Home page Ror interattiva

Appunti e note redazionali

Fonti

Gr 19:30

AL 21° GIORNO... (2): PALESTINESE UCCISO A HEBRON, ALTRI SVILUPPI POLITICI

Un ragazzo palestinese è stato ucciso oggi dall’esercito israeliano a Hebron in Cisgiordania, durante una manifestazione contro l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Da fonti locali e testimoni si apprende che Mos’ab Da’nah, di 15 anni, è stato raggiunto da un colpo d’arma da fuoco mentre partecipava a una marcia contro l’operazione ‘piombo fuso’. Intanto a Gaza, migliaia di persone hanno presenziato ai funerali di Said Siyyam, ex-ministro dell’Interno del governo di Hamas, ucciso ieri in un bombardamento in cui hanno perso la vita almeno nove persone. Continuano i combattimenti casa per casa nel campo profughi di Shati, lungo la zona costiera della città di Gaza. Sembra, invece, che l'esercito israeliano abbia abbandonato il rione di Tel al-Hawa, teatro ieri di intensi bombardamenti che hanno colpito l’ospedale ‘Al Quds’ della Mezzaluna rossa.

Mai cosi' tanti morti come a Gaza. 26k case distrutte

Medici Senza Frontiere 'fatica a ricordare una tale ecatombe di civili in un lasso di tempo cosi' breve' come quella in corso a Gaza. 'Dobbiamo tornare al bombardamento di Grozny, capitale della Cecenia, da parte dei russi - afferma una nota - per trovare un tasso di mortalita' cosi' alto in un cosi' breve lasso di tempo: almeno 260 morti a Grozny in 5 giorni nel dicembre 1999. Nelle ultime tre settimane l'offensiva israeliana a Gaza ha causato la morte di oltre mille palestinesi. e distruzioni provocate dai bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza sono stati valutate in 1,4 mld di dollari. L'Ufficio di Statistica Palestinese ha diffuso alcuni dati sui danni: 26mila case risultano inabitabili. Alcune migliaia sono distrutte, le altre danneggiate. Distrutti anche 18 scuole, sedi universitarie, ponti, strade, acquedotti. I costi della ricostruzione si aggirerebbero intorno 1 mld dlr mentre altri 400 mln sono le perdite di reddito subite finora.

Qatar e Mauritania congelano rapporti politici con Israele. La riprovazione turca

Il primo ministro Erdogan: Israele sia bandita dall'Onu Qatar e Mauritania hanno deciso di congelare i rapporti politici ed economici con Israele. Lo rende noto la tv satellitare del Qatar Al Jazira, mentre è ancora in corso il vertice arabo a Doha. Intanto, dopo la Bolivia che ha interrotto le relazioni diplomatiche con Israele, dalla Turchia arrivano dichiarazioni di fuoco da parte del primo ministro turco Tayyip Erdogan, che ha affermato che Israele dovrebbe essere bandito dalle Nazioni Unite per aver ignorato la richiesta del Consiglio di Sicurezza di avviare un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. "Mi vergogno, a nome dell'umanità, degli attacchi israeliani su Gaza", ha invece affermato il presidente turco, Abdullah Gul, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il presidente di Gibuti, Ismail Omar Guelleh. "Tutte le parti coinvolte devono mettere in pratica un cessate il fuoco immediatamente. Il proseguimento delle violenze (a Gaza) porterà a grande instabilità. Questa instabilità potrebbe proseguire con le generazioni future", ha sottolineato Gul.

Diplomazia Nonostante le resistenze della Lega Araba e di alcuni paesi arabi, come Egitto e Arabia Saudita, si svolgerà oggi a Doha l'incontro dei capi di stato arabi convocato alcuni giorni fa dal governo del Qatar per assumere una posizione comune sulla crisi di Gaza. Un vertice d’emergenza a cui partecipano Siria, Libano, Sudan, Iran e i vertici di Hamas, Jihad Islamica e Fronte popolare per la Liberazione della Palestina (Fplp). “A Gaza è in gioco il futuro dell’intera regione, non solo della Palestina” ha detto il presidente siriano Bashar al Assad, invitando i paesi arabi a “chiudere le loro ambasciate e sospendere le relazioni con Israele”.

Turchia, ancora bombardamenti sul Kurdistan iracheno Ahmad Denis, responsabile delle relazioni esterne del Partito dei lavoratori del Kurdistan, Pkk, ha accusato il governo turco e quello iraniano di aver bombardato diversi villaggi nel Kurdistan iracheno. Il generale di brigata Metin Gurak, portavoce dell'esercito turco, ha dichiarato in una conferenza stampa tenutasi oggi ad Ankara che nel corso del 2008 le forze armate turche avrebbero ucciso “solo” 696 membri del Pkk, oltre ad averne catturati 237.

Iraq: ucciso candidato alle provinciali

Uno dei canditati alle elezioni provinciali in Iraq della lista del primo ministro Nuri al-Maliki, e' stato ucciso in un attacco armato. Un gruppo di persone armate non meglio identificate ha aperto il fuoco contro l'auto su cui viaggiava Hatham Kadum al-Hussainy, uccidendolo sul colpo e ferendo due persone che erano con lui, nella zona di Jbila, 60 km a nord di Hilla (che e' 100 km a sud di Bagdad). Le elezioni provinciali sono in programma a fine mese.

Pakistan, chiudono le scuole private dopo bando talebano contro l'educazione femminile

In Pakistan, nella regione nord occidentale di Swat, tutte le scuole private hanno deciso di chiudere in seguito ad un proclamata talebano contro l'educazione femminile. L'editto contro l'istruzione delle bambine era stato lanciato da una radio talebana il mese scorso e lasciava tempo alle scuole per prendere dei provvedimenti fino al 15 gennaio.

Ci sono più di trecento cinquata scuole private nel distretto di Swat, tutte con sezioni separate per maschi e femmine, ma molte di queste avevano già dovuto chiudere per ordine dei talebani. Centocinquanta, poi, sono state distrutte solo l'anno scorso, mentre novantasei resistevano aperte nella città di Mingora, la capitale amministrativa della regione.

Perú: AGRICOLTORI IN SCIOPERO CONTRO PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

Migliaia di agricoltori in Perú hanno cominciato uno sciopero nazionale con blocchi stradali e manifestazioni di protesta in diverse zone del paese contro un decreto legislativo che, affermano, minaccia di privatizzare le risorse idriche. La mobilitazione, convocata dalla ‘Junta nacional de usuarios de riego del Perú’, coinvolge 30.000 ‘campesinos’ solo nella regione di Arequipa, 750 chilometri a sud-est di Lima, secondo fonti della stampa locale. Il transito dei veicoli sulla strada panamericana sud è rallentato da gruppi di contadini che impediscono il passaggio dei camion. Sono stati segnalate cariche da parte della polizia con almeno un ferito tra i dimostranti nel distretto di Ignacio Escudero, nella provincia di Sullana; nella città di Cusco, la società ferroviaria ‘PerúRail’ ha sospeso i trasporti con la cittadella inca di Machu Picchu dopo che i ‘campesinos’ hanno bloccato un tratto delle rotaie. Cortei si sono svolti anche nelle regioni di Apurímac e San Martín; in alcune di queste aree vige già da tempo lo stato d’emergenza dichiarato per la presunta presenza di sparuti gruppi di‘Sendero Luminoso’. Per bocca del primo ministro Yehude Simon, il governo ha fatto sapere che “non accetterà pressioni”.

PRESIDENTE BRASILIANO APPOGGIA REFERENDUM NUOVA COSTITUZIONE

“Sono convinto che il referendum sulla nuova Costituzione sarà un passo decisivo nella rifondazione democratica della Bolivia. Il Brasile guarda a questo processo che vive la Bolivia con attenzione e ammirazione”. Ricevuto in visita dal collega Evo Morales ad Arroyo Concepción, località di frontiera tra i due paesi, per l’inaugurazione del ‘corridio bi-oceanico’ che unirà le coste di Brasile e Cile, il presidente brasiliano Lula da Silva ha voluto esprimere il suo sostegno all’attesa consultazione popolare in programma il 25 gennaio. Con il referendum sulla nuova Carta nazionale, l’anticipo delle elezioni generali e la decisione di ripresentarsi per una sola rielezione, ha detto Lula, “Morales sta dando un esempio democratico che molta gente che ha governato questo paese non ha mai offerto” e si è impegnato “a governare per tutti, nonostante alcuni non abbiano ancora digerito che un indio sia diventato presidente della Bolivia”. Lula e Morales hanno inaugurato insieme un tratto della strada tra Arroyo Concepción e Roboré nell’ambito del ‘corridoio’ che collegherà i porti brasiliani sull’Oceano Atlantico con quelli cileni sul Pacifico. Lula ha peraltro garantito che “non mancheranno investitori né consumatori per il gas che produce la Bolivia” risorsa strategica anche per il ‘gigante’ brasiliano.

ITALIA

Iniziato Processo Thyssen Krupp

A Torino si è svolta oggi la prima udienza del processo per il rogo della ThyssenKrupp del 6 dicembre 2007. A giudizio sei imputati tra cui i manager della multinazionale tedesca. L'accusa è rappresentata dal procuratore Raffaele Guariniello, in aula sono presenti molti parenti delle vittime e alcuni imputati. A guidizio sei manager della multinazionale tedesca di cui uno, l'amministratore delegato Harald Espenhahn, accusato di omicidio volontario. In aula presenti tutti i familiari delle vittime che indossavano la maglietta con le foto dei parenti deceduti, e due imputati. Si tratta di presenti Raffaele Salerno, direttore dello stabilimento di Corso Regina Margherita, e Cosimo Cafueri, dirigente con funzioni di responsabile dell'Area sicurezza. L'udienza in Corte d'Assise, presieduta dal giudice Maria Iannitelli, è partita con due ore e mezza di ritardo. Bisognava sostitiuire infatti 6 giudici popolari. I tre finiti al centro delle polemiche per aver rilasciato un intervista al quotidiano "La Stampa" e altri tre che hanno chiesto di astenersi per motivi di salute e familiari. Oggetto del dibattimento la richiesta, da parte di numerose emittenti televisive, di poter riprendere il processo. Dopo un lungo periodo in camera di consiglio i giudici hanno accettato, date le «oggettive caratteristiche di rilevante interesse sociale». Durante l'udienza sono state poi presentati come parte civile i 54 operai che avevano accettato un verbale di conciliazione con l'azienda. I sei erano stati esclusi nel processo preliminare in quanto, per il Gip Francesco Gianfrotta, il verbale prevedeva la rinuncia ad ogni azione verso la Thyssen o i suoi dirigenti. La corte si riunirà nuovamente il 22 gennaio, data in cui verrano esaminate sia le costituzioni che altre procedure preliminari. Per quella data la difesa ha annunciato che presenterà una nullità del capo di imputazione. Corrispondenza con un lavoratore della Thyssen Krupp costituitosi parte civile.

Morti sul lavoro Si chiamava Antonio Verri, di 56 anni di Castrì (Le), l'operaio rimasto ucciso mentre con una pala meccanica stava eseguendo lavori stradali per conto di una ditta appaltrice di Caprarica (Le).

MORTI LAVORO: SIRENE SPIEGATE IN TUTTI PORTI, "FERMARE STRAGE"'

Sirene spiegate in tutti i porti della Sicilia questa mattina, dalle 12 alle 12.10, nell'ambito del nuovo sciopero nazionale indetto dai rappresentanti dei lavoratori portuali dopo l'ennesimo incidente mortale sul lavoro al porto di Augusta costato la vita tre giorni fa a un ormeggiatore, il 47enne Rosario Cardile. Astensione dal lavoro della durata che definiamo eufemisticamente “simbolica” di 10 minuti, come stabilito dalle sigle nazionali dei confederali del settore dei trasporti, “per esprimere solidarieta' ai familiari della vittima e di tutti i morti del lavoro, e per ribadire la necessita' di immediati interventi sul tema della sicurezza nei porti”. A Palermo i lavoratori hanno organizzato un sit-in sulle banchine, di fronte all'ingresso principale del porto.

MILANO: PROCESSO AGLI ANTIFASCISTI Prima udienza ieri mattina del processo a carico dei tre compagni che avevano partecipato, in piazza Cimitero Maggiore, al presidio del 6 settembre 2008 contro l’apertura del circolo nazifascista “cuore nero”. In quell'occasione il presidio che si opponeva a questa apertura fu disturbato dalla provocazione di un consigliere leghista di zona, che fu allontanato dal servizio d’ordine. Dopo alcuni momenti di tensione con la polizia furono fermati 3 compagni, quelli che oggi sono a processo per resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento. All'esterno del tribunale un presidio in solidarietà della rete “25 aprile”, la stessa che aveva lanciato il presidio di settembre. CORRISPONDENZA DA RODU

Stop alle telecamere con le “orecchie”

Una telecamera posta all'interno di un locale registra suoni e memorizza voci. Interviene il Garante per la Privacy ne vieta l'uso.E ordina la cancellazione delle registrazioni. Il provvedimento e' stato adottato dopo le segnalazioni di vari cittadini che lamentavano l'installazione, da parte di un negoziante, di telecamere esterne e 3 interne, una delle quali posta vicino alla cassa dotata di registratore audio senza cartelli visibili che informassero della loro esistenza.

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


Appunti e note redazionali

Servizi audio della giornata


Torna a inizio pagina

gror090116 (last edited 2009-01-16 18:34:40 by anonymous)