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Gr 19:30

Sommario

In primo Piano

Editoriale

NOTIZIE BREVI

ESTERI

ITALIA MILANO: DETURPATA LA LAPIDE IN RICORDO DI EUGENIO CURIEL

Strisce di vernice rossa e una trentina di bossoli calibro 30: è quanto hanno trovato ieri i carabinieri in piazza Conciliazione a Milano, sulla lapide in ricordo di Eugenio Curiel, scienziato e partigiano Medaglia d'Oro al Valor Militare, ucciso dai repubblichini fascisti esattamente 64 anni fa. Proprio oggi infatti cade l'anniversario della sua morte; in programma come al solito c'è la cerimonia commemorativa dell'Anpi. Curiel, nato a Trieste nel 1912, fu comandante del Fronte della Gioventù, la più importante organizzazione giovanile della resistenza italiana, costituita a Milano nel gennaio 1944, in forma unitaria, da rappresentanti comunisti, socialisti e democristiani.

DA COMMENTAREEEE!!!!!! Nel 2008 diminuite le violenze sessuali: i dati del Viminale I dati del Dipartimento di pubblica sicurezza: nel 2008 flessione dell'8,4%, da 5.062 del 2007 a 4.637. Reato commesso da italiani (68,9%), romeni 7,8%, marocchini 6,3%. Più colpite le donne italiane Roma – Nel 2008 si riducono di un quarto (24,6%) le violenze sessuali di gruppo. Ad annunciare la diminuzione consistente di violenze perpetrate nella maggior parte dei casi (85,3%) su donne, è Simonetta Matone, capo gabinetto del dipartimento del Ministero delle pari opportunità. Il magistrato Matone intervenuta alla tavola rotonda “Violenze sulle donne” organizzata dal gruppo di associazioni Tandem generation a Roma, ha parlato – fornendo i dati del Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno - di una diminuzione complessiva delle violenze sessuali: nel 2008 c’è stata una flessione dell’8,4% che si concretizza in 4.637 casi contro i 5.062 del 2007. In calo sono anche le violenze sessuali non aggravate che sono scese del 7,4% durante lo scorso anno rispetto ad un aumento del 6,8% registrato nel 2007. Complessivamente nel triennio 2006-08, si è registrata una diminuzione complessiva del 16%. Ma qual è l’identikit delle vittime di violenza sessuale? Ad essere maggiormente colpite sono le donne (85,3%) di nazionalità italiana (68,9%). Per quanto riguarda gli autori i dati del ministero dell’Interno parlano di un 60,9% di italiani seguiti da un 7,8% di romeni, e da un 6,3% di marocchini.

ANCHE QUESTA: DA COMMENTARE!!!! ANCHE CHI FA IL 'PALO' IN UNO STUPRO E' COLPEVOLE - Anche chi fa il "palo" di uno stupratore deve essere condannato per violenza sessuale. Lo ha stabilito la Cassazione che ha respinto il ricorso di due giovani confermando la condanna per rapina, violenza sessuale di gruppo e sequestro di persona inflitta loro nell' aprile 2008 dalla Corte di appello di Milano, per aver aggredito una ragazza nel parcheggio di una metropolitana.

Il concorso nel reato - scrivono i giudici della seconda sezione penale nella sentenza 7336 - "può configurarsi nella sola ipotesi di quello morale, ossia in tutti i casi in cui un terzo , pur non partecipando agli atti di violenza sessuale e pur non essendo presente sul luogo del delitto, abbia istigato, aiutato, agevolato il singolo autore materiale della violenza e cioé, in una parola, abbia posto in essere tutte quelle condotte che, normalmente, vengono sussunte nella fattispecie del concorso morale".

Indagine della Fondazione Ethnoland. Dal 2003 a oggi il numero è triplicato; l'85% avviato dopo il 2000. In testa la Lombardia con 30 mila aziende. Settore trainante è l'industria, con 83.500 imprese (50,6% del totale) ROMA - Dagli allevatori agli agricoltori (circa 2.500), dall'edilizia al commercio, dalla gestione di phone center fino alla creazione di piccole case di moda. Un universo molto variegato quello dei 165 mila immigrati che gestiscono un'impresa nel nostro Paese: una ogni 33 aziende registrate in Italia. Fenomeno recentissimo, se si pensa che l'85% di queste attività è stato avviato dopo il 2000 mentre, prima di quella data, era attivo solo il 15%. Sono alcuni dati che emergono dal volume "ImmigratImprenditoriCapitale dell'imprenditoria straniera, con 30 mila aziende, è la Lombardia (solo in provincia di Milano sono più di 17 mila le imprese gestite da titolare straniero), seguita dall'Emilia Romagna (20 mila), Lazio, Piemonte, Toscana e Veneto (15 mila), Campania, Marche e Sicilia (4 mila). Settore trainante è l'industria, con 83.500 aziende (50,6% del totale).

Ristoranti etnici: troppi controlli della polizia, i clienti scappano

Parla Romulo Sabio Salvador, imprenditore filippino. Controlli a tappeto, ristoranti che chiudono, phone center che diventano negozi di frutta e verdura. Cresce il malumore fra gli imprenditori stranieriROMA E’ caro il prezzo che alcuni imprenditori stranieri devono pagare alla “stretta” in tema di sicurezza e alla eccessiva “premura” che le forze dell’ordine riservano alle loro attività commerciali. Storie poco conosciute ma che incidono pesantemente sulla realtà di famiglie e intere comunità straniere presenti nel nostro paese. “In un recente incontro con le comunità immigrate – racconta Salvador - alcuni amici imprenditori peruviani che gestiscono ristoranti tipici hanno manifestato l’intenzione di chiudere le loro attività per il continuo intervento della polizia”. In questi ristoranti, secondo il racconto degli stranieri, le forze dell’ordine effettuano fra i clienti ai tavoli costanti controlli sul possesso del permesso di soggiorno e della documentazione che attesta una regolare presenza sul nostro territorio nazionale. La conseguenza è una sola: il calo dei clienti.

SPAGNA: loro lo fanno Spagna, si è dimesso il ministro della giustizia. Il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero ha accettato le dimissioni presentate il 19 febbraio dal ministro della giustizia Mariano Fernandez Bermejo. Il ministro è stato accusato di influenzare il giudice Baltasar Garzon, impegnato in una causa di corruzione contro alcuni membri dell'opposizione. Al suo posto è stato nominato Francisco Camano, segretario di stato per gli affari costituzionali.

GOOGLE: GMAIL IN TILT PER TRE ORE, POI RIPARTE

Dalle 11 circa di stamattina e nelle ore successive, i circa 30 milioni di utenti di Gmail non sono riusciti ad accedere alla propria casella di posta elettronica. Il colosso informatico ha spiegato dal suo sito web che stava lavorando al problema, prima di rendere noto che era superato.

FINLANDIA Crisi, Nokia taglia 1.000 posti Nokia ha annunciato un nuovo piano di riorganizzazione che prevede l'eliminazione di mille posti di lavoro attraverso un programma di esodi incentivati. A riferirlo è l'agenzia Bloomberg, precisando che il taglio occupazionale non riguarderà i manager senior e gli operai. Il gruppo finlandese dei cellulari proporrà ai dipendenti anche pacchetti di ferie non pagate e di tramutare in giorni di ferie parte dei compensi in denaro. Le misure rientrano in un piano di riduzione dei costi che dovrebbe consentire risparmi per oltre 700 milioni di euro entro la fine del 2010. All'inizio di febbraio, Nokia aveva già deciso sospensioni temporanee dal lavoro allo stabilimento finlandese di Salo e la chiusura di un centro di ricerca.

Sierra Leone. Quattro giornaliste sequestrate e seviziate da un gruppo di sostenitori delle MGF nella citta’ di Kanema. Avevano dato informazioni sulla campagna mondiale “Zero Tolleranza” contro l’escissione femminile

Quattro giornaliste di Sierra Leone sono state brutalmente attaccate e seviziate da un gruppo di sostenitori delle MGF nella citta’ di Kanema. Le giornaliste, Manja Balama-Samba, redattrice de Sierra Leone Broadcasting Service (SLBS) e della United Nations Radio; Henrietta Kpaka, di SLBS; Isha Jalloh y Jenneh Brima, di Eastern Radio, avevano appena dato informazioni sulla campagna internazionale “Zero Tolleranza” contro le mutilazioni genitali femminili, tenuta nella giornata mondiale di lotta del 6 febbraio. Le giornaliste sono state sequestrate, obbligate a spogliarsi e a camminare per tutta la citta’ dichiarandosi “pentite”, e solo grazie all’intervento della polizia e di militanti delle organizzazioni dei diritti umani sono state liberate. Non si sa se i sequestratori siano stati arrestati.

Gaza: dagli Usa, finanziamenti per aiutare la ricostruzione

Il finanziamento verrà inviato attraverso vari organismi delle Nazioni unite ed escluderebbe Hamas - il movimento che dal 2007 governa la Striscia dopo aver vinto le elezioni - dalla gestione diretta degli aiuti.

PALESTINA: L'AGGRESSIONE ISRAELIANA PROSEGUE TRA IL SILENZIO DEI MEDIA Nel silenzio dei media internazionali, in Palestina l'esercito israeliano opera pressoché quotidianamente in uno stato di guerra permanente, spesso contro i civili. Questa mattina all'alba, le forze di occupazione di Tel Aviv hanno invaso la cittadina di Khadar, a sud di Betlemme. Siamo in Cisgiordania dunque, non nella Striscia di Gaza insanguinata dal massacro delle settimane passate, ma a quanto pare poco cambia. Fonti della sicurezza locale hanno riferito che un grande spiegamento di truppe israeliane ha attaccato l'area di Um Rakba e diverse case del paese. Poco dopo la mezzanotte, altri militari avevano preso di mira la città di Nablus. Invasa da una trentina di mezzi la Città Vecchia e altri quartieri limitrofi; distrutti gli ingressi di parecchi negozi; letteralmente prese d'assalto una scuola e la sede della tv “Asia”, con tanto di sequestro del direttore e di due impiegati. Le forze israeliane hanno anche fatto irruzione in una casa e collocato dell'esplosivo in cucina, sostenendo che sotto l'edificio c'era un "tunnel". Gli inquilini dell'abitazione, due fratelli di 18 e 20 anni, sono stati arrestati. E' dunque davvero una guerra permanente quella in corso in Palestina e troppo spesso ignorata da tutti? Etiopia-Eritrea: Asmara respinge proposta di mediazione dell’Unione Africana Il presidente eritreo Isaias Afwerki ha respinto una proposta di mediazione avanzata dal nuovo presidente di turno dell’Unione Africana (UA) Muammar Gheddafi per risolvere la disputa di confine con l’Etiopia, accusando invece l’Etiopia di strumentalizzare gli inviti al dialogo che vengono dalla comunità internazionale. I contrasti tra Addis Abeba e Asmara, sfociati tra il 1998 e il 2000 in un conflitto armato, riguardano in particolare il controllo della città di Badme Cina: milioni di carpe per ripulire il lago Taihu Almeno 10 milioni di pesci saranno rilasciati nel lago Taihu, nell’est del paese, allo scopo di ripulire le acque dalla presenza di alghe. Il provvedimento è stato preso per evitare di ridurre l’erogazione di acqua ai 2 milioni 300 mila abitanti della vicina città di Wuxi. Non è la prima volta che il lago di Taihu – noto per la bellezza scenografica dei suoi 2400 chilometri quadrati di estensione - viene invaso dalle alghe: era già successo nel 2007 e la causa principale del fenomeno ieri come oggi è rappresentata dai canali di scolo e dall’inquinamento dovuto all’opera dell’uomo.

Somalia durissimi scontri a Mogadiscio (PEACEREPORTER)

Almeno 23 persone sarebbero state uccise e altre 90 ferite in uno scontro a fuoco tra esercito e ribelli

L'esercito si è scontrato stamani a Mogadiscio con un gruppo di ribelli che si oppongono al governo. Almeno 23 i morti accertati, 18 civili e 5 membri delle forze di sicurezza e una novantina i feriti, per lo più civili.

La battaglia, tra le più violente degli ultimi mesi, è avvenuta il giorno dopo il rientro dal Gibuti di

Iran

settanta studenti arrestati in seguito a una protesta antigovernativa

Almeno settanta studenti iraniani sono stati arrestati oggi in seguito a una protesta antigovernativa che si è svolta presso la prestigiosa università Amir Kabir, a Teheran.

La protesta è stata scatenata dalla decisione del governo iraniano di seppellire i corpi di alcune delle persone morte in seguito al conflitto tra Iran e Iraq nel terreno dell'università. Durante la cerimonia di tumulazione, diversi studenti hanno esibito striscioni sui quali era scritto che il campus universitario si sta trasformando in un cimitero e che, di contro, il carcere Evin di Teheran si sta trasformando in un'università, per quanti studenti vi sono rinchiusi. Diversi testimoni hanno raccontato che durante la cerimonia vi sono stati violenti scontri tra gli studenti contrari, le forze dell'ordine e gli studenti favorevoli alla decisione governativa. Questo tipo di proteste è divenuto sempre più raro da quando Ahmadinejad è salito al potere, a causa della durezza con la quale le autorità pubbliche hanno mostrato di essere intenzionati a rispondere alle manifestazioni di dissenso.

Iran: 2 donne fustigate per aver partecipato alle celebrazioni dello scorso maggio

Le lavoratrici e i lavoratori iraniani stanno lottando da tempo per cercare di creare coordinamento di lavoratori indipendenti, ma subiscono continuamente la repressione delle autorità iraniane.

Pegah Emabakhsh ha ottenuto asilo politico definitivo'

Lo scorso 12 febbraio la lesbica iraniana Pegah ha ottenuto asilo definitivo nel Regno Unito. Lo hanno annunciato il Gruppo EveryOne, le associazioni Certi Diritti, Assist e Friends of Pegah Campaign. Pegah Emabakhsh, che nel 2005 si rifugiò dall’Iran a Sheffield, in Inghilterra, per sfuggire una condanna alla lapidazione a causa della sua omosessualità, ha finalmente ottenuto lo stato di rifugiata nel Regno Unito. Il caso di Pegah e quello successivo di Mehdi Kazemi – un attivista omosessuale iraniano di 19 anni - è stato alla base di una Risoluzione del Parlamento europeo e di una sostanziale modifica delle disposizioni del governo del Regno Unito in materia di asilo. . Turchia

parlamentare pronuncia discorso in curdo. La tv di stato interrompe la diretta

Il leader del partito filo-curdo Dtp pronuncia un discorso in lingua curda durante una seduta parlamentare. Accuse dalla presidenza: 'E' stata violata la Costituzione'

Il leader del partito filo-curdo Dtp, Ahmet Turk, ha pronunciato oggi un discorso in parlamento in lingua curda. La prima reazione all'iniziativa è arrivata dalla tv di stato Trt, che ha immediatamente interrotto la diretta. Il presidente del parlamento Koksal Toptanha inveito contro Turk accusandolo di aver infranto la Costituzione, che vieta l'uso in parlamento di lingue diverse dal turco. Nel discorso pronunciato ai deputati del suo gruppo politico, Turk ha inizialmente parlato in turco, annunciando poi l'intenzione di continuare in curdo "in nome della fratellanza e della bellezza delle lingue" e per celebrare la 'Giornata internazionale della Lingua madre', indetta dall'Unesco per il 21 febbraio. "La Turchia deve salvarsi dalla vergogna di continuare a bandire una lingua. Tutti dovrebbero capire che chiedere la fine della messa al bando del curdo è un fatto assolutamente naturale", ha detto il leader del Dtp. Nel momento in cui Turk ha iniziato a parlare in curdo, la televisione di stato Trt ha immediatamente sospeso la copertura in diretta.

Strangolò figlio autistico confermata condanna a nove anni La corte d'assise ha confermato la condanna per Calogero Crapanzano. Nel 2007 strangolò il figlio autistico di 27 anni. Crapanzano è stato giudicato perfettamente lucido quando uccise, ma ha ottenuto comunque le attenuanti. Crapanzano uccise il figlio Angelo perchè esasperato dalla situazione e dalle continue richieste maniacali del giovane che non accontentato diventava violento

Siparietto


Gr 13:00

In primo Piano

L'Italia riapre al nucleare e se ne frega dell'espressione popolare

Oggi è presente a Roma il presidfente francese Nicolas Srakozy. tra gli argometni di discusione del vertice, sarà centrale lùquello dell'energia nuecleare. Berlusconi e Sarkozy infatti firmeranno una serie di accordi che spaziano dal settore dei trasporti, in particolare la conferma della Torino-Lione, a quello dell'istruzione e militare.

Ma il nodo centrale sarà l'alleanza, guidata dalle due controllate di Stato Enel e Edf, per costruire quatto centrali nucleari in Italia, la prima sarà operativa nel 2020. "L'accordo riguarda tutti gli aspetti del nucleare, dalla collaborazione in sede europea ai temi della sicurezza, dalla cooperazione tecnologica alla formazione dei tecnici, dallo smantellamento degli impianti alla collaborazione industriale in paesi terzi" ha spiegato ieri il ministro per lo Sviluppo Claudio Scajola che ha ricordato anche l'imminente approvazione alla Camera del suo ddl in cui viene istituita l'Agenzia per la sicurezza nucleare. L'ente che opererà sotto la presidenza del Consiglio, si occuperà di regolare il settore e di riportare l'Italia a produrre in proprio energia elettrica grazie all'atomo dopo avervi rinunciato con il referendum del 1987.

L'accordo aprirà alle aziende francesi il mercato italiano dell'energia atomica e già gli imprenditori si sfregano le mani: il foro di dialogo italo-francese, un'associazione di imprenditori di entrambi i paesi si è dichiarato contento della decisione.

le centrali, in numerio di quattro e operative a partire dal 2020, il documento, infatti, prevede la creazione di una joint-venture tra Enel e Edf per la progettazione e la realizzazione di quattro unità EPR (le centrali nucleari di terza generazione) sul territorio italiano. Enel avrà la maggioranza sia del controllo che dell'esercizio delle centrali, e toccherà sempre al gruppo italiano la fetta più consistente dell'energia ritirata. Paritetica, invece, la parte relativa allo sviluppo della progettazione degli impianti, il primo dei quali dovrebbe accendere le turbine entro il 2020. Enel, peraltro, potrebbe non essere l'unica protagonista italiana dell'operazione: il memorandum prevede che il capitale della joint-venture sia aperto all'ingresso di altri soci (gli operatori del settore - come Edison, Sorgenia, le municipalizzate, E. On Italia - e le cosiddette società energivore, ovvero i siderurgici, il comparto della ceramica o dell'alluminio), con la diluizione proporzionale delle quote in capo al gruppo guidato da Fulvio Conti e all'Edf. Proprio Edf, peraltro, controlla insieme ad A2A (municipalizzate di Milano e Brescia) la Edison.

Inoltre è previsto lo "sviluppo della cooperazione industriale tra le imprese della filiera nucleare dei due Paesi, in particolare tramite la realizzazione di partenariati strategici industriali (...) tra imprese italiane e francesi competenti per l'ingegneria e la realizzazione di ogni tipo di apparecchiature per le centrali elettronucleari". Il che significa, ad esempio, che una joint-venture come quella tra Enel e Edf potrebbe nascere tra l'Ansaldo e un'analoga impresa francese (Areva): un'apertura, dunque, del mercato francese per la società del gruppo Finmeccanica che oggi produce prevalentemente centrali su licenza Westinghouse-Toshiba.

NOTIZIE BREVI

ESTERI

Fondi per la ricostruzione a Gaza stanziati dagli Stati Uniti. Non andranno ad Hamas, e allora a chi?

Gli Stati Uniti si sono dichiarati pronti a impegnare oltre 900 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza e il rafforzamento dell'Autorità palestinese. Secondo fonti del Dipartimento di Stato, Hillary Clinton annuncerà gli aiuti la prossima settimana alla conferenza dei donatori di Gaza che si terrà a Sharm el Sheikh. Gli aiuti serviranno a ricostruire le infrastrutture distrutte durante l'offensiva israeliana, e a rafforzare la leadership dell'Anp. I fondi saranno distribuiti attraverso i canali delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni ma "non andranno ad Hamas", ha precisato la fonte del Dipartimento di Stato.

Israele, capo dell'intelligence nominato nuovo mediatore con l'Egitto

Sarà Yuval Diskin, capo dello Shin Bet (sicurezza interna) il nuovo mediatore tra Israele e l'Egitto nella trattativa con Hamas per la liberazione del caporale israeliano Gilad Shalit, rapito nel 2006.

Diskin, nominato ieri sera, prende il posto di Amos Gilad, sollevato ieri dal suo incarico dal premier Euhd Olmert. In un'intervista al quotidiano israeliano Ma'ariv, Gilad aveva duramente criticato il comportamento del governo. Diskin sarà affiancato da due vice: il consigliere politico di Olmert Shalom Turgeman e Ofer Dekel, un ex dirigente dei servizi segreti. Secondo la stampa israeliana queste nomine garantiscono una certa continuità quando Olmert passerà le redini al premier designato Benyamin Netanyahu. Questi, nelle previsioni, dovrebbe confermare nei loro incarichi almeno Diskin e Dekel.

Thailandia, 15mila in marcia contro il governo giudicato illegittimo

Riesplodono le proteste antigovernative in Thailandia, con un corteo organizzato Fronte unito per la democrazia e contro la dittatura (Udd) che porta nelle strade di Bangkok 15mila manifestanti con le camicie rosse simbolo del movimento.

A due mesi dall'insediamento del primo ministro Abhisit Vejjajiva, si riaccendono le proteste dell'Udd, formazione che riunisce i partiti che 14 mesi fa vinsero le elezioni e sostiene che il governo attuale non sia legittimo in quanto non avrebbe ottenuto la maggioranza delle preferenze. Il portavoce dell'Udd, Jakrapob Penkair, accusa che non si può permettere che il mondo creda che il governo sia legittimo e rappresenti il popolo. Il movimento appoggia l'ex premier Thaksin Shinawatra ed è contrapposto alle 'camicie gialle', la formazione che l'anno scorso occupò per tre mesi la sede del governo e per due settimane anche i due aereoporti della capitale, paralizzandone l'intenso traffico aereo. Le proteste giungono a ridosso dell'apertura del summit Asean (27 febbraio - 1 marzo) che riunisce i Paesi del sud-est asiatico (Indonesia, Malaysia, Filippine, Singapore, Vietnam, Laos, Myanmar, Cambogia, Thailandia e Brunei) e si svolgerà a Hua Hin provincia di Prachubkirikan (circa 130 chilometri a sud-ovest della capitale), presso la reggia estiva del re Bhumibol Adulyadej.

E' iniziato ieri il processo contro i dirigenti della Azf in Francia

E' iniziato ieri a Tolosa, nel sud della Francia, il processo all'ex responsabile della fabbrica di fertilizzanti Azf dove un'esplosione nel 2001 ha causato 30 morti e circa 2.500 feriti. A giudizio per omicidio colposo, nel processo sul piu' grave incidente industriale del dopoguerra, e' anche una sussidiaria della Total, proprietaria dell'impianto. L'esplosione di 296 tonnellate di nitrato di ammonio il 21 settembre 2001 fu cosi' potente che e' stata valutata al 3,4 della scala Richter e lascio' oltre 70 mila persone senza tetto. Avvenuta a dieci giorni dagli attentati contro le Torri gemelle di New York e il Pentagono, in un primo momento suscito' il timore che fosse un attacco terroristico. Dalle indagini e' emerso che l'esplosione avvenne per una miscela sbagliata, probabilmente dovuta a una negligenza nello stivaggio dei prodotti chimici. Come proprietaria dell'impianto tramite una sussidiaria, la Total finora ha pagato circa 2 miliardi di euro di danni, ma ha sempre negato di avere responsabilita' legali, cercando di confutare le conclusioni degli esperti. Il processo, con 3mila persone che si sono costituite parte civile e 1.100 testimoni, dovrebbe durare 4 mesi.

ITALIA

In oltre 500 manifestano in difesa delle case popolari

Oltre 500 persone stanno partecipando a Roma alla manifestazione davanti all'Assessorato al Patrimonio e alle Politiche Abitative del Comune di Roma, per la difesa del ruolo delle case popolari e contro le misure che stanno colpendo le fasce sociali più deboli. Agli inquilini romani si sono unite delegazioni provenienti dai centri limitrofi, in cui il comune di Roma dispone di alloggi Erp. a scendere in piazza con gli inquilini Asia-RdB, che da tempo chiede un incontro con l'Assessorato sui problemi legati all'edilizia popolare. Fra le priorità poste dall'Asia, ricordiamo il ritiro completo del provvedimento con cui l'assessore Antoniozzi ha dato mandato alla Romeo Gestioni per mettere a conguaglio gli importi degli oneri accessori per gli anni 2000-2007; la richiesta di blocco degli aumenti degli affitti, rincarati del 20% a partire dal gennaio 2007 con la conseguente richiesta di altri arretrati, e l'applicazione delle leggi vigenti in favore degli inquilini più poveri.

Presidio dei lavoratori e della lavoratrici Indesti contro la chiusura dello stabilimento di None

Circa 250 lavoratori della Indesit di None stanno manifestando davanti all'Unione industriale di Torino dove è in corso un incontro tra azienda e sindacati sul futuro dello stabilimento pinerolese, per il quale l'azienda ha annunciato nelle scorse settimane l'intenzione di procedere alla chiusura. «Al momento non abbiamo ricevuto dall'azienda la risposta che ci aspettiamo, e cioè che riveda la decisione di chiudere -spiega per la Fiom il segretario provinciale Giorgio Airaudo- per quanto ci riguarda si tratta di una decisione inaccettabile che chiediamo venga modificata poichè non è solo una richiesta dei lavoratori, ma è una richiesta che viene anche dall'intero territorio». Alla Indesit di None sono occupati circa 600 lavoratori.

Presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alitalia

Questa mattina si è svolto un presidio dei lavoratori e delle lavoratrici alitalia in cassa integrazione, contro l'utilizzo del fondo per la casa integrazione straordinaria come misura per sollevare un'azineda appena nata e già in crisi.

corr ROR

Questa sera a Firenze street parade contro il pacchetto sicurezza

Mentre si rincorrono le voci favorevoli o contrasrie all'utilizzo delle ronde di cittadini e cittadine come forma di controllo del territorio e mentre si sta per passare all'approvazione del pacchetto sicurezza alla Camera, proseguono le mobilitazioni contro il pacchetto sicurezza, la militarizzazione delle città e dei centri storici. a Firenze questa sera una street parade per rirpendere la vivibilità del centro storico.

corr ROR

Incidenti sul lavoro, la giornata di ieri ha visto la morte di due percone

Un operaio è morto folgorato ad Alassio, aveva 36 anni, Dario Antonio Pittau e stava lavorando per la sistemazione dell'impianto elettrico in un'abitazione privata di Alassio, in provincia di Savona.

A Teramo, è morto un lavoratore ferito ieri cantieri Anas investito, si chiamava Gabriele Di Sabatino, 33 anni di Bellante (Teramo), l'incidente ha coinvolto tre cantonieri feriti ieri sulla Teramo-Mare. Il decesso è avvenuto in ospedale dove era stato ricoverato.

Possibile risarcimento per per la morte di un lavoratore delle ferrovie

È stato aggiornato al prossimo 29 aprile il processo in corso a Milano a carico di 10 persone, tra cui 3 dirigenti e un architetto delle Ferrovie Nord e altre sei persone responsabili di due imprese di manutenzione, imputate di cooperazione in omicidio colposo per la morte di un operaio travolto dal Malpensa Express nel maggio 2005, mentre stava effettuando alcune riparazioni su un binario. Il processo è stato rinviato perché le parti si sono dette disponibili a trattare un risarcimento per la famiglia del lavoratore.

Il pm di Milano Edi Pinatto ha contestato nei confronti degli imputati l'omicidio colposo in quanto nella stazione di Bollate (dove l'operaio è stato travolto) non erano state adottate le necessarie disposizioni di sicurezza, con l'aggravante per gli imputati di aver agito «per mere esigenze di contenimento dei costi». Qualora le parti trovassero un accordo per il risarcimento, gli imputati potrebbero patteggiare la pena.

Siparietto


Gr 9:30

ESTERI

ITALIA


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gror090224 (last edited 2009-02-24 18:31:14 by anonymous)