, un quartiere abitato prevalentemente da rom. La comunità rom ha tenuto un sit-in di protesta per la concessione dell'autorizzazione alla manifestazione.

Questa non è stata la prima volta che gli attivisti di estrema destra hanno cercato di assalatare i quartieri rom. Un episodio simile si era già verificato il 18 ottobre scorso ed era finito in scontri con la polizia. Per questo il ministro degli Interni ha recentemente proposto di bandire il Partito extraparlamentare dei lavoratori. Nei paesi dell'est europeo, i rom sono circa il 10 percento della popolazione. La repubblica ceca è spesso stata accusata di non aver saputo prevenire episodi di discrimanazione razziale.

Campi di profughi somali in Kenya sono sovraffollati

Sono necessari nuovi campi profughi in Kenya per accogliere gli sfollati dalla Somalia poiché i tre campi della regione di Dabaab sono gravemente sovraffollati:le notizie arrivano dall’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), riferendo che da gennaio almeno 56.000 nuovi richiedenti asilo hanno raggiunto gli accampamenti oltre il confine keniano, di cui 6000 solo a ottobre. Il numero complessivo dei rifugiati nei campi di Dagaley, Ifo e Hagadera è passato da 171.000 a 224.000, ovvero il triplo di quanto le strutture siano in grado di ospitare.

M.O.: ABBAS HA CHIESTO A OLMERT SCARCERAZIONE BARGHOUTI = Ramallah, 18 nov. (Adnkronos) - Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto che il popolare esponente di Fatah Marwan Barghouti sia uno dei 250 prigionieri che Israele ha promesso di liberare il mese prossimo, in occasione della festività musulmana di Eid al Adha. Lo scrive il oggi quotidiano palestinese al Ayyam. Il primo ministro israeliano ad interim Ehud Olmert ha promesso la scarcerazione durante l'incontro avuto ieri con Abbas, e il presidente palestinese ha fatto il nome di Barghouti, oltre che del segretario generale del Fronte Popolare, Ahmad Sadat, e dello speaker del parlamento palestinese, l'esponente di Hamas Aziz al Dweik. Da parte israeliana non sono giunte indicazioni su chi verrà liberato. Lo stato ebraico di norma non libera prigionieri «con sangue sulle mani», ma recentemente ha fatto un eccezione per il libanese Samir Kuntar scarcerato in cambio delle salme di due soldati rapiti. Barghouti, che dal carcere continua ad essere un punto di riferimento per i palestinesi laici, è stato condannato a cinque ergastoli

ITALIA

Alitalia, proseguono le mobilitazioni dei/delle lavoratori-trici

Secondo una stima non ufficiale, dovrebbero essere circa 45 i voli Alitalia cancellati in giornata nello scalo romano, di cui una ventina quelli in partenza e in larga prevalenza su rotte nazionali.

Lavoratori e lavoratrici in mobilitazione anche a Punta Raisi

Con voci discordanti sembra si sia alla vigilia dell'invio delle lettere di cassa integrazione per 174 persone dell'aeroporto di Punta raisi a Palermo. Dalle 8.30 alle 19 tutti i banchi di accettazione dell'aeroporto restano “occupati”. Dei diciannove ne resta aperto solo uno per gli imbarchi Alitalia e due di Gh e Pae Mas per garantire gli altri vettori. Se il piano Cai sarà confermato, solo 60 dei 174 dipendenti rientreranno al loro posto, con la riduzione a Palermo di un terzo delle tratte gestite da Alitalia, a riprova del temuto declassamento dello scalo. Per il resto, dietro la porta ci sarebbero la mobilità lunga per coloro - circa 40 - che sono entro i sette anni dalla pensione, e 80 esuberi. Perderebbero il lavoro anche i 42 impiegati a tempo determinato. L'assemblea del personale ha dichiarato lo stato di agitazione in vista dello sciopero di quattro ore in programma per il 29, rilanciando la necessità di un intervento da parte del presidente della Regione Raffaele Lombardo.

E intanto Matteoli ha dichiarato questa mattina che il possibile partner straniero di Cai dovrà essere scelto dalla compagnia stessa. Le proposte sono ancora quelle di Air France e Lufthansa.

«Non può finire in questo modo, i lavoratori non possono essere abbandonati al loro destino. Non possiamo accettare che l´aeroporto di Palermo si trasformi in uno scalo turistico - attacca Giacomo Rota, segretario regionale Filt-Cgil - Occorre una presa di posizione seria da parte della classe dirigente siciliana. Dopo gli incontri dei giorni scorsi all´Ars e a Palazzo d´Orleans stiamo registrando l´interesse del presidente della Regione che sta seguendo con attenzione la vicenda. Purtroppo non possiamo dire altrettanto del sindaco di Palermo Cammarata e del presidente della Provincia Avanti: ci avevano promesso un incontro con sindaci e parlamentari, ma non abbiamo saputo più nulla. Speriamo di avere presto loro notizie».

Sgomberato questa notte il presidio contro la turbogas ad Aprilia

corrispondenze ror

SAN GIACOMO: MARRAZZO, INCONTRERO' CON FAZIO E ALEMANNO

Il piano di attuazione per il rientro del deficit "e' affinato", lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, a margine di un convegno sul federalismo fiscale organizzato dalla Guardia di finanza. Marrazzo ha annunciato che ha breve incontrera' il sottosegretario Fazio "per confrontarci sul progetto per la riapertura e la riconversione del San Giacomo. Lo faremo in maniera partecipata con il sindaco di Roma, il presidente del Municipio, i cittadini e i sindacati". Il presidente della Regione ha poi detto che nel 2009 "non ci sara' piu' la chiusura di posti letto per acuti ma l'apertura graduale di 6.000 posti letto per Rsa, lungodegenza e presidi territoriali di prossimita'".

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


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gror081118 (last edited 2008-11-18 15:07:25 by anonymous)